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giovedì 14 luglio 2016

Rifiuti in Sicilia, c'è l'accordo: via libera alla riforma, si torna a nove Ato. Ma Roma non aveva chiesto un'Ato unica?

In Sicilia è ancora emergenza rifiuti. Una condizione che ha portato, nelle scorse ore, a un accordo politico. La giunta, infatti, ha dato il suo sì alla riforma dei rifiuti, che non prevederà un Ato unico ma nove che saranno affidati ai sindaci, ai quali sarà affiancata una versione depotenziata dell’Eser, a cui vengono affidate le competenze di stazione unica appaltante e funzioni di controllo.
L'accordo politico non è ancora testo, ma sarà pronto secondo l’assessore Vania Contrafatto entro la prossima settimana, così da essere trasmesso a Roma prima di un nuovo passaggio in giunta.
Intanto, nelle scorse ore si è svolto un summit straordinario tra Regione e Anci, dove il governatore della regione siciliana, Rosario Crocetta ha preso atto della necessità di modificare il piano di attribuzione quantitativa dei rifiuti per alcuni comuni siciliani.
Crocetta ha chiarito che il piano inserito nell'ordinanza si riferiva a dati di conferimento dei rifiuti precedenti che non erano stati aggiornati e comunicati dai Comuni e dagli Ato. Crocetta e Orlando, presidente dell'Anci Sicilia, hanno trovato un punto comune: avviare il conferimento dei rifiuti a Bellolampo da parte dei comuni del Palermitano .
Si è esaminata inoltre la necessita di un piano straordinario per il conferimento dei rifiuti accumulati da diversi comuni nei giorni scorsi e il Dipartimento Acqua e Rifiuti, al momento, sta lavorando in questa direzione e renderà pubblico il piano a breve. Si è stabilito inoltre che, su base settimanale, si procederà a sviluppare un confronto tra Anci e governo regionale per una collaborazione tra comuni e Regione, con la possibilità di incrementare in in tempi brevi la raccolta differenziata.
“È ovvio che oggi sulla base della nuova ordinanza, - dice il presidente - c'è un sistema che ha bisogno di carburare e la criticità maggiore è rappresentata dai rifiuti accumulati. Invitiamo, quindi, i sindaci a informare la presidenza della Regione, l'assessorato e il Dipartimento, in modo tale da avviare subito le azioni necessarie. Nel corso dell'incontro – continua Crocetta - l'Anci è stata informata che le criticità nel conferimento dei giorni scorsi, sono legate a carenze di discariche, ma al mancato di adeguamento da parte di alcune di esse alle norme di tutela ambientale stabilite da direttive comunitarie e leggi nazionali, non derogabili. Le criticità riguardano gli impianti di biostabilizzazione assenti in alcune strutture e tale carenza si sta provvedendo con impianti di biostabilizzazione mobili che già verranno sperimentati su Bellolampo e speriamo utilizzato da altre strutture non ancora adeguate al trattamento legale dei rifiuti”.

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