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sabato 5 marzo 2016

L'analisi di Angelo Sidoti dei parametri deficitari del Comune di Lipari

Ho fatto una verifica sui parametri deficitari del Comune di Lipari confrontando la tabella dell’esercizio 2014 con quella del 2011 relativa alla precedente gestione amministrativa.
I parametri che non sono stati rispettati sono i seguenti:
Amministrazione Giorgianni: Anno 2014 2),4),5),8) – sforati n.4 parametri su n.10
Amministrazione Bruno: Anno 2011 2),4) – sforati n. 2 parametri su n.10
Bisogna precisare, innanzitutto, che gli enti che presentano almeno la metà dei parametri deficitari si trovano in condizione di deficitarietà strutturale. Insomma siamo ancora salvi ma chissà per quanto tempo (attendiamo il consuntivo del 2015).
Lo dico prima in parole semplici per poi specificare meglio a modo mio: Nel nostro Comune aumentano le difficoltà d’incasso delle tasse, aumentano i debiti, aumentano i pignoramenti in forza di atti esecutivi, aumentano i debiti fuori bilancio prevalentemente in forza di sentenze di condanna.
Ma se analizziamo bene i singoli parametri riscontriamo che 2) e 4) vengono confermati in entrambe le gestioni:
2) Volume dei residui attivi di nuova formaz. prov. dalla gest. di competenza e relativi ai titoli I e III, con l'esclusione delle risorse a titolo di fondo speriment. di riequilibrio di cui all'art. 2 del D.L. n. 23 del 2011 o di fondo di solidarietà di cui all'art. 1, com. 380 della L. 24 dic. 2012 n. 228, superiori al 42 % rispetto ai valori di accert. delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi gli accert. delle predette risorse a tit. di fondo sperimentale di riequilibrio o fondo sol.
4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiori al 40% degli impegni della medesima spesa corrente
Mentre le new entry sono i parametri 5) e 8):
5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all'articolo 159 del tuel;
8) Consistenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell'esercizio superiore all'1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti, fermo restando che l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre esercizi finanziari.
In sintesi nel nostro Comune le difficoltà nell’incasso dei tributi ovvero il punto 2) è diventata un must di anno in anno come anche il tema dei residui passivi punto 4), in barba alle criticità che vengono esposte ogni anno dall’Organo di Revisione e ai rilievi della Corte dei Conti.
Chissà se sono state accertate le cause dell’incremento dei procedimenti di esecuzione forzata punto 5) e i “soliti” debiti fuori bilancio registrati nell’esercizio 2014 punto 8).
Domande:
A quale amministrazione/soggetti sono imputabili? Si sta tentando di mettere un freno a questi problemi?
Sono state rispettate tutte le procedure interne dell’ente in fase di riconoscimento del debito?
In ultimo vogliamo sciogliere la commissione costituita per la verifica dei debiti fuori bilancio in considerazione che non serve praticamente a nulla?
La politica non si fa con i numeri ma sono quest’ultimi che tengono in piedi un Comune.
Fonte dati: Ministero degli interni

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