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martedì 13 agosto 2024

Oggi, 13 agosto: Santi Ponziano e Ippolito

Ippolito celebra la festa assieme a un altro santo martire, Ponziano, alle cui vicende la sua vita fu drammaticamente legata. Ponziano sedeva sul soglio di Pietro, essendo succeduto a Urbano nel 230, mentre la comunità cristiana godeva di un periodo di relativa tranquillità; era imperatore Alessandro Severo.

La chiesa viveva con gioia la ritrovata pace, quando un coltissimo prete, Ippolito appunto, moralista rigidissimo e sospettoso, cominciò ad accusare papa Ponziano di troppa indulgenza, di troppa tolleranza. E un giorno alle accuse fece succedere un'aperta ribellione, diventando il primo antipapa della storia del cristianesimo. Antipapa in buona fede, perché la sua ribellione era ispirata da zelo eccessivo. Però la divisione pesava nel cuore della cristianità. Ma ci pensò il nuovo imperatore, Massimino, a dirimere la questione. Per lui papa e antipapa erano ambedue nemici dell'impero, ed esiliò entrambi nelle miniere di Sardegna.


Ponziano, più mite e umile di Ippolito, per non lasciar la chiesa senza guida, rinunziò subito al pontificato in favore del greco Antero. Il suo gesto fu presto seguito dallo stesso Ippolito che, capito l'errore, sciolse la sua chiesa invitando i fedeli a riunirsi alla vera comunità cristiana.

Di lì a poco tempo, Ponziano e Ippolito finalmente pacificati, subivano la medesima sorte, morendo in seguito alle sofferenze patite nelle miniere di sale. La chiesa li venera ambedue come martiri.

MARTIROLOGIO ROMANO. Santi martiri Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, che furono deportati insieme in Sardegna, dove entrambi scontarono una comune condanna e furono cinti, come pare, da un’unica corona. I loro corpi, infine, furono sepolti a Roma, il primo nel cimitero di Callisto, il secondo nel cimitero sulla via Tiburtina.

Buongiorno...così!


 

lunedì 12 agosto 2024

Programmazione distribuzione idrica a Vulcano


 

"Pescando nel nostro archivio". Rubrica video di Eolienews. Oggi "Defileè - Anteprima di un sogno 2010 / 2° parte "

Alicudi in un minuto, attraverso gli occhi di un turista, film- maker italiano

 Riceviamo e pubblichiamo: 

Sono Luciano Papangelo, un film-maker italiano appassionato di reportage e racconti visivi. Recentemente ho avuto il privilegio di visitare per la seconda volta nella mia vita la splendida isola di Alicudi e sono rimasto profondamente colpito dalla sua bellezza incontaminata e dalla vita semplice e autentica dei suoi abitanti. Ho deciso di catturare questa esperienza in un breve video di un minuto, con l'obiettivo di trasmettere le emozioni e la magia che questa isola unica è in grado di offrire.

Il video racconta Alicudi attraverso gli occhi di un turista, con una narrazione che svela il fascino silenzioso e la profonda connessione tra l'uomo e la natura che caratterizzano l'isola. Con immagini suggestive e un'atmosfera intima, spero di riuscire a far emergere la bellezza dell’isola, spesso poco conosciuta rispetto ad altre mete turistiche.

Credo che il vostro pubblico potrebbe trovare il video particolarmente interessante, poiché offre una visione autentica e sentita di un luogo che rappresenta una delle gemme più preziose dell’arcipelago eoliano.

Sarei onorato se voleste considerare la possibilità di condividere questo video attraverso i vostri canali. 

IL VIDEO: 

Stromboli si è fermata per l'ultimo saluto a Pierpaolo. Una marea di gente dentro e fuori la chiesa e tanti cartelli per un "gigante buono" che se è andato via troppo presto







 


Ricordando...Vittorio Vento


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Buon Compleanno

...a Antonino Nuccio Giorgianni, Tiberio Luciani, Giovanni Sarpi, Maria Sole Zanghi, Maruska Di Franco, Mauro Marzo, Lidia Benenati, Greta Martello, Daniela Mandarano, Francesca Battaglino, Angela Foti, Светлана Орехова, Cristina Favaloro



Oggi, 12 agosto: Santa Giovanna Francesca de Chantal

La nobile Giovanna di Chantal, figlia di Benigno Fremiot, presidente al Parlamento di Borgogna, nacque il 23 gennaio 1572 a Dijon.

Il presidente Fremiot, rimasto vedovo quando i figli erano ancora in tenera età, si prese cura personalmente della loro educazione: li allevò con tenerezza paterna nei principi di una soda pietà. Giovanna fu quella che corrispose meglio di tutti alle sue cure.
Giunta all'età di 20 anni, si sposò col barone di Chantal, un ufficiale di 27 anni che si trovava al servizio di Enrico IV.
Sua prima cura fu quella di vegliare sui servi, di far loro praticare i doveri della religione cristiana e di obbligarli a partecipare alla preghiera che tutte le sere si faceva in comune. Nei giorni di festa li mandava alla S. Messa in parrocchia, mentre nei giorni feriali dovevano assistere alla Messa nella cappella gentilizia.

Iddio però bramava di regnare solo nel cuore di Giovanna e per questo la provò col più duro dei sacrifici.

Un giorno il barone di Chantal venne invitato da un amico ad una partita di caccia ed egli, come al solito, vi aderì. Ma nel rincorrere la selvaggina che si era internata nella macchia, il barone, senza avvedersene, si era portato al tiro dell'amico: questi che al rumore della canizza si teneva pronto, come vide muovere gli sterpi di fronte scaricò il suo archibugio che colpì mortalmente il povero barone.

La nostra Santa rimase così vedova all'età di 28 anni. Ella aveva avuto sei figli, di cui quattro viventi. Sopportò il suo dolore per quanto fosse acuto, con rassegnazione e con fortezza. Amava di ripetere queste parole: Voi avete spezzato, o Signore, i miei vincoli: io posso ora presentarvi una vittima di lode. D'allora in poi desiderò maggiormente di essere unicamente del Signore, di vivere sola e di non avere più nulla di comune col mondo. La realizzazione di questa aspirazione però le era impedita dal dovere di assistere ed educare i suoi quattro figli, e d'altra parte le mancava un direttore il quale potesse condurla nelle vie in cui Dio la voleva. Ma un giorno, durante l'orazione, il Signore glielo fece vedere: incontratasi poi con San Francesco di Sales, riconobbe in lui l'uomo della visione e gli aprì la sua anima. Questo gran Santo la guidò per le vie mirabili della Provvidenza, ed aiutandola a compiere i suoi doveri di madre, la costituì pietra fondamentale dell'Istituto che egli stava per fondare.

Prima di partire per il chiostro, avendo ella chiesto la benedizione paterna, il presidente Fremiot, trafitto dal dolore e bagnato di lagrime, gridò:
O Mio Dio, non mi è dato di oppormi all'esecuzione dei vostri disegni, quantunque ciò mi debba costare la vita; io vi offro, o Signore, questa cara figliuola; degnatevi di riceverla e farne la mia consolazione.

Sotto la sua guida, l'Ordine della Visitazione fece grandi progressi, diventando un'aiuola di elette virtù. S. Giovanna era così accesa di amor di Dio, che soleva esclamare: Amore, amore, io non voglio parlare che di amore. Morì il 13 dicembre 1641.

PRATICA. Grande onore e grande gloria è servire Dio, disprezzando tutto quello che non ci conduce a lui. (Imitazione di Cristo).

PREGHIERA. O Dio onnipotente e misericordioso, che alla beata Giovanna Francesca, accesa del tuo amore, donasti un'ammirabile forza di spirito per seguire nei diversi stati della vita la via della perfezione e che per lei volesti arricchire la tua Chiesa di una nuova famiglia, concedi per i suoi meriti e preghiere che noi vinciamo con l'aiuto della grazia celeste tutte le difficoltà del nostro cammino.


MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, religiosa: dal suo matrimonio cristiano ebbe sei figli, che educò alla pietà; rimasta vedova, percorse alacremente sotto la guida di san Francesco di Sales la via della perfezione, dedicandosi alle opere di carità soprattutto verso i poveri e i malati; diede inizio all’Ordine della Visitazione di Santa Maria, che diresse pure con saggezza. Il suo transito avvenuto a Moulins sulle rive dell’Allier vicino a Nevers in Francia ricorre il 13 dicembre.

Buongiorno...così!


 

domenica 11 agosto 2024


"All'evento "Bergman - Magnani: le amanti del Vulcano" Pierpaolo sarà con noi perché la storia della sua e nostra amata isola è l'oggetto del nostro incontro.

Ci ritroviamo, quindi, all'Hotel Villaggio Stromboli il 12 Agosto alle ore 19,15 per salutarlo con un affettuoso brindisi con la Malvasia della famiglia di Vincenzo Cusolito. L'ingresso è libero e non è necessaria prenotazione.

Rinnoviamo il nostro profondo cordoglio alla moglie Daniela, ai figli, a Piera, a Mario, a Massimiliano, a Lucrezia e Rachele e a tutti i familiari. Riposa in pace Pierpaolo 🌹"

Rosa Oliva per la Pro Loco Amo Stromboli APS

Gli atti alla Corte dei Conti, minoranza preoccupata. Dalla Gazzetta del sud dell'11 agosto 2024


 

Minicrociere eoliane. Revocati i divieti ma occhio alle regole. Dalla Gazzetta del sud dell'11 agosto 2024


 

Effetti eruzioni Etna e Stromboli, interrogazione Faraone (Iv): “Cdm deliberi emergenza nazionale”

Davide Faraone, capo capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, ha formalizzato un’interrogazione al ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci in cui chiede che “Il Consiglio dei Ministri deliberi lo stato d’emergenza nazionale per lo stato calamitoso provocato dagli effetti dalle eruzioni dei vulcani siciliani Etna e Stromboli. Gli eventi di Etna e Stromboli, negli ultimi anni – sottolinea il parlamentare- hanno colpito duramente le cittadine limitrofe. Gli effetti delle eruzioni non possono non essere considerati calamitosi. Oltre a rappresentare un problema di salute pubblica, la sabbia vulcanica è una sciagura per le aziende agricole del territorio, un grave pericolo per la circolazione stradale e il traffico aereo, un forte disagio e aggravio di spesa per i privati cittadini". 
Faraone evidenzia, inoltre, come la sabbia vulcanica rappresenti “un problema enorme per i Comuni interessati che non devono occuparsi solo della sua rimozione e dello smaltimento ma anche affrontare il problema delle grondaie degli edifici pubblici e delle caditoie stradali. Le amministrazioni sono così costrette a fronteggiare tali emergenze indebitandosi, in attesa del sostegno della Regione Sicilia. È per questo – conclude il deputato - opportuno intervenire con misure straordinarie, per aiutare economicamente aziende e amministrazioni comunali colpite”.

Ricordando...Anna Maria Zaia ved. Picone


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Domani l'autopsia sul corpo del 22 enne che ha perso la vita a Vulcano

 Sarà eseguita domani al Papardo di Messina, dove è stata già trasferita la salma, l'autopsia sul corpo del 22enne messinese Alberto De Domenico morto, ieri pomeriggio, subito dopo essersi tuffato in piscina in un residence di Vulcano. 

La Procura di Barcellona ha aperto un'inchiesta.


L'esame autoptico dovrà chiarire cosa ha provocato il malore fatale, ovvero se il 22enne ha avuto una congestione, dopo essere entrato in acqua, o se l'arresto cardiaco e il successivo annegamento è stato provocato da altro. Indagini che approfondiranno gli accertamenti già avviati dai carabinieri in servizio sull'isola.

Alberto solo 9 mesi fa aveva conseguito la laurea in Economia alla Bocconi

La famiglia De Domenico era già stata segnata da un'altra tragedia. Il 23 agosto 2019 ha, infatti, perso, Aurora, la figlia 14enne, a causa di un grave incidente in motorino. E a condurre il mezzo a due ruote c'era proprio Alberto. Entrambi, ai tempi, frequentavano il liceo classico La Farina che ha dedicato un'aula proprio alla ragazzina

Massimiliano Cincotta: "Scopa e paletta per pulire l'isola per l'ultima passeggiata di Pierpaolo"

Scrive Massimiliano Cincotta su fb "Buongiorno Stromboli... In un momento così terribile (il peggiore) chiedo a tutta la comunità dell'isola di prendere una scopa ed una paletta x ripulire la nostra splendida isola... Lui credeva molto in gesti simili, anche se il più delle volte era solo.... Vorrei che nella sua ultima passeggiata possa credere di esserci riuscito.....

Al Centro Studi di Lipari Francesco Tundo presenta il libro “La riforma tributaria. Il metodo Matteotti”.


Buon Compleanno

...a Giovanni Pace, Tiziana Orto, Mirela Sz Mihaela,  Anna Siracusa, Vanessa D'Ambra, Alessia Lazzaro, Rita Gugliotta, Anna Fazio, Denise Corrieri, Simone Coluzzi, Serena Paino, Ilaria Spinella 


LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 11 agosto 2024

Oggi, 11 agosto: Santa Chiara

Nacque Chiara nell'anno 1194 da nobili e ricchi genitori in Assisi, e fin da giovanetta dimostrò una grande pietà e devozione. In quegli anni la fama del suo concittadino Francesco cominciava ad allargarsi, e Chiara, decisa di consacrarsi al suo Signore, si presentò a lui per comunicargli il suo ardente desiderio di ritirarsi dal mondo. Francesco riconobbe in questa piissima giovane la chiamata di Dio e perciò la confermò nel suo proposito di consacrare a Gesù Cristo la sua verginità.

Venuto il giorno stabilito, Chiara fuggì dalla casa paterna e si portò alla chiesa di S. Damiano ove Francesco, assistito dai suoi monaci, le tagliò i capelli e la rivestì del ruvido saio di penitenza di cui egli era già ricoperto.

I suoi parenti, oltremodo irritati per questa sua risoluzione, tentarono in vari modi, anche colla violenza, di sottrarla al sacro ritiro, ma Chiara, colla grazia del Signore, superò ogni ostacolo.

Poco dopo si unirono a lei numerose vergini, e perfino sua sorella Agnese: tutte si esercitavano nell'orazione e nelle mortificazioni quotidiane della vita comune, di cui Chiara dava un sì chiaro esempio. Dormiva sulla nuda terra, qualche volta tormentandosi ancora nelle brevi ore di riposo con sarmenti o con duro legno che usava per guanciale. Portava sempre ai fianchi un aspro cilicio, digiunava tre volte alla settimana a pane ed acqua.


Devotissima del SS. Sacramento, passava lunghe ore innanzi all'altare, assorta in profonda meditazione. E Gesù la ricompensò di questo suo affetto anche col dono dei miracoli. Infatti avendo una volta i Saraceni tentato di invadere il suo monastero, Chiara, animata da fiducia nel Signore, quantunque inferma, prese tra le mani l'ostensorio e fattasi portare alla finestra minacciata del monastero tracciò sugli infedeli un gran segno di croce dicendo: « Ecco, o mio Signore, vuoi tu forse consegnare nelle mani dei pagani le inermi tue serve, che ho allevato per il tuo amore? Proteggi, ti prego, Signore, queste tue serve, che io ora, da me sola, non posso salvare ». Subito una voce, come di bimbo, risuonò alle sue orecchie dal Tabernacolo: "Io vi custodirò sempre!". La vergine, con il volto bagnato di lacrime, rassicurò le sorelle: "Vi do garanzia, figlie, che nulla soffrirete di male; soltanto abbiate fede in Cristo!". Una luce vivissima investì gli assalitori accecandoli, mentre una forza arcana rovesciava le scale e precipitava a terra i predoni.

S. Chiara era pure devota della passione di Gesù Cristo, che meditava versando copiosissime lacrime. Da questa devozione attinse tanto amore alla santa povertà che ricusò perfino le proposte fattele dal Papa Gregorio IX di una povertà più mitigata, ed ottenne per sè e per le sue suore quello che chiamò « il privilegio della povertà ».

Negli ultimi anni di sua vita, Chiara fu molestata da continue infermità e patimenti corporali, ma colla sua preghiera fervente ottenne dal Celeste Sposo una pazienza invitta, e fra i suoi dolori si dimostrò sempre contenta e serena.


Prima di morire fece testamento: non per lasciare beni temporali, ma bensì per lasciare alle figliuole del suo cuore la santa povertà come loro divisa, come loro difesa e come loro gloria, e a 60 anni di età, piena di meriti, nell'anno 1253 rese la sua bell'anima a Dio.

PRATICA. Mettiamo tutta la nostra confidenza in Gesù Eucaristico e saremo liberati da ogni male, specie dal peccato.

PREGHIERA. Esaudiscici, o Dio nostro Salvatore, affinchè, come ci allietiamo della festa della tua beata vergine Chiara, così veniamo ammaestrati nella devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Chiara, vergine, che, primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà, da essa mai, neppure nell’estrema indigenza e infermità, permise di essere separata.


ICONOGRAFIA


Santa Chiara di Assisi
titolo Santa Chiara di Assisi
autore Giovanni Battista Moroni anno 1548


Santa Chiara viene raffigurata solitamente, con il saio nero e marrone dell’ordine delle Clarisse, scalza o con dei sandali. La tonaca è raccolta in vita da un cordone, con tre nodi, simbolo dei tre voti di povertà, umiltà e penitenza. Indossa un velo nero o bianco in riferimento alla sua verginità. In mano regge un giglio, simbolo di purezza, oppure un ramoscello di olivo o di palma; spesso mostra l'ostensorio o il pane, altre volte un libro, simbolo della Regola, oppure una lanterna, a indicare il nome Chiara, luminosa.

Nel dipinto di Moroni Santa Chiara è appoggiata ad un’alta balaustra e regge un prezioso ostensorio che allude all'episodio della fuga dei Saraceni che avevano assediato Assisi, mentre con l'altra mano tiene il giglio.


Santa Chiara
titolo Santa Chiara
autore Piero Casentini anno Contemporaneo


Santa Chiara
titolo Santa Chiara
autore Giotto anno 1317


Santa Chiara
titolo Santa Chiara
autore Ambito veronese anno secolo XIX


Diverse sono anche le raffigurazioni di Santa Chiara nel momento in cui allontana i saraceni con l'ostensorio suo strumento prediletto.


S. Chiara scaccia i saraceni
titolo S. Chiara scaccia i saraceni
autore Domenico Fiasella anno 1667


Santa Chiara scaccia i saraceni
titolo Santa Chiara scaccia i saraceni
autore Francesco Giordano anno 1727


Anche col serafico padre Francesco sono molte le riproduzioni dove spesso li vedono in contemplazione dinanzi il crocifisso o assieme alla Vergine.

SS. Francesco e Chiara dinanzi al Crocifisso
titolo SS. Francesco e Chiara dinanzi al Crocifisso
autore Ambito Italia Centrale anno 1630-80


Madonna che porge il Bambino a S. Chiara
titolo Madonna che porge il Bambino a S. Chiara
autore Felice Torelli anno XVII sec.

Buongiorno...così!


 

Dramma a Vulcano, 22enne muore in piscina. La sorella Aurora era morta 5 anni fa in un incidente stradale

(fonte: Gazzettadelsud.it) Un giovane di Messina ha perso la vita a Vulcano per un malore mentre si trovava in piscina. Si tratta di Alberto De Domenico, 22 anni. Allertati i soccorsi, medico e volontari della Croce Rossa non hanno potuto fare altro che constatare l'avvenuto decesso.

La vittima era giunta a Vulcano proprio ieri da Messina per trascorrere queste giornate che precedono il Ferragosto. Grande entusiasmo e desiderio subito di fare un bagno per combattere la calura estiva. Poco dopo le 18,30 la disgrazia sotto gli occhi di altri bagnanti letteralmente sgomenti per quanto accaduto. I carabinieri hanno avviato accertamenti per fare chiarezza su quanto accaduto.

Un destino crudele per la famiglia De Domenico che, cinque anni addietro, sempre in questo maledetto mese di agosto, ha perso un’altra figlia, la piccola Aurora, 14 anni, coinvolta in un incidente stradale a Messina con lo scooter guidato proprio dal fratello Alberto che in quell’occasione riportò diversi traumi, ma dopo un ricovero in ospedale riuscì a riprendersi.

sabato 10 agosto 2024

Lipari, rischio frane. Interdetta discoteca. Dalla Gazzetta del sud del 10 agosto 2024


 

Il caso - Stromboli all'attenzione della Regione. Dalla Gazzetta del sud del 10 agosto 2024


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Cala il sipario sulla 41° edizione di "Un mare di cinema" del Centro studi: Il bilancio

 

CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI

COMUNICATO STAMPA FINALE

    FESTIVAL CINEMATOGRAFICO "UN MARE DI CINEMA"

Cala il sipario sulla quarantunesima edizione del Festival "Un Mare di Cinema", l'appuntamento fisso che ogni anno, fra l'ultima settimana di Luglio e i primi giorni di Agosto, riporta la magia del grande schermo a Lipari, riunendo nei Giardini del Centro Studi Eoliano un pubblico sempre molto numeroso, appassionato ed entusiasta.

Sono stati dieci giorni intensi e pieni di emozioni, durante i quali si sono susseguite proiezioni e incontri con autori, seguendo l'ormai ben consolidato filone del Festival  "Cinema e Letteratura". Abbiamo avuto il piacere di ospitare nel nostro Giardino Federico Vitella, che ci ha presentato il suo nuovo volume sulle attrici "maggiorate" svelando aneddoti, retroscena, curiosità, e raccontandoci i motivi dietro il grande successo e l'enorme impatto che queste vere e proprie dive riscuotevano nell'immaginario e nella cultura di massa durante gli anni d'oro del cinema italiano; e Alessandro D'Avenia, professore e scrittore salito alla ribalta nel 2010 grazie al libro, poi divenuto anche un film, "Bianca come il latte, rossa come il sangue", venuto a presentarci la sua ultima opera: "Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali", un incontro che potremmo definire quasi una "lectio magistralis" sulla ricerca della Bellezza che passa attraverso il vivere un'esistenza degna, totale, completa e consapevole, accettando le gioie e accogliendo anche i dolori come parte fondamentale del nostro percorso da esseri "vivi", non solo "viventi". Alessandro D'Avenia ha ricevuto il premio "Efesto" per la letteratura.

Il cuore della rassegna sono state, come sempre, le nostre proiezioni sotto le stelle. Un programma particolarmente ricco, che si è aperto con il film-rivelazione dell'anno, "C'è Ancora Domani", esordio alla regia di Paola Cortellesi, ed è proseguito con diversi acclamati titoli di questa stagione particolarmente proficua per il cinema italiano e non solo... "Oppenheimer", "Comandante", "Io Capitano", solo per citarne alcuni. Nel corso della rassegna abbiamo avuto l'onore di proiettare anche le opere di due talentuosi registi, entrambi palermitani, che attraverso i loro lungometraggi hanno voluto evidenziare quanto la realtà mafiosa sia stata e sia tutt'ora un cancro non ancora debellato dal nostro territorio: Gaetano Di Lorenzo, che ci ha presentato la sua opera prima "Un destino migliore", e Pasquale Scimeca, con l'anteprima assoluta de "Il Giudice e Il Boss", da noi omaggiato con il prestigioso Premio Efesto.

Spazio anche ad emozioni forti e profonda commozione, in occasione dell'omaggio che abbiamo voluto rendere a Stefano Malchiodi, giovane cineasta scomparso prematuramente alla fine dello scorso anno, ospite del nostro Centro Studi nell'Estate del 2021, originario delle Eolie e tenacemente legato a queste isole, che qui, poche settimane prima di lasciarci, aveva appena finito di girare il suo ultimo cortometraggio, "Al buio". La piazzetta "Beniamino Saltalamacchia" di Acquacalda, luogo di pace, silenzio e riposo che Stefano amava molto, conserverà per sempre una traccia potente ma delicata a memoria del suo passaggio e della sua presenza: un dipinto che lo ritrae con accanto la fedele cinepresa, sguardo perso oltre mare, certamente meditando sulla prossima storia da raccontare. Ed è con questo spirito che anche noi ci accingiamo a salutare un'edizione ricca di emozioni e incontri che rimarranno indelebili, con la mente che già naviga "oltre", verso nuove idee, possibilità, progetti, sogni... certi di poter sempre contare sulla vostra presenza, supporto, apprezzamento, affetto... il vero motore che ci spinge ogni anno a fare del nostro meglio affinché la luce lattiginosa e magica del proiettore continui a illuminare uno schermo altrimento bianco, vuoto... guidati dalla passione e dall'amore per la nostra terra, che da sempre muove i nostri passi e le nostre scelte.

 

Lipari, 10 agosto 2024

                                                          

Lunedì a Stromboli i funerali di Pierpaolo Cincotta

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

IL CORDOGLIO 
Federalberghi Isole Eolie è vicina alla famiglia Cincotta per la gravissima e inaspettata perdita di Pierpaolo

Tragedia sulla A20 Messina-Palermo, marito e moglie muoiono in un incidente stradale. In ospedale i bimbi di 5 e un anno

E' di due morti e di due feriti il drammatico bilancio dell'incidente stradale avvenuto, questo pomeriggio, sull'autostrada Messina - Palermo all'altezza di Brolo. 
Le vittime sarebbero marito e moglie che viaggiavano su una Nissan Qashqai con i loro figli di 1 e 5 anni che hanno riportato solo ferite lievi e sono stati portati all'ospedale di Patti. 
L'incidente si e' verificato nei pressi dello svincolo di Brolo, in direzione di marcia Palermo. 
Ancora da ricostruire la dinamica del sinistro, probabilmente si tratta di un incidente autonomo. 
La famiglia è residente a Roma: l'uomo e' originario di Sant'Agata Militello

Minicrociere a Stromboli e Panarea. Emessa nuova ordinanza per regolamentazione cautelativa delle presenze e dei flussi turistici

ECCO COSA PREVEDE L'ORDINANZA

 Al fine di scongiurare pericoli alla pubblica incolumità e per il contenimento dei rischi di carattere igienico-sanitario in ambito locale, le unità navali che effettuano escursioni turistiche giornaliere trasportando villeggianti (minicrociere) dalla Sicilia, comprese le isole Eolie, e dalla Calabria non impegnate in servizio di linea in convenzione, si atterranno, a partire dalla data di adozione della presente Ordinanza e fino alla permanenza del livello di allerta giallo per l’isola di Panarea e l’isola di Stromboli, alle seguenti prescrizioni: 

 1- le unità provenienti dai porti della Regione Calabria eserciteranno azioni di sbarco ed imbarco dei propri passeggeri a Panarea e Stromboli, nelle sole giornate di lunedì, mercoledì, giovedì e sabato, a partire dalle ore 12,30 e fino alle 18,30 per Panarea e alle ore 19,30 per Stromboli; 

 2- le unità provenienti dai porti della Regione Sicilia eserciteranno azioni di sbarco ed imbarco dei propri passeggeri a Panarea e Stromboli, nelle sole giornate di martedì, mercoledì, venerdì e domenica di ogni settimana, a partire dalle ore 12,30 e fino alle 18,30 per Panarea e alle ore 19,30 per Stromboli, mentre nella sola giornata di mercoledì, nella fascia oraria che va dalle ore 13:30 alle ore 20:30; 

 3- ciascuna delle unità di cui ai precedenti punti 1) e 2 ), per ogni singola giornata, potrà dar luogo alle operazioni di sbarco dei passeggeri per una sola volta su ciascuna delle due isole. Quelle che sbarcheranno passeggeri in un numero superiore a 40 unità dovranno disporre di personale idoneo e sufficiente ad accompagnare i passeggeri trasportati, sia in fase di sbarco che di reimbarco, assicurandosi che gli stessi non stazionino sulla banchina/molo d’approdo oltre il tempo necessario alle suddette operazioni; 

 4- per le modalità di accosto e di gestione delle operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri si richiama quanto già disposto con apposita Ordinanza dell’Autorità Marittima locale n. 12/2016, con particolare riferimento alla parte che disciplina la concomitanza di accosti e sbarchi/imbarchi e dall’obbligo che il personale di cui al superiore punto abbia cura di fare avvicinare al punto di imbarco esclusivamente i propri passeggeri in modo ordinato, non prima che la propria unità navale abbia completato le operazioni di ormeggio e che si assicuri che i propri passeggeri, in attesa di imbarco, dovranno sostare al di fuori della banchina /molo d’approdo; 

 5- informare i passeggeri sullo stato di allerta del Vulcano e dei comportamenti da tenere in caso di necessità e dei comportamenti da adottare in campo igienico sanitario e sulla gestione dei rifiuti 

 6- revocare le due Ordinanze in premessa richiamate (n. 44 del 6 agosto 2024 e n. 45 del 7 agosto 2024) e ogni eventuale ulteriore provvedimento in contrasto e/o difforme dal presente.