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martedì 17 novembre 2015
Attenzione alla email "On est tous Paris" è un virus
Circola sul web un’allerta: non aprite la mail intitolata “on est tous Paris”. All’interno, affermano sempre sul web, “c’è una foto di un bebè con il braccialetto. Non cliccare sulla foto è un virus micidiale”.
Circola anche su whatsapp; alla fine su Whatsapp c’è l’invito a passare il messaggio.
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Aiutiamo la signora Ricci ad aiutare
Caro direttore,
Sto cercando di aiutare una persona di Lipari che sta attraversando un momento molto difficile dal punto di vista economico.
Se tu potessi aiutarmi con i tuoi mezzi ti ringrazio.
Sono del parere che noi che abbiamo tutto non dovremmo lasciare nella disperazione le persone che incontriamo durante il cammino di questa vita. Siamo potenzialmente tutti a rischio e la solidarietà esiste proprio per questo.
Non ho bisogno di dire chi è nel bisogno ma conosco troppe situazioni ed ho preso a cuore questa persona umile ma soprattutto buona.
Puoi menzionarmi in modo tale che il ricavato arrivi a me direttamente per la gestione dei bisogni di questa persona.
A presto perchè poi ci saranno i ringraziamenti ufficiali.
Con tutta la mia stima.
Lina Ricci
NDD - Chi può e vuole dare una mano può contattare la signora Ricci presso l'ufficio postale di Lipari Centro
Sto cercando di aiutare una persona di Lipari che sta attraversando un momento molto difficile dal punto di vista economico.
Se tu potessi aiutarmi con i tuoi mezzi ti ringrazio.
Sono del parere che noi che abbiamo tutto non dovremmo lasciare nella disperazione le persone che incontriamo durante il cammino di questa vita. Siamo potenzialmente tutti a rischio e la solidarietà esiste proprio per questo.
Non ho bisogno di dire chi è nel bisogno ma conosco troppe situazioni ed ho preso a cuore questa persona umile ma soprattutto buona.
Puoi menzionarmi in modo tale che il ricavato arrivi a me direttamente per la gestione dei bisogni di questa persona.
A presto perchè poi ci saranno i ringraziamenti ufficiali.
Con tutta la mia stima.
Lina Ricci
NDD - Chi può e vuole dare una mano può contattare la signora Ricci presso l'ufficio postale di Lipari Centro
Racket delle estorsioni. Arrestati in 8 del clan "Barcellonesi". I nomi e le motivazioni dell'arresto. Incendiarono anche nave da mini-crociere per le Eolie
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di
Gotto e della Sezione Anticrimine del R.O.S. di
Messina, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, Dr. Giovanni DE MARCO,
su richiesta del Procuratore Capo Guido LO
FORTE e dei P.M. Vito DI GIORGIO
ed Angelo CAVALLO della Direzione
Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo.
L’operazione ha portato
all’arresto di 8 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione
per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina,
porto abusivo di arma da fuoco, furto e incendio, aggravati dalla disponibilità
di armi e materiale esplodente nonché dall’aver commesso i fatti avvalendosi
delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p., al fine cioè di agevolare
l’attività dell’associazione mafiosa denominata “famiglia barcellonese”.
Questi i destinatari della
misura cautelare:
1.
OFRIA Giuseppe, nato a Milazzo il
05.04.1994
2.
D’AMICO Bartolo, nato a Messina il 05.12.1989
3.
CHIOFALO Marco, detto “Balduccio”, nato a Barcellona P.G. il 18.01.1993
4.
CHIOFALO Salvatore, nato a Barcellona P.G. il 26.09.1989.
5.
BENVENGA Santino, detto “Gigi”, nato a Barcellona P.G. il 13.09.1992
6.
FIORE Giovanni, nato a Milazzo l’08.03.1989.
7.
BIONDO Tonino, detto “palloncino”, nato a Reutlimgen (Germania) il 09.09.1975.
8.
CRISAFULLI Carmelo, nato a Messina il 07.04.1990.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate nel 2014 dai
Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito di una serie
di gravi danneggiamenti, portati a termine nel comprensorio tirrenico della provincia
di Messina, i cui esiti, anche grazie allo sviluppo investigativo degli
elementi emersi a margine dell’operazione “Gotha 5”, che tra i mesi di aprile e
giugno 2015 ha portato all’esecuzione di un totale di 32 provvedimenti
restrittivi, e delle dichiarazioni di 2 nuovi collaboratori di giustizia, hanno
permesso di comprovare l’operatività, nell’area barcellonese, di un gruppo
criminale affiliato a “Cosa Nostra” dedito alle attività estorsive e al
narcotraffico, documentando i ruoli dei diversi sodali nella realizzazione di
molteplici atti intimidatori e danneggiamenti funzionali all’imposizione del
racket sia nel settore dei servizi di sicurezza privata all’interno delle
discoteche di Barcellona P.G. e Milazzo, sia in quello del trasporto marittimo dei
turisti verso le isole Eolie.
Inoltre è stato possibile individuare gli autori degli incendi che
hanno causato la distruzione di gran parte della discoteca-sala ricevimenti
“Villa Liga” ubicata nel Comune di Furnari-ME (circa 1 milione di euro di danni)
e della motonave da diporto di 32 metri “Eolo d’oro”, impiegata per
minicrociere nelle isole Eolie (circa 800mila euro di danni, interamente
indennizzati attraverso i fondi messi a disposizione dalla “FAI-Federazione
Antiracket Italiana”) avvenuti rispettivamente in data 13 agosto e 3 dicembre
2014 .
Per entrambi gli avvenimenti, nell’immediatezza dei fatti,
numerosi sono stati i messaggi di solidarietà provenienti dall’intera opinione
pubblica come molteplici sono state le iniziative di sostegno, finalizzate a
far ripartire le attività così duramente colpite dagli atti incendiari.
L’attuale ordinanza emessa dall’A.G. ha confermato, ancora una
volta, la complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri recentemente
che ha individuato l’esistenza di un gruppo criminale operante nell’ambito
della famiglia mafiosa c.d. “dei
barcellonesi”, riconducibile agli odierni indagati.
Come nei precedenti provvedimenti cautelari, anche le odierne
risultanze investigative hanno statuito l’esistenza del citato gruppo dedito a
violenti delitti commessi nell’hinterland barcellonese. Risultanze
ulteriormente confermate anche dalle dichiarazioni rese dai nuovi collaboratori
di giustizia, MUNAFO’ Franco ed ALESCI Alessio, già colpiti dalle
citate ordinanze di custodia cautelare i quali, oltre a confermare l’esistenza del gruppo
criminale cui appartenevano (riferibile al medesimo ALESCI Alessio ed al nipote OFRIA
Giuseppe), hanno svelato i nomi dei soggetti che hanno rappresentato nel corso
del tempo l’ assetto operativo dell’associazione mafiosa, composto anche dalle persone tratte in arresto
in data odierna, prima in libertà.
Ancora una volta nella presente ordinanza è contestata
l’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con
l’aggravante di poter disporre di armi e materie esplodenti. Nel caso specifico
è stato colpito dal provvedimento in argomento BIONDO Tonino, ritenuto custode della sostanza stupefacente nonché
di un arsenale di armi, a disposizione dell’intero gruppo di OFRIA Giuseppe, ALESCI Alessio, D’AMICO
Bartolo e CHIOFALO Marco. Nella
stessa operazione è stato tratto in arresto anche CRISAFULLI Carmelo, autore in concorso con altri due complici della
rapina al supermercato “Spaccio Super Fresco” di Campogrande di Tripi. Nel corso
di tale rapina i malviventi, per guadagnarsi la fuga, esplosero due colpi
d’arma da fuoco di cui uno ferì un cliente provocandogli gravi lesioni ad una
gamba.
Il provvedimento cautelare ha messo in luce, inoltre,
l’estrema ferocia e violenza con cui gli appartenenti al sodalizio barcellonese
hanno affermato la propria egemonia sia nell’ambito dei servizi di sicurezza
privata all’interno delle discoteche della zona di Milazzo e Barcellona P.G.,
sia nel settore del trasporto turistico per le isole Eolie. Sintomatici in tal
senso sono gli incendi della sala ricevimenti “Villa Ligà” e della nave da
crociera “Eolo d’oro” che portano, entrambi, la firma dell’organizzazione
criminale colpita con l’odierna operazione.
L’incendio di “Villa Ligà” fu deciso da ALESCI Alessio, MUNAFÒ
Franco e OFRIA Giuseppe dopo che
quest’ultimo, durante una serata danzante, ebbe una discussione con alcuni
componenti del servizio di sicurezza del locale. Nonostante la stessa sera l’OFRIA avesse umiliato pubblicamente e
aggredito fisicamente tali soggetti, sottolineando il proprio “rango mafioso”,
il gruppo si determinò a un gesto eclatante. Secondo quanto riportato dai
collaboratori, OFRIA era intenzionato a vendicarsi a livello personale con chi
non l’aveva rispettato in quella circostanza: “a questo pezzo di merda glielo devo fare pagare, o gli brucio la
macchina o gli sparo nella macchina” ma la decisione finale fu di dare un
segnale di pubblica intimidazione da parte di tutto il gruppo ”<<No, lo sai che facciamo? La cosa
migliore ce la prendiamo con il locale, e gli facciamo vedere il segno del
potere, loro si comportati così? Niente per nessuno>> e così è stato. Si
è organizzato e si è bruciato il locale”. L’azione di fuoco veniva portata
al termine materialmente da D’AMICO
Bartolo, BENVENGA Santino, CHIOFALO Marco e CHIOFALO Salvatore. L’incendio fu di vaste proporzioni, come
testimoniato dagli stessi ALESCI e MUNAFÒ:
“In effetti,
di lì a poco tempo vedemmo una colonna di fiamme molto alta, addirittura lunga
quindici- venti metri; in effetti erano stati utilizzati almeno settanta-
ottanta litri di benzina…”;
“le fiamme si vedevano a chilometri di
distanza; quando io, qualche giorno dopo, mi trovai nelle vicinanze, avvertii
ancora la puzza di bruciato”.
La vastità delle fiamme fu tale che nelle operazioni
di accensione, come confermato dagli accertamenti effettuati dal Nucleo
Operativo di Barcellona, D’AMICO Bartolo si ferì gravemente ai
piedi, tanto da doversi ritirare per qualche settimana a Lipari, a casa di
un’amica che provvide a curarlo poiché lui non era neanche in grado di
deambulare. Fu l’ALESCI a dare 1000
al D’AMICO per poter provvedere alle
sue cure.
Diversamente, l’incendio della nave da diporto “Eolo
d’oro” è stato commissionato da FIORE
Giovanni, soggetto emergente dell’area milazzese e recentemente tratto in
arresto per estorsioni commesse nei confronti di imprenditori edili che stanno
svolgendo lavori sul lungomare di ponente. Secondo le dichiarazione dei due collaboratori,
supportate dalle attività d’indagine a riscontro condotte dal Nucleo Operativo
dei Carabinieri di Barcellona, FIORE si
sarebbe rivolto al gruppo
barcellonese, proprio attraverso MUNAFÒ
e ALESCI, per incendiare
l’imbarcazione dell’imprenditore milazzese Salamone. FIORE si sarebbe “affidato” al gruppo barcellonese non soltanto per
accreditarsi presso di loro, essendo in ascesa nell’imposizione delle
estorsioni agli imprenditori di Milazzo, ma anche per dimostrare in maniera eclatante
alla famiglia della sua fidanzata, figlia del titolare di una società
concorrente dei Salamone nell’ambito del trasporto turistico verso le isole
Eolie, il proprio potere territoriale. Il vasto incendio che distrugge
completamente la nave “Eolo d’oro”, in questo senso, è stato quasi una
dimostrazione d’amore dai chiari connotati mafiosi. Per l’esecuzione della
commessa, il gruppo barcellonese ha percepito un corrispettivo di 2000 euro più
il costo dei circa 200 litri di benzina utilizzati per distruggere interamente
l’imbarcazione.
Sul punto il GIP ha rilevato che “il riferimento operato dal FIORE
all’ALESCI non è meramente
funzionale alla ricerca di un gruppo di sicari da assoldare, bensì è il chiaro
atteggiamento di chi si rivolge al vertice di un’organizzazione criminale che
esercita il controllo su una determinata porzione di territorio”.
I
provvedimenti cautelari odierni si inseriscono in un percorso investigativo
ormai consolidato, si tratta infatti di un filone d’indagine dell’operazione
“Gotha 5”. Attraverso questi arresti la D.D.A. di Messina, i Carabinieri della
Compagnia di Barcellona e del ROS di Messina sferrano un ulteriore colpo alla
consorteria mafiosa barcellonese, i cui gangli territoriali, mediante il
collaudato meccanismo del rimpiazzo e dell’ascesa delle nuove leve, continuano
ad essere operativi.
Il merito
dell’operazione è sicuramente quello di aver attinto giovani e spregiudicati
esponenti del sodalizio, spietati e violenti, le cui gesta, in particolare i
due devastanti incendi della discoteca “Villa Ligà” e della nave da crociera
“Eolo d’oro”, avevano suscitato grande allarme sociale e clamore. A distanza di
meno di un anno dal loro verificarsi il gruppo criminale che li ha progettati,
decretati e posti in essere è stato, così, radicalmente disarticolato.
Messina, 17 novembre 2015
Salina, ultimati i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dei sentieri di accesso alla riserva naturale orientata “Montagne delle Felci e dei Porri”
Sono stati ultimati i lavori di riqualificazione, ripristino e messa in sicurezza dei sentieri d’accesso alla riserva naturale orientata “Le Montagne delle Felci e dei Porri” nell’Isola di Salina.
La riserva ricade nel territorio dei Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina e dal 1987, l’area protetta misura complessivamente 1.521,06 ettari ed è affidata in gestione a Palazzo dei Leoni.
Il progetto esecutivo, per un importo complessivo di 492.639,54 euro è stato attuato nell’ambito del PO FESR 2007/2013.
I lavori sono stati aggiudicati con un ribasso del 32,7175%.
Gli interventi hanno interessato i tredici sentieri e sono consistiti nel recupero del piano pedonale e dei muretti a secco, la realizzazione ex novo di barriere in legno e la sistemazione delle opere di protezione laterali già esistenti, il recupero e la realizzazione di gradini in pietra e in legno ed il recupero ed integrazione della segnaletica in legno.
L’intervento di competenza della VI Direzione “Servizi Tecnici Generali” – Servizio Ingegneria Ambientale, è stato progettato e diretto dall’ing. Giacomo Russo mentre il responsabile unico del procedimento è stato l’arch. Vincenzo Gitto.
La riserva ricade nel territorio dei Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina e dal 1987, l’area protetta misura complessivamente 1.521,06 ettari ed è affidata in gestione a Palazzo dei Leoni.
Il progetto esecutivo, per un importo complessivo di 492.639,54 euro è stato attuato nell’ambito del PO FESR 2007/2013.
I lavori sono stati aggiudicati con un ribasso del 32,7175%.
Gli interventi hanno interessato i tredici sentieri e sono consistiti nel recupero del piano pedonale e dei muretti a secco, la realizzazione ex novo di barriere in legno e la sistemazione delle opere di protezione laterali già esistenti, il recupero e la realizzazione di gradini in pietra e in legno ed il recupero ed integrazione della segnaletica in legno.
L’intervento di competenza della VI Direzione “Servizi Tecnici Generali” – Servizio Ingegneria Ambientale, è stato progettato e diretto dall’ing. Giacomo Russo mentre il responsabile unico del procedimento è stato l’arch. Vincenzo Gitto.
Al via la demolizione del fabbricato a Marina Lunga
Al via stamani a Marina Lunga i lavori di demolizione, da parte della ditta Biviano, del fabbricato crollato venerdì scorso. Per l'effettuazione dell'intervento è stato chiuso l'accesso veicolare nella zona.
I lavori dovrebbero essere completati nel giro di 24/48 ore. Si potrà così riaprire il transito nel vico Monterosa i cui abitanti, per il momento, accedono o escono da esso attraverso un passaggiorealizzato trai campi
I lavori dovrebbero essere completati nel giro di 24/48 ore. Si potrà così riaprire il transito nel vico Monterosa i cui abitanti, per il momento, accedono o escono da esso attraverso un passaggiorealizzato trai campi
Racket: arrestati in 8 . Estorsioni anche a compagnie di navigazione turistica impegnate nelle Eolie
I Carabinieri di Messina e del Ros hanno arrestato questa notte gli 8 componenti di un gruppo emergente della famiglia mafiosa “dei barcellonesi”, specializzato nel racket delle estorsioni ai danni di locali notturni della riviera tirrenica e di compagnie di navigazione turistica nell’Arcipelago delle Eolie.
L’inchiesta, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo peloritano, ha permesso di risalire agli autori di due diversi incendi, verificatisi nel 2014, che hanno provocato la completa distruzione di una discoteca e di un motonave impiegata per le crociere turistiche nelle isole Eolie, causando danni per quasi 2 milioni di euro.
Dalle indagini dei Carabinieri è inoltre emerso il coinvolgimento della banda sia in un vasto traffico di stupefacenti, con i quali venivano rifornite le spiagge ed i locali estivi del litorale messinese, sia in una sanguinosa rapina a un supermercato di Tripi, nel corso della quale i malviventi non esitarono ad aprire il fuoco contro un cliente che aveva tentato di ostacolarne la fuga.
L’inchiesta, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo peloritano, ha permesso di risalire agli autori di due diversi incendi, verificatisi nel 2014, che hanno provocato la completa distruzione di una discoteca e di un motonave impiegata per le crociere turistiche nelle isole Eolie, causando danni per quasi 2 milioni di euro.
Dalle indagini dei Carabinieri è inoltre emerso il coinvolgimento della banda sia in un vasto traffico di stupefacenti, con i quali venivano rifornite le spiagge ed i locali estivi del litorale messinese, sia in una sanguinosa rapina a un supermercato di Tripi, nel corso della quale i malviventi non esitarono ad aprire il fuoco contro un cliente che aveva tentato di ostacolarne la fuga.
I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE SARANNO RESI NOTI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA CHE SARA’ TENUTA PRESSO IL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI MESSINA ALLE ORE 10.30 ODIERNE, ALLA PRESENZA DEL PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA.
lunedì 16 novembre 2015
Grazie S. Bartolo per lo scampato pericolo. Ringraziamento al Patrono dai residenti in vico Monterosa
La Processione del Patrono San Bartolomeo di oggi 16 Novembre, come da tradizione, raggiungerà anche Marina Lunga.
Per l'occasione i residenti nel vico Monterosa, limitrofo all'edificio crollato lo scorso venerdì, hanno voluto così accogliere il Santo Patrono, ringraziandolo per lo scampato pericolo.
Per l'occasione i residenti nel vico Monterosa, limitrofo all'edificio crollato lo scorso venerdì, hanno voluto così accogliere il Santo Patrono, ringraziandolo per lo scampato pericolo.
Messina: Identificato il cadavere ritrovato sulla spiaggia
E’ stato
identificato il cadavere rinvenuto nella mattinata di ieri dai Carabinieri
sulla spiaggia della località Paradiso.
Si tratta di un
pensionato 74/enne della provincia di Latina, i cui familiari avevano
denunciato l’allontanamento il 14 novembre scorso.
Al "Conti" sarà posta targa in memoria di Marcello D'Albora
Dopodomani alle 11 e 30, presso l'Istituto Superiore "Isa Conti" di Lipari, su iniziativa del dirigente scolastico professoressa Tommasa Basile, sarà apposta una targa in ricordo del ragionier Marcello D'Albora che in questa struttura lavorò come segretario per tanti anni
C'è ancora pericolo per la pubblica incolumità. Vigili del fuoco chiudono Vico Monterosa, limitrofo allo stabile crollato venerdì
La parziale demolizione dell’edificio crollato
lo scorso venerdì sera non affranca chi risiede o transita nel limitrofo vicolo
Monterosa o nella passeggiata di Marina Lunga dal pericolo.
Lo hanno stabilito stamattina i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Rocco Torre) giunti nell’area per un ulteriore sopralluogo a seguito di un pacifico sit-in di protesta da parte dei residenti nel vicolo che chiedevano, per l’appunto, che l’immobile venisse abbattuto nella sua interezza.
Stante la condizione di pericolo per la pubblica incolumità l’ingresso al vicolo è stato chiuso e così resterà sino a quando lo stabile non sarà demolito.
I cittadini per accedere alle proprie case o alle attività usufruiranno di un percorso alternativo attraverso i campi.
Dovrebbe trattarsi di una soluzione di breve durata in quanto i proprietari dell’immobile hanno dato la disponibilità ad effettuare l’intervento in tempi brevissimi: i lavori potrebbero già iniziare domani. Un sopralluogo è stato effettuato dalla ditta di Angelino Biviano che già era intervenuta nell'immediatezza del crollo per rimuovere quanto crollato e una parte della struttura.
Sul posto per prendere atto delle legittime richieste dei cittadini è intervenuto anche l’assessore Giovanni Sardella, unitamente al responsabile della Protezione civile comunale, geometra Placido Sulfaro e alla polizia municipale
Lo hanno stabilito stamattina i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Rocco Torre) giunti nell’area per un ulteriore sopralluogo a seguito di un pacifico sit-in di protesta da parte dei residenti nel vicolo che chiedevano, per l’appunto, che l’immobile venisse abbattuto nella sua interezza.
Stante la condizione di pericolo per la pubblica incolumità l’ingresso al vicolo è stato chiuso e così resterà sino a quando lo stabile non sarà demolito.
I cittadini per accedere alle proprie case o alle attività usufruiranno di un percorso alternativo attraverso i campi.
Dovrebbe trattarsi di una soluzione di breve durata in quanto i proprietari dell’immobile hanno dato la disponibilità ad effettuare l’intervento in tempi brevissimi: i lavori potrebbero già iniziare domani. Un sopralluogo è stato effettuato dalla ditta di Angelino Biviano che già era intervenuta nell'immediatezza del crollo per rimuovere quanto crollato e una parte della struttura.
Sul posto per prendere atto delle legittime richieste dei cittadini è intervenuto anche l’assessore Giovanni Sardella, unitamente al responsabile della Protezione civile comunale, geometra Placido Sulfaro e alla polizia municipale
L'immobile crollato a Marina Lunga è pericoloso e va demolito. Lo chiedono i residenti in zona.
"Quell'edificio è pericoloso e va demolito, non può essere lasciato in questo stato".
Lo hanno detto chiaramente, in attesa dell'arrivo dei tecnici comunali, all'assessore Giovanni Sardella, i residenti nel vicolo Monterosa di Lipari che scorre parallelamente allo stabile crollato lo scorso venerdì sera, per fortuna senza gravi conseguenze.
Residenti che, a turno, stanno effettuando da stamane un pacifico sit-in nella zona
I residenti - da quanto ci hanno dichiarato - sono intenzionati a percorrere ogni strada per tutelare il loro diritto all'incolumità
Lo hanno detto chiaramente, in attesa dell'arrivo dei tecnici comunali, all'assessore Giovanni Sardella, i residenti nel vicolo Monterosa di Lipari che scorre parallelamente allo stabile crollato lo scorso venerdì sera, per fortuna senza gravi conseguenze.
Residenti che, a turno, stanno effettuando da stamane un pacifico sit-in nella zona
I residenti - da quanto ci hanno dichiarato - sono intenzionati a percorrere ogni strada per tutelare il loro diritto all'incolumità
Lipari. Consiglio comunale slitta a domani. Osservato silenzio per le vittime di Parigi
Slitta a domani per mancanza del numero legale (sia alla prima che alla seconda chiamata) il consiglio comunale di Lipari che doveva tenersi stamane alle 10.
Nella prima seduta, comunque, il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini ha fatto osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Parigi.
Nella prima seduta, comunque, il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini ha fatto osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Parigi.
Comprensivo Lipari : Alle 12 un minuto di silenzio per commemorare vittime di Parigi e riflettere
Commemorazione delle vittime della strage del 13 novembre
Nella serata dello scorso 13 novembre si è consumata a Parigi un’azione terroristica di inaudita violenza che ha colpito, in una delle città più belle, importanti e rappresentative dei valori della cultura europea, cittadini provenienti dai più svariati Paesi del mondo, compresa l’Italia.
Gli alunni e il personale di questo Istituto Comprensivo esprimono vicinanza e solidarietà alle vittime della strage, soffermandosi in modo particolare a riflettere sul senso e la necessità di coltivare e promuovere pensieri di pace e di integrazione tra le culture, ribadendo in modo fermo e netto il dissenso per ogni forma di violenza, di odio e di sopraffazione e affermando il bisogno di una educazione ai valori della solidarietà e della convivenza civile.
Alle ore 12.00 della giornata di lunedì 16.11 p.v. verrà fatta suonare la campanella in ogni plesso di questo Istituto e da quel momento alunni e personale osserveranno un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Renato CANDIA
Nella serata dello scorso 13 novembre si è consumata a Parigi un’azione terroristica di inaudita violenza che ha colpito, in una delle città più belle, importanti e rappresentative dei valori della cultura europea, cittadini provenienti dai più svariati Paesi del mondo, compresa l’Italia.
Gli alunni e il personale di questo Istituto Comprensivo esprimono vicinanza e solidarietà alle vittime della strage, soffermandosi in modo particolare a riflettere sul senso e la necessità di coltivare e promuovere pensieri di pace e di integrazione tra le culture, ribadendo in modo fermo e netto il dissenso per ogni forma di violenza, di odio e di sopraffazione e affermando il bisogno di una educazione ai valori della solidarietà e della convivenza civile.
Alle ore 12.00 della giornata di lunedì 16.11 p.v. verrà fatta suonare la campanella in ogni plesso di questo Istituto e da quel momento alunni e personale osserveranno un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Renato CANDIA
Docenti convocati a Messina per assunzione
Carissimo Direttore,
nei giorni 25-26-27 Novembre 2015 presso I.C. Verona Trento via Ugo Bassi a Messina , alle ore 9,00 sono convocati i docenti destinatari di proposta di assunzione a tempo indeterminato nell’ambito della fase c) di cui all’art. 1, commi 96 e ss. della legge n. 107 del 13 luglio 2015 nella provincia di Messina.
I docenti convocati (tra altro, anche, docenti residenti nelle nostre isole) dovranno presentarsi personalmente nel giorno e nell’ora indicata, muniti di valido documento di identità, codice fiscale e proposta di nomina.
I convocati hanno facoltà di delegare altra persona di fiducia che si presenterà munita di corretta. delega, firmata in originale, unitamente a copia del documento di identità del delegante e del delegato.
L’elenco delle sedi disponibili sarà pubblicato entro il giorno 24/11/2015.
Le nostre scuole avranno assegnato altri posti e docenti per migliorare l’offerta formativa stabilita dalla legge 107/2015.
Coord. Naz. Confintesa scuola
Ins. Bartolo Pavone
nei giorni 25-26-27 Novembre 2015 presso I.C. Verona Trento via Ugo Bassi a Messina , alle ore 9,00 sono convocati i docenti destinatari di proposta di assunzione a tempo indeterminato nell’ambito della fase c) di cui all’art. 1, commi 96 e ss. della legge n. 107 del 13 luglio 2015 nella provincia di Messina.
I docenti convocati (tra altro, anche, docenti residenti nelle nostre isole) dovranno presentarsi personalmente nel giorno e nell’ora indicata, muniti di valido documento di identità, codice fiscale e proposta di nomina.
I convocati hanno facoltà di delegare altra persona di fiducia che si presenterà munita di corretta. delega, firmata in originale, unitamente a copia del documento di identità del delegante e del delegato.
L’elenco delle sedi disponibili sarà pubblicato entro il giorno 24/11/2015.
Le nostre scuole avranno assegnato altri posti e docenti per migliorare l’offerta formativa stabilita dalla legge 107/2015.
Coord. Naz. Confintesa scuola
Ins. Bartolo Pavone
Speriamo non finisca come al solito a “Tarallucci e vino”. Il giusto sfogo di una cittadina di Acquacalda
Speriamo non finisca
come al solito a “Tarallucci e vino”
Letta la notizia dell’arrivo delle guardie zoofile a Lipari
ricordo che:
Tutta la zona di via ROCCHE, strada provinciale e
soprattutto rione comunale è frequentata da circa 8 cani (quando sono in calore
si moltiplicano) se patronali, se randagi non si è capito. (Ho invitato diverse
volte gli enti competenti a verificarne la provenienza, ma al solito nessun
riscontro, quindi/ovviamente nessun interesse)
Il piccolo rione della zona ROCCHE di Acquacalda è una vera
e propria giungla.
Proposta: 2/3 volte a settimana interventi di pulizia da
parte di volontari nominati da Comune (erbacce che ormai sono diventate liane
da cui lanciarsi), sacchi di spazzatura trascinati dai cani e quindi tappeti di
immondizia e di escrementi di animali.
La sottoscritta da anni, ogni giorno è costretta a pulire
montagne di feci prima di uscire e di entrare dalla propria abitazione, per
incuria (mancato controllo) e disattenzione dell’ente competente e per mancanza
di rispetto e di senso civico degli abitanti stessi della zona.
Supplico per l’ennesima volta chi di competenza a tutelare e
difendere i cittadini onesti!!!!!!!!!!
CHI SBAGLIA, CHI INFRANGE LE REGOLE DEVE PAGARE!
IO NON MI SENTO TUTELATA! Non mi sento difesa ma presa in
giro. Io devo combattere da sola! I pochi cittadini onesti sono rimasti
abbandonati al proprio destino.
Aprite gli occhi e punite chi del territorio ne sta facendo
scempio! Abbiate orgoglio e dignità nello svolgimento del vostro compito.
Mettetevi nei panni dei cittadini onesti e cercate di capire l’amarezza e il
disagio che ogni giorno si prova a non potere entrare ed uscire dalla propria
casa.
(Non posto documentazione fotografica per ritegno e dignità
personale)
Rabbia! Tanta rabbia e mortificazione.
Spero che quanto scritto non rimanga solo
uno sfogo personale, spero di non
dover continuare a combattere da sola
contro un muro di gomma.
Liparoti vi invito a
sfondare il muro di omertà e di ipocrisia: Uscite! Scrivete e firmatevi, è
inutile parlare dove nessuno vi può sentire, lottate, anzi lottiamo insieme per
difendere i nostri diritti e il nostro territorio. Siete in tanti dietro una
penna, abbiate il coraggio di prenderla in mano e scrivere a difesa dei vostri
diritti!
Pubblico la legge sul randagismo per invitare chi di
competenza a leggere e meditare sulla stessa. Ricordo inoltre, che
fondamentale, doveroso e obbligatorio è il controllo sul territorio (purtroppo
inesistente)
Obblighi e doveri dei proprietari, detentori di cani.
(Invito a leggere attentamente)
Silvia Buttò
IL MINISTRO DELLA SALUTE
Visto l'articolo 32 della Costituzione;
Visto il Regolamento di polizia veterinaria approvato con
decreto
del Presidente della Repubblica 8
febbraio 1954, n. 320 e successive
modificazioni;
Visto l'articolo 32 della legge
23 dicembre 1978,
n. 833, e
successive modificazioni;
Vista la Convenzione europea per la
protezione degli animali
da
compagnia, fatta
a Strasburgo il 13 novembre
1987, ratificata
dall'Italia con la legge 4 novembre
2010, n. 201, recante «Ratifica
ed esecuzione della Convenzione
europea per la
protezione degli
animali da compagnia, fatta a Strasburgo
il 13 novembre 1987, nonche'
norme di adeguamento dell'ordinamento
interno»;
Vista la legge 14 agosto 1991, n. 281, concernente «Legge quadro in
materia di animali d'affezione
e prevenzione del
randagismo», e
successive modificazioni;
Visto l'articolo 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112,
e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri
28
febbraio
2003, concernente il
«Recepimento dell'accordo tra il
Ministro della salute, le Regioni e le
Province autonome di Trento e
Bolzano del 6 febbraio 2003,
recante disposizioni in
materia di
benessere degli animali da compagnia e
pet-therapy», pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana del 4 marzo 2003, n. 52;
Visti gli articoli 544-ter, 650 e 727 del codice penale;
Vista l'ordinanza del Ministro del lavoro, della
salute e delle
politiche sociali
del 3 marzo
2009 concernente «Tutela
dell'incolumita' pubblica
dall'aggressione dei cani»,
pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana del 23 marzo 2009,
n. 68;
Visto il decreto del Ministro del
lavoro, della salute
e delle
politiche sociali del 26 novembre
2009, recante percorsi
formativi
per i proprietari dei cani, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana del 25 gennaio 2010,
n. 19;
Vista l'ordinanza del Ministro della
salute del 22
marzo 2011,
«Differimento del termine di efficacia e
modificazioni dell'ordinanza
del Ministro del lavoro, della salute e
delle politiche sociali del 3
marzo
2009 concernente la
tutela dell'incolumita' pubblica
dall'aggressione dei cani», pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana del 13 maggio 2011,
n. 10;
Vista l'ordinanza del Ministro della
salute del 4
agosto 2011,
«Integrazioni all'ordinanza del Ministro
del lavoro, della salute e
delle
politiche sociali 3
marzo 2009, concernente
la tutela
dell'incolumita' pubblica
dall'aggressione dei cani, come
modificata
dall'ordinanza del Ministro della salute
22 marzo 2011», pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana dell'8 settembre
2011, n. 209;
Considerato che continua a sussistere
la necessita' di adottare
disposizioni cautelari volte alla tutela
dell'incolumita' pubblica
dall'aggressione dei cani
a causa del
verificarsi di incidenti
soprattutto in ambito domestico
legati alla non
corretta gestione
degli animali da parte dei proprietari;
Ritenuto necessario, in attesa dell'emanazione di
una disciplina
normativa organica in materia,
rafforzare il sistema di prevenzione
del
rischio di aggressione
da parte di
cani basato non
solo
sull'imposizione di divieti e obblighi
per i proprietari e detentori
di cani ma anche sulla formazione degli
stessi per migliorare la loro
capacita' di gestione degli animali;
Considerato al riguardo che il Consiglio dei Ministri nella seduta
del 26 luglio 2013 ha approvato un disegno
di legge recante,
tra
l'altro, delega per
la disciplina della
tutela dell'incolumita'
personale dall'aggressione di cani (art.
21);
Ritenuto pertanto di determinare
la durata dell'efficacia della
presente ordinanza in 12 mesi,
stante la pendenza
dell'iter del
predetto d.d.l.;
Visto il decreto ministeriale 8
luglio 2013, recante
delega di
attribuzioni del Ministro della salute
al Sottosegretario di
Stato
On.le
Paolo Fadda, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale
della
Repubblica italiana del 2 agosto 2013,
n. 180;
Ordina:
Art. 1
1. Il proprietario di un cane e' sempre responsabile del benessere,
del
controllo e della
conduzione dell'animale e
risponde, sia
civilmente che penalmente, dei danni o
lesioni a persone, animali o
cose provocati dall'animale stesso.
2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di
sua proprieta' ne assume la
responsabilita' per il relativo periodo.
3. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali
o cose il proprietario e il detentore di
un cane adottano le seguenti
misure:
a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore
a
mt 1,50 durante la conduzione
dell'animale nelle aree urbane e nei
luoghi aperti al pubblico, fatte salve
le aree per cani individuate
dai comuni;
b) portare con se' una museruola, rigida o morbida, da applicare
al cane in caso di rischio per
l'incolumita' di persone o animali o
su richiesta delle autorita' competenti;
c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
d) acquisire un
cane assumendo informazioni sulle
sue
caratteristiche fisiche ed etologiche
nonche' sulle norme in vigore;
e) assicurare che il cane abbia un
comportamento adeguato alle
specifiche esigenze di convivenza con
persone e animali rispetto al
contesto in cui vive. Prendere ogni
possibile precauzione per impedire
la fuga del proprio animale.
4. E' fatto obbligo a chiunque conduca il cane
in ambito urbano
raccoglierne le feci e avere con se'
strumenti idonei alla raccolta
delle stesse.
5. Sono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, in
conformita' al decreto ministeriale 26
novembre 2009, con rilascio di
un attestato di
partecipazione denominato patentino.
I percorsi
formativi sono organizzati
dai comuni congiuntamente ai
servizi
veterinari delle aziende sanitarie
locali, i quali possono avvalersi
della collaborazione dei seguenti
soggetti: ordini professionali dei
medici veterinari, facolta' di
medicina veterinaria, associazioni
veterinarie e associazioni di
protezione animale. Il
comune, su
indicazione del
servizio veterinario ufficiale,
individua il
responsabile scientifico
del percorso formativo
tra i medici
veterinari esperti in comportamento
animale o appositamente formati
dal Centro di referenza
nazionale per la
formazione in sanita'
pubblica veterinaria, istituito
presso l'Istituto zooprofilattico
sperimentale della Lombardia e
dell'Emilia Romagna.
6. Il medico
veterinario libero professionista informa
i
proprietari di
cani in merito
alla disponibilita' di
percorsi
formativi e, nell'interesse della salute
pubblica, segnala ai servizi
veterinari dell'azienda sanitaria locale la
presenza, tra i suoi
assistiti, di cani che richiedono una
valutazione comportamentale in
quanto impegnativi per la corretta gestione
ai fini della
tutela
dell'incolumita' pubblica.
7. A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base
di altri criteri di rischio i comuni,
su indicazione dei servizi
veterinari, decidono,
nell'ambito del loro
compito di tutela
dell'incolumita' pubblica, quali
proprietari di cani hanno l'obbligo
di svolgere i percorsi formativi. Le
spese per i percorsi formativi
sono a carico del proprietario del cane.
Art. 6
1. Le violazioni delle disposizioni della presente ordinanza
sono
sanzionate dalle competenti autorita'
secondo le disposizioni
in
vigore.
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