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giovedì 24 novembre 2016

Ancim: Appello al Governo e al Parlamento. Si consenta innalzamento tassa/contributo di sbarco

A N C I M (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) 
APPELLO AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO 
I Comuni delle piccole isole italiane affidano alla Stampa un messaggio rimasto inascoltato, da parte del Parlamento e del Governo, su due temi sui quali non si capisce la loro ipoacusia. 
Il primo punto riguarda la richiesta di escludere, dal divieto di innalzamento delle imposte, il “Contributo di Sbarco” che i Comuni delle isole minori possono applicare, in alternativa all’imposta di soggiorno. 
La finalità di detto Contributo è quella di fare contribuire i turisti, che producono rifiuti, all’onere finanziario del loro smaltimento che ora grava sui cittadini residenti nelle isole. 
Quindi, l’onere finanziario viene imputato a soggetti diversi da quelli che hanno prodotto il rifiuto, contravvenendo sia al principio comunitario “chi inquina paga” e sia al principio della correlazione tra costo del servizio e produzione del rifiuto. 
Aggiungere al comma 26 della Finanziaria, in discussione alla Camera, l’esclusione del divieto di innalzamento del “Contributo di Sbarco” avrebbe l’effetto di equità, di sgravio contributivo sui cittadini residenti nelle isole e quindi diminuzione della tassazione, di benefici ai bilanci comunali che già sono in difficoltà per il cosiddetto “fondo di solidarietà”, che li vede -spesso- pagatori netti invece che fruitori proprio anche a causa di una non adeguata pesatura dei criteri per il riparto. In ultimo l’emendamento non avrebbe alcun costo per il Governo e graverebbe turisti che spesso sono stranieri e verrebbe correttamente applicato il principio “chi inquina paga”. 
Stante così le cose, perché l’emendamento presentato da qualche Deputato è stato cassato? 
I Comuni non capiscono, ma neanche i cittadini capiscono perché venga rigettato un emendamento che avrebbe l’effetto di ridurre le loro tasse in tema di rifiuti! 
L’altro tema che risulta di difficile ed impossibile attuazione è quello della percentuale delle persone che possono essere assunte e cioè il 25% del personale che è andato in pensione e un numero di dipendenti rapportato alla popolazione residente . 
Se è andato in pensione il solo ed unico dipendente da sostituire quale è la percentuale da applicare? La percentuale corrisponde ad una parte di una persona? 
La norma sul contenimento della spesa non tiene conto di questa fattispecie che nei piccoli Comuni è diffusa. 
Inoltre, non si tiene conto che, per le isole minori, la popolazione va calcolata su residenti fissi più un X che corrisponde ai turisti. Pertanto, il personale deve essere correlato ai servizi che vanno prestati. Quindi, la nuova finanziaria dovrebbe correggere anche questa distorsione per non lasciare Comuni senza servizi essenziali.

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