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martedì 31 maggio 2011

Siremar, nei due gruppi in gara imprenditori eoliani e milazzesi Gli isolani auspicano collegamenti stabili ma il naviglio è obsoleto

(Gazzetta del sud - Peppuccio Subba) Collegamenti marittimi. La popolazione eoliana guarda con crescente attenzione alla vicenda Siremar. Il 23 maggio scorso, com'è noto, sono state presentate al commissario straordinario, Giancarlo D'Andrea, due offerte vincolanti.
I concorrenti sono la "Compagnia delle Isole S.p.A." e la "Società Navigazione Siciliana S.p.A.". Le due offerte consentono – fermi i principi di trasparenza e di non discriminazione – la prosecuzione dell'ulteriore fase che precede l'aggiudicazione.
Comprensibile l'attenzione nelle 14 piccole isole siciliane e in particolare nelle Eolie, da alcuni anni costrette a registrare una marginalizzazione delle loro dinamiche sociali ed economiche per le difficoltà operative della Siremar. La società di stato per un trentennio ha garantito la mobilità degli isolani e il loro sviluppo socio – economico. Da un certo tempo, i tagli dei contributi statali in conto esercizio, per la gestione delle linee in convenzione, e in conto capitale, per il rinnovo della flotta, hanno costretto gli amministratori della società a ridurre le linee come ad esempio la "Eolie – Napoli" che è passata da 6 a 2 corse settimanali.
La Siremar in atto dispone di 19 mezzi navali (traghetti ed aliscafi), di cui buona parte (specie traghetti) conta un'età media di oltre 20 anni. I mezzi obsoleti, oltre a spropositi consumi di carburanti, impongono costi rilevanti per le ricorrenti manutenzioni e riparazioni, con l'interruzione delle linee, durante i periodi in cui le imbarcazioni sono in cantiere per lavori. Gli abitanti, amministratori pubblici e operatori economici delle 14 isole siciliane desiderano conoscere l'identità dei due concorrenti in rapporto all'affidabilità e alla continuità dei servizi. Ed ecco le strutture societarie, come si evince dai dati pubblici disponibili.
"Compagnia delle Isole S.p.A.". Ha un capitale sociale sottoscritto di 1 milione di euro. I soci titolari delle azioni sono: "Mediterranea Holding di Navigazione S.p.A." 600 mila euro; "Isolemar S.r.l." 50 mila, "Davimar Eolia Navigazione S.r.l.", una cordata di imprenditori milazzesi e eoliani (Bartolo, Cristina e Anselmo Taranto, Felice Nania, Daniela Trio, Gaetano Nani, Carmelo Gitto, Antonio Bernardi e Poseidon S.r.l.), 200 mila; "Navigazione Generale Italiana S.p.A." 100 mila; "Lauro.it S.p.A. con socio unico" 50 mila. La società è retta da un consiglio d'amministrazione presieduto da Salvatore Lauro.
"Società di Navigazione Siciliana S.p.A.". Ha un capitale sociale sottoscritto di 10 milioni di euro. I soci titolari delle azioni sono: "Ustica Lines S.p.A." 5 milioni; "Caronte & Tourist S.p.A." 5 milioni. Il consiglio di amministrazione è presieduto da Vittorio Morace (patron dell'Ustica Lines) che ricopre anche la carica di amministratore delegato.
Le due compagini sociali sono composte da imprenditori di provata esperienza nel settore trasporti marittimi per cui la Siremar, una volta aggiudicata al vettore privato, dovrebbe riconquistare gli standard di efficienza e puntualità che ha mantenuto dal 1976 fino all'inizio del 2000. La nuova proprietà ha diritto, in base al bando di gara per la privatizzazione, all'erogazione di un contributo statale annuo di 55 milioni per 12 anni. Il commissario, Giancarlo D'Andrea, nei prossimi giorni avvierà la procedura per l'esame delle due offerte. L'aggiudicazione sarà fatta sulla base della solidità economica dei concorrenti e dei piani industriali, allegati alle offerte, che, secondo gli indirizzi ministeriali, devono garantire la prosecuzione del servizio marittimo sulle rotte, in atto previste dalle convenzioni con il Ministero dei Trasporti, e il mantenimento di tutta l'occupazione attualmente impiegata nella Siremar (482 dipendenti).

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