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domenica 22 maggio 2016

Unioni civili. Nuovo intervento di Gianfranco Armeli

Caro Direttore,
ho letto l'ultimo commento sulla questione unioni (in)civili di Saverio Merlino, quindi puntualizzo:
1) Sfera religiosa: ho contestato il dott. Giacomantonio perché, credente e praticante, non dovrebbe andare contro i dogmi cattolici. Chi invece è cattolico, ma non praticante, conosce poco la dottrina religiosa e ha convinzioni diverse; quindi posso solo avviare con lui un dialogo democratico.
2) Sfera civile: chi è praticante ed è convinto che una legge è dannosa per la società, ha il diritto di non approvarla, ma certo non può imporre il suo punto di vista agli altri. Però quando la maggioranza non rispetta le regole democratiche violando la Costituzione, è ovvio che si possa chiedere di abrogarla almeno in parte. E che la Costituzione sia stata violata nel caso della legge Cirinnà, lo dicono molti esperti giuristi. Ad es. l'art. 29 che descrive la famiglia come fondata sul matrimonio tra uomo e donna e l'art. 72 che riguarda il passaggio (mancato in questo caso) in Commissione prima della discussione in Aula. Ed infine che democratici sono coloro che non ammettono l'obiezione di coscienza? Se questa è civiltà allora io sono l'imperatore della Cina!
Cordiali saluti
Gianfranco Armeli

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