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sabato 15 ottobre 2016

Letojanni: arrestato dai Carabinieri di Taormina dopo aver distrutto in piena notte un bar per derubarlo. (Fonte: Arma)

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa del 15 ottobre 2016

Compagnia di Taormina
Letojanni: arrestato dai Carabinieri di Taormina dopo aver distrutto in piena notte un bar per derubarlo.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taormina, nell’ ambito di mirati servizi straordinari finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Taormina, hanno arrestato in pieno centro abitato di Letojanni, il cittadino romeno PALADE FLORIN classe 1994, già noto alle Forze dell’ordine, per furto aggravato in flagranza di reato all’interno di un bar.
In piena notte, i militari in sevizio perlustrativo notturno, transitando nel centro abitato di Letojanni, notavano una porta finestra di un noto bar completamente in frantumi. Tempestivamente scesi dalla vettura di servizio, entravano all’interno dell’esercizio commerciale, ove constatando che anche il bancone e le due vetrate d’ingresso erano completamente distrutte, riuscivano a scorgere un malvivente che, alla vista dei Carabinieri, si dava a precipitosa fuga.
A quel punto aveva inizio un lungo inseguimento a piedi che terminava nella spiaggia del paese, ove il reo, cospargendosi di sabbia e sfruttando anche il fattore buio, sperava di sfuggire alla cattura. Così non è stato perché i militari individuavano il 22enne PALADE FLORIN e lo arrestavano.

L’arrestato, espletate formalità di rito, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos  in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.  

Diportisti salvati in mare dalla Guardia Costiera di Lipari. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Letojanni: Carabinieri intervengono per una lite in famiglia ed arrestano uomo per spaccio.

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 15 ottobre 2016

Compagnia di Taormina
Letojanni: Carabinieri intervengono per una lite in famiglia ed arrestano il convivente per spaccio.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, allertati dalla Centrale Operativa di Taormina, ove sul 112 era stata segnalata all’interno di un’abitazione una lite in famiglia, hanno tratto in arresto un cittadino romeno classe 1988 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del Tipo Marijuana.
I militari intervenuti sul posto hanno constatato una situazione ben diversa da quella indicata sul numero di Pronto Intervento, infatti dopo essere entrati all’interno dell’abitazione segnalata, insospettiti da un forte odore di Marijuana, hanno proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare.
Nel corso dell’attività, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile con l’ausilio dei militari della Stazione di Letojanni, hanno rinvenuto sottoponendo a sequestro circa 120 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi.
Il 28enne cittadino romeno identificato in GHERGHEL ANDREI, già noto alle Forze dell’ordine, accertate le responsabilità della detenzione della sostanza stupefacente, al termine delle operazioni di polizia giudiziaria è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.

Premio ‘Buona Sanità’ al dott. ANTONINO SCIRE’, Presidente Onorario ANSPI – Associazione Nazionale Sanitaria delle Piccole Isole

Lo scorso 29 settembre, presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, si è tenuta la consueta premiazione, organizzata dall’Associazione per la Buona Sanità, il cui presidente è la dott.ssa Mariarosaria Rondinella, per chi si è adoperato per il benessere, la ricerca ed il sociale. Il Premio Nazionale, istituito nel 1997, intende dare luce, visibilità, speranza ai professionisti della salute che, con la loro testimonianza di vita, possono essere di esempio a quanti si avvicinano al mondo dell’umana sofferenza. Con ogni professionista viene premiato chi lavora egregiamente al loro fianco e fa rispettare la legalità per la tutela dei cittadini.

Scienziati, medici, operatori ed aziende sanitarie. Soggetti che lavorano per una buona sanità. A ricordarcelo il premio ‘Buona Sanità’ promosso dall’omonima associazione che quest’anno ha rinnovato l’evento scegliendo ancora una volta i ‘buoni’ della Sanità. L’evento ha ottenuto l’Alto Patronato delle Altezze Reali Principi Carlo e Camilla di Borbone delle due Sicilie – Duca e Duchessa Di Castro che hanno plaudito all’iniziativa. Diversi settori sui quali puntare per promuovere la buona sanità della Campania, tra questi : FORMARE, RICERCARE, COMUNICARE, PREVENIRE, CURARE, AMARE.
E proprio nel gruppo AMARE che è stato inserito il dott. Scirè e nella pergamena a lui consegnata viene riportato quanto segue:
 “ Quale pubblico riconoscimento per la sua dedizione e professionalità, che rendono più efficace e generoso il proprio operato, perseverando nel bene, rappresenta per noi tutti motivo di orgoglio assurgerla come esempio da emulare per custodire la Buona Sanita’.
Il dott. Antonino Sciré, nel ricevere il prestigioso riconoscimento, ha dichiarato : “ Questo importante e prestigioso riconoscimento è, certamente, un giusto premio per chi, ogni giorno, cerca di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, ma è anche motivo di orgoglio e vanto, non solo per me, ma soprattutto, anche per l’associazione, che qui rappresento e per tutti coloro che hanno fatto anche un solo pezzo di strada insieme a me e a noi dell’ ANSPI. ” E continuando ha voluto dedicare il suo premio dichiarando quanto segue: Permettetemi di dedicare questo premio di buona sanita’, ai miei affetti piu’ cari che non respirano piu’ ma continuano a vivere nel mio cuore e mi accompagnano tutti i giorni della mia vita. A tutti quei silenziosi e impavidi colleghi della ex guardia medica, ai medici di base e anche a quelli che prestano servizio nei pochi e piccoli ospedali delle Piccole Isole, senza dimenticare quelli sulla terraferma e nelle comunita’ montane, che hanno fatto e continuano a fare enormi sacrifici, personali, familiari e anche di natura economica, nonostante i tanti ostacoli e le difficoltà del cambiamento culturale di molti, tra istituzioni e professionisti sanitari, perché ogni giorno cercano di rispondere ai bisogni di salute delle comunità isolane, e perché hanno creduto, e credono ancora, nella possibilità di dare dignità al nostro sistema sanitario nazionale.
Grandissima emozione ha suscitato nel dott. Sciré, nel corso della manifestazione, la proiezione di un video in cui, insieme ad alcuni illustri scienziati internazionali, quali la SUSAN J. BLUMENTHAL, tutti insigniti col Premio Buona Sanita’, il dott. Scirè veniva ripreso in alcune immagini quale la recente premiazione, quale medico del mese, presso l’Ordine dei Medici della provincia di Messina e insieme alla famosa conduttrice televisiva Tessa Gelesio, in occasione di un convegno all’EXPO di Milano, lo scorso anno, durante il quale il dott. Scirè era stato invitato per esporre una delle sue brillanti relazioni riguardanti la” La tutela della salute nelle Piccole Isole”
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AMP delle Eolie. Luca Chiofalo: "Discutiamo, valutiamo, decidiamo"

Riceviamo e pubblichiamo:
Trascinato, mio malgrado (visto che non avrei problemi a cambiare parere qualora le evidenze lo imponessero), in una polemica senza senso, considerato che qualcuno ha definito "ignoranti" tutti coloro che sono tendenzialmente favorevoli all'istituzione di un' Area Marina Protetta alle Isole Eolie, mi trovo costretto a fare delle osservazioni. 

L'impressione spiacevole è che la gran parte dei contrari all'AMP difenda un interesse personalissimo e marginale rispetto al potenziale vantaggio collettivo, facendo proseliti con informazioni parziali e tendenziose. 
Letti e sentiti i toni da "battaglia campale" di alcuni, prima ancora di aver visionato anche solo una bozza di perimetrazione e zonazione con relativi vincoli, è facile prevedere che il no di certi soggetti resterà tale in ogni caso. 
Esistono certamente delle categorie da rassicurare e molti dettagli da discutere, ma chi ha a cuore le sorti del nostro arcipelago non può trincerarsi dietro un no acritico e preconcetto che potrebbe pregiudicare il futuro di tutti e l'interesse comune.
Non lasciamo che prevalga la voglia di scontro permanente (spesso al servizio di interessi "illegittimi") che questa comunità manifesta con maggiore impeto distruttivo ogni qual volta si prospetta un'opera o un'iniziativa importante e di largo respiro. Discutiamo, valutiamo e decidiamo. Io ci conto.
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo

AMP delle Eolie. Al via gli incontri. Arrivano i primi si e le giuste richieste di tutela dei vari interessi



Hanno preso il via stamane al Comune di Lipari gli incontri tra l'amministrazione Giorgianni e le varie categorie e associazioni con oggetto "L'area marina protetta delle Eolie".
Incontri - che come ha ribadito stamane il sindaco - hanno come obiettivo quello di illustrare sia l'iter che bisognerebbe attivare in caso di condivisione dell'AMP ma anche, e principalmente, sapere cosa ne pensano i cittadini e i vari portatori d'interesse. 
Un incontro - confronto nel quale il sindaco Giorgianni non chiede solo l'espressione di un si o di un diniego ma anche una relazione/nota (da presentare nei giorni a venire) sugli accorgimenti, sulle perplessità, su eventuali richieste e/o osservazioni. 
Questo nell'ottica di rendere protagonista della scelta chi "vive" il territorio, il mare in particolare.
Ai primi due incontri, svoltisi in modo costruttivo, hanno preso parte gli operatori dei diving center e quelli del settore turistico-alberghiero. Netto il si dei titolari dei diving che, comunque, come richiesto a tutti, presenteranno un loro documento. 
Favorevoli, ma con la richiesta di avere una certa tutela e la salvaguardia degli interessi turistico- economici-, anche gli operatori del settore turistico- alberghiero, in particolare quelli di Panarea che temono una "mummificazione" dell'isola.
Agli incontri hanno preso parte, oltre al sindaco e i diretti interessati, anche gli assessori Ersilia Pajno e Fabiola Centurrino e, come collaboratore volontario del sindaco, il dottor Davide Merenda
Nel pomeriggio alle 17:00 presso la sala auditorium del Palazzo dei Congressi di Lipari, in Via Falcone e Borsellino, incontro con gli operatori turistici del traffico locale (trasporto passeggeri e gite in barca). 

Vi proponiamo una intervista realizzata con il sindaco dopo l'incontro con i diving: 

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 2° video (Giugno 2013)

Quarantaduesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 2° video

Accadde oggi...alle Eolie

15/10/2011
Canneto: Spettacolare "mareggiata" di pomice
http://eolienews.blogspot.it/2011/10/canneto-spettacolare-mareggiata-di.html

AMP. Oggi i primi incontri indetti dal sindaco Giorgianni

ore 09:00 c/o la sede comunale di Piazza Mazzini – Incontro con gli operatori di diving center
ore 10:00 c/o la sede comunale di Piazza Mazzini – Incontro con gli operatori del settore turistico-alberghiero
ore 17:00 c/o la sala auditorium del Palazzo dei Congressi di Lipari, in Via Falcone e Borsellino – Incontro con gli operatori turistici del traffico locale (trasporto passeggeri e gite in barca)

Oggi è Sabato, 15 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Il  Perciato, i Faraglioni e l'isola di Vulcano

venerdì 14 ottobre 2016

Lipari by night....ovvero Sottomonastero...sott'acqua (foto Silvia Sarpi)

Le foto sono state scattate pochi minuti fa e si nota come il mare, ancora una volta, sia penetrato sulla strada..Sicuramente un bel problema....anche per le fondamenta delle case dove l'acqua salmastra si infiltra inevitabilmente attraverso le basole

Giorgianni e l'Area marina protetta. Le ricerche del sub disperso. I due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


AMP. La Voce Eoliana : "Fatti o chiacchiere ?"

Leggiamo con piacere che il dibattito sulle AAMMPP ha preso a coinvolgere un’ ampia schiera di cittadini. 
Leggiamo anche di interventi dettati da disarmante (ancora una volta) superficialità. Pubblicare la mappatura della AMP  delle Cinque Terre limitando il commento alla estensione delle sole zone A pecca di disinformazione laddove non si spiega, pubblicando il relativo regolamento, cosa viene disposto in ambito zone B e C. E’ infatti notorio che la regolamentazione incide principalmente su tali aree atteso che quelle perimetrare in A sono necessariamente le più ridotte visto che lì i divieti sono pressochè assoluti.
Sempre fedeli alla nostra opera di divulgazione invitiamo pertanto i lettori a riflettere su quanto appresso:
1) Comune di Castellabate, la Giunta impugna il regolamento dell’area marina protetta.  La giunta, nella seduta del 18.06.2015,  ha deliberato di proporre impugnazione al Tar contro il decreto del Ministro dell’ambiente dello scorso 09.04 con cui è stato approvato il regolamento di esecuzione e organizzazione dell’AMP di Santa Maria di Castellabate in quanto esso, fin dalla stesura, non è stato mai condiviso nè con il Comune nè con le categorie interessate – spiega il Sindaco Costabile Spinella - inoltre, in sede di commissione di riserva non sono state recepite per nulla le osservazioni formulate dall’amministrazione comunale...L’eventuale attuazione di un siffatto regolamento produrrà gravi danni alla nostra economia in quanto le principali e vitali attività lavorative sono esercitate proprio nella pesca e nel campo turistico. Non si può passare così sulla testa dei territori e delle persone che producono economia all’interno di esse”.
2) San Benedetto del Tronto, Parco Marino del Piceno: “ quella dell’AMP del Piceno è, per usare un neologismo ed un paradosso, una situazione Kafkiana un’area protetta spacciata come parco, che nessuno ha voluto e che la gente non ama e non vuole, ma che quattro testardissimi politici ignari della diversa volontà locale, denotando il distacco della politica dalla gente, e della volontà di chi vive solo con il suo lavoro e non sui contributi pubblici, ha prepotentemente deciso di attuare” ( ImpresaPesca, aderente a Coldiretti).
3) Area Marina Protetta del Cerrano: “la flotta di vongolari di Giulianova e  Roseto degli Abbruzzi ha manifestato il disagio del comparto fermo da mesi per l’impossibilità di accesso alla pesca delle vongole nell’area dell’AMP. I vongolari schiumano rabbia per lo stop alla pesca delle vongole e per l’interdizione dello specchio d’acqua dell’AMP”.
4) Sempre sull’AMP Torre del Cerrano: “ mentre nasce un importante progetto di valorizzazione e conservazione  del patrimonio ambientale, costiero e marino abruzzese, sorgono leciti dubbi  sulle ripercussioni  che l’istituzione  di tale area marina  può avere  su una parte dell’imprenditoria turistica locale. Sulla base delle affermazioni di Pina Manente (Provincia di Teramo, Direzione  Generale, Ufficio Stampa) il rischio è notevole  e l’istituzione della AMP potrebbe assestare  un durissimo colpo a tutte le strutture ricettive a balneari direttamente interessate”
5) Area Marina Protetta Tavolara: “ nuovo regolamento e pescatori sul piede di guerra....a dispetto della concertazione sbandierata dall’ente gestore dell’AMP, i residenti lamentano di non essere stati minimamente interpellati riguardo l’estensione dei divieti alla pesca sportiva, e non solo, recentemente introdotti”.
6) Pesca: “rivolta ad Agropoli contro il decreto del Ministero dell’Ambiente relativo all’istituzione dell’AMP di Santa Maria di Castellabate”.
Vi basta?
Leggiamo, ancora, sempre con piacere i “punto e virgola” dell’arguto Bartolino Leone (che ringraziamo, insieme ai suoi colleghi che operano nel giornalismo eoliano, per l’ospitalità che concede a tutte le “voci” del nostro comprensorio) ma ci permettiamo osservare che la posizione di questa Associazione non va personalizzata  esprimendo essa, con il  suo presidente, esclusivamente il punto di vista degli associati su una questione che investe  tutta la cittadinanza senza colori politici e/o partitici. Da qui discende che nessuno scontro da “mezzogiorno di fuoco” si prospetta tra il nostro presidente ed il sindaco Giorgianni  nel caso ci si confronti democraticamente nell’ambito degli incontri programmati dalla amministrazione comunale. Se posta nelle condizioni di esporre le proprie tesi questa Associazione farà semplicemente ciò che sa fare: informare. Avremmo però preferito farlo prima ma lo faremo comunque anche dopo e di nostra iniziativa, come preannunciato. Le decisioni sul da farsi circa l’AMP spettano comunque agli organi di governo locale che, ci si augura, vogliano far tesoro delle indicazioni che loro perverranno dai loro amministrati, in un senso  o nell’altro. Le sorelle e congiunti vari, ci consenta il Direttore Leone, nulla c’entrano.
Associazione La Voce Eoliana

Presentata alla Fiera del Turismo di Rimini la guida de "I Cinque Colori": 15 itinerari naturalistici fantastici. Tra questi quelli di Vulcano, Lipari, Salina e Stromboli

Presentata stamane a Rimini, nel corso di una conferenza stampa alla Fiera del Turismo TTG 2016, nello stand del Messina Tourism Bureau, la guida ufficiale, in Italiano ed Inglese, del progetto “I Cinque Colori”, finanziato dall'Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo nell'ambito dei progetti di eccellenza per la realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico.
I Cinque Colori” promuove alcune delle eccellenze della provincia di Messina che si caratterizzano per il riconoscimento scientifico delle peculiarità naturalistiche presenti - ben 15 siti Natura 2000 - per la presenza di iniziative volte alla tutela ambientale, per lo scenario paesaggistico incantevole e per l’ormai acquisita consapevolezza dell’importanza di mettere in rete i percorsi già esistenti. Oltre alle peculiarità naturalistiche, ambientali e paesaggistiche evidenziate, i territori coinvolti nelle attività progettuali vantano una pluralità di ulteriori elementi di interesse ed attrazione turistica. Si tratta di luoghi lambiti da un mare cristallino, incorniciati da alcune delle spiagge più belle d’Italia, con una tradizione enogastronomica antica e di eccellenza che vanta produzioni agricole di grande qualità, tra le quali spiccano i tre vini DOC - Faro, Mamertino, Malvasia delle Eolie - ed una grande varietà di presidi Slow Food.
La guida presentata oggi propone i 15 itinerari naturalistici più suggestivi dell’area - da Vulcano a Lipari, da Salina a Stromboli, da Capo Milazzo a Tindari e Marinello, senza tralasciare le eccellenze dei Peloritani e dello Stretto di Messina - con l’indicazione delle caratteristiche generali, del tempo medio di percorrenza, del livello di difficoltà, delle modalità di accesso e dell’equipaggiamento consigliato.
In particolare gli itinerari selezionati sono: Vulcano – Gran Cratere; Lipari – Sud; Lipari – Caolino; Salina Monte Fossa delle Felci; Salina - Paolonoci; Salina – Leni/Pollara; Stromboli – Pizzo; Stromboli – Sciara; Messina – Capo Peloro; Messina – Badiazza/Centro Polifunzionale; Messina – Pezzolo/Puntale Pistulona; Peloritani – Musolino/Forte Campone/Calvaruso; Milazzo – Piccolo anello delle falesie; Milazzo – Piscina di Venere; Marinello/Tindari – Coda di Volpe.
La guida include, inoltre, i contatti di ristoranti e strutture ricettive e di partner tecnici specializzati in informazioni turistiche, escursioni, prenotazioni e pacchetti turistici.
Qui al TTG di Rimini – osserva il presidente del Messina Tourism Bureau Gaetano Majolino, responsabile del progetto “I Cinque Colori” – abbiamo potuto registrare un grande interesse per la Sicilia e per il segmento naturalistico in particolare, soprattutto da parte dei buyers internazionali. Un grande desiderio di Sicilia e di Natura al quale speriamo di rispondere concretamente. Oggi presentiamo la guida con una selezione di 15 itinerari tra i più belli del nostro territorio, con una serie di informazioni utili che potranno poi essere approfondite online. Poi a fine mese abbiamo programmato, insieme alle nostre aziende partner, un educational durante il quale diversi tour operator specializzati faranno visita al nostro territorio e verranno pianificate collaborazioni future”.
Il progetto “I Cinque Colori”, che si avvia alla conclusione, vede capofila il Consorzio Messina Tourism Bureau e conta su una importante partnership pubblica (Città metropolitana di Messina, Università di Messina, Comune di Messina, Comune di Villafranca Tirrena, Comune di Santa Marina di Salina, Comune di Malfa, Comune di Leni) e privata (Associazione Bios, Associazione Progetto Futuro Migliore, Riva Smeralda Camping, Residence Vulcano Blu, agriturismo Casa Gialla, hotel Il Delfino, ristorante Le Macine, ristorante Hold, ristorante Da Luciana) e sulla collaborazione esterna di Slow Food Valdemone.

Nei prossimi giorni sarà anche disponibile online il sito www.icinquecolori.it contenente informazioni sui territori di riferimento, una più ampia selezione di itinerari naturalistici completi di mappe e collegamenti a Google Maps con virtualizzazione dei percorsi ed ulteriori informazioni e aggiornamenti.

AMP. Club Forza Italia di Lipari "Accelerazioni strumentali...e la gattina frettolosa fa gattini ciechi"

COMUNICATO CLUB FORZA SILVIO ( FORZA ITALIA)
Il  club Forza Silvio ( Forza Italia), in occasione degli incontri indetti a supporto della ventilata istituzione AMP delle Eolie, dall'attuale Capo dell'Amministrazione, comunica che tali incontri ancora una volta risultano carenti di informazione e pieni di palese disorganizzazione.
Il Consigliere Lauria Bartolo rappresentante di Forza Italia evidenzia che sull'argomento i Consiglieri Comunali non sono stati informati ne invitati, sia ufficialmente sia ufficiosamente. E' una disattenzione amministrativa che pesa e non poco sulla vita politica degli ultimi tempi dell'Amministrazione Giorgianni.
Come non si può essere d'accordo con chi afferma che le categorie devono essere convocate tutte insieme per evitare incomprensioni tra chi è per l'AMP e chi invece è per il conoscere approfonditamente tutti gli aspetti politico-economici e gestionali della stessa, si creano conflitti di categoria e corporazioni pericolose per una stabilità interna alle Eolie, visto che in molti casi chi ha potere normativo all'interno di questa area spesso, troppo spesso, adotta in corso d'opera metodi restrittivi non previsti ne concordati con la popolazione locale che ci vive e ci lavora. 

Le accelerazioni che si vogliono imprimere a tutti i costi per dire dopo abbiamo messo mano a anche a questo, onestamente sono strumentali.
“ La gattina frettolosa fa gattini ciechi”
Club Forza Italia

L'AMP salva la pesca artigianale (di Michele Giacomantonio)

La pesca artigianale e le Aree Marine Protette
In un precedente intervento ho già detto che invece di parlare in astratto di Aree Marine Protette sarebbe bene che si cominciasse a discutere quale AMP vogliamo e innanzitutto con quale Comitato di Gestione, Regolamento, con quali obiettivi, con quale zonizzazione e perimetrazione. E bene ha fatto il Sindaco ad aprire tavoli specifici di consultazione in questa prospettiva evitando grande ammucchiate dove si da fiato alle trombe e non si conclude mai nulla.
Si faccia un esempio a proposito della pesca. Non è di poco conto se l’obiettivo dell’AMP delle Eolie sarà solo quello di garantire la biodiversità salvaguardando la fauna e flora marina dal rischio dell’impoverimento fino alla scomparsa, oppure anche quello di promuovere il ripopolamento del nostro mare e di tutelare la piccola pesca artigianale dei residenti nei confronti della pesca industriale ed anche di quella sportiva e da diporto.
Qualche anno fa si tenne a Porto Cesareo (30-31 ottobre 2008) un interessante Workshop su “Pesca e gestione delle Aree Marine Protette” promosso dall’Area Marina Protetta di Porto Cesare e dal Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina (DiSTeBA) dell’Università del Salento con la socializzazione di  importanti esperienze.
Così a proposito della collaborazione dei pescatori ricchi della loro esperienza nelle  attività di presidio e monitoraggio ambientale oltre che di sorveglianza  collaborando alla conservazione ed al miglioramento della qualità ambientale. Ecco alcune di queste esperienze:
• Pulizia dei fondali in 20 fra AMP ed aree costiere dei Parchi
• Caratterizzazione batimorfologica, fisico-chimica e biologica delle AMP di Capo Rizzuto e Capo Gallo
• Realizzazione di corsi di formazione per il pescaturismo in 10 AMP
• Sperimentazione di attrezzi tradizionali e più selettivi e miglioramento della qualità dei prodotti nelle Isole Egadi
• Ripopolamento di crostacei nell’AMP di Capo Gallo
• Interventi finalizzati all’ottenimento del consenso dei pescatori e coinvolgimento nella pulizia dei fondali nell’AMP del Plemmirio
• Diffusione internazionale e valorizzazione locale delle esperienze di pescaturismo nell’AMP di Capo Carbona e nel P.N. dell’Asinara.
Una delle verità che sono venute in luce in questi lavori è che la piccola pesca produce più della metà del catturato annuale mondiale dei prodotto ittico di mare stimato in oltre 100 milioni di tonnellate, fornendo la maggior parte del prodotto consumato nei paesi emergenti.
Però molti degli ecosistemi da cui la pesca artigianale dipende stanno mostrando evidenti segni di sofferenza come conseguenza della sfruttamento eccessivo delle industrie della pesca e della degradazione degli habitat.
In molti paesi la pesca industriale è stata sistematicamente favorita spesso a detrimento sia dei pescatori artigianali sia delle risorse ittiche da cui dipendono, creando conflitti importanti tra i due
Settori. E questo malgrado sia generalmente riconosciuto che la pesca artigianale ha un ruolo determinante presso le comunità locali, per le sue implicazioni di carattere sociale, economico, biologico ed ambientale. Anche la FAO, che definisce il mestiere del pescatore artigianale come quello più pericoloso al mondo, nel suo Codice di Condotta per una Pesca Responsabile conferma la grande importanza di questo settore sull’occupazione, sulla sicurezza alimentare, sulla cultura delle comunità litoranee. Diversamente da altri mestieri del settore, la piccola pesca è meno documentata e studiata, questo a causa di una relativa difficoltà di monitoraggio per i numerosi punti di sbarco, per la sua attività spesso irregolare e stagionale e per la commercializzazione del prodotto spesso orientata verso mercati locali. A questo si associa la mancanza di elementi per una valutazione del reale sforzo di pesca e dell’impatto del prelievo sulle risorse biologiche di habitat sensibili come quello costiero.
La piccola pesca può essere invece ritenuta un’attività all’avanguardia sia sul criterio della sostenibilità, che su quello ecologico ed economico; basti pensare che un attrezzo da pesca artigianale ha un costo medio mille volte inferiore a quello di un attrezzo della pesca industriale e per quest’ultima le catture accessorie sono sino a 20 volte superiori a quelle della piccola pesca; inoltre i consumi di carburante della grande pesca sono circa 15 volte superiori e la cattura per unità di combustibile in piccola pesca risulta notevolmente più abbondante. La pesca artigianale è caratterizzata anche dall’alta selettività specie-specifica che consente ai pescatori di gestire con oculatezza e responsabilità le risorse; inoltre si aggiunge un buon indice di redditività dovuto alla bassa capitalizzazione e quindi alla relativa incidenza degli ammortamenti ed a un consumo relativamente limitato di carburante.
La piccola pesca è una delle grandi ricchezze del Mediterraneo, una realtà di tradizioni strettamente legate al territorio da proteggere e valorizzare.
Eppure proprio la piccola pesca è oggi a rischio di estinzione. Una indagine su tre comunità di pescatori presso le AMP di Porto Cesareo (Puglia), Portofino (Liguria) e Tavolara-Punta Coda Cavallo (Sardegna) hanno rivelato un’età piuttosto elevata degli addetti (classi di età più frequenti tra i 50 e 70 anni). Percentuali comprese tra il 50 e l’80% dei pescatori in attività provengono da famiglie di pescatori. Per contro, la propensione dei figli a continuare il mestiere dei padri è bassa, compresa tra il 10 ed il 40%.
Contro il rischio di estinzione di queste categorie proprio le AMP  possono rappresentare un’occasione straordinaria per invertire questo trend .Come?
1) adottando misure per la conservazione della diversità culturale delle comunità locali (incluse quelle dei pescatori) 
2) stabilendo incentivi per promuovere attività ecologicamente ed economicamente sostenibili (e.g. pesca-turismo, commercializzazione del pesce povero e di prodotti alimentari tradizionali conservati) ed integrare così il reddito derivante dalla pesca, attività dura ed imprevedibile per definizione (quantità e qualità delle catture non programmabile, giornate di mal tempo).

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 14/10/1920 - Nasce Edward Re

Ciccio Rizzo rinuncia a concorrere alla carica di sindaco ma.....

"L'avvocato Francesco Rizzo rinuncia a correre alla carica di sindaco di Lipari" ma è solo una bufala di metà ottobre.
Ci ha contattati Rossano Giorgi, esponente di Forza Italia e componente del comitato che appoggia la candidatura a primo cittadino di Lipari dell'avvocato Rizzo, smentendo categoricamente questa notizia che - si pensa - posso essere stata messa in giro ad arte e ripresa da qualcuno, senza la necessaria verifica.
"L'avvocato Rizzo - ci ha dichiarato Giorgi - è più in corsa che mai alla carica di primo cittadino e questa voce di una sua rinuncia è priva di ogni fondamento. Anzi il consenso attorno alla sua candidatura è in crescita"

Guardia Costiera di Lipari. Conclusa solo stamane alle 9 l'operazione di soccorso all'equipaggio della barca a vela, tra cui una bimba di 3 anni. In precedenza tratto in salvo turista rifugiato su scogliera.

La delicatissima operazione di soccorso, posta in essere dalle motovedette CP 2203 e CP 818 della Guardia Costiera di Lipari, scattata intorno alle 17 di ierì, per una barca a vela con il motore in avaria e alla deriva tra Alicudi e Sant'Agata Militello, si è conclusa solo stamattina, intorno alle 9, con l’arrivo dei 7 diportisti  al porto Pignataro di Lipari ed il loro successivo trasferimento in albergo. 
Tutti e sette (2 uomini, 4 donne ed una bimba) visibilmente provati dalla brutta avventura ma, tutto sommato, in discrete condizioni di salute. 
Per i marinai delle due motovedette, anch’essi stanchi e provati, ma soddisfatti dell’esito dell’operazione di salvataggio,  si chiudeva una giornata davvero campale. 
Ieri mattino, infatti, avevano preso parte alle ricerche del sub disperso a Filicudi e nel primissimo pomeriggio erano state impegnate, unitamente alle squadre di terra, nella ricerca di un turista olandese che, nonostante il mare in tempesta, unitamente ad un amico, si era tuffato in mare nella baia di Unci a Canneto (Lipari). Mentre uno era  riuscito a guadagnare la riva, il secondo non era rientrato e, di conseguenza, era scattato l’allarme. 
Le ricerche hanno avuto, anche in questo caso, un lieto fine con il recupero del turista su una scogliera del Monterosa.
Tutte le operazioni sono state coordinate dal comandante del Circomare Lipari, tenente di vascello Paolo Margadonna
Un ulteriore motivo per plaudire a questi ragazzi.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 1° video (Giugno 2013)

Quarantunesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 1° video

Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo

14/10/2012
... E siamo arrivati al furto di olive..e non pochi chili
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/e-siamo-arrivati-al-furto-di-olive-e.html


14/10/1962I missili di Cuba
Un U-2, aereo spia statunitense, scopre che a Cuba i sovietici stanno installando in gran segreto rampe missilistiche in grado di lanciare testate nucleari. Si apre così la più grave crisi della guerra fredda, che fa temere al mondo lo scoppio di un conflitto nucleare.

Strade dissestate e pericolo per la pubblica incolumità. Interrogazione del consigliere Giuseppe Finocchiaro

Al Sig. Sindaco del comune di Lipari
Marco Giorgianni

Oggetto: Strade dissestate e pericoli per la pubblica incolumità
Da alcune settimane le principali strade del centro urbano sono interessate da lavori di ditte private che provocano difficoltà alla normale circolazione veicolare e, a causa degli interventi sul manto stradale non prontamente ripristinato e non adeguatamente segnalato, mettono a repentaglio l’incolumità degli individui oltre a provocare danni ai mezzi di trasporto.
Segnalo che moltissime strade dei centri urbani di Lipari e Canneto, ma anche importanti arterie di collegamento con le frazioni dell’isola, risultano essere dissestate e/o mal tenute, aggravando il pericolo di incidenti soprattutto in una stagione di pioggia e umidità come quella verso la quale ci avviamo.
La invito, pertanto, a provvedere al ripristino della segnaletica orizzontale soprattutto in prossimità di scuole e aree di passaggio in corrispondenza di strade a scorrimento veloce.

Per quanto sopra La interrogo e chiedo di conoscere:

1) Se le ditte impegnate nei lavori di cui sopra stanno provvedendo agli interventi come da relativa autorizzazione, in termini di tempistica ed altre ottemperanze previste (l'impresa che esegue i lavori dovrebbe essere obbligata al ripristino, a regola d'arte, del manto stradale e dei marciapiedi).

2) Se sono state attuate tutte le misure necessarie a garantire una viabilità scorrevole e un’adeguata sicurezza di pedoni ed automobilisti.

3) Se sono in programma, con adeguata copertura finanziaria,  interventi  volti al ripristino  delle strade particolarmente danneggiate.

4) Qual è la tempistica per la realizzazione di un’adeguata, nonché indispensabile, segnaletica verticale.

Colgo l’occasione per suggerire di approfittare dei prossimi mesi per programmare un serio piano  di viabilità, che comprenda la realizzazione e/o sistemazione di parcheggi, il controllo delle aree pedonali e quant’altro sia utile a rendere la viabilità di quest’ isola ordinata ed adeguata alla realtà turistica che ci vantiamo di essere.
Ad oggi, infatti, non posso che esprimere, seppur con rammarico, un giudizio negativo in merito alle problematiche sopra esposte, in quanto i risultati delle scelte fatte (o non fatte) sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.
Con l’auspicio che porrà la dovuta attenzione alla presente, attivando quanto in Suo potere per innescare una positiva “inversione di tendenza” , colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Cordialmente,
Consigliere comunale
Giuseppe Finocchiaro

AMP. La Voce Eoliana : "Finalmente signor Sindaco!"

Riceviamo e pubblichiamo:
Prendiamo atto con soddisfazione che il Sig. Sindaco ha trovato il tempo e la voglia di dare in qualche maniera riscontro alla richiesta di un incontro avanzatagli da questa associazione a mezzo PEC già diversi giorni addietro.
Certo, ancora una volta il metodo ed il merito appaiono censurabili; il primo cittadino si sente in qualche maniera in diritto di tacciare una libera associazione di comuni cittadini, che non hanno né interessi di natura elettorale né velleità da palcoscenico, di “allarmismo” teso a – non si sa bene per qual fine - delegittimare una proposta che egli ritiene ( legittimamente, per carità) di primario interesse per la collettività.
Abbiamo sempre affermato, concetto evidentemente sfuggito al Dott. Giorgianni, di non avere la pretesa di essere depositari del verbo ma di voler semplicemente, e nel pieno rispetto dei canoni che una democratica convivenza impone, informare i cittadini eoliani di cosa vuol dire per il loro territorio l’istituzione di una AMP.
Tacciare tale legittima iniziativa quale portatrice del male assoluto sol perché la prova di quanto affermato da questa associazione collide con l’altrettanto libero pensiero del primo cittadino francamente ci lascia sgomenti. Questa associazione non intende impartire lezioni a nessuno e gradirebbe che altri facciano altrettanto accettando serenamente un confronto fino ad ora negato. Nel merito vogliamo ricordare a chi legge che “i divieti” di cui si parla come attualmente esistenti riguardo la fruizione del nostro mare sono dettati, principalmente, ed in misura prevalente, da contingenti necessità di salvaguardia della pubblica incolumità e, come tali, essi possono essere revocati in ogni momento qualora vengano a cessare i relativi presupposti che , per come è noto all’amministrazione liparese, risiedono nella messa in sicurezza di alcune aree del contorno isolano interessate negli ultimi anni da fenomeni franosi. Ben altre limitazioni nascerebbero invece dalla regolamentazione conseguente all’istituzione di una AMP che soggiacciono a precisi dettami legislativi (la legge quadro sulle AMP del 1991 ) dai quali non è possibile derogare se non in misura assolutamente marginale.
Al riguardo, e fedeli alla nostra missione divulgativa, invitiamo chi ne ha interesse a prendere conoscenza, a titolo di mero esempio, del regolamento dell’AMP di Tavolara e Capo Coda Cavallo o anche di quello dell’AMP di Capo Caccia- Isola Plana o, se ne hanno ancor voglia, del Paco Nazionale del Gargano, che ricomprende il territorio delle isole Tremiti.
E poi si facciano un’idea sui pro e sui contro. Diversamente da chi sostiene senza se e senza ma l’istituzione di una AMP, noi continuiamo a informare invitando la gente a non fermarsi alle sempre più labili parole, ma ad affidarsi allo scritto che , nel nostro caso, si concretizza nei vari regolamenti delle AMP italiane.
Non abbiamo confuso mai alcunché e tanto meno tra parchi e AMP; forse l’amministrazione liparese sconosce che diverse aree di tutela del mare costituiscono propaggine di parchi terrestri; esempi ne sono il Parco Nazionale della Maddalena, quello dell’Arcipelago toscano, quello poc’anzi citato del Gargano ed altri ancora che non citiamo per non annoiare oltre misura il lettore.
Ci preoccupa invece l’affermazione del primo cittadino laddove egli conferma ...“che la discussione e l’analisi sulla perimetrazione e sul regolamento si faranno a tempo debito, vale a dire solo se e quando ci sarà una proposta seria in tal senso, che non può non essere conseguente ad un avvio della procedura, con la redazione degli studi e delle ricerche necessarie perché questa proposta sia realistica e credibile”.
Tradotto: intanto si avvia l’iter per l’istituzione della AMP senza alcun preventivo confronto con la popolazione, si acquisiscono gli studi e le ricerche necessarie per supportare tale istituzione e quindi “a lettu misu e tavula consuta” si coinvolgono gli isolani per proporre insieme un regolamento del quale si è ben consapevoli non potrà discostarsi dalle ferree linee guida della legge istitutiva. Traete voi le conclusioni!
La Voce Eoliana

Oggi è Venerdì 14 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Alba a Canneto (Lipari) Foto Katia Merlino

giovedì 13 ottobre 2016

Nel mare in tempesta due unità del Circomare - Guardia Costiera di Lipari stanno portando in salvo 8 persone

Due unità del Circomare - Guardia Costiera di Lipari stanno sfidando da oggi pomeriggio il mare in tempesta per prestare soccorso ad una imbarcazione a vela in difficoltà (ve ne avevamo già dato notizia) e che ha lanciato richiesta di soccorso.
In questo momento i ragazzi della Guardia costiera, tra non poche difficoltà, stanno operando nel mare tra Sant'Agata Militello e l'area a sud-ovest di Alicudi.
La Cp 2203 ha raggiunto l'imbarcazione in difficoltà e sta provvedendo al trasbordo dei passeggeri (7 adulti ed un bambino), In zona sta per arrivare anche la 818 che è dovuta tornare indietro a Lipari per fare bunkeraggio. Operazione necessaria  per poter prestare soccorso e non restare in mezzo al  mare, considerando che poco prima aveva fatto un altro soccorso e che la segnalazione originaria, proveniente dalla barca a vela, era sbagliata e li aveva portati a consumare ulteriore carburante.
L'operazione,  che si concluderà non tanto presto, è giusto evidenziarlo vede impegnati equipaggi che, con grande dedizione e spirito di sacrificio, sono in mare da stamattina, in quanto già impegnati a Filicudi nella ricerca del sub disperso. 
A loro va sicuramente il nostro plauso 

Provinciale Acquacalda - Quattropani : Ancora un incidente

Ancora un incidente sulla strada provinciale Acquacalda - Quattropani. Coinvolto un turista che viaggiava insieme ad una ragazza su un mezzo a due ruote.
Sembrerebbe, anche questa volta, a causa del materiale presente sulla sede stradale, sulla quale è bene ricordarlo, in più punti, finiscono pietre e terriccio che franano dal costone roccioso.
Soccorso dall'ambulanza del 118 è stato trasferito in ospedale dove gli è stata riscontrata una vasta ferita lacero contuso all'arto inferiore, oltre ad escoriazioni varie. Illesa la ragazza
Se le condizioni meteo lo permetteranno sarà trasferito con l'elicottero

Lipari, La Cava candidato a sindaco. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Per leggere l'articolo cliccarci sopra

Filicudi: Interrotte ricerche del sub. Oggi nonostante avverse condizioni meteo uomini e mezzi della Guardia Costiera impegnati in capillari ricerche

Sono state interrotte oggi, intorno alle quattordici, le ricerche del 24enne sub napoletano Lorenzo Lanzillo, disperso nel mare di Filicudi da domenica scorsa. 
Il giovane era uscito in mare con il suo gommone ed il suo cane (entrambi ritrovati) per una battuta di pesca nel tratto di mare antistante lo scoglio de La Canna. 
A fare interrompere le ricerche, in largo anticipo rispetto al calare del sole, sono state le avverse condizioni meteomarine che stanno interessando quella zona, ma più in generale l’intero arcipelago eoliano. 
Nonostante le condizioni del mare peggiorassero di ora in ora, anche oggi non è stato lasciato nulla di intentato affinchè si potesse ritrovare il giovane. 
I sub del terzo nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di Messina, in azione da lunedì scorso, hanno effettuato nuove immersioni. Il mare intorno a Filicudi, sino alla vicina Alicudi, è stato battuto, dalle motovedette del Circomare - Guardia Costiera di Lipari. A sorvolare lo specchio acqueo è intervenuto anche un elicottero del II° nucleo aereo della Guardia Costiera di Catania. Il tutto, purtroppo, tra la disperazione di parenti ed amici di Lorenzo, con esito negativo. 
A questo punto l’ipotesi più probabile, essendo stati ispezionati in modo capillare i fondali intorno alla Canna e nelle zone limitrofe, è che il corpo di Lorenzo possa essere stato trascinato altrove dalla corrente. 
Non appena le condizioni meteo marine miglioreranno i battelli del Circomare – Guardia Costiera torneranno a solcare il mare eoliano e, oltre ai normali controlli d’istituto, si porrà particolare attenzione, nella speranza di poter individuare e recuperare il 24enne sub napoletano. Contestualmente massima attenzione viene chiesta a tutti i mezzi commerciali e non, in transito.

AMP. Giorgianni: "Da Voce Eoliana toni da crociata...e messaggi allarmistici volti a creare preoccupazione e avversione"

Leggo con sorpresa la nota a firma della Voce Eoliana. Mi stupiscono i toni da crociata e i contenuti. 
Vorrei far notare ai lettori, come questa nota dimostri che l'associazione non intende accettare una discussione serena e perora invece un messaggio di allarmismo volto a creare preoccupazione e avversione verso un'idea progettuale di sviluppo e salvaguardia del nostro territorio, insinuando nei miei concittadini solo tanta confusione. 
Nella medesima nota, commettendo un grossolano errore, si mettono sullo stesso piano l'area marina protetta ed il parco, sul quale il sindaco si è invece dichiarato contrario. Si paventa addirittura come estrema conseguenza dell'istituzione della area marina protetta il divieto di accesso ad alcune aree, come se questi divieti nel nostro territorio non esistessero già, il fatto che qualche fruitore del mare non rispetti la legge, non vuol dire che la legge non esista! 
L'associazione parla di colossale presa in giro, asserzione che non ha nessun fondamento. 
Ribadisco la mia posizione: l'appuntamento che si prospetta per l'Amministrazione è la decisione di attivare o meno il percorso per l'istituzione o meno dell'area marina protetta, di cui, vorrei ricordare, nelle Eolie si parla da trenta anni. A tal fine l'Amministrazione si sta apprestando a sentire tutte le categorie per conoscerne le opinioni. 
Questo approccio è stato determinato dalla necessità di evitare una inutile quanto pregiudizievole bagarre, affinché nessuno interpreti quella sede come un palcoscenico su cui esibirsi o un palco per comizi elettorali. 
L'associazione dovrà, suo malgrado, riconoscere che il metodo scelto dall'Amministrazione per sentire le categorie lo sceglie il Sindaco, in quanto rappresentante e portatore delle istanze di tutti i cittadini e non le singole associazioni, che il governo locale sentirà se le stesse lo riterranno utile. 
La discussione e l'analisi sulla perimetrazione e sul regolamento si faranno a tempo debito, vale a dire solo se e quando ci sarà una proposta seria in tal senso, che non può non essere conseguente ad un avvio della procedura, con la redazione degli studi e delle ricerche necessarie perché questa proposta sia realistica e credibile. 
Tentare di spaventare la gente ad ogni costo, per trovare supporto ad un proprio punto di vista, è sinonimo di scarsa fiducia nelle capacità di analisi e confronto di una comunità ed io sono invece convinto che le nostre comunità siano capaci di un dibattito sereno anche su argomento delicato come questo. 
Lo ribadisco ancora una volta, tutte le categorie interessate, verranno legittimamente sentite prima che questa Amministrazione dia inizio ad un iter amministrativo per la realizzazione dell'area marina protetta. 
Il Sindaco
Marco Giorgianni

AMP,opportunità ma anche cura necessaria. Ma con quali regole?. La riflessione di Marco Manni

Riceviamo da Marco Manni e pubblichiamo:
Difficile esprimersi con un netto “Si - No”, senza analizzare attentamente ogni aspetto restrittivo e ogni prospettiva di sviluppo che l’Area Marina Protetta è in grado di offrire. Ora, è evidente che il nostro arcipelago, in terra e in mare, necessita urgentemente di  tutele.  Nella fattispecie, un turismo massivo e privo di regole  così come si pone e lo si propone, la pesca  illegale (a strascico, con serie di richiami, la pesca subacquea spregiudicata con prelievo di organismi e specie ittiche a rischio), sono fenomeni  ormai non  più tollerabili.
Partendo dal mare bisogna guardare a un nuovo modello di  sviluppo per affrontare le sfide già  in atto, che ci hanno già messo in secondo piano rispetto ad altre mete turistiche balneari. Né  tanto meno il nostro arcipelago sarà risparmiato dagli effetti della globalizzazione che di per sé impone nuove strategie e moderne  professioni .
 In questo senso l’istituzione di un’AMP segue una giusta direzione verso la preservazione, valorizzazione e promozione del nostro arcipelago e dei suoi peculiari connotati naturalistici.  Ciò impone però  il superamento di pregiudizi, apertura al nuovo, una rivoluzione nel nostro modo di pensare, di operare. Ma con regole equilibrate che, a mio modesto avviso, non potranno essere quelle adottate in una generica  AMP. Non si può realizzare un museo marino  di 115Kmq abitato da  quasi 13.000 abitanti.  Il nostro arcipelago vanta infatti 7 isole tutte abitate, con una superficie ed una popolazione che non ha paragoni rispetto ad altre realtà in cui vige l’AMP.
Francamente un modello AMP sullo stile delle Egadi, delle Tremiti, dell’Asinara, di Ventotene e S. Stefano, isole Ciclopi, appare improponibile e inadeguato  alle Eolie. Ad es. il sito  delle Egadi (isole  la cui popolazione di  circa 4.600 è distribuita su una superficie  di circa 20 Kmq)  http://www.trapaniegadiop.it/larea-marina-protetta-isole-egadi/  spiega chiaramente nel prospetto seguente, come  tutte le attività sportive e professionali di un’AMP svolte in mare, navigazione compresa ad ogni livello, debbano essere preventivamente autorizzate, ma anche come  maggiori concessioni  siano riservate  ai residenti . Ma nonostante ciò, dal mio modesto punto di vista (che è quello di un comune cittadino che vive il mare e che pratica sporadicamente  pesca dilettantistica), esse appaiono troppo restrittive per il nostro arcipelago.

Senza entrare nel tema dei risvolti professionali e occupazionali, mi limito ad accennare alcuni aspetti che sono sicuro possono interessare i comuni cittadini. E’ noto ad es., che in una AMP sono categoricamente vietate  anche ai residenti:  lo sci nautico e l’uso di  acqua scooter,  in ogni zona .Ciò appare allucinante se poi com’è ovvio mezzi di linea , da diporto e navi da crociera dovranno pur  accostarsi alle nostre isole da qualche zona regolamentata. La pesca subacquea è categoricamente vietata ovunque, si dice.
Più accettabili risultano le regole applicate nel Parco di La Maddalena, arcipelago paragonabile al nostro in termini di  popolazione ( circa 12.000 abitanti) più che di estensione ( circa 51 Kmq). Evidentemente  il numero di abitanti può giocare  un ruolo cruciale nella determinazione delle regole e delle restrizioni.
Premesso che si tratta di un Parco Nazionale e non solo di un’ AMP e sperando che dietro questa sottigliezza non si nasconda il diavolo, Il regolamento è consultabile su  http://www.lamaddalenapark.it/ente-parco/misure-di-salvaguardia
Nelle zone MB la pesca sportiva può essere praticata a bordo di unità navali, da terra o in ambiente subacqueo secondo la disciplina di dettaglio e solo previo possesso di apposita autorizzazione, rilasciata dall’Ente Parco ai soggetti e secondo le modalità indicati di seguito.
La quantità del prodotto pescato non può comunque superare i 5 kg  al giorno per persona, a meno  che tale quantitativo non sia superato dalla cattura di un singolo esemplare.
Art.40 - Nelle zone Mb del Parco la pesca sportiva può essere esercitata dai residenti senza alcuna autorizzazione... può essere praticata solo ed esclusivamente con i seguenti attrezzi: con bolentino anche con canna e mulinello a non più di tre ami; con lampada e fiocina ( solo residenti)con due canne singole da lancio o lenza, da terra, a non più di tre ami; con quattro canne singole da lancio o lenza, da terra, a non più di un amo; con lenza a traina a non più di due traine ad imbarcazione; con due nasse ad imbarcazione 
( solo residenti); con lenza per cefalopodi con non più di un attrezzo di cattura 
( polpara o totanara o seppiolara), per persona; con nattelli, non più di 5 per imbarcazione; con lenze pedagnate, non più di 5 per imbarcazione; con palamito a non più di cento ami, non più di un palamito per imbarcazione. 
Tale attrezzatura è consentita solo ai residenti .
A proposito della pesca subacquea , l’ Art.41 recita :
- La pesca subacquea è consentita nelle zone Mb, escluse le aree di cui all’art.10, solo ai residenti e può essere praticata dal 1° settembre al 30 giugno nei limiti stabiliti dalle vigenti  disposizioni regionali in materia. E’ consentita la pesca subacquea tutti i giorni a residenti e non residenti solo intorno all’isola di La Maddalena.
Niente male!
Marco Manni

Capo d’Orlando: arrestato dai Carabinieri un 29enne per detenzione di marijuana. (Fonte: Arma dei Carabinieri)

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
__________
Comunicato stampa del 13 ottobre 2016

Compagnia di Sant’Agata di Militello
Capo d’Orlando: arrestato dai Carabinieri un 29enne per detenzione di marijuana.
Nella serata di mercoledì 12 ottobre 2016 i militari della Compagnia Carabinieri Sant’Agata di Militello, nell’ambito di mirati servizi coordinati finalizzati al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti nei comuni della giurisdizione, traevano in arresto, a Capo d’Orlando, MUSARRA Fabio Basilio, classe87 aluntino, per detenzione illecita di sostanza stupefacente del tipo marijuana. I Carabinieri, accortisi del giovane, già noto alle forze dell’ordine, lo fermavano per un controllo e lo trovavano in possesso di diverse dosi di marijuana accuratamente confezionate artigianalmente.
La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione nella quale i Carabinieri rinvenivano materiale per la coltivazione ed il confezionamento della sostanza stupefacente (bilancini di precisione, ritagli di giornale e cellophane, lampade alogene, sementi, ventilatori).

I militari operanti procedevano ad informare l’Autorità Giudiziaria dell’arresto, la quale disponeva gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida davanti il Tribunale di Patti.

Imperversa il maltempo. Barca in difficoltà al largo di Alicudi-Filicudi. Il video di Francesca Falconieri della mareggiata a Salina

Imperversa il maltempo nelle Eolie. Forti raffiche di vento stanno ingrossando il mare. Si registrano già forti difficoltà nei collegamenti marittimi in particolare verso le isole minori dell'arcipelago.
Al largo di Alicudi e Filicudi vi è una barca a vela in difficoltà. Da Lipari sono partiti i mezzi del Circomare - Guardia Costiera di Lipari per rintracciare, recuperare il mezzo e trainarlo al sicuro. A bordo vi sarebbero 7 adulti e un bambino.
Vi proponiamo un video della nostra collaboratrice Francesca Falconieri delle prime avvisaglie delle avverse condizioni meteomarine su Santa Marina Salina

Riconversione area pomicifera: la risposta al Circolo di Legambiente nell’intervento del prof. Mondini

Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
Gentile Direttore, Le trasmetto intervento reso dal Prof. Mondini del SITI del Politecnico di Torino dove vengono già rappresentate alcune delle preoccupazioni esposte dal Circolo di Legambiente e peraltro illustrate dallo stesso docente in occasione del suo intervento del 19 settembre.

Intervento prof. Giulio Mondini, Direttore di SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione
Il workshop che si è recentemente concluso ha rappresentato un momento importante per il tema della riqualificazione delle ex cave di pomice nell’isola di Lipari, oltre a essere una tappa fondamentale del processo di riqualificazione dell’intero sistema delle Isole Eolie.
Le proposte progettuali formulate dai partecipanti costituiscono, al momento, una fase esplorativa delle diverse possibilità che si potranno configurare, e soprattutto rappresentano la base per avviare un dibattito durante il quale, nei prossimi mesi, la comunità diventi sempre più una protagonista attiva.
Come ho avuto modo di ricordare durante il mio intervento all’apertura dei lavori del workshop, il ruolo della comunità e la sua partecipazione, rappresentano la base per qualsiasi strategia di intervento che si vorrà mettere in atto. Il concetto della sostenibilità, contesto imprescindibile – soprattutto laddove ci si confronta con un territorio che è patrimonio dell’Umanità - impone di pensare all’intero ciclo del progetto, ovvero di valutare in anticipo sia le azioni progettuali, sia le ricadute che queste potranno generare. In quest’ottica, la trasformazione che verrà attuata sulle zone che ospitavano le cave di pomice dovrà tenere conto non solo delle risorse materiali disponibili, ma anche delle risorse umane che erano prima impiegate nell’attività estrattiva. Tale questione veniva già sottolineata dagli organi consultivi dell’UNESCO, quando nel 2007 raccomandavano di procedere all’estinzione delle attività di estrazione e di attuare un piano di riqualificazione degli aspetti ambientali e dei lavoratori, verso i quali indirizzare percorsi formativi volti a promuovere nuove figure professionali nel settore turistico e culturale.
Ritengo utile focalizzare l’attenzione sul concetto di “rigenerazione territoriale” che, a mio avviso, dovrà essere attuata a Lipari su un comprensorio esteso che va da Canneto ad Acquacalda. Si tratta di innescare un processo ampio, che a partire dal potenziale offerto dalle risorse naturali, culturali, economiche e sociali, sappia costruire una nuova identità e veicolare una rinnovata immagine del territorio. Il progetto di architettura deve sempre tenere conto che opera su di un paesaggio «vivente» e che l’ambiente, in senso lato, fonda le premesse per il progetto: le bellezze naturali, le risorse ambientali, le ricchezze culturali, la biodiversità di specie e di ecosistema, le qualità percettive di un territorio, le stratificazioni storiche, le reti sociali sono gli elementi che possono dare vita ad una riconversione. Tutti questi elementi, che sono ben esplicitati dalla Dichiarazione di Valore Universale con la quale l’UNESCO ha ratificato l’iscrizione del sito delle Isole Eolie alla Lista del Patrimonio dell’Umanità nel 2000, rappresentano certamente un punto di partenza privilegiato per la rigenerazione territoriale, che, a mio avviso, deve allacciare le prospettive di sviluppo economico allo straordinario valore culturale, naturale e paesaggistico dell’isola.
Progetti di questa natura, che investono l’intero sistema “terra-acqua” delle isole Eolie, devono partire innanzi tutto dalla messa in sicurezza del comprensorio: questione imprescindibile per poter avviare un confronto serio e fattibile su una parte rilevante dell’ambito costiero, sia per quanto riguarda le cave nel loro complesso ma anche rispetto alla caratterizzazione della discarica di Punta Castagna, al fine di poter procedere alla sua bonifica. Tali elementi costituiscono una priorità a qualsiasi proposta di riutilizzo, il quale non può in alcun modo essere immaginato come mero recupero delle parti immobiliari. Si tratta infatti di operare un bilanciamento fra il sistema “acqua- costa-entroterra” in grado di riequilibrare le attività dell’isola, non solo turistico-ricettive, e fare in modo che queste possano contribuire ad un reale progetto improntato verso la sostenibilità per la comunità delle Eolie.

AMP. La Voce eoliana contesta l'impostazione settoriale delle riunioni indette dall'amministrazione Giorgianni e lancia nuovi allarmi

Riceviamo e pubblichiamo:
L'Associazione La Voce Eoliana, nel prendere atto che l'Amministrazione comunale di Lipari ha finalmente deciso di calendarizzare alcuni incontri aventi ad oggetto la ventilata istituzione di una AMP alle Eolie, stigmatizza l'errore di metodo seguito, assolutamente non condivisibile.
Sono stati infatti indetti incontri settoriali che, escludendo di volta in volta le altre categorie - nonchè la cittadinanza - non potranno che incrementare il disagio dovuto ad una non completa informazione su aspetti che, inevitabilmente, sono interconnessi e non consentono pertanto, ove trattati singolarmente, di avere un quadro complessivo della situazione che si verrebbe a creare con l' imposizione di una AMP e dei vincoli e limitazioni che ne conseguono non soltanto ( e non solo) per questa o quella categoria, ma per l'intero sistema economico del nostro territorio.
In sintesi: è giocoforza attendersi l'ennesima disinformazione (o, se vogliamo, una non imparziale informazione).
Tale nostro timore è rafforzato dalla recente intervista rilasciata dal Sindaco di Lipari (quanto agli altri Comuni: non pervenuti) il quale, ferme restando le sue personali convinzioni, come tali meritevoli di assoluto rispetto, parla dell'incontro del 09.11 p.v. a Palermo come l'avvio del procedimento di istituzione della AMP.
Se così fosse è di solare evidenza che gli incontri programmati in fretta e furia (ben tre nella sola giornata di sabato prossimo) siano il tentativo di precostituirsi un consenso sociale in realtà del tutto posticcio da spendere a Palermo.
Informare è concetto del tutto diverso, implica il continuo (ed effettivo) confronto tra le varie anime della popolazione locale e tra questa ed i sostenitori dell'una o dell'altra tesi sulla opportunità di istituire una AMP.
Non possiamo invece, ancora una volta, non rilevare come sia mancato sino ad oggi, e rischi di mancare da quì al 09.11, una tale confronto, così come i fautori del SI perseverino nell'ancorare la propria tesi ad evanescenti proclami senza alcun supporto probatorio circa la bontà e la convenienza di istituire l'ennesima ragnatela di vincoli che rischia di mettere definitivamente in ginocchio l'economia locale.
A fronte di tale assunti questa Associazione ha invece dimostrato, anche con studi indipendenti, come le popolazioni vessate da parchi e AAMMPP siano oggi allo stremo vista l'involuzione della propria economia.
Si chieda alla gente di Marettimo, che pure aveva fortemente voluto l'istituzione della AMP abbindolata dalla illusoria prospettiva di avviarsi verso un fulgido futuro tutto a loro riservato, cosa ne pensano oggi e quali vantaggi hanno ricevuto. Si pensi solamente che, così come nell'arcipelago toscano, anche alle Egadi l'AMP ha portato ad un esponenziale incremento della pesca illegale, conseguenza di vincoli e divieti sempre più stringenti - e spesso irragionevoli - proprio in danno del comparto pesca locale.
Si chieda alla competente autorità marittima di quei luoghi quante unità da pesca e da trasporto sono state poste in disarmo o rottamate in questi anni; ci si informi sul fallimento dell'attività di pescaturismo, presentata come la panacea per i pescatori a fronte delle limitazioni loro ulteriormente imposte. Qualcuno sa ( o gli è stato detto) che per esercitare tale attività le imbarcazioni "riconvertite" sono state gravate di tutta una serie di pesi ed oneri tali da rendere addirittura antieconomica la sola uscita in mare?
Cari esercenti l'attività di noleggio vi è stato spiegato che non avrete più certezza di poter esercitare la vostra attività con continuità visto che l'autorizzazione vi verrà rilasciata annualmente (con scadenza al 31.12) e solo entro i limiti - di licenze e/o di numero di imbarcazioni - che l'Ente Gestore riterrà di dover predisporre di anno in anno? E chi, ad esempio, vorrà investire in tale attività esponendosi economicamente come potrà avere certezza del proprio piano di rientro programmato visto un tale clima di incertezza? Ed ancora, siete sicuri, voi che noleggerete generalmente a soggetti non residenti, che i vostri clienti abbiano la voglia - o solo le competenze nautiche - per evitare di incorrere in una salatissima sanzione per avere inconsapevolmente violato questo o quel divieto che verrà loro immediatamente contestato dalla inflessibile autorità di controllo di turno?
E potremo parlare dei barcaioli (ai quali verrà precluso l'accesso alle aree più belle dell'arcipelago che diventeranno, statene certi, zone A) e financo dei diving che si vedranno limitare il numero di immersioni giornaliere e quello dei partecipanti ad ogni immersione.
Noi vogliamo solo informare di modo che la gente abbia la piena consapevolezza di cosa comporta una scelta come quella di entrare a far parte di una AMP e non si lasci abbindolare dalle sirene di questo o quel rappresentante politico, o da questa o quella associazione ambientalista.
Per noi il metodo da seguire è chiaro e lo abbiamo già più volte espresso:
PRIMA si chieda alla cittadinanza, dopo averla adeguatamente informata, SE VUOLE l'AMP e solo in caso affermativo si discuta su perimetrazione e regolamento; agire all'incontrario prospetta invece una colossale presa in giro e non promette nulla di buono sia per la futura perimetrazione che per il regolamento.
A breve comunicheremo il calendario di incontri informativi in fase di predisposizione da parte di questa Associazione.
La Voce Eoliana