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lunedì 17 aprile 2017

Turismo: Buona la prima. Eolie a Pasqua meta in prevalenza di stranieri

Buona partenza per la stagione turistica nell’arcipelago eoliano. 
La Pasqua ha portato nelle isole un buon numero di turisti, in particolare stranieri. 
Confermate, quindi, le previsioni della vigilia che parlavano di un incremento di presenze, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, quantificabile intorno all' 8 - 10%. 
Tali presenze si sono notate con grande evidenza il giorno di Pasqua a Marina Corta (Lipari) dove i vacanzieri, unitamente ad una marea di isolani, hanno assistito al sempre emozionante incontro tra il Cristo Risorto e la Madre. 
Le isole più gettonate sono state Lipari, Stromboli e Salina anche se un discreto numero di “turisti”, in prevalenza proprietari di case, ha raggiunto anche Vulcano, Panarea e Filicudi. In quest’ultima isola si è protestato in quanto, già da sabato, l’unico collegamento del lunedì di Pasquetta in aliscafo era in overbooking e sulla nave non c’erano posti per le auto. Non sono mancati gli escursionisti di un giorno, arrivati dalla costa calabra e sicula con i vaporetti privati, e oggi circa 700 crocieristi che hanno “sciamato” per le vie del centro di Lipari ed effettuato escursioni in pullman. 
Chi ha scelto le Eolie ha trovato delle condizioni meteo tutto sommato buone se si considera che il giorno di Pasqua l’ha fatta da padrone il sole (ad eccezione di una lieve velatura mattutina), mentre Pasquetta è stata caratterizzata da un clima incostante con sprazzi di sole che, al mattino, si sono alternati ad annuvolamenti. 
In ogni modo, tra un rannuvolamento che faceva temere il peggio e un timido raggio di sole che induceva all'ottimismo, non è mancata l'organizzazione delle gite e dei picnic nelle zone più alte delle isole o nelle spiaggette. 
Chi ha scelto le spiaggette è stato “premiato” dal sole che nel primissimo pomeriggio, vincendo le nubi ha invogliato al primo bagno dell’anno in mare. 
I meno temerari, pur non rinunciando a celebrare la Pasquetta, hanno puntato ad un pranzo nelle case di campagna, sotto una comoda tettoia che potesse in qualche modo fare fronte ad eventuali precipitazioni.

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