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mercoledì 27 gennaio 2016

PUNTO NASCITA DI LIPARI. LACCOTO: IL GOVERNO INTERVENGA PER GARANTIRE RIAPERTURA

“Il diritto fondamentale alla salute non può essere ritenuto un privilegio, il mantenimento di un Punto nascita nell’isola di Lipari rappresenta un servizio indispensabile ed essenziale che deve essere potenziato in linea con gli standard di sicurezza previsti. La mancata concessione da parte del Ministero della Salute della deroga per la riapertura del Punto nascita eoliano, nonostante le passate rassicurazioni della Regione Sicilia, rischia di influenzare inesorabilmente l’offerta sanitaria senza tener conto delle esigenze del territorio”. Lo scrive in un’interrogazione il presidente della commissione Attività produttive all’Ars Giuseppe Laccoto.
“La Giunta Regionale, già nel marzo del 2013 aveva deliberato il ripristino del punto nascita di Lipari attraverso un piano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria – ricorda il parlamentare PD - il Piano non è mai stato realizzato e, nonostante non vi sia mai stato nessun atto formale di chiusura, il punto nascita è stato completamente svuotato delle professionalità necessarie. La decisione assunta in nome della sicurezza, oltre a negare il diritto alla nascita, paradossalmente, - continua - espone le puerpere a maggiori rischi; i trasferimenti in urgenza, infatti, a causa delle frequenti avversità meteo, non sono sempre realizzabili e le eventuali assistenze in loco, in caso di emergenze ostetriche indifferibili, non garantiscono i requisiti minimi di sicurezza in ambito tecnologico e organizzativo. E’ indispensabile – conclude Laccoto – sapere quali iniziative urgenti siano state messe in campo per garantire al Punto nascita di Lipari il raggiungimento dei requisiti e degli standard di qualità e di sicurezza previsti che assicurino diritto all’assistenza e se sia stata richiesta da parte dell’assessore una deroga che consenta il mantenimento delle Unità operative di Ostetricia e Ginecologia così come avvenuto a Licata, Bronte, Pantelleria in Sicilia, ma anche Ischia, Portoferraio all’Erba, tra le isole minori, evitando così un grave atto di ingiustizia nei confronti di un luogo per altro meta di turismo internazionale essendo inserito tra i luoghi patrimonio dell’umanità”.

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