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lunedì 11 aprile 2016

Naufragio colposo, condannato a 18 mesi. Nel 2012 la collisione tra la sua barca e un aliscafo Siremar

Leonardo Orlando (Gazzetta del sud)
Barcellona

I giudici del Tribunale di Barcellona hanno condannato alle pena di un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, il milazzese Antonino De Gaetano, 63 anni, titolare di una impresa di rimessaggio, la “Palnautica” di Milazzo, imputato di naufragio colposo, per un incidente navale verificatosi nelle acque antistanti il lungomare Garibaldi di Milazzo il 30 dicembre 2012 alle 8,30 circa del mattino.
L’imputato, difeso dall’avv. Fabrizio Formica, transitando nelle acque antistanti al lungomare di Milazzo, entrò in collisione con l’aliscafo di linea “Tiziano” della Siremar, rischiando di affondarla con 41 passeggeri e sei persone di equipaggio a bordo. Il fatto si verificò pochi minuti dopo che l’aliscafo aveva mollato le cime uscendo dalla rada del porto di Milazzo e si dirigeva verso le isole Eolie con direzione Capo Milazzo: giunto nello specchio di mare antistante al litorale della Marina Garibaldi, il comandante dell’aliscafo “Tiziano”, il cap. Carmelo Maimone ed il personale di bordo, notarono una barca di circa 10 metri di lunghezza che procedeva con direzione identica, parallelamente all’aliscafo. Il capitano, preoccupatosi perché il natante stava intralciando la rotta dell’aliscafo di linea, iniziava a dare segnalazioni acustiche ripetute per fare allontanare l’imbarcazione privata. Il diportista, invece di cambiare direzione, dopo avere ripreso ulteriore velocità, eseguiva una inspiegabile virata a dritta e quindi finiva per urtare violentemente contro l’aliscafo affondando con il proprio natante a picco. De Gaetano comunque riusciva, pur in circostanze drammatiche, a salvarsi miracolosamente ancorandosi all’ala dell’aliscafo e subito dopo veniva prelevato dai marinai del “Tiziano” che lo tirano a bordo prestandogli i necessari soccorsi. Tanta la paura tra i passeggeri per l’improvviso boato causato dal violento urto udito a bordo mentre l’aliscafo era in piena navigazione.
Fortunatamente, anche in considerazione della vicinanza al porto di Milazzo, scattarono subito i primi soccorsi che consentirono rapidamente di riportare a terra tutti i passeggeri che successivamente, superata la paura, poterono ripartire con una corsa successiva per le Eolie. Tuttavia le cause della dinamica a seguito del dibattimento sono rimaste incerte in quanto le perfette condizioni meteo del giorno e la perfetta visibilità del tratto di mare non lasciavano comprendere le cause di un impatto così anomalo.

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