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mercoledì 28 aprile 2010

PRIVATIZZAZIONE TIRRENIA, OTTO IN CORSA. MA C'E' IL RISCHIO DEL FLOP

Otto in corsa e lo spauracchio del fallimento: la privatizzazione Tirrenia supera un’altra curva ma, tra gli addetti ai lavori, prende campo la convinzione che alla fine si ritireranno tutti i pretendenti e che, per i traghetti di Stato, sarà necessario bandire una nuova gara. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma rumors di mercato e i comportamenti di singoli imprenditori fanno capire che l’ipotesi del “ricominciamo daccapo” non sia remota. Tirrenia, ad oggi, ha un debito intorno ai 900 milioni di euro e un valore della flotta tutto da calcolare. Il gruppo, tanto per dire, dispone anche di quattro traghetti super-veloci di fatto mai utilizzati perché consumano troppo gasolio.
Per il momento in corsa rimangono in otto. Ieri era il termine ultimo per presentare al consulente finanziario Fintecna - cioè Unicredit - le domande, comunque non vincolanti, per aggiudicarsi Tirrenia più la società che garantisce i collegamenti con le isole minori in Sicilia, Siremar. Dei sedici soggetti che avevano manifestato il loro interesse, rimangono in campo il fondo Carlyle, F2I guidato da Vito Gamberale, Cinven Limited, il gruppo internazionale della logistica Trans Ferry spa. Sul fronte armatoriale va avanti il raggruppamento guidato dall’ex presidente Confitarma Nicola Coccia (Gestioni Armatoriali e TT&T), la Moby di Vincenzo Onorato, la Gnv di Silvano Cassano. Ancora in corsa, infine, Mediterranea di Navigazione che raggruppa Regione Sicilia, il fondo Cape di Simone Cimino, l’armatore veneto Giovanni Visentini e il campano Salvatore Lauro.

Richiesta della Federalberghi Eolie: Ridateci i mezzi di trasporto previsti.

"Richiesta ripristino regolarità collegamenti a mezzo navi e aliscafi nel settore Eolie" è l'oggetto della nota inviata dalla Federalberghi delle Eolie al MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI, ALL' ASSESSORATO REGIONALE AI TRASPORTI E ALLA SIREMAR SPA
Facendo riferimento alla nostra comunicazione del 24 febbraio 2009 (con la quale chiedevamo invano la sostituzione dell’unità navale sottoposta alle operazioni di controcarenaggio) e condividendo le finalità delle richieste già avanzate dai Sindaci di Lipari e Santa Marina Salina, con la presente siamo a chiderVi un intervento pronto e risolutivo per il ripristino dei servizi navi ed aliscafi secondo i termini già stabiliti dallo stesso Ministero dei Trasporti.
Tali termini, se da una parte prevedono l’eliminazione del collegamento integrativo a mezzo nave veloce “Isola di Stromboli”, dall’altra confermano il servizio con n. 3 unità navali e n. 4 aliscafi per l’intero arco dell’anno.
È invece risaputo che ormai da troppo tempo il comparto Eolie si ritrova pesantemente penalizzato sia per quel che concerne il servizio a mezzo navi (tutt’ora espletato con n. 2 unità anziché 3) sia per quello a mezzo aliscafi (3 anziché 4). Tale situazione, negli ultimi giorni, si è addirittura aggravata tanto che i mezzi veloci sono diventati addirittura 2.
Rimaniamo pertanto in attesa di ricevere precise notizie sui tempi e sulle modalità di ripristino di tali servizi, indispensabili a garantire quanto stabilito dalla legge: la continuità territoriale e lo sviluppo socioeconomico dei territori.
Cordiali saluti.
Christian Del Bono
presidente
Federalberghi Isole Eolie

In manette quattro dei cittadini extracomunitari fermati a Salina. Sono inottemperanti all’ordine di espulsione

Giro di vite a cura dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed in particolare quelli della Stazione di Lipari che, con l’ausilio di un velivolo del XII elinucleo Carabinieri di Catania, nella giornata di ieri, hanno effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla ricerca di cittadini inottemperanti all’ordine di espulsione emesso dalle prefetture nazionali.
Nel corso dei vari controlli, sono stati fermati (come da noi anticipato ieri) 35 cittadini extracomunitari nei cui confronti i Carabinieri hanno svolto accertamenti al fine accertare la regolare posizione sul territorio nazionale.
In particolare, tutti i citati cittadini extracomunitari, al fine di essere compiutamente identificati, dopo essere stati trasferiti sulle coste siciliane tramite i mezzi navali dell’Arma, sono stati sottoposti all’esame delle impronte digitali, tramite l’accertamento alla Banca Dati AFIS.
Nella circostanza, è emerso che i cittadini marocchini, FTAH Mohammad, cl. 1982, SABIHI Mohamed, cl. 1985, SABER Rachid, cl. 1982, e MARHFOURI Bouchaib, cl. 1975, risultavano tutti destinatari di provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale emessi dalle competenti Autorità amministrative.
Gli stessi, secondo quanto riportato nei rispettivi provvedimenti di espulsione, dalla data di notifica del provvedimento avrebbero dovuto lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni; pertanto, stante la flagranza di reato, i citati FTAH Mohammad, SABIHI Mohamed, SABER Rachid e MARHFOURI Bouchaib sono stati tratti in arresto e trasferiti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto.
Comunicato stampa del Comando Provinciale

Gli eoliani e la "Sindrome di Stoccolma" di Luca Chiofalo

Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
A sentire la "vox populi", la stragrande maggioranza dei cittadini Eoliani, critica (eufemismo) l'operato di chi guida il nostro paese; addirittura sono gli stessi amministratori a lamentarsi confusamente, in delirio da crisi d'identità, dell'opera dei loro colleghi e alleati, avallandone però, costretti da "forze ignote", le scelte nefaste.
Soggiogati e sofferenti, questi paiono i sentimenti comuni, non riusciamo a ribellarci ai nostri "aguzzini", quasi fossimo plagiati dal fascino malefico dei nostri carnefici. La spiegazione potrebbe essere scientifica: quando un prigioniero si invaghisce del suo carceriere, si dice affetto da sindrome di Stoccolma. Ma oltre questa suggestiva ipotesi, l'unica spiegazione alternativa resta quella che ciò che siamo, alla fine, è ciò che vogliamo essere. Aldilà del qualunquismo da bar, si dovrebbe dubitare della reale volontà degli Eoliani di voltare pagina. Manca, infatti, il "fermento" del cambiamento: ci si è rassegnati allo stallo attuale e non si assiste alla nascita di movimenti politici o d'opinione in grado di predisporre un progetto forte e alternativo in argomenti e convinzioni. Il regresso che viviamo non è, esclusivamente, un problema legato alla qualità degli amministratori, ma scaturisce, più verosimilmente, da un deficit "culturale" dell'intera comunità. Siamo si prigionieri, ma lo siamo della nostra ignavia, delle nostre divisioni, della nostra incapacità di fare "sistema" e di ritrovare l'orgoglio di comunità laboriosa e civile. La sindrome di Stoccolma potrebbe essere una buona scusa, ma più che di scuse per giustificarci, abbiamo bisogno di trovare la voglia e la forza di risollevarci...
Cordialmente
Luca Chiofalo

Sezione Lega Navale di Lipari: Opportunità d'imbarco su nave Vespucci e Palinuro

Riceviamo dalla SEZIONE LEGA NAVALE LIPARI un comunicato per i giovani interessati; gli stessi potranno richiedere ulteriori informazioni inviando una mail a lipari@leganavale.it .
Si riportano di seguito le opportunità di imbarco su Nave Vespucci e Nave Palinuro che lo Stato Maggiore della Marina Militare ha fornito per il mese di giugno 2010:

NAVE VESPUCCI (dal 3 al 14 giugno 2010)
Disponibilità di 12 posti (6 maschi – 6 donne) per ognuna delle 2 tratte previste.
TRATTA: LA SPEZIA- NAPOLI
DAL 3/06 al 7/06
TRATTA Napoli – La Spezia
DALL' 11/06 AL 14/06

NAVE PALINURO (dal 23 al 30 giugno 2010)
Disponibilità di 9 posti (6 maschi – 3 donne) per ognuna delle 2 tratte previste.
TRATTA : La Spezia –Civitavecchia
Dal 23/06 al 25/06
TRATTA: Civitavecchia - Eboli
Dal 28/06 al 30/06
Per ciascuna delle sopracitate tratte è inoltre disponibile l’imbarco di un accompagnatore*; si precisa che le sistemazioni a bordo sono di tipo amache.
Per tutte le tratte, gli allievi LNI sono autorizzati ad imbarcare/sbarcare un giorno prima/dopo le date indicate in tabella. Informazioni precise, circa data e ora d’imbarco, verranno comunque fornite in tempo utile ai diretti interessati una volta effettuata la selezione relativa ai posti disponibili.
Si ricorda che l’imbarco è riservato ai Soci della Lega Navale Italiana in regola con il tesseramento per l’anno solare in corso, di età compresa tra i 16 ed i 25 anni. I non Soci LNI che volessero partecipare alla selezione devono prima iscriversi alla LNI. Le domande devono essere inviate alla Presidenza Nazionale, il più anticipatamente possibile, secondo il modulo di richiesta scaricabile dal portale www. leganavale.it (cliccando sulla pagina “Imbarco su Navi Scuola” contenuta nella Sezione “Le nostre attività”). Il modulo di richiesta deve essere obbligatoriamente corredato di un indirizzo e-mail (di facile leggibilità ed interpretazione) che dovrà essere controllato frequentemente nelle settimane precedenti le tratte prescelte, dal momento che la richiesta di conferma dell’adesione all’imbarco per il quale si è stati selezionati verrà formulata esclusivamente tramite messaggio mail, come pure tutte le altre informazioni relative ad orari, date ed eventuali variazioni di programma dell’ultimo momento.
Tutti i candidati all’imbarco sono tenuti a prendere visione delle “Regole di comportamento” e delle “Istruzioni particolari”, scaricabili dalla medesima pagina del portale. Inoltre, nel caso dei minorenni, il modulo di richiesta dovrà essere corredato, con valore di autorizzazione ad effettuare il viaggio per/da il porto d’imbarco/sbarco e l’imbarco stesso, dalla firma e dai dati relativi al genitore o tutore legale.
*Soci di specifica esperienza e di età superiore ai 25 anni possono proporsi come accompagnatori: le richieste devono essere inviate alla Presidenza Nazionale dalle Sezioni/Delegazioni di appartenenza con allegato un curriculum vitae del richiedente. Chiunque volesse avanzare la propria candidatura è pregato di prendere visione del “Decalogo dell’accompagnatore ideale” (scaricabile dalla pagina “Imbarco su Navi Scuola”, Sezione “Le nostre attività) in cui si elencano le funzioni e responsabilità che l’accompagnatore assumerà al momento della designazione.
Per tutte le altre indicazioni relative alle modalità di partecipazione alla selezione, modalità di imbarco e norme di comportamento a bordo si rimanda alla pagina “Imbarco su Navi Scuola”.
LA PRESIDENZA NAZIONALE

SCUOLA:PROGETTO SALVA PRECARI PER 1700 UNITA'

L'assessore all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ritiene merito dell'azione di governo e del parlamento regionale, con tutte le sue componenti oltre che dell'ufficio scolastico regionale, l'avvio del cosiddetto progetto salva precari, da parte del suo predecessore Lino Leanza, che permettera' a 1700 insegnanti e assistenti amministrativi, 'esclusi' dai provvedimenti del governo nazionale, un'occupazione estesa a sei mesi. Occupazione orientata, e questa e' una sperimentazione che proseguira' in altri servizi e con altre risorse, a garantire attraverso opportune integrazioni con diverse azioni, il recupero in termini scolastici delle categorie a rischio di marginalita' sociale.
Resta il rammarico di fronte ad ulteriori 'tagli' che penalizzeranno nel prossimo anno scolastico gli organici della scuola siciliana nell'apparente silenzio delle forze politiche piu' rappresentative.

Stromboli. Il vulcano più controllato d'Europa

Parlando dei vulcani italiani, compresi quelli sottomarini, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso si è soffermato a parlare anche dello Stromboli. Bertolaso ha precisato che "è alto quanto l'Etna ma i due terzi si trovano sottacqua".
"Stromboli, dopo la lezione del 2002 è il vulcano "più controllato d'Europa" - ha aggiunto. Ci sono delle telecamere che ci permettono di controllarne il comportamento e di attivare quindi le misure di protezione civile".

Da "Ti lascio una canzone" Alberto Urso

Vi proponiamo l'esibizione del giovane cantante messinese-eoliano Alberto Urso durante l'ultima puntata del programma di Antonella Clerici "Ti lascio una canzone" . Alberto interpreta l'Ave Maria

Lettere al direttore. Ci scrive Mariangela Pastore

Caro direttore
mi chiedo quanti saranno gli eoliani che riusciranno a resistere e vivere tra disservizi e negligenza da parte degli ammiistratori del comune di Lipari ma intanto si alternano assessori, specie quelli al turismo, tanto per non far raffreddare le poltrone.
Non posso rimanere indifferente a tutto ciò che avviene nella mia isola ,nonostante vivo fuori, e rimango sempre più senza parole per come si sta affossando l'immagine di uno dei più bei patrimoni al mondo!
Forse dovrà rimanere un posto per soli "intimi"?
Come vogliamo incrementare il turismo se già per noi eoliani diventa un'impresa tornare a casa?Mia sorella da Siracusa partendo alle 13.00 è arrivata a Lipari all 19.30, aspettando 3 ore al porto di Milazzo. Perchè dalle 14.30 alle 18.15 non c'erano aliscafi e quello delle 18.15 è partito in ritardo.
Sono storie che si ripetono e, con ben più gravi conseguenze, ormai da molto tempo.
Navi un giorno si e uno no, è una VERGOGNA.
Molti come me hanno dovuto fare le valigie di "cartone", come 70 anni fà, e allontanrsi dalla propria terra per trovare lavoro , nonostante nel corso degli anni abbiamo acquisito titoli di studio e professionalità da poter spendere per il bene delle nostre isole. Ma a quanto pare non siamo bene accetti o forse non scendiamo a compromessi.
Ora non riusciamo neanche a tornare a casa dai nostri affetti.
I nostri amministratori? Contro di loro solo un grido"VERGOGNA".
Mariangela Pastore

Ancim, più sicurezza per siti isole minori e un fondo speciale

I Sindaci delle Isole minori chiedono al Governo di finanziare urgentemente questi interventi cosi' come si sta per fare per la messa in sicurezza delle scuole.
A questo proposito i Sindaci delle Isole Minori evidenziano come, ''con molta responsabilita' abbiano destinato parte dei finanziamenti de fondo Dupim (documento unico di programmazione isole minori), assegnati con la legge 244/2007 (finanziaria 2008), proprio alla messa in sicurezza delle loro scuole, sottraendo parte dei finanziamenti, destinati allo sviluppo economico, poiche' hanno ritenuto prioritario mettere in sicurezza i piccoli cittadini che sono i fruitori di quelle strutture''.
''Il Governo - ha commentato Corongiu - non puo' continuare a glissare su un problema grave come questo. Non e' la prima volta che tragedie di questo tipo si verificano in un isola. Quella di Ventotene e' l'ennesima cronaca di una tragedia annunciata che ancora una volta segna l'indifferenza del Governo centrale verso le piccole isole''.
Gia' a febbraio, quando inondazioni, smottamenti e crolli hanno determinato lutto e feriti nell'Isola di Capri, il Presidente dell'Ancim aveva chiesto piu' attenzione alle piccole isole da parte del Governo.
Ora i Sindaci delle Isole minori chiedono un fondo speciale da destinare agli interventi piu' urgenti e si mettono a disposizione per individuare, d'intesa con il Governo e le Regioni, gli interventi immediati nelle aree di maggiore rischio.

Lipari: Sono sbarcati gli studenti di Auronzo nel contesto del gemellaggio culturale Eolie-Dolomiti

Sono sbarcati ieri pomeriggio a Lipari gli studenti di Auronzo di Cadore (50 circa) per restituire la visita compiuta ad Auronzo dai colleghi eoliani nel contesto del gemellaggio scolatico-culturale tra le Eolie e le Dolomiti.
All'arrivo hanno ricevuto, nell'aula magna del "Conti", il saluto degli studenti eoliani, dell'amministrazione comunale e del dirigente scolastico, prof.ssa Tommasa Basile. Dopo la sistemazione presso l'hotel Gattopardo hanno visitato in pulman i luoghi di maggiore interesse paesaggistico.
Oggi, invece, giornata dedicata all'escursione a Panarea e Stromboli con visita guidata a Capo Milazzese e al Centro Operativo per l' Emergenza Stromboli.

martedì 27 aprile 2010

Lipari: Torna in libertà il consigliere Giuffrè. Avvocato Venuto ottiene revoca domiciliari

Revocata dal giudice Antonino Zappalà del Tribunale di Barcellona P.G. la misura degli arresti domiciliari per Cristian Giuffrè, il 25enne consigliere comunale di Lipari tratto in arresto dai carabinieri di Filicudi dopo che, durante una perquisizione, era stato trovato in possesso di circa 45 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, di 37 semi di cannabis indica e di un coltello di genere vietato.
Il magistrato ha accolto la tesi sostenuta dal difensore avvocato Saro Venuto che, evidenziando come il giovane fosse incensurato, ha chiesto, tra l'altro, venisse riconosciuta la diminuente della lieve entità del fatto, l'effetto deterrente esercitato dalla coercizione dell'arresto.

Monterosa. "Che velocità". Autorizzazione in quattro giorni. In ogni caso solo per diserbamento e pulizia e senza mezzi meccanici

Una interrogazione è stata presentata dai consiglieri comunali Pietro Lo Cascio, Giacomo Biviano e Adolfo Sabatini al sindaco di Lipari e ai dirigenti del III e IV settore del comune.
Oggetto: dissesto procurato da lavori privati non autorizzati sulla strada vicinale Monte Rosa Nord e ripristino dei luoghi – interrogazione consiliare e alcune considerazioni.
Gentile Signor Sindaco,
nei giorni scorsi abbiamo assistito a un intervento, effettuato da una ditta privata sulla strada vicinale Monte Rosa Nord – fino a tale data, un sentiero pedonale – che ha certamente determinato un pesantissimo impatto sulla sua struttura originaria, esteso purtroppo anche all’ambiente circostante. Anche su sollecito di alcuni tra gli scriventi, il Comando della Polizia Municipale è intervenuto per accertare cosa stesse realmente accadendo, a dispetto di qualsiasi autorizzazione concessa dagli uffici comunali di competenza; cogliamo ovviamente l’occasione per porgere un plauso al Dirigente Russo e ai vigili per la tempestività con la quale hanno dato seguito alla nostra segnalazione.
È evidente come esista una notevole difformità tra l’autorizzazione richiesta dal privato (n. prot. 7605 del 01/03/2010) per “diserbamento e pulizia” della strada in oggetto, dove viene peraltro specificato che l’intervento avrebbe dovuto essere effettuato “senza l’ausilio di mezzi meccanici”, e come effettivamente siano poi stati svolti i “lavori”: ciò è sotto gli occhi di tutti, ed è stato oggetto di preoccupati e indignati commenti da parte dei cittadini che hanno assistito – increduli – a quanto si è verificato a Monte Rosa. L’abuso compiuto si configura chiaramente come grave illecito, peraltro perpetrato entro i confini del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ITA030030 e della Zona a Protezione Speciale (ZPS) ITA030044, dove per attività inerenti il movimento terra è obbligatoria una Valutazione di Incidenza, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 357/97 e successive modifiche.
Per tale ragione, desideriamo interrogarla su come intenda il Comune di Lipari rivalersi sulla ditta privata per i danni subito alla strada vicinale, e in particolare con quali modalità e in quanto tempo si intenda effettuare il ripristino dei luoghi, e a carico di chi debbano essere addebitate le spese da sostenere per tali interventi. Inoltre, desideriamo interrogarla sui provvedimenti che intenderà attuare onde stabilire – in maniera chiara e inequivocabile – che la strada vicinale Monte Rosa Nord non è una pista carrabile e scongiurare dunque l’eventuale transito di mezzi meccanici, che potrà produrre soltanto ulteriori dissesti alla già grave situazione che si è venuta a determinare. Auspichiamo, in tal senso, che nessun parere in sanatoria venga emesso dai competenti uffici comunali.
Leggendo l’autorizzazione inviata dalla ditta al Dirigente del III Settore del Comune di Lipari, si evince l’intenzione della stessa di procedere alla piantumazione di alberi nelle particelle catastali di sua proprietà, forniti – dietro pagamento – dalla Forestale; tale “concessione” riguarda anche un congruo numero di esemplari di essenze alloctone potenzialmente invasive come Eucalyptus. Premesso che ognuno è libero di piantumare i propri terreni a piacimento, e che ciò è certamente lodevole, va tuttavia rilevato come l’inserimento di tale specie entro il perimetro di SIC e ZPS ha costituito una pratica diffusa in passato, anche da parte dell’Azienda Foreste Demaniali, ma che da tempo è stata dismessa in favore di quello di essenze locali, o almeno coerenti con i lineamenti del paesaggio forestale e pre-forestale locale; per tale ragione, intendiamo porre all’attenzione delle SS.VV., e in particolare del Dirigente del IV Settore, i problemi connessi a tale inserimento, poiché si tratterebbe – ribadiamo – di un congruo numero di esemplari, e della necessità di procedere a una Valutazione di Incidenza anche per un simile intervento, stante il suo non trascurabile impatto nel contesto in oggetto, e a prescindere da qualsivoglia “concessione”, o “cessione”, fornita dall’Assessorato Agricoltura e Foreste.
Infine, non possiamo non manifestare la nostra sorpresa e ammirazione di fronte alla fulminante rapidità con la quale il III Settore del Comune di Lipari ha accolto (01/03/2010) ed esitato (05/03/2010) la richiesta di autorizzazione della ditta per l’esecuzione dei lavori in questione, smentendo quelle che evidentemente sono soltanto illazioni riguardo alla presunta lungaggine dei procedimenti in transito presso tali uffici, nonché presso il protocollo dell’Ente; ci auguriamo che, anche in futuro e per tutti gli altri richiedenti, le autorizzazioni possano essere esistate con pari tempestività, e vigileremo in tal senso allo scopo di contribuire a smentire tale cattiva e – evidentemente – immeritata fama.
In attesa di un cortese riscontro scritto alla presente, porgiamo distinti saluti.
i consiglieri comunali
Pietro Lo Cascio
Giacomo Biviano
Adolfo Sabatini

Diventiamo predatori e non prede (di Anna Miracula)

(Anna Miracula) Quanto letto dall’articolo del gruppo di otto cittadini di Canneto che non si firmano pubblicamente è segno che ancora in questo paese vige la cultura della reticenza, chiaro segno di reticenza, indifferenza e paura ad affermare i nostri diritti di cittadini.
Mi spiace se il gruppo dopo quanto scriverò non accetterà la critica.
Pur non vivendo nel paese di Canneto, la frequento molto spesso soprattutto da quando vi mando i miei due figli a scuola, ma il mio transito per il paese è scandito da qualche mezz’ora , giusto per compiere dei riti quotidiani, che oltre alla scuola, consistono nel fare la spesa e acquistare qualche giornale .
Quanto mi stupisce però è il fatto che transitando per la Marina Garibaldi ,noto sui muraglioni alcuni gruppetti che si godono il sole chiacchierando e facendo i soliti curtigghi di paese, mentre alcuni passeggiano con il proprio cane lungo la battigia.
Ora, se è vero che già da venerdi 23 aprile ( ma da come mi hanno riferito alcune persone i lavori sono iniziati già il mercoledì della stessa settimana) come è possibile che , non essendo Canneto una grande metropoli e non avendo altri rumori di sottofondo se non le auto ,che soprattutto al mattino presto non sono poi così frequenti, NESSUNO di coloro che ho menzionato sopra si sia accorto minimamente o abbia sentito rumori di escavatori in movimento oppure abbia osservato con più attenzione e notato che la montagna non aveva più la solita forma.
Eppure, già dal pontile di Canneto ,frequentatissimo specie da chi si dedica alla pesca , si notava questo scempio incredibile, sicuramente nei se pur rari momenti di quiete del paese, si sarà sentito qualcosa.
Ora come mai ci si sveglia proprio adesso che quasi tutto era stato compiuto?
Perché non si ha mai il coraggio delle proprie azioni fino in fondo se non dopo che i buoi sono scappati dal recinto? Come mai nessuna autorità è stata avvisata anche solo per fargli dare un occhiata veloce e capire cosa stava succedendo? Eppure a Canneto vivono anche esponenti di questa Amministrazione, vivono ispettori della Polizia Municipale, transita anche il dirigente preposto ai controlli sul territorio.
Se di questo disastro non se ne fosse accorto qualche giornalista locale, qualcuno si sarebbe accorto che una fetta del Monte Rosa spariva rapidamente?
Io credo di no, perché da noi si tende sempre a nascondere la testa sotto la sabbia fino a quando non ci si accorge che prima o poi verranno anche fin dentro le nostre abitazioni rendendole di loro proprietà abusivamente e allora sì che sarà troppo tardi.
Abusi di ogni genere , e questo credo che non sia l’ultimo della serie, continueranno a esserci finchè noi seguiteremo con questa cultura dello struzzo che pur avendo tra le sue caratteristiche una vista molto acuta, ha dei comportamenti strani perché in caso di pericolo lo struzzo si china con il collo disteso e con il corpo appoggiato a terra cercando di imitare un cespuglio o una grossa roccia. Se il predatore si avvicina troppo la via di salvezza è la fuga veloce con falcate di più di 6-7 metri con cambi di direzione repentine che disorientano l'inseguitore.
Essi si difendono anche con violenti calci dati in avanti.
Allora, vogliamo somigliare sempre di più agli struzzi o diventiamo predatori e iniziamo a cacciare via chi non merita di abitare quest’isola e che non la rispetta devastandone il territorio?
La decisione spetta a tutti soprattutto a quelli che hanno ancora l’amore per Lipari e per tutto l’ Arcipelago.
Anna Miracula

VULCANI: BERTOLASO, PARTE IL MONITORAGGIO DI QUELLI SOMMERSI

Parte il monitoraggio dei vulcani sommersi, che in Italia sono 12, tutti nel mar Tirreno. Lo ha annunciato il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, che in una conferenza nella sede della stampa estera ha sottolineato la necessita' di capire qual e' l'attivita' di questi vulcani. "Si tratta di 12 vulcani - ha spiegato - e tra questi c'e' il Marsilio, 50 km per 20, dunque il piu' grande del mondo, che non conosciamo affatto. Ora invece grazie ad un'ordinanza della presidenza del consiglio firmata oggi avremo la possibilita' di utilizzare quattro navi che potranno mettere a punto uno spettrometro in modo da tenere sempre sotto controllo le attivita' vulcaniche sottomarine. Ci vorranno almeno due o tre anni e una spesa prevista per dieci milioni di euro". Parlando con i giornalisti Bertolaso ha rivelato che il vulcano "con il colpo in canna" e' la montagna che sovrasta l'isola di Ischia (infatti pochi sanno che si tratta di un vulcano), che negli ultimi anni e' cresciuta fino a raggiungere una quota di 800 metri. Dentro questa apparente montagna c'e' un mare di magma. Il piu' pericoloso, pero', resta sempre il Vesuvio, anche perche' se dovesse rimettere in moto la propria attivita' si tratterebbe di evacuare almeno 600 mila persone dalle sue falde, mentre alcuni milioni di persone, da Salerno a Caserta, a Napoli verrebbero coinvolte nelle conseguenze dell'eruzione. Il capo della protezione civile ha lamentato l'assenza di una rete di radar in grado di tenere sotto controllo gli spostamenti della nube di fumo provocata dal vulcano islandese la settimana scorsa. "Una rete in grado di monitorare le attivita' vulcaniche - ha spiegato Bertolaso - ma sarebbe costata all'Europa 200 milinoi di euro. Vale a dire un decimo di quanto hanno perduto le compagnie aeree nei giorni dell'eruzione del vulcano che, secondo stime attendibili, ammontano a 2,5 miliardi di euro".

Sabatini propone modifiche al molo sud di Marina Corta

E' indirizzata al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno una nota da parte del consigliere Adolfo Sabatini che ha per oggetto: Proposte di modifica molo Sud di Marina Corta.-
Ho avuto modo di verificare i lavori che si stanno eseguendo per la costruzione del molo di Marina Corta, ed ho rilevato alcune incongruenze.-
In particolare la collocazione delle bitte poste tra due tratti di muro, che così utilizzate danneggerebbero irrimediabilmente le cime di ormeggio perché le stesse sarebbero sottoposte ad abrasione inoltre, è necessario colmare lo spazio tra il parapetto ed il muraglione al fine di realizzare un comodo sbarco dei passeggeri.-
Per meglio evidenziare quanto da me richiesto, si allega documentazione fotografica dello stato di fatto e rendering fotografico con le modifiche richieste.-
Ritenendo importante quanto da me evidenziato e sottoposto alla Sua attenzione, la prego di farsi parte diligente e sottoporre quanto da me attenzionato anche alla direzione lavori.-
In attesa di un Suo riscontro, manifesto la mia disponibilità a verificare in loco quanto da me segnalato.-
Con i migliori saluti.-
Lipari 22.4.2010
Il Consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
Nelle foto: il molo come si presenta oggi e le modifiche di Sabatini.
La sequenza è: Prima foto situazione attuale; seconda foto: Modifica Sabatini

Riunione ANCI a Messina. Per il comune di Lipari presente l'assessore Finocchiaro (MPA). Nostra intervista

«La Regione ci ha lasciati soli». Il grido d'allarme lo lancia da Messina Roberto Visentin, sindaco di Siracusa e presidente dell'Anci Sicilia. Il Consiglio regionale dell'Associazione nazionale comuni italiani si è riunito ieri mattina in seduta straordinaria nell'aula consiliare di Palazzo Zanca, sede scelta non a caso nella città maggiormente devastata da frane e alluvioni, a partire da quella tragica del 1ottobre per proseguire con gli eventi calamitosi che hanno caratterizzato i primi mesi del 2010 anche in provincia. Visentin, i consiglieri, i sindaci siciliani ed in particolare quelli di Ficarra , San Fratello e Castroreale, hanno lasciato intendere chiaramente che sono pronti ad alzare bandiera bianca: «Vogliamo solo confrontarci, vogliamo che la gente non dimentichi, che anche il governo nazionale ci dia l'attenzione che meritiamo per non ripercorrere il triste destino di chi, solo per fare un esempio, dopo il terremoto del Belice ha subito attese, disagi e mortificazioni».
Visentin è stato diretto: «I comuni colpiti dalle recenti calamità naturali a tutt'oggi non hanno i mezzi necessari per affrontare le emergenze. Per questo motivo l'Anci Sicilia sottopone all'attenzione di tutti lo stato di profonda crisi che stanno attraversando gli enti locali.
Per il comune di Lipari era presente ed è intervenuto l'assessore agli Affari generali, Giuseppe Finocchiaro. Lo abbiamo intervistato:

Lipari: Ex Pumex incontrano l'assessore alla cultura di Auronzo

Incontro stamani al comune di Lipari tra l'assessore alla Cultura di Auronzo Di Cadore dott.ssa Tatiana Pais Becher e gli ex Pumex.
L'assessore è sbarcato a Lipari anticipando di qualche ora quella che sarà la visita degli studenti di Auronzo nell'arcipelago nel contesto del gemellaggio scolastico Dolomiti-Eolie. Non appena giunta a palazzo comunale, accompagnata dall'assessore Giannò, ha voluto portare il suo saluto e dell'amministrazione di Auronzo agli ex Pumex.
Vi proponiamo due servizi video. Nel primo l'appello degli ex Pumex. Nel secondo l'intervento dell'assessore Pais Becher



L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE TATIANA PAIS BECHER:

Rimozione ferrosi da Quattropani. Il consigliere Biviano scrive al sindaco

Ha per oggetto "Deposito di materiale ferroso e carcasse d'auto in area provinciale nella frazione di Quattropani" la nota indirizzata dal consigliere comunale Giacomo Biviano al sindaco di Lipari Mariano Bruno.
IL TESTO:
Egregio Signor Sindaco,
Nella giornata di ieri ho appreso dall'Assessore Giannò che finalmente nei prossimi giorni si procederà alla rimozione dei materiali ferrosi e delle carcasse d'auto accumulati in un'area provinciale della frazione di Quattropani, accanto l'attuale campo di calcio, in quanto è finalmente giunta l'autorizzazione dell' Ente Provincia.
Sulla questione mi ero interessato con un'interrogazione del 15 settembre 2009, prot. 34705, e successivamente con una nota del 22 gennaio 2010, prot. 2971, nella quale, oltretutto, scrivevo:
“In attesa di risposta, Le suggerisco, comunque, di intervenire con la massima umiltà e di chiedere all’Ente Provincia, ed eventualmente alla stessa autorità giudiziaria, il permesso per ripulire l’area. Sollecitare gli stessi ad effettuare i relativi sopralluoghi, ove ve ne fosse bisogno, e concordare il tipo d’intervento e bonifica da eseguire.
Inoltre, per quanto il sottoscritto ne sia a conoscenza, lo stesso Dirigente provinciale del settimo Dipartimento, Ing. Celi, ha dato la sua massima e piena disponibilità affinchè il Comune, con le dovute accortezze e le regolari autorizzazioni, proceda allo sgombero dell’area.
A questo punto Sindaco tutto dipende da Lei e come recita un vecchio detto ……“Quannu Betta voli filari fila puru cù filu stortu”…… Ma Lei, e non capisco il perché, stenta o non vuole proprio “filare”…………….
Se ritiene opportuno, ad ogni modo, rimetto a Lei la mia piena disponibilità nell’aiutarla a risolvere questa annosa e imbarazzante vicenda”.
In una succesiva nota del 18/02/2010 Lei scriveva, però, che un eventuale incontro con l'Ente Provincia non avrebbe sortirto alcun effetto in quanto la sola Magistratura avrebbe potuto decidere i tempi e i modi per la pulizia dell'area.
Evidentemente , Signor Sindaco, alla luce della recenti autorizzazioni provinciali, non era affatto così, essendo l'area non sottoposta a sequestro, così come confermatomi in precedenza dallo stesso Dirigente provinciale, Ing. Celi, e quindi nelle piena disponibilità della Provincia.
Era necessario solo che il Comune si decidesse a chiedere una formale autorizzazione all' Ente Provincia per poter procedere allo sgombero e pulizia dell'area.
Cosa fatta, dopo innumerevoli sollecitazioni, anche e soprattutto da parte del sottoscritto, dal Dirigente del IV settore circa un mese fa. E come per magia, ma forse proprio magia non è ma solo umiltà e buona volontà nel risolvere i problemi, è arrivata la tanto auspicata autorizzazione.
Adesso Sindaco, con la celerità che quando vuole lo contraddistingue, la prego di dare immediate disposizione per far sgomberare e ripulire l'area dai materiali ferrosi e dalle carcasse d'auto accumulati, affinchè quella zona e tutta la frazione di Quattropani riacquistino, finalmente, il giusto e meritato decoro.
Certo di un inmediato riscontro, ne approfitto per porgere i migliori saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)

Aliscafi "piano a due" e unità navali veloci. La protesta del sindaco Lo Schiavo (Santa Marina)

Questo il testo della lettera che il sindaco Massimo Lo Schiavo ha inviato a:
Siremar S.p.a
Alla c.a. Direttore Generale
Dr. Casagrande
e p.c. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Direzione Generale per il trasporto marittimo
e per vie d’acqua interne
alla c.a. del Direttore Generale Dr. Enrico Maria Pujia
OGGETTO: Disservizi Marittimi settore Eolie
Da qualche giorno si stanno verificando numerosi disservizi marittimi nel settore Eolie a causa dell’ennesima avaria di un aliscafo di codesta Spett.le Società, che ha comportato l’attuazione del c.d. “piano a due” (l’utilizzazione di soli due aliscafi anziché quattro come previsto). I disagi derivano quindi dall’omissione di numerose corse da e per Milazzo con la conseguente ricaduta negativa per tutta l’utenza (pendolari, residenti e numerosi turisti che iniziano a scegliere le Eolie come propria meta di vacanza). È inammissibile ed impensabile che alle soglie dell’estate, proprio quando servirebbero un aumento dei collegamenti marittimi e una maggiore manutenzione degli stessi mezzi per un perfetto funzionamento, codesta Società permetta che per un intero week-end manchi dal servizio un proprio aliscafo, così come è ancor più impensabile che non provveda a sostituire lo stesso mezzo in tempi ragionevoli.
Se la situazione continuasse a rimanere tale, verrebbero vanificate tutte le attività di destagionalizzazione che duramente le Amministrazioni eoliane tentano di portare avanti, per essere vanificate da imprevisti, come il guasto di un mezzo, che comporta una pubblicità negativa per il nostro arcipelago da parte di chi vi si trova in vacanza e che si sommano ai danni sociali che la popolazione residente giornalmente subisce da parte di codesta Società
Pertanto, con la presente si chiede il ripristino di tutte le unità navali veloci previste per il settore Eolie. Inoltre, come già chiesto con propria nota prot. N. 1835 del 09.04.201, tenendo conto anche degli eventi velici che si svolgeranno a Santa Marina Salina nel mese di maggio, si chiede il ripristino dell’itinerario/orario della m/n Isola di Vulcano (o di unità similare), così come è stata effettuata nel periodo pasquale, che possa permettere alle Eolie di avere almeno due navi in servizio permanente, anziché una(M/n Laurana esclusa), come attualmente in attività.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
F.to Massimo Lo Schiavo

Promozione delle Eolie da parte della Federalberghi. Si comincia con i russi

Comunicato stampa
Ha il via quest´oggi un programma formato da tre eventi, organizzati da Federalberghi, per la promozione del prodotto Eolie sui mercati internazionali.
Il primo, dal 27 al 30 aprile, ideato con 4moresolutions, coinvolgerà 16 partecipanti, tra tour operator e agenti di viaggio russi. Il programma prevede due escursioni terra/mare che abbracciano le isole di Vulcano, Salina, Filicudi, Panarea e Stromboli, oltre al giro dell´isola di Lipari e la visita al Museo Archeologico Eoliano. Di assoluto rilievo per le strutture di Federalberghi, il workshop fissato per oggi, alle ore 15:30, presso l´hotel Tritone.
Il secondo appuntamento, organizzato in collaborazione con Sviluppo Eolie, vedrà, dal 18 al 22 di maggio, la partecipazione di 12 giornalisti austriaci ai quali sarà mostrata una sintesi del nostro patrimonio culturale e naturalistico.
Dal 22 al 24 maggio, grazie ad un´iniziativa avviata in collaborazione con la Provincia Regionale di Messina, le Eolie saranno meta di altri 20 tour operator russi.
L´obiettivo di queste iniziative è quello di dimostrare l´appetibilità del prodotto turistico Isole Eolie anche nei periodi di bassa stagione. Un prodotto che sa essere anche per molti versi anche esclusivo, fatto di soggiorni di almeno 4 notti, in grado di rivolgersi ad alcuni segmenti di nicchia del mercato russo che sembra poter essere pronto a scoprire in modo più consistente che in passato il turismo delle piccole isole di Sicilia.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

Cimiteri. Si va verso una gara. Ma c'è chi si sente diffamato

"Per la pulizia dei cimiteri di Lipari, e successivamente per quelli delle isole minori, si sta predisponendo una gara". Ce lo ha comunicato ufficialmente il vice-sindaco Giulio China il quale ha anche affermato di avere "bloccato" a suo tempo la determina dirigenziale con la quale si dava incarico alla coop. "Margherita" di provvedere ai servizi di manutenzione nei cimiteri comunali. Nessun pagamento di conseguenza è stato fatto.
Abbiamo anche appreso in via informale che, dopo la pubblica dell'articolo riportante la determina dirigenziale e uno stralcio della convenzione, qualcuno si è sentito diffamato, paventando il ricorso anche alle vie legali.
Ribadendo che, come visibile dall'articolo (link http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=5705629886110191982&postID=5413682254937720687 ), ci siamo limitati a pubblicare gli atti chiedendoci come mai non si fosse proceduto ad effettuare quanto previsto, attendiamo fiduciosi di essere convocati da chi di competenza.

Bartolo Pavone (UGL Scuola): "Sui tagli degli organici avevo visto bene mesi fa"

COMUNICATO STAMPA
Il SEGRETARIO REGIONALE DELL'UGLSCUOLA PROF. BARTOLO PAVONE, IN MERITO ALLA RIPARTIZIONE DEI TAGLI RELATIVAMENTE AI VARI ORDINI E GRADI DELLA SCUOLA IN SICILIA. DICHIARA : "E' DA MOLTI MESI CHE VADO DICENDO ATTENZIONE AGLI ORGANICI ,SI PREVEDONO TEMPI MOLTO DURI, E' FONDAMENTALE POTENZIARE I TEMPI PIENI, BISOGNA EVITARE TAGLI INDISCRIMINATI, BISOGNA STABILIZZARE IL PERSONALE IN ESUBERO, EVITANDO CHE SE NE FORMANO ALTRI. MOLTI PRECARI NON VERRANNO RICONFERMATI IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO ECC. ECC.............
OGGI,PURTROPPO, LA REALTA' E' LA SEGUENTE: - 1.275 NELLA SCUOLA PRIMARIA;
-534 NELLA SCUOLA MEDIA DI 1 GRADO; - 1578 NELLA SCUOLA MEDIA DI 2 GRADO.-"
LA SEGRETERIA REGIONALE UGLSCUOLA

Salina: Maxi operazione dei carabinieri. Decine di perquisizioni e trentacinque extracomunitari fermati.

Una maxi operazione atta a bloccare il fenomeno sempre più crescente della presenza sulle isole di immigrati non regolari si è conclusa da circa un'ora nell'isola di Salina.
E' stata posta in essere dall'Arma dei carabinieri, per la precisione dalla Compagnia di Milazzo, con militari (una trentina circa) provenienti da Milazzo, Messina, Lipari e dalla stessa isola di Salina. Sono stati supportati da ben tre motovedette.
L'operazione si è sviluppata, tra non poche difficoltà, a partire dalle tre di stanotte.
I carabinieri, inerpicandosi a tratti anche in zone alquanto impervie hanno passato a setaccio decine di casolari ubicati nei tre comuni dell'isola. In alcuni casi, per bloccare gli extracomunitari che hanno tentato di dileguarsi, si è reso necessario un inseguimento tra la boscaglia.
Trentacinque gli extracomunitari fermati, poichè non trovati in regola o già destinatari di provvedimento di espulsione, e trasferiti con le tre motovedette a Milazzo e Messina per i necessari accertamenti.
Da quanto trapela il maggior numero di extracomunitari è stato individuato in abitazioni, spesso fatiscenti e occupate da un numero di persone che va al di là di ogni logica , ubicate tra Malfa e Pollara.
I carabinieri provvederanno anche a segnalare e/o denunciare all'autorità giudiziaria i propietari degli immobili.
Nella foto: il luogotenente Francesco Villari che, unitamente ai suoi uomini, ha preso parte all'operazione

Tirrenia: Scendono a otto le offerte per la privatizzazione

Si e' dimezzato il numero delle offerte avanzate per la privatizzazione di Tirrenia.
Lo comunica Fintecna in un comunicato, secondo cui i soggetti che hanno confermato l'interesse per la societa' di navigazione sono: Cep III Participations Sarl Sicar -Gruppo Carlyle-, Cinven Limited, F21 Sgr, Gestioni Armatoriali e Tomasos Transport & Tourism Grandi Navi Veloci, Mediterranea Holding, Moby e Trans Ferry.
Ieri a mezzogiorno e' scaduto il termine per confermare l'interesse all'acquisto del gruppo, con la presentazione della lettera di supporto da parte degli istituti bancari a sostegno del finanziamento.
''Adesso non si perda piu' tempo''. E' quanto sostiene il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso a seguito delle conferme d'interesse all'acquisto di Tirrenia, sottolineando che ''deve essere subito convocato il tavolo al Ministero''. ''Vogliamo chiarezza sui piani industriali - spiega infine il numero uno della Filt - e garanzie su occupazione e clausole sociali''.

Nel Pdl ancora ostilità. Prima dell'intesa ? Oggi Micciché da Berlusconi sulla dicotomia nel partito

Segnali vari di movimentismo in attesa di qualcosa di nuovo che potrebbe scaturire oggi dall'incontro romano di Gianfranco Miccichè col premier Silvio Berlusconi.
Il sottosegretario, promotore della scissione nel Pdl, sarà invitato a por fine alla dicotomia siciliana con mezzo Pdl al governo e l'altra metà all'opposizione. Argomento con cui si è toccato il punto più aspro di scontro in direzione nazionale di partito tra Berlusconi e Fini, questione irrisolta per l'incompatibile convivenza dei "ribelli" coi "lealisti": i primi, determinati nel sostegno al governo di Raffaele Lombardo; i secondi da tempo all'attacco.
L'ultimo tentativo di assedio al governo viene da 34 parlamentari "lealisti" del Pdl, che hanno firmato un'interpellanza al ministro dell'Economia Giulio Tremonti depositata il 21 aprile. I parlamentari mettono in dubbio la manovra economico-finanziaria in discussione all'Assemblea regionale e chiedono al ministro «se non intenda monitorare l'andamento della vicenda, adottando ogni iniziativa di competenza al fine di garantire il pieno rispetto del patto di stabilità».
Nell'atto ispettivo, i parlamentari, una decina dei quali siciliani (primo firmatario Alessandro Pagano già assessore regionale al Bilancio;, Giammanco, Germanà, Fontana, Marinello, Gibino, Torrisi, Garofalo, Palumbo) scrivono che nell'ambito dell'accordo sul patto di stabilità interno per il 2009 «la Regione ha ottenuto che i livelli di spesa fossero incrementati dell'importo di 138 milioni di euro, al fine di compensare eventuali eccedenze al limite dei pagamenti della regione assoggettati al patto di stabilità interno ovvero al fine di coprire l'eventuale superamento da parte di enti locali siciliani degli obiettivi di cui al medesimo patto». «La Regione, nel recente passato – scrivono – si è contraddistinta in taluni casi per l'assoluta artificiosità delle entrate destinate a finanziare le crescenti spese che ha alimentato».
Immediata la risposta del sottosegretario Gianfranco Miccichè: «Se queste sono le premesse per il dialogo e il ritorno all'unità, credo proprio che non si vada da nessuna parte. Su che cosa dovrebbe vertere il dialogo? Sul modo in cui far cadere l'inviso governatore catanese? Sulla strategia da mettere in atto per sovvertire la volontà dei siciliani e portarli di nuovo alle urne o, peggio ancora, costringerli a un governo di sinistra? Su che cosa vogliono costruire l'unità? Su azioni pseudo-politiche, come quest'ultima, volte non ad indirizzare e determinare la politica regionale, come dovrebbe convenirsi al maggior partito della coalizione, bensì a sopprimere il nemico? Su una cruenta guerra di potere, che rischia di lasciare sul campo milioni di vittime siciliane?».
Per Miccichè, «invocare strumentalmente l'intervento del ministro Tremonti mi pare l'azione meno costruttiva e meno elegante che questi deputati potessero compiere». «Meno costruttiva – continua – per la nostra terra, che ha bisogno di un bilancio che rimanga fuori dall'agone di una sterile politica litigiosa e consenta alla Regione di proseguire nell'opera di risanamento, dopo sessant'anni di sprechi e scelte scriteriate». «Meno elegante – conclude – perchè equivale all'ennesimo tentativo di consegnare a squallide logiche ascariste l'immagine ed il destino della Sicilia».
Rincara la dose il deputato nazionale del Pdl Dore Misuraca: «Nelle ultime settimane Miccichè ha più volte ribadito una posizione condivisibile: non intende lasciare il Pdl e continuerà a sostenere il governo Lombardo. Alla vigilia dell'incontro tra lui e Berlusconi è bene chiarire che, in Sicilia, all'insegna dell'ipocrisia, c'è chi intanto lavora per accompagnare Miccichè fuori dal Pdl e per fare cadere il governo regionale democraticamente eletto dai siciliani. In questa delicata fase della vita politica siciliana - aggiunge - dovremmo, invece, lavorare tutti per l'unità del centrodestra e per il rispetto della volontà popolare, evitando frazionismi e, soprattutto, atteggiamenti tipici di Scribi e Farisei che San Matteo definisce sepolcri imbiancati». Per Misuraca «è il caso di qualche autorevole esponente del Pdl che, lungi dal lavorare per l'unità del partito in Sicilia, si prodiga in contorcimenti glottologico-politici invitando ingenerosamente Miccichè a uscire fuori dal Pdl e a fondare il Partito del Sud, con buona pace dell'unità dello stesso Pdl. L'unità del nostro partito – conclude il parlamentare del Pdl – è la vera soluzione politica per la Sicilia. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo essere tutti disposti a fare un passo indietro».
L'assessore all'Economia Michele Cimino respinge tutto al mittente: «Se ci fosse stata la necessità di ribadire come taluni parlamentari siciliani lavorino contro, e non a favore, della loro terra, premettendo gli interessi di parte a quelli della Sicilia, costoro sono stati adesso serviti. Tra l'altro i firmatari di questa interpellanza al ministro dell'economia, perseguendo l'obiettivo di destabilizzare il governo della Regione, usano un'arma spuntata, come dovrebbe sapere bene l'onorevole Alessandro Pagano, che è stato assessore regionale al Bilancio. Pagano avrebbe fatto bene a informarsi meglio, anzichè partire a testa bassa, con un atto che non avrà conseguenze, immaginando apprendisti stregoni all'opera per truccare le carte. Un'arte che non appartiene a questo governo che, invece, si trova alle prese con una situazione difficile, ereditata da passate gestioni, compresa quella dell'on. Pagano. Questo governo – aggiunge Cimino – sta compiendo scelte difficili e trasparenti per un Bilancio che rifletta la disponibilità di risorse, senza poste di entrata «artificiose» o eventuali uscite superiori a quelle previste per le quali non venga trovata una copertura, con leggi di assestamento dell'esercizio».
Entrando nel merito del contenuto dell'interpellanza, il governo precisa che «il Patto di stabilità per il 2009 firmato con il ministero prevede che i livelli di spesa siano incrementati di 138 milioni per compensare eventuali eccedenze dei pagamenti della Regione o per dare copertura all'eventuale superamento da parte degli enti locali dei limiti di spesa. Ebbene, ci siamo avvalsi di quell'innalzamento del limite di spesa per 16 milioni e duecento mila euro».
Quanto alla costituzione del Fondo di quiescenza, «dopo la sua abrogazione, nel 1979, la Regione si è fatta carico di tutti gli oneri conseguenti, come il pagamento dei Tfr e delle pensioni, e delle spese di funzionamento derivanti dalla gestione della previdenza del personale. Nel 2009, dopo trent'anni, grazie a questo governo, è stata approvata la legge che autorizza l'istituzione di un nuovo fondo di quiescenza e, già quest'anno, sono state attivate le procedure per attivarlo».
«L'emendamento alla Finanziaria in discussione all'Ars - conclude l'assessore - infine, non punta affatto a rinviare la costituzione del Fondo stesso, ma a consentire di definire i passaggi tecnico-contabili necessari.

Lettere al direttore. Monterosa "emblema" di quest'isola.

Caro direttore,
Quanto accaduto a Monterosa è il chiaro segno di come si vive e ci si muove ormai in quest'isola. Al di là delle autorizzazioni concesse (forse rilasciate con troppa leggerezza, considerando l'area?) ci stranisce il fatto che nessuno si sia preso la briga di controllare, da subito, come si stessero effettuando i lavori.
Eppure lo "squarcio" sulla montagna, l'escavatore in funzione si vedevano chiaramente da Canneto almeno da venerdì pomeriggio.
Da sabato poi, grazie ai giornali on line (per fortuna esistono), la notizia è diventata di dominio pubblico e in diversi, compreso qualcuno di noi, ha contattato o cercato di contattare gli organismi preposti.
Da incompetenti in materia (e scusateci se sbagliamo) crediamo che, trattandosi di stradella comunale, si è (o si sarebbe) dovuto comunicare l'inizio dei lavori. E' così? E' stato fatto?
Eppure....al di la delle autorizzazioni (si è tenuto conto che si tratta di un'area percorsa dal fuoco?), per verificare se vi è stata una modifica dei luoghi si è atteso (come da Lei giustamente evidenziato e come è visibile) che il mezzo meccanico arrivasse al rudere o quasi...
Forse...anzi senza forse...bisognava intervenire prima.
Adesso...in attesa delle verifiche...resta una montagna squarciata...ferita a morte.
Un gruppo di cittadini di Canneto (otto firme)

Finanziaria, alle prese con la valanga di emendamenti. Approvati i conti dell'Ars che spenderà 8 mln in più

Con l'approvazione del bilancio interno dell'Ars è iniziata ieri la corsa del governo Lombardo e della maggioranza che lo sostiene verso l'approvazione dei documenti finanziari della Regione. In base al documento approvato, di cui è stato relatore il presidente del collegio dei questori, Giovanni Ardizzone, le spese dell'Ars, nell'anno in corso, compresi stipendi e indennità dei parlamentari e dei dipendenti, spenderà 171,5 milioni di euro, otto in più dell'anno scorso. Con le relazioni del presidente della commissione Finanze Riccardo Savona e del deputato Nino D'Asero per le minoranze, si è avviata, quindi, la discussione generale sul bilancio. Sono intervenuti Marianna Caronia e Cateno De Luca del gruppo misto, Totò Cordaro e Pippo Gianni per l'Udc, Innocenzo Leontini e Salvo Pogliese per il Pdl, Nicola D'Agostino dell'Mpa e Giuseppe Lupo del Pd, cui ha replicato l'assessore all'Economia Michele Cimino. La gran mole di emendamenti (300 al bilancio e 3.700 alla finanziaria, 1.300 dei quali di Cateno De Luca) aveva consigliato di contingentare i tempi degli interventi, in modo da poter esaminare e approvare gli articoli del bilancio entro la giornata e passare oggi all'esame della Finanziaria. Alla fine, però, è stato approvato il solo primo articolo e di tutti gli altri, compresi i 300 emendamenti, si riparlerà da questa mattina alle 10, quando, per disposizione del presidente di turno, Santi Formica, Sala d'Ercole riaprirà i battenti. "Parlando di bilancio e finanziaria - ha detto Lupo - dovremmo occuparci di più dei problemi che riguardano la gente e meno delle polemiche politiche". E ha ricordato che "il Pd ha proposto riforme che servono alla Sicilia: dall'esenzione dei ticket per le prestazioni diagnostiche e specialistiche alle famiglie con basso reddito all'avvio della ripubblicizzazione della gestione dell'acqua, dal riordino delle società partecipate alle strade provinciali, dall'introduzione del "sistema Consip" all'apertura pomeridiana delle scuole nei quartieri svantaggiati. Abbiamo dato un contributo importante - ha rilevato - per migliorare la finanziaria. Valuteremo la manovra con oggettività, nel solo interesse dei siciliani". Di contro, per il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, "questa manovra è la fotografia del disordine politico che c'é nel governo". Di parere opposto il vicecapogruppo del Mpa D'Agostino: "c'é stata un'azione di verità e pulizia sul bilancio", motivo per cui "le entrate saranno inferiori a quelle previste".
Il vice capogruppo dell'Udc Totò Cordaro, a sua volta, ha affermato di non criticare questa Finanziaria "perché è stata scritta da Lombardo, ma perché non tiene conto dei siciliani. Cercheremo di inserire modifiche - ha aggiunto - sui temi della famiglia, del lavoro e dello sviluppo". A Marianna Caronia, che aveva chiesto l'istituzione di una commissione parlamentare "per verificare quello che è accaduto in commissione Bilancio, dove alcuni testi non sono stati consegnati nei tempi previsti e altri sono risultati difformi rispetto a ciò che era stato concordato", ha replicato Santi Formica rilevando che "in commissione non è avvenuta alcuna irregolarità.
Intervenendo sull'art. 1, Nino Beninati ha protestato perché con la Finanziaria si istituisce, a suo dire "illegittimamente" il Parco dei Peloritani, annunciando che combatterà con tutte le sue forze contro tale iniziativa. "L'istituzione del Parco Naturale dei Monti Peloritani - ha commentato Filippo Panarello, promotore dell'emendamento - è un passo importante per la provincia di Messina: così si completa la rete di tutela e valorizzazione di un territorio dalle straordinarie risorse naturalistiche e paesaggistiche". "Il Parco - ha aggiunto - potrà essere uno strumento efficace anche dal punto di vista economico per i comuni interessati, che fino ad oggi hanno solo 'subitò i vincoli legati alla protezione del territorio, senza poterne sfruttare a pieno le potenzialità".

Pulizia dei cimiteri di Lipari. Con determina del dott. Russo è stata affidata alla Coop. Margherita. Sono passati 5 mesi ..e l'erba cresce!

Cimiteri dell'isola di Lipari, ma ci dicono anche delle isole minori, che versano nel degrado con tombe praticamente ricoperte dalle erbacce.
Nei giorni scorsi abbiamo sollevato la problematica e, dopo che l'assessore China ha allargato le braccia di fronte al disinteresse del sindaco, più volte sollecitato (lo ha affermato lo stesso assessore), abbiamo cercato di capirne di più.
Ebbene abbiamo trovato una determina, la 794 del 31/12/2009, a firma del dott. Domenico Russo, con la quale, a seguito di tutta una serie di premesse e considerazioni, si arrivava ad una convenzione tra comune di Lipari e Coop. sociale Margherita per l'affidamento di beni e servizi ai sensi dell'art. 5 della legge 381/91 con contestuale impegno di spesa.
Per l'esattezza all'art.1 della convenzione si legge: " L'ente pubblico affida alla cooperativa sociale la fornitura dei beni e servizi relativi a: servizio di pulizia spiagge e aree comunali, fornitura di beni e servizi di manutenzione nei cimiteri comunali delle isole di Lipari, Vulcano, Filicudi, Alicudi, Panarea e Stromboli" .
La determina prevede:
1) di stipulare per due anni la convenzione allegata, tra il comune di Lipari e la Cooperativa Sociale Margherita........ per l'affidamento della fornitura di beni e servizi ai sensi dell'art.5 della L. 381/91.
2) Impegnare preventivamente la somma complessiva di € 21.049,47 occorrente per far fronte alla spesa relativa ai servizi di cui all'art.1 della convenzione stipulata il 30/06/2005 (ndd. riguardava servizio pulizia spiagge e servizio manutenzione verde) con la Cooperativa Sociale Margherita, così come integrata dalla determinazione dirigenziale n. 385 del 17/10/2006 (ndd. veniva aggiunta già da allora anche la manutenzione e la pulizia dei cimiteri comunali), al Cap. 1418 dal titolo "Spese manutenzione cimiteri comunali" per la somma di € 14.089,470 ed al Cap. 1416 dal titolo "Spese funzionamento e manutenzione cimiteri" per la somma di € 6.960,00
Senza voler colpevolizzare nessuno è logico chiedersi come mai non si è proceduto ad effettuare quanto previsto da questa determina (mai revocata, da quanto ci risulta) e dalla relativa convenzione.
Domanda che si allarga anche a quanto previsto dall'integrazione del 17.10.2006.
Fatta salva la buona fede di tutti, ma trattandosi di soldi pubblici e del degrado di un luogo che dovrebbe essere sacro, attendiamo di sapere cosa è accaduto e mettiamo a disposizione spazio per eventuali repliche.
Qualcuno ci darà (ai cittadini) una risposta ? Aspettiamo fiduciosi!

lunedì 26 aprile 2010

Monterosa. Stop ai lavori...ma si era arrivati quasi sino al rudere

Stop della polizia municipale a Monterosa ai lavori in corso da parte di un privato.
Peccato però che lo stop sia avvenuto quando la "lacerazione" (visibile da Canneto) sulla montagna era giunta quasi in prossimità del rudere che lo stesso privato ha acquistato.
Il fermo, dopo ben tre giorni di lavoro con un escavatore, è stato intimato dopo un sopralluogo compiuto dal comandante Nico Russo e dall'ispettore capo Francesco Belfiore per poter verificare se nell'intervento (per cui esistono delle autorizzazioni) vi è stata una modifica dello stato dei luoghi.
Ricordiamo tra l'altro che quella zona rientra in buona parte nella ZPS e nei SIC.

Vulcano: Riapre al culto la chiesa di Maria Santissima del Rosario. Venerdì celebrazione inaugurale con Mons. La Piana

Sarà l'Arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela Mons. Calogero La Piana a presiedere, venerdì prossimo alle 17 e 30 a Vulcano, la solenne celebrazione per la riapertura al culto della Chiesa di Maria Santissima del Rosario. La Chiesa , ubicata a Vulcano Porto, su input del giovane sacerdote Lio Raffaele è stata ampliata per fare fronte al gran numero di fedeli che l'affollano, specie d'estate.
Più di una volta, nel recente passato, Don Lio proprio per la ristrettezza dell'ambiente ha dovuto celebrare la Santa Messa all'aperto.
L'intervento ha comportato una spesa di circa 200 mila euro. Una parte raccolta attraverso una colletta popolare alla quale hanno contribuito anche i turisti. Un'altra parte attraverso la contrazione di un mutuo al soddisfacimento del quale contribuiscono alcune famiglie dell'isola. Padre Lio, invitando i fedeli a partecipare numerosi, evidenzia la sua graitudine alle tante persone che hanno collaborato in vario modo.

Nasce la "Voce eoliana" e manifesta "preoccupazione per come l’istituendo parco sta per essere varato nelle sue linee essenziali"

Riceviamo dall'associazione "La Voce Eoliana", a firma del presidente Avv. Angelo Pajno, una lettera inviata al dott. Mariano Bruno (Sindaco di Lipari), al rag. Giuseppe Longo (Presidente del Consiglio Comunale di Lipari) e al dott. Giovanni Roberto Di Mauro (Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana)
Oggetto della lettera che vi proponiamo integralmente : Osservazioni sulla opportunità dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie; anticipazione deposito petizione popolare con contestuale proposta di consultazione referendaria.
Con la presente mi pregio portare all’attenzione delle SS.LL. la costituzione dell’Associazione “La Voce Eoliana”, che già annovera numerosissimi iscritti il cui numero ha un incremento esponenziale giorno dopo giorno.
L’Associazione si propone di dare un fattivo contributo, e quindi la massima collaborazione, ad enti ed organismi, locali, regionali e nazionali, per l’incremento e lo sviluppo sostenibile delle nostre isole inteso come volano di effettivo incremento dell’economia eoliana e della maturazione sociale e civile della popolazione stanziale che consenta di superare le difficoltà connesse alla plurinsularità tipica di un arcipelago.
In tale contesto questa Associazione ha avuto modo di esaminare - mettendo a confronto studi ed opinioni di esperti nazionali di primario livello, oltre che approfondire la conoscenza di analoghe esperienze presso i parchi, regionali e nazionali già istituiti - la questione dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie che andrà ad interessare l’intero comprensorio terracqueo del territorio eoliano estendendo la propria perimetrazione anche ai mari dell’arcipelago.
Non possiamo, alla luce delle risultanze acquisite, non manifestare la nostra più viva preoccupazione per come l’istituendo parco sta per essere varato nelle sue linee essenziali.
Tali preoccupazioni allignano principalmente nelle appresso spiegate argomentazioni:
In ambito regionale la superficie protetta nelle sue forme più diversificate, parchi, riserve, oasi, demani ecc., impegna già superfici considerevoli;
In ambito nazionale tale incidenza ha raggiunto oramai livelli oltremodo significativi e, alla luce delle esperienze maturate, ben pochi sono stati i benefici concreti che ne sono derivati per le popolazioni interessate e per l’ambiente che si era inteso tutelare. In molti casi le amministrazioni locali hanno manifestato la loro ferma determinazione ad una drastica riduzione delle aree interessate avendo verificato un impatto assolutamente deleterio sulle economie locali dei numerosi, e spesso privi di logica, vincoli imposti;
In ambito locale, esiste già una moltitudine di vincoli che di fatto sono ampiamente sufficienti a tutelare il nostro patrimonio naturale, (R.N.O. Isole di Salina, Filicudi, Panarea, Alicudi e Stromboli, SIC e ZPS, vincolo idrogeologico, piano territoriale paesistico, norme di salvaguardia del Piano Regolatore Generale e della R.N.O. isole di Lipari e Vulcano, ecc.).
L’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, di fatto, sembrerebbe insistere sulle stesse aree già assoggettate alle esistenti tutele di cui si è detto ampliandone però - senza alcun supporto scientifico che ne attesti la necessità - il peso vincolistico concorrendo così a rallentare ulteriormente lo sviluppo dell’intero territorio sia dal punto di vista economico che sociale, sino ad annullarlo di fatto, così intervenendo pesantemente ed inesorabilmente sui modelli di vita quotidiana di tutti i cittadini e pregiudicando qualsiasi attività di crescita e sviluppo. E ciò si appalesa ancora più grave ove si consideri che, nella sua estensione a mare, il parco-area marina protetta verrà ad imporre gravi limitazioni e divieti ulteriori, ad oggi non esistenti, che collidono in maniera dirompente con lo sviluppo del turismo nautico. Le esperienze dell’Arcipelago della Maddalena, dell’Arcipelago Toscano e, in Sicilia, lo stato “comatoso” delle aree marine protette delle Egadi e di Ustica, pare non abbiano insegnato nulla;
A tutt'oggi nessuna seria attività di informazione è stata avviata, sia dalla amministrazione locale che da quella regionale, per incontrare le categorie interessate ed illustrare quelli che sarebbero i pro ed i contro di un Parco, né tantomeno è stata esibita alcuna bozza di regolamento, né sullo stesso si è incontrata la popolazione locale per quello che avrebbe dovuto (o dovrebbe) essere un approfondito confronto-dibattito;
Il parco si avvia a nascere con una perimetrazione scellerata che non tiene assolutamente conto dell'elevato grado di antropizzazione delle isole di Lipari e Vulcano, né delle aree a spiccata vocazione agricolo-pastorale incontrando quindi il più netto dissenso da parte delle popolazioni locali. In buona sostanza le istituzioni stanno per imporre alla popolazione un parco assolutamente non condiviso;
Alla luce del premesso questa Associazione non può non manifestare le più preoccupate perplessità per il metodo sino ad oggi seguito nell’assumere iniziative di così deflagrante impatto sulla realtà socio – economica del nostro arcipelago e chiede che le istituzioni in indirizzo vogliano consentirle un incontro-confronto al fine di esaminare quegli argomenti, solo sinteticamente supra menzionati, che portano ad avallare una assoluta inopportunità della costituzione di una ulteriore struttura vincolistica per le nostre isole.
Contestualmente, e facendosi carico nelle numerose istanze degli iscritti, si chiede al Sig. Sindaco la indizione di un referendum popolare consultivo sulla opportunità della istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie partendo comunque dall’assunto che questa Associazione non intende assumere, nelle proprie determinazioni, posizioni preconcette essendo del parere che, in democrazia, sia opportuno, e talvolta necessario, ascoltare direttamente le popolazioni interessate da provvedimenti di rilevante impatto come la istituzione del parco e dell’area marina protetta.
In ogni caso, a breve, sarà consegnata alle istituzioni in indirizzo, una petizione popolare sulla contrarietà al parco la cui raccolta di firme sarà avviata nei prossimi giorni su pressione di una larga fascia della popolazione.
In attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti
Lipari, 25.04.2010
La Voce Eoliana
Il Presidente
(Avv. Angelo Pajno)

Lettere al direttore. Ci scrive il dottor Enzo D'Ambra

Egregio Direttore,
le trasmetto l'allegata lettera che, sono certo pubblicherà integralmente. Nn voglio prendere "cattive" abitudini nè approfittare, ma piuttosto per far chiarezza fuori da ogni sterile polemica. L'argomento ed il momento, mi obbligano ad avanzarle la suddetta richiesta.
Distinti saluti.
Enzo D'Ambra
N.B. La lettera si ingrandisce cliccandoci sopra.
NDD- Anche questa volta, se ve ne fosse bisogno, abbiamo dimostrato al dott. D'Ambra (ma vale per chiunque altro) che questa redazione, questo direttore non effettuano "censure".
La lettera è stata pubblicata integralmente e ci soffermiamo a chiarire solo un passaggio. Non mi sono sentito il solo destinatario della sua "riflessione" ho solo inteso chiarire quella che è la "linea editoriale" inconfutabile di Eolienews. Senza peli sulla lingua, come sempre, e nel pieno rispetto di chi a questo giornale scrive e, principalmente, nei confronti di chi legge.

Consiglio comunale di Lipari: lavori in corso

E' in corso a Lipari la seduta del consiglio comunale. In apertura dei lavori, presieduti dal presidente Pino Longo, erano presenti in 12 (oltre a Longo vi erano Casilli, Gugliotta, Fonti, Megna, D'Alia, Centorrino, Paino, Lo Cascio, Sabatini, Biviano, Lauria). Nelle immediatezze dell'apertura dei lavori è arrivato anche il consigliere Corda.
L'amministrazione è rappresentata dall'assessore Corrado Giannò.

Tempi biblici all protocollo del comune di Lipari. Trenta giorni per protocollare una raccomandata urgente e 2 mesi per farla giungere a destinazione

Un esposto sull'incredibile situazione che si registra all'Ufficio Protocollo del comune di Lipari (non certo per responsabilità degli impiegati) è stato inviato dai consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna (Il Faro) al DIRIGENTE DEL IV SETTORE COMUNE DI LIPARI
Dott. Domenico Russo e per conoscenza al SINDACO COMUNE DI LIPARI Dott. Mariano Bruno, al DIRETTORE GENERALE Dott.ssa Maria Elisa Alfino, al DIRIGENTE I° SETTORE Dott. Giovanni Famularo, al DIFENSORE CIVICO COMUNALE Avv. Francesco Rizzo, alla PROCURA DELLA REPUBBLICA BARCELLONA POZZO DI GOTTO

OGGETTO: RITARDI UFFICIO PROTOCOLLO COMUNE DI LIPARI
Da alcune settimane pervengono ai Consiglieri Comunali scriventi segnalazioni e lamentele, riportate anche dai blog di informazione locale, a causa del grave stato di dissesto funzionale in cui versa l’ufficio Protocollo e Archivio del Comune di Lipari, il quale registra fortissimi ritardi nell’introito, nella gestione e nello smistamento della corrispondenza in entrata ed in uscita del Comune di Lipari.
Il predetto Ufficio è stato oggetto nelle settimane scorse di provvedimenti amministrativi che hanno modificato la pianta organica, con relativo trasferimento di personale assegnato ad altri servizi, per motivazioni che non sono note ai Consiglieri scriventi, ma che certamente non hanno permesso il mantenimento degli standard di efficienza e funzionalità che dovrebbero contraddistinguere l’operato delle pubbliche amministrazioni.
Di fatto, ormai da alcune settimane, la corrispondenza che transita dall’ufficio protocollo del Comune viene registrata e smistata anche con diverse settimane di ritardo e giunge agli uffici verso cui è destinata, addirittura a distanza di alcuni mesi.
Un caso emblematico, a conferma di quanto evidenziato, è accaduto all’azienda Telecom spa, che in data 3 Marzo 2010 ha inviato al Comune di Lipari, 4° settore, Ufficio Servizi Idrici ed Elettrici, a mezzo raccomandata A/R , una richiesta di autorizzazione per la posa in opera di un cavo telefonico interrato, a servizio di un pubblico ufficio, con serie difficoltà operative a causa della mancanza della linea telefonica e internet.
L’istanza Telecom prot. n. 2672-P del 1 Marzo 2010, è stata acquisita dal Comune di Lipari in data 04/03/2010, come risulta inequivocabilmente dalla ricevuta di ritorno della raccomandata stessa.
La nota veniva introitata al protocollo generale del Comune di Lipari, a distanza di 30 giorni dall’effettivo ricevimento, con il prot. n. 10971 del 2 Aprile 2010.
La comunicazione, alla data odierna (Lunedì 26 Aprile 2010), quindi a distanza di quasi DUE MESI, non ha ancora raggiunto l’ufficio di destinazione e giace, senza riscontro, sulla scrivania del Dirigente del IV settore, al quale è stata assegnata ed al quale la presente è inviata per competenza, al fine di evadere senza ulteriori indugi l’istanza presentata.
Al Sindaco, ai Funzionari e al Difensore Civico, a quali la presente è inviata per conoscenza, si sollecitano l’immediata presa d’atto del grave disservizio in atto perpetrato e la concreta e repentina adozione degli atti consequenziali, al fine di eliminare, o quanto meno limitare i gravi disagi patiti dall’utenza.
Alla Procura della Repubblica, l’invito a verificare se nella fattispecie richiamata in precedenza possano ravvisarsi ipotesi di reato.
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Gesuele FONTI e Francesco MEGNA

Regione. Castiglione vuole tornare alle urne

Settimana di passione per il governo Lombardo che, se da un lato deve superare gli ostacoli dell'aula per ottenere l'approvazione del bilancio e della Finanziaria, dall'altro resta in attesa delle decisioni dei vertici romani del Pdl che martedì decideranno sulla sorte del Pdl-Sicilia, il gruppo parlamentare voluto dal sottosegretario Gianfranco Micciché che, insieme con l'Mpa ha consentito finora a Raffaele Lombardo di continuare a governare.
Un eventuale ordine di rientro nei ranghi e di scioglimento del Pdl-Sicilia, renderebbe più difficile l'approvazione dei documenti finanziari, senza i quali si avvierebbe la procedura di scioglimento dell'Ars. A rendere più difficile il cammino verso l'approvazione dei documenti finanziari, qualora non bastasse la "grana" romana, in ogni caso foriera di conseguenze politiche, c'è la miriade di emendamenti (400 al bilancio e oltre 2000 alla Finanziaria) da esaminare prima di arrivare al voto finale, in programma per giovedì o, al più tardi, per venerdì.
Ieri, intanto, rifacendosi ad un passo di una intervista rilasciata dal ministro Stefania Prestigiacomo che, parlando dell'inchiesta giudiziaria in cui è stato coinvolto Lombardo si è detta certa che il presidente della Regione, in caso di "formalizzazione" di eventuali accuse a suo carico «saprebbe comprendere» e «saprebbe affrontare tutto col senso dello Stato che finora ha dimostrato», ovvero si dimetterebbe, il co-coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Castiglione è tornato a chiederne le dimissioni.
Precisato, infatti, che la sua è una «valutazione politica che nulla ha a che vedere con le sue vicende giudiziarie», ha affermato: «Sul piano politico Lombardo deve certificare il suo fallimento alla guida della Presidenza della Regione Sicilia». «Lombardo - ha detto ancora Castiglione - ha giocato per dividere i partiti. Ha diviso il Pd, lo ha fatto con l'Udc e pure con il Pdl. Adesso il suo intento è quello di portare il Pd nella Giunta, ma non lo potremo mai accettare...».
Quindi, ha aggiunto: «Noi abbiamo sostenuto Lombardo e lo rivendichiamo ancora oggi, pensando di fare un accordo forte. Abbiamo ceduto l'incedibile, cioè la Presidenza della Regione, proprio per avere un buon governo e non certo per avere poltrone. La nostra opposizione a Lombardo è maturata sulle cose da fare. E il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Parlo di una valutazione prettamente politica».
Quindi, sul Pdl Sicilia di Gianfranco Micciché, nato proprio in opposizione alla gestione del Pdl da parte di Castiglione, ha precisato: «La nostra posizione è chiara: abbiamo fatto molti appelli a Micciché per riunificare il Pdl in Sicilia».
«Ma quale passo indietro? Lombardo deve restare dov'é», ha subito replicato Fabio Granata che con Carmelo Briguglio guida la pattuglia dei finiani all'interno del Pdl-Sicilia. «Noi - ha ribadito Granata - sosteniamo Lombardo e continueremo a farlo. Sia per la discontinuità che rappresenta rispetto al passato, sia per le riforme. E poi c'è un altro aspetto importante, entro il 2010 si devono consumare le risorse economiche comunitarie. Fare un passo indietro significa, in altre parole, andare alle elezioni anticipate e questo si traduce nella perdita dei fondi comunitari. E sarebbe un vero disastro».

domenica 25 aprile 2010

Ladri in chiesa a Pianoconte (Lipari). Bottino misero, maggiori i danni

Ladri in chiesa e nella casa canonica a Pianoconte. Il "bottino", secondo una prima stima fatta dal sacerdote Bruno Maiorana, dovrebbe ammontare a poco o nulla.
Di tutt'altro rilievo i danni causati dai ladruncoli nel forzare le porte per entrare all'interno sia della chiesa di S. Croce che nella casa canonica.
L'episodio dovrebbe essersi verificato nella notte tra sabato e domenica.

Lettere al direttore. Monte Rosa e i suoli percorsi dal fuoco

Caro Direttore,
a proposito dello scempio che si sta perpetrando a Monte Rosa, una domanda sorge spontanea.
Le Amministrazioni competenti, nel rilasciare eventuali atti autorizzativi, a fronte dei quali si stanno eseguendo i lavori, hanno tenuto conto dell’art. 10 della Legge 21/11/2000 n.353 – “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”?
A tal proposito, vorrei ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, che Monte Rosa, versante Canneto, tra il 24-25 Luglio 2007, è stato completamente carbonizzato.
E allora!!! Forse è proprio vero: per gli amici la legge si interpreta per i nemici si applica.
Di seguito uno stralcio della Legge sopraccitata.
Legge 21 novembre 2000, n. 353
"Legge-quadro in materia di incendi boschivi"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000
Capo II
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
E SANZIONI
Art. 10.
(Divieti, prescrizioni e sanzioni)
1. Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. È comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell’atto. È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione. Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia.
2. I comuni provvedono, entro novanta giorni dalla data di approvazione del piano regionale di cui al comma 1 dell’articolo 3, a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente. L’elenco dei predetti soprassuoli deve essere esposto per trenta giorni all’albo pretorio comunale, per eventuali osservazioni. Decorso tale termine, i comuni valutano le osservazioni presentate ed approvano, entro i successivi sessanta giorni, gli elenchi definitivi e le relative perimetrazioni. E’ ammessa la revisione degli elenchi con la cancellazione delle prescrizioni relative ai divieti di cui al comma 1 solo dopo che siano trascorsi i periodi rispettivamente indicati, per ciascun divieto, dal medesimo comma 1.
3. Nel caso di trasgressioni al divieto di pascolo su soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco ai sensi del comma 1 si applica una sanzione amministrativa, per ogni capo, non inferiore a lire 60.000 e non superiore a lire 120.000 e nel caso di trasgressione al divieto di caccia sui medesimi soprassuoli si applica una sanzione amministrativa non inferiore a lire 400.000 e non superiore a lire 800.000.
4. Nel caso di trasgressioni al divieto di realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive su soprassuoli percorsi dal fuoco ai sensi del comma 1, si applica l’articolo 20, primo comma, lettera c), della legge 28 febbraio 1985, n. 47. Il giudice, nella sentenza di condanna, dispone la demolizione dell’opera e il ripristino dello stato dei luoghi a spese del responsabile.
5. Nelle aree e nei periodi a rischio di incendio boschivo sono vietate tutte le azioni, individuate ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera f), determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio.
6. Per le trasgressioni ai divieti di cui al comma 5 si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma non inferiore a lire 2.000.000 e non superiore a lire 20.000.000. Tali sanzioni sono raddoppiate nel caso in cui il responsabile appartenga a una delle categorie descritte all’articolo 7, commi 3 e 6.
7. In caso di trasgressioni ai divieti di cui al comma 5 da parte di esercenti attività turistiche, oltre alla sanzione di cui al comma 6, è disposta la revoca della licenza, dell’autorizzazione o del provvedimento amministrativo che consente l’esercizio dell’attività.
8. In ogni caso si applicano le disposizioni dell’articolo 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349, sul diritto al risarcimento del danno ambientale, alla cui determinazione concorrono l’ammontare delle spese sostenute per la lotta attiva e la stima dei danni al soprassuolo e al suolo.
Lettera firmata

Monterosa ecco cosa starebbe accadendo

Come è nello stile di questo giornale on line abbiamo cercato di saperne di più su quanto sta accadendo da qualche giorno sul Monterosa di Lipari.
Problematica, tra l'altro, sollevata da alcuni lettori che avevano contattato la redazione evidenziando, cosa ben visibile da Canneto, come nell'area fosse al lavoro un escavatore.
Da quanto abbiamo potuto accertare un'ampia area di Monterosa, unitamente al rudere posizionato nella parte estrema (indicato dalla freccia nella foto) , sarebbe stata acquistata da un cardiochirurgo. Questi, che tra l'altro intenderebbe effettuare degli interventi di rimboschimento, oltre che di recupero dell'immobile, avrebbe ottenuto dagli organismi competenti specifiche autorizzazioni per il ripristino della stradella comunale tramite interventi di pulitura e di quanto necessario e per il ripristino dei terrazzamenti esistenti.
Autorizzazioni che, per quanto di competenza, sarebbero state rilasciate dalla Forestale di Messina e dal comune di Lipari trattandosi di stradella comunale.
Sin qui quanto siamo riusciti a sapere e che per correttezza d'informazione portiamo a conoscenza dei lettori.
E' chiaro che, trattandosi di un luogo di grande pregio naturalistico, è auspicabile vengano messi in atto i necessari controlli onde evitare eventuali "sforamenti".

Brevi

Consiglio comunale - Tornerà a riunirsi domani, in aggiornamento, alle dieci e trenta il consiglio comunale di Lipari. Diversi gli argomenti all'ordine del giorno.

Segreteria PD a Lipari- Si dovrebbe tenere il prossimo 9 maggio il congresso del PD a Lipari. In quell'occasione si dovrà procedere alla nomina del segretario. In atto, dopo le dimissioni di Pino La Greca, è segretario reggente Saverio Merlino.

Pallavolo - Il Club Meligunis femminile affronta l' As Zanclon di Messina. Appuntamento oggi pomeriggio alle ore 15 al Palazzetto "Nicola Biviano" di Lipari.

FRANE: ANCI, A RISCHIO IL 70% DEI COMUNI SICILIANI- L'84 per cento dei comuni nella provincia di Messina e' considerato a rischio per frane e alluvioni, mentre in tutta la Sicilia i centri che potrebbero subire forti danni a causa del dissesto idrogeologico si aggirano intorno al 70 per cento. La notizia arriva da Anci Sicilia, l'associazione dei comuni.

Rapina all'Antonveneta di Lipari. Processo a ottobre per i presunti fiancheggiatori

(Gazzetta del sud) Il Gup Maria Rita Gregorio ha rinviato a giudizio i presunti fiancheggiatori della banda di palermitani in trasferta alle Eolie che nella mattinata del 13 luglio del 2008, armati di una pistola e di un martello, rapinarono la filiale dell'Antonveneta di Lipari e subito dopo smascherati e arrestati dal reparto del Gico della Guardia di finanza.
Tra gli imputati per i quali è stata ripetuta ieri l'udienza preliminare a causa di un vizio procedurale che aveva fatto regredire il procedimento ad una nuova fase preliminare, anche il bancario originario di Corleone, Giacomo Sparaco 31 anni, sospettato di essere il basista su cui ha potuto contare la banda dei tre rapinatori palermitani. I tre autori della rapina, Giovanni Battista Lo Nigro, Francesco Paolo Rubino e Sergio Giannone, sono stati invece già condannati col rito abbreviato e patteggiamenti (con pene da 4 anni e 2 mesi a 5 anni e 6 mesi di reclusione) per questo rinchiusi in carcere dove stanno scontando le pene subite. Per gli altri imputati – in tutto quattro – che avevano scelto il rito ordinario il procedimento per il quale nel giugno dello scorso anno erano stati disposti i rinvii a giudizio, era regredito alla fase dell'udienza preliminare, tanto che è dovuto iniziare da capo. E ieri il nuovo rinvio a giudizio per il processo che inizierà il prossimo primo ottobre in Tribunale a Barcellona. A essere processati saranno, oltre al bancario di Corleone Giacomo Sparaco, due donne, Ignazia Farina 46 anni e Silvana Giannone di 31 anni e un terzo imputato, Benito Giannone 25 anni, tutti di Palermo.
I tre accusati di favoreggiamento – come si ricorderà – erano in vacanza a Lipari assieme ai tre congiunti che hanno compiuto l'assalto alla banca di Sottomonastero. Secondo gli inquirenti le due donne e il terzo giovane che alloggiavano assieme ai tre rapinatori in un appartamento del "Residence Tre Palme" di Lipari, erano a conoscenza della rapina e del tentativo dei rapinatori di sottrarsi alla cattura. Per il bancario di Corleone invece l'accusa è di concorso in rapina. Giacomo Sparaco, cassiere della stessa banca presa di mira dalla banda di palermitani, dopo due diversi arresti iniziali è stato da tempo reintegrato nel posto di lavoro, promosso e inviato in altra sede. L'accusa è sostenuta da pm Michele Martorelli.(l.o.)

Attacco a Monterosa..ennesimo atto dello strazio (di Anna Miracula)

(Anna Miracula) Le parole dell'amico Pino La Greca che alla fine del suo intervento di ieri recitano così: " Accogliere l’istituzione del Parco Nazionale come un ulteriore passo verso lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio da tutti auspicato proponendo quelle modifiche, quelle integrazioni che riteniamo necessarie ed indispensabili a far sì che siamo realmente un Parco condiviso e positivo per la nostra comunità", fanno riflettere in modo particolare in questo momento in cui si sta violentando ancora una volta la natura e i paesaggi di quest'isola.
Pino ha perfettamente ragione nell’esprimere questo concetto ma allo stato dei fatti odierni cosa ha di eco-sostenibile frantumare, scavare, ferire una montagna, cosa ha di eco-sostenibile tollerare quest'altra violenza ai nostri danni?
Ma con quale faccia possiamo ancora affermare di far parte dell'Unesco , che sembra quasi come un buono sconto del supermercato, per cui quando conviene si tira fuori e quando invece non serve , si mette nel portafogli, in attesa delle prossime occasioni.
Mi chiedo , non conoscendo ancora le ragioni di quest’ altro omicidio ambientale, credo però che lo sapremo presto, come possiamo vantarci di appartenere all'Unesco, mettiamo pure il logo con mero vanto sul sito del Comune di Lipari, ma vanto poi di cosa? Di concedere , quasi certamente a dei privati, un pezzo della nostra terra , affinchè questi ne possa fare uso e consumo per i propri scopi?
Monterosa trafitta sul costone come con un fendente fa davvero paura e fa paura soprattutto pensare che un chicchessia ignoto ma solo per i comuni mortali (perchè ancora dalle cronache locali non si è appreso nulla sul malfattore che per chissà quale oscuro progetto ha usato violenza al nostro territorio),in questi mesi, in questi giorni e in queste ore stia progettando di poter fare quel che vuole senza essere fermato.
Effetto Parco delle Eolie in arrivo sui nostri binari eolici? Chi si appresta così velocemente e in maniera così indegna a fare di una bella montagna, simbolo di Lipari fra i tanti altri simboli in cui ci riconosciamo e ai quali noi isolani siamo legatissimi, una turpe caverna con tanto, forse,di muri in cemento e con probabile costruzione di villa con vista a picco sul mare ?
Questo perchè sicuramente tra i tanti abusi già commessi sul nostro territorio uno in più uno in meno non fa più differenza, forse nemmeno ci si volta più a guardare.
Dove sono gli ambientalisti a questo punto? Che intervengano adesso ,c’è bisogno di loro e c’è bisogno anche che il paese si svegli da questo sonno e si accorga che abbiamo ancora davanti a noi ben due anni di martirio al quale non sfuggiremo se non con le pezze al sedere e la terra tolta sotto i piedi.
Si sa ,anche stavolta, l'ennesima aggiungerei , nessuno oserà muovere un misero dito per fermare questo ennesimo strazio, nessuno, e parlo dei nostri cari AMMINISTRATORI, si è alzato oggi o si alzerà dalla sua comoda sedia, che occupa per merito o per colpa(?)dei propri elettori , per denunciare l'accaduto. Anche se credo che al “Palazzo” sappiano già chi è e cosa si attuerà, ai danni e alla faccia di noi tutti, che restiamo impotenti contro un male incurabile che ha colpito la nostra isola, un polipo dai lunghi tentacoli che attanaglia qualsiasi cosa trovi sul suo percorso.
Perchè si sa i "comparati "vanno di moda e chiunque ha delle colpe in questa vicenda, non uscirà allo scoperto nemmeno stavolta, anche ora non ci saranno colpevoli, almeno sino al momento in cui tutto sarà compiuto e CHI farà avrà la certezza di non essere infastidito.
Ma se si va avanti di questo passo, dove si arriverà ? Forse a dare concessioni per scavare anche dentro un cratere per poterci poi costruire un parcheggio o un ipermercato?
Se si parla tanto in questi mesi di istituire questo importante Parco delle Eolie, mi chiedo che senso ha approvarlo,considerato che questo massacro della nostra ex bella isola felice al quale assisteremo continuerà almeno fin quando avremo degli scellerati senza scrupoli al comando di questa nave ormai sempre più alla deriva.
Che schifo, la vergogna di cui ci stiamo coprendo giorno dopo giorno su quest'isola non ha ormai più confini, posso dire che mi vergogno davvero di essere liparota ,e questo anche alla luce degli ultimi avvenimenti ,oltre quello trattato in queste righe, dei quali siamo, per fortuna, prontamente informati dai nostri quotidiani on –line e non posso davvero che dire doverosamente, da semplice cittadina quale sono, grazie di cuore ai nostri giornalisti locali, senza dei quali non potremmo esprimere ciò che pensiamo ad alta voce. Perché Lipari è abitata anche da gente che non ha ancora perso il senso della civiltà e del rispetto e che alla giungla preferisce un prato con alberi e fiori.
Ci resta solo il sole, ma fino a quando? Fino alla prossima aberrante concessione edilizia?
Anna Miracula