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mercoledì 29 giugno 2016

Vergogna, vergogna ed ancora vergogna. Smontato a pezzi il motorino di Gaetano Giambò, il giovane deceduto a Lipari all'alba del 25 Agosto



E' quella che scriviamo stasera una notizia di quelle non vorremmo mai scrivere. Ma dobbiamo raccontare un episodio squallido del quale c'è solo da vergognarsi e che è stato motivo di ulteriore dolore per una mamma, in primis, per il resto della famiglia e degli amici poi.
Tutti ricorderete, i suoi cari su tutti, la tragica alba del 25 Agosto quando sulla Falcone - Borsellino perse la vita, andando ad impattare con il suo motorino, il giovane Gaetano Giambò, nativo di Barcellona ma con tanti amici alle Eolie, a Vulcano in particolare.
Il motorino, come da prassi, venne sequestrato e ricoverato presso il piano inferiore del megaparcheggio (incustodito).
A distanza di 10 mesi la mamma di Gaetano, la signora Rosita, grazie alla collaborazione di alcuni amici e alla disponibilità delle forze dell'ordine, ha ottenuto che il motorino fosse dissequestrato, per poterlo portare a Barcellona.
Stamattina è sbarcata a Lipari e, dopo l'iter per il dissequestro, sperava di poter finalmente entrare in possesso del mezzo.
Ed è qui...l'amara scoperta...di un gesto meschino...da parte di sciacalli... gente meschina (non si può non usare questo termine) : del motorino di Gaetano resta ben poco, in quanto è stato oggetto (insieme ad altri mezzi allocati nel megaparcheggio) delle "attenzioni" di ladruncoli meschini...che si sono impossessati, smontandoli, di tutta una serie di pezzi...lasciando lo scheletro del mezzo o poco più, come è ben evidente dalle foto.
Per la povera donna...dolore su dolore..forse anche rabbia...e lacrime tante lacrime...per un gesto che non riesce a spiegarsi...costretta a riportarsi a casa quel che soggetti meschini (si, lo ribadiamo) gli hanno lasciato del mezzo appartenuto al figlio.
Abbiamo raccolto, grazie all'amica Sonja Raffaele, il giusto sfogo di Salvatore, il fratello di Gaetano che così ci scrive

In un giorno di festa la prematura scomparsa di mio fratello Gaetano ha colpito la mia famiglia in pieno volto, togliendo luce ai nostri giorni.
Ad una anno di distanza si aggiunge la beffa.
Andando a ritirare mezzo con il quale era avvenuto l'incidente, sul quale vigeva il sequestro, abbiamo scoperto con stupore che era stato completamente smontato.
Non so come possa esser possibile un simile atto di sciacallaggio e non mi aspetto che una persona capace di una cosa cosi meschina possa provare vergogna.
La ringrazio per il suo interessamento
Cordiali saluti


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