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sabato 20 novembre 2010

Acquacalda...c'è chi crede. Giovani imprenditori investono nella frazione

Riceviamo da Franco Bertè e pubblichiamo, eliminando i riferimenti pubblicitari ed in ogni caso in via eccezionale, una lettera che evidenzia come c'è chi crede ancora ad una Acquacalda che possa "risuscitare":
Non capita spesso, ahimè, citare Acquacalda senza collegarla ad un evento disastroso.
Ebbene, ieri sera, un piccolo miracolo è accaduto: due giovani hanno inaugurato un'attvità di ristorazione (ndr. si tratta di una nuova gestione), con un sontuoso, gustosissimo buffet e sottofondo musicale.
Due coraggiosi giovani (sostenuti dalla pluriennale esperienza nella ristorazione dell’intera famiglia) daranno un nuovo impulso all’attività.
Considerando che si vuole proporre, come base, un ricco menù indirizzato prevalentemente alle disponibilità di una media famiglia liparota (e non soltanto quindi al turista più o meno facoltoso) non possiamo che augurare, alla giovane ed intraprendente coppia, tutto il successo possibile.
Auspichiamo pertanto che questa lodevole iniziativa divenga una golosa attrattiva per tutti i liparoti ed Acquacalda, un paese che non si rassegna a sparire, sia meta preferita per qualche ora di relax.
Grazie ragazzi! Benvenuti tra noi! Vorremmo che altri giovani seguissero il vostro esempio.
In bocca al lupo.

Parco delle Eolie. "Ministro contrastato con le carte e non con gli slogan"

ilcacciatore.com
Antonio Pinotti
Il Consiglio Comunale di Lipari il 16 novembre u.s. ha detto no all’istituzione del Parco. Abbiamo contribuito insieme al partito di Caccia Ambiente e Wilderness, veramente efficaci in questa occasione, a questo risultato. Il Ministro Prestigiacomo è stato contrastato con le carte e non con gli slogan. Dei piccoli Davide contro Golia. La spinta di tante persone e giovani di Lipari è stata però la vera molla che ha determinato le scelte che in tanti si prefiggevano. Adesso il Ministro potrebbe (ma i pareri sono contrastanti), andare comunque avanti. Ma mettersi contro una delibera del Consiglio Comunale, sarebbe una cosa ingiusta ed inopportuna. Inviamo un saluto ed un abbraccio a tutti gli amici di Lipari. Non li lasceremo mai soli!

Lipari: Domani al Palacongressi presentazione del primo album degli Alcool Etilico

Comunicato
Domani domenica 21 novembre alle ore 21:00, presso il Palazzo dei Congressi di Lipari, la Enzone records presenterà il primo album omonimo della band rock liparese degli Alcool Etilico.
Serata all'insegna della buona musica, con la possibilità di acquistare in anteprima il disco e di assistere alle
performance live della band, sempre cariche di fascino e psichedelia, dote prorompente del front man Carme Sottile e del gruppo intero.

venerdì 19 novembre 2010

Ato ME5: Pubblicato bando per servizi di gestione integrata dei rifiuti e di igiene urbana

Pubblicato sul sito web del Comune di Lipari il bando di gara per "Espletamento dei servizi di gestione integrata dei rifiuti e di igiene urbana nell'Ato Me 5 - comuni di Lipari- Leni- Malfa -Santa Marina Salina". L'importo complessivo dell'appalto, per un anno, è di € 2.182.044,07 + IVA con circa 87.000,00 euro di oneri per la sicurezza.
Le offerte dovranno giungere alla sede di Lipari dell' Ato Me 5 entro l'11 gennaio 2011.

Tirrenia: Ue, si ad attuale procedura privatizzazione. Sindacati confermano sciopero del 22 novembre

Dalla Commissione europea e' arrivato un primo via libera alla procedura per la privatizzazione di Tirrenia. L'ok di Bruxelles e' stato comunicato ieri alla Presidenza del Consiglio e ai Ministeri delle Infrastrutture e trasporti e dello Sviluppo economico. Lo rendono noto fonti ministeriali. Bruxelles, il 16 novembre, ha detto si' alla procedura intrapresa dal Governo che, dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza, l'ha inserita nel quadro della legge Marzano bis.
Intanto è confermato per lunedi' 22 novembre lo stop di 24 ore di tutti gli addetti, marittimi e amministrativi, di Tirrenia. A proclamare lo sciopero sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a seguito ''della decisione unilaterale di avvio della procedura per il ricorso alla cigs per 722 marittimi della Compagnia e per il rispetto degli impegni assunti dal Governo e dal Commissario straordinario, a tutela dell'occupazione e delle condizioni di lavoro''. Lo sciopero nel rispetto delle regole interessera' i collegamenti dal continente per le isole non garantiti per legge.

Guardia di Finanza sequestra 14mila kg di Gpl. Controlli anche nelle Eolie

La Guardia di Finanza ha sequestrato 14 mila kg di Gpl, mille bombole di gas e denunciato 10 persone. È questo il bilancio degli interventi realizzati nei giorni scorsi dai reparti delle Fiamme gialle nel corso di dodici interventi mirati alla prevenzione dei rischi connessi allo stoccaggio di gas in bombole e alla repressione delle relative violazioni, nell’ambito del territorio provinciale messinese. Controlli che sono stati estesi anche alle Isole Eolie.
 Le violazioni più ricorrenti riscontrate hanno riguardato l’assenza o la difformità del Certificato di Prevenzione Incendi; la mancata denuncia di deposito; l’eccesso del limite di deposito di sostanze pericolose. Questa tipologia di controlli portati avanti dalla Guardia di Finanza sono indirizzati alla prevenzione dell’incendi. Alcuni dei depositi controllati, si trovavano infatti in zone densamente popolate, a ridosso di vie principali, con evidenti pericoli per l’incolumità degli abitanti e dei  passanti.

Messa in sicurezza di Sottomonastero a Lipari. La Greca scrive al sottosegretario Reina

All’on.le Sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti
Giuseppe Maria Reina
Oggetto: Portualità isola di Lipari – messa in sicurezza di Sottomonastero
On.le Sottosegretario,
dopo il breve colloquio telefonico di qualche giorno fa, le confermo che le Sue parole hanno trovato immediatamente riscontro nei fatti relativi all’approvazione del progetto di Messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero dell’isola di Lipari. Lei mi ha confermato che “… la politica deve vigilare perché le opere vengano fatte nell'interesse collettivo. Quanto si deve realizzare deve venir fuori dalla discussione e dal confronto nell'interesse dei cittadini”.
Le racconto brevemente le ultime vicende relative all’approvazione del progetto di messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero redatto dal Genio Civile OO.MM. con il titolo di: “Lavori di consolidamento molo foraneo, realizzazione Molo di sottoflutto e banchinamento in località Pignataro – Unità Fisiografica Pignataro – Sottomonastero – progetto di I° stralcio”.
Tale progetto, modificato diverse volte per la scoperta delle rovine sottomarine del Porto Romano, nella sua stesura definitiva ha suscitato numerose perplessità da parte di tutti i comandanti delle navi e degli aliscafi, dei Piloti del Porto, degli addetti ai lavori, come il Gruppo Ormeggiatori, e di buona parte della popolazione del consiglio comunale, specificatamente per due aspetti:
a) lo scarso spazio di manovra per le navi di linea all'interno della darsena meridionale del nuovo approdo;
b) l'effetto dei marosi nella sottostante via tenente Mariano Amendola.
Scarso spazio di manovra - A detta dei comandanti la soluzione prospettata dal Genio Civile OO.MM., comporta uno scarso spazio di manovra per le navi di linea, con le difficoltà d’attracco soprattutto in condizioni meteo marine avverse.
Moto Ondoso riflesso - A detta dei comandanti la soluzione prospettata dal Genio Civile OO.MM. comporta un forte moto ondoso che da un lato impedirebbe la piena operatività del molo di punta Scaliddi (lato sud) e dall'altro condannerebbe la sottostante via tenente Mariano Amendola all'invasione delle acque, vanificando i lavori di sistemazioni posti in essere qualche anno fa per pregiudizio per le abitazioni della suddetta via.
Questi rilievi sono stati verbalizzati in una riunione tenutasi presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari il 31 marzo 2010. Le valutazioni finali dell’incontro conducevano alla necessità di modificare il progetto presentato raccogliendo i suggerimenti e i rilievi degli esperti del settore e più in generale della comunità eoliana. Naturalmente i suggerimenti non sono stati raccolti.
I consiglieri comunali di Lipari alla luce delle conclusioni sopra dette istituivano una commissione speciale sulla portualità, in data 28 maggio.
La commissione consiliare speciale sulla Portualità, congiuntamente alla commissione Lavori Pubblici, supportata da esperti comodanti di navi ed aliscafi, dopo una serie di incontri, il 12 agosto, approvata il seguente ordine del giorno: “Lavori di Messa in sicurezza dell’area di Sottomonastero”. Dopo un’accurata disamina delle diverse considerazioni esposte la riunione si conclude con un deliberato sottoscritto all’unanimità in cui si dice che: L’unica soluzione possibile per mettere in sicurezza l’area di Sottomonastero è quella relativa allo spostamento del pennello di cui al progetto del G.C. accanto al molo a giorno; ciò consentirebbe l’utilizzo dello stesso da due lati e non interferirebbe con l’adiacente area archeologica marina protetta. Le due commissioni congiuntamente chiedono che la proposta venga discussa in consiglio Comunale.
Ad oggi, né l’amministrazione Comunale né il Presidente del Consiglio hanno sentito l’esigenza di convocare un incontro per parlare della portualità di sottomonastero con i consiglieri comunali, evitando accuratamente quel confronto che Lei auspicava nel suo recente viaggi a Lipari. “Quanto si deve realizzare deve venir fuori dalla discussione e dal confronto nell'interesse dei cittadini”; mentre l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari ha proceduto, nei giorni scorsi, alla consegna delle aree alla ditta aggiudicatrice dei lavori.
Le posso assicurare che tutti gli addetti ai lavori, comandanti, piloti, operatori dei porto e migliaia di comuni cittadini, ritengono che l’opera proposta incida negativamente sulla struttura portuale principale dell’isola di Lipari rischiando di vanificare i motivi per i quali la messa in sicurezza è stata pensata e progettata; mentre ritengono di dover assicurare l’approvazione di un progetto ampiamente condiviso dalla nostra comunità.
Le sottolineo, infine, che nessun confronto organica è stata avviata tra il consiglio, l’amministrazione e i tecnici del Genio civile OO.MM. per pervenire alla modifica del progetto in parola.
Le chiedo, alla luce dei fatti sopra riportati, e constatata la Sua sensibilità nei confronti della nostra isola e la Sua specifica delega di governo, di attivarsi perché si arrivi nel più breve tempo possibile ad un incontro tra i rappresentanti della nostra comunità, i consiglieri comunali ed i progettisti perché si possa programmare una variante al progetto del Genio Civile OO.MM., in grado di raccogliere i suggerimenti proposti nell’interesse della nostra comunità.
Le invio i miei più cordiali saluti.
Giuseppe La Greca

Auguri a....Francesco Cafarella

Ti auguro di restare sempre così come sei, limpido e sincero.
Tantissimi auguri di Buon Compleanno dalla zia Annu.
Ti voglio bene.

giovedì 18 novembre 2010

Da quei buffoni del Parco a Pietro Lo Cascio

Purtroppo è un segno dei tempi. E' un segno dei tempi deridere il moralismo. E' un segno dei tempi inneggiare ai furbi. E' un segno dei tempi mirare al benessere con ogni mezzo, lecito o illecito. E' un segno dei tempi deridere la Costituzione del nostro amato Paese, in quanto Regola principe! E' un segno dei tempi non avere rispetto dell'altro. Figurarsi poi, se può essere oggi concepibile avere una idea diversa, pensarla in maniera diversa dal branco. Siamo infatti al punto di essere definiti "buffoni" se uno è coerente con le proprie idee, idee delle quali non ha mai fatto mistero ad alcuno, idee anzi, che hanno costituito la quintessenza della propria battaglia politica: l'amore per la natura.
Sarà, caro Pietro, un segno dei tempi anche a Lipari, e di cosa ci meravigliamo!? Ma questo non significa che a far parte del branco, o a seguire la corrente che spira oggi anche a Lipari, si sia nel giusto, al punto di poter impunemente insultare chi non la pensa alla stessa maniera.
Caro Pietro, se essere buffoni significa pensare in maniera seria al futuro dei propri figli, in quanto parte della società nella quale essi vivono, ebbene siamo buffoni anche noi, perchè anche noi pensiamo che il Parco delle Eolie sia una opportunità per un serio sviluppo e per un futuro ordinato e lungimirante delle nostre Isole. A Salina, per esempio, sono tutti buffoni, per loro fortuna!
Con simpatia e stima: Mimmo Ziino e Antonio Iacullo

TUTTI SULLA GRU: LA PROTESTA MERCOLEDI E SABATO ANCHE A MESSINA

Domenica 14 novembre si è tenuta in contemporanea con l´assemblea nazionale antirazzista indetta dal Comitato Immigrati sotto la Torre di Via Imbonati a Milano, un´altra assemblea al circolo Arci Thomas Sankara di Messina promossa dall´Arci insieme alla RAM (Rete Antirazzista Messinese) con la partecipazione attiva di numerosi migranti e cittadini italiani per denunciare il meccanismo criminalizzante della sanatoria 2009 ed informare sui fatti di Brescia e Milano.
In solidarietà ai ragazzi saliti sulla gru a Brescia si svolgerà il 20 novembre una giornata di lotta in ogni città d´Italia, hanno già aderito oltre Messina, Brescia, Milano, Parma, Trieste, Bologna, Vicenza, Padova, Massa Carrara, Bergamo e Genova, con la seguente piattaforma:
1. rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla "sanatoria truffa";
2. prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3. rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in neroo lo sfruttamento sul lavoro;
4. emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5. riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6. riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.
La RAM organizzerà un presidio a oltranza davanti alla Prefettura a partire dalle ore 18.
I manifestanti che decideranno di partecipare potranno, nella sede del circolo Arci Thomas Sankara, ideare, creare, scrivere e colorare il proprio striscione e/o cartellone usufruendo della disponibilità dell´artista serbo Danilo Adamovic, presente in sede già dal pomeriggio di martedì 16 novembre. La protesta dei migranti, sostenuta dalla Rete Antirazzista, , si unirà a quella degli studenti - insieme al Comitato per l´Acqua Pubblica e della Rete No Ponte - prevista per mercoledì 17 novembre alle ore 9 in Piazza Antonello che si protrarrà fino a mezzanotte davanti al Rettorato di Messina. Infine si convoca un´assemblea nazionale del movimento antirazzista per domenica 28 novembre a Firenze. Si chiede alle città di fare, nella misura del possibile, assemblee cittadine affinché l´assemblea nazionale possa essere un momento in cui si confrontino pareri e azioni già discusse nelle città.
Circolo Arci Thomas Sankara
Via Campo delle Vettovaglie, snc 98122 Messina tel/fax 090.6413730
circolosankara@tiscali.it

"Parco delle Eolie - Un conflitto sociale annunciato". La lettera di Roberto Sauerborn (Noi Consumatori)

Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Al Presidente della Regione Sicilia. Al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Alla Commissione Parlamentare per l’Ambiente, All’Assessore Regionale ai BBCC e AA, All’Assessore Regionale al Territorio, All’Assessore Regionale all’Industria, Al Presidente della Provincia Regionale di Messina, Al Sindaco di Lipari, Al Sindaco di Malfa, Al Sindaco S.M. Salina, Al Sindaco di Leni, Ai Consigli Comunali delle Isole Eolie e All’UNESCO
-In merito alla bocciatura del Parco delle Eolie da parte del consiglio comunale di Lipari, così come è stato proposto d’imperio dagli organi preposti e con la “complicità” locale di alcuni sostenitori dell’ultima ora vestiti da salvatori dell’ambiente, non possiamo non condividere l’operato dello stesso consiglio comunale.
Noi siamo stati, da sempre, difensori del nostro territorio. Siamo stati i sostenitori del Piano Territoriale Paesistico delle Eolie quando, tanti, andavano a protestare a Messina contro la Soprintendenza.
Ma erano altri tempi.
Non vi era un PRG, non vi era, innanzitutto, una sensibilità diffusa verso la tutela del proprio territorio fondata sulla consapevolezza di dover salvaguardare il proprio habitat perché questo vuol dire ricchezza economica, sociale e culturale.
Non è vero che le ragioni della bocciatura non solo valide. Non è una semplice protesta. E’ un appello!
Un grido di allarme di tutta la popolazione eoliana che chiede di sapere cosa è in serbo per il proprio futuro. Chiede di conoscere il modello di sviluppo e gestione del territorio. Un modello che per essere definito sostenibile deve essere innanzitutto CONDIVISO e capito.
A chi vive in un luogo ad alta valenza ambientale e che va tutelato e salvaguardato, devono essere dati gli strumenti (formazione, lavoro, cultura, ecc.), per poter essere attori partecipi e consapevoli del grande ruolo che, come indigeni o immigrati, hanno per la “interpretazione” in prima persona della cultura materiale e immateriale di luoghi fantastici e unici come le nostre Eolie.
Questo lo abbiamo detto e scritto sia come associazione, che nella qualità di consulente per lo sviluppo sostenibile (a titolo gratuito) dell’amministrazione comunale di Lipari.
Abbiano proposto un modello che passi, innanzitutto, dalla partecipazione democratica alle decisioni di gestione con il diretto coinvolgimento della popolazione locale.
Ma non con pseudo convegni celebrativi del politico di turno, ma con un’azione sistematica e continua tra la gente.
Uno dei percorsi che abbiamo suggerito, anche alla amministrazione locale, è stato quello di avviare, p.es., il processo di “Agenda 21 Locale” ma che è rimasto inascoltato.
Così, oggi, scoppia il CONFLITTO SOCIALE e che noi avevamo preannunciato in una relazione depositata, due anni fa, in occasione della questione che vedeva le Eolie a rischio cancellazione dalla lista dell’UNESCO.
Un conflitto che è possibile ancora evitare e che, anzi, può essere utile alla definizione di una matrice di sviluppo delle Eolie.
Noi ribadiamo, ancora una volta, la nostra disponibilità per partecipare alla definizione di un percorso sostenibile per giungere alla nascita di un PARCO delle Eolie rispetto dell’ambiente e sostenibile perché condiviso da tutti.
Per questo chiediamo, nuovamente, alle autorità in indirizzo, di essere presenti ai tavoli di lavoro relativi alla costituzione del Parco delle Eolie e di essere sentiti per poter sottoporre alla Loro attenzione il nostro modello di gestione delle Eolie.
Con l’auspicio di una positiva risposta, porgiamo deferenti ossequi.
Il Presidente
Roberto Sauerborn

Solidarietà a Lo Cascio (di Giacomo Biviano)

Apprendo dai siti web d'informazione locale dello spiacevole episodio verificatosi durante l'ultimo Consiglio Comunale e al quale non ero presente per motivi strettamente personali ed improrogabili. Sembrerebbe, infatti, che il consigliere Lo Cascio sia stato insultato durante la sua dichiarazione di voto con il termine "buffone" per avere espresso la sua contrarietà ad un'ordine del giorno che mostrava un opposizione di principio all'istituzione del Parco Nazionale delle Eolie. Limitandomi a quanto accaduto, da Capogruppo del gruppo consiliare "Eolie nel Cuore", al quale il consigliere Lo Cascio appartiene, e a nome e di tutto il Partito Democratico, esprimo la mia più ampia solidarietà all'amico Pietro e condanno simili atti che non possono essere giustificati, anche se derivanti, come leggo, dall'esasperazione di una questione che questa Amministrazione non ha saputo certamente gestire fin dal principio, con atti poco chiari e trasparenti e con indirizzi politici al limite del ridicolo. Se essere "buffone" significa poter esprimere liberamente la propria opinione sarei orgoglioso e fiero d'ora in avanti di potermi eventualmente fregiare di questo titolo, visto che ho sempre espresso liberamente le mie considerazioni, anche sul Parco, e nessuno, compreso quelli che dissentivano, si erano mai permessi, a torto o a ragione, di definirmi o apostrofarmi con il titolo di "buffone".
Pertanto, mi ritengo e invito tutti a definirmi "buffone" per tutte le decisioni libere prese ieri o che intenderò prendere domani, anche sulla questione Parco.
Il Consigliere Comunale del PD
Capogruppo e "Buffone" di Eolie nel cuore
Dott. Giacomo Biviano

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

Ancora furti nella maggiore isola delle Eolie- A Lipari i ladri hanno "visitato" l'agenzia di viaggi "Eoltravel", ubicata sul corso Vittorio Emanuele. Dopo aver forzato una finestra posta sul retro sono penetrati all'interno aportando circa 250 euro.

Mercatino delle idee. COMUNICATO STAMPA - L’Associazione Culturale I.Dee comunica a tutti gli interessati che nelle giornate dal 3 al 5 dicembre p.v. presso la sede di Via Balestrieri a Lipari (campetti tennis) si terrà il Mercatino delle idee (usato ed artigianato), dove sarà possibile trovare idee originali e divertenti per i vostri regali di Natale e contribuire nello stesso tempo alla promozione delle attività culturali proposte dall’associazione .
Vi aspettiamo numerosi: venerdì 3.12.2010 dalle ore 15,00 alle 21,00 ; sabato 4.12.2010 dalle ore 10,00 alle 21,00 ; domenica 5.12.2010 dalle ore 10,00 alle 21,00

Bocciato il Parco delle Eolie. Casilli (Pdl ) chiede di inviare tutta la documentazione alla Procura (G. del Sud - Peppe Paino)

No del Consiglio comunale alla proposta di Parco Nazionale delle Eolie elaborata dai tecnici regionali dell'Arta e sollecitata dal ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. Nel consesso civico, alla presenza di una cinquantina di residenti nelle zone alte di Pianoconte e Quattropani e di una rappresentanza di Vulcano, è infatti passata la delibera presentata dal presidente Pino Longo e dai consiglieri di maggioranza Francesco Megna, Gesuele Fonti e Antonio Casilli con la quale si rigettano in toto le perimetrazioni tracciate per le sei isole.
La delibera, in sostanza, evidenzia come il lavoro dei tecnici regionali Salvatore De Martino e Francesco Gendusa, non tenga conto delle osservazioni avanzate durante i sopralluoghi pre- estivi e negli incontri a Palermo del consulente all'urbanistica dell'amministrazione Gianfranco Guarino.
La proposta, pertanto, andrebbe a vincolare quasi l'80 per cento di un territorio di fatto già tutelato, praticamente nella sua interezza, dalle varie misure esistenti a cominciare dalle zone Sic ( di interesse comunitario) e Zps ( a protezione speciale). Ed ancora si contesta come le perimetrazioni, con tanto di bozza di decreto, sono state predisposte senza avere avviato la necessaria concertazione con la popolazione, peraltro invocata nel convegno dello scorso 17 luglio a Lipari proprio dal ministro Prestigiacomo.
«Ci hanno nuovamente offesi e bistrattati», ha dichiarato Antonio Casilli del Pdl. Ed ha aggiunto: «Le sorti di Lipari sono state giocate ai tavoli romani e palermitani. Le perimetrazioni non sono supportate da dati scientifici tant'è che alcune zone sono state lasciate inspiegabilmente libere nonostante l'omogeneicità dei luoghi e delle coste. Si potrebbe pensare a favoritismi. È meglio quindi che il Consiglio invii la documentazione alla Procura per fare chiarezza».
Il capogruppo dell'Udc Mario Paino, pur ribadendo la contrarietà all'istituzione del Parco, non ha votato la delibera « perché è generica e non dice nulla. È stato adottato- ha spiegato- un metodo sbagliato che non servirà nelle sedi opportune come al Tar . Con questa delibera ci caleranno il Parco».
E non ha votato la delibera neanche l'indipendente Gianfranco Guarino « semplicemente perché – ha detto- non da risposte ad un atto ufficiale». Guarino ha anche dichiarato che non parteciperà più a riunioni sull'argomento, a cominciare da quella del prossimo 23 novembre a Palermo con i tecnici dell'Arta che dovranno informare il Ministero sulla posizione del Comune di Lipari.
Da segnalare alcuni epiteti e sembrerebbe anche minacce, rivolte durante i lavori consiliari a Pietro Lo Cascio di Sel, favorevole apertamente all'istituzione del Parco.
«Non saranno di certo i vili epiteti o le velate minacce dirette al nostro rappresentante – ha evidenziato in una nota il responsabile del circolo Piero Roux- a farci indietreggiare rispetto al nostro appoggio alla costituzione del Parco. Se 4.500 firme sono state raccolte contro l'istituzione dello stesso, siamo sicuri che la restante popolazione, maggioritaria rispetto alla prima, sia favorevole al Parco quale portatore di sviluppo economico per l'intero arcipelago».
Va ricordato che il comune il Santa Marina Salina si è espresso senza timore, ma con particolare attenzione, a favore dell'istituzione del Parco, in un documento approvato dal consiglio comunale.

LIPARI & TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE – T.I.A. di Aldo Natoli

Dal primo gennaio 2011 “la tassa rifiuti solidi urbani” TARSU , per effetto del decreto Ronchi (D.leg.vo n°22/97 art.49) ed il suo Regolamento attuativo (d.p.r. 158/99) si trasforma in T.I.A. “tariffa di igiene ambientale”. L’introduzione della T.I.A. comporta un nuovo metodo di calcolo che prevede l’uso, oltre i dati fissi come la superficie dell’immobile, di parametri più variabili e personali, come il numero degli occupanti l’immobile e l’effettiva produzione dei rifiuti in termini sia quantitativi che qualitativi. L’imposizione pertanto dovrebbe risultare più equa e meno gravosa per le famiglie numerose che vivono in appartamenti di modeste dimensioni. Le tariffe e le agevolazioni continuano ad essere determinate dal Comune nel rispetto delle regole e dei metodi fissati dalla legge. Cambia la gestione che diventa totalmente esterna (possono essere utilizzate società private specializzate od agenti di riscossione locali), con ovvie conseguenze negative sui costi, e quindi sulle tariffe. Un altro principio che pesa sulla T.I.A. è che essa deve, per legge, coprire il 100% dei costi di servizio, mentre per la TARSU parte di essi venivano coperti nel bilancio comunale da entrate diverse. Si tratta quindi di un metodo rivoluzionario. Ma come spesso accade nel nostro Comune i grossi problemi, soprattutto quelli che incidono sul bilancio delle famiglie, vengono affrontati in ritardo e con sistematica superficialità. Dei vari studi finanziari per la gestione dei rifiuti nel nostro Comune commissionati alla “GF Ambiente” si sconoscono i risultati. Altrettanto dicasi per il Regolamento Comunale per l’applicazione della Tariffa (T.I.A) che dovrebbe essere concordato con i cittadini, le parti sociali ed il Consiglio Comunale. I danni economici per il Comune, se arriva impreparato alla data fissata per l’introduzione della T.I.A. saranno notevoli, dal momento che la TARSU già dal 2010 non è più dovuta. Ma questo argomento lo rinvio ad un successivo intervento

Parco delle Eolie. Ci scrive l'avvocato Angelo Pajno, presidente de "La Voce eoliana"

Egr. Direttore,
come molti altri cittadini, ho assistito al Consiglio Comunale di ieri ed ascoltato con attenzione gli interventi dei diversi consiglieri intervenuti alla discussione. Non ho condiviso, ma certamente rispetto, la scelta di alcuni di essi che hanno preferito lasciare i lavori d'aula pur dichiarandosi apertamente contrari alla istituzione del parco: il prendere una posizione da concretizzare nel voto mi sarebbe sembrata una scelta più coerente essendo essa attinente più al merito ( e quindi alla sostanza) che al metodo, che si può anche non condividere, ma tant'è!
Ho altresì apprezzato, sotto il profilo della manifestata coerenza e onestà intellettuale, l'intervento dell'unico consigliere apertamente contrario alla proposta di delibera: il consigliere Lo Cascio, anche se non ne condivido l'impostazione, chiaramente politica più che pratica, e non supportata da valide argomentazioni in punto di merito.
Allo stesso ho altresì espresso la mia solidarietà per lo spiacevole, quanto deprecabile, episodio che lo ha visto involontario protagonista al momento della dichiarazione di voto. Sono sempre stato del parere che la civiltà di un popolo si misura dal grado di democrazioa che lo stesso è nella potenzialità di esprimere ed è proprio per questo che ritengo assolutamente fuorvianti, strumentali e demagogici taluni interventi al riguardo manifestati sui vari sito di news eoliane da esponenti e simpatizzanti della formazione politica cui appartiene il consigliere Lo Cascio: come spesso accade quando la faziosità supera la realtà, si è inteso volgere lo sguardo ad dito invece che alla luna. Il consigliere Lo Cascio ha infatti espresso in piena libertà e nell'assoluto rispetto delle proprie prerogative istituzionali il proprio pensiero - purtroppo per lui non condiviso da buona parte dei numerosi citadini presenti - ed episodi come quello, assolutamente da condannare, intervenuto al momento della manifestazione di voto vanno condiderati semplicemente per quello che sono: atti di involontaria stupidità fini a sè stessi, anche se, forse, dettati da una sorta di esasperazione che cresce giorno dopo giorno nella comunità eoliana sulla questione parco.
Mi appare pertanto fuor di luogo scomodare i dizionari della lingua italiana sulla etimologia del termine BUFFONE, o lasciarsi andare ad apodittiche previsioni di catastrofi bibliche qualora non dovesse, come lo scrivente si augura, giungere a buon fine lo scellerato progetto del parco.
Nessuno degli "indignati" ha infatto affrontato, ancora una vola, il merito della questione; nesuno di tali soloni del libero pensiero, ancora una volta, ha accettato la proposta, più volte formulata dalla Associazione "La Voce Eoliana", per un confronto sereno ma concreto sulle problematiche del parco lasciando da parte la demagogia ed affrontando i vari aspetti scendendo sul piano dei fatti. Eppure lo scrivente si è dichiarato disponibile in più occasioni ed in ogni sede ma pare prevalere nel fronte opposto la linea del "vorrei ma non posso", dell'ambientalismo duro e puro, dell'affermazione del "chi non è con me è contro di me", del principio, che appare alquanto presuntuoso, del "io sono nel giusto a prescindere, tu sei solo uno stolto ignorante in materia ambientale, vuoi solo cementificare il nostro arcipelago con opere faraoniche, edificazione selvaggia e caccia tutto l'anno a qualsia cosa si muova salvo che siano esseri umani".
Concetti del genere riempiono le pagine dei vari siti suscitando però, spesso, l'ilarità di chi li legge, tanto sono lontani dalla realtà.
Mai una voce che ci dica che senso avrebbe imporre nelle nostre isole una agricoltura eslusivamente biologica (è previsto nella bozza di regolamento che Palermo ci ha fatto pervenire) quando l'arcipelago è soggetto alle piogge acide provenienti dagli insediamenti industriali e petrolchimici del litorale tirrenico; quale è il senso di una eventuale - ma probabile - istituzione di una area marina protetta quando, ancora per anni ed anni, continueremo a sversare in mare i reflui fognari in mancanza di un vero e proprio impianto di depurazione; qual'è il senso sotteso alla previsione di decadenza di tutte quelle concessioni edilizie rilasciate, in ossequio al Piano Territoriale Paesistico, prima della istituzione del parco ma i cui lavori non sono ancora iniziati; come si vuole proteggere il mare, conservando quella linfa essenziale per la nostra economia costituita dal diporto nautico, senza approntare una portualità munita di impianti di aspirazione delle acque nere delle imbarcazioni...... e l'elenco sarebbe ancora lungo, caro Direttore, ma rischierei di annoiare chi avrà la pazienza di leggermi.
Ebbene, di questi argomenti concerti non vedo traccia nei discorsi dei seguaci dell'ambientalismo di facciata che si limitano a sostenere l'ipotesi del parco richiamandosi ad astratti, e sempre più smentiti dai fatti, presunti vantaggi per il futuro delle nostre isole, perpetuando la politica dello struzzo nel non voler vedere i disastri (documentati) che l'istituzione di aree "protette" ha portato, in molti casi, nei territori interessati; nel non volere ascoltare le popolazioni di quei territori; nel voltarsi dall'altra parte di fronte alle quasi novecento pagine di ordinanza cautelare in carcere che, di recente, ha investito il presidente di una delle maggiori aree di riserva italiane mettendo a nudo un intreccio tra malaffare e politica che la gente comune di quei territori lamentava da anni.
Contrariamente a quanto vuol farsi credere, durante la seduta del Consiglio diversi sono stati gli interventi che, viceversa, hanno fornito all'uditorio elementi concreti e documentali a sostengo della proposta di delibera, e mi riferico in particolare al consigliere Fonti ed allo stesso Presidente Longo.
Un' ultima considerazione: la nostra Associazione è assolutamente contraria al progetto del mega porto di Lipari, proprio perchè in buona parte inutile, del tutto sovradimensionato e di impatto mortale sul territorio, oltre che, naturalmente, per le modalità con le quali si è inteso prevederne la realizzazione svendendo l'intera baia e, in ultima analisi, (stavolta sì) il futuro della nostra gente ai poteri forti - o presunti tali - dell' imprenditoria e della finanza nazionale: sotto tale aspetto asicuro al consigliere Lo Cascio l' incondizionato appoggio e la condivisione della Associazione che mi onoro di presiedere.
Per chiudere: ai miscredenti circa la sottoscrizione della petizione popolare - che ha visto coinvolto circa il 60% della popolazione maggiorenne residente nel Comune di Lipari (altro che parte minoritaria) - che qualcuno vorrebbe "vedere con i propri occhi" dico che ne potranno prendere diretta conoscenza presso il Comune di Lipari, presso l'ARTA di Palermo e presso il Ministero dell'Ambiente, ai quali enti tale petizione è stata rimessa sia in originale che in copia, oltre, naturalmente, presso la sede della nostra Associazione: contrariamente ad altri non abbiamo assolutamente nulla da nascondere.
Cordialmente
Associazione "La Voce Eoliana"
il Presidente
Avv. Angelo Pajno

Parco. L'intervento del dottor Iacolino

Riceviamo dal dottor Gianni Iacolino e pubblichiamo:
Gli farà' anche piacere, ma non ha certamente bisogno della dimostrazione della nostra stima Pietro Lo Cascio.
Sa di essersela ampiamente meritata in tanti anni di impegno civile e non sarà' un'espressione stizzosa ed infelice ad amareggiarlo piu' di quanto non ci abbia amareggiati l'irragionevole decisione del consiglio comunale.
Una occasione, quella del parco, colta dai più' lungimiranti salinari e purtroppo non capita dai rappresentanti delle altre sei isole che, nei fatti, si ostineranno, nel nome del progresso ( quale ?), a mortificare questo prezioso e delicato territorio.
Poveri noi? Poveri i nostri figli !!!

mercoledì 17 novembre 2010

Buffone non è un termine che si appropria all'atteggiamento di Lo Cascio in consiglio comunale. La "lezione" di S. Marina sul parco (di Salvatore Rijtano)

Riceviamo e pubblichiamo:
Effettuando una ricerca su internet del termine “BUFFONE”, Con il quale è stato apostrofato il Consigliere Lo Cascio nell’ultimo consiglio, ci si rende subito conto di come le definizioni associate alla parola non possano essere assolutamente accostate allo stesso
buffone [buf-fó-ne] s.m. (f. -na)
1 Giullare: b. di corte; estens. chi cerca di far ridere, divertire gli altri: essere il b. della compagnia
2 fig. Persona poco seria, non affidabile, anche come epiteto ingiurioso
Orbene:
-che con il suo intervento il consigliere Lo Cascio volesse, assimilandosi al buffone di compagnia, divertire tutti i presenti mi sembra alquanto improbabile.
Ritengo anzi che se tutti i presenti spinti alla riflessione avessero percepito la necessità di pensare al futuro del nostro territorio e dei nostri figli, avrebbero solo pianto al pensiero di lasciarsi, forse condizionati da beghe politiche, sfuggire l’occasione di pensare ad un turismo diverso.
-che il consigliere Lo Cascio sia persona poco seria e inaffidabile risulta poi ancor più difficile da condividere visto che, unico fra i nostri rappresentanti in consiglio comunale, ha da sempre espresso con coerenza il suo pensiero e la sua convizione che il parco delle Eolie sia, oltre che salvaguardia dell’ambiente, l’unico veicolo di sviluppo turistico per il nostro territorio.
Personalmente in merito, oltre che al consigliere Lo Cascio per la sua serietà ed affidabilità, faccio un plauso al consiglio comunale di Santa Marina Salina per aver detto si al parco, ed agli altri comuni dell’isola che da quello che so si apprestano a farlo. E se, come si sta già vedendo, in futuro sarà la qualità dell’offerta a pagare e non la quantità, sicuramente Salina con una sola isola raccoglierà più frutti di Lipari che di isole ne ha sei, tant’è che già quest’anno e per il secondo consecutivo se non vado errato, Santa Marina si è potuta fregiare del riconoscimento di Legambiente e Touring club italiano delle cinque vele.
Salvatore Rijtano

Respingente pontile di Ginostra: la farsa continua!

Una lettera è stata inviata da Riccardo Lo Schiavo di Marevivo al sindaco Mariano Bruno e per conoscenza al capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, al Prefetto di Messina e al Circomare Lipari
Oggetto: respingente pontile di Ginostra: la farsa continua…!!
Egregio sig. Sindaco,
nelle giornate di lunedì e martedì, 15 e 16 c.m., sono riprese le ultime fasi di messa in sicurezza del pontile di Ginostra: il pontone della ditta Scuttari ha provveduto a collocare un ulteriore carico di grossi massi naturali a difesa della vitale infrastruttura.
Dunque una notizia certamente positiva che però contrasta e stride con il silenzio che avvolge minaccioso lo stato dei fatti relativo ai lavori per il ripristino del respingente, e del relativo grigliato, per l’attracco degli aliscafi.
Ma c’è di più: contestualmente all’arrivo del pontone sono sbarcati a Ginostra due operai che se non sbaglio sono gli stessi della ditta cui Lei aveva affidato i lavori di cui all’Ordinanza n°101 e afferenti l’oggetto; ditta che “si è dichiarata immediatamente disponibile all’esecuzione dei lavori…”, per poi rinunciarvi dopo oltre un mese, e ieri….
Egregio dott. Bruno, tutto ciò è certamente lecito e legittimo, ma probabilmente converrà, se non mi sfugge qualcosa, anche un tantino strano…
Preso atto della situazione, certamente capirà che, ancora una volta, la comunità dovrà rivolgersi alla Protezione Civile chiedendo decisioni tanto urgenti quanto drastiche.
Un’ultima considerazione. Non ho avuto alcun riscontro alle mie precedenti note, e tal proposito ritengo opportuno ricordarLe o informarla (?) che da qualche settimana Ginostra è stata sostanzialmente privata pure del servizio dell’Ufficio Postale… quindi qualora volesse informaci sullo stato dei fatti La pregherei di usare o il fax o la posta elettronica.
Ringraziandola per la Sua accorata attenzione alle problematiche di Ginostra, Le porgo i più cordiali saluti.
Prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale MAREVIVO
Ginostra-Stromboli

Parco e insulti a Lo Cascio

Riceviamo da Piero Roux (Sinistra ecologia e libertà) e pubblichiamo:
Ieri, in Consiglio Comunale, solo tra i colleghi presenti, il Consigliere Pietro Lo Cascio si è espresso a favore dell'istituzione del Parco Nazionale delle Eolie e allo stesso sono stati rivolti- soprattutto da una persona nota- epiteti e minacce poco consone a persona civile e mediamente democratica.
Che il signore in questione fosse (per parlare il suo linguaggio) un CRETINO (nell'uso comune di: balordo, imbecille, stupido) ne avevamo avuto sospetto ma, con quest'ultima e pubblica uscita ce ne ha dato certezza.
Non saranno di certo i vili epiteti o le velate minacce dirette al nostro rappresentante a farci indietreggiare rispetto al nostro appoggio alla costituzione del Parco. Se 4.500 firme sono state raccolte contro l'istituzione dello stesso, siamo sicuri che la restante popolazione, maggioritaria rispetto alla prima, sia favorevole al Parco quale portatore di sviluppo economico per l'intero arcipelago.
Piero Roux

Sul Parco nazionale delle Eolie (di Paolo Arena)

Riceviamo da Paolo Arena e pubblichiamo:
Sul Parco Nazionale delle Eolie ciascuno ha la propria idea.
C'è chi teme pericolose infestazioni di rapuddi e conigli.
Chi, più lecitamente, lo vede come un poltronificio vuotato di qualsiasi scopo o utlità.
E magari c'è qualcuno che spera proprio in questo...
Ma c'è anche chi vede il Parco come un'opportunità per le nostre isole; c'è chi ha capito che l'ambiente ed il paesaggio sono il nostro unico capitale, tutto ciò su cui è incentrato il nostro futuro economico e sociale, che ritiene necessario un nuovo modello di turismo, incentrato sulle peculiarità uniche del nostro territorio, e non in un turismo distruttivo, fatto di grandi opere inutili, mega porti, aeroporti, edilizia sfrenata, che non fa altro che erodere il nostro patrimonio.
Chi da del buffone a chi fa una scelta impopolare, senza alcun tornaconto personale e legata solo alle proprie idee ed alla propria coerenza con esse, non ha davvero capito da che parte sta il circo ambulante della politica eoliana
Paolo Arena

PRESENTAZIONE A MESSINA DEI GIOVANI DI FUTURO E LIBERTA’ E DEL MANIFESTO PER L’ITALIA

Venerdì 19 Novembre, alle ore 17.30, presso la sala consiliare della Provincia di Messina avrà luogo la presentazione di Generazione Giovani e del Manifesto per l’Italia. Interverranno i membri del comitato nazionale promotore Alberto De Luca e Alessio Galati, e l’Onorevole Carmelo Briguglio.
Nel corso dell’incontro sarà presentata la mobilitazione di sabato 20 e domenica 21 c.m., che vedrà impegnati i “giovani finiani” nei gazebo delle piazze di Messina (piazza Cairoli e piazza Duomo) per raccogliere le firme del Manifesto, verranno illustrate le numerose iniziative previste per la campagna tesseramento, che partirà l’uno Dicembre, e saranno affrontanti temi di attualità politica locale e nazionale.
Per ulteriori informazioni contattare la sottoscritta al numero 349 4249447 o all’indirizzo e-mail generazionegiovanimessina@gmail.it .
L’addetto stampa di Generazione Giovani
Federica Mulè

Dopo le "provocazioni" di ieri in consiglio comunale, La Greca esprime solidarietà a Lo Cascio.

Riceviamo dal dott. Giuseppe La Greca e pubblichiamo:
Ieri non ero in consiglio comunale per impegni di lavoro precedentemente assunti, ma dalle cronache riportate nei giornali locali e da un dialogo telefonico avuto in serata con il consigliere Lo Cascio ho appreso di tutta una serie di provocazioni nei suo confronti per aver espresso una Sua personale posizione sull’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
Colgo l’occasione per esprimere pubblicamente la mia piena solidarietà al consigliere Pietro Lo Cascio ed lo invito a proseguire serenamente nella sua opera.
Non tutti possiamo essere sempre d’accordo, ma nessuno può arrogarsi il diritto di ritenere di dover zittire o minacciare o insultare chi la pensa diversamente su di una questione di importanza fondamentale per il futuro del nostro Paese.
Io sono favorevole all’istituzione del Parco Nazionale, ritengo che occorrano modifiche ed aggiustamenti, ma non ritengo di dover esprimere giudizi negativi su chi la pensa diversamente da me, ne tanto meno di insultarlo o minacciarlo o schernirlo. Il confronto è il sale della democrazia, non la minaccia o l’insulto o ancor peggio, passare alle vie di fatto in maniera nascosta ed ignobile.
Il consigliere Lo Cascio è stato democraticamente eletto in una competizione elettorale, sulla base di un preciso programma politico che al primo punto prevedeva proprio l’istituzione del Parco Nazionale delle isole Eolie ed ha coerentemente sostenuto le Sue tesi, consapevole di essere in minoranza in seno al consiglio comunale, il consigliere Lo Cascio è un uomo coraggioso, che esprime le proprie idee a viso aperto, cercando il confronto e non lo scontro, mi auguro, pertanto, che quello di ieri diventi un esempio di come non si comporta in un’assise democratica, ma retaggio di comportamenti ed atteggiamenti che il nostro Paese, la nostra Nazionale, ha condannato di fronte alla storia.
Giuseppe La Greca

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

PROSIT AL SERVIZIO PROTOCOLLO DEL COMUNE di Aldo Natoli - Compito di noi giornalisti è quello di attenzionare gli avvenimenti ed i problemi che giornalmente si verificano nella nostra comunità sia  negativi che positivi. Dopo l'accumulo di tanto ritardo, e di conseguenziali critiche, debbo rilevare che il Servizio Protocollo del Comune ha ripreso a funzionare a pieno ritmo. Questo crea meno apprensione ai cittadini ed ai vari professionisti. Ritengo pertanto doveroso segnalarlo e complimentarmi con il Responsabile del Servizio e con i suoi collaboratori che sono riusciti, con grande abnegazione, ad eliminare un disastroso ritardo causato da fatti che puntualmente ho segnalato.

VOLONTARIATO E ONLUS. REGOLAMENTO CONTRIBUTI. COMUNICATO STAMPA
Si informano gli interessati che sulla G.U.R.I. n. 255 del 30 ottobre 2010 è stato pubblicato il Decreto n. 177 del 14 settembre 2010 “Regolamento concernente i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione dei contributi in materia di utilità sociale, in favore di associazioni di volontariato ed organizzazioni onlus”.
Le domande di contributo, redatte secondo le indicazioni contenute nel decreto, dovranno essere inoltrate entro il 31 dicembre di ogni anno Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Direzione Generale per il Volontariato, l'Associazionismo e le Formazioni sociali - via Fornovo n. 8 - 00192 Roma e dovranno fare riferimento a spese sostenute entro l’anno di riferimento per acquisto di autoambulanze e/o di beni strumentali.

La processione di San Bartolomeo a Lipari (16.11.2010) Riprese e montaggio di Tindara Lauricella

Tribunale e Procura ormai alla paralisi Gli avvocati minacciano lo stato d'agitazione. Mancano 5 magistrati nel settore giudicante e altri 2 sostituti procuratori nel settore inquirente. Le cifre

(Leonardo Orlando- Gazzetta del sud) Protestano gli avvocati per la grave carenza di magistrati e di personale amministrativo al Tribunale di Barcellona e nelle due sezioni distaccate di Milazzo e Lipari e, preannunciano lo stato di agitazione. Chiedono intanto l'intervento immediato del Presidente della Repubblica, del ministro della Giustizia e del Csm per far fronte alla grave crisi della giustizia nel distretto di Barcellona e da cui dipendono 24 Comuni con 142 mila abitanti.
L'impietosa analisi dello stato della giustizia amministrata nel distretto del Tribunale di Barcellona è contenuta nel documento approvato all'unanimità dal consiglio dell'Ordine presieduto dall'avv. Francesco Russo e di cui è segretario l'avv. Sergio Alfano, inviato oltre ai vertici della magistratura messinese anche ai sindaci di Barcellona a Milazzo fino alle Eolie e soprattutto ai deputati nazionali e regionali eletti in provincia di Messina. Gli avvocati, nel sollecitare "la risoluzione dell'intollerabile stasi della Corte d'Appello di Messina", chiedono «l'immediata copertura dei posti vacanti dell'organico dei magistrati e del personale amministrativo». Chiesto inoltre «l'urgente e non più procrastinabile adeguamento degli organici per far fronte all'effettiva dimensione degli affari civili e penali del Tribunale e della Procura necessitando almeno altri 5 magistrati nel settore giudicante e altri 2 sostituti procuratori nel settore inquirente con il corrispondente aumento del personale amministrativo». Gli avvocati sollecitano un immediato rimedio alle disfunzioni verificatesi nell'ambito delle scoperture dei Giudici di Pace e del personale amministrativo presso il Giudice di Pace di Barcellona, Milazzo e Lipari. Al Tribunale di Barcellona mancano il presidente e 6 dei 14 magistrati previsti in organico; alla Procura sono 4 sui 5 previsti in organico, i sostituti procuratori mancanti. Rilevante il numero del personale amministrativo mancante in tutti i settori, di funzionari, cancellieri, assistenti, contabili, operatori e ausiliari. Le carenze di organico di magistrati e personale amministrativo denunciate dagli avvocati, generano un impressionante carico di lavoro arretrato a danno dei cittadini che chiedono giustizia.
Dati allarmanti- Al Tribunale di Barcellona – secondo i dati elaborati dal Consiglio dell'Ordine – pendevano al 30/6/2010 n. 14.685 procedimenti civili (di cui n. 3740 di cognizione ordinaria, n. 6839 di previdenziale, n. 652 di lavoro, n. 196 di pubblico impiego, n. 346 dello stralcio, n. 933 di esecuzione immobiliare, n. 223 di appello, n. 352 di fallimenti, n. 254 di separazioni giudiziali, n. 109 di divorzi giudiziali) e n. 2.786 procedimenti penali (di cui n. 526 monocratici; n. 83 collegiali, n. 1312 GIP Noti e n. 865 GIP Ignoti; nella sezione Distaccata di Lipari pendevano alla stessa data n. 1.173 procedimenti civili e n. 296 procedimenti penali; non sta meglio la sezione distaccata di Milazzo «dove pendevano – sempre al 30/6/2010 – n. 2.544 procedimenti civili e n. 271 procedimenti penali». ProcuraAssai grave – scrivono gli avvocati – è la situazione di carenze d'organico del personale dei magistrati e di quello amministrativo della Procura di Barcellona. Secondo i dati aggiornati al 31 ottobre scorso, oltre a mancare 4 dei 5 sostituti procuratori in organico, alla Procura manca il direttore amministrativo «il cui ruolo da oltre tre anni è ricoperto dallo stesso Procuratore della Repubblica, che così – si legge nel documento – viene distolto dalla sua essenziale funzione, senza peraltro che le importanti mansioni cui deve supplire vengano assolte secondo le necessarie specifiche competenze, con nocumento alla buona organizzazione del servizio». Sempre alla Procura mancano 2 dei 6 funzionari giudiziari; 2 dei n. 6 cancellieri; 2 dei 6 operatori giudiziari e 2 dei n. 3 conducenti di automezzi. Il Procuratore e l'unico sostituto, devono far fronte - secondo il dato delle pendenze del 30/6/2010, a ben «8.420 procedimenti penali (di cui n. 4.036 notizie di reato con autore identificato; n. 2.282 con autore ignoto; n. 827 di competenza del Giudice di Pace). La scopertura di magistrati risale fin dal 30 giugno del 2008 e ciò ha aggravato il numero delle pendenze. Giudici onorariNon essendo stati coperti gli organici, il consiglio dell'Ordine degli avvocati denuncia che a causa di ciò si è avuto «un utilizzo abnorme dei giudici onorari, ben 8 e dei pm onorari in tutto 5 i quali, con l'attuale indistinto e conflittuale status, sono mal accettati dai cittadini e dagli avvocati per evidenti e notorie ragioni già denunciate dall'Avvocatura». Giudici di paceGravi disfunzioni provengono anche dalla scopertura di organico dei giudici e del personale del Giudice di Pace di Barcellona, Milazzo, Lipari e Novara di Sicilia.
Nel chiedere l'intervento dei sindaci e dei parlamentari, gli avvocati in caso di silenzio annunciano nuove azioni di lotta a cominciare dalla proclamazione dello stato di agitazione.

Il consiglio comunale di ieri e la voce fuori posto. Ci scrive Salvatore Agrip

Sono stato al consiglio comunale di ieri, insieme a tanti altri cittadini per sentire il dibattito, sulla proposta di contrarietà all’istituendo “Parco Nazionale delle Isole Eolie”, argomento posto al primo punto all’ordine del giorno. Ho seguito tutti gli interventi dei consiglieri, in un clima di pacatezza e serenità, condivisibili o non da chi era lì ad ascoltare.
Personalmente, sono un componente del circolo liparese di “Sinistra Ecologia e Libertà” pertanto il consigliere Pietro Lo Cascio è colui che mi rappresenta nel dibattito generale della politica locale e sulla questione è nota la posizione di Lo Cascio, favorevole all’istituzione del Parco Nazionale. Posizione che con diligente pacatezza ha ribadito nel suo intervento, confermando ed evidenziando la propria coerenza come un valore nell’esercizio della politica, a differenza di altri colleghi che declinano nella schizofrenia.
Quello che con la presente volevo evidenziare, dopo quanto sopra sintetizzato, come al momento del voto che ogni consigliere doveva esternare, dichiarandosi “favorevole” o “contrario”, il consigliere Lo Cascio nel dichiararsi contrario alla proposta, si è sentito proferire dal rappresentante dei cacciatori presente nel pubblico un “Buffone!!”, nello stupore dei più presenti lì in quel momento, termine isolato che è rimasto solo ed esclusivamente sulla bocca del “professionista”.
Ad onor di verità il presidente dell’associazione “la voce eoliana” Avv. Pajno immediatamente si è premurato di rappresentare le scuse al consigliere Lo Cascio, in quanto il rappresentante dei cacciatori eoliani è un membro dell’associazione.
Credo che quanto successo non debba passare nell’indifferenza, perché il confronto, peraltro più volte auspicato anche dall’avv. Pajno, che ci dovrebbe essere su un tema di rilevante importanza per le nostre isole come il “Parco Nazionale”, sappiamo già che è difficile averlo, non perché ci mancano gli argomenti tutt’altro né abbiamo da vendere, ma sappiamo già che invece del confronto probabilmente si cerca lo scontro e oggi né abbiamo avuto la prova e se la “VOCE” è questa, avremo orecchie solo per sentire. A questo punto per un possibile civile confronto, consiglierei alla “voce eoliana” di isolare i provocatori e rasserenare gli animi dei più facinorosi. Ai cacciatori (oggi presenti in numerosi), nella quale annovero molti amici, posso dire, siate capaci di farvi rappresentare dalla componente più “nobile” che avete.
Salvatore Agrip.

Precari scuola. Ricorso per risarcimento danni. La comunicazione del prof. Pavone

Il vice presidente dell’Associazione Consumatori Eoliani prof. Bartolo Pavone avvisa tutti il personale precario docente ed ata che l’associazione, di cui lo stesso è responsabile del settore scuola, sta promuovendo ricorso al tribunale del lavoro competente al fine di ottenere il risarcimento dei danni in favore dei precari per l’illegittimità dei contratti a tempo determinato stipulati con la pubblica amministrazione senza che venisse indicata la causa giustificatrice.

Ed infatti come conferma l’avvocato Vincenzo La Cava, presidente dell’associazione , nonché legale interessato per la predisposizione dei ricorsi, “ nei suindicati contratti di lavoro a tempo determinato non sono state esplicitate le puntuali ragioni tecniche, produttive, organizzative o sostitutive che hanno giustificato l’apposizione del termine e pertanto gli stessi contratti sono stati posti in essere in violazione della normativa che regola la materia e, in particolare, del Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368 con il quale l’ordinamento italiano ha inteso dare attuazione alla direttiva 1999/70/Ce relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall’UNICE, dal CEEP e dal CES, - che i suindicati contratti a termine devono quindi ritenersi posti in violazione dell’art.1 D. Lgs. 368/01, che prevede l’inefficacia del termine anche ai sensi dell’art 1419 comma 2 c.c., quando la ragione giustificatrice non emerga da atto scritto, con la conseguenza che l’illegittima apposizione del termine travolge l’intero contratto che è da ritenersi sin dall’origine concluso a tempo indeterminato.
Inoltre numerose e recenti sentenze hanno già acclarato quanto riferito con contestuale risarcimento del danno pari ad € 5000,00 per ogni anno di servizio prestato e contestuale conversione del contratto da determinato ad indeterminato.
È importante però affrettarsi nel presentare i ricorsi anche e soprattutto alla luce del recente decreto legge n. 183 del 4.11.2010 noto come" collegato lavoro", che contiene infatti un trappolone di cui il governo non ha dato nessuna informazione agli interessati. Ed invero, l'art 32 commi 3 e 4 della legge in questione stabilisce che le disposizioni di cui all'art 6 della Legge 15/07/1966 n. 604( prescrivono che il licenziamento del dipendente va impugnato entro 60.gg ) si applicano anche: ai contratti a termine;ai rapporti di collaborazione coordinata e continua ( co.co.co. );ai rapporti di collaborazione coordinata a progetto( co.co.pro.) ed e' retroattiva,vale cioe' non solo per i rapporti di lavori futuri,ma anche per quelli in essere e per quelli gia' conclusi-".Pavone chiarisce e puntualizza:-" la legge stabilisce che tutte queste persone devono fare l'impugnazione contro l'amministrazione entro 60.gg dall'entrata in vigore della legge.Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 09/11/2010,entra in vigora dopo 15 gg.,cioe' il 24/11/2010.Dal quel momento scattano i 60.gg. Fino ad oggi la legge dava anche anni di tempo al lavoratore per regolare i conti con chi pensava che lo avesse trattato ingiustamente. Adesso si fissa un termine ravvicinato che riguarda tutti i casi pregressi,proponendo al precario o ex precario un bivio: Fare subito causa o metterci una pietra sopra”.
Il vice presidente dell’associazione invita pertanto tutti gli interessati a contattare l’Associazione ai seguenti recapiti: 349-3876446- 333-4006320.

martedì 16 novembre 2010

TG DEL 16 NOVEMBRE, EDIZIONE POMERIGGIO - AgenParl

Il consiglio comunale di Lipari ribadisce il no al parco

Ancora un no al Parco nazionale delle Eolie arriva dal consiglio comunale di Lipari riunitosi oggi pomeriggio in seconda convocazione.
La proposta-diniego, che fa seguito ad una analoga approvata qualche mese fa e ad una petizione popolare con oltre 4.000 firme, è passata con i voti di 10 consiglieri comunali. Questa volta il voto contrario può essere definito tri-partisan in quanto ha accumunato consiglieri di maggioranza, minoranza ed indipendenti.

Escalation di furti a Lipari. "Visitato" anche il palazzetto "Nicola Biviano"

Ladruncoli in azione con una certa frequenza a Lipari negli ultimi giorni. L'ultima "visita", in ordine di tempo, è stata fatta nei locali del palazzetto dello Sport "Nicola Biviano".
Dopo essere penetrati all'interno, presumibilmente da una finestra senza vetri, hanno forzato una delle porte di un ufficio portando via circa 150 euro. Danneggiate, oltre agli infissi, supplettili varie. Non è stato, invece, toccato il materiale sportivo.
A denunciare l'accaduto è stata l'associazione "Sporting club judo" i cui responsabili sono stati informati della situazione da un professore che aveva portato degli alunni in palestra.
Un sopralluogo è stato compiuto dai carabinieri.
Il giorno prima, sempre nella stessa zona, un tentativo di furto con scasso era stato perpetrato ai danni del Supermercato Eolo.
I continui furti, se ne segnalano anche a Canneto, alcuni dei quali anche non denunciati, fanno crescere la preoccupazione. I cittadini chiedono maggiori controlli sia durante le ore notturne che sulle persone che a vario titolo dimorano sull'isola.
Controlli che, lo ribadiamo ancora una volta, sono necessari e indossolubilmente legati ad un sensibile aumento delle unità delle forze dell'ordine

Lipari: Il consiglio discute del parco delle Eolie. In apertura affrontata la tematica Sottomonastero

Sono in corso i lavori del consiglio comunale di Lipari che ha come primo punto all'odg. il parco delle Eolie. Sono presenti 15 consiglieri.
Ad apertura dei lavori il consigliere Adolfo Sabatini (Nuovo Giorno) ha proposto l'inserimento al primo punto dell'ordine del giorno di una mozione d'ordine sui lavori di messa in sicurezza del porto di Sottomonastero per attivare una variante in corso d'opera al progetto attuale, fortemente contestato.  
La proposta dell'inserimento non è passata ma l'argomento potrebbe essere inserito all'ordine del giorno del consiglio comunale del prossimo 22 novembre. Contrari a questa progettazione si sono dichiarati diversi consiglieri. 
La discussione sul parco è stata introdotta dal presidente Pino Longo che ha anche annunciato la convocazione da parte dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente di una riunione per il 23 novembre alle 15,30; che esiste una bozza del parco delle Eolie(non condivisa) e che l'amministrazione intende perseguire la strada del Parco dei vulcani.

PD liparese: Sottomonastero, così non è possibile. Si investa il consiglio comunale

Riceviamo da Giuseppe Cincotta (segretario del PD liparese) e pubblichiamo:
Questa mattina ho avuto modo di partecipare ad un incontro tenutosi Sottomonastero ove si è discusso del progetto per la realizzazione delle opere per la messa in sicurezza del porto, costituite dalla costruzione di un braccio che, dal punto ove attualmente attracca la nave dei rifiuti, dovrebbe spingersi verso l’esterno per circa 88 mt.
All’incontro erano presenti il Comandante delle Capitaneria di Porto, i tecnici della Soprintendenza del Mare, del Genio Civile OO.MM., dell’impresa Scuttari che dovrà eseguire l’intervento.
Hanno partecipato, altresì, l’Assessore Giannò, il Consigliere Comunale Sabatini, presidente della commissione speciale per la portualità, alcuni degli esperti che compongono la stessa, i Comandanti Merenda e Magazzù, ed alcuni esponenti del comitato “Porti si ma non così”.
Naturalmente la riunione ha avuto un contenuto prettamente operativo, tuttavia da parte del consigliere Sabatini, del Comandante Merenda e di alcuni abitanti ed operatori commerciali della via T. M. Amendola è stata manifestata ai tecnici la contrarietà alla realizzazione dell’opera così come progettata.
L’assessore Giannò, presente alla riunione, ha fatto in modo che qualsiasi discussione (legittima su una tematica così delicata come la portualità!) fosse accantonata poichè nel corso della riunione doveva parlarsi soltanto di aspetti tecnico-operativi.
Naturalmente, sorvolando sul comportamento di chi in rappresentanza dell’amministrazione, alle perplessità avanzate dalla popolazione (non dal segretario del PD o dal consigliere Sabatini), ha preferito girare le spalle scordandosi che nell’esercizio delle sue funzioni di amministratore prima di tutto rappresenta i cittadini, il sottoscritto chiede che l’amministrazione fissi urgentemente un incontro con il comitato “Porti si ma non così”, con i componenti della commissione speciale per la portualità e con la commissione consiliare Lavori Pubblici al fine di valutare le perplessità avanzate dalla popolazione ad oggi totalmente disattese.
Si chiede, inoltre, che della questione venga nuovamente investito, urgentemente, il consiglio comunale.
Giuseppe Cincotta
Segretario PD Sezione di Lipari

Sottomonastero: Definita l'area di cantiere per i lavori di messa in sicurezza

Definita in una riunione tenutasi al Circomare Lipari, su convocazione del comandante Giuseppe Donato, l'area di cantiere per i lavori di messa in sicurezza del porto di Sottomonastero che prenderanno il via a breve.
Inizio lavori che arriva dopo la conferma della validità del progetto da parte del Genio Civile opere marittime e nonostante le prese di posizione di chi ritiene l'opera vada a creare più problemi che benefici.
Dopo un sopralluogo sul posto, nel corso del quale si sono registrati lievi momenti di tensione, tutti i soggetti, a vario titolo coinvolti, si sono spostati nella sede della Guardia Costiera.
All'incontro hanno preso parte, oltre agli esponenti del Circomare, comandante Donato in testa, i rappresentanti dell'ufficio tecnico e dell'amministrazione, comunale della ditta Scuttari che dovrà eseguire i lavori, del Genio civile opere marittime, della Sovrintendenza del mare e della sezione Carabinieri tutela patrimonio cuturale di Siracusa.
L'opera, che andrà a essere realizzata in prossimità dei reperti archeologici sottomarini attribuibili al vecchio porto romano di Lipari, sarà attentamente monitorata, oltre che dai soggetti preposti nel caso in cui si realizzano opere pubbliche, anche dalla Sovrintendenza del mare e dai Carabinieri sezione tutela del patrimonio culturale.
Il comandante di porto Giuseppe Donato ha affermato: "Al di là di quelle che sono le contestazioni avanzate, per limare le quali abbiamo cercato di dare il nostro contributo, il mio obiettivo era, e ciò è stato fatto, di limitare al massimo l'area di cantiere che, ricordiamolo, si estende sia in terra che in mare. Una "limitazione" necessaria per garantire l'indispensabile operatività della struttura portuale".
Un breve video della fase preliminare dell'incontro

TG PARLAMENTO DEL 16 NOVEMBRE, EDIZIONE MATTINA - AgenParl

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

Effettuato riconoscimento del sub deceduto a Panarea- E' stato effettuato dai familiari il riconoscimento, come da prassi, di Giorgio Latini, il 73enne deceduto durante una immersione nel mare di Panarea.
Il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Barcellona ha disposto la restituzione della salma ai familiari.
Il corpo di Latini sarà trasferito a Roma dove sarà tumulato.


Tirrenia: Sciopero confermato- Federmanager Usclac/ Uncdim COMUNICATO STAMPA – INCONTRO 15.11.2010
In data odierna abbiamo avuto incontro con vertici di Tirrenia in A.S. e Fedarlinea presso il Ministero del Lavoro ha avuto esito negativo per cui le scriventi OO.SS. confermano lo sciopero di 24 ore per tutte le Unità Tirrenia di Navigazione, con inizio alle ore 12.00 del 22.11.2010.
Il Ministero del lavoro ha riconvocato per il 23.11.2010 nel tentativo di riuscire di arrivare ad una intesa tra le parti.
La USCLAC/UNCDiM, nel puntualizzare la necessità di intervento del Governo teso a mantenere gli impegni presi dal Ministro dei Trasporti in merito alla privatizzazione, si dichiara indisponibile ad ogni ipotesi di ricadute occupazionali e reddituali. La conferma dello sciopero è certamente il percorso obbligato per supportare la nostra posizione.
LA SEGRETERIA NAZIONALE

I "ragazzi" del muretto di Calandra (Canneto) si rincontrano a Milano.

Come nelle migliori sceneggiature, a volte ritornano: nello scorso fine settimana, a Milano, si sono incontrati, 25 anni dopo, e con le rispettive famiglie, gli amici del muretto di Calandra... provenienti da varie parti d'Italia:
Erano presenti: Luigi e Mario Profilio, Giusy e Giovanni Liotta, Sergio Quartuccio, Raffaella Bonatto, Michele Ferlazzo, Paola e Roberto Erconali, Daniela e Marcelo Poletti, Ombretta e Federico Nucca. Assenti giustificati ma presenti col cuore: Giovanni Lo Schiavo, Manlio La Cava, Pucci e Tanino Subba, Claudia Marchese, Elio D'Arrigo, Raffaella De Sabbata.
E' stato un incontro indimenticabile, di quelli che fanno capire come, le amicizie sincere, svincolate da tutto, ma unite dall'affetto, si ritrovano proprio dove erano state lasciate, come se il tempo non fosse mai trascorso. Il prossimo appuntamento è a Lipari, in primavera, per ritrovare il luogo degli incontri giovanili in un'epoca, che sembra lontana, in cui non esistevano pc, cellulari, videogiochi e quant'altro, ma solo il solito punto d'incontro e tanta voglia di passare ore e ore insieme.

Morte di una turista in bagno a Malfa: Arrivano le assoluzioni

Il giudice monocratico Paolo Corda ha assolto Bianca Cafarella, 57 anni, con la formula "perché il fatto non sussiste"; mentre ha dichiarato la prescrizione del reato per la sorella di quest'ultima, Clorinda Cafarella di 54, entrambe accusate di omicidio colposo generato dalla tragica vicenda della morte di una giovane turista, Claudia Paganelli 24 anni, bancaria. di Biella, in vacanza a Salina. Una vicenda che si trascina da ben sette anni, visto che i fatti risalgono all'estate del 2003.
La ragazza morì folgorata il 19 agosto da una scarica elettrica mentre stava facendo la doccia in un piccolo magazzino trasformato in appartamento situato nel Comune di Malfa. Le due donne sono state difese rispettivamente dagli avv. Roberto Picciolo e Angelo Pajno.
Il pm Piero Campanella aveva chiesto la condanna per entrambe a 1 anno e 4 mesi di reclusione. La posizione di una terza sorella, Maria Giuseppa Cafarella 68 anni, residente in Australia, è stata invece stralciata e sarà giudicata in altro processo, e ciò a causa di un difetto di notifica. Per la stessa vicenda nel 2006 era già stata condannata per omicidio colposo a 2 anni di reclusione, la proprietaria dell'immobile, Maria Giuseppa Randazzo 84 anni, madre delle tre sorelle, la quale aveva dato in affitto il monolocale privo secondo quanto emerso dalle indagini delle più elementari misure di sicurezza ed in particolare del salvavita che avrebbe evitato sicuramente la scossa letale.
L'imputata, inoltre, era stata condannata al pagamento dei danni in favore dei genitori della vittima che si erano costituiti parte civile con l'avv. Guglielmo D'Anna.
Le tre sorelle, così come in precedenza la madre, sono finite tutte sotto processo, quali presunte comproprietarie dell'immobile gestito assieme alla loro madre, a seguito di indagini difensive. La vittima, Claudia Paganelli, che era desiderosa di scoprire le isole Eolie aveva affittato dalle imputate un monolocale. Utilizzando la doccia, però, è rimasta fulminata da una scarica elettrica. Vani furono i tentativi di soccorso. (l.o.)

lunedì 15 novembre 2010

Nelle isole si nascerà....solo in caso d'urgenza

(Gazzetta del Sud) Circa il 30% dei reparti di maternità in Italia potrebbero chiudere se dovesse andare in porto la riforma del ministro della Salute Ferruccio Fazio. Il documento prevede infatti la chiusura dei punti nascita dove vengono effettuati meno di 500 parti all'anno e l'accorpamento di quelli con meno di mille nascite l'anno. La chiusura, allora, riguarderebbe 158 punti nascita su 559 nel Paese.
Con il documento presentato dal ministro alla Conferenza Stato-Regioni nei giorni scorsi, i piccoli centri confluiranno in quelli più grandi, con più di mille parti l'anno e assistenza 24 ore su 24. Inoltre, il piano prevede l'incentivazione, anche economica, del parto naturale, oltre a garantire l'epidurale a tutte le donne.
Le linee guida del ministro per il riordino dei punti nascita coinvolgerebbe in maniera più drastica le regioni del Sud. Sono infatti a rischio chiusura 38 punti nascita su 75 in Sicilia, 22 su 72 in Campania, 15 su 29 in Calabria.
In Sicilia attualmente con il Piano della rete ospedaliera sono previsti i punti nascita con un minimo di 500 parti all'anno, e in casi eccezionali anche di 400, riorganizzazione che per esempio ha già fatto saltare il presidio di Mistretta, aprendo il caso Lipari. Ma per le Isole si prevede un regolamento particolare che non dovrebbe tuttavia riguardare i punti nascita anche se è previsto siano salvaguardati quelli che presentano carattere d'urgenza. Aspetti complessi su cui sta lavorando un tavolo tecnico di esperti di ginecologia e ostetricia per fissare protocolli e attrezzare una rete.
Quella che è stata definita «una rivoluzione copernicana» da Giorgio Vittorini, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), che ieri ha inaugurato l' 86esimo congresso nazionale a Milano, è stata accettata dalla Sigo in quanto «disegna un sistema più moderno e più adatto alle esigenze delle madri di oggi, garantendo un più alto standard qualitativo», ha spiegato Vittorini che ha definito «non più compatibile con le risorse che abbiamo la politica del punto nascita sotto casa. Serve accorpare e razionalizzare le migliori risorse senza imporlo per decreto, ma sedendoci attorno a un tavolo».

Lipari. Manca il numero legale slitta a domani il consiglio comunale. Al primo punto il parco

Per mancanza del numero legale è saltato e, quindi, rinviato a domani pomeriggio, sempre alle 16, il consiglio comunale di Lipari che ha all'ordine del giorno, quale primo punto, il Parco nazionale delle Eolie

Sport: Calcio (Terza Categoria), Judo e Tennis

Calcio: Convincente vittoria per il Canneto
NETTA, MA NELLO STESSO TEMPO, SOFFERTA VITTORIA DELLA POLISPORTIVA CANNETO TRA LE MURA AMICHE.
DOPO IL MERITATO PARI CON LA ROMETTESE,DI DUE DOMENICHE FA',E' ARRIVATA LA TANTO ATTESA VITTORIA PER 2 a O OTTENUTA AI DANNI DELLA POL. PELORO.
LE RETI TUTTE NEL PRIMO TEMPO CON INGENITO CHE SBLOCCA NEI PRIMI MINUTI IL RISULTATO E, QUASI SUL FINIRE DI TEMPO, UN MERAVIGLIOSO GOL DI TRIPI. LA SQUADRA DEDICA LA VITTORIA ALL'EX PRESIDENTE CHE IERI HA PRESENTATO LE DIMISSIONI. (c.i)
Terza Categoria. I Risultati delle eoliane
Canneto - Peloro 2 : 0
Scirocco Stromboli - Malfa 3 : 3
Duilia 81 - Filicudi 4 : 2

Judo- Nulla da fare per la Finocchiaro al Campionato italiano-

Ieri, domenica 14 novembre, si è disputata ad Ostia al Palazzetto del Centro Olimpico della FIJLKAT la finale nazionale del Campionato Italiano Esordienti B. "La nostra associazione sportiva- ci scrive Adalgisa Ferlazzo dello Sporting club judo- ha partecipato con una sola atleta: Federica Finocchiaro kg 52.
Purtroppo dopo un primo incontro perso la giovane atleta non ha più potuto proseguire la competizione per la finalina terzo/quinto posto perché non recuperata dalla sua avversaria.
Federica, che ha cambiato categoria di peso dalla kg 48 alla kg 52, se vorrà continuare le competizioni in questa fascia di peso,dovrà, con tanta buona volontà, impegnarsi nella preparazione fisica necessaria per affrontare le atlete fisicamente più preparate".

Tennis: ancora un successo in trasferta per lo Snoopy Club.
Tre vittorie su tre in trasferta per i tennisti eoliani che ormai sono abbonati alla vittoria fuori casa. Il terzo successo consecutivo lontano dalle mura amiche è stato ottenuto a Torre Faro contro la locale formazione del TC Messina 2004. Le vittorie decisive sono state ottenute entrambe in singolare ad opera del capitano Emilio La Rosa ( 5-7 6-3 6-0 ) e di Fabrizio Finocchiaro ( 6-4 3-6 6-2 ). Gli incontri si sono disputati su campi in erbetta artificiale in una giornata soleggiata. Un encomio particolare a tutta la squadra che si autofinanzia per disputare sia il torneo invernale che quello estivo e che si sta togliendo non poche soddisfazioni. La prossima partita sarà disputata in casa contro il Tennis Merì. (e.l.r.)

Panarea: La caccia ad una cernia potrebbe essere costata la vita al 73enne romano



L'inseguimento ad una cernia (foto in basso), poi catturata e che si stava preparando a portare sulla barca, potrebbe essere costato la vita a Giorgio Latini, il 73enne romano, domiciliato praticamente a Pirrera di Lipari, ritrovato cadavere a sessantacinque metri di profondità dai subacquei dei carabinieri ad un miglio e mezzo ad est di Panarea.
Nella frenesia di catturare l'esemplare di circa 5 kg. potrebbe non essersi reso conto della profondità alla quale si trovava e del quantitativo minimo di ossigeno presente nella bombola.
Sarebbe questo l'orientamento degli inquirenti che hanno ritrovato e recuperato l'uomo a seguito di ricerche scattate già nella serata di ieri, sospese per il buio, e proseguite stamani sotto il diretto coordinamento del comandante del Circomare Giuseppe Donato.
A lanciare l'allarme sarebbe stato un amico che ha notato come Giorgio, nonostante, l'ora tarda (rispetto alle sue abitudini) non fosse ancora rientrato in porto.
L'uomo è stato ritrovato e recuperato ad una profondità di 65 metri (come dimostrato dal profondimetro nella foto in basso) dai subacquei dell'Arma dei carabinieri giunti a Panarea a dar man forte nelle ricerche ai colleghi della motovedetta e agli uomini del Circomare-Guardia Costiera di Lipari.
Prima del ritrovamento del corpo, i soccorritori avevano ritrovato tra Lisca Bianca e Dattilo l'imbarcazione di Latini, saldamente ancorata e a bordo della quale si trovava Briciolo (nella foto in alto), un cagnolino razza Jack Russel che ha atteso inutilmente per ore l'arrivo del padrone.
Individuato e recuperato il cadavere è stato poi posto a bordo del gommone della Guardia Costiera che lo ha trasportato a Lipari-Porto Pignataro da dove, poi, l'impresa funebre Trinitas ha provveduto a trasferirlo all'obitorio del cimitero di Lipari dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Grande commozione tra coloro che vivono ed operano nel porto tra i quali Latini era conosciuto e ben voluto.
A Pignataro è stata anche trasportata dai carabinieri l'imbarcazione del Latini (nella foto con due carabinieri a bordo e accostata al gommone della Guardia Costiera)
 Posta sotto sequestro tutta l'attrezzatura in dotazione al 73enne romano ma liparese d'adozione.
A Lipari dovrebbe giungere a breve la moglie partita stamani da Roma.




 Il video dell'arrivo a Pignataro


LIPARI & PORTO di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) In questi giorni abbiamo assistito alla pressante richiesta da parte dei Consiglieri Comunali Biviano e Sabatini al Sindaco del Comune di ottenere copia del progetto del Megaporto che si vuole realizzare tra Sottomonastero e Marina Lunga. I motivi di tanta segretezza da parte del Primo cittadino, incomprensibili dal momento che il Progetto deve essere pubblicato nell’Albo dell’Ente per consentire a tutti i cittadini di presentare eventuali osservazioni, mi inducono a pensare che siamo dinanzi ad una “bufala”, nel senso che la progettazione originaria non sia stata ancora adeguata alle tante prescrizioni fatte dall’Assessorato Regionale, compreso lo stralcio del porto commerciale non consentito dall’attuale normativa regionale. Sono infatti curioso di vedere il progetto che “Condotte Acque” mostrerà nell’incontro pubblico fissato per giorno 24, anche perché il tempo è tiranno, ed il giungere a breve del Piano Regolatore Generale (per vanto del Sindaco è proprio dietro l’angolo) credo che non possa far ignorare alcune problematiche di natura urbanistica. Semprechè non si voglia mettere la testa sotto il cuscino per ipotizzare una variante che stravolgerebbe le previsioni del tanto agognato strumento di pianificazione del territorio. Ritengo che un principio debba comunque essere ben chiaro all’Amministrazione Comunale, alla Regione Siciliana, a Condotte Acque ed alla Lipari Porti S.p.A: Lipari non si vende a nessuno. L’accesso sull’isola deve essere libero e gratuito per tutti i cittadini del Mondo.

Panarea: Ritrovato senza vita il corpo del romano disperso da ieri

E' stato recuperato privo di vita nelle acque antistanti l'isola di Panarea il corpo di Giorgio Latini, l'uomo di 73 anni che risultava disperso in mare da ieri pomeriggio.
L'uomo, residente praticamente a Lipari, aveva raggiunto in mattinata il mare antistante l'isola eoliana e si era immerso. A lanciare l'allarme è stato un conoscente che ha notato come, nonostante, l'ora tarda (rispetto alle sue abitudini) non fosse ancora rientrato.
Ieri le ricerche non avevano dato esito.
A recuperarlo dai fondali, ad una sessantina di metri di profondità e ad un miglio e mezzo a est di Panarea,  sono stati i sommozzatori dei carabinieri.
Qualche ora fa, tra Lisca Bianca e Dattilo, Guardia Costiera e Carabinieri avevano ritrovato la sua imbarcazione con a bordo il cane.
A Lipari nel primo pomeriggio giungerà la moglie partita stamani da Roma.
A seguire maggiori dettagli.
(nella foto: l'auto dell'uomo posteggiata a porto Pignataro)

Uomo disperso in mare a Panarea. Inutili sino ad ora le ricerche

G.L., un uomo di 73 anni, nativo di Roma, ma praticamente domiciliato da oltre 50 anni a Lipari, dove possiede una abitazione, risulta disperso da ieri pomeriggio nel mare di Panarea.
Inutili si sono rivelate sino ad ora le ricerche effettuate dalla motovedetta dei Carabinieri e della Guardia Costiera di Lipari. Ricerche, sospese nella tarda serata di ieri, al calare del buio, e riprese stamani.
A lanciare l'allarme un conoscente dell'uomo che, in mattinata, l'aveva incrociato in mare ed aveva appreso della sua intenzione di raggiungere Panarea dove, come d'abitudine, si è probabilmente immerso con le bombole.  G.L., infatti, è un uomo che ama le immersioni e che, ci dicono, effettua anche sino a profondità di 35/40 metri.
Non vedendo la barca di G.L. ormeggiata a Pignataro, mentre la sua auto era regolarmente posteggiata sul molo, l'amico ha allertato la Guardia Costiera che, unitamente all'Arma, ha fatto scattare le ricerche.
Al momento non si riesce a trovare neanche l'imbarcazione

IL FASTIDIOSO DOVERE DI ESSERE "INFORMATI DEI FATTI" (di Mario Di Paola)

(Mario Di Paola) Diventa sempre più diffile fare i giornalisti in Sicilia. Diamo per scontate le proteste se non le sciocche ritorsioni dei politici che non ammettono contestazioni (malcostume molto diffuso soprattutto nella provincia); diamo per scontate le solite minacce, sempre meno velate, di quella vasta prateria di quaquaraquà che si atteggiano ad uomini di peso in un panorama nel quale c'è una progressiva diversificazione della specie, ma ci sono episodi che francamente danno fastidio. Ci riferiamo, giusto per lealtà, alla sempre più frequente "prassi" della convocazione presso l'A.G. di cronisti "in qualità d persona informata dei fatti".
Convocazioni scaturite spesso da denunce di persone che non vorrebbero essere citate sui giornali per motivi immaginabili.
Dette convocazioni presto si trasformano in una garbata ma analitica analisi di pezzi regolarmente pubblicati nei quali si riportano fatti noti a tutti, ma che diventano "importanti" solo quando finiscono nei resoconti di cronaca.
Ora, accade sempre più che al cronista venga chiesto di citare la fonte della notizia, pur sapendo che è obbligo del giornalista proprio la segretezza della fonte.
Capita così che si deve andare a ripescare nella memoria e negli stessi archivi dei giornali fatti che qua e là sono stati già pubblicati, ma che acquisiscono importanza giusto perché vengono 'messi in fila', vi si dà senso logico, in un lavoro quasi da archivista.
Per carità, le tante convocazioni si chiudono sempre con la trascrizione della dichiarazione documentata resa dall'autore del pezzo.
 Orbene, va ricordato una volta per tutte che per un giornalista essere informati dei fatti è un dovere cosiccome lo è la puntigliosa verifica della notizia da divulgare. Soprattutto nei confronti del lettore che deve potersi fidare, e poi nei confronti di se stessi per evitare, tra l'altro, di incrociare i soliti professionisti della querela.
Nessuno speri dunque, alimentando un inutile carteggio legale, di indebolire la serenità di chi fa questo mestiere. Può solo infastidire, mai intimorire.

domenica 14 novembre 2010

Cagnolino soppresso senza motivo. La segnalazione-denuncia del signor Patti

Riceviamo per conoscenza e affinchè venga pubblicata una lettera accorata che il signor Simone Patti ha spedito anche ad alcuni associazioni e dove evidenzia la soppressione ingiustificata di un cagnolino.
Spett.le redazione
vi contatto mio malgrado per segnalare un ingiustizia perpetrata ai danni di uno dei nostri amici animali.
Scrivo per denunciare la soppressione ingiustificata di Spank, un bellissimo incrocio tra un cocker ed un barboncino. Il cane era affetto da una forma lieve di lesmaniosi che gli aveva provocato la perdita della vista, ma non presentava altre patologie; attraverso il mio veterinario di fiducia si era arrivati alla possibilità di trovare un padrone che se ne prendesse cura nonostante la cecità.
Nonostante gli sforzi miei e dei miei congiunti per trovare una sistemazione a questo povero animale non siamo riusciti a fare in tempo perchè stasera ho appreso che la padrona nottetempo ha vigliaccamente soppresso l'animale senza avvisare nessuno.
L'animale era stato per alcuni anni nutrito, lavato e curato dalla mia fidanzata che aveva sviluppato un amore sincero. Poi la proprietaria lo ha ripreso con se lasciandolo allo stato brado, nutrito saltuariamente dalla generosità del vicinato.
Aveva un carattere mite e giocherellone, assolutamente non aggressivo.
Affinchè voi possiate rendere giustizia a Spank, vi fornisco deliberatamente le generalità del padrone:
Omissis*e mi riservo il diritto di comunicare il nominativo del medico veterinario che ha effettuato la soppressione non appena ne verrò a conoscenza.
Certi della vostra disponibilità e cortesia, attendo un vostro intervento oppure una comunicazione che possa indicarmi a quale ente posso rivolgermi affinchè sia fatta la giustizia che possa lenire in parte il nostro dolore.
Se questo può servire alla mia causa, mi rivolgerò a tutti gli enti possibili.
Grazie anticipatamente per la vostra disponibilità, attendo ansioso vostre comunicazioni.
Simone Patti
Condannando unitamente al signor Patti (stando le cose così come lui segnala) quanto accaduto non possiamo, comunque, pubblicare il nome della propietaria del cagnolino. Si tratterebbe di una palese e non consentita violazione della privacy. Abbiamo, comunque, girato la sua mail ad altre associazioni oltre a quelle a cui già lei ha inviato questa nota.

Calcio. Per la Ludica "svogliata" ed "anarchica" solo un pari casalingo.Cronaca e pagelle

Una Ludica che ha dimenticato come si vince, e ancora di più in preda oggetto di una vera e propria involuzione dal punto di vista del gioco, si è fatta imporre il pari per zero a zero da una non trascendentale Orsa.
Anzi gli ospiti, nel primo tempo, hanno corso il rischio di passare in vantaggio. Solo due buoni interventi di Orto al 6° e al 28° hanno impedito che avvenisse. La Ludica, svogliata e anarchica, nei primi 45 è stata praticamente a guardare.
Di diverso tenore il secondo tempo con i padroni di casa, spinti dall'orgoglio, ma senza la lucidità necessaria e perseguitati dalla sfortuna, che hanno chiuso gli ospiti nella loro metà campo. Una pressione costante e sterile che ha portato i padroni di casa a colpire al 62° una traversa con Licari e a sprecare con lo stesso attaccante (al 74°) e con A. Giunta (72°) due nette occasioni da rete.
Le pagelle:
Orto 6,5, Mazzeo 6 , Restuccia A. 5,5, Currò 6 (46° Giunta R. 6), Caruso 6,5, Formica 6, Caprara 6 (46° Rosi 7), Giunta A. 5, 5, Licari 5,5, Sturniolo G. 6, Sturniolo A. 5,5 (65° Saltalamacchia 5,5) All. Li Castro 6

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

Sisma in mare al largo di Filicudi- Una lieve scossa di terremoto, di magnitudo 2.2, è stata registrata alle 6.19 (ora italiana) di oggi nel Tirreno (distretto sismico Isole Lipari), a sud ovest di Filicudi (nord est di Termini Imerese e Cefalù). L’epicentro, in mare, a 10 km di profondità


Calcio: Ludica al Monteleone per tornare alla vittoria tra le mura amiche- Scende in campo oggi pomeriggio alle 14,30 al "Franchino Monteleone" la Ludica Lipari.  Currò e compagni affronteranno la compagine barcellonese dell'Orsa. Per gli eoliani la necessità di tornare alla vittoria tra le mure amiche dopo il brutto scivolone dello scorso turno casalingo.

Il Parco delle Eolie e una intervista a Giancarlo D'Aniello (Wilderness Italia)

Carissimo Direttore

Le invio un intervista rilasciata dall'Avv. Giancarlo D'Aniello (Wilderness Italia, Relatore di La Voce Eoliana al Convegno sul Parco delle Eolie) che vorrei dedicare ai nostri politici ed a tutti coloro che, nelle nostre isole, si definiscono fervidi sostenitori del Parco Nazionale.
Non a caso la Voce Eoliana ha scelto Wilderness Italia come modello di tutela per l'ambiente ispirato a criteri di democraticità, dove attività come la pesca, la caccia, la raccolta di funghi e di frutti di bosco ed altre attività tradizionali, potranno continuare a sopravvivere senza per questo cadere nelle maglie dei divieti previsti dalla Legge 394/91 e senza che venga intaccato lo stile di vita delle popolazioni locali.
La finalità è quella di far sì che il futuro di queste isole sia ispirato ad una tutela ambientale democratica, molto simile a quella americana, senza che l'ambiente venga trasformato in una macchina per produrre ricchezza a favore di pochi eletti ed a discapito dell'intera popolazione.
Pertanto, ribadisco ancora una volta il mio NO ALL'ISTIUZIONE DEL PARCO NAZIONALE DELLE ISOLE EOLIE.
A chi ancora ritiene che le Isole Eolie senza il Parco Nazionale siano ormai finite, in quanto non faranno parte o non saranno menzionate in qualche celebre lista o rivista patinata, ricordo una risposta emblematica del “Drake”, Enzo Ferrari, alla domanda di un giornalista durante gli anni bui quando le sue vetture da corsa non vincevano titoli mondiali e si temeva addirittura che ciò potesse, in qualche modo, offuscare il mito Ferrari, egli rispose: "La Ferrari vince anche quando perde". 
Cordiali Saluti.
(Avv. Claudio Mandarano)

Intervista a Giancarlo D’Aniello AIW
WILDERNESS, PER L’UOMO NELL’AMBIENTE
Sono tante le forme di ambientalismo possibile, come dimostra l’Associazione Italiana per la Wilderness, portatrice di una grande storia e promotrice di una conservazione dell’ambiente nella quale c’è posto anche per cacciatori, pescatori e raccoglitori.
Troppo spesso in Italia più che i colpi di doppietta esplodono le polemiche, tra chi si arroga il diritto di farsi detentore di un concetto e chi, capro espiatorio silenzioso, è costretto a difendersi da accuse infondate. È il caso, ormai divenuto una costante, della lotta tra ecologisti e cacciatori, i primi paladini dell’ambiente e i secondi additati, ancora troppo spesso e ingiustamente, come sanguinari assassini e deturpatori della natura. Fortunatamente esistono anche casi di collaborazione tra queste due compagini e anzi, a ben guardare, di genesi comune. Esiste ad esempio l’Associazione Italiana per la Wilderness (Aiw), fondata nel 1985 con lo scopo di diffondere in Italia le prime conoscenze della filosofia Wilderness e del suo “concetto di conservazione”, oltre alla ricerca di concrete forme attuative della stessa. A spiegare meglio questo pensiero, nato dal filosofo ambientalista Henry David Thoreau e da Aldo Leopold, cacciatore e conservazionista, e basato sulla volontà di conservare la natura in quanto valore in sé, inteso come patrimonio spirituale per l’uomo stesso, è Giancarlo D’Aniello, coordinatore nazionale dell’Aiw.
Avvocato D’Aniello, cosa si intende esattamente con il concetto di “wilderness” e quali obiettivi si propone l’Associazione?
Si tratta di un’associazione ambientalista, ma con dei distinguo doverosi, dal momento che oggi tutti si definiscono in questa maniera, salvo poi trovarsi il più delle volte di fronte ad animalisti che si professano ambientalisti. Ecco perché ci definiamo ambientalisti conservazionisti, con l’obiettivo di tutelare quanta più natura selvaggia possibile. Ovvero desideriamo che gli ultimi territori che sono rimasti incontaminati, privi di opere antropiche, così come sono pervenuti a noi, possano essere perpetuati alle generazioni future. Non dimentichiamoci, infatti, che la natura selvaggia è un patrimonio che può diminuire, ma mai aumentare. Un’area selvaggia che conosce l’intervento umano, infatti, è compromessa per sempre.
Già lo Stato e le altre associazioni operano in tal senso. Quali elementi vi contraddistinguono?
La Legge quadro sulle aree protette, la famigerata 394/91, non tutela specificatamente questa peculiarità. Oggi i parchi nazionali, a quasi trent’anni dalla loro istituzione, privilegiano più l’aspetto turistico e considerano in misura insufficiente quello conservazionistico dei territori sottoposti a vincolo, con i problemi che poi si riscontrano quotidianamente. Ecco perché ci troviamo a compiere battaglie serrate contro i parchi nazionali, perché questi sono diventati collettori di fondi europei o statali spesi, per assurdo, proprio a discapito della natura selvaggia. Nel momento in cui si creano piste e sentieri, o si autorizzano costruzioni, non ci si rende conto che si è a un passo dal realizzare vere e proprie strade che sconvolgono queste aree. E spesso con l’inosservanza di quanto imposto da leggi e decreti ministeriali.
L’Italia in quali condizioni ambientali versa e quali sono le lacune lasciate da amministrazioni e associazioni?
Oggi l’ambientalismo tradizionale ha abdicato, almeno nella sua versione originaria, e proprio per questo avvertiamo l’esigenza di scendere in campo. Le varie realtà non sembrano lottare per la salvaguardia di territori incontaminati e appaiono troppo invischiate nei gangli della burocrazia e dell’apparato statale.
Sono accuse pesanti…
È vero, ma è lampante come oggi si finisca per privilegiare l’aspetto legato al finanziamento o al progetto. Ed è evidente che nel momento in cui un’associazione ambientalista punta a farsi riconoscere dalla Regione o dall’Ente parco un determinato progetto da decine di migliaia di euro, o anche da centinaia di migliaia, deve necessariamente scendere a compromessi, mentre noi siamo intransigenti. Così come non siamo contrari all’uso dell’attività venatoria che consideriamo una pratica come tante dell’uomo che, in quanto tale, deve essere regolamentata, ma non certo vietata o demonizzata. Un’apertura che ci distingue dalle altre associazioni e che ha trovato anche molti consensi tra i cacciatori, tanto che vantiamo numerose presenze e sostenitori anche tra “le doppiette”. Anzi, abbiamo scoperto che alla fine molti cacciatori sono anche più ambientalisti delle persone comuni, perché chi vive pienamente la natura, come chi caccia, pesca, raccoglie i frutti del bosco, spesso ne ha più rispetto, e un maggiore interesse affinché il territorio venga salvaguardato.
Certo una posizione inusuale che avrà sollevato diverse critiche da parte delle altre associazioni ambientaliste.
In effetti, molti ci hanno ignorato o contestato, salvo poi entrare a far parte del movimento. Anzi, tanti ambientalisti si sono iscritti, mentre altri citano Leopold, il fondatore, portandolo come esempio emblematico di figura ambientalista, omettendo che era anche un cacciatore. Per noi è inutile mummificare il territorio, come si fa con i parchi e le aree protette. Dobbiamo rifarci all’esperienza dell’America, dove hanno iniziato con i parchi nazionali a inizio ‘900, rendendosi poi conto che l’eccessivo sfruttamento turistico stava sminuendo e mortificando l’essenza stessa del popolo americano, ovvero la frequentazione della natura selvaggia, la caccia in montagna, il trekking, il campeggio nei boschi, la pesca nei laghi. Da qui la volontà di una tutela che salvaguardi un territorio, ma che ne permetta l’esercizio delle attività tradizionali, come la caccia, la pesca, l’escursionismo. Sono nate così le Aree Wilderness, dalla fine degli anni Venti, fino alla legge del 1964 che le ha consacrate e istituzionalizzate. Noi siamo affiliati al movimento internazionale che porta avanti la divulgazione di questa filosofia e ci stiamo battendo per arrivare allo stesso risultato.
E in Italia come si sviluppa la vostra attività?
Nel nostro Paese abbiamo già costituito 60 Aree Wilderness. La differenza fondamentale è che mentre le aree protette tradizionali calano dall’alto su un territorio in quanto imposte dalle istituzioni, le nostre nascono per un processo inverso. Attraverso uno studio su una zona, andiamo a individuare un territorio demaniale ancora selvaggio. A quel punto contattiamo il Comune e la popolazione, li rendiamo edotti del bene e della peculiarità che possiedono, chiedendo loro di continuare a conservarlo così come hanno fatto fino a quel momento, attraverso una delibera comunale. Dunque, tutte le nostre aree nascono con il consenso della popolazione che vive quel territorio, e quel vincolo non è assolutamente avvertito come tale. Anzi, viene apprezzato, all’opposto di quanto avviene per i parchi imposti, checché ne dicano gli ambientalisti. Chi, infatti, vive quelle zone sa perfettamente quanto gravi una tale imposizione.
E per la questione dei risarcimenti dai danni derivanti da fauna selvatica, annoso problema dei parchi e aree limitrofe?
Per citare un esempio concreto, si può osservare quanto accade al parco del Cilento – Vallo di Diano, dove abbiamo un’esplosione demografica di cinghiali. In un’Area Wilderness questo problema non si sarebbe mai posto. Anzi, sarebbe stata una ricchezza per quel territorio, per i cacciatori in primis, avendo la possibilità di praticare in maniera controllata la selezione dei capi, ma anche per l’area, contenendo in quel modo la diffusione di quella specie. Dunque, un beneficio per l’attività venatoria, ma anche per i coltivatori diretti, che non avrebbero visto i propri raccolti devastati. Per noi la caccia può essere anche un bene, purché praticata in maniera etica e nel rispetto di quella che è la normativa vigente. Le nostre aree nascono per tutelare il territorio, per cui tutto ciò che veniva svolto in maniera tradizionale su di esse viene conservato.
In sostanza, una convivenza pacifica tra tutte le realtà presenti.
Assolutamente. Obiettivo primario è la conservazione integrale del territorio, da tramandare, permettendo alle comunità locali di mantenere il proprio stile di vita. Se quindi in una vallata gli abitanti hanno sempre esercitato l’attività venatoria, la pesca o la raccolta nei boschi, noi tuteliamo e manteniamo quello stile di vita.
È curioso che un’associazione ambientalista tolleri i cacciatori e anzi li chiami a sé.
Certo, non solo per noi la caccia non è una minaccia, ma al contrario è una forma attiva di tutela del territorio. Ed è per questo che chiediamo il sostegno dei cacciatori e un aiuto nello sviluppo dei nostri progetti. Si parla sempre di ambientalismo in contrapposizione all’attività venatoria, ma in realtà noi coniughiamo entrambi questi aspetti, superando questa visione dicotomica. Poi in Italia l’ambientalismo ha preso una declinazione animalista, come si comprende dalle dichiarazioni del ministro del Turismo, senza neanche conoscere certe dinamiche e non entrando nel dettaglio. Noi invece siamo una sorta di difesa anche per la caccia, sempre da intendersi in una certa maniera e con una pratica controllata, come è oggi in Italia.
Quali prospettive per il prossimo futuro?
Mi auguro che possa continuare questa crescita e la diffusione del nostro pensiero. Oggi mettiamo in discussione certe soluzioni apparentemente ecologiche, come gli impianti eolici, che non fanno altro che deturpare il territorio e falciare rapaci per una produzione energetica irrisoria. Non ci si può considerare ambientalisti pensando che le pale eoliche possano risolvere il problema energetico. Troppo spesso ci sono interessi economici e politici, anche dietro la gestione dei parchi, perdendo l’originaria funzione di tutela territoriale. Fortunatamente sempre più persone stanno comprendendo le nostre finalità e sposando il nostro pensiero, ma c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti per cambiare la situazione.
Intervista di Matteo Barboni

DALLA CONVIVENZA UNA FILOSOFIA DEL RISPETTO
Le origini dell’Associazione Italiana per la Wilderness risalgono al 1985, grazie all’idea di Franco Zunino, sviluppatasi in Abruzzo e poi concretizzata ad Alberese, in provincia di Grosseto, al fine di diffondere la conoscenza di un pensiero ben più antico. Alla base della Wilderness sta infatti una vera e propria filosofia, sviluppatasi in America nei primi decenni dell’Ottocento e diffusasi in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Tale concezione ritiene che la natura debba essere conservata in quanto valore in sé, considerando questo valore un patrimonio spirituale per l’uomo per ciò che esso esprime a livello interiore e di emotività in chi la frequenta. È curioso come i fondatori di questo pensiero fossero, almeno agli occhi di chi oggi si cimenta in polemiche continue, due aderenti ad opposte posizioni. Furono infatti Henry David Thoreau, filosofo e ambientalista, e Aldo Leopold, cacciatore e conservazionista, a lanciare questa idea che si oppone all’uso di massa dell’ambiente, sia per scopi ricreativi che di prelievo di risorse naturali rinnovabili. In realtà la stessa genesi del movimento dimostra come le attività venatorie, quando controllate e mosse da un’etica corretta, siano perfettamente integrate con le attività di tutela e salvaguardia dell’ambiente. Basti pensare allo scopo primario del movimento, ovvero l’applicazione di un Concetto di conservazione che è il mantenimento di vaste aree naturali selvagge, come quelle che fin dal 1964 sono state definite Aree Wilderness negli Usa.
Il fatto stesso che artefice di questa politica di tutela ambientale sia stato Aldo Leopold, ad oggi considerato il massimo ambientalista di livello mondiale, ma anche convinto e appassionato cacciatore, dimostra come l’attività venatoria, se regolamentata, sia un fattore integrato e positivo nei diversi habitat, nonostante la demonizzazione perpetuata da una serrata critica che costantemente alimenta dibattiti mediatici, spesso a senso unico.
Come sostenere l’associazione: c/c postale 10494672 (intestato ad Associazione Italiana per la Wilderness, 17013 Murialdo); c/c bancario: IBAN IT06 L030 6949 4401 Conto 00000000541 – Istituto Bancario Intesa-Sanpaolo. Filiale di Millesimo (Savona), indicando se si vuole essere socio ordinario, sostenitore, benemerito o “Supporter & Garante”.
Per ulteriori informazioni: Associazione italiana per la Wilderness, via A. Bonetti 71 (Borgata Piano) 17013 Murialdo (Sv), tel./fax (+39)01953545, www.wilderness.it, g.daniello@ordavvsa.it

LA DIFFUSIONE DELLE AREE WILDERNESS IN ITALIA
L’Associazione Italiana per la Wilderness, mediante contatti con Aziende regionali per le foreste, Comuni e soggetti privati, opera affinché possano venire designate delle “Aree Wilderness”, adattate alla situazione sociale e fondiaria del Paese, e pertanto tutelate da vincoli meno severi delle originali. Ad oggi queste Aree assommano a 60, distribuite in 19 province, tra Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Lazio, Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, con un’estensione complessiva di 37.000 ettari. Ad esse vanno aggiunte altre particolari iniziative di tutela, ambienti, fenomeni naturali, per un totale di 19.000 ettari. In particolare, si deve proprio all’Aiw la designazione della Riserva naturalistica dell’Adelasia in Liguria e l’istituzione del nucleo iniziale del Parco nazionale della Val Grande in Piemonte. Le diverse aree, già inserite nella classificazione internazionale delle aree protette dell’Uicn, organismo Onu sostenuto anche dallo Stato italiano, sono suddivise in zone designate o designabili all’esterno delle aree protette, aperte alla caccia, e quelle designate invece all’interno delle aree protette, in cui l’attività venatoria è preclusa per legge.

UN’ECOLOGIA FINALMENTE DEMOCRATICA
L’inclusione nel “Sistema delle Aree Wilderness Italiane” istituito dall’Associazione Wilderness nel 2005, classifica le diverse zone mediante l’indicazione del valore vincolistico e fisico. Questa nuova forma di tutela, intesa come fatto territoriale, avviene in forma assolutamente democratica e non proveniente esclusivamente “dall’alto”. La nascita di un’area è infatti espressione della volontà popolare attraverso i Consigli comunali liberamente eletti, o per iniziativa dei Consigli di amministrazione di Aziende regionali per le foreste, nonché per libera scelta dei proprietari fondiari. Dunque si tratta di una decisione di protezione di patrimoni ambientali per autonoma iniziativa soprattutto delle comunità locali che, venute a conoscere il proprio patrimonio ambientale, se ne fanno esse stesse garanti, procedendo all’inserimento all’unanimità