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sabato 23 luglio 2016

Lo Cascio, lettera aperta sull'emergenza rifiuti...un disastro annunciato e ripetibile

Lettera aperta sull’emergenza rifiuti, un disastro annunciato e ripetibile.

Gentile Sindaco,
in questi giorni di “emergenza rifiuti” si è detto, scritto, e – naturalmente – anche fatto molto. Va certamente apprezzato lo sforzo dell’amministrazione per ottenere l’autorizzazione al conferimento in discarica di quantitativi adeguati, così come quello degli operatori ecologici che – nonostante il regime di deroga la preoccupante incertezza riguardo al loro futuro occupazionale – si sono prodigati per ricondurre entro limiti accettabili una situazione che ha assunto i connotati di una vera e propria crisi igienico-sanitaria.
Quello che è successo impone tuttavia una riflessione, soprattutto alla luce del mancato rispetto delle ordinanze e del conferimento “selvaggio” nei cassonetti. Il problema, a nostro avviso, non è soltanto riconducibile al comportamento dei cittadini, ma al sistema di raccolta in vigore, che in questa occasione si è rivelato inadeguato e fallace.
Pur stigmatizzando gli episodi di palese inciviltà, non possiamo trascurare il fatto che in questi ultimi anni i cittadini abbiano assistito all’avvio di varie “raccolte differenziate”, spesso accompagnate da costose campagne di comunicazione, tutte regolarmente destinate ad arenarsi dopo poco tempo; in alcuni casi, sconfessate pubblicamente addirittura dagli stessi responsabili, come avvenuto qualche mese fa, quando uno di questi soggetti auspicava l’abbandono del “porta a porta” e il ripristino dei cassonetti, come se gli stessi fossero realmente stati soppiantati da altre forme di conferimento.
Una differenziata che gode di scarsa credibilità, così come la periodica riproposizione degli stessi sistemi fallimentari, non possono evidentemente stimolare quei comportamenti civili e quel senso di appartenenza e di responsabilità che risultano indispensabili per l’adozione di pratiche virtuose.
Ma, soprattutto, un sistema di conferimento senza controllo e verifica e non accompagnato da un minimo riconoscimento economico per il cittadino – per esempio, in termini di riduzione della tariffa proporzionale al volume dei rifiuti correttamente differenziati – si è dimostrato inadatto per la nostra comunità, dove alligna – e, facilmente, insorge – un senso diffuso di indifferenza e di fastidio verso le regole.
È vero che gestire una realtà del genere non è facile. Ma è altrettanto vero che non potremo mai presidiare ogni cassonetto, nemmeno con sistemi di controllo remoto (tipo telecamere) che sebbene annunciati anni fa non sono mai stati realizzati, così come a ben poco sembrano essere serviti i controlli-campione sporadicamente effettuati dalla polizia municipale.
Non resta dunque che cambiare urgentemente sistema, anche a fronte dell’imminente saturazione delle discariche esistenti in Sicilia, poiché quello in atto ci esporrà inevitabilmente a ulteriori e drammatiche “emergenze”.
L’organico non è al momento compostabile, perché – a eccezione di chi possiede compostiere e spazi adeguati – il nostro Comune non ha convenzioni con impianti di compostaggio; esistono tuttavia “compostiere di prossimità” che, a fronte di un modesto investimento, permettono di trasformare l’organico in ammendante per l’agricoltura, e che potrebbero assolvere tale funzione ripartendole per nuclei di famiglie all’interno dei centri abitati.
È necessario altresì scoraggiare (o impedire) il consumo di prodotti monouso, per ridurre i volumi di plastica, vetro e imballaggi; è una scelta praticabile, e alcuni hanno già cominciato a farlo, anche nel nostro territorio.
Ma, soprattutto, è necessario introdurre forme di conferimento diretto e verificabile, parallelamente a forme di incentivo economico che – triste ma vero – costituiscono ormai l’unica motivazione efficace per realizzare davvero una raccolta differenziata.
Sarebbe opportuno che l’amministrazione avviasse con urgenza una fase di consultazione, coinvolgendo tutte le forze politiche, le associazioni e gli stakeholder presenti sul territorio, allo scopo sia di rivedere drasticamente le previsioni del Piano d’ambito, sia di individuare e mettere in atto metodi e strategie alternative.
In attesa di una Sua gradita iniziativa in tal senso, porgiamo distinti saluti


La Sinistra eoliana

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