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martedì 7 aprile 2009

A Lipari breve stop per "fermo tecnico" per il 118.

Il "118" si blocca ancora. Questa volta il servizio è stato infatti sospeso per un " fermo tecnico" ma la notizia è stata ufficialmente comunicata al distretto eoliano dell'Ausl 5 soltanto intorno alle 10,30. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave anche se un soccorso è stato effettuato direttamente da un cittadino che, in campagna, ha prelevato un uomo colto da malore e lo ha trasferito con la propria autovettura al pronto soccorso. Un'altra chiamata d'emergenza, poco dopo, è stata invece gestita direttamente dal pronto soccorso dell'Ospedale che ha messo in allerta gli autisti in servizio tra le proteste dei vertici aziendali per l'ennesimo disservizio del "118". Disservizio causato, secondo quanto dichiarato dal responsabile della centrale operativa di Messina, dott. Bernardo Alagna, dalla messa in malattia di sei dipendenti ai quali si deve aggiungere, un altro dipendente infortunato da tempo.
Poiché non è la prima volta che accadono fatti del genere, spesso dettati, secondo indiscrezioni, dai disagi per gli operatori non residenti a prestare il proprio lavoro a Lipari, urgono provvedimenti perché, come si dice, «con la salute non si scherza». Occorre stabilire, una volta per tutte, se anche in un'isola si può contare o meno sull'efficienza di un servizio indispensabile, pagato dai contribuenti. Il servizio, comunque, è tornato alla normalità dalle 23. Frattanto si registra una buona notizia, comunicata dallo stesso Alagna. «Abbiamo risolto – ha detto il responsabile delle centrale operativa di Messina – il problema della mancanza di ambulanze e del personale abilitato per i soccorsi nelle isole di Filicudi, Vulcano e Panarea. Il servizio sarà gestito, in convenzione, dalla Croce Rossa Italiana attraverso i propri volontari, anche isolani. Le postazioni saranno istituite a breve. Di conseguenza non dovrebbero verificarsi più "soccorsi vergogna" con motoapi o furgoni.

lunedì 6 aprile 2009

Alicudi: Carabinieri in azione in terra e in mare. Sequestrate reti, armi e tagliole

Operazione congiunta in mare e a terra dei carabinieri della motovedetta 704 di stanza a Lipari, al comando del maresciallo Roberto Russo, e dei colleghi della stazione di Filicudi al comando del maresciallo Andrea Scardino. Entrambe le operazioni si sono svolte nell'isola di Alicudi.
In mare sono stati sequestrati circa 500 metri di rete tipo tremaglio. Il pescato è stato donato in beneficienza.
A terra, invece, i carabinieri, durante una perquisizione domiciliare, hanno sequestrato delle armi e tutta una serie di trappole(tagliole) usate presumibimente per cacciare illegalmente.
I carabinieri (nella foto al rientro a Lipari con la motovedetta) su entrambe le operazioni mantengono il massimo riserbo. Ma, parafrasando un proverbio, l'isola è piccola(Alicudi più delle altre) e la gente parla. Si apprende allora che la rete è stata posta sotto sequestro ad un pescatore che, pur in possesso di regolare licenza, utilizzava per la pesca non l'imbarcazione per la quale era autorizzato ma un natante da diporto. A carico dell'uomo, è presumibile, oltre al sequestro dell rete scatteranno i provvedimenti previsti in questo caso. Per quanto riguarda, invece, la questione del sequestro di armi l'operazione rientrerebbe nel contesto di una iniziativa già avviata da tempo dagli uomini dell'Arma nei confronti dell'uomo oggetto della perquisizione domiciliare. Nelle Eolie, intanto, in vista delle festività pasquali, i carabinieri hanno intensificato i controlli sia in terra che in mare con l'obiettivo di fare trascorrere una Pasqua il più serena possibile a residenti e turisti.

Il "Platone" rimosso come un fuscello dal porto di Salina

Rimosso dal porto di Santa Marina Salina l'aliscafo Platone della Siremar che, mercoledì scorso, era finito contro la struttura portuale. A rimuoverlo un grosso pontone proveniente da Augusta, lungo 76 metri e largo 24. Il natante sarà adesso trasferito in cantiere per i necessari interventi. La sequenza fotografica di Domenico Giuffrè

Santa Marina Salina: Il consiglio da l'okay al circuito museale comunale

Il consiglio comunale di Santa Marina Salina, presieduto da Mario Virgona, ha approvato all’unanimità la costituzione del Circuito Museale Comunale, primo esperimento nelle Eolie, comprendente il già istituito Museo Civico a Lingua, la nuova Sezione Archeologica, il Museo del Vino, gli itinerari archeologici di Barone, Portella, Mastrognoli e le cave del Vallone Castagno.
In particolare la Sezione Archeologica, la cui apertura è prevista nel mese di giugno, conterrà al suo interno tutti i reperti archeologici, alcuni di inestimabile valore, ritrovati sull’isola nel corso delle varie campagne di scavo, in particolare durante gli scavi di Portella, nel cui sito sono state rinvenute una decina di capanne circolari risalenti al 1250 a.C. , che contribuiranno a rendere questo circuito museale il fiore all’occhiello e motivo di attrazione turistica per Santa Marina Salina.
Il circuito si completa con il Museo Civico, che sarà potenziato e ridimensionato al suo interno, con il miglioramento delle sezioni antropologiche e marinare, e con il Museo del Vino sito a Santa Marina Salina nella sede del palazzo Comunale, costituito da un antico palmento per la pigiatura delle uve completamente restaurato, e a al cui interno sono ubicati tutti gli attrezzi necessari per tale pratica, che ha reso florida l’economia isolana nel corso del XIX secolo, attraverso la coltivazione e l’esportazione di vino e Malvasia.

Lami-Penninella. Problematiche idriche. L'interogazione di Fonti e Megna

Interrogazione dei consiglieri comunali del Faro, Gesuele Fonti e Francesco Megna, al Sindaco e al dirigente del IV settore. Oggetto: Problema idrico Lami-Penninella e cottimi appalti comunali.
L’approvvigionamento idrico in contrada Lami – Penninella è stato da sempre oggetto di numerosissime lamentele dei cittadini residenti nella zona ed anche di alcune interrogazioni consiliari per lo più non riscontrate dagli organi interpellati. Tuttavia, ripercorrendo le tappe della vicenda, non si comprendono le ragioni tecniche e politiche, per le quali ancora oggi, gli abitanti di Lami-Penninella, siano costretti a mendicare la preziosa e vitale risorsa idrica, soprattutto nel periodo estivo, quando vengono meno le riserve di acqua piovana accumulate scrupolosamente nel periodo invernale. A pochi giorni dall’insediamento (20 Giugno 2007), l’Assessore ai servizi idrici dispose un sopralluogo tecnico in zona, dal quale emerse inequivocabilmente che “la zona di Penninella quasi costantemente non viene alimentata” (citazione testuale tratta dalla perizia-relazione tecnica). Il comune trovò prontamente le risorse necessarie (e le impegnò), € 19.800,00 comprensive di IVA ed oneri vari, per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico nella frazione, con la costruzione di una “bretella” che avrebbe permesso di alimentare a periodi alterni le zone di Lami e di Penninella. A distanza di un anno dalla perizia venne pubblicato all’Albo pretorio il cottimo-appalto prot. n. 34258 del 16/10/2008, per i “lavori di riequilibrio della linea peziometrica per alimentare la zona di lami-penninella nell’isola di Lipari”. La data fissata per l’apertura delle buste era il 15 Dicembre 2008, alle ore 10:00. Alla data odierna l’appalto non è stato ancora assegnato e le buste giacciono ancora “sul tavolo” del Dirigente competente, nonostante sia ormai prossima la stagione estiva e diventi sempre più impellente la necessità di risolvere il problema e scongiurare una possibile emergenza, anche dal punto di vista igienico-sanitario, causata dalla mancanza di acqua per i cittadini residenti nella borgata. Per di più, alle ditte che hanno partecipato al cottimo presentando le relative offerte, non è stata ancora comunicata alcuna proroga o sospensione della gara, né sono state fornite le motivazioni per le quali la stessa non è stata espletata a distanza di quattro mesi dalla data prevista per l’assegnazione. Per le superiori argomentazioni, pertanto, i sottoscritti Consiglieri Comunali Francesco MEGNA e Gesuele FONTI interrogano le SS.LL.
per conoscere
- Quali sono le motivazioni tecniche e/o politiche per le quali alla data odierna non è stata ancora assegnato il cottimo-appalto del 15 Dicembre 2008, per i “lavori di riequilibrio della linea peziometrica per alimentare la zona di lami-penninella nell’isola di Lipari”, nonostante sia stata già stanziata ed impegnata la somma necessaria, pari ad Euro 19.800,00 comprensivi di Iva ed oneri vari;
- Analogamente, per quali motivi, alla data odierna, non sono ancora stati ancora assegnati i cottimi appalti prot. n. 34184 del 15/10/2008 (lavori di diserbamento e pulizia strade comunali dell’isola di Vulcano) e prot. n. 34620 del 16/10/2008 (lavori di manutenzione e pulizia dei torrenti nelle isole di Panarea e Stromboli), nonostante fossero già state impegnate le risorse necessarie;
- Come mai le ditte che hanno partecipato ai cottimi suddetti, non sono state informate del ritardato o mancato espletamento della procedura di gara;
- Quali iniziative intende attivare l’Amministrazione per fronteggiare i gravissimi problemi nell’approvvigionamento idrico della frazione di Lami-Penninella e per scongiurare i disagi anche di carattere igienico-sanitario che ne sono conseguenza diretta;
Si rileva inoltre, che proprio a causa dei noti problemi di approvvigionamento idrico, i cittadini di Lami-Penninella, hanno dovuto sovente ricorrere al servizio a mezzo autobotte e pagato i costi massimali previsti dalle Determinazioni Sindacali (circa 60 Euro a viaggio di autobotte – più di € 7,00 a tonnellata), in quanto la zona risultava (almeno sulla carta) servita dalla rete idrica comunale. In conclusione, i Consiglieri Comunali scriventi chiedono al Sindaco, di voler valutare l’ipotesi dell’ azzeramento del canone-quota fissa in bolletta, (pari a € 54,00 circa per il 2007, ad oltre € 60,00 per il 2008), per le utenze di Lami-Penninella, almeno per le fatturazioni 2007 e 2008 che ancora non sono state inviate alle utenze, in considerazione della mancata effettuazione del servizio, così come ufficialmente attestato dal responsabile tecnico dell’ufficio idrico nella relazione tecnica, allegata alla perizia di cui al cottimo-appalto ed ai sensi dell’art. 154 del D.Lgs 152/2006 (Norme in materia Ambientale) in forza del quale “la tariffa… e' determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito” .
Con osservanza.
Lipari lì 06/04/2009
Francesco MEGNA Gesuele FONTI

Pallavolo: Club Meligunis, k.o. sia la maschile che la femminile

Per la prima giornata di ritorno del campionato di prima divisione, ieri mattina la squadra maschile Avis-Lipari, ha disputato la partita contro il CSI Milazzo, perdendo per tre set a due.
I ragazzi, seguiti da Christian Alizzo, hanno vinto il primo ed il quarto set, perdendo il quinto 11 a 15.
La partita è stata caratterizzata da alti e bassi dei ragazzi eoliani.
Nel pomeriggio, invece, la ragazze dell'Amaro Eolie hanno perso tre set a zero contro la prima in classifica l'Azzurra Messina.
Nonostante il risultato, che può sembrare netto, la partita è stata molto combattuta; le ragazze eoliane hanno finalmente tirato fuori la grinta ed il carattere.
Il gruppo si è dimostrato molto unito ed inciviso in attacco, cogliendo spesso si sorpresa le avversarie con ottime schiacciate di banda; purtroppo è mancato quell'attimo in più (fondamentale) di lucidità per poter chiudere in modo positivo l'incontro.
A fine partita le atlete, ritrovatesi negli spogliatoi, erano si deluse per la sconfitta, ma consapevoli delle loro qualità tecniche e intenzionate a riprendere dopo la pausa pasquale con la stessa grinta per vincere le rimanenti partite, al fine di mantenere il preziosissimo terzultimo posto, necessario per non retrocedere.
Ufficio Stampa
Patrizia Lo Surdo

"Ludica Lipari, il compleanno festeggiato con un'impresa" La promozione della Ludica sulla Gazzetta del sud di oggi

Miglior compleanno non ci poteva essere per la Ludica Lipari che ha festeggiato insieme al decennale della frequentatissima scuola calcio la promozione nel campionato di prima categoria. Un traguardo, quest'ultimo, raggiunto al secondo tentativo. Nella stagione 2007/08 i ragazzi della Ludica centrarono i play-off ma non riuscirono a completare il “sogno”. Una promozione quella di quest'anno(la seconda in tre stagioni), che il team allenato da Fulvio Caruso e presieduto da Peppe Cirino, ha ampiamente meritato dimostrando le proprie qualità sin dalle prime battute della stagione. Eloquenti, in questo senso, sono i numeri di questa entusiasmante cavalcata: Cinquantatrè punti in ventidue gare; sedici vittorie, cinque pareggi, una sola sconfitta (con il Misserio alla settima giornata), sessanta gol fatti, quindici subiti, il titolo di capocannoniere del girone al bomber Tripi. Un cammino lastricato, quindi, di soddisfazioni ancora più forti se si considera che spesso la formazione eoliana è scesa in campo con quattro-cinque allievi e che il “sogno” di ridare a Lipari calcistica campionati più in linea con quello che è stato nel passato il blasone del C.S. Lipari è stato il frutto di un certosino lavoro di gruppo dove hanno trovato posto anche chi,quel passato, in qualche modo l'ha vissuto. Il capitano Fabio Currò e Renzo Giunta su tutti e la supertifosa Carrmelina Pergolizzi. Mister Caruso, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito in campo e fuori dal campo alla promozione, guarda già avanti conscio dell'impegno sicuramente più gravoso che attenderà la Ludica il prossimo anno. “Ci sarà sicuramente- ha dichiarato da combattere e da soffrire. Ma questi ragazzi e gli altri del settore giovanile che si stanno facendo largo hanno sicuramente tutte le qualità per centrare nuovi ed importanti traguardi. L'importante è restare umili e tenere bene i piedi per terra”.

Collegamenti marittimi isole minori. Noi consumatori sposa le posizioni della Federalberghi

Al Ministro per le Infrastrutture, al Presidente della Regione Sicilia, all’Assessore Regionale ai Trasporti, al Presidente della III Commissione Parlamentare Regionale, al Presidente della IV Commissione Parlamentare Regionale e ai Sindaci delle isole minori Sicilia è indirizzata la lettera di Noi consumatori avente per oggetto: Collegamenti Marittimi – Federalberghi eolie
Leggiamo con preoccupazione e allarme l’ultima lettera del Presidente della Federalbeghi delle Eolie in merito alla privatizzazione delle tratte marittime con la Sicilia e della perdurante mancanza di garanzie, addirittura per il 2009, per i collegamenti delle tratte esistenti e per le quali si sono mobilitati deputati regionali e nazionali e ci sono state rassicurazioni da parte del Ministro competente On. Matteoli.
Alla luce dell’assoluta inerzia delle autorità competenti, come denunciata dalla Federalberghi, ne raccogliamo e condividiamo l’allarme tendente ad ottenere garanzie per “un sistema di collegamenti efficiente e sicuro”.
Allarme ancor più preoccupante vista la stagione turistica iniziata e ancor più paradossale vista l’annunciata approvazione del “Sistema Turistico Regionale” che, alla luce di quanto avviene, ci domandiamo su che cosa sia fondato o, peggio, quali siano le località turistiche che ne trarranno vantaggio...
Infatti, se tale stato di cose da una parte non consente alle aziende di programmare dall’altra, conseguentemente, crea uno stato di confusione e di affanno economico che mette a rischio innanzitutto la qualità dei servizi offerti con il prevedibile grande disagio dei consumatori/turisti e il conseguente negativo ritorno di immagine.
Per questo motivo, facciamo nostra e sottoscriviamo la richiesta di avvio e partecipazione di un tavolo tecnico con le autorità competenti al fine di ottenere risposte chiare e definitive su una questione che assume sempre di più le sembianze di una telenovela.
Il presidente
Roberto Sauerborn

domenica 5 aprile 2009

La Domenica delle Palme a Lipari

Domenica delle Palme a Lipari e nel resto dell'arcipelago eoliano. A Lipari centro, come da tradizione, nella Chiesa del pozzo si è tenuta la benedizione delle Palme. Nonostante le incerte condizioni meteo c'è stato il solito raduno di fedeli. Si è dato così il via alla Settimana Santa. Subito dopo la benedizione, impartita da Mons. Alfredo Adornato il corteo si è snodato in processione verso la Cattedrale dove è in corso la celebrazione liturgica. In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Le foto si riferiscono alla benedizione di stamani a Lipari centro

L'amore fra Edda Ciano e Leonida Bongiorno (Dalla Gazzetta del Sud di oggi)

Il capitolo finora inedito della storia di Edda Mussolini vedova Ciano durante il suo confino a Lipari
«Mio caro comunista, vi amo»
La contessa visse mesi di passione con l'ex partigiano Leonida Bongiorno
Marianna Argentina
È un capitolo inedito della molto esplorata storia di Ededa, la figlia del Duce e vedova di Galeazzo Ciano, l'ex ministro degli esteri del Fascismo giustiziato a Verona per ordine di Hitler dopo il tradimento, perpetrato con altri gerarchi, nei confronti di Mussolini nella famosa riunione del Gran Consiglio del 25 luglio 1943.
Al suo confino a Lipari, durato dal settembre 1945 al giugno 1946, Edda aveva solo accennato nella sua autobiografia, ricca invece di dettagli su tutti i passaggi avventurosi della sua vita. Guardandosi bene dal parlare della sua storia d'amore con Leonida Bongiorno, il capo del Pci di Lipari, da poco rientrato anche lui dalla guerra e dalla lotta partigiana, a cui aveva preso parte in Francia con un documento falso e il nome di un contadino corso, Paul Zanetti.
Edda sbarca a Lipari, destinata, come dirà la madre, Donna Rachele, «ad essere gettata in un lurido tugurio», a cinque mesi dall'assassinio del padre e dallo scambio del cadavere a Piazzale Loreto e ventuno mesi dopo l'esecuzione di Galeazzo. La figlia prediletta del Duce è stata una figura di rilievo anche politico durante il regime ed è una donna intelligente e irrequieta che non sopporta la morale del tempo: beve, fuma, porta i pantaloni, ha accettato (e ricambiato) i molti tradimenti del marito.
La «sorvegliata speciale numero 1», come lei stessa ama definirsi, è malata, depressa, pesa quarantadue chili, piegata dal dolore. Forse non sarebbe sopravvissuta al confino senza l'aiuto, il calore e poi l'affetto di Leonida, che viene da una famiglia di solida tradizione antifascista: suo padre, Edoardo Bongiorno, capomusica della banda municipale di Lipari e fiero esponente antifascista, aveva partecipato nel 1929 all'organizzazione della fuga per mare da Lipari di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti.
Uno strano intreccio della storia vuole così che il figlio di quello che aveva fatto scappare Rosselli dal confino si metta con la vedova di quello che l'aveva fatto ammazzare in Francia, da un commando estremista di un'organizzazione filonazista e razzista simile al Ku Klux Klan. Una donna, peraltro, «che ancora si definiva ostentatamente fascista».
Furono mesi di passione tra quella donna che era giunta lì sconfitta e provata, nel crollo di tutto il suo mondo, e quell'uomo, «un siciliano di grande carattere e temperamento, un garibaldino», un comunista colto e romantico, «capace di aprirsi uno squarcio nel velo di solitudine della contessa: farla sorridere, renderle meno penosa la prigionia, riscoprendo con lei la poesia della vita indigena delle Eolie». Fin dai primi incontri, nella casa che Edda aveva ribattezzato "Petite Malmaison" (il nome del castello, all'interno di un immenso parco, che Napoleone aveva regalato dopo il divorzio a Joséphine e dove l'Imperatrice aveva vissuto fino alla fine dei suoi giorni) e dove ancora, impolverata, c'è l'insegna che reca questo nome, scolpita nel legno proprio dalla contessa.
Nell'estate del 1946, quando Edda, per effetto dell'amnistia firmata da Togliatti, lascia Lipari, la storia continua, malgrado lo strazio della lontananza e della gelosia e le difficoltà personali e politiche: «Mio caro e unico comunista – scrive a Leonida – vi amo assai».
Edda tornerà a Lipari per incontrarsi di nuovo con il suo uomo, lui la raggiungerà in Toscana, dove lei viveva nella villa della suocera, la contessa Carolina Ciano di Cortellazzo, per partire da lì per un viaggio al Nord che segnerà il declino della storia.
Restano, di quella storia di passione, documenti conservati a Lipari dalla famiglia Bongiorno, dal figlio di Leonida, Edoardo: lettere, soprattutto, scritte con garbo e gusto dai due amanti – che solevano chiamarsi vicendevolmente "Ellenica" e " Baiardo" – in inglese e in francese. E anche messaggi cifrati, petali di rose, ciocche di capelli.
Ma dalla ricostruzione cronistica e documentale che Marcello Sorgi ne ha fatto nel suo libro («Edda Ciano e il comunista, l'inconfessabile passione della figlia del Duce», Rizzoli editore, pp. 144, 18 euro) emerge una pagina di storia, che documenta, assieme i contrasti ideologici ma anche il desiderio di riconciliazione, di un'Italia uscita malamente dalla guerra e dai vent'anni della dittatura.
Una passione che, superando ogni convenzione del tempo, alla fine cambierà per sempre la vita dei protagonisti.
L'incontro a Messina dolce e fuggevole
Per gentile concessione, pubblichiamo un breve stralcio del libro di Marcello Sorgi, dalle pagg.110-114.
Non si sa se per imprevisto capriccio dell'ufficio postale o perché conosceva il carattere di Ellenica, e ne temeva le reazioni, Leonida era riuscito a far arrivare due lettere una dopo l'altra, che aprirono una breccia nel cuore dell'amata prima del suo ritorno a Lipari. Alla prima lei aveva risposto subito: «Chéri, darling, poche parole per dirvi che Ellenica è ancora di questo mondo e che ella vi pensa tanto. È piacevole svegliarsi al mattino e ascoltare parole d'amore che vengono da lontano e che hanno il sapore irreale dei racconti delle Fate»....
...Si lasciava andare, come e più di altre volte, in vista ormai dell'incontro con il suo Baiardo. «Sapete per esempio che sogno la Civita. E vi rivedo così bene. In questo momento ha un terribile ardente desiderio di voi. Guardando indietro vedo un deserto con delle tombe. Guardando in avanti sento la tempesta su un mare mosso».
Un po' si compiangeva: «Ciò che mi rende assolutamente miserevole è l'avvertire giorno per giorno i segni della vecchiaia e della decadenza di quella che fu una volta una bella donna. Cuccurucu. Penso che mi crederete stupida perché, come uomo, non potete capire». Ma alla fine tradiva la sua eccitazione per l'appuntamento con Leonida: «Sapete, darling, nessuno sa del nostro "strano interludio", né tanto meno i miei ragazzi ai quali in genere dico tutto. È bello avere un segreto. Le vostre lettere in inglese sono semplicemente divine. Meritate un bacio per ogni parola»...
...Leonida era molto preso dai preparativi e le stava riservando una grande accoglienza. Come oggi, ma molto peggio nel '46, i collegamenti tra le Eolie e la terraferma erano incerti. Si arrivava in treno, dopo una notte di sballottamento, fino a Villa San Giovanni. Di lì era una ressa per salire sul traghetto che attraversava lo Stretto di Messina. Da Messina a Milazzo era un altro viaggio, e finalmente, con un po' di fortuna, si trovava una nave, la vecchia carretta «austroungarica», con cui il tenente Bongiorno era tornato a Lipari. Così, per alleviare un po' le fatiche del viaggio di Edda, Leonida aveva previsto di farsi trovare a Villa, di raggiungere con lei Messina, riposarsi e ripartire più comodamente la sera o il giorno dopo. Nelle sue intenzioni, tutto doveva essere perfetto. Ma in pratica non fu così, per via di un piccolo inconveniente. Nella fretta della partenza, Leonida dimenticò a Lipari i suoi documenti, indispensabili, dal momento che Edda, anche in albergo, avrebbe dovuto rimanere in incognito. S'era allora rivolto a un amico funzionario di polizia, che solo il giorno dopo, appena in tempo per l'arrivo, gli aveva fornito un'autorizzazione speciale. «La sera precedente» annotava Leonida sul suo diario «in attesa del direttissimo da Roma, avevo dormito in un sottotetto di una stamberga, più che un albergo, nei pressi della stazione».
Malgrado le scomodità della notte e quelle, a venire, della mattina, l'incontro alla stazione di Villa era stato molto commovente per tutti e due. A fatica, data la quantità di bagagli che la contessa aveva portato con sé, erano saliti sulla nave. A malapena ne erano discesi. «Una volta a Messina» è sempre il diario di Leonida a parlare «avemmo grandi difficoltà a sbarcare dal ferry boat per l' "assedio", sugli spalti dell'invasatura, delle molte centinaia di viaggiatori calabresi che di buon mattino raggiungevano la Sicilia, e che a bordo, malgrado gli ampi occhiali da sole che le nascondevano il volto, avevano riconosciuto Ellenica».
Circondati da «poliziotti in borghese», facendosi largo nella ressa «a forza di gomiti», erano riusciti a raggiungere un taxi che, «coperto di valigie fin sopra il tetto, alla maniera di una macchina dei pompieri, in corsa puntò prima su via Garibaldi, poi raggiunse l'Albergo Reale». Lì, esausti, alla fine trovarono riparo. «Tanto sul ferry boat, quanto alla difficilissima uscita, nessun segno di ostilità da parte di alcuno» annotava Leonida. Da comunista avvezzo ai servizi d'ordine delle manifestazioni, nel suo ruolo anomalo di scorta alla figlia del Duce s'aspettava di peggio.
E una volta abbassate le sue difese da soldato, solo in camera, abbracciandola, s'era reso conto realmente di trovarsi con lei. Era pallida, provata dalla notte in treno e dalle pene dello sbarco. Ma bellissima. Sì, Ellenica gli era apparsa splendida, e dopo tanta attesa, una grande felicità s'era impadronita di lui. L'imbarazzo con cui lo guardava, dietro le lenti scure, era terribilmente attraente. Parlavano, tacevano, si scambiavano tenerezze. E dopo un bagno caldo preparato con cura da Leonida, finalmente ristorati, si erano amati di nuovo.

Facciamo ognuno di noi la nostra parte di CHRISTIAN DEL BONO

Una lettera, sul delicato tema dei trasporti marittimi, è stata inviata dal presidente della Federalberghi delle Eolie Christian Del Bono ai Sindaci e ai Consiglieri comunali di tutti i comuni delle isole minori siciliane, ai Presidenti di circoscrizione, al Presidente del Comitato Difesa Collegamenti Marittimi delle Isole Eolie, Giuseppe Merenda e Presidente Comitato Trasporti di Stromboli, Claudio Utano e per conoscenza ai presidenti delle varie associazioni eoliane.
FACCIAMO OGNUNO DI NOI LA NOSTRA PARTE
Apprendiamo dagli organi di stampa delle dichiarazioni del commissario ai Trasporti Antonio Tajani che chiarisce, qualora fosse ancora necessario, che l’UE con la decisione di privatizzare la Tirrenia, presa dal Governo Italiano, non c’entra nulla.
Assistiamo allibiti alle affermazioni dell’alto dirigente dell Ministero ai Trasporti, Dott. Pujia che, in una riunione ufficiale, alla presenza del Presidente dell’U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M., Antonino Nobile, avrebbe “confessato”: per la scelta di privatizzare premono essenzialmente gli Armatori Privati Italiani.
Prendiamo atto delle ultime dichiarazioni del segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, che lamenta il rifiuto da parte del Ministero ad aprire un tavolo di confronto con i sindacati.
Ascoltiamo le dichiarazioni dei dirigenti di assessorato e ministero secondo le quali mancherebbero ancora addirittura i fondi per garantire i collegamenti per il 2009. Non abbiamo alcun tipo di rassicurazione né dai primi né dai secondi circa il contenuto e le modalità di stipula delle nuove convenzioni che definiranno i nostri collegamenti.
Abbiamo potuto constatare come l’interlocuzione diretta col Ministro Matteoli si sia rivelata scarsamente produttiva, anche a causa dell’assenza di un’azione di supporto adeguata da parte della Regione Sicilia. Ottima la trovata dei tavoli tecnici ministeriali: da una parte tengono buoni i sindaci e le popolazioni, dall’altra ti consentono di guadagnare tempo per continuare indisturbato sulla strada della privatizzazione.
Poi, il 13 marzo, in sordina, è arrivato il decreto del Presidente del Consiglio, attraverso il quale si è dato il via ufficiale alla privatizzazione della Tirrenia. Un processo che da qui a meno di 5 anni potrebbe, tra l’altro, portarci ad avere un unico vettore privato che gestisce i collegamenti marittimi della Sicilia.
Dal decreto, oltre a quanto sopra, un’interrogazione parlamentare (On. Di Pietro), una dichiarazione dell’On. Filippi e un convegno a Lipari che non ha prodotto quanto sommessamente auspicavo nei miei appelli ai sindaci delle isole minori del 12 e del 17 marzo: “risposte chiare e concrete a definizione di quel percorso che tutti auspicano possa condurci ad ottenere e mantenere un sistema di collegamenti efficiente e sicuro per gli anni a venire”.
Ma che fine ha fatto la Regione Siciliana? Perché l’Assessore Bufardeci non da seguito alle sue stesse dichiarazioni, allorquando sembrava volesse opporsi alla prima richiesta di tagli giunta in febbraio da parte del Ministero? Perché i Presidenti delle Commissioni Trasporti e Attività produttive non ci convocano più a Palermo? Sono forse stati raggiunti gli obiettivi degli ordini del giorno che essi stessi hanno discusso e recepito alla presenza dei Sindaci? Come pensa il Presidente Lombardo di dare seguito alle dichiarazioni di acquisizione di Siremar e Tirrenia?
Sinceramente, ritengo che la patata bollente sia ancora nelle mani dei Sindaci. Nessuno meglio di loro è nella posizione di potersi e doversi fare carico di inchiodare la Regione Siciliana affinché questa ottenga dal Governo centrale espresse garanzie su:
1. le somme residue per assicurare i collegamenti per l’anno 2009;
2. la partecipazione attiva – da parte degli attori locali - ai tavoli tecnici sui quali saranno redatte le nuove convezioni.
2. il mantenimento dei livelli dei servizio di collegamento degli anni precedenti.
3. l’inizio di un confronto per la redazione di uno studio che ridisegni il nostro sistema trasporti del futuro.
Vogliamo davvero rimanere tutti a guardare, in attesa che venga pubblicato un bando di gara scritto da chi nelle isole della Sicilia non c’è mai venuto se non, forse, in vacanza?
Cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE

Tavolo di concertazione per sistema turistico regionale. La richiesta di Noi consumatori

All’Assessore regionale al Turismo On. Buffardeci è indirizzata la lettera dell'Associazione Noi Consumatori (sede regionale) a firma dell'arch. Roberto Sauerborn avente per oggetto: Sistema turistico regionale – tavolo di concertazione.
On. Assessore Buffardeci,
la riforma del sistema turistico regionale, attesa ormai da diversi anni, rappresenta un’importante tappa per l’economia regionale.
Siamo certi che non saranno mortificate le piccole realtà territoriali, ma di grande richiamo turistico, come le isole minori della Sicilia.
Per queste sarà opportuno prevedere delle unità operative specifiche dislocate direttamente nei rispettivi territori comunali o ambiti territoriali unitari ricorrendo anche ad associazioni rappresentative come le pro-loco.
Il nuovo Sistema Turistico Regionale dovrà, tra l’altro, confrontarsi con le realtà territoriali ad alta valenza ambientale per le quali sarà opportuno partire con la definizione di Marchi d’Area specifici previa attivazione di un percorso di certificazione ambientale quale è quello EMAS.
Per questo sarà Le suggeriamo di coinvolgere le associazioni di categoria rappresentative della attività produttive e servizi operanti nei territori con l’avvio di un processo di partecipazione democratica alle scelte che si faranno da parte del Governo Regionale.
A tal fine, Le chiediamo un incontro per definire in sinergia le azioni da avviare anche con un tavolo di concertazione in cui siano presenti gli attori del turismo siciliano.
Certi di un positivo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Il presidente
Roberto Sauerborn