Lettera Aperta
Egr. Signor
Presidente del Consiglio dei
Ministri
Onorevole Enrico Letta
Roma
Egregio Signor Presidente,
dopo aver ascoltato il suo accorato
intervento in occasione del ricordo del disastro del Vajont riteniamo
che il suo personale, manifestato impegno per la tutela del
territorio del Paese non sia puramente dettato dalla triste
circostanza.
Pur sapendo che i suoi gravosi.
molteplici impegni, ben difficilmente le consentiranno di leggere
questo appello e soprattutto di poter disporre adeguate misure ed
interventi risolutori, a beneficio di una piccola frazione
(Acquacalda), di un piccola isola (Lipari), nel profondo Sud, diamo
spazio alla speranza, come extrema ratio, che il nostro angoscioso
problema, purtroppo non unico in Italia, venga da Lei, Signor
Presidente, preso in esame.
Le condizioni del suolo,
morfologicamente friabile, di tutta la zona pomicifera
Porticello-Acquacalda sono a livello di puro disastro idrogeologico
poiché:
- le cave da cui si estraeva la pomice (unica fonte di ricchezza fino a qualche decennio fa) dal 2007 sono inattive e quindi abbandonate;
- non vi è la minima traccia di un razionale convogliamento delle acque pluviali (da qualche tempo sempre più copiose e devastanti);
- il mare erode progressivamente la falesia, non esistendo alcuna adeguata protezione della costa;
- le autorità comunali, provinciali, regionali, in cronica assenza di danaro, ma con disarmante cecità, non fanno che rimpallarsi le responsabilità.
Tra il 14 e 15 ottobre ancora una volta
una frana ha interrotto la Strada Provinciale 179 bis, rendendo
tuttora impossibile il periplo dell'isola.
Non disponiamo di alcuna possibilità
di fuga via mare poiché il piccolo molo, all'uopo destinato, è
inagibile da oltre 7 anni.
Infine siamo costantemente sotto
minaccia delle impetuose mareggiate che oltre a inondare e
devastare l'indifeso litorale rendendolo spesso impercorribile,
minano l’incolumità degli abitanti, degli immobili e di alcune
strutture turistiche.
Rischiamo veramente di fare la fine dei
sorci!
Non è un bel vivere in queste
condizioni!
Ecco perché Le chiediamo, Signor
Presidente, di prendere a cuore questa nostra petizione affinché si
dia al più presto l'avvio, serio e programmato, al recupero di
questa incomparabile parte dell'isola di Lipari, scongiurandone così
l'inevitabile annientamento.
Confidiamo del suo pronto
interessamento. Non ci deluda anche Lei, Signor Presidente!
Grazie e con profonda stima la
salutiamo.
Enzo Mottola
Presidente Comitato C.A.S.T.A.