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sabato 1 luglio 2017

Programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava dell’Isola di Lipari. La relazione del consulente Sidoti

Alla cortese attenzione del Sindaco Marco Giorgianni


Oggetto: Realizzazione del programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava dell’Isola di Lipari.

Egregi Tutti,

la presente relazione è da ritenersi un’integrazione di quelle redatte nelle date 08.02.16, 26.03.16, 18.06.16 e 17.01.17 – trasmesse queste a mezzo email al Sindaco del Comune di Lipari e, per conoscenza, agli organi di stampa del territorio – al fine di rendere pubbliche le attività condotte dal Consulente Volontario, Dott. Angelo Sidoti, sul tema dello “Sviluppo e della gestione dell’Accordo per la realizzazione del programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava site nell’isola di Lipari”.

Nell’espletamento del mandato ricevuto, il cui termine è scaduto in data 12.06.17, il Sottoscritto ha interloquito con la struttura comunale – nella persona di funzionari e di dirigenti - con Enti e Organizzazioni del Territorio, con la Curatela Fallimentare e, infine, con importanti Atenei Universitari, sia italiani che esteri, Centri di Ricerca e Ordini Professionali.

Dopo una prima attività di ricognizione, sono state intraprese importanti relazioni con il sistema Universitario e con strutture private; si è ritenuto opportuno richiedere il supporto di tali Enti poiché gli stessi possiedono cognizioni e strumenti in grado di fornire un valido supporto all’Amministrazione, aiutandola e supportandola nell’individuazione di idee progettuali da sviluppare nell’area oggetto di intervento.

In particolare, gli Atenei coinvolti sono i seguenti:

- Unesco Chair SITI, Cattedra Unesco, del Politecnico di Torino, convenzione del 25.10.16;

- Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU e Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni AUIC, convenzione del 03.11.16;

- Dipartimento di Management della Facoltà di Economia, convenzione del 23.12.16.

Con la collaborazione di queste strutture e con l’interesse manifestato da altri soggetti privati loro tramite (esempio: Westminster University di Londra, Chambers University of Göteborg, Urban Future Organization), sono stati organizzati sul Territorio due Workshop sul tema della Riconversione delle Cave di Pomice:

- Il primo tenutosi a Lipari dal 19-24 settembre 2016 dal titolo “Future Lights on a Vulcanic Landscape”;

- Il secondo avviato a Lipari il 03 novembre 2016 dal titolo “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries.” che si concluderà il prossimo mese di ottobre 2017.

Il contenuto dei suddetti Workshop vengono pubblicati sul sito “parcogeominerariopomice.it” – sito creato e gestito dal Consulente Volontario - al fine di rendere pubblico di volta in volta lo svolgimento delle relative attività.

Per quanto riguarda i rapporti con la Curatela della società Pumex Spa, rappresentata dal Prof. Massimo Galletti, questi si sono limitati ad una mera richiesta di accesso alle aree per i sopralluoghi effettuati durante i due Workshop nonché all’attività legale avviata dall’Avv.to Antonio Vitrano del Foro di Messina relativa alle azioni di rivendica e/o restituzione di fabbricati e terreni che sono state proposte tramite due distinte istanze di insinuazione al passivo fallimentare.

Allo stato attuale l’attività di recupero immobiliare dal Fallimento versa in uno stato di stallo stante che il G.D. non ha ancora fissato l’udienza per la trattazione di tutte le istanze tardive di insinuazione al passivo, ivi comprese quelle presentate dal Comune di Lipari.

Sul tema della messa in sicurezza delle aree di cava di Porticello, ho ricevuto in data 16.06.17, dietro mia sollecitazione, copia del verbale redatto in data 11.04.17 presso il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana. L’amministrazione comunale in occasione di questa riunione veniva rappresentata dall’Avv.to Gaetano Orto.

A conclusione dell’incontro venivano indicate le azioni da intraprendere che di seguito si elencano:

- Intervenire sulla curatela fallimentare;

- Definire cosa occorre in termini economici per intervenire con un’azione risolutiva;

- Segnalare la problematica e informare opportunamente il Dipartimento Territorio e Ambiente;

- Trasmettere tutte le ordinanze emesse per avere contezza di ciò che già è stato fatto;

- Effettuare una quantificazione dei costi dell’intervento in modo da verificare le ricorse economiche disponibili;

- Verificare il progetto autorizzato dalla Soprintendenza; se vi sono opere strutturali da effettuare e/o se per la regimentazione delle acque viene interessato un corso d’acqua è necessario coinvolgere l’Ufficio Genio Civile in relazione al R.D. 523 sulle opere idrauliche.

Il tema della messa in sicurezza è stato oggetto di studio e di analisi fin dall’inizio del mandato e successivamente approfondito in forma didattica in occasione dei due Workshop. Sono stati stimati tempi di intervento di due anni e costi per la messa in sicurezza definitiva dell’Area di circa 5mln.

Per quanto riguarda le azioni da intraprendere nei confronti della Società Italpomice Spa, è stato conferito incarico all’Avv.to Antonio Vitrano per la valutazione della sussistenza delle condizioni per la dichiarazione di fallimento della stessa società nonché per la predisposizione e proposizione dell’istanza di fallimento, ad oggi non ancora depositata.

Da quanto consta al Sottoscritto, il relativo parere (che conclude con una valutazione di fallibilità della Italpomice Spa) è stato trasmesso all’Amministrazione tramite comunicazione pec del 07.04.17; da tale data il legale è in attesa di ricevere dalla stessa Amministrazione la documentazione attestante le ragioni di credito vantate nei confronti della società.

Sempre per ciò che concerne la Italpomice Spa, il Sottoscritto ha provveduto, in data 16.06.17, a richiedere formalmente all’Ufficio legale del Comune informazioni in merito allo stato del procedimento amministrativo di rilascio del titolo edilizio per la realizzazione di un Complesso turistico-residenziale in località Acquacalda.

All’esito di tale richiesta, l’Ufficio comunale ha provveduto, in data 27.06.17, a trasmettere al Sottoscritto gli atti endoprocedimentali del III° Servizio Urbanistica prot. n. 3147 del 10.02.17 e prot. n. 5597 del 10.03.17, nei quali (pur prendendo atto della decisione assunta in merito dal Tar di Catania) viene esplicitata la persistenza delle ragioni ostative al rilascio della concessione edilizia, in ragione della sua attuale incompatibilità con le prescrizioni dettate dal vigente P.R.G.

Nessuna attività è stata svolta dal sottoscritto sulle materie oggetto di estensione di incarico vedi determina n. 7 del 13.02.17 (Terme di S. Calogero e Cave di Caolino), se non limitata ad una breve attività di ricognizione documentale.

Le attività che si consiglia di affrontare nei prossimi 6 mesi sono le seguenti:

- dare immediato riscontro alle azioni suggerite dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile in merito alla messa in sicurezza delle aree di cava:

- definizione di tutte le problematiche riguardanti la Società Italpomice Spa;

- chiusura del Workshop organizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano prevista per il mese di Ottobre 2017;

- verifica con gli organi competenti del Sistema di Governo del Sito Unesco Isole Eolie;

- verifica dell’esito dell’Istanza presentata ai sensi della L.77/2006;

- incontri con i portatori di interesse per tracciare linee guida per la redazione di un Piano di Sviluppo Turistico dell’Arcipelago; tale attività, ritenuta necessaria da tutti i Soggetti coinvolti nel progetto fino ad oggi;

- proseguire con le attività di ricognizione del sito delle Terme di S. Calogero e delle Cave di Caolino.

- incontri preliminari finalizzati alla stesura di un Bando Internazionale.


Dott. Angelo Sidoti


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