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mercoledì 13 dicembre 2017

Finte nozze con migranti, prescrizione per 25 imputati. Tra questi vi sono quattro nativi di Lipari ma residenti altrove

Il pm Matteo De Micheli, nel processo scaturito dall’operazione “Don Rodrigo” sui falsi matrimoni – contratti da migranti a caccia della cittadinanza italiana – con donne disposte a sposarsi in cambio di poche decine di euro, ha chiesto al Tribunale la dichiarazione di non doversi procedere nei confronti dei 25 imputati, perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione per tutti i reati. Lo stesso Tribunale, presidente Fabio Processo, componenti Valeria Gioeli e Francesco Alligo, aveva invitato le parti a concludere in presenza della maturata prescrizione dei reati. Tuttavia, dopo gli interventi dei legali, il Tribunale ha comunicato che il dispositivo della sentenza sarà letto nell’udienza del 5 febbraio.
Il processo, scaturito da una inchiesta dei carabinieri, che si concluderà con la prescrizione, era iniziato il 7 luglio 2013 e, per il cronico “turnover” dei magistrati ha subito rallentamenti. La prescrizione sarà dichiarata per Moez Larafa, tunisino di 38 anni, residente a Fiumarella di Milazzo, considerato uno dei nove capi promotori dell’organizzazione mista “italo magrebina” che combinava i matrimoni di donne e uomini nordafricani da una parte e siciliane e siciliani dall’altra, inscenati per permettere agli immigrati di ottenere il permesso di soggiorno in Italia e la futura cittadinanza. I nomi degli altri 24 indagati che usciranno indenni dal procedimento sono: Angelo Arcoraci, 31 anni, originario di Barcellona e residente a Milazzo; Angela Acquaro, 60 anni, originaria di Lipari e abitante a Milazzo; Michele Acquaro, 53 anni di Lipari con residenza a Milazzo; Lamine Mohamed Jemaa, 55 anni, tunisino con abitazione a Milazzo; Abdelkader Madouri, tunisino di 55 anni, di Milazzo; Raffaela Mirabello, 35 anni, originaria di Messina e residente a S. Filippo del Mela; Giuseppina Munafò, 45 anni, di Giammoro di Pace del Mela; Sebastiano Pirri, 53 anni, originario di Montalbano e residente prima a S. Filippo del Mela e di recente a Barcellona; Davide Scoglio, 31 anni, di Lipari e abitante a S. Lucia del Mela; Pasqualino Scoglio, 55 anni di Lipari, con domicilio a Milazzo; Maria Tolomella, 29 anni, originaria di Napoli con residenza a S. Lucia del Mela; Moktar El Zgaida, marocchino di 45 anni, di Milazzo. Prescrizione anche per gli indagati la cui posizione sembrava inizialmente meno gravosa perché non erano stati raggiunti da misura cautelare: Cherkaoui Zgaida di 55 anni, residente a S. Filippo del Mela; Monica Palmiero di 43 anni, originaria di Napoli e residente a Milazzo; Maria Renda Popolo, 25 anni, originaria di Messina, ufficialmente residente a Giammoro di Pace del Mela e dimorante a Torregrotta; Giuseppa Russo, 45 anni di Fiumarella di Milazzo; il tunisino Abderraouf Jemaa, 45 anni, abitante a S. Marco di Milazzo; il marocchino Jaouad El Abboubi, 32 anni residente a Milazzo. Prescrizione anche per Paola Tolomella e Giovanna Smiroldo, entrambe di Milazzo, Antonino Iatino di S. Lucia del Mela che aveva contratto un matrimonio in Municipio il 26 marzo 2009; Nunzia Taranto che si era sposata con un marocchino il 25 settembre 2008 a Valdina; Maria Popolo Renda sposatasi il 6 agosto 2009 con un magrebino; Annamaria Bruno che contrass un matrimonio nell’agosto 2009 e Antonina Milazzo che si sposò il 3 giugno del 2009 a Milazzo con un tunisino. I matrimoni fittizi avevano il solo scopo, in cambio di soldi, di garantire agli stranieri privi dei permessi di soggiorno la regolare permanenza in Italia. (l.o.)

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