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giovedì 19 maggio 2016

Lettere al direttore. Unioni civili, professor Armeli "punge" il dottor Giacomantonio

Gent.mo Direttore,
avevo letto, poco dopo l'approvazione alla Camera della legge sulle unioni civili (o incivili?) con la quale si introducono, in pratica, i matrimoni gay, un commento del dott. Giacomantonio che esultava anche se ancora manca un ultimo passaggio (Mattarella), per cui ora se ne parla in diversi posti.
Per me un cattolico che, con la scusa della misericordia, attacca i Vescovi perché non l'hanno approvata, così come non hanno approvato, a suo tempo, quella sul divorzio, non mi sembra un buon cattolico.
Essi, del resto, non hanno fatto altro che seguire un orientamento bimillenario che affonda le sue radici nel Sacro Testo Biblico. Si deve sapere che la misericordia di Dio ha un limite. Infatti ammoniva il grande S. Agostino: "Non merita misericordia chi si serve della misericordia di Dio per offenderlo". Ed anche S. Alfonso M. de' Liguori, anch'egli dottore della Chiesa, diceva: "Ne manda di più all'inferno la misericordia di Dio che non la sua giustizia". Non e forse vero che, quando ci si confessa, è necessario, oltre al pentimento, promettere di fuggire le occasioni di peccato? Quindi chi persevera nella sua condotta immorale non può essere perdonato!
E poi, quando mai s'è detto che i pastori devono farsi condurre dal gregge invece di guidarlo sulla retta via?
Il problema è che le leggi sui gay, contrarie al volere di Dio, sono state approvate, in un primo periodo, in quei Paesi occidentali dove c'è stata una maggiore "scristianizzazione" e poi ne hanno purtroppo contagiato molti altri. Per fortuna ancora ce ne sono diversi in Europa che resistono a questo andazzo.
Se guardiamo poi il resto del mondo, i Paesi che hanno adottato leggi simili sono in netta minoranza! Quindi altro che civiltà! A me sembra un grave decadimento morale!
Quanto al divorzio, ha forse dimenticato il dott. Giacomantonio che il Signore ha detto chiaramente: "L'uomo non separi ciò che Dio ha unito"? Ed ancora: "Chi ripudia la propria moglie per sposarne un'altra commette adulterio". Certo, è più comodo divorziare (pur a scapito dei figli) quando, in una coppia di genitori, nascono grossi problemi di relazione, invece di affrontarli con pazienza e sacrifici. Per arrivare all'eterna felicità è necessario passare per la via stretta, quella della Croce. Purtroppo molti ancora credono che si possa andare in Paradiso in carrozza!
Infine penso che un vero cristiano debba essere orgoglioso di appartenere al Signore piuttosto che a partiti in cui la maggioranza dei membri è contro la vita (vedi aborto, eutanasia, ecc.) ed in cui si approvano leggi che non consentono l'obiezione di coscienza e che vogliono imbavagliare (fatto gravissimo!) chi dice la verità (vedi ddl Scalfarotto sull'omofobia)! Quindi altro che democrazia! Purtroppo anche in Italia si vuole instaurare una dittatura ideologica (anche riformando la Costituzione) e molti ancora non se ne sono accorti! Spero che ad ottobre vincano i NO al referendum per mandare a casa Renzi ed i suoi che una volta era contro le unioni (in)civili ed ora, forse per mantenere il potere, sfrutta certe idee che vanno, ahimè, di moda!
Cordiali saluti
Prof. Gianfranco Armeli (Messina)

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