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giovedì 8 gennaio 2009

Salina: Consigli riuniti in seduta straordinaria

(Michele Merenda) «Per quanto fin qui discusso, anche a seguito di quanto emerso nell'incontro avuto con gli amministratori degli altri comuni eoliani, si proprone di dichiarare l'adesione di questo Consiglio alle ragioni che hanno determinato la proclamazione dello sciopero generale di tutte le ttività esistenti nel territorio delle isole Eolie, invitando tutti gli operatori economici ad astenersi dalle proprie attività».
Questo quanto deliberato ieri sera dal Consiglio comunale del comune di Malfa, tenutosi per la prima volta nei locali della grande struttra polifunzionale.
Un accorgimento attuato per far partecipare alla seduta un gran numero di cittadini che ne aveva fatto richiesta. Nella mattinata di ieri si era già riunito il Consiglio di S. Marina Salina ed appena un'ora prima quello di Malfa, contemporaneamente a quello di Leni.
I contenuti sono pressocché i medesimi. I tre sindaci (Antonio Podetti di Leni, Salvatore Longhitano di Malfa e Massimo Lo Schiavo di S. Marina Salina) hanno ricostruito la vicenda ed hanno invitato i loro concittadini a far sentire la propria voce. Nella mattinata di oggi, quindi, gran parte degli abitanti di Salina sarà presente alla manifestazione indetta a Lipari, aderendo così alla protesta del Comitato di difesa dei trasporti marittimi eoliani.

mercoledì 7 gennaio 2009

Ludica Lipari: Ottimo pari sul campo del Saponara

Un pari per zero a zero per la Ludica Lipari impegnata oggi pomeriggio in trasferta sul campo di Saponara. Gli eoliani hanno anche colpito un palo in quello che è stato un vibrante incontro con una delle dirette antagoniste. I ragazzi di Fulvio Caruso(22 punti) sono ad un punto dalla capolista Misserio(23 punti)

Occupazione della Laurana: C'è chi dice si, c'è chi dice ni, ma ci sono anche i no. Troppi!

(da lipari.biz) Il Comitato di protesta contro i tagli Siremar decide di occupare la nave Laurana, a partire da domani mattina alle 11,00, per far sapere al ministro Matteoli che a Lipari la protesta diventa seria. Ma molta gente intervenuta all'assemblea pubblica terminata intorno alle 21,00, al Palcongressi non è d'accordo. Si ritiene infatti che a guidare la protesta di domani e ad occupare il traghetto debbano essere in primis l'amministrazione comunale e il consiglio comunale al gran completo. Ma nella giunta di Mariano Bruno e nello stesso civico consesso non tutti la pensano allo stesso modo ( c'è chi vuole occupare e chi no) per una clamorosa spaccatura.

TRASPORTI: Bufardeci A MATTEOLI “garantire attuale FREQUENZA collegamenti SIREMAR”

(Piero Messina) “Dobbiamo batterci per un obiettivo concreto, ovvero si dovrà garantire la stessa frequenza di collegamenti che la Siremar ha effettuato, nello scorso anno, tra la Sicilia e le isole minori. Per questo motivo, anche in considerazione del fatto che la Regione ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, non potremmo accettare dal governo nazionale condizioni diverse”.
Lo afferma il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, che domani, alle 11,30, incontrerà il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per discutere della vertenza Siremar.
“All’incontro con il ministro Matteoli - spiega Bufardeci - parteciperò insieme a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Questo a dimostrazione di come tutto il governo regionale sia schierato dalla parte dei cittadini degli arcipelaghi, che non possono e non devono correre il rischio dell’isolamento”.

Trasporti: "Lipari s'è desta". Affollatissima assemblea al Palacongressi

Oltre 500 persone stanno prendendo parte al Palacongressi di Lipari all'assemblea pubblica indetta dal comitato di agitazione per i trasporti, presieduto da Pino Merenda. Segno che c'è la dovuta attenzione sulla problematica e che un eccellente lavoro è stato svolto da quanti, ad ogni livello, si sono interessati a far conoscere la delicatezza della situazione. Chi pensava che gli eoliani non potessero ritrovarsi ed unirsi in una occasione così importante e in cui è in ballo il futuro dell'arcipelago è rimasto deluso.
Le prime "avvisaglie" di una intensa partecipazione all'assemblea pubblica la si aveva avuto già da prima e cioè dalla riunione che il consiglio comunale di Lipari ha tenuto alle 17 e 30. I lavori, poi aggiornati, sono stati seguiti da un sempre più crescente numero di cittadini.
Insomma un buon viatico per lo sciopero generale e per la serrata di domani. L'appuntamento per tutti è alle 8 e 30 nel porto liparese di Sottomonastero.
Intanto da Roma, dove si trova già il sindaco Mariano Bruno, intervistato dal tg uno che nell'edizione delle 20 si occuperà delle Eolie, sembrano "soffiare" venti più pacati sulla questione Siremar. Il Governo potrebbe accogliere se non del tutto in parte le richieste che arrivano dalle isole minori siciliane

Perchè è "Cosa nostra" ovvero dei trasporti negati. Le considerazioni e le riflessioni di Rosaria Corda.

PERCHE’ E’ “COSA NOSTRA”OVVERO DEI TRASPORTI NEGATI
(Rosaria Corda) Mi riesce particolarmente difficile in momenti come questo seguire un filo logico, razionale e moderato per riuscire serenamente ad esprimere una riflessione su quello che accade (e quanto ancora dovrà accadere), in questo nostro arcipelago.
Cercherò di usare violenza alla mia impulsività congenita e al mio parlare “diretto” con la speranza di riuscire in tal modo a coinvolgere quanti più eoliani possibili ad una partecipazione convinta ed attiva alla problematica che in modo assolutamente provocatorio ho introdotto nel titolo.
E nel farlo non intendo assolutamente spogliarmi di alcuna delle mie qualità; in me coesistono l’anima della liparota, quella del consigliere comunale e del pubblico funzionario; l’anima della mamma, dell’educatrice e della donna che vive la quotidianità dell’isola.
COME LIPAROTA:
in questo preciso frangente, ho anni a sufficienza per non dimenticare di essere salita nel settembre del 1982 sul portellone dell’allora nuovissima “Piero della Francesca” (e di averla “picchettata”, notte e giorno, per quasi un mese), quella nave all’avanguardia che le Eolie avevano solo avuto il tempo di assaporare e che stava per essere destinata ad altro luogo.
Non me ne vogliano gli isolani della Sicilia allora interessati allo spostamento, perché non è stata una guerra tra poveri, bensì la dimostrazione di come più forze all’unisono abbiano spinto ed ottenuto di avere a disposizione, tutti, mezzi più nuovi ed efficienti.
COME CONSIGLIERE COMUNALE:
mi sento accomunata a tutte quelle forze presenti nel civico consesso, non solo eoliano ma di tutte le isole minori, che affrontano come noi gli stessi disagi, IN SPIRITO UNITARIO E METTENDO AL BANDO OGNI VELLEITA’ DI PARTITISMO E DI PROTAGONISMO, con la consapevolezza spesso di dover sfondare un MURO DI GOMMA CHE NON HA COLORE POLITICO e che è costruito non necessariamente solo dalla poca oculatezza e dalla scarsa propensione ad una visione di lungo periodo, che pure sono spesso sacrificate all’altare di gestioni di emergenze improvvise e contingenti, siano esse una esplosione improvvisa dello Stromboli come il crollo di una strada, come la chiusura di una attività produttiva a favore di una pur condivisibile (?) preservazione ambientale.
Spesso la volontà di “fare, programmare, crescere e costruire”, si scontra con i numeri di un bilancio sempre più esiguo, con la necessità di evitare pesanti conseguenze che deriverebbero dallo “sforamento” del Patto di Stabilità decretato per i Comuni dalla legge finanziaria nazionale ed europea.
Percepisco il disagio e l’affanno degli amministratori alla ricerca di risposte, di soluzioni a problemi che ogni giorno diventano sempre più gravi ed urgenti.
Provo la rabbia di domande senza risposta, anche da parte di chi quelle risposte avrebbe il dovere di darle nei termini e nei tempi dovuti.
CREDO nell’azione di tutti i colleghi che LIBERAMENTE DECIDONO DI DIMENTICARE LA PROPRIA APPARTENENZA A FORZE DI MAGGIORANZA E DI OPPOSIZIONE IN NOME DI UN INTENTO E DI UNA BATTAGLIA CHE NON PUO’ ESSERE AFFRONTATA CON LA CRITICA FINE A SESTESSA E CON L’ANSIA DELLA PIU’ BANALE E SCONTATA ACQUISIZIONE DI CONSENSI ELETTORALI.
CREDO che TUTTI GLI AMMINISTRATORI alla fine saranno a capo delle decisioni che la cittadinanza vorrà prendere, perché LO SPIRITO DEL SERVIZIO PUO’ E DEVE TRAVALICARE IDEE E CONVINZIONI PERSONALI, pur se giustificabili e condivisibili in periodi di ordinaria gestione del bene pubblico.
NON POSSO E NON VOGLIO CONDIVIDERE NULLA CON COLORO I QUALI, IN MODO INDEGNO DI UNA PUBBLICA FUNZIONE, INVECE DI LAVORARE CON CORRETEZZA E ONESTA’ INTELLETTUALE ALLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, INTENDONO ESCLUSIVAMENTE FORNIRSI DI UN’ARMA DI ATTACCO ALLA MAGGIORANZA creando solo confusione nel cittadino che non capisce i reali motivi della protesta e soprattutto alimenta il senso di sfiducia nelle istituzioni che lo dovrebbero rappresentare.
Qualcuno si vanta sempre del proclama: “RITROVIAMO LA NOSTRA EOLIANITA’!”
A questi dico: METTETEVI IN PRIMA LINEA E ABBIATE IL CORAGGIO DI ANDARE FINO IN FONDO, DIMOSTRANDO DI AVERE PROPOSTE SERIE E REALIZZABILI.
SOLO DOPO CHE L’AZIONE AVRA’ PRECEDUTO LE PAROLE SI PUO’ REALMENTE ACQUISTARE CREDIBILITA’ POLITICA, E SI POTRA’ ANCHE PENSARE DI METTERE IN DISCUSSIONE LO SFORZO E L’OPERATO DI CHI SI SPENDE ALLA RICERCA DI SOLUZIONI CONCRETE E DURATURE.
A quanti possono pensare che è tutto un BLUFF, vorrei trasmettere almeno una parte dell’entusiasmo e della fiducia che ancora anima tutte le azioni dell’impegno di tutti coloro che aderiscono alla politica con animo sereno e sgombro da qualsivoglia interesse privato e personale. Di coloro ai quali non interessa se un posto di lavoro creato, un motivo di crescita culturale ed economica, sarà domani ricompensato nel segreto dell’urna.
COME PUBBLICO FUNZIONARIO:
Tocco con mano ogni giorno come la crisi economica stia minando la capacità lavorativa della mia gente.
Me ne rendo conto dalle richieste di posti di lavoro, dall’aumento dei licenziamenti, dall’incapacità di questo sistema a reagire in modo puntuale alle previsioni di un peggioramento della situazione nel prossimo futuro.
Con il taglio dei collegamenti la situazione potrà avere anche risvolti drammatici, perché significa “in primis” la perdita anche di quei posti di lavoro che comunque erano garantiti dalle attività stagionali.
COME CITTADINA, MADRE E DONNA:
Non smetterò mai di credere nella gente, nella sensibilità che porta ad occuparci in modo appassionato e spassionato di tutti i problemi che la vita di ogni giorno ci presenta.
Non posso non credere nella possibilità di vedere negli occhi degli eoliani la voglia e il desiderio di progettare una crescita cosciente e continua attraverso la rivendicazione civile ma decisa di diritti e l’assolvimento di obblighi che costituiscono patrimonio degli esseri umani.
Al di là di ogni possibile tentativo di destabilizzazione, di strumentalizzazione che forse fanno parte di un “disegno” complessivo che mira a bloccare l’intelligenza e la capacità del mio popolo di diventare “GRANDE”.
Per questi motivi sono convinta che NULLA impedirà a chi non ha mai smarrito la propria identità di eoliano di comprendere e di essere artefice in prima persona del proprio futuro.
E A QUANTI PENSANO CHE ATTRIBUIRE COLPE POLITICHE SERVA A RISOLVERE IL PROBLEMA DICO: “E’ COSA NOSTRA” E NESSUNO PUO’ LAVARSENE LE MANI.
NESSUN COLORE POLITICO IN QUESTA “FACCENDA” PUO’ VANTARE COMPORTAMENTI LINEARI E LIMPIDI.
E SE UN SUGGERIMENTO DEVO ESPRIMERE RIVOLGENDOMI A CHI CI RAPPRESENTA PUO’ SOLO SCATURIRE DALLA MIA LOGICA E DAL MIO ORGOGLIO DI APPARTENENZA: LE EOLIE SONO LE EOLIE!
RISPONDONO ALLA POLITICA IN MODO PUNTUALE E IMMEDIATO!
SONO L’ORGOGLIO E IL PATRIMONIO DI TUTTI.
DALLA POLITICA ATTENDONO RISPOSTE PUNTUALI ED IMMEDIATE!
QUALORA CIO’ NON SI VERIFICASSE DA DOMANI A ROMA, A PALERMO, MANDIAMOCI UN PACCO CON DENTRO LA FASCIA TRICOLORE LISTATA A LUTTO!
E CHE ROMA E PALERMO VENGANO QUI!

Trasporti marittimi: In un comunicato la posizione dei consiglieri Megna e Fonti (IL FARO)

COMUNICATO STAMPA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL GRUPPO "IL FARO"
La cifra stanziata in Finanziaria dal Governo Nazionale per la proroga del servizio pubblico di cabotaggio marittimo, comporterà un taglio di almeno il 40 % delle corse SIREMAR previste nella precedente convenzione, con conseguenze devastanti per le fragili economie delle isole minori siciliane, ad esclusiva vocazione turistica.
Una così drastica e scriteriata riduzione dei collegamenti marittimi è fortemente lesiva dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla mobilità, alla continuità territoriale, nonché in chiaro contrasto col principio dell’uguaglianza sostanziale per il quale la Repubblica si impegna a rimuovere ogni ostacolo che limitando la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, ne impedisce il pieno sviluppo.
La Regione Siciliana, che fino ad oggi ha tenuto un atteggiamento colpevolmente inerte, già per l’anno 2009, avrebbe previsto risorse residue per circa 25 milioni di Euro, in aggiunta a quanto già stanziato per l’affidamento quinquennale dei servizi marittimi veloci ai vettori privati Ustica Lines e N.G.I., nella previsione di bandire gare ad evidenza pubblica per eventuali corse aggiuntive da effettuarsi durante la stagione estiva.
Tale cifra residua, opportunamente integrata con risorse statali a titolo di compartecipazione alla spesa, potrebbe consentire alla Regione Siciliana di acquisire la Società Siremar, in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto n. 112/2008.
Si attuerebbe così l’auspicato scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della capogruppo Tirrenia ed al contempo si garantirebbe un servizio pubblico perfettamente in linea con la vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di stato ai trasporti marittimi per le realtà insulari e periferiche, finalizzato ad assicurare lo sviluppo socio economico di ciascuna isola, ai sensi della L. 169/75, ed il rispetto degli inalienabili diritti alla mobilità ed alla continuità territoriale delle realtà insulari.
Il gruppo Consiliare IL FARO, grato agli On.li Caronia e Romano per la solidarietà espressa e per l’incondizionato sostegno reso alla causa della comunità eoliana, auspicano altresì che a fronte di una colpevole superficialità del Governo Nazionale che ignora le esigenze primarie delle isole minori italiane, la Regione Siciliana possa finalmente esercitare con senso di responsabilità, il ruolo attivo che le compete, assumendosi gli oneri della gestione della società Siremar e prevedendo a tal fine lo stanziamento di adeguate risorse, ad integrazione di quelle statali.
I Consiglieri Comunali Francesco MEGNA e Gesuele FONTI confermano e ribadiscono la propria, convinta ed incondizionata adesione allo sciopero generale indetto per Giovedì 8 Gennaio ed a tutte le iniziative di mobilitazione e protesta indette dal Comitato Civico.
Invitano a tal fine gli operatori economici, le categorie produttive, le associazioni, i lavoratori e tutta la cittadinanza ad astenersi dalla propria attività ed a manifestare con fermezza il legittimo dissenso di tutta la comunità Eoliana.
I CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA E GESUELE FONTI

Da Amapanarea il parere di Pina Cincotta:SENZA IL COLLEGAMENTO CON NAPOLI ANCHE PANAREA MUORE

Siamo solidali e partecipiamo con tutte le nostre forze alle lotte che da più parti si stanno facendo per evitare che la tratta che ci unisce con Napoli sia cancellata o anche soltanto ridimensionata. Sarebbe un disastro per tutti, residenti e non. E’ facile capire che la gente eoliana vive con il turismo. Il lavoro, dai vecchi ai giovani, lo garantisce quasi esclusivamente il turismo. D’altra parte le nostre isole ce ne danno la possibilità perché sono tra le più belle del Mediterraneo. Ma non bisogna impedire alla gente di raggiungerle. Non tutti hanno il proprio yacht. Siamo in mezzo al mare e quindi la nostra strada principale di collegamento, la nostra autostrada è quella che ci collega ora con Napoli. Immaginate se improvvisamente si decidesse di chiudere l’Autostrada del sole. Quali potrebbero essere i problemi per le grandi città collegate? Per noi, ovviamente con le dovute proporzioni, sarebbe la stessa cosa. Anzi, peggio perché non ci sono “strade” alternative valide.Se ci tolgono il turismo, per noi è la fine. Ricordo che il vero inizio del turismo eoliano nacque proprio quando fu istituito il collegamento con Napoli. Quindi, la linea con le Eolie deve essere mantenuta!!! Non ci importa che sia nave o aliscafo, traghetto o vaporetto, sommergibile o portaerei, veliero o trireme. Va bene anche un treno galleggiante... Va bene tutto. Ma lasciate vivere anche noi che siamo cittadini italiani come gli altri, cittadini che pagano le tasse. Siamo “isolani” ma non vogliamo essere “isolati”.
Pina Cincotta Mandarano

Palermo, morta la vedova di Leonardo Sciascia

(Adnkronos) - E' morta la notte scorsa nella sua casa di Palermo Maria Andronico, la vedova 80enne dello scrittore Leonardo Sciascia(nella foto con Consolo e Bufalino).
Proprio quest'anno cade il 20° anniversario della morte dello scrittore di Racalmuto (Agrigento). Proprio questa sera sarebbe dovuta andare in scena al Teatro 'Regina Margherita' di Racalmuto una piece teatrale con Pino Caruso. Il direttore artistico del teatro e' Fabrizio Catalano, nipote dell'autore de 'Il giorno della civetta'. Fedele custode di una montagna di manoscritti, lettere e documenti, ma al tempo stesso rigorosa interprete dell'eredita' morale e letteraria del marito Leonardo Sciascia (1921-1989): tutto questo era Maria Andronico, la vedova del grande scrittore siciliano.La storia di Leonardo Sciascia con la catanese Maria Andronico comincia quando entrambi sono poco piu' che ventenni e maestri elementari a Racalmuto. Il 19 luglio 1944 la coppia si unisce in matrimonio. Da Maria, Sciascia avra' le sue due figlie, Laura e Anna Maria. Pur sostegno costante e deciso di Leonardo Sciascia, la moglie e' sempre stata una presenza discreta durante tutta la vita pubblica del marito letterato. Dopo la morte dell'autore di ''La scomparsa di Majorana'' ha iniziato a riordinarne le carte, ne ha difeso la memoria dalle critiche infondate e dalle polemiche (ad esempio quella originata dall'articolo sui ''professionisti dell'antimafia''). Oltre alla puntigliosa cura dell'archivio privato, Maria Andronico ha curato anche due raccolte postume di scritti di Leonardo Sciascia. A sua cura sono usciti dall'editore Adelphi ''Per un ritratto dello scrittore da giovane'' (2000) e ''L'adorabile Stendhal'' (2003). Maria Andronico e' stata la presidente onoraria del premio letterario Racalmare - Citta' di Grotte, che in precedenza era toccata al marito e prima di lei a Gesualdo Bualino.

L'S.O.S. di Merlino(PD) sui trasporti. L'on. Alessandra Siragusa c'è

Questa la lettera inviata dalla segreteria dell'on. Alessandra Siragusa(PD) a Saverio Merlino.
Gentile dott. Merlino,
l' Onorevole sta seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo, come potrà vedere dal comunicato stampa del 5 gennaio scorso che le invio di seguito. Le chiedo dettagli più precisi sulle iniziative previste per l' 8 gennaio alle quali Alessandra vorrebbe unirsi.
Cordialmente,
Giulia Loffredi
TRASPORTI: SIRAGUSA (PD), SOSTEGNO A PROTESTA SINDACI ISOLE SICILIA CONTRO TAGLI COLLEGAMENTI
Palermo, 5 gen. - (Adnkronos) - "Esprimo la mia solidarieta' e il mio sostegno alla protesta, che continua anche oggi, dei sindaci e degli amministratori delle isole minori siciliane siciliane contro i
tagli annunciati dalla Siremar nei collegamenti marittimi". Lo dichiara in una nota Alessandra Siragusa, deputata palermitana del Partito democratico, in riferimento alla preoccupante situazione dellaSiremar e il possibile blocco dei collegamenti con le isole minori della Sicilia.
''La riduzione dei collegamenti marittimi - continua Siragusa - sarebbe insostenibile per i cittadini delle isole siciliane che vedrebbero compromessi i loro diritti - alla mobilita', alla salute, all'istruzione e al lavoro- e che subirebbero danni economici pesantissimi: il collegamento marittimo e' una infrastruttura vitale per questi territori che basano in larga parte la loro economia sul turismo".
"Il governo Berlusconi ha precise responsabilita' su questa vicenda e pertanto - aggiunge la deputata palermitana - ha il dovere di trovare una soluzione concertata con le amministrazioni locali che garantisca gli attuali livelli occupazionali e i servizi ai cittadini.
Mi auguro che nell'incontro tra il ministro Matteoli e i sindaci delle isole minori - conclude - il governo si faccia promotore di una percorso che, partendo dal rinnovo della convenzione sino al 2012, vada in questa direzione".

Federalberghi delle Eolie: Lettera a Matteoli

Questo il testo della lettera che il presidente della Federalberghi delle Eolie Christian Del Bono ha inviato al ministro ai Trasporti Altero Matteoli e altri soggetti istituzionali:
" Faccio riferimento al processo di privatizzazione della società Tirrenia e delle sue consociate e al pericolo rappresentato dal protrarsi del ritardo nel rinnovare la convenzione che consente, tra l’altro, alla Siremar di garantire i collegamenti marittimi tra le isole minori della Sicilia e tra queste e la terraferma. Premesso che le consociate della Tirrenia presentano peculiarità gestionali che variano di regione in regione e che nel caso della Sicilia sono chiamate ad operare su tratte di pubblica utilità fondamentali per garantire la mobilità dei cittadini, la continuità territoriale e lo sviluppo socio economico. Posto che tali diritti sono sanciti dal vigente quadro normativo: servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74), il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75); che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75). Considerato che negli ultimi anni e soprattutto nel corso del 2007 e del 2008 tali diritti sono stati calpestati, con la selvaggia cancellazione di corse e linee di trasporto e con l’assenza di adeguate informazioni e garanzie sugli orari, sulle linee e sui mezzi da impiegare, arrecando pesanti disagi agli eoliani, ai visitatori e agli operatori turistici che si sono trovati e si trovano nell’assoluta impossibilità di programmare. Considerata la dissennata gestione Tirrenia della Siremar sia con rifermento al proprio naviglio sia per ciò che concerne i canali di prenotazione e di commercializzazione dei propri servizi. Considerato che è stato abbondantemente provato che in assenza di cospicui contributi pubblici, i vettori privati non sono in grado di garantire i servizi di collegamento necessari se non limitatamente ai brevi periodi di altissima stagione e solo sulle rotte principali. Visto che attraverso i diversi strumenti di finanza agevolata alle imprese (patti territoriali, agenda 2000-2006, 488 ecc.), negli ultimi anni, lo Stato e l’Unione Europea, hanno cofinanziato e incentivato la realizzazione di strutture, prevalentemente, ricettive di livello medio alto (4 e 5 stelle) che ha portato, da una parte, all’aumento del numero dei posti letto alle Eolie (dai 5.204 del 2004 ai 6.175 del 2008; +16%) e dall’altra ad aumentare pericolosamente l’indebitamento da parte degli imprenditori locali per poter far fronte agli impegni assunti. Visto che tali coraggiosi investimenti non sono stati accompagnati dagli attesi interventi di miglioramento dei servizi aggiuntivi e delle infrastrutture del territorio, con particolare riferimento al potenziamento e alla razionalizzazione del sistema dei trasporti. E, visto altresì, che la mancanza di piani organici di sviluppo e la mancata attivazione degli interventi di sistema già previsti dal POR Sicilia non ha portato lo sperato aumento di competitività dell’offerta turistica locale sui mercati nazionali ed esteri bensì ad una contrazione o, nel migliore dei casi, ad una stagnazione della domanda turistica: le presenze alle Eolie per il quinquennio 1992-1996 sono le stesse di quelle del quinquennio 2004-2008 con una diminuzione però, a causa dell’aumento dei posti letto, dell’occupazione media di circa il 10%. Considerato che operare sulle isole minori presenta già in partenza dei costi fissi, dei disagi e degli svantaggi di gran lunga superiori a quelli della terraferma a fronte di una domanda per servizi turistici quanto mai volatile, di natura stagionale e sempre maggiormente globalizzata che ha prodotto un calo di presenze a livello locale pari al 10% (nel biennio 2007-2008 rispetto a quelle del 2006) e che, considerato lo stato di recessione e le ultime previsioni, porterà ad un ulteriore calo per il 2009. Considerato il malcontento dei cittadini che di recente hanno addirittura costituito un Comitato (del quale fanno parte oltre ai rappresentati delle categorie produttive anche quelle dei consigli comunali e delle amministrazioni locali) per l’organizzazione di forme di protesta a salvaguardia dei collegamenti marittimi alle Eolie. Tutto ciò premesso, chiedo, a nome di tutti i miei associati, che vengano accolte le istanze di cui alla mozione elaborata dal Comitato Trasporti delle Isole Eolie e approvata dai Consigli Comunali dei Comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina (che si allega nella sua parte sostanziale) ed in particolare: Lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia. Il blocco del processo di privatizzazione della Siremar. Che vengano mantenuti i collegamenti marittimi già previsti dall’impianto orari/linee Siremar garantito per le annualità 2005 e 2006 (vedi allegato) fintanto che non si sarà in grado di procedere seriamente ad una radicale ristrutturazione e razionalizzazione del nostro sistema di trasporti locale. Che il processo di ristrutturazione e di razionalizzazione di cui sopra preveda il coinvolgimento degli attori locali interessati e: una valutazione tecnica delle tipologie e delle varietà di mezzi di trasporto da impiegare; una riorganizzazione delle infrastrutture portuali; un’analisi dei flussi rispetto agli scali di provenienza attuali e potenziali; una riorganizzazione dinamica delle fasce orarie sulla base delle reali esigenze della stagionalità turistica; lo sfruttamento delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione; l’attivazione e la gestione di sistemi innovativi di prenotazione e commercializzazione dei servizi. Che venga prontamente istituita una cabina locale di monitoraggio dei collegamenti marittimi che sia in grado di far rispettare le convenzioni in atto e da porre in essere con vettori pubblici e privati, a difesa e salvaguardia dei diritti del viaggiatore. Garanzie immediate con riferimento a quanto sopra per consentire alle amministrazioni locali e agli imprenditori di programmare adeguatamente per il prossimo triennio.
Christian Del Bono - Federalberghi Eolie

Leni: Il documento di adesione dell'amministrazione Podetti alle motivazioni che portano allo sciopero generale

Documento di adesione dell'amministrazione comunale di Leni alle ragioni che hanno determinato lo sciopero generale proposto dai consigli comunali dei Comuni di Malfa, Leni, Lipari e Santa Marina Salina, tutti riuniti sulla Nave della Siremar Laurana in data 05 u.s. per giovedì 8 dicembre 2009.
Vista la convocazione del Consiglio Comunale di Leni prevista per oggi 07 gennaio alle ore 18,00 e la volontà di tutti i consiglieri di approvare il documento prodotto a bordo della Nave Laurana di cui sopra e pertanto di proporre lo sciopero generale;
Il Sindaco Antonio Podetti, esprime la propria, convinta, adesione alle ragioni che hanno determinato i consigli comunali delle comunità Eoliane a proporre lo sciopero generale indetto per la giornata di giovedì 8 gennaio 2009. Anche in questa occasione ribadisco come non è assolutamente possibile accettare i tagli previsti per i trasporti marittimi da e per le Isole Eolie da parte della Società Siremar, i quali penalizzerebbero e porterebbero al tracollo del sistema sociale dell’intero arcipelago e non solo.La nostra adesione alle ragioni dello sciopero generale si inserisce nel solco delle diverse iniziative e forme di mobilitazione assunte in questi ultimi giorni, ultima delle quali la partecipazione a tutte le proteste messe in essere dai vari consigli comunali e delle amministrazione di tutte le Isole Minori Siciliane.
Gli indirizzi e i contenuti della Legge Finanziaria mettono oggi seriamente in discussione diritti e percorsi di cittadinanza, conquiste e protezioni sociali – faticosamente raggiunte e ottenute, tenacemente difese e alimentate – che costituiscono la struttura portante della nostra democrazia: una Legge che mina alle fondamenta la coesione sociale del nostro Arcipelago e a tutte le Isole Minori, che determinerà nuovi squilibri e disuguaglianze. I Municipi, storicamente, innervano e alimentano lo stato sociale del nostro Paese, contribuiscono a creare e ad alimentare reti comunitarie di aiuto e sostegno, di protezione e solidarietà, a promuovere percorsi di integrazione e di inclusione, azioni ed interventi che sostanziano e danno linfa al progresso civile e sociale delle nostre città. Per questi motivi, nel mantenere alta l’attenzione e forte la sollecitazione nei confronti del Governo, nel solco di un impegno e di una mobilitazione da parte dell’intero sistema delle Isole Minori Siciliane e Italiane, come Amministratore pubblico e come Sindaco manifesto oggi con forza la nostra motivata adesione alle ragioni che hanno determinato la proclamazione dello sciopero generale da parte dei consiglieri comunali di tutte le Isole Eolie, invitando tutti gli operatori economici insistenti sul territorio ad astenersi dalle proprie attività, ferme restando quelle attività che implicano inderogabile esigenze di pubblica necessità. La presente viene inviata agli Enti preposti.
Leni, 07 gennaio 2009
IL SINDACO
Antonio Podetti

"La Befana racconta...". Successo per l'iniziativa dell'associazione Borgata Lami

Tanti bambini (e non solo) hanno preso parte alla manifestazione la "Befana Racconta le più belle Favole" organizzata ieri dall'Associazione Borgata Lami.
Brave e applauditissime le due attrici della compagnia teatrale "Piccolo Borgo Antico" Denise Corrieri e Tiziana Lauricella che hanno "raccontato" e "recitato" alcune favole facendo divertire i tanti bambini presenti ai quali, subito dopo, tante altre befane , hanno donato calze con dolci e giocattoli.

Trasporti: La risposta dell'eoliano Sergio Raffaele, che vive a Milano, all'appello di Merlino

Caro Saverio,
Leggendo la Tua nota, credo che la solidarietà più che essere richiesta sia dovuta. Credo sia assolutamente giusto battersi affinché le nostre Isole non vengano penalizzate, mentre andrebbero valorizzate e rilanciate.
Non si è ancora compreso che il Turismo non è un complemento dell'economia nazionale ma rappresenta una vera INDUSTRIA e come tale va trattata e sostenuta.
Essendo chiaro che senza i necessari collegamenti ci saranno forti ripercussioni negative sul numero dei potenziali visitatori, non si capisce come i governanti abbiano da un lato finanziato (in conto capitale) la crescita esponenziale delle strutture alberghiere e poi, invertendo la rotta, decidano di tagliare anche la ricettività e quindi l'occupazione rovinando famiglie, imprenditori e, complessivamente, la cittadinanza.
Roba, quasi, da Corte dei Conti tanto è stridente la contraddittorietà della scelta.
Credo che più che protestare bisogna svolgere una "battaglia" di ragionevolezza e razionalità facendo capire come, verosimilmente, i risparmi ottenuti dai tagli potrebbero risultare
addirittura inferiori a mancati vantaggi, al di là dei pure importanti risvolti sociali e civili che la Carta Costituzionale assicura a tutti i cittadini sul piano delle uguaglianze e delle pari opportunità.
Avanti tutta, con navi nuove e per quanto bastano !!!!!!
Sergio

Trasporti: L'appello di Saverio Merlino(segretario comunale PD) ai parlamentari del Partito Democratico e agli amici

Questo il testo dell' appello di Saverio Merlino, segretario reggente del Pd di Lipari, ai parlamentari del Partito Democratico:
"Come ben sai l’attuale Governo sta penalizzando, per non dire rovinando, le isole minori siciliane e in modo particolare le Eolie che hanno bisogno di avere garantiti alcuni servizi essenziali per la loro sopravvivenza civile e sociale, in primis quelli di collegamento marittimo.Noi isolani non chiediamo niente di anormale, di nuovo o particolare: chiediamo solo il rispetto di quanto la nostra Carta Costituzionale ci riconosce.L’insensato provvedimento, previsto nell’ultima Finanziaria, di tagliare anche i fondi necessari per garantire i servizi marittimi essenziali per la mobilità di queste particolari realtà del nostro territorio nazionale ha creato grande allarmismo e preoccupazione tra la gente isolana che, a causa di ciò, vede distrutto il lavoro e i sacrifici di tanti anni e non intravediamo futuro né per noi né per i propri figli.Per difendere gli obiettivi raggiunti in tanti anni di lotte e sacrifici molte sono le iniziative di legittima protesta civile e democratica che, eoliani e abitanti delle altre isole minori siciliane, a cui rinnovo il mio impegno e la mia incondizionata solidarietà, stanno portando avanti e altre, sicuramente più eclatanti, saranno intraprese nei prossimi giorni.Non può mancare, pertanto, da parte di nessuno, la giusta e dovuta attenzione per le esigenze della gente che vive ed opera nelle isole minori siciliane e non può ignorarsi quanto è grave quello che sta accadendo sui collegamenti marittimi da e per queste isole.Ti chiedo, pertanto, al fine di scongiurare quanto potrebbe accadere, da qui a qualche giorno (la sospensione di gran parte dei collegamenti marittimi gestiti dalla società SIREMAR e il conseguente inasprimento della protesta) un tuo forte, convinto e autorevole interessamento sui nostri governanti perché rivedano positivamente, nel superiore interesse degli eoliani e di tutti gli abitanti delle isole minori siciliane, quanto sin qui stabilito.Desideravo chiederti, inoltre, un impegno e una testimonianza, con la tua presenza a fianco dei sindaci delle isole minori siciliane per il giorno 8 gennaio, allorquando incontreranno, il Ministro Matteoli per rappresentare, nella sua gravità, quali saranno le ripercussioni del provvedimento adottato e per ricercare, insieme, un’adeguata soluzione. Ti allego copia della mozione approvata, ad unanimità, dai Consigli Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni riunitisi in seduta congiunta a bordo del MT/ Laurana, che raccoglie le nostre aspettative sui servizi marittimi.Sono convinto che non ci farai mancare il tuo aiuto e il tuo sostegno per difendere i nostri.
Grazie
Lipari,06/01/2009
Saverio Merlino( Segretario Partito Democratico Lipari- Componente Commissione Regionale Programma)

Sciopero generale: l'adesione e l'appello di Eolie nel cuore-Nuovo Giorno e UDC

COMUNICATO-APPELLO DI EOLIE NEL CUORE-NUOVO GIORNO E UDC
La comunità eoliana si trova oggi di fronte al grave rischio di perdere gran parte dei trasporti marittimi essenziali per colpa dell’amministrazione Bruno, che interviene solo oggi in una tardiva difesa degli interessi prioritari della sua gente; del governo regionale Lombardo, che ignora le esigenze primarie delle isole minori ed è incapace di assumere le proprie responsabilità; del governo nazionale Berlusconi, che intende coinvolgere nella mala gestione del carrozzone della Tirrenia anche il destino della società Siremar, il cui ruolo è fondamentale e insostituibile per le Eolie.
Lo sciopero generale indetto dal comitato civico contro il taglio dei trasporti marittimi per il giorno 8 gennaio rappresenta la risposta unitaria della popolazione eoliana per la difesa dei propri diritti, del proprio futuro, delle proprie esigenze sociali, di mobilità e di sviluppo.
Le forze di opposizione del Comune di Lipari aderiscono alle iniziative promosse dal comitato civico e invitano l’intera cittadinanza a partecipare attivamente alle forme di protesta
indette per la difesa dei collegamenti marittimi Siremar, per ottenere lo scorporo di questa società dalla Tirrenia e il blocco della sua privatizzazione, per ottenere le necessarie garanzie economiche, e perché venga garantito il diritto di essere cittadini di questo Paese pur vivendo nelle isole minori.
Eolie nel Cuore – Nuovo Giorno – UDC

Trasporti marittimi ed iniziative di protesta dalla GAZZETTA DEL SUD DI OGGI

Tutto fermo nelle Isole in concomitanza con l'incontro di domani convocato dal ministro dei Trasporti
Sciopero del personale navigante a sostegno della protesta dei sindaci
Gli albergatori eoliani intenzionati a chiedere i danni allo Stato per i tagli nei collegamenti
Salvatore Sarpi
Lipari
Gli albergatori eoliani sono intenzionati a chiedere i danni allo Stato. Lo ha annunciato l'ing. Emanuele Carnevale, presidente dell'associazione "Ama le Eolie": «Con il taglio di traghetti e aliscafi avremo un danno incalcolabile. I danni, per il prevedibile calo di turisti, potrebbe ammontare a oltre 10 milioni di euro e negli alberghi si potrebbero perdere un centinaio di posti di lavoro. L'incredibile è che negli ultimi anni lo Stato ha finanziato nuovi alberghi nelle Eolie, stanziando quasi 100 milioni di euro e dall'altro lato "taglia" i finanziamenti per i mezzi di trasporto necessari per raggiungerle».
Intanto uno sciopero di trentasei ore è stato indetto per domani e dopodomani dalla Federmar-Cisal. Si asterranno dal lavoro il personale navigante e amministrativo delle aziende del gruppo Tirrenia. Gli equipaggi della Tirrenia e delle regionali Siremar, Saremar, Caremar e Toremar si asterranno dal lavoro dalle 12 di domani alle 24 di venerdì. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali. Per quanto riguarda gli amministrativi l'astensione dal lavoro sarà così articolata: mezza giornata l'otto gennaio, nella seconda parte del periodo lavorativo o di turno, e una giornata il nove gennaio. La protesta è rivolta contro la politica del Governo che sta mettendo in atto «in merito alla privatizzazione della flotta pubblica, procedure e atti che sollecitano una sconcertante confusione tra i lavoratori con una crescente preoccupazione sul futuro del posto di lavoro». «Contrariamente a quanto era stato stabilito dal Governo Prodi - si legge in una nota della Federmar-Cisal - e cioè estendere la convenzione tra Stato e gruppo Tirrenia fino al 2012, questo Governo sembra deciso ad affrettare i tempi della privatizzazione nel tentativo di chiudere l'intera partita, al massimo, entro il 2009. Da questa precipitosa accelerazione emerge con forza che, più che di una privatizzazione, si tratterà di una svendita della flotta pubblica. Operazione destinata a incidere sulla salvaguardia dell'occupazione, sia dei marittimi che degli amministrativi, in particolare sui lavoratori che rischieranno di perdere il posto di lavoro dal momento che nel settore marittimo non esiste né cassa integrazione guadagni, né altro tipo di ammortizzatore sociale che non sia l'indennità di disoccupazione».
La garanzia sulla continuità territoriale, tema della richiesta degli isolani che vede impegnati i consigli comunali delle Eolie, così come di tutte le altre isole siciliane, è anche la richiesta di Federmar-Cisal, convinta che la logica del profitto non è garante dei bisogni delle popolazioni e dello sviluppo socio economico del loro territorio. La lotta dei dipendenti della Tirrenia ha le stesse finalità delle popolazioni isolane: lavoro e sicurezza per il futuro. Intanto ieri la protesta ha toccato l'isola di Favignana. Oggi a Lipari tornano a riunirsi congiuntamente i quattro consigli comunali. Prevista anche l'assemblea cittadina in previsione dello sciopero generale di domani a sostegno dell'incontro romano dei sindaci con il ministro Altero Matteoli. Infine, da registrare una nota dell'Udc di Lipari che esprime la più ampia solidarietà alle comunità eoliane . «Questo evento rischia di provocare un recesso nei servizi e nella vivibilità delle Eolie e di tutte le isole minori siciliane senza precedenti, riportando le stesse isole ai livelli dei servizi di trasporto e mobilità del secolo scorso, annullando per i loro abitanti i diritti di mobilità e continuità territoriale che lo Stato assicura a tutti gli altri cittadini. Siamo disponibili - si legge nella nota - a ogni forma di legittima protesta, rammentando che sull'argomento già da tempo, insieme alle altre forze di opposizione, abbiamo sollecitato una azione forte dell'amministrazione. Abbiamo pertanto chiesto lo scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia. In assenza di una tempestiva e adeguata iniziativa da parte dell'amministrazione locale, attraverso l'azione del senatore D'Alia, che ha presentato una mozione al Senato su questo argomento, abbiamo tentato di costringere il Governo ad affrontare il problema. I nostri rappresentanti, presenti al programmato incontro degli organi direttivi provinciali, hanno chiesto che il partito faccia della questione "trasporti Eolie" la priorità da affrontare ai più alti livelli».

Don Giuseppe Mirabito lascia Leni e torna nella natia Lipari. La gratitudine dei sindaci di Salina

(Michele Merenda) Dopo poco più di 12 anni, Don Giuseppe Mirabito lascia la parrocchia di Leni, uno dei tre comuni dell'isola di Salina. Originario di Lipari, il sacerdote è giunto nell'isola più verde dell'arcipelago eoliano a soli 28 anni. Adesso torna nell'isola natia. Oltre a Leni, don Mirabito ha operato nelle relative frazioni di Rinella e Valdichiesa.
È proprio nel Santuario della Madonna del Terzito, il parroco ha rivolto il proprio saluto ai fedeli che si erano riuniti per la messa dell'Epifania. Per l'evento il santuario era gremito di gente proveniente da tutta l'isola, a testimonianza del bel ricordo lasciato da don Mirabito. «Quando arrivai in questa comunità – ha ricordato – la mia impressione non fu positiva. Al mio arrivo non c'era quasi nessuno. Dovevo rimanere solo pochi mesi. Invece sono rimasto per tutto questo tempo con voi ed assieme abbiamo trasformato questa piccola parrocchia in una Chiesa che potesse essere dell'intera collettività isolana. Con tutti i miei limiti – ha detto con trasporto – posso assicurare che vi ho amato davvero. Aveva ragione chi diceva che il primo amore non si scorda mai. Ovunque mi vorrà portare la Divina Provvidenza – ha continuato don Mirabito, visibilmente commosso sull'altare – tutti voi rimarrete per sempre nel mio cuore e nella mia mente». Erano presenti, con le forze dell'ordine di stanza nell'isola, i tre sindaci di Salina (Antonio Podetti di Leni, Salvatore Longhitano di Malfa e Massimo Lo Schiavo di S. Marina Salina), che hanno ringraziato don Giuseppe Mirabito per l'intensa attività pastorale svolta. A sostituire don Mirabito sarà don Alessandro Lo Nardo.

ISOLE MINORI: CARONIA (MPA),REGIONE SI ATTIVI PER COLLEGAMENTI

Critiche al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per il modo superficiale e colpevolmente attendista con cui sta affrontando le problematiche del Gruppo Tirrenia” vengono rivolte da Marianna Caronia, vice capo gruppo Mpa all’Ars, che esprime piena solidarieta’ alle amministrazioni delle isole minori siciliane impegnate contro l’interruzione dei collegamenti marittimi annunciata dalla Siremar. Caronia addita anche “le responsabilita’ del governo regionale che non ha, come invece avrebbe dovuto saggiamente fare, richiesto il trasferimento dallo Stato, sia pure a determinate condizioni, della totale e gratuita proprieta’ della Siremar, cosi’ come espressamente previsto dall’articolo 57 della legge 133/2008″.
Alla Regione Caronia chiede di “assumere nel concreto un ruolo attivo di ‘governo’ della vertenza che se non verra’ risolta, tempestivamente ed adeguatamente, causera’ una vera e propria tragedia sociale ed occupazionale che i siciliani non possono sopportare ne’ di certo meritano”.

martedì 6 gennaio 2009

PROTESTA DEI SINDACI DELLE ISOLE MINORI A TRAPANI

I sindaci delle Eolie, di Ustica, di Pantelleria e di Favignana hanno manifestato oggi nel porto di Trapani contro i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dal 14 gennaio per via del mancato rinnovo della convenzione tra lo Stato e la Tirrenia. All'iniziativa di protesta hanno partecipato anche i deputati regionali Camillo Oddo (Pd) e Antonio Scilla (Pdl), Scilla, il presidente della Provincia Girolamo Turano, una delegazione di consiglieri provinciali e comunali di Trapani e delle Egadi e numerosi abitanti isolani. Da Favignana sono giunti nel porto di Trapani il sindaco Lucio Antinoro, e dietro il gonfalone, un gruppo di cittadini con uno striscione con scritto "isolani è bello, isolati è ingiusto". "Non si può in alcun modo pensare - dice l'assessore comunale al Turismo, Cettina Spataro - di ledere alcuni diritti fondamentali dei cittadini delle isole minori, quali il diritto alla mobilità e allo studio, che nell'ottica di una riduzione drastica del numero di collegamenti da e per la terraferma, significherebbero la paralisi e l'isolamento di numerose comunità".

I "Racconti dell'età del rap". Venerdì presentazione al Centro Studi

COMUNICATO STAMPA
Venerdì 09 Gennaio p.v. alle h. 18,30 in Via Maurolico, presso la sede del Centro Studi, si terrà la presentazione del libro “RACCONTI DELL’ETA’ DEL RAP”, di Alessio Pracanica (Edizioni Creativa). Una raccolta di 22 racconti le cui storie, scritte con notevole abilità, differiscono tra loro in quanto ambientate in spazi temporali spesso differenti e per i diversi contenuti. Ma tutte si riflettono perfettamente nella realtà dei giorni nostri. Sono storie dai temi talvolta ironici, tragici, eroici, surreali, che parlano di solitudine ma anche di speranza e di ricerca. Racconti che divertono, “infastidiscono”, offrono notevoli spunti di riflessione. La capacità descrittiva dell’autore e l’ingegnosità di queste storie “fanno centro”, riuscendo in pieno a catturare l’attenzione del lettore.
Il libro sarà presentato da Tilde Paino insieme con l’autore, durante il corso della serata verranno letti alcuni racconti.
Lipari, 05 Gennaio 2009
Paola Centurrino
addetta stampa Centro Studi

Siremar: OPERATORI EOLIE CHIEDONO DANNI A STATO

(AGI) Si inasprisce la vertenza Siremar. Gli albergatori sono intenzionati a chiedere i danni allo Stato. Lo ha annunciato Emanuele Carnevale, ingegnere, presidente dell'associazione turistica "AmalEolie" e componente del comitato di protesta: "Con la riduzione delle navi e degli aliscafi - ha spiegato - avremo un danno incalcolabile. Almeno 100 posti di lavori sono gia' a rischio negli alberghi. I danni, per il calo di turisti, potrebbe ammontare ad oltre 10 milioni di euro. La cosa assurda e' che negli ultimi anni lo Stato ha finanziato tanti nuovi alberghi nelle Eolie, stanziando quasi 100 milioni di euro e dall'altro lato "taglia" i finanziamenti per le navi e gli aliscafi. E i turisti come arriveranno?". Per far comprendere quanto le prospettive potranno diventare nere, Mario bevacqua, vice presidente dell'associazione agenti di viaggio Uftaa, ha inviato una nota al presidente della Regione per riferire che i tour opeartor europei stanno pensando seriamente di togliere dai loro cataloghi le isole minori siciliane se persistera' l'attuale situazione di incertezza nei collegamenti". Intanto, proseguono le iniziative. Domani alle 18 al palacongressi si terra' una assemblea con la cittadinanza eoliana. Nello stesso tempo nella sala consiliare vi sara' una nuova riunione congiunta dei 4 consigli comunali. L'8 gennaio i sindaci delle isole minori siciliane saranno ricevuti a Roma dal ministro alle infrastrutte Altero Matteoli e nelle Eolie vi sara' uno sciopero generale. In sostanza, non si potra' partire e arrivare. Anche i sindacati, in testa la Federmar Cisal, si sono mobilitati e per l'otto e nove gennaio hanno proclamato uno sciopero dei marittimi Siremar per difendere ben 500 posti di lavoro. Se da Roma dall'incontro con Matteoli non arriveranno buone notizie, si passera' ad manifestazioni di protesta ancora piu' eclatanti.

La "questione Siremar" secondo Piero Roux

Riceviamo e pubblichiamo:

Amore e vita. Il libro di Samuele Amendola sarà presentato a Roma

COMUNICATO STAMPA
Si svolgerà a Roma il 30 Gennaio 2009, alle ore 17:30, presso la nuovissima Libreria "Il Filo" di via Basento, la PRESENTAZIONE UFFICIALE del libro di Samuele Amendola "Amore e Vita. Il respiro dell'anima" , Collana "Nuove Voci - Le Piume", Casa Editrice il Filo.
Dopo la presentazione avvenuta con successo a Lipari il 13 dicembre scorso, si svolgerà presso i locali della nuovissima libreria "IL FILO" di Roma, dove è già disponibile l'opera del giovane eoliano, Samuele Amendola. La Libreria offre ampio spazio ai titoli della collana Nuove Voci, un'iniziativa unica in Italia che permetterà alla letteratura emergente di ritagliarsi la giusta visibilità in una città importante come Roma. Inoltre la raccolta poetica "Amore e Vita. Il respiro dell'anima", sarà presente alla Fiera della piccola e media imprenditoria di Roma "Più libri più liberi", e parteciperà al "Pisa Book Festival ( www.pisabookfestival.it ) nonchè alla prossima "Fiera del Libro" di Torino.Grande successo per la prima raccolta poetica di Samuele Amendola, con oltre 200 copie vendute solo a Lipari: è nota la difficoltà di promozione di una tipologia letteraria così fine ed elaborata come è il genere poetico. Tutti gli eoliani a Roma, ma anche i numerosi Romani affezionati alle eolie, e tutti gli amanti della poesia, sono invitati il 30 gennaio 2009, a questa importante manifestazione.La raccolta poetica Amore e Vita - Il respiro dell´anima è un viaggio sentimentale in cui ricorre la sensazione di distrazione dalla contingenza, di sospensione dalla realtà (i puntini di sospensione chiudono difatti quasi ogni verso). Si percepisce la leggerezza nella scrittura di Samuele Amendola, e un romanticismo fatto di piccoli gesti quotidiani a ricordare come i sentimenti, e in particolare l´amore che Samuele scrive con la lettera maiuscola, siano il motore dell´esistenza, la spiegazione di quel desiderio che spinge a scrivere e a credere nelle emozioni. La natura è tema anch´esso centrale nell´ispirazione dell´autore che guarda al mondo che lo circonda con lo stupore di un bambino, con la meraviglia propria di chi scopre qualcosa per la prima volta; la luna, il sole, le stelle divengono così facilmente i soggetti di un dialogo interiore, personificazione di sentimenti e aspettative, voci che uniscono il singolo (l´Io lirico) a quel tutto, imperscrutabile e familiare insieme, che lo circonda.
Il libro è disponibile a Lipari presso la libreria "ELITE EOLIANA" di Mimmo Belletti.

Lipari: Furto con scasso nella chiesa dell'Assunta a Serra

Furto con scasso nella chiesetta dell'Assunta nella contrada liparese di Serra. Il “colpo” dovrebbe essere stato messo a segno stanotte. Ignoti ladruncoli, dopo aver forzato la porta d'ingresso della sacrestia con un “piede di porco”, sono penetrati all'interno da dove hanno asportato, forzando un'altra porta, 50 euro e la cassetta dove erano contenute le offerte dei fedeli relative agli ultimi sei mesi. Ovviamente è difficile quantificare quanto essa contenesse ma si pensa ad una somma fra i 200 e i 250 euro. Ad accorgersi dell'accaduto il signor Mimmo Ziino che, stamattina intorno alle dieci, come d'abitudine, si è recato nel luogo sacro del quale si sta occupando nel contesto di un'opera di recupero iniziata da circa sei mesi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Lipari che hanno effettuato un sopralluogo, acquisito il “piede di porco” che i ladruncoli hanno abbandonato e avviato le indagini del caso. Più che la cifra asportata pesa il danno che è stato provocato durante l'azione.

Trasporti: Cosa chiedono gli eoliani

Cosa chiedono gli eoliani è riportato nella mozione approvata a bordo del traghetto "Laurana" ed inviata al Governo nazionale. Questi i punti salienti: scorporo immediato della Siremar spa dalla capogruppo Tirrenia; blocco del processo di privatizzazione della Siremar in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell'Unione Europea; per la Siremar si preveda nel medio e nel lungo termine una compagine sociale costituita da Stato, Regione e Comuni isolani interessati; radicale ristrutturazione aziendale della Siremar che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio; stipula di una nuova convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell'art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regone, servizi "adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane" (comma 1 dell'art. 8 della legge n° 684/74); apertura di un tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che possa partecipare all'organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l'efficienza; stanziamento per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 delle somme necessarie a garantire le linee o quantomeno quelle poste in essere nelle annualità 2005 e 2006; blocco della dismissione del naviglio e rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei ed in grado quindi anche di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione; considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia, in quanto il concetto di continuità territoriale non può essere considerato soltanto in termini geografici ma deve contemplare tutti gli aspetti commerciali e socio-economici del territorio dell'arcipelago eoliano; la Regione Siciliana assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità a entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato; mantenimento degli attuali livelli occupazionali. (s.s.)

Le isole minori tagliate fuori dal turismo mondiale.Il presidente europeo dei tour operator teme che la rotta venga esclusa dall'offerta

Il rischio reale per il turismo isolano è che quando tra qualche giorno sarà dato il "visto si stampi", dalle brochure e da tutto il materiale promozionale dei pacchetti turistici offerti dai tour operator, manchino le rotte delle Isole Eolie, delle Egadi, delle Pelagie, sole "minori" di un'isola più grande, ma capaci di catalizzare e catturare migliaia e migliaia di forestieri ogni anno.
Il pericolo serio lo descrive chiaramente il presidente per l'Europa della Universal Federation of Travel Agent Association (Uftaa), Mario Bevacqua, l'associazione che raggruppa milioni di tour operator. «Ho chiesto ai miei colleghi di attendere ancora una settimana per avere una risposta certa. Dopo di che nelle loro offerte mancheranno le isole miniri nella promozione turistica del 2009».Bevacqua spiega anche perchè e lo ha spiegato subito anche ai politici nella consapevolezza che difficilmente recepiranno il grido di allarme, abituati come sono a ricordarsi di intervenire sempre in extremis e mai programmando alcunchè. «Sono convinto che anche stavolta la situazione si risolverà, ma forse tra dieci o quindici giorni, quando però, sarà tardi».
I nostri politici - die Bevacqua - devono sapere che la globalizzazione porta a fare circolare notizie in campo mondiale e gli imprenditori interessati ad un qualsiasi business, attenzionano ciò che avviene. Una vicenda che potrebbe sembrare solo italiana o solo siciliana, invece, può interessare un imprenditore - e nel nostro caso un tour operator di Mosca o di Londra. Finite le feste di Natale, l'offerta turistica estiva parte e se qualcuno degli operatori ha un solo dubbio sui collegamenti con le isole minori, elimina il problema alla base: con l'esclusione dell'offerta stessa, anche in considerazione delle leggi europee del settore in difesa del consumatore che subìsce disservizi. Ovviamente nessuno vorrà rischiare di pagare danni in mancanza di certezze anche sui collegamenti».(do.ca.)

Arriva la Juve, è festa a Messina

Torna il grande calcio a Messina a distanza di un anno e mezzo dall'ultima esibizione della squadra siciliana in serie A (2-2 con la Fiorentina) risalente al maggio 2007. Poi sul calcio locale è calata l'oscurità: un torneo anonimo di B e la mancata iscrizione l'estate successiva con un deprimente ripescaggio nella serie D. E le accuse alla famiglia Franza e le inchieste della magistratura sino al fallimento della Fc Messina.
Oggi alle 18 allo stadio San Filippo si potrà respirare nuovamente aria di grande calcio grazie alla Juventus che giocherà in amichevole contro i francesi del Monaco.
FEBBRE JUVE - Il richiamo di Buffon, Del Piero e compagni ha fatto salire la febbre per cui domani sono da prevedere circa 20.000 spettatori, provenienti anche dai numerosi club bianconeri siciliani e calabresi. Una delegazione capeggiata da Pierino Zaia è partita anche da Lipari. D'altronde la Juve ha probabilmente un bacino di grande tifoseria proprio a Messina: non è un caso che il record d'incasso del San Filippo risale proprio alla sfida tra giallorossi e bianconeri nel 2005. Ben 39.500 spettatori per un incasso di 750.000 euro. Ranieri sfrutterà l'occasione per far disputare almeno un tempo a Buffon, fermo da tre mesi, per valutare il recupero di Camoranesi, e probabilmente anche di Poulsen. Ma ci saranno tanti altri campioni, primo fra tutti quell'Amauri che proprio a Messina, in serie B, si fece conoscere nel calcio italiano. Sarà il primo vero esame dopo la lunga pausa del Natale e in vista della gara casalinga di domenica pomeriggio col Siena. Sul fronte opposto la squadra transalpina, allenata dal tecnico brasiliano Ricardo, annovera il portiere italiano Roma, già nel giro della Nazionale di Lippi tre anni addietro, l'ex romanista Cufrè, l'ex cagliaritano Modesto, l'ex milanista Simic e il coreano Park. Juve e Monaco si sono affrontate solo due volte: l'unico doppio confronto risale alla semifinale di Champions League 1997/98. La Juve di Lippi vinse a Torino 4-1, mentre nel ritorno venne sconfitta 3-2 dai transalpini.

Trasporti: Il consiglio congiunto e la protesta degli eoliani. NOSTRO ARTICOLO SULLA GAZZETTA DEL SUD DI OGGI

Amministratori all'unisono contro la prospettiva di privatizzazione della Siremar con conseguente riduzione dei collegamenti
Giovedì la protesta si sposterà a Roma
I sindaci e l'assessore Bufardeci convocati dal ministro Matteoli. L'assemblea dei consigli comunali sul traghetto
Salvatore Sarpi
Dopodomani i sindaci delle isole minori siciliane saranno a Roma per incontrare, unitamente all'assessore Titti Bufardeci e ai presidenti dei consigli comunali isolani, il ministro ai Trasporti Altero Matteoli. La convocazione è stata ufficializzata nel corso del consiglio comunale congiunto che le municipalità di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa hanno tenuto, unitamente alle amministrazioni Bruno, Lo Schiavo, Podetti e Longhitano a bordo del traghetto "Laurana" della Siremar in navigazione sulla rotta Lipari-Salina-Milazzo-Lipari.
Vi hanno presenziato circa duecento persone tra esponenti delle quattro municipalità, cittadini e componenti il comitato sui trasporti (presieduto da Pino Merenda) e che ha prodotto un documento unitario da inviare ai governi nazionali e regionali per ribadire l'importanza di poter continuare a disporre di adeguati e idonei collegamenti con traghetti e aliscafi Siremar. «Nave, traghetto e aliscafi rappresentano per chi vive nelle nostre isole un cardine, gli indispensabili mezzi per poter godere del diritto alla mobilità, per poter soddisfare le proprie esigenze lavorative e culturali, per una crescita sociale ed economica. Far cessare o tagliare il servizio pubblico significa non solo condannare le isole all'isolamento ma anche massacrare un'economia sana legata al turismo, aprendo di fatto le porte a una nuova dolorosa emigrazione. In questo contesto va letta la decisione di riunire i consigli e le amministrazioni dei quattro comuni eoliani a bordo di un traghetto in navigazione» ha affermato il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
Tutti hanno sottolineato, come quello di ieri, è solo uno dei passaggi che saranno posti in essere per richiamare l'attenzione del Governo sulla necessità di idonei collegamenti da e per le Eolie e di scongiurare lo "scippo" di servizi e mezzi indispensabili.
«Ciò non significa - ha evidenziato il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo - che non si debba puntare su un programma concreto e razionale dei trasporti che passi attraverso un tavolo tecnico nel quale gli amministratori direttamente coinvolti possano individuare quello che serve alle nostre collettività».
Il primo concreto faccia a faccia tra tutte le parti, a vario livello interessate, è servito anche a discutere, approvare e pianificare un crescendo di iniziative di protesta che, passando attraverso la maxi-assemblea pubblica di domani e lo sciopero generale dell'8, potrebbe portare i sindaci (e non solo quelli eoliani) a incatenarsi a Roma davanti ai palazzi del potere e all'occupazione di un traghetto di linea.
A manifestare solidarietà e pieno appoggio agli eoliani nel porto di Milazzo vi erano i sindaci di Pantelleria, Salvatore Gabriele, e di Ustica, Aldo Messina; il sindaco di Milazzo, Lorenzo Italiano; il deputato regionale del PD Filippo Panarello, una consistente rappresentanza della giunta provinciale. A bordo del mezzo Siremar, in precedenza, aveva partecipato ai lavori anche l'assessore provinciale Gaetano Duca.
I sindaci di Pantelleria e Ustica hanno evidenziato come la loro presenza a Milazzo «è il segnale di come la problematica che rischia di seppellire le comunità isolane ci trova tutti uniti e solidali, pronti a qualsiasi iniziativa».
Prima di sbarcare a Lipari i consigli comunali hanno aderito allo stato di agitazione e allo sciopero di giovedì indetto dal comitato per i trasporti.
I consigli comunali torneranno a riunirsi congiuntamente domani a Lipari. La protesta delle isole minori siciliane proseguirà a Favignana dove saranno presenti anche i sindaci di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa. Giorno dodici sarà la volta di Pantelleria.

Lipari: La gestione della rete idrica

(Peppe Paino) Il problema trasporti marittimi sta distraendo il Comune di Lipari dai nodi quotidiani che sono parecchi, uno dei quali di notevole importanza: la gestione delle reti idriche. Un tesoro da capitalizzare. Dallo scorso 1 gennaio sono state restituite all'ente anche le condotte Eas, così come stabilito in luglio dall'Amministrazione prima e dal consiglio comunale dopo, concretizzando ben cinque lustri di, più o meno, pressanti richieste all'Ente acquedotti siciliani. Ma al palazzo di via Falcone e Borsellino, paradossalmente, ora non sanno da dove iniziare dal momento che, nonostante i solleciti di ottobre e novembre dello stesso Eas, non si è ancora chiarito chi e come, di fatto, dovrà gestire il delicato settore idrico liparese ed eoliano composto, va ricordato, da sette isole e che un giorno, non ancora ipotizzabile, dovrà passare nelle mani dell'Ato Me 3.
Dallo stesso Comune, nonostante siano passati sei mesi dalla decisione della Giunta e del Consiglio, hanno quindi chiesto al locale personale dell'Eas in servizio nell'isola, coordinato da Riccardo Casamento, gestore del rifornimento con le navi cisterna per tutto l'arcipelago, di continuare a fornire fino alla fine del mese in corso tutto il supporto tecnico necessario. Ciò, quanto meno, per rispondere alle telefonate degli utenti, ora tutti comunali, che chiedono lumi su volture e pagamenti di bollette e per guasti alle condotte. Dal punto di vista operativo, invece, situazione di stallo: non si trova chi possa intervenire per ripristinare tratti di strada dissestati a causa di perdite fognarie e idriche. E non potrebbe essere altrimenti perchè lo scorso 31 dicembre, dopo più di dieci anni, è scaduta la gestione di quelle che fino a qualche giorno fa erano le reti idriche comunali da parte della ditta di Nino Bellino. Urge, di conseguenza, formare una struttura comunale, anche se di transizione, per la gestione del settore. Anche perchè le condizioni di alcune strade, ad esempio Zinzolo, stanno a dimostrare come tratti di carreggiata potrebbero drammaticamente sprofondare da un momento all'altro, provocando danni alla pubblica incolumità. Per non parlare di perdite idriche che vanno avanti da mesi, a spese dei cittadini, come in via Roma.

Appello da Lampedusa, Linosa e Ustica "Salvateci dal naufragio, è un nostro diritto"

«Siamo italiani anche noi salvateci dal naufragio, vogliamo collegamenti stabili con la terraferma sia aerei che marittimi è un nostro diritto civile». Lo scrive il sindaco di Lampedusa e Linosa, Dino De Rubeis, al ministro dei Trasporti Altero Matteoli in merito ai collegamenti aerei e marittimi da e per l'isola. «Le festività natalizie di solito portano gioia e serenità agli uomini di buona volontà - dice il sindaco - non così è stato per gli abitanti delle isole minori della Sicilia: mi riferisco ai trasporti aerei e marittimi, non ci hanno consentito di trascorrere serenamente le festività».
Il sindaco sottolinea che «i cittadini delle isole di Lampedusa e Linosa sono mobilitati, anche attraverso un sit-in permanente nella piazza antistante il comune, approfittando della venuta del ministro dell'Interno Roberto Maroni, per chiedere alle istituzioni nazionali e regionali anche trasporti più efficienti e idonei». Il 12 gennaio a Lampedusa si raduneranno tutti i sindaci delle isole minori per manifestare «il loro disappunto per la soppressione dei collegamenti dal 15 gennaio 2009» per via del mancato rinnovo della convenzione tra lo Stato e la Tirrenia.
Solidarietà anche dalla Provincia regionale di Palermo che «è a fianco dell'isola di Ustica e delle altre isole siciliane che stanno conducendo una vera e propria battaglia di sopravvivenza contro la riduzione del numero dei collegamenti marittimi». Lo afferma Giovanni Avanti, presidente della Provincia il quale aggiunge che «è necessario intraprendere nuove iniziative oltre a quelle già adottate dai sindaci di Ustica, Favignana, Lipari e Pantelleria, per rappresentare con forza le esigenze degli abitanti di queste isole per i quali la riduzione, se non anche l'eliminazione, dei collegamenti sinora garantiti dalla compagnia Siremar significherebbe una sensibile compressione dei loro diritti e, tra questi, quello alla salute ed al lavoro, ma il peso del taglio dei collegamenti avrebbe gravissime ripercussioni sul turismo e su tutto il sistema che gravita attorno al comparto e sullo sviluppo del territorio, con danni economici difficilmente sanabili».

Legambiente Lipari aderisce alla manifestazione di protesta sui trasporti marittimi

La lettera di Legambiente Lipari al Capitano Merenda-Responsabile comitato di protesta SIREMAR
Oggetto: Adesione alla manifestazione di protesta
Legambiente nel ritenere che la programmata privatizzazione della TIRRENIA sia da ritenersi – per gli eoliani- estremamente lesiva dei diritti elementari sanciti dalla costituzione quali: il diritto alla mobilità, alla crescita culturale, civile ed economica;
considerando inaccettabile la privatizzazione del servizio pubblico che non tiene conto delle necessità delle popolazioni delle Isole ed il loro diritto ad avere servizi efficienti e collegamenti che li facciano sentire parte di una unica nazione e “cittadini italiani”;
biasimando l’operato del Governo centrale che genererà - con la soppressione del servizio pubblico -grave danno all’immagine dei prestigiosi territori insulari che rappresentano la vera ricchezza dell’Arcipelago;
condannando la colpevole inazione ed il tacito assenso dell’amministrazione Bruno al continuo disservizio e allo stillicidio di mezzi perpetrato negli ultimi anni della Siremar;
auspicando la totale indipendenza politico-organizzativa del Comitato dall’influenza dell’amministrazione comunale;
dichiara di aderire a tutte le manifestazioni ed atti di protesta che Codesto Comitato vorrà porre in atto a difesa del mantenimento del servizio stesso, per il maggior benessere di tutta la comunità che vive e lavora alle Eolie.
Legambiente
Piero Roux

Federmar-Cisal indette 36 di sciopero dei mezzi del gruppo Tirrenia

La Federmar – Cisal dichiara uno sciopero che si svolgerà nei giorni 8 e 9 gennaio 2009, con astensione dal lavoro di una giornata e mezza del personale navigante ed amministrativo delle aziende del gruppo Tirrenia.
L’astensione dal lavoro sarà effettuata con le seguenti modalità: equipaggi:
- Società Tirrenia, Siremar,Saremar, Caremar, Toremar: 36 (trentasei) ore dalle ore 12.00 dell’08/01/2009 alle ore 24.00 del 09/01/2009. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali contemplati dalla legge 146/90, nonché dagli accordi in essere amministrativi:
- mezza giornata in data 08/01/2009 nella seconda parte del periodo lavorativo o di turno ed una giornata il 09/01/2009.
La protesta è rivolta contro la politica del Governo significando, in merito alla privatizzazione della flottapubblica, procedure e atti che sollecitano una sconcertante confusione tra i lavoratori con una crescente preoccupazione sul futuro del postodi lavoro. Contrariamente a quanto era stato stabilito dal Governo Prodi, cioè, estendere la convenzione tra Stato e Gruppo Tirrenia fino al 2012, in modo da realizzare le condizioni, tra le quali l’attuazione di un nuovo piano industriale, d'altronde, già predisposto, per una corretta e remunerata privatizzazione del Gruppo stesso, questo Governo sembra deciso ad affrettare i tempi nel tentativo di chiudere l’interapartita, al massimo, entro il 2009. Da questa precipitosa accelerazione emerge con forza che, più che di una privatizzazione, si tratterà di una svendita della flotta pubblica, con beneficio per i privati, operazione destinata ad incidere duramente sulla salvaguardia dell’occupazione, sia dei marittimi che degli amministrativi, ed in particolare sui lavoratori che rischieranno di perdere il posto di lavoro dal momento che nel settore marittimo non esiste né cassa integrazione guadagni, né altro tipo di ammortizzatore sociale che non sia l’indennità di disoccupazione.In questo quadro a fosche tinte si aggiunge la vacanza delle Regioni, Enti ai quali sono state trasferite le società minori, Siremar, Saremar, Caremar, Toremar, ma che non ritengono di dovere assumere responsabilità diretta nella gestione dei servizi di collegamento con le isole minori. La garanzia sulla continuità territoriale, grande tema della richiesta degli isolani che vede impegnati i consigli comunali delle Isole Eolie in un confronto con i Governi Regionali e Centrale, è anche la richiesta della Federmar – Cisal, convinti che la logica del profitto non è garante dei bisogni delle popolazioni e dello sviluppo socio economico del loro territorio.La lotta dei dipendenti della Gruppo Tirrenia ha le stesse finalità delle popolazioni isolane: lavoro e sicurezza per il futuro.

lunedì 5 gennaio 2009

Crisi dei collegamenti marittimi: proteste e tavoli tecnici per la razionalizzazione di Christian Del Bono

Finalmente sui canali di informazione sembra essersi ristabilito l’equilibrio tra lo spazio riservato ai contenuti della protesta sulla dolente tematica dei collegamenti marittimi e quello dedicato alle diatribe localistiche tra minoranze ed opposizione, tra i membri della stesa maggioranza, tra i Sindaci dello stesso arcipelago ecc. È auspicabile che lo stesso possa avvenire nel corso dei prossimi incontri nell’ambito dei quali dovranno, a mio modo di vedere, essere approfondite due principali direttrici.
La prima, volta a definire ed organizzare le forme di protesta da porre in essere qualora, per l’ennesima volta, la strada istituzionale - che culminerà con l’incontro dell’8 di gennaio a Roma tra il Ministro Matteoli e le rappresentanze locali - dovesse rivelarsi fallimentare. La seconda, volta a creare quel tavolo tecnico richiesto da più parti per l’elaborazione di un reale piano di razionalizzazione dei trasporti.
Per ciò che attiene alla prima direttrice, oggi è stato fatto un grosso passo avanti: i 4 consigli comunali eoliani, i loro 4 Sindaci, alcuni assessori, alcune associazioni di categoria ed una buona rappresentanza della cittadinanza si sono uniti e in segno di protesta hanno partecipato ad un consiglio comunale tenutosi sulla motonave Laurana. Allo sbarco a Milazzo, oltre ad essere intervistati da alcune TV locali e nazionali, i rappresentanti eoliani, hanno ricevuto la solidarietà di altri Sindaci delle isole minori, del Sindaco di Milazzo, dell’On. Panarello e di alcuni amministratori della Provincia di Messina. A questo punto diventa fondamentale, da una parte continuare ad aumentare il grado di coinvolgimento della popolazione, dall’altra attivare forme di protesta intelligenti e sostenibili. In entrambi i casi, sono necessari programmi chiari e adeguatamente pubblicizzati; incentrati su obiettivi comuni e di ampia portata che non vengano sminuiti o indeboliti da quelli partitici che troppo spesso, nel corso delle riunioni, tolgono troppo spazio e troppe energie al dibattito.
L’obiettivo della protesta è quello di far rispettare la legge ed in particolare: il comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74; l’art. 3 Legge 169/75; e l’art. 4 legge 169/75 (già ampiamente citati nel documento approvato dai Consigli Comunali dei quattro Comuni eoliiani). Il fine è quello di ottenere la stipula di una convenzione che garantisca quei collegamenti marittimi che lo Stato aveva già ritenuto di sovvenzionare negli anni precedenti, per un numero di anni sufficiente a poter pianificare ed attuare il processo di razionalizzazione.
Con riferimento alla seconda direttrice, sarà fondamentale prendere il coraggio a due mani e, se le analisi lo riterranno necessario, procedere ad una radicale ristrutturazione del nostro sistema trasporti. Questo non potrà prescindere dal valutare: mezzi alternativi e di diversa tipologia; una riorganizzazione delle infrastrutture portuali; un’analisi dei flussi rispetto agli scali di provenienza attuali e potenziali; una riorganizzazione dinamica delle fasce orarie sulla base delle reali esigenze della stagionalità; lo sfruttamento delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione; l’attivazione e la gestione di sistemi innovativi di prenotazione e commercializzazione dei servizi.
Christian Del Bono

Ginostra: Torna l'energia elettrica

E' tornata l'energia elettrica a Ginostra dopo oltre 48 ore. I tecnici dell'Enel hanno completato gli interventi necessari al ripristino dell'erogazione.

Abusivismo: Ancora un sequestro della polizia municipale

Ancora un sequestro della polizia municipale per una struttura realizzata senza le necessarie autorizzazioni. I sigilli sono stati apposti a Lipari ad un manufatto di 30 mq. L'operazione è stata posta in essere dagli ispettori capo Giacomo Marino e Franco Cataliotti. Il proprietario C.R., sarà denunciato alla procura della Repubblica di Barcellona.

Il consiglio comunale congiunto e straordinario approva mozione e aderisce allo stato di agitazione e allo sciopero

Si è chiuso(per meglio dire è stato sospeso e aggiornato a mercoledì prossimo) poco prima di approdare a Lipari il consiglio comunale congiunto e straordinario che le municipalità di Lipari, S. Marina, Leni e Malfa hanno tenuto a bordo del traghetto "Laurana" in navigazione sulla rotta Eolie-Milazzo e viceversa. Approvata all'unanimità una mozione da inviare al Governo nazionale e regionale. Poco prima della sospensione dei lavori i consigli comunali hanno aderito allo stato di agitazione e allo sciopero di giorno otto indetto dal comitato presieduto dal capitano Pino Merenda.
Questo il testo della mozione approvata all'unanimità:
MOZIONE SUI TRASPORTI MARITTIMI ESSENZIALI PER LE ISOLE EOLIE
I Consigli Comunali dei Comuni di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni con la presente mozione esprimono forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Isole Eolie con il territorio nazionale.
Premesso
che la Tirrenia, con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar, esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni scadute il 31.12.2008;
che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha previsto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
che per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009.
Considerato
che l'Unione Europea, che sollecita il processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale;
che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
che in ragione di ciò, la Commissione dell’Unione Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private;
che, in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato.
Ritenuto
che in virtù del vigente quadro normativo :
i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
Visto
che la natura dell’arcipelago eoliano che da qualche tempo ha avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile in atto caratterizzato da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
che non esistono le condizioni economiche per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, tanto che anche gli operatori privati attualmente presenti sul territorio, nonostante operino su tratte commercialmente appetibili, riescono a garantire il servizio soltanto grazie ad un sostanzioso contributo pubblico erogato dalla Regione Siciliana;
che rimane necessario un sostegno pubblico a questo servizio essenziale sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo socio-economico dell’arcipelago eoliano;
che il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane, a garanzia del soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), è stabilito dall’art. 3 della Costituzione e dal trattato di Amsterdam;
che il collegamento Milazzo-Eolie-Napoli rappresenta, da quasi un secolo, il sostegno per lo sviluppo socio-economico delle popolazioni dell’intero arcipelago e di alcune comunità che sono cresciute ed hanno investito nella consapevolezza di tale collegamento;
che attraverso programmi di finanziamento e sviluppo comunitari (488, patti territoriali ecc.), gli imprenditori isolani hanno sostenuto notevoli investimenti per la realizzazione, l’ampliamento e l’ammodernamento di strutture turistico-ricettive e commerciali che presuppongono il miglioramento qualitativo e l’incremento quantitativo dei servizi di collegamento esistenti al momento in cui tali investimenti sono stati effettuati.
Considerato altresì
che la disastrosa gestione degli ultimi anni (soprattutto quella relativa agli anni 2007 e 2008) da parte della direzione della Siremar ha portato alla soppressione di diverse linee di aliscafi e navi procurando notevoli disagi sia ai residenti che ai turisti che hanno deciso di raggiungere le Isole Eolie, quali la soppressione parziale, da circa due mesi, delle linee C6 e C2 e ALC4 e ALC2bis alcune delle quali fondamentali per il trasporto degli studenti e altre previste addirittura dal piano della protezione civile per i casi di evacuazione degli abitanti delle isole in caso di rischio sismico legato all’attività vulcanica;
che i servizi appaltati dalla Regione Siciliana, con contratto quinquennale, ai vettori privati N.G.I. e Usticalines, sono da considerare come integrativi di quelli erogati dalla Siremar ed a supporto dello sviluppo socio-economico quello relativo ai mezzi veloci e per poter assicurare il trasporto di carburante e merci pericolose quello relativo al servizio ro-ro;
che i collegamenti erogati dai vettori privati hanno dimostrato, in diverse occasioni, di non essere sufficienti ed in grado di garantire i servizi nei termini previsti dai contratti.
Il Consiglio comunale ….
CHIEDONO
lo scorporo, immediato, della Siremar S.p.A. dalla capogruppo Tirrenia;
il blocco del processo di privatizzazione della Siremar S.p.A. in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea;
che per la Siremar S.p.A. si preveda nel medio e nel lungo termine una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati;
una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar S.p.A. che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio;
la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar S.p.A. sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regone Siciliana, servizi (vedi allegato 1) “adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane” (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
l’apertura di un tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che possa partecipare all’organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l’efficienza;
lo stanziamento per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 delle somme necessarie a garantire le linee e le frequenze dettagliati in allegato (1) o quantomeno quelle poste in essere nelle annualità 2005 e 2006;
il blocco della dismissione del naviglio ed il rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei ed in grado quindi anche di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione;
di considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia, in quanto il concetto di continuità territoriale non può essere considerato soltanto in termini geografici ma deve contemplare tutti gli aspetti commerciali e socio-economici del territorio dell’arcipelago eoliano;
che la Regione Siciliana assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato;
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nell’ambito degli organici del personale marittimo imbarcato sulle unità della Siremar S.p.A., nonché del personale occupato dal relativo indotto, quali gli ormeggiatori e il personale delle agenzie marittime.
Convinti che prevarranno le ragioni della giustizia e del buon senso ci appelliamo al Parlamento, al Governo, all’Unione Europea e alla Regione Siciliana perché mettano in atto tutto quanto di loro competenza per soddisfare le suddette legittime richieste al fine di garantire alle popolazioni isolane quanto sancito dalla Nostra Costituzione.
Lipari, 05/01/2009