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venerdì 5 settembre 2025
giovedì 4 settembre 2025
Portualità - Rinascita eoliana riporta una errata corrige. Le proposte progettuali presentate dal Comune sono state finanziaate tutte.
In relazione alla graduatoria approvata e pubblicata da “Casa Italia”, riguardante le proposte progettuali portuali presentate sia dalla Regione per ciò che concerne i porti di rilevanza Regionale (in totale 12 nel Comune di Lipari) sia dal Comune per ciò che concerne i porti di rilevanza Comunale (in totale 10), a modifica di quanto comunicato, si specifica quanto segue:
Il 10 settembre l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026 al "Conti" di Lipari
Mercoledì 10 Settembre:
Classi V - sede centrale, via Prof. T. Carnevale (8 e 30 - 11,30)
Giovedì 11 Settembre:
Classi I - sede centrale, via Prof. T. Carnevale (8 e 30 - 11,30) " "
Venerdì 12 Settembre:
Classi II - III - IV sede centrale, via Prof. T. Carnevale (8 e 30 - 11,30)
Da giorno 15 settembre e, presumibilmente, fino a giorno 26: tutte le classi, sede centrale Via Prof. T. Carnevale ( dalle 8 e 30 alle 11 e 30) "
E' morto Giorgio Armani un amante delle Eolie. Con il suo marchio EA7 è stato sponsor dello Stromboli
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| Nella foto con Carlo Lanza |
Armani era un habituè delle Eolie che solcava con il suo "Main". Nella stagione calcistica 2015/2016 con il suo marchio EA7 è stato sponsor dello Stromboli, nonchè presidente onorario, dimostrando uno straordinario attaccamento all'isola e una grande sensibilità.
In quella stagione l'Armani Stromboli (così si chiamò la squadra) conquisto i play off ma, poi, venne eliminato.
Giro podistico delle Eolie: Nella Acquacalda - Canneto si affermano ancora Guidetti e Marrazzo. Oggi riposo
Il “23° Giro Podistico delle Isole Eolie” ha proposto ieri la bella tappa di Lipari. L’Acquacalda-Canneto in linea di 6.5 km si è corsa nella terza giornata della manifestazione Fidal, organizzata dalla Polisportiva Europa, in collaborazione con i “main sponsor” S2 Sport e Orange Moon; all’appello mancano adesso gli appuntamenti di Salina (venerdì 5 settembre) e Vulcano, in programma sabato 6, che farà calare il sipario sull’evento sportivo.
L’emiliano Mattia Guidetti e la piemontese Luisanna Marrazzo hanno calato, intanto, il tris di vittorie, mettendo serie ipoteche sul primato 2025. Lungo le strade liparote, Guidetti (Corradini Rubiera) ha preso progressivamente il largo, chiudendo a braccia alzate con il crono di 21’56”. Secondo, ancora una volta, Gian Pietro Atanasi (Piano Ma Arriviamo), giunto al traguardo dopo 1’34”.
Terzo Marco Venturini (Forlì Trail), che ha operato, così, il sorpasso su Luigi Guidetti (Corradini Rubiera), piazzatosi al quarto posto, nel gradino basso del podio della classifica generale. A seguire sono arrivati nell’ordine: Stefano Binci (Amatori Osimo), Giovanni Scifo (Running Modica), confermatosi il migliore dei siciliani, Fausto Barbieri (Podistica Formiginese), Mattia Fioretti (Atletica Valdobbiadene), Massimo Baraldini (Podistica Finale Emilia) e Alfredo Donato della Polisportiva Bairese.
Tra le donne, Marrazzo (Podistica Bairese) ha confermato i pronostici della vigilia, imponendosi in 28’00. Piazza d’onore per la boliviana Paola Vania Medina Mendoza (Piano Ma Arriviamo); per lei il tempo di 29’03”. Attardata di 29” la messinese Francesca Colafati della Fidippide. Quarta Valentina Gualandi (Triron), quinta Rosa Rita Vernaci (Trinacria Palermo), sesta Marilena Dall’Anese (Livenza Sacile), settima Maria Cristina Conti (Amatori Osimo) ed ottava Maria Stella Fazio dell’Amatori Sant’Agata Anspi.
Oggi, giovedì 4 il meritato riposo agonistico, che servirà agli atleti partecipanti per ricaricare le energie in vista della “volata” finale e, soprattutto, per dedicarsi interamente alla finalità turistica della settimana eoliana. Venerdì 5 il “Giro” ripartirà a Malfa.
Da oggi al 7 settembre la "Festa degli eoliani nel mondo" nel nome di Renè Favaloro
Tra i momenti più toccanti dell’evento, la proiezione di un filmato inedito dedicato a Renè Favaloro, illustre medico e scienziato argentino, noto in tutto il mondo come il padre del bypass coronarico. Favaloro era originario di Val di Chiesa, a Salina, e rappresenta una delle figure più luminose del contributo eoliano alla scienza medica internazionale. A rendere omaggio alla sua figura, interverranno Luciano Carli, uno degli allievi italiani del Professore Favaloro, ed Emiliano Tissera Favaloro, in rappresentanza della Fondazione Favaloro di Buenos Aires. Altri membri della famiglia Favaloro saranno collegati in streaming, testimoniando l’unione tra passato e presente, tra le radici e le nuove generazioni
La Festa degli Eoliani nel Mondo 2025 sarà molto più di un evento commemorativo: sarà un viaggio profondo nel cuore della nostra storia condivisa, una celebrazione delle radici, dell’identità e della speranza. Un’occasione imperdibile per tutti coloro che si sentono parte di questa grande famiglia sparsa per il mondo, per ritrovarsi, riconoscersi e costruire insieme un futuro che onori la memoria di chi ci ha preceduto.
Non perdere l’occasione di partecipare a questa straordinaria festa della memoria eoliana: dal cuore delle isole, un messaggio di appartenenza e fratellanza raggiungerà ogni angolo del mondo.
Il programma completo dal 4 al 7 settembre 2025
Giovedì 4 settembre Lipari Teatro al Castello, ore 21:00
Cerimonia di apertura
Presentano Giovanna Cirino e Marcello Saija. Intervento di saluto del sindaco di Lipari Riccardo Gullo e delle autorità presenti.
Prima sessione
Filmato storico su Renè Favaloro; collegamento con Liliana Favaloro a Buenos Aires, intervento di Emiliano Tissera Favaloro.
Targa alla Fondazione Favaloro.
Filmato storico sulla presenza eoliana nella città di Mar del Plata (storie di Peluso e Polverino).
Testimonianza di Roberto Pennisi sulla vita e l’evoluzione della comunità eoliana di Mar del Plata.
Firma del gemellaggio tra il sindaco marplatense e i quattro sindaci eoliani – Consegna della targa al sindaco di Mar Del Plata – Interventi dei cinque sindaci.
Seconda sessione
Filmato sulla storia dei Materia. Intervento di Esteban Alberto Materia, Consegna della stelo al sindaco di Lipari.
Terza sessione
Il turismo delle radici.
Intervengono: Maria Chiara Prodi, Segretaria Generale del Cons. Generale degli Italiani all’Estero. (in video call). Giovanni Maria De Vita, Coordinatore Turismo delle radici Direzione Generale Italiani all’estero del M.A.E., Marina Gabrielli Coordinatrice nazionale Progetto Turismo delle Radici, Andrea De Pasquale, Direttore generale Digitalizzazione Ministero Beni Culturali, Paolo Masini Presidente Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, Christian Del Bono Presidente Federalberghi Eolie.
Quarta sessione
La storia del tango argentino. Spettacolo.
Testi a commento di Marcello Saija presentati da Giovanna Cirino; brani musicali e recitativi con Federica Mosa (violino), Gianni Amore (Fisarmonica), Grace Previti (voce cantante), Ezio Donato (voce recitante).
Venerdì 5 settembre
Leni, Piazza San Gaetano, ore 21:00
Presentano Giovanna Cirino e Marcello Saija. Intervento di saluto del sindaco Ireneo Giardinello, Giovanni Maria De Vita, Coordinatore Turismo delle Radici Direzione Generale Italiani all’Estero del M.A.E., Marina Gabrielli Coordinatrice Nazionale Progetto Turismo delle Radici, e delle altre autorità presenti.
Filmato sulla visita a Salina dell’inventore del bypass coronarico Renè Favaloro, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria. Intervento di Luciano Carli allievo italiano di Renè Favaloro. Collegamento con la Famiglia Favaloro a Buenos Aires ed ingresso sul palco ed intervento di Emiliano Tissera Favaloro.
Consegna da parte del sindaco Ireneo Giardinello della Targa alla memoria di Renè Favaloro.
Filmato sulla inaugurazione del busto di Renè Favaloro regalato da Alberto Materia. Consegna della targa con stele al Sindaco di Leni Ireneo Giardinello da parte di Esteban Alberto Materia.
Piece teatrale “I fimmini dicinunu NO!”. One woman show di Donatella La Macchia sul rifiuto degli abitanti di Filicudi di accogliere i mafiosi in domicilio coatto, con Donatella La Macchia, Donatella Alibrandi, Kau Bruhavie alle percussioni e con l’intervento di Pino La Greca.
Omaggio ai F.lli Materia con consegna della targa con stele al sindaco di Santa Marina da parte di Esteban Alberto Materia e consegna della Targa alla Memoria dei fratelli Materia da parte del sindaco Domenico Arabia.
Il sindaco di Santa Marina accoglie gli otto studenti eolo-australiani dell’Albert Park college di Melbourne in visita alla Eolie per lo scambio con L’I.S.S. Isa Conti Vainicher di Lipari.
Le musiche degli emigranti eoliani presentate dai Cantori Popolari delle Isola Eolie.
Domenica 7 settembre
Santa Marina Salina, Chiesa di Santa Marina ore 18:30
Ore 18:30 Messa in suffragio degli eoliani emigrati e deceduti all’estero.
Ore 19:30 “Papa Francesco e il mondo dei migranti”.
Saluti del parroco di Santa Marina, Giuseppe Brancato e del sindaco di Santa Marina Domenico Arabia.
Interventi: Tiziana Grassi, (Rai International): “La cultura migratoria di Papa Francesco”.
Dino Calderone (Società messinese di Storia Patria): “Papa Francesco ed il fenomeno migratorio dei nostri giorni”.
Conclusioni: Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliario di Messina.
Piazza Immacolata di Malfa ore 21:30
Ore 21:30 Interventi di saluto delle autorità presenti.
I “Cento Anni della Società Isole Eolie di Melbourne”. Intervento di Janetta Ziino.
Filmato: “From Vulcanoes we sailed”
Collegamento con la Eolian Hall e la Comunità di Melbourne; filmato sulla vita del former President della SIE di Melbourne Marino Casamento e consegna della Targa in memoria alla Famiglia.
Accoglienza degli otto studenti eolo-australiani dell’Albert Park college di Melbourne in visita alla Eolie per lo scambio con L’I.S.S. Isa Conti Vainicher di Lipari.
Conclusioni della Festa e Recital concerto lirico e letterario su “Le più belle canzoni d’emigrazione di tutti i tempi” con Gianni Amore (fisarmonica) Agnese Buscema (voce cantante) Valerio Cairone (percussione ed altri suoni) Ezio Donato (voce recitante) con la partecipazione straordinaria di Macrina Marilena Maffei.
Rinascita eoliana "Da Casa Italia, una pioggia di milioni per la portualità delle isole del Comune di Lipari"
Situazione portuale particolare quella del Comune di Lipari, oggetto di pianificazione nell’ambito del P.R.P. – 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 – arenatosi, è il caso di dirlo, nella compulsiva azione ostruzionistica dell’opposizione nell’ambito del Consiglio Comunale che tiene in ostaggio sei isole a causa, come qualcuno suggerisce, dell’astinenza di potere a partire da chi si è “accasato” nel Consiglio Comunale affermando pubblicamente, appunto, che quella è casa sua.
Il culto di San Bartolomeo a Lipari di Giuseppe Iacolino
Abbiamo da poco lasciato alle spalle il 24 agosto, una delle date in cui la comunità liparese festeggia il suo Patrono San Bartolomeo. Per certi versi, senza nulla volere togliere alle altre date, quella più partecipata non fosse altro per la presenza di tanti emigrati che tornano a Lipari in questo periodo e per la presenza dei turisti.
Sul culto di San Bartolomeo vi proponiamo uno scritto del compianto professore Iacolino
(Giuseppe Iacolino)La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.
Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.
Oggi, 4 settembre: Santa Rosalia
Conoscendo il pregio della verginità, generosamente si consacrò tutta al suo sposo Gesù, mantenendosi illibata per tutta la sua vita. Crescendo negli anni e venendo a conoscere quanto perfido sia il mondo e quanto difficilmente un giglio possa conservarsi intatto tra il fango, fuggì dalla casa paterna e si ritirò in una grotta nei crepacci del monte Quisquina presso Palermo, per darsi all'unione perfetta col suo Sposo Celeste.

titolo Santa Rosalia incoronata dagli angeli
Solo una pastorella conosceva il luogo del rifugio di Rosalia ed ogni giorno le portava pane e latte. P difficile esporre a quali aspre penitenze e digiuni si sottopose Rosalia. Si vede ancora la grotta in cui dimorava. Vi si scende per una scala come in un sepolcro: umida, oscura. Si conserva tutt'ora la pietra su cui riposava la Santa e sul muro si vedono scolpite queste parole: Io, Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rosa, per amore del Signore mio Gesù Cristo scelsi di abitare in questa grotta ».
Non vi restò però molto tempo perché avvisata dal suo Angelo che se ivi fosse restata presto sarebbe stata trovata dai suoi genitori, si diresse verso il monte Pellegrino. Sulla sommità del monte gli Angeli le indicarono una grotta che aveva un'apertura appena sufficiente per entrarvi. La luce, penetrando in essa, ne rischiarava le nere pareti; il suolo era talmente bagnato che a stento Rosalia trovò un angolo dove riposarsi senza sprofondare nel fango.
D'allora in poi il Signore si degnò di glorificare la Santa con ripetuti miracoli e il culto di lei andò sempre più crescendo nella città di Palermo e fuori, tanto che quando la Sicilia nel 1625 fu desolata dalla peste, con voce unanime quel popolo si volse a S. Rosalia, trasse le sue reliquie dalla cattedrale, le portò processionalmente per la città ed il terribile morbo parve.
PREGHIERA. Esaudiscici o Dio, nostro Salvatore affinché come ci rallegriamo per la festa della beata vergine Rosalia, così veniamo ammaestrati nella vera devozione.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Palèrmo il natale di santa Rosalia, Vergine Palermitana, discendente dal sangue regale di Carlo Magno, la quale, per amore di Cristo, fuggì il principato paterno e la reggia, e, solitaria nei monti e nelle spelonche, menò una vita celeste.
(LA) « Ego Rosàlia Sinibaldi Quisquinae Et Rosarum Domini Filia Amore D.ni Mei Iesu Christi In Hoc Antro Habitari Decrevi »
(IT) « Io Rosalia di Sinibaldo, figlia del Signore della Quisquina e del Monte delle Rose, per amore del mio Signore Gesù Cristo, ho deciso di abitare in questa grotta »
mercoledì 3 settembre 2025
Eoliani che non ci sono più (Riproposizione 78° puntata): Deceduti a novembre - dicembre 2023 (video di 1 minuto e 52)
In questo video realizzato con le foto in nostro possesso: Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.
L' AreaMarina Protetta alle Isole Eolie è una necessità non più rinviabile. (di Samuele Amendola)
Da un lato, la pesca intensiva e pratiche illegali hanno impoverito i fondali e messo in pericolo la biodiversità marina, minacciando non solo le specie più fragili ma anche la sopravvivenza dei pescatori tradizionali. Dall’altro, un turismo mordi e fuggi, poco rispettoso della capacità di carico delle isole, genera un impatto insostenibile: sovraffollamento, crisi idrica, aumento dei rifiuti, degrado delle risorse naturali e inquinamento.
Un’Area Marina Protetta non significherebbe chiusura, ma gestione consapevole. Essa permetterebbe di salvaguardare habitat preziosi, contrastare la perdita di specie, promuovere una pesca sostenibile e, allo stesso tempo, attrarre un turismo di qualità, più rispettoso e duraturo. Inoltre, rafforzerebbe il controllo sul territorio e renderebbe le isole più resilienti di fronte agli effetti della crisi climatica e delle emergenze ambientali.
In questo senso, la protezione dell’arcipelago non è un ostacolo allo sviluppo, ma un investimento sul futuro: preservare il mare e le sue risorse significa assicurare prosperità economica, equilibrio ecologico e dignità sociale alle generazioni presenti e future.
Ci arriveremo mai...?
Samuele Amendola
Alle Eolie una casa per salvare le tartarughe marine
di Mauro Garofalo (da www.lastampa.it)
03 Settembre 2025
E’ dal 2004 che il FWC-Filicudi Wildlife Conservation (www.filicudiconservation.com) studia il modo migliore per conservare l’equilibrio tra mare, animali che lo popolano e territorio. Nato da un’idea dell’ecologa marina Monica Blasi, esperta di conservazione, specializzata nello studio di cetacei e tartarughe marine, in partnership con E.ON Italia (https://www.eon-energia.com), il progetto Energy4Blue impegna un team di giovani entusiasti, come Valentina Pin: sono già 130 le tartarughe in difficoltà recuperate, con 900 volontari per il periodo estivo e 480 studenti delle scuole primarie coinvolti nella formazione al pronto soccorso.
Vulcano, Stromboli, Salina. Le Eolie ospitano uno degli ambienti vulcanici più attivi del mondo: 13 crateri lungo la faglia di slittamento che sta portando la placca africana sotto l’Europa. Si tratta di un’attività sismica migrante che, originata da Ovest, nel tempo si sta spostando verso Est. Un ecosistema unico, in cui la tutela della natura si rivela sempre più importante. Nel nuovo centro di Lipari, non a caso, sono raccolti alcuni degli scatti fotografici più emblematici che Blasi ha realizzato nel corso di una lunga carriera, sempre in prima linea: tartarughe liuto (enormi testuggini, lunghe anche oltre due metri, dalla tipica pelle scura e coriacea), delfini e tursiopi, che saltano all’alba con i loro dorsi d’argento.
“Ciascuno ha una sua pinna caratteristica, con cui riusciamo a riconoscerli - dice -: qui, alle Eolie, ci sono circa 50 esemplari. Vivono in comunità elastiche, che si compongono in base alle necessità”. Ma le fotografie mostrano anche altri odontoceti. Si tratta di cetacei con i denti, riconoscibili invece dalla coda (che è in pratica la loro “impronta digitale”): sono i capodogli, i palombari del mare, che possono scendere fino a 2 mila metri di profondità. “Per intercettarli usiamo degli idrofoni e degli eco-scandagli. Monitorano i clic, ovvero i suoni che questi giganti del mare utilizzano per individuare i pesci nelle profondità degli abissi”.
Alle Eolie, infatti, ci sono zone che scendono anche a 1800 metri. Un po’ ovunque, purtroppo, c’è plastica. Il team dell’ecologa marina cerca di prelevarla prima che scenda in profondità e, così, contamini i fondali o, peggio, si incastri nelle pinne degli animali o finisca mangiata dalle tartarughe. “Ne troviamo alcune che hanno inghiottito buste di plastica: l’occlusione intestinale impedisce loro di immergersi e così muoiono dopo giorni di agonia”. Altre, poi, sono vittime dei “lunghi ami a strascico con cui viene praticata la pesca illegale”.
A questa emergenza si aggiunge quella del cambiamento climatico e del surriscaldamento delle acque. “Le tartarughe sono ottimi bio-indicatori, dal momento che migrano, e dal 2019 assistiamo a un incremento della nidificazione alle Eolie - continua Blasi -: dalle 80 uova a Stromboli, però, ne sono nate solo 18, a causa di un terreno troppo duro per la schiusa. Del nido a Lipari, invece, non è sopravvissuto nessun piccolo”. La crisi è evidente. L’avvistamento di individui adulti – tra cui Elettra, una femmina di 30 anni, recuperata durante il nostro press tour, organizzato per “diffondere la conoscenza, la protezione della biodiversità e la salvaguardia degli ecosistemi naturali”, come spiega Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability & Communication Director di E.ON Italia - lascia presupporre che la continua antropizzazione (con il crescente inquinamento, anche acustico, delle spiagge) stia alterando, in modo grave, le zone di deposizione delle uova.
È fondamentale, perciò, che questa nicchia trovi un suo equilibrio, per gli animali così come per l’economia di questi luoghi. Per questo motivo sono importanti i progetti come Energy4Blue di E.ON e Filicudi WildLife Conservation. “Sarà essenziale la gestione delle acque e del territorio da parte della politica locale, che accompagni la crescita di un’economia sostenibile per gli abitanti di questi luoghi”, chiosa Monica Blasi. Come? Incrementando la pesca artigianale e puntando su un turismo responsabile, distribuito lungo tutto l’anno. Al centro di tutto è necessaria un’area marina protetta che combatta la pesca illegale e che crei una comunità diffusa, di umani, animali e, protagonista assoluto, il mare.
Oggi, 3 settembre: San Gregorio Magno
Nacque in Roma verso la metà del secolo sesto. Ebbe mente vasta e profonda, energia veramente romana, attività instancabile e grande amore per il vero e per il giusto: prerogative che egli affinò e soprannaturalizzò nella meditazione e nell'esercizio di una perfetta vita claustrale.
S. Gregorio, uomo tutto di Dio, per mezzo dei suo scritti e dei suoi apostoli conquistò alla fede e alla morale cristiana questi nuovi popoli, mentre la sede d Roma era circondata dalle spade nemiche.
Le ordinazioni, le prescrizioni, i moniti e le sentenze in materia di diritto, e le sue innumerevoli lettera recarono vera luce nella educazione dei popoli e furorn guida sicura anche negli affari più complicati e difficili.
I suoi scritti andavano a ruba tra il popolo, sia per l'argomento sempre di attualità e magistralmente trattato, sia per l'unzione celeste che spirava da ogni pagina, sia per lo stile semplice e confidente, proprio d un padre, che parla ai suoi figli ancora bambini.
Ma l'attività di S. Gregorio si estese anche largamente ai bisogni della Chiesa di Oriente. Prima di tutto combatté il bizantinismo del regime di Costantino poli, poi ne rintuzzò la smoderata vanità dei suoi patriarchi. Con invitta pazienza ed umile carità, ma con pari forza, dileguò le tendenze di separazione dalla Chiesa di Roma, e ritardò cosi per più secoli lo scisma greco.
Per opera di questo Pontefice scomparvero i funesti residui di superstizione e di culto idolatrico, si dileguarono le eresie che, sebbene più volte sconfitte, tentavano tuttavia di infiltrarsi nella nuova vita dei popoli.
Per le esperienze che S. Gregorio aveva delle cose di mondo, intervenne egli stesso alla difesa di Roma assalita dai nemici, protesse le regioni d'Italia minacciate dalla guerra e mandò istruzioni agli ufficiali sprovvisti di direttive e abbandonati a se stessi dal governo centrale.
In questo modo S. Gregorio pose i primi fondamenti dell'autorità temporale dei Papi.
S. Gregorio si addormentò nel Signore, ricco di meriti, il 12 marzo dell'anno 604.
PRATICA. Il Papa è il dolce Cristo in terra: a lui dobbiamo amore, fedeltà, ubbidienza, preghiera.
PREGHIERA. O Dio, che hai concesso i premi dell'eterna beatitudine al tuo servo Gregorio, concedi propizio a noi, che giacciamo sotto l'incubo delle nostre colpe, la grazia di essere da te sollevati per le sue preghiere.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa: dopo avere intrapreso la vita monastica, svolse l’incarico di legato apostolico a Costantinopoli; eletto poi in questo giorno alla Sede Romana, sistemò le questioni terrene e come servo dei servi si prese cura di quelle sacre. Si mostrò vero pastore nel governare la Chiesa, nel soccorrere in ogni modo i bisognosi, nel favorire la vita monastica e nel consolidare e propagare ovunque la fede, scrivendo a tal fine celebri libri di morale e di pastorale. Morì il 12 marzo.








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