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domenica 18 dicembre 2016

UN'ONDA (di spunti di riflessione e momenti di attualità) "abbraccia" Lipari e Ischia.


 
In un'epoca di esodi e incroci etnici, in cui la parola IMMIGRAZIONE fa sempre più rima con CONFUSIONE, INCOMPRENSIONE o...peggio ancora !...con OPPOSIZIONE, vivere su un'isola è come acquisire un osservatorio speciale sugli scambi multiculturali che ci sommergono e arricchiscono. Le nostre "porte sul Mediterraneo", terre senza confini - eppure al confine!- spingono noi ISOLANI ELETTI a interrogarci con più mezzi e misure su questioni ormai ordinarie quali terrorismo e informazione. Animati da questo intento di ISOLARE il giudizio dal pregiudizio, Ischia e Lipari, oggi 17 dicembre, attraverso la sapiente mediazione del sindaco di Leni, Riccardo Gullo, hanno dato vita a un ulteriore (dopo gli scambi del 2013 e 2014) gemellaggio culturale. La Compagnia Piccolo Borgo Antico di Lipari, infatti, ha omaggiato, il pubblico ischitano con un testo di forte impatto: "L'onda di Maometto", al teatro municipale di Ischia, già portato in scena nelle Eolie e a Favignana. Uno spaccato di cronaca che ruota intorno al rapimento di una giornalista inviata in Pakistan. Una finestra aperta sulle scomode retrospettive (politiche, diplomatiche, storiche) di un problema risolto....con gli insoliti strumenti della mediazione culturale. L'evento, oltre che dalla presenza delle Istituzioni locali, ha visto in platea anche uno degli autori: l'ex Direttore Rai Alberto La Volpe, insignito da una lunga militanza giornalistica e più volte protagonista di incresciosi scontri tra informazione e realtà, libertà di stampa e negazione di diritti umani, dovere professionale e tensioni umane. Capitanati da un'infaticabile timoniera, la regista Tindara Falanga, e sostenuti dallo zelante presidente Angelino Biviano, "nauta" temprato, gli interpreti del Piccolo Borgo veleggiano col vento in poppa verso mete e obiettivi sempre più alti e ardui. L'Onda di Maometto cementa e consolida un sodalizio insulare ormai assestato e invita tutti a fare cultura attraverso l'arte del teatro e la bellezza del dialogo.
di Gianluca Veneroso
Foto Angelo Biviano

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