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venerdì 11 settembre 2020

E' deceduto Bartolo Cacace detto "U Mericanu".


Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari

Alla famiglia le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. 11 Settembre 1930: Violenta eruzione dello Stromboli

Violenta eruzione dello Stromboli
11 settembre 1930

La più violenta manifestazione eruttiva del secolo (ha visto contemporaneamente il verificarsi di valanghe di materiale caldo, tsunami e cadute di bombe vulcaniche).
Alle ore dieci dell'11 settembre 1930 una formidabile esplosione riversò sull'isola dello Stromboli una grande quantità di materiale, causando incendi, danni e numerose vittime.
Alle ore 9 e 25 circa la normale attività dello Stromboli fu interrotta dalla formazione quasi contemporanea di tre pini, che da S. Vincenzo furono visti alzarsi per circa 1500 metri al disopra della Cresta, che nasconde la Fossa Craterica. Molto probabilmente, per effetto di prospettiva, sembrò agli abitanti che i tre pini avessero avuto origine a quote diverse, anche perché il vento li ripiegò verso la Sciara del Fuoco. I tre pini ebbero la durata di dieci minuti circa. Questa prima fase iniziale non fu accompagnata da alcuna detonazione e si ebbe soltanto il lancio di materiale sottile, e difatti arrivò solo della cenere fino all'abitato.
Alle ore 9,52, fu udita una formidabile detonazione, piuttosto prolungata, essendo state due le esplosioni avvenute quasi contemporaneamente con un intervallo di tempo appena apprezzabile. Dapprima fu lanciato il materiale della impalcatura craterica, ed in seguito, in prevalenza, delle scorie pomicee. L'esplosione sconquassò tutti i crateri della Fossa e slabrò una parte dell'orlo prospiciente verso la Sciara del Fuoco. I massi lanciati dall'esplosione caddero sul versante ovest, e sud-ovest del vulcano, colpendo il Semaforo di Labronzo e bombardando l'abitato di Ginostra, ove quasi tutti i tetti delle case furono sfondati e molte piante bruciate. In contrada Terra del Fuoco piombarono diversi massi di qualche tonnellata, sprofondati in gran parte nel terreno sabbioso.
Un altro masso si abbatté a pochi metri dal Semaforo di Labronzo, e provocò, per la scossa, il crollo della parete ovest e di parte del tetto delle due stanzette; anche la pavimentazione fu sconvolta e larghe lesioni si aprirono sui muri, così da rendere pericolante e del tutto inabitabile quell'edificio.
La seconda esplosione quasi concomitante alla prima, diede una fitta pioggia di cenere, lapilli e brandelli di pomice rovente, che si riversò sui versanti Nord-Ovest e Nord-Est causando la morte di sei persone e ferendone 20 nell'abitato di S. Vincenzo e S. Bartolo e due a Ginostra.
I morti furono trovati con forti ustioni, alcuni semicarbonizzati e fra questi una madre con la figlia abbracciati assieme con accanto una capretta del tutto carbonizzata. Nelle campagne si svilupparono incendi che distrussero tutta la vegetazione della parte più elevata del monte.
Parecchi abitanti, dopo l'esplosione, videro sei grandi volute di fumo denso, di colore oscuro, cariche di scorie, lapilli e cenere che si dirigevano, accavallandosi, verso l'abitato.
L'ultima voluta di cenere arrivò in prossimità dell'abitato di Stromboli, lambì le prime case, bruciò i vigneti che si trovavano in prossimità della via Reale, e ciò per effetto della cenere rovente che li ricopriva.
Queste nubi ardenti si posarono soprattutto sulla parte alta dell'isola e precisamente sopra e sotto il Liscione.
Il parossismo cessò alle ore 10 e 22. Lo spostamento dell'aria, causato dalla esplosione, produsse una forte scossa marina, che ebbe inizio alle ore 10,19 e cessò alle ore 10,22.
Il mare si ritirò per circa 100 metri, invadendo poi la spiaggia, per circa 200 metri (località Sopra Lena).
Alcuni istanti dopo la formidabile esplosione, la popolazione si accorse che due torrenti di materiale infuocato scivolavano per i torrenti di S. Bartolo e di Piscità. Il primo si fermò a poche diecine di metri dalla Chiesa di S. Bartolo, mentre il secondo arrivò fino al mare, formando un piccolo promontorio, largo metri 20 e lungo metri 25, a partire dalla linea di spiaggia. In un primo tempo gli abitanti credettero che si avanzasse una colata di lava, ma ben presto si accorsero che trattavasi di una enorme quantità di detriti roventi che il vento riversò a nord-est, verso il Liscione.
Il fronte della valanga di cenere, che si arrestò alle porte della frazione di S. Bartolo, era largo circa metri 6, con una potenza di metri 4.
Le viti e gli ulivi investiti dalla valanga fino a quota 300 circa e la ginestra più in alto, fino alle Chiappe Liscie, furono bruciacchiati e sdradicati, come se fossero stati divelti dalla furia di un torrente impetuoso.
Nell'altro torrente di Piscità, che scende quasi parallelo al primo verso il mare, si notavano gli stessi particolari; però la quantità di materiale scivolato fu maggiore dell'attiguo torrente di S. Bartolo, tanto che nell'ultimo tratto, vicino al mare, seppellì una casetta e due ne abbattè.

Due dolorosi episodi danno un'idea della elevata temperatura della valanga detritica di Piscità, che raggiunse il mare e ne riscaldò l'acqua per un lungo tratto. Una donna che si trovava sopra Labronzo al momento della esplosione, per cercare scampo, tentò di fuggire verso l'abitato, ma arrivata al torrente Piscità e volendolo attraversare, fu investita dalla valanga, e da essa trascinata per un buon tratto. Il cadavere, trovato dopo quattro giorni, era semicarbonizzato specialmente agli arti inferiori, dove l'epidermide dei piedi si era staccata assieme a parecchie unghie. Ugualmente terribile è stata la fine di un marinaio, che per sottrarsi alla pioggia del materiale infuocato, che cadeva sull'abitato, fuggì verso il mare riparandosi in una anfrattuosità del terreno. Ma l'onda del maremoto lo raggiunse producendogli tali scottature, per effetto dell'acqua divenuta bollente al contatto con la valanga di Piscità, che ne provocarono la morte dopo alcune ore. Dopo l'esplosione fu notato, dai marinai che si trovavano al largo, il formarsi di alcuni rigagnoli di lava sulla Sciara del Fuoco, che furono visti rosseggiare fino a tarda ora dalla notte. Due bracci raggiunsero il mare. 
Le cinque vittime furono: Maria Famularo, trentenne, e la figlia Maria, che vennero trovate abbracciate. Giuseppe Tripi, Salvatore Saltalamacchia e Concetta Mirabito.

Maria Cusolito, delegata per Stromboli: "Ingiuste ed inesatte le affermazioni di "Amo Stromboli"

Riceviamo da Maria Cusolito, delegata del sindaco a Stromboli, e pubblichiamo:
Leggo adesso la nota del comitato "Amo Stromboli" , perché ero impegnata in un sopralluogo a scuola.
Mi spiace constatare che i fatti vengano raccontati in maniera inesatta.
Il sindaco ha tentato due volte di indicare una data per un incontro, proprio per manifestare la sua attenzione a queste tematiche.
Avvenimenti di rilievo, sotto gli occhi di tutti,ed imprevisti lo hanno costretto a rimandare , e già è fissato un incontro per sabato, cosa che ho personalmente comunicato ad esponenti del comitato. Quindi l'amministrazione ha palesemente, per mio tramite interloquito con Amo Stromboli, tutto il contrario di ciò che leggo.

Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 11 settembre 2017. Conferita la cittadinanza onoraria di Santa Marina Salina ai reali del Belgio




Le foto sono della nostra collaboratrice Francesca Falconieri

Buongiorno, oggi è l'11 settembre. Buongiorno con questa foto di Gabriela Mirenda e auguri di Buon Compleanno a ...


Buon Compleanno a Lorena Coluccio, Bartolo Sarpi, Sabrina Casali  Mimmo Lo Surdo, Carmelo Manzo, Adriana Patierno, Paola Quadara

giovedì 10 settembre 2020

Lipari, l'ambulanza si guasta mentre sta per effettuare un soccorso. Gli operatori si "ingegnano" e si fanno trasportare dai carabinieri. Urge un secondo mezzo.

Una turista tedesca, di 62 anni, colta da  malore, oggi, mentre con il marito effettuava una escursione nella zona di Palmeto  a Lipari, ha richiesto l’intervento dei soccorsi e per effettuarli si sono mobilitati, in prima battuta, gli operatori del 118 e i vigili del fuoco. Ma non è stato un soccorso facile sia per l’impervietà della zona che ha messo a dura prova i pompieri, sia per un guasto occorso all’ambulanza del 118 mentre tentava di raggiungere l’area più accessibile. 
Essendoci un unico mezzo del 118 in servizio a Lipari, in presenza del guasto che impediva di proseguire, gli operatori in servizio hanno dovuto giocoforza “ingegnarsi” e, dopo essersi caricati dell’attrezzatura necessaria, si sono fatti “accompagnare” dai carabinieri nelle immediatezze dell’area impervia dove effettuare il soccorso. 
Contestualmente la centrale operativa si è messa in contatto con l’ospedale per inviare in zona una delle due ambulanze non medicalizzate ed adibite, abitualmente, al trasferimento infermi. 
I due turisti, con l’ausilio dei vigili del fuoco che li hanno recuperati, tra grandi difficoltà, hanno poi raggiunto, dopo oltre tre ore, da quando avevano lanciato la richiesta di soccorso, l’area delle terme di San Calogero, dove hanno ricevuto la prima assistenza, prima di essere trasferiti in ospedale dove non gli è stato riscontrato nulla di grave. 
Un soccorso “thrilling” che riaccende i riflettori sulla necessità che su Lipari debba essere destinata, al più presto, una seconda ambulanza medicalizzata del 118. Richiesta avanzata anche durante la recente visita dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza.

Monitoraggio Covid-19, riunione in Prefettura a Messina. L'assessore Gaetano Orto ha rappresentato il Comune di Lipari

Nominati i tre nuovi Revisori dei conti della Città Metropolitana di Messina

Il Commissario straordinario con i poteri del Consiglio Metropolitano, Ing. Santi Trovato, ha presieduto stamane la seduta pubblica per la nomina dei componenti del Collegio dei Revisori dei conti 2020/2023.
Alla presenza della Segretaria Generale dell’Ente, Avv. Maria Angela Caponetti, si è proceduto all’individuazione dei nominativi, mediante sorteggio, attingendo dall’elenco di 239 candidature ammesse alla selezione; quattro richieste sono state escluse perché arrivate fuori tempo massimo.Rosario Vicari (Modica), Messineo Salvatore (Termini Imerese) e Galati Giuseppe (Bronte) sono i tre professionisti che comporranno il Collegio dei Revisori dei conti della Città Metropolitana di Messina per il triennio 2020/2023.
I tre nuovi componenti, salvo verifiche ed accettazione dell’incarico, sostituiranno per il triennio 2020/2023 i revisori uscenti Luigi Tricoli (Caltanissetta), Vincenzo Catalano (Mussomeli) e Giuseppe Aldo Cinà (Marsala).
Dopo l’estrazione dei tre nuovi revisori, si è proceduto all’estrazione di altri sei nominativi per le sostituzioni in caso di rinuncia. Nell’ordine di sorteggio: Sottosanti Giuseppina (Catania), Russo Alfio (Giarre), Pappalardo Fanino (Castelbuono), Del Popolo Francesco (Messina), Tumminello Antonio (Castelbuono) e Monastero Giulia (Enna).

Coronavirus, il bollettino del 10 settembre: impennata di casi in Sicilia (+106)

Tr
end in crescita in Sicilia, dove si registrano 106 nuovi positivi in più rispetto a ieri a fronte di 4607 tamponi eseguiti su un totale di 389.738 da inizio pandemia . 
Aumentano i ricoveri totali (+6) e quelli in terapia intensiva (+3). 
Il totale delle persone attualmente positive in Sicilia arriva a 1.603 (+76), mentre anche oggi non sono stati registrati decessi, quinto giorno consecutivo senza vittime.
I casi totali da inizio pandemia, invece, passano a 5.032. Le persone al momento ricoverate con sintomi, in regione, sono 108, di cui 18 in terapia intensiva, mentre sono 1.477 li soggetti in isolamento domiciliare. 
I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono 3.140. Dei nuovi casi: 22 sono nella provincia di Catania, 17 a Trapani, 39 a Palermo, 5 a Messina, 2 a Siracusa, 5 a Ragusa, 3 a Enna, 11 ad Agrigento e 2 in provincia di Caltanissetta.

Ricordando... Eduardo Paino

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

Messina seconda provincia in Sicilia per contagi da Covid, il prefetto: aumentare il livello d'attenzione

Riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza in prefettura per fare il punto sulla situazione attuale della diffusione del contagio da coronavirus nel Messinese.
Dai dati emerge che la situazione è in continua evoluzione, ieri Messina era la seconda provincia in Sicilia per contagi 15 contro 17 di Palermo, ed in vista dell'inizio dell'anno scolastico e delle consultazioni elettorali si alza il livello di attenzione ed aumentano i controlli.
Alla riunione, presieduta dal prefetto Maria Carmela Librizzi, presenti sindaci e amministratori dei Comuni capofila dei distretti socio sanitari della provincia, il direttore generale dell'Asp, e i vertici delle forze dell'ordine.
La situazione della provincia è variegata con più casi tra Messina e la zona jonica ed una media di età che si abbassa sempre più. "Era necessario fare questa riunione - ha detto il prefetto Librizzi - perché i dati sui contagi da Covid ci danno una situazione in evoluzione, ieri eravamo la seconda provincia in Sicilia per contagi , ne avevamo 15 quindi c'è la necessità di alzare l'attenzione".
È emersa anche la necessità di una informazione corretta per evitare la corsa indiscriminata ai tamponi. il prefetto Librizzi chiederà di realizzare un video informativo sulla procedura da seguire. "Il Covid non è sconfitto - ha concluso- è presente quindi non possiamo permetterci per nessun motivo di abbassare la guardia, bisogna che tutti alziamo il livello di attenzione così proteggiamo noi stessi e gli altri".

Coincidenze?. Dopo il nostro articolo l'Asp Me inoltra convenzione firmata al Papardo. Il direttore Paino sta approntando la delibera.

Che tempestività!!!
Non più tardi di due ore avevamo scritto "A dieci giorni dalla visita dell'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza a Lipari e a otto dal comunicato del dottor Paolo La Paglia (Asp Me) che  annunciava "L'ASP di Messina nelle more del reclutamento dei dirigenti medici, oltre quella per i cardiologi ha anche siglato una ulteriore convenzione con l'Azienda Ospedaliera Papardo, per turni al pronto soccorso di Lipari" i medici del Papardo a Lipari non li ha visti nessuno, tantomeno hanno prestato servizio in ospedale. La convenzione si è forse smarrita negli uffici dell'Asp Me?"
Ebbene, subito dopo il nostro post, la convenzione, firmata dai vertici dell'Asp Me, è arrivata al Papardo dove si sta predisponendo la relativa delibera.

Ottenute corse veloci straordinarie integrative sino al 4 ottobre. La nota dell'assessore Orifici


I medici del Papardo al PS di Lipari: Chi li ha visti?

A dieci giorni dalla visita dell'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza a Lipari e a otto dal comunicato del dottor Paolo La Paglia (Asp Me) che  annunciava "L'ASP di Messina nelle more del reclutamento dei dirigenti medici, oltre quella per i cardiologi ha anche siglato una ulteriore convenzione con l'Azienda Ospedaliera Papardo, per turni al pronto soccorso di Lipari" i medici del Papardo a Lipari non li ha visti nessuno, tantomeno hanno prestato servizio in ospedale.
Colpa del Papardo? Da quanto apprendiamo decisamente no. 
La convenzione si è  forse "smarrita" negli uffici dell'Asp di Messina?
E dire che implementare i medici al pronto soccorso all'ospedale liparese era ed è una priorità. 
Ma se, tutto va bene, e la convenzione venisse firmata oggi, per vedere i medici del Papardo al Pronto  soccorso dell'ospedale di Lipari se ne parlerà la prossima settimana.

Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 10 settembre 2011: Cambio di guardia al Circomare Lipari. Bonaccorso subentra a Donato




Da Amo Stromboli un "Vademecum" al sindaco Giorgianni per la salvaguardia di un bene prezioso.

L'associazione "Amo Stromboli" ha prodotto un documento, inviato al sindaco Marco Giorgianni, dove vengono evidenziate le criticità e prospettate, invocate, soluzioni per salvaguardare un bene prezioso qual'è il territorio dell'isola. Unitamente a misura di sostenibilità turistico - ambientali.
A Stromboli, tra l'altro, da quanto apprendiamo, circola un certo malcontento dopo il "silenzio" dell'amministrazione a fronte di una manifestazione collettiva che a portato in strada diverse centinaia tra residenti e habituè. "Ci saremmo aspettati - dicono da Stromboli - un riscontro del sindaco, un incontro. Invece nulla".

IL TESTO DEL DOCUMENTO INOLTRATO AL SINDACO GIORGIANNI:
La costituenda Associazione “Amo Stromboli”, nasce con l’obiettivo di salvaguardare l’unicità ed eccezionalità del patrimonio naturalistico, culturale e antropologico dell’isola di Stromboli, valorizzando e promuovendo un turismo sostenibile per l’isola stessa.
In tale ottica, la costituenda Associazione, facendosi portavoce delle istanze provenienti sia dalla popolazione che dagli operatori turistici e commerciali - come evidenziate dall’indagine svolta sul territorio - ha individuato tra le problematiche maggiormente sentite quella della regolamentazione dei flussi turistici giornalieri. Tali flussi ad oggi risultano insostenibili per le seguenti ragioni:
1) Sicurezza Pubblica: lo Stromboli è un vulcano attivo! Nei giorni di maggiore affluenza sull’isola sbarcano più di 10.000 persone contemporaneamente, circostanza del tutto incompatibile con le esigenze di gestione di eventi che superano la ordinaria attività del vulcano e ciò sia sotto il profilo della organizzazione di una eventuale evacuazione sia sotto il profilo della gestione di eventuali soccorsi e/o del panico che tali eventi generano su un pubblico non adeguatamente formato.
2) Igiene Pubblica: ad un gran numero di persone che si riversa sull'isola non corrisponde un adeguato livello di servizi:
  1. a) servizi igienici pubblici allo stato del tutto inesistenti;
  2. b) aree suppletive di raccolta rifiuti che attualmente sono del tutto insufficienti a raccogliere una massa di persone così consistente;
  3. c) assistenza sanitaria, già inadeguata per la sola popolazione stanziale;
  4. d) congestione delle linee di telefonia cellulare con le connesse difficoltà nell’ipotesi di eventuali emergenze di cui al punto 1.
3) Covid-19: un numero così consistente di persone presenti nello stesso momento su un territorio di estensione limitata, non consente il corretto distanziamento sociale e il rispetto delle norme di sicurezza che la pandemia impone.
4) Controllo del Territorio: le autorità preposte alla vigilanza e ai controlli, sono assolutamente in numero insufficiente rispetto alla quantità di visitatori che ogni giorno sbarcano sull'isola.
Preso atto di tali oggettive criticità ed al fine di conciliare il diritto alla libera circolazione delle persone con le esigenze di tutela di un territorio fragile e del tutto peculiare quale è quello di Stromboli “Patrimonio Unesco dell’Umanità”, l’Associazione intende avanzare all’Amministrazione Comunale le seguenti proposte:
  • Adozione di un adeguato strumento giuridico che, alla luce delle problematiche sopra esposte e soprattutto delle esigenze imprescindibili di sicurezza discendenti dalla natura di vulcano attivo dell’isola, possa contingentare i flussi giornalieri fissando un tetto massimo di presenze entro un arco temporale anche questo prestabilito.
  • Adozione di un sistema informativo che possa realmente misurare i flussi sull’isola.
Ciò potrebbe ad esempio essere realizzato con tecnologie quali la RFID (Radio Frequency Identification), che oltre ad avere costi bassi di realizzazione ed esercizio è facilmente gestibile con un basso utilizzo di risorse umane.
  • Individuazione di aree e conseguente installazione di servizi igienici pubblici.
  • Attuazione del Piano di raccolta rifiuti così come da appalto già aggiudicato
L’Associazione, in questo documento, si limita a porre all’attenzione dell’Amministrazione comunale e non solo, la problematica dell’eccessivo carico dei flussi turistici giornalieri avvertito in maniera pressante dalla popolazione, ma si propone per il futuro di avanzare, in coerenza con i propri scopi sociali, ulteriori proposte a più ampio respiro che possano spingere l’economia di Stromboli verso sistemi più sostenibili, stabili e in ultima istanza più redditizi:
  • Iniziare a pensare ad un Parco Nazionale delle Isole Eolie con Istituzione di aree marine protette;
  • Valorizzazione di una fruizione diversa ed alternativa da quella attuale del vulcano sostanzialmente limitata alla sola visita ai crateri:
  1. realizzazione di una sentieristica alternativa che possa realmente far scoprire le bellezze dell’intera montagna. Ciò tra l’altro consentirebbe di creare delle linee spartifuoco imprescindibili per la prevenzione ed il contenimento degli incendi. Le escursioni su tali sentieri potrebbero essere affidate alle guide locali costituendo in tal modo una alternativa all’attuale impossibilità di accesso ai crateri sommitali che ha causato la crisi dell’intero settore;
  2. corsi di formazione per le guide impegnate sull’isola, al fine di rendere le passeggiate particolarmente attraenti per il turismo di settore: esempio formazione geologica del vulcano, conoscenza delle piante esistenti sull’isola….
  • Valorizzazione dei percorsi enogastronomici già presenti sull’isola e incentivazione per lo sviluppo di nuovi, sulla scia della ripresa delle attività agricole in atto già da alcuni anni sull’isola ad es.: frantoio sociale “E-Olio”, reimpianto dei vitigni autoctoni, diffusione della cultura del cappero….
L’Associazione si augura che l’incontro programmato con il Sindaco possa inaugurare una stagione di dialogo costante e produttivo con l’Amministrazione al fine di affrontare insieme e concretamente le criticità evidenziate, nonché quelle che si presenteranno, e perseguire pertanto quegli obiettivi di tutela, crescita e sviluppo, tesi a soddisfare al meglio le esigenze delle nostre comunità!

mercoledì 9 settembre 2020

Live del sindaco Marco Giorgianni su positività covid. Annunciata richiesta indagine epidemiologica per categorie più esposte.

Ricordando...Mariella Ranno e Pino Corrieri.

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
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Convocato il consiglio comunale

Il consiglio comunale di Lipari tornerà a riunirsi, in nuova convocazione, il prossimo 18 settembre alle 10. Lo ha convocato il presidente Giacomo Biviano.

Dall'associazione "Caffè delle Arti" primo premio per lo storico La Greca. Il comunicato del Centro Studi.


Al via le riprese a Stromboli per il film di Sorrentino

Sono iniziate quest'oggi a Stromboli le riprese per il nuovo film di Paolo Sorrentino "E'stata la mano di Dio. Le riprese dovrebbero concludersi il 14 settembre.
Il comandante del Circomare - Guardia Costiera di Lipari, Donato Scolozzi ha emesso apposita ordinanza per le aree demaniali e gli specchi acquei interessati.

Gal Tirreno Eolie : Presentazione dei nuovi bandi e testimonianze di Cooperazione interterritoriale e transnazionale


Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 9 settembre 2015 : Traghetto "Novelli" contro il porto a Vulcano



La Matassa è a Canneto (Lipari) - Via Marina Garibaldi (accanto Supermercato D'Anieri)

martedì 8 settembre 2020

Salgono i contagi in Sicilia. I dati aggiornati all'8 settembre 2020


Rimosso il presidio di protesta davanti all'ospedale di Lipari. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'otto settembre 2020

L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra

Ricordando... Edmondo Mollica.

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

E' deceduta la signora Giuseppina Raffaele ved. Maiorana.

Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
Eolienews partecipa al dolore della famiglia

I ringraziamenti di Sandro Biviano e l'invito a restare "vigili e accorti"

(di Sandro Biviano)
Era il 27 agosto, io e la mia compagna Sara Garofalo eravamo sul divano a vedere la tv, un messaggio ci avverte che è stato occupato l'ospedale di Lipari e serviva appoggio. 
Senza esitare ci siamo alzati dal divano e siamo corsi subito in ospedale, era giusto e sacrosanto rivendicare i diritti di tutti insieme alle persone già presenti.
Siamo entrati in punta di piedi, ci siamo messi in un angolo, abbiamo ascoltato in silenzio e aspettato di essere coinvolti quando occorreva il nostro contributo. Col passare delle ore abbiamo cercato di dare e fare tutto il possibile, come le notti al presidio, volantinaggio, sensibilizzazione e informazione a quanti volessero capire cosa stesse succedendo. In poche parole abbiamo messo in campo la nostra esperienza, tutto quello che abbiamo imparato dopo due anni di lotte a Montecitorio senza ingombrare, senza creare parallelismi alle scelte che venivano prese da chi aveva attivato questa protesta. Ci siamo messi a disposizione di Alessandro la Cava ,Antonio Marino , Paolo Arena, Fabiana Famularo, Danilo Conti, Fabrizio Famularo,Salvatore De Gregorio, Daniele Corrieri e Ciccio Rizzo lottando al loro fianco con un solo obiettivo.
In questa battaglia tutti abbiamo vinto e tutti abbiamo perso allo stesso tempo, abbiamo vinto perché si sta ottenendo un ospedale che finalmente rispetterà i livelli imprescindibili di assistenza, ma abbiamo perso Lorenza, è dovuta morire una ragazza per ribellarci a un sistema marcio che da anni non funzionava e questo fa tanto male.
Sono stati giorni di tensione, di confusione stanchezza, incertezze, tanti emozioni e tante perplessità, forse anche sbagli ma che hanno fatto sì che tante persone si siano riunite rivendicare i propri diritti.
Vi confesso che dopo anni mi sono ricreduto della mia terra, ho sempre pensato che più di due lamentele da bar, un po' di teatrino e molti lottatori da tastiera non ci poteva essere a Lipari, invece con grande orgoglio posso dire a voce alta che c'è chi ha fatto la differenza scendendo in piazza mettendoci la faccia riuscendo a far conoscere a tutta Italia la tragedia avvenuta della scomparsa di Lorenza Famularo e la tragica situazione sanitaria che viviamo alle isole Eolie.
Un orgoglio essere stati d'esempio per le altre isole dove tutt'oggi protestano per avere un ospedale come si deve, come abbiamo fatto noi.
Voglio ringraziare profondamente tutte le persone che hanno partecipato e collaborato alle iniziative permettendo di raggiungere un obiettivo così importante, a chi non è potuto essere presente ma ci è stato vicino con gesti parole e messaggi di conforto e di incoraggiamento. Purtroppo come sempre c'è chi non è venuto e ci ha criticato seduto comodamente da casa o al bar senza rendersi conto che l'ospedale è un bene comune.
Ringrazio tutte le testate giornalistiche e social che ci hanno sostenuto,in particolar modo Bartolino Leone, Salvatore Sarpi,Giuseppe Paino e Controcorrente Eoliana sempre pronti in prima fila a dare voce ai nostri diritti.
Il Sindaco Marco Giorgianni e tutta la sua giunta per esserci stati vicino lottando a fianco del popolo, svolgendo un ruolo importante tra popolo e istituzioni,il vice Sindaco di Leni Riccardo Gullo e il Sindaco Domenico Arabia per essere stati presentati dimostrando vicinanza e grande solidarietà.
Ringrazio anche tutti i cittadini delle altre isole che si erano mobilitati per venire a manifestare a Lipari.
Ringrazio l'assessore regionale Ruggero Razza per essere uscito da quegli schemi politici recandosi al presidio ospedaliero per aver interagito con noi delegati del popolo ascoltando le nostre richieste fatte dal popolo in difficoltà.
Ringrazio tutta la commissione dell'ARS in particolar modo e con grande affetto la presidente Margherita La Rocca per la sua umanità e per la sua vicinanza alla nostre richieste.
Dobbiamo tutti ringraziare i genitori di Lorenza, Giovanni Famularo e Angela Giardina, che nel momento di un inconsolabile dolore hanno trovato la forza di lottare per il bene di tutti noi. Vedermi oggi accanto a loro bloccare l'aliscafo e sentirli urlare di dolore mi ha riempito di qualcosa che non so descrivere, onore, orgogli e profonda ammirazione.
Ne approfitto per ringraziare tutte le forze dell'ordine per il rispetto verso il momento e la comprensione nei confronti dei manifestanti e hanno gestito la situazione con la massima professionalità.
Ringrazio tutti gli amici di Roma in particolare quelli di Trc Taxiromacapitale, Graziella Viviano e Paolo Borrometi per aver sostenuto la nostra battaglia anche da lontano.
Ieri simbolicamente abbiamo deciso di smontare il presidio di protesta all'ospedale di Lipari, per mostrare fiducia verso quanto si dovrà realizzare. Restiamo vigili ad osservare che venga realizzato ogni singolo punto delle promesse. Nel momento in cui i familiari di Lorenza soffrivano nel silenzio abbiamo gridato per loro. È ora il momento in cui occorre smettere di gridare altrimenti si fa solo inutile baccano, è ora il momento di osservare il dovuto e rispettoso silenzio, un silenzio che alla luce di tutto è assordante.
Infine abbiamo deciso di chiudere simbolicamente questo presidio per far sì che ciò che è stato ottenuto è quanto accaduto resti un gesto di solidarietà, amore e ribellione dei cittadini delle isole Eolie che in gran numero hanno risposto in prima linea in questa grande battaglia, mai avremmo voluto che a lungo andare questa lotta avrebbe potuto prendere altre pieghe diverse da come è nata.
Restiamo vigili e accorti cittadini, monitoreremo passo passo i cambiamenti. Ci siamo ripromessi inoltre di non abbandonarci e di unire le nostre idee e risorse per poter fare qualcosa di buono sull'isola da cittadini e per i cittadini.
La solidarietà non è un grido ma una mano che in silenzio stringe forte quella di chi ha bisogno.
Grazie a tutti.

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. Settembre 2004: Traghetto "Razzoli" finisce sugli scogli

Notte tra il 08 e 09 settembre 2004
Eolie, il traghetto “Razzoli” finisce su scogli
Nessun ferito, aperta un'inchiesta


La notte tra l’8 e il 9 settembre un ennesimo incidente per un mezzo di linea nel mare delle Eolie, per fortuna senza alcuna conseguenza per le persone, passeggeri e componenti dell’equipaggio, che si trovavano a bordo.
L’incidente ha riguardato il moto traghetto “Razzoli” della NGI, al comando di Giuseppe La Cava, che ha arrestato la sua corsa notturna del mercoledì contro gli scogli di Punta Samossà nell’area di Vulcanello. Il mezzo (noto per avere disegnato nella fiancata Paperino) era partito da Milazzo per raggiungere Vulcano, Lipari e Salina per poi fare ritorno nella città del Capo. A causare l’impatto contro la scogliera sarebbe stata  quanto pare una avaria al computer di bordo. Questa anomalia avrebbe fatto intraprendere al traghetto, in uscita da Vulcano, una rotta diversa da quella seguita abitualmente per raggiungere Lipari.
Per accertare le reali modalità dell’incidente sono state immediatamente aperte tre inchieste da parte della Capitaneria di porto, dei carabinieri e della Procura della Repubblica di Barcellona ed è stata posta sotto sequestro la scatola nera del natante.
L’incidente, che poteva avere risvolti tragici, si è verificato intorno alle 23,30. La motonave con 24 passeggeri a bordo (tra i quali una donna in stato di gravidanza e il sindaco di Leni, Antonio Podetti), 10 membri d’equipaggio e 24 automezzi, furgoni e camion, aveva da poco lasciato l’isola di Vulcano diretta a Lipari. Dopo l’impatto, che da quel che trapela ha causato una falla a poppa e creato apprensione tra i passeggeri, è stato lanciato l’Sos, raccolto dalla sala operativa della Guardia Costiera di Lipari, che, su disposizione del comandante del circolare, Paolo Masella, ha tempestivamente inviato in zona due delle sue unità che hanno proceduto al trasbordo dei passeggeri e al loro trasporto sino a Lipari dove sono stati ospitati in una struttura alberghiera. Una motovedetta è arrivata anche da Milazzo. I passeggeri all’arrivo a Lipari sono apparsi visibilmente provati ma in buone condizioni. In molti, dopo aver descritto la paura provata dopo l’impatto, hanno comunque elogiato il comportamento professionale e l’impegno degli uomini di bordo che, nei momenti successivi all’incidente, si sono prodigati per tranquillizzare tutti.
In soccorso del “Razzoli”, adagiato praticamente  sugli scogli (e questo ha evitato che affondasse), è intervenuto ieri mattino un rimorchiatore che si è adoperato per disincagliare il mezzo. Operazione completata intorno alle 13. Il Razzoli è stato trasportato sino al porto di Vulcano dove sono stati fatti sbarcare i mezzi che si trovavano a bordo.

Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 8 settembre 2017: Cris M. finisce sui Tufazzi a Monterosa (3 foto)

La Chiesa festeggia oggi la Natività di Maria


lunedì 7 settembre 2020

I festeggiamenti in onore di Maria SS. Addolorata a Canneto

Le Isole Eolie destinatarie di ulteriori risorse. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 7 settembre 2020


Ricordando...Angelo Natoli

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

Alcuni momenti dell'assemblea cittadina di ieri per l'ospedale nelle foto di Francesca Falconieri (3° gruppo di 7 foto)

I festeggiamenti in onore del SS. Nome di Maria a Pirrera.


E' deceduto Tullio Natoli

Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze