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lunedì 19 ottobre 2015

Le suore di Lipari...la loro presenza silenziosa e fattiva e la possibilità di ospitare persone sole, anche per brevi periodi (di Caterina Conti)

Il 31 ottobre ed il 1 novembre ricorre l’anniversario della fondazione dell’istituto francescano dell’Immacolata di Lipari creato da Madre Florenzia.
Saranno dei festeggiamenti importanti però ,a parte questo ai quali io vorrei che tutti partecipassimo, le suore sono una presenza silenziosa, affettuosa e fattiva nella necessità e noi dovremmo oltre che apprezzarle e volerle bene, così come sicuramente accade, dovremmo vedere di utilizzarle al meglio secondo le necessità anche per farle sentire più vive e più presenti.
Il loro istituto che in questo momento ha solo 1 ospite, un signore di Stromboli, non è chiuso come è stato detto, ma è sempre a disposizione per la nostra comunità.
Adesso che “ chiude u Punenti” cioè arriva l’inverno che è lungo e triste specialmente per le persone sole, potrebbe, per chi lo può, essere preso in considerazione anche per brevi periodi di soggiorno cioè anche qualche mese, dove potrebbe essere piacevole e meno triste stare insieme, anche se in pochi, un po’ di tempo accuditi ed in compagnia. Noi non ne abbiamo la mentalità e non ci passa minimamente per la testa; invece io credo che sarebbe il momento di cominciare a farvi un pensiero . Chi ha rapporti con gli stranieri, tedeschi, svizzeri e altro sa che tutti ad un certo punto della vita vanno in queste magnifiche case che sono costruite ad hoc a secondo delle condizioni di salute autonomi o non autosufficienti.
Si portano i propri mobili, si ha la possibilità di prepararsi, se si vuole , anche il cibo e si hanno delle sale per passare un po’ di tempo in compagnia.
Questo per noi è fantascienza, ma ciò non vuol dire che non si può fare un pensiero per trascorrere qualche mese , sino all’arrivo della primavera ed eventualmente anche oltre, in condizioni di minore solitudine ed abbandono dove le ore ed i giorni sono interminabili.
Queste strutture hanno bisogno anche del calore umano e della partecipazione della comunità .
Sempre un grazie e un abbraccio alle nostre care suore …e se son rose fioriranno.
Caterina Conti

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