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sabato 3 settembre 2011

"Il futuro amministrativo del paese passi per le primarie" (di Luca Chiofalo)

La scadenza della legislatura si avvicina, cominciano le "grandi manovre".
Nell'ombra, come da manuale del "politico navigato", si definiscono accordi e si stringono alleanze, le cui finalità hanno, spesso, a che vedere con tutto tranne che con l'interesse dell'arcipelago.
Allora, proviamo, per una volta, a non assecondare l'avidità autodistruttiva dei "soliti noti": prepariamoci alla tornata elettorale con la consapevolezza che, questa volta, non ci è più concesso sbagliare.
Osservando il panorama politico e nonostante la già grande frammentazione dell'offerta, pare chiara la necessità di offrire alla popolazione eoliana un'"alternativa" che sia davvero tale; che si distingua, per uomini e metodi, dal complicato intreccio di relazioni "pericolose" e comportamenti ambigui che "bloccano" il paese, che sia capace di andare oltre divisioni e "comparanze".
I tanti scontenti degli attuali e, all'apparenza, immodificabili equilibri di potere, coloro che hanno un'idea diversa per il presente e per il futuro dell'arcipelago, potrebbero ritrovarsi attorno ad un "progetto" per le nostre isole e chiedere mandato al corpo elettorale per realizzarlo. Pochi, ma chiari ed efficaci punti programmatici dovrebbero essere gli unici e costanti riferimenti; il servizio alla comunità e non l'interesse privato il movente per l'impegno.
C'è progresso laddove responsabilità e risorse vengono equamente e meritoriamente distribuite. L'arcipelago guadagnerà efficienza e serenità se la logica imperante e primitiva del "clan", che avvelena la vita della comunità e piazza persone inadatte ma fedeli nei posti di potere, verrà superata.
Coloro che credono di cambiare registro con soggetti presentati come "nuovi" ma già assuefatti ai "costumi del sistema" e indicati dai succitati "soliti noti" sono degli illusi.
Per questo risulta sconveniente, considerati i risultati ed il momento storico, affidare la scelta dei candidati sindaci alle volontà del "palazzo": a prescindere dall'esito finale, vorrebbe dire, quasi sicuramente, "condannarsi" ad un altro lungo periodo di "stallo". E' necessario, piuttosto, far emergere e sostenere candidature che vengano "dal basso", obbligando partiti e "notabili" ad accettare un confronto aperto (primarie) e garantendo alla comunità la cura degli interessi collettivi e non di quelli "particolari" di furbe e ben introdotte minoranze. .
Questo è il percorso perchè il "cambiamento" non resti solo uno sterile slogan, questo il modo per offrire alla comunità eoliana l'opportunità di scegliersi un futuro diverso. Si può fare: basta volerlo veramente...

CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

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