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mercoledì 20 aprile 2016

Operazione "Costa Pulita" in Calabria. Sequestrate anche tre compagnie di navigazione e relative navi che effettuano mini-crociere alle Eolie

Beni per un valore di 70 milioni di euro sono stati sequestrati nel corso dell'operazione denominata "Costa Pulita" contro la cosca Mancuso di Limbadi. Tra i beni sequestrati ci sono oltre 100 immobili, quote societarie e rapporti bancari ed anche 2 villaggi vacanze e tre compagnie di navigazione con altrettante motonavi che assicuravano, secondo l'accusa, in regime di sostanziale monopolio, i collegamenti turistici con le isole Eolie.
Tra le attività in mano alle cosche del Vibonese c'era - secondo gli inquirenti - anche il monopolio dei collegamenti turistici con le isole Eolie. Il clan Mancuso di Limbadi e le famiglie satelliti (La Rosa-Accoriniti) si erano impadronite anche di alcuni villaggi turistici della Costa degli Dei, attrazione turistica internazionale.
Durante le indagini, condotte anche con intercettazioni telefoniche, ambientali e video riprese, inoltre, sono state sequestrate diverse armi da fuoco e, nel 2014, sono stati arrestati, in flagranza di reato, alcuni elementi di spicco delle cosche mentre si accingevano a fare un attentato mediante l'utilizzo di un potente ordigno esplosivo.
Nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Como e Monza, il personale delle Squadre Mobili di Vibo Valentia e Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, Carabinieri del R.O.N.INV. di Vibo Valentia e della Compagnia di Tropea e i militari del GICO della Guardia di Finanza di Catanzaro, questa mattina hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di 23 presunti boss e affiliati al clan dei Mancuso, operante nel vibonese, ed alle cosche collegate Accorinti, La Rosa e Grande, attive nei comuni del litorale. Le accuse sono di associazione di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto illegale di armi e sostanze esplodenti.
L'operazione "Costa Pulita" è stata eseguita al termine di indagini dirette dai pm Camillo Falvo e Pierpaolo Bruni e coordinate dal procuratore della Repubblica facente funzioni Giovanni Bombardieri.

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