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giovedì 20 gennaio 2011

Rifunzionalizzazione della rada di Lipari. "Essa raccoglie il meglio..si deve fare". Il parere dell'operatore turistico Edoardo Bongiorno

Sono da sempre convinto che lo sviluppo economico delle Eolie non può non prescindere dalla realizzazione di infrastrutture adeguate alle nuove esigenze della ns/ terra e in sintonia e conformi alla nuova tecnologia oltre che ossequiosi delle disposizioni di Legge in materia. Grazie all’esperienza acquisita nello svolgimento della mia attività di operatore turistico, mi sono sempre più convinto che il porto, l’aviopista, efficienti servizi di urbanizzazione primaria, sono la condizione indispensabile per un salto di qualità del turismo delle ns/ isole.
Lipari è l’isola madre e, come tale, deve pensare non solo a se stessa ma deve, anche a costo di “sacrificare” parte del suo territorio, creare le condizioni affinchè essa stessa e le consorelle minori abbiano a trarre duraturo beneficio.
Ho visionato attentamente il progetto della rifunzionalizzazione della rada di Lipari e non ho remora alcuna nell’affermare che esso racchiude in sé quanto di meglio possa esserci in termini di funzionalità, avanguardia tecnologica, adeguato completamento delle opere di messa in sicurezza realizzate a Marina Corta e realizzande a Sottomonastero.
Nello specifico, ritengo che si tratti di un progetto che, nella sua complessità ed interezza, affronti e risolva gli annosi problemi degli Eoliani.
Un porto commerciale efficiente, protetto da tutti i venti, che sia in grado di ospitare in sicurezza navi di linea, aliscafi e piccole navi da crociera, darebbe in primis a noi residenti nonché ai vacanzieri, la certezza di arrivare e di partire secondo il programma di viaggio precedentemente stilato e di affrontare con tranquillità le emergenze, anche di carattere sanitario, che si dovessero presentare. Da considerare inoltre l’indubbio beneficio economico derivante dai flussi crocieristici per le attività commerciali del centro di Lipari e oltre.
Un adeguato e attrezzato porto turistico che da Marina Lunga costituisce un tuttuno fino a Pignataro, con la previsione di una adeguato tracciato pedonale, di parcheggi, di moderne strutture che, a mio avviso, nulla toglierebbero alle attività esistenti ma anzi costituirebbero un plusvalore della struttura portuale non può che essere accettato di buon grado pur considerando la perdita di quella che, badate bene, è stata e non tornerà più a essere spiaggia a fruizione dei bagnanti.
Per quanto riguarda il sito di Marina Corta, la realizzazione del progetto risolverebbe intanto la problematica relativa al porto peschereccio e nello stesso tempo, grazie alla realizzazione del porto turistico, farebbe della bellissima e invidiata piazzetta ,veramente , finalmente e definitivamente, il “salotto di Lipari” con indubbio vantaggio economico per tutte le attività ivi esistenti.
Ho letto alcune proteste di proprietari di barche e di altri vacanzieri che vedrebbero snaturato il paesaggio al loro arrivo a Lipari. Certamente ! Questi arrivano ad Agosto, quando il mare è piatto e non hanno problemi di ormeggio. Personalmente, puntando loro una pistola alla tempia, li costringerei a mettersi alla cappa davanti ad uno scirocco e levante con i baffi !!! Con conseguente propensione a vomito che li indurrebbe a buttarsi in mare ! Mi ricordano i villeggianti di Panarea che erano contrari alla elettrificazione dell’isola. Certamente! Ad Agosto,tra l’1 e il 15, due settimane con tempo bellissimo, in un terrazzo recintato da bouganville e gelsomino, alla luce delle candele o dei lumi,con il partner dei tuoi sogni migliori, è una cosa meravigliosa, idilliaca, piena di atmosfera. Ma, sempre con una pistola alla tempia, li avrei costretti, per 15 giorni in inverno, a dormire sotto 7 coperte (rigorosamente di fianco perché il peso di queste impediva di respirare; inoltre non ce l’avrebbero fatta a riscaldarsi sempre col solo calore umano!!! ) mentre fuori infuria una tramontanata (sempre coi baffi !!!).Esperienza personale quando ero supplente di matematica a Stromboli nel Dicembre o Gennaio del’70 o ’71, soprattutto e purtroppo non in compagnia.
Come si può pensare di realizzare una protezione al porto (massicciata, muraglione, diga foranea) senza pregiudicare minimamente la vista dell’orizzonte ? Nessun porto sarebbe mai stato costruito !!! Del resto, la protezione del nostro porto pregiudicherebbe solo la veduta, per chi viene dal mare, ad un’altezza di 3 mt. Cosa impedirebbe di vedere ? Gli scogli e dei tratti di spiaggia ? La chiesetta del Purgatorio, il Castello, tutte le case di Marina Lunga, ne rimarrebbero al di sopra.
Se mi si risponde che dalla battigia (e solo da qui) non si vedrà più il mare, allora è meglio chiudere la conversazione, e noi tutti, da” disertori della vanga” quali eravamo, torniamo alla terra a coltivare ravanelli !!! Forse sarebbe la cosa migliore !
A mio avviso sono state dette parecchie inesattezze (soprattutto nei vari bar dove si decidono i destini del mondo!!!) dovute a cattiva informazione (in buona e cattiva fede):
-al centro di Marina Lunga nasceranno hotel, attività commerciali, bar, appartamenti. Dal progettista mi è stato assicurato che non è così. Sorgeranno solo costruzioni destinate ad ospitare enti, organismi e associazioni che hanno diretto collegamento con la fruizione del mare (capitaneria di porto, torretta di controllo, yatch club, ecc.).
-a Balestrieri (per intenderci sotto casa Prof. Lisuzzo)nascerebbe un grosso centro commerciale quasi a volere paventare la possibilità che un unico gestore possa avvantaggiarsi dell’operazione. Non mi pare sia così. Sorgeranno invece piscina, beauty farm, negozietti per la vendita di oggetti destinati al turismo da diporto, certamente un punto di ristoro e comunque attività attinenti alla fruizione del mare (nessun albergo a 5 stelle). In ogni caso, la gestione delle predette attività resterebbe sempre a disposizione di chi, soprattutto locale, intenderebbe proporsi; fermo restando che il diritto di proprietà sugli immobili sarebbe in testa all’Ente pubblico escludendo, quindi, la possibilità di alienazione da parte del concessionario. (non mi si dica che tutto ciò potrebbe compromettere le attività commerciali esistenti al centro dell’isola !!!).
-Sottomonastero sarebbe pieno di altre attività commerciali. Anche in questo caso non mi risulta sia così. Sarà invece sede di locali ormeggiatori, biglietteria, sala d’attesa e moli d’attracco di navi e aliscafi (davanti marmista);
-i muraglioni fronte mare avrebbero una altezza di 7 mt. (sic!!!); la quota della strada di Marina Lunga sarebbe alzata di 1 metro. Anche in questo caso, da informazioni assunte,credo che non sia così. Il banchinamento, come detto, sarà di mt.3,20 rispetto al pelo d’acqua e la via F.sco Crispi rimarrà alla stessa quota.
I tecnici hanno ribadito in parecchie occasioni queste precisazioni dando la più ampia assicurazione in merito.
Inoltre, avendo partecipato a diverse riunioni relative all’esposizione del progetto del porto, ho potuto notare, da parte di molti presenti, la assoluta mancanza di conoscenza di quella che sarà l’opera effettiva. Allora dico: cerchiamo di conoscere perfettamente i dettagli. E una volta avuta la risposta,qualunque essa sia, per l’amor di Dio, se ne prenda atto e non si torni più sullo stesso argomento. Se poi, non si dovesse essere d’accordo per altri mille motivi, che si rispettino le opinioni degli altri anche se non si condividono. Ma ripeto, per amore di verità, che ognuno tragga le proprie conclusioni su quello che sarà effettivamente il porto e non su considerazioni e deduzioni campate in aria e che sono lontanissime dal progetto effettivo.
Una volta al corrente della realtà del progetto,dopo “ un attento esame di coscienza, un dolore dei peccati e un proponimento di non commetterne più “ (non dimentichiamo che 30 anni fa, per beghe politiche e interessi privati di pochissimi, ci siamo lasciati scappare 30 miliardi per la costruzione del porto, allora stanziati dall’On. Merlino), ognuno sarà poi libero delle proprie considerazioni e valutazioni. Credo che sia la cosa più democratica possibile. E soprattutto, in una democrazia che si rispetti, tutti dovranno chinarsi alla volontà della maggioranza, qualunque essa sia. Che non sia una minoranza a decidere o meno sulla realizzazione dell’opera.
Desidererei inoltre che, ai fini di una valutazione reale ed effettiva del progetto, si mettessero da parte invidie, rancori, gelosie, cattiverie, prese di posizione politiche e non, ricatti a livello personale e politico e si guardasse con gli occhi rivolti al futuro, perché questa è l’ultima possibilità che abbiamo di vedere realizzato qualcosa che sogniamo da 50 anni e che ci ha fatto perdere parecchio terreno rispetto ad altre località che si sono inventate tutto dal niente.
Non è più il momento dell’ “ io non compro perché tu vuoi vendere e io non vendo perché tu vuoi comprare ”!!! (regola ipocrita che ha fatto pentire, col senno del poi, o per mancato acquisto o per mancata vendita, parecchi privati e imprenditori).
Non è possibile boicottare un progetto del genere perché si ha paura che altre iniziative commerciali possano compromettere l’economia delle attività esistenti. Non è assolutamente questo il caso (è già stato ribadito in tutte le occasioni). Ma sopratutto perché una realizzazione del genere porterebbe grandissimi benefici a tutti (l’indotto sarebbe immenso).
Ripeto: ci possono essere altri mille motivi per i quali non si è d’accordo su questo porto, ma questi devono essere fondati su elementi certi, veri, reali e non inventati per l’occasione; su eventuali pericoli ,(che personalmente non vedo), per la nostra già traballante economia , e non su miseri privatissimi interessi di bottega, di considerazioni da “curtigghiu”. Sgombrando il campo da questi preconcetti, da prese di posizioni stabilite a priori, solo allora si potrà essere veramente liberi di trarre le proprie conclusioni qualunque esse siano.
Alla luce di queste mie personalissime considerazioni, ritengo che i pro-porto superino abbondantemente i contro (non si può fare la frittata senza romperne le uova !!!), essendo certo che questa opera sarà il volano principale per far decollare le nostre isole verso i più rosei, lontani orizzonti.
Per noi, per i nostri figli, per il loro futuro, per lo sviluppo delle nostre isole, sosteniamo la realizzazione di questo benedetto porto.
Cordialissimi Saluti a Tutti (sostenitori e non)
Edoardo Bongiorno

mercoledì 19 gennaio 2011

Nuovo appuntamento con il Cineforum a Lipari. Su iniziativa dell'Associazione Giovani Eoliani

L'ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI, in collaborazione con il Circolo Pensionati"G.Gisabella",
è lieta d'invitare tutta la cittadinanza alla quarta edizione del
Cineforum "TRA CINEMA E REALTA'".
Il programma è ricco di film che attireranno la curiosità e l'attenzione del cinespettatore e lo porteranno a riflettere su tematiche, da cui ogni giorno siamo investiti, personalmente o attraverso la cronaca, o soltanto sfiorati, poichè impegnati in una quotidianità che ci assorbe e ci divora, che vale la pena affrontare per non perderci nell'indifferenza.
Ogni film sarà moderato da un relatore che darà il proprio contributo per meglio comprendere scenari e retroscena, offrendo punti di vista e spunti su cui dibattere.
Vi invitiamo perciò a partecipare:8 proiezioni, tutti i venerdì fino a metà marzo e, per studenti universitari e scuola media superiore, saranno rilasciati 2crediti e l'attestato di frequenza valevole per il rilascio degli stessi.
Vi aspettiamo per il primo appuntamento
VENERDI' 21 GENNAIO ALLE ORE 21
presso il CIRCOLO PENSIONATI"G.GISABELLA"(Via Mons.Bernardino Re-ex Viale Vescovile)di Lipari.
Sarà proiettato "THE MILLIONAIRE"di Danny Boyle.
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI

Chemioterapia a Lipari. Il 24 riunione all'ASP5

Riprendiamo e pubblichiamo con grande piacere una notizia diffusa oggi su lipari.biz del collega Peppe Paino.
Si sta raggiungendo un'altra tappa in vista dell'avvio, piuttosto complesso, del prezioso servizio di chemioterapia all'ospedale dell'isola. E' stata infatti convocata un'altra riunione del tavolo tecnico all'Asp 5 di Messina per lunedì 24 gennaio alle 10,30. All'incontro parteciperà anche il responsabile dell'U.O. di medicina del nosocomio eoliano, dr. Mario Paino. Ricordiamo che la questione, come da incontro-dibattito organizzato dal direttore di questo giornale on line lo scorso 4 dicembre ( con la collaborazione di Salvatore Sarpi di Eolnews) e seguita con attenzione dall'assessore Peppe Finocchiaro, è molto sentita nelle Eolie. In tanti partono ogni settimana alla volta dei centri specializzati di Messina, Palermo, Catania e di tutta Italia in genere. Viaggi della speranza per tornare a vivere una vita normale. Speriamo, per tutta questa gente, di poter abbattere definitivamente i disagi e le difficoltà provocati dall'insularità.

Al vaglio dei periti il tesoro di Ciancimino. Tra questi l'Air Panarea

(da livesicilia) La sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, presieduta da Silvana Saguto, ha affidato a tre periti l’incarico di ricostruire il patrimonio e le compagini societarie delle aziende confiscate, in sede di processo penale, a Massimo Ciancimino, figlio del sindaco mafioso di Palermo condannato, in appello, per riciclaggio del tesoro del padre, a 3 anni e 4 mesi. Nel mirino della perizia, tra l’altro, società come la Sirco, la Air Panarea, diversi immobili e uno yacht.
A Ciancimino i giudici penali hanno confiscato un patrimonio di circa 40 milioni di euro. Ora i beni del figlio dell’ex sindaco passano al vaglio della sezione misure di prevenzione che si pronuncerà sull’eventuale adozione della misura patrimoniale. I periti depositeranno la loro relazione tra 90 giorni. L’udienza è stata rinviata all’11 maggio.

Ricerca multicentrica sugli stili di vita dei nostri ragazzi. Il Comprensivo Lipari II organizza incontro


INVITO
AI SIGNORI GENITORI 
E
AI SIGNORI DOCENTI


OGGETTO:  Ricerca multicentrica sugli stili di vita dei nostri ragazzi
                       Incontro con prof. Modonutti dell’Università di Trieste -

     Questo Istituto Comprensivo Lipari II, in collaborazione con Gruppo di Ricerca sull'Educazione alla Salute (GRES) e del Dipartimento Universitario Clinico di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo  e di Scienze di Medicina Pubblica U.C.O. di Medicina Legale  dell’ Università degli Studi di Trieste,  ha avviato una ricerca multicentrica "sugli stili i vita  dei nostri studenti.
 A tal uopo è stato chiesto ai nostri alunni di scuola secondaria di primo grado e di  primaria (escluso le prime) di compilare, in maniera assolutamente anonima, un questionario.
 Si invitano, pertanto,  i Signori Docenti e i Signori Genitori ad un incontro, che si terrà nell’aula Magna di questo Istituto (sede centrale) Venerdì 21 gennaio p.v. alle ore 16.00 con il Prof. G. B. Modonutti dell’Università agli Studi di Trieste, il quale informerà sullo  scopo della ricerca e l’importanza delle tematiche trattate nell’interesse della salute dei nostri  ragazzi.
Lipari, 18/01/2010
 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
 (Prof. Renato Candia)

Lipari. Alunni in cerca di aule. I vigili del fuoco hanno chiuso il sito del Centro giovanile.

Dovranno essere reperite altre aule per gli studenti del Liceo scientifico di Lipari dislocati nell'immobile del Centro giovanile di via Mons. Bernardino Re nel quale stamani si è registrato (vedi nostro articolo pubblicato intorno alle dodici) un avvallamento nel corridoio che ha comportato l'evacuazione, in via precauzionale degli studenti, e il sopralluogo dei vigili del fuoco e di un tecnico comunale. Sopralluogo richiesto dal dirigente scolastico Tommasa Basile.
I vigili del fuoco (caposquadra Alessandro Romeo), a seguito del sopralluogo e della constazione di quanto accaduto nella parte dell'immobile che ospita cinque classi dello scientifico e una del commerciale, hanno disposto la chiusura (in attesa di ulteriori accertamenti e di quelli che appaiono lavori indispensabili) dell'intero corridoio e, di conseguenza, l'accesso alle classi.
Si propone, quindi, nell'immediato la necessità di una riorganizzazione della dislocazione delle classi. Oggi più che mai urge, però, che la Provincia regionale, che da tantissimi anni ha preso in locazione quei locali dalla Curia Vescovile per farne delle "aule arrangiate", decida di passare dalle parole ai fatti dotando l'istituto superiore "Conti" di altre aule. Una decina almeno. Non bisogna, infatti, dimenticare che altre cinque classi dello scientifico da oltre un decennio sono ospitate nei locali comunali della scuola media "S. Lucia"

Lipari: Avvallamento nei locali che ospitano classi dello scientifico. Studenti allontanati

Un avvallamento riscontrato stamani nei locali del Centro giovanile parrocchiale, che ospita a Lipari alcune classi del liceo scientifico, ha fatto scattare in via del tutto precauzionale le procedure del caso e gli alunni, su disposizione della presidenza del "Conti", hanno lasciato l'immobile per raggiungere la sede centrale dell'istituto superiore.
Immediatamente è stato chiesto l'intervento dei vigili del fuoco e del comune che, attraverso l'assessore Corrado Giannò, ha provveduto ad inviare sul posto un geometra del gruppo di protezione civile.
In atto, alla presenza anche del dirigente scolastico Tommasa Basile, è in corso un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco e del tecnico comunale.
La struttura, posta nel centro storico di Lipari, già da alcuni anni viene affittata alla Provincia dalla Chiesa per sopperire alla mancanza di aule. Più volte nel tempo è stato posto l'accento sulla vetustà di tale struttura anche se, ad onor del vero, i sopralluoghi e le verifiche effettuate nel tempo non hanno mai riscontrato problemi di stabilità per l'edificio. Al punto da ritenerlo valido per l'attività scolastica.
E pur vero ribadiamolo che essendo un edificio molto vecchio e poco manutenzionato presenta tutta una serie di "handicap" dovuti alla "vetustà".
L'episodio di oggi, sul quale bisogna sottolineare ha visto il tempestivo intervento precauzionale dei vertici scolastici, al di là di quelli che saranno le determinazioni assunte, ripropone più che mai la necessità che l'istituto superiore possa essere ampliato con nuove aule. Una "telenovela" quella delle aule da costruire che si trascina ormai, senza riscontro concreto alcuno, da almeno un decennio

Consiglio comunale rinviato a domani

E' saltata, per mancanza del numero legale, la riunione del consiglio comunale di Lipari che stamani  doveva, tra l'altro,  trattare il riconoscimento di due bande e di due gruppi folclorico-musicali.
In aula, al momento dell'appello, erano presenti 9 consiglieri. L'amministrazione era rappresentata dall'assessore Corrado Giannò.

Il depuratore. L'articolo sulla Gazzetta del sud di oggi

Depuratore, Consiglio contrario al sito prescelto da Pelaggi
Salvatore Sarpi
Lipari
No al depuratore a Canneto Dentro, l'invito al commissario Luigi Pelaggi a "rivedere" la sua decisione attraverso il reale coinvolgimento del consiglio comunale di Lipari, la conseguente sospensione dell'iter in corso. E ancora: la dichiarazione della cessazione dello stato d'emergenza idrica restituendo al comune le proprie competenze in materia con il mantenimento e la gestione degli appositi fondi, un eventuale ricorso al TAR se il commissario dovesse decidere di proseguire sulla strada intrapresa.
Questo quanto deliberato lunedì sera, a tarda ora, all'unanimità dei presenti (complessivamente 14 tra maggioranza, opposizione e indipendenti), dai consiglieri comunali liparesi riunitisi a Canneto nella sala parrocchiale. Prima della votazione ha lasciato l'aula il consigliere Gesuele Fonti (Il Faro) in quanto non ha condiviso la richiesta della cessazione dello stato d'emergenza idrica.
In poche parole è passato il documento (mozione) predisposto dal presidente del consiglio Pino Longo (che ha fermamente voluto il consiglio nella frazione di Canneto) integrato dalle proposte dei consiglieri di minoranza. Tra queste, per l'appunto, la questione dell'emergenza idrica e l'eventuale ricorso al TAR. Il mantenimento e la gestione dei fondi da parte dell'ente comunale è stato proposto dal consigliere indipendente Francesco Megna (Il Faro).
Il sindaco Mariano Bruno, intervenuto in apertura dei, ha evidenziato che mai la sua amministrazione ha dato come indicazione del sito del depuratore Canneto Dentro ma tutta un'altra serie di siti, scartati dal commissario e dai suoi collaboratori per motivi diversi. Il primo cittadino liparese ha anche dato la sua disponibilità a trasferire all'organismo competente quello che è il deliberato del consiglio comunale. Ha altresì evidenziato come l'area del Lazzaretto-case di fuori, ritenuta da molti la più idonea per l'allocazione della struttura e che per tale scopo era stata individuata nell'ambito del Prg, sarebbe sottoposta, così come ha appreso in ambito regionale, ad interesse di valenza naturalistica. Il primo cittadino, inoltre – in una nota – smentisce categoricamente quanto riportato da una agenzia e cioè di avere affermato: "Il commissario Luigi Pelaggi dovrà rivedere le sue scelte per non perdere il finanziamento di 44 milioni di euro stanziato dal ministero dell'ambiente e dalla Regione per realizzare i depuratori di Lipari e Vulcano e i dissalatori nelle due isole". Niente di più falso – ha scritto Bruno –. Ho solo detto che trasferirò all'organismo competente la deliberazione del civico consesso».

martedì 18 gennaio 2011

TG PARLAMENTO DEL 18 GENNAIO, EDIZIONE POMERIGGIO

Porto. Le riflessioni di Sabatini

Riceviamo e pubblichiamo:
Una Permuta. Nient’altro che una permuta.
Questo è il reale accordo tra il Comune di Lipari e la Società Condotte D’Acqua, che attraverso la Lipari Porti intendono realizzare alcune opere a mare che da Marina Corta si sviluppano fino a Porto Pignataro.
Il Comune di Lipari in cambio di alcuni moli necessari alla portualità dell’isola, concede alla Società Condotte D’Acqua la possibilità di realizzare in uno smisurato pezzo di territorio, strutture (piscine, centri benessere, posti barca, alloggi, etcc.) che potranno ovviamente essere venduti o dati in affitto, a seconda della intenzioni della Condotte D’Acqua.-
Quello che stride è che, come in tutte le permute, il proprietario dell’area (in questo caso il Comune di Lipari) cerca di avere il massimo profitto, attenere in cambio adeguate opere e di effettivo bisogno.-
Alcuni poi che stanno intervenendo al pubblico e democratico dibattito, asseriscono e scrivono che NON SI VOGLIONO I PORTI.
A coloro che si stanno dando da fare per dimostrare che chi non è d’accordo con il Sindaco di Lipari è incompetente, limitato e lento a capire, vorrei fare notare che mi risulta che quando hanno avuto necessità di intervenire per ristrutturare o costruire un loro fabbricato, si sono adoperati per sceglie un’impresa che facesse loro un buon prezzo, degli ottimi lavori e che i pagamenti potessero essere fatti a “babbo morto”.-
Giustamente avete difeso i Vostri interessi.-
Siete certi che l’accordo che il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Lipari hanno sottoscritto è stato esaminato e vagliato bene?
Siete certi che quanto la Condotte D’Acqua darà in permuta è adeguato e proporzionato al “BUSINESS” che di conseguenza la Società metterà in atto?
E’ sulle opere di esclusiva PROPRIETA’ e/o DISPONIBILITA’ della Condotte D’Acqua qualcuno ne sa qualcosa?
Pongo al lettore una domanda: se una Società intende spendere 130 milioni di euro per realizzare un mega ambito portuale, è giusto sapere preventivamente quale è la cifra prevista per la realizzazione dei moli da cedere al Comune di Lipari e quale è la cifra per realizzare le opere di proprietà e/o disponibilità della Condotte D’Acqua?
E se su 130 milioni di euro, ad esempio solo 30 sono spesi in favore dei moli e 100 per le altre opere, si ritiene una “permuta” congrua e nell’interesse del Comune di Lipari e degli Eoliani?
Affrontiamoci su questo non sulla necessità dei porti perchè da sempre sappiamo che le Eolie hanno bisogno di porti, e da sempre sappiamo chi negli ultimi 30 cerca di portare in “porto” i suoi progetti.-
Adolfo Sabatini

Depuratore e "bufale".....le solite

Questa la parte notizia battuta stamani da una nota agenzia d'informazione che, ovviamente, l'ha ricevuta dal suo corrispondente da Lipari.
Ci atterremo alle disposizioni – ha detto il sindaco Mariano Bruno – dei consiglieri. Il commissario Luigi Pelaggi – quindi – dovrà rivedere le sue scelte per non perdere il finanzimanento di 44 milioni di euro stanziato dal ministero dell’ambiente e dalla Regione per realizzare i depuratori di Lipari e Vulcano e i dissalatori nelle due isole”.
Una notizia questa che ha ovviamente suscitato, nei termini riportati, grande clamore ma che, per amore della verità, non corrisponde assolutamente a quanto affermato dal sindaco Mariano Bruno in consiglio comunale  ne nella dichiarazione rilasciata a questa testata giornalistica on line. 
Il sindaco Bruno, per sintetizzare, ha detto: "Mi farò portavoce del deliberato del consiglio". Nessun riferimento all'operato di Pelaggi più che mai al fatto che questi debba rivedere le sue scelte per non perdere il finanziamento. 
Anzi, il primo cittadino ha tenuto ad evidenziare come per l'area del Lazzaretto-case di fuori vi siano dei problemi di natura ambientale.
Insomma... l'ennesima "tempesta" in un bicchiere d'acqua. Costruita ad arte o frutto di un collega "disattento"?
Per correttezza vi riproponiamo l'intervista che Bruno ci ha rilasciato. Scorrendo la prima pagina del nostro giornale troverete anche la parte dell'intervento dello stesso sindaco in consiglio comunale dove viene affrontato questo argomento

Lipari. Megaporto ed incontri. Botta e risposta tra l'AGE e la Lipari porto

Questa la nota che abbiamo ricevuto dall'Associazione geometri eoliani e che segue una pregressa "corrispondenza on line" con il presidente della Lipari porto
Dobbiamo precisare al Presidente della Lipari Porti s.p.a, Ferdinando Corrado, che la "partecipazione", la "concertazione", per questo tipo di attività non è un atto da compiere su richiesta o per cortesia, ma bensì un  atto dovuto per Legge. Purtroppo la procedura seguita ad oggi, piaccia o non  piaccia al Presidente Corrado, non assolve a quanto previsto dalla vigente normativa, ed è capibile, ma tardiva, la volontà del Progettista e della Lipari Porti s.p.a. di volerci mettere "una pezza".
ASSOCIAZIONE GEOMETRI EOLIANI 

A seguito di tale nota abbiamo ricevuto una mail dal presidente Corrado. La pubblichiamo
Caro Direttore,
sono costretto ad approfittare ancora della Sua cortesia chiedendoLe di pubblicare quanto segue:
  Pur ribadendo il pieno rispetto delle idee di tutti, in particolre di chi tanto ha dato in termini professionali alla ns. terra,  nessuno riuscirà a portare la Lipari Porto sul piano della polemica.
Chiunque ritenesse di avere motivo per muovere contestazioni o, peggio, rilevare illeciti di qualsiasi natura lo faccia pure secondo le forme ritenute più opportune ma sempre nel rispetto dell'intelligenza, della cultura e della libertà di pensiero della gente delle Eolie.
Ferdinando Corrado

Depuratore. I punti integrativi inseriti nella "mozione Longo". Su proposta della minoranza

Di seguito i punti integrativi della minoranza alla Mozione del Presidente e  votati all'unanimità dal Consiglio Comunale contro la realizzazione del Depuratore a Canneto dentro.
Giacomo Biviano

Punti integrativi:
Il CONSIGLIO COMUNALE
DELIBERA
- di chiedere all'Amministrazione Comunale la presentazione di un ricorso urgente per il mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale da parte del Commissario Delegato in merito a scelte fondamentali di carattere che riguardano il territorio del Comune di Lipari;
- di chiedere all'Amministrazione Comunale la presentazione di un ricorso contro la eventuale localizzazione del Depuratore a Canneto dentro e delle opere pertinenziali;
-di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la revoca dell' "emergenza idrica" delle Eolie per quanto di competenza al Comune di Lipari, nonchè l'immediato ripristino dei poteri riservati al Consiglio Comunale in materia urbanistica e di gestione del territorio per ciò che concerne le scelte di localizzazione relative al progetto definitivo "II Stralcio: Sezione B - Isola di Lipari: Nuovo impianto di Depurazione di Lipari e opere fognarie accessorie. Sezione C - Isola di Vulcano: nuovo impianto di depurazione - Rete fognaria del centro urbano"; destinando comnque le risorse stanziate alla realizzazione delle opere in parola.

Depuratore a Canneto Dentro. Il consiglio dice no, propone una "revisione" e prevede anche il ricorso al TAR

No al depuratore a Canneto Dentro, l'invito al commissario Pelaggi a "rivedere" la sua decisione attraverso il reale coinvolgimento del consiglio comunale di Lipari, la conseguente sospensione dell'iter in corso, la dichiarazione della cessazione dello stato d'emergenza idrica restituendo al comune le proprie competenze in materia con il mantenimento e la gestione degli appositi fondi, un eventuale ricorso al TAR.
Questo quanto deliberato ieri sera all'unanimità dei presenti (complessivamente 14 tra maggioranza, opposizione e indipendenti), intorno alle 23, dai consiglieri comunali riunitisi a Canneto nella sala parrocchiale. Prima della votazione ha lasciato l'aula il consigliere Gesuele Fonti (Il Faro) in quanto non ha condiviso la richiesta della cessazione dello stato d'emergenza idrica.
In poche parole è passato il documento (mozione) predisposto dal presidente del consiglio Pino Longo integrato dalle proposte dei consiglieri di minoranza. Tra queste, per l'appunto,  la questione dell'emergenza idrica e l'eventuale ricorso al TAR se il commissario decidesse di andare avanti su questa strada. Il mantenimento e la gestione dei fondi da parte dell'ente comune è stato proposto dal consigliere indipendente Francesco Megna (Il Faro)
Adesso bisognerà capire cosa accadrà realmente. Principalmente se la struttura commissariale terrà conto della decisione del consiglio comunale che, ricordiamolo, il sindaco Bruno ieri, prima della votazione e dell'integrazione al documento Longo, aveva annunciato di volere portare nelle sedi preposte (vedi intervista ed intervento pubblicate ieri)
Certo è che l'integrazione qualche "problema" all'amministrazione lo pone di certo e stamani non sono escluse "lavate di capo" ,per non dire altro.
In conclusione una considerazione sulla presenza della popolazione. Decisamente deludente se si considera che erano presenti non più di un centinaio di persone e che questa problematica tocca, invece, un numero ben più consistente di soggetti.

Ginostra liberata dai ferrosi


COMUNICATO STAMPA
Nella mattinata di sabato 15 c.m. l’intera zona portuale (compresa la scogliera limitrofa) di Ginostra è stata ripulita dai materiali ferrosi che da anni vi giacevano sparsi costituendo, oltre che un potenziale pericolo per la pubblica incolumità, un triste benvenuto a chi sbarcava nella piccola frazione eoliana – Patrimonio dell’Umanità.
Gli abitanti hanno potuto smaltire anche una buona parte di altri rifiuti speciali (vecchi frigoriferi a gas, elettrodomestici in genere, lamiere, accumulatori, gruppi elettrogeni ormai in disuso ecc.) che nessuno provvedeva a ritirare dal lontano giugno 2008.
L’operazione è stata possibile grazie al caparbio impegno ed alla tenace determinazione del portavoce della frazione, sig. Mario Lo Schiavo (socio Marevivo), ed alla piena disponibilità dell’Amministratore dell’Ato Eolie, Mimmo Fonti.
Lo stesso Lo Schiavo ha pure coordinato i lavori, eseguiti prevalentemente da residenti –volontari, di raccolta dei ferrosi sparsi sugli scogli, nonché il carico degli altri rifiuti sui mezzi dell’Ato per l’occasione sbarcati sul pontile al m/t GREEN LIPARI.
Un ringraziamento appare opportuno anche nei confronti del Comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato e di Capo Fabio La Porta, nonché del comandante dei Carabinieri di Stromboli, Riccardo Spanò, che più volte avevano effettuato sopralluoghi nella zona portuale di Ginostra attenzionando la questione alle sedi competenti..
Quella della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti continua ad essere una delle problematiche più gravi della frazione, ma nell’occasione si è avuta ulteriore riprova che quando si opera con onestà intellettuale, senza cercare polemiche e fomentare scontri, i risultati sono possibili non nella fumosa propaganda ma concretamente nei fatti.


                                                                                  Associazione Ambientalista MAREVIVO
prof. Riccardo Lo Schiavo

Di tutto un po (in aggiornamento)

 Pallavolo. Vincono le ragazze del Meligunis- Le ragazze del Club Meligunis di Lipari hanno vinto domenica scorsa per 3 set a 0 in trasferta contro la polisportiva Mevida.

lunedì 17 gennaio 2011

Depuratore. Stralcio dell'intervento del sindaco Bruno in consiglio comunale

Depuratore e consiglio comunale. Per le decisioni maturate dal civico consesso riunito a Canneto vi rinviamo a domani con articoli ed interviste.
Vi proponiamo, intanto, uno stralcio dell'intervento effettuato, in apertura dei lavori del consiglio, dal sindaco Mariano Bruno

Depuratore. E' un consiglio ad alta tensione quello in corso a Canneto. Bruno: "Mai indicato Canneto Dentro. Mi farò portavoce delle decisioni del consiglio"

 E' in corso a Canneto il consiglio comunale sul depuratore che si intende realizzare a monte della frazione . Al momento sono presenti 16 consiglieri ed un centinaio di persone. Presenti anche il sindaco Mariano Bruno, l'assessore Corrado Giannò, il difensore civico Francesco Rizzo.
In apertura dei lavori è intervenuto il sindaco Mariano Bruno che ha detto chiaramente che la sua amministrazione non ha mai ritenuto di dovere collocare l'impianto a Canneto Dentro ma che erano state indicate altre aree, scartate per vari motivi dal commissario.
Il primo cittadino ha anche affermato, durante un lungo intervento, contraddistinto da frequenti alterchi con il consigliere Lauria che ha anche bollato il primo cittadino "bugiardo" (a livello politico), che l'amministrazione si attiverà per cercare di fare valere quello che sarà il deliberato del consiglio sull'argomento. E' stato chiaro sull'area del Lazzaretto-case di fuori. "Lì- ha detto- c'è un problema di natura ambientale che ci è stato evidenziato in più sedi".
Anche i cittadini presenti hanno rumoreggiato non condividendo i battibecchi e le polemiche.
Al momento sta intervenendo il consigliere Lauria che, accusando l'amministrazione di avere avallato l'ubicazione dell'opera, ha anche letto una nota del consigliere Sarino Centorrino che smentisce di aver mai partecipato al comune a riunioni sul depuratore.
Subito dopo è intervenuto il presidente del consiglio Pino Longo il quale ha ribadito l'intenzione di "fare tutto il possibile per modificare la scelta del sito operata dal commissario Pelaggi. Ciò-ha evidenziato- lo faremo con l'approvazione di un documento. Ha anche sottolineato come il consiglio sulla vicenda non è mai stato coinvolto". Sia Biviano (PD) che lo stesso Longo hanno evidenziato come non c'è un documento ufficiale che parla del Lazzaretto come sito ambientale. Tra l'altro è la scelta operata nell'ambito del PRG. Sarebbe solo un problema di costi.
Il consigliere Pietro Lo Cascio (Sinistra, Ecologia e Libertà) ha posto l'accento sulle cifre in ballo (44 milioni di euro), sulla revoca alla società che inizialmente si doveva occupare della progettazione e sul fatto che l'opera non risolverà i problemi fognari delle isole minori"
 Vi proponiamo l' intervista realizzata con lo stesso primo cittadino il quale chiarisce la posizione dell'amministrazione e plaude al presidente Pino Longo per aver portato il consiglio a Canneto per rendere edotta la cittadinanza sull'argomento.




Nelle foto: alcuni consiglieri di maggioranza e indipendenti; il gruppo d'opposizione

Lipari porto. Nota del presidente Corrado: "Ampia disponibilità ad incontrare tutte le associazioni operanti sul territorio"

Riceviamo dal dottor Ferdinando Corrado (presidente del cda della Lipari porto) e pubblichiamo:
 A proposito degli incontri tra la Lipari Porto S.p.a. e le varie Associazioni di categoria operanti sul territorio, si ritiene che sia appena il caso di ribadire la massima disponibilità della Società nei confronti di ciascuna di Esse così come più volte pubblicamente affermato ed auspicato dai suoi rappresentanti.
Si coglie l'occasione per precisare che, in atto, l'unica richiesta di incontro (non ancora concretizzata solo per dettagli organizzativi di ambedue le parti) è quella del Sig. Presidente della Federalberghi Eolie; incontro che, comunque, si terrà a breve.
Oltre i formalismi (spesso inutili) ed oltre alle polemiche (sempre dannose) La Lipari Porto resta a disposizione di chiunque ritenesse utile approfondire un qualsiasi aspetto del progetto di riqualificazione della rada di Lipari.
Ferdinando Corrado - Presidente del C. di A.

Di tutto un po (in aggiornamento)

Consiglio comunale a Canneto - E' prevista per oggi alle 17 a Canneto, nella Sala Parrocchiale, una riunione del consiglio comunale di Lipari avente per oggetto l'impianto di depurazione. Al momento vi sono forti dubbi che possano essere presenti i consiglieri necessari (11) per dare il numero legale alla seduta.
Una importante decisione in tal senso potrebbe scaturire dalla riunione che il gruppo di maggioranza terrà alle dodici. 

Svuotamento vasca di calma - Sono in corso i lavori di svuotamento della vasca di calma posta a monte del torrente Calandra a Canneto. Il materiale pomicifero, sotto il diretto controllo del Circomare che ha dislocato in zona una propria unità, viene riversato sulla spiaggia limitrofa onde consentire il ripascimento della spiaggia

Megaporto. Nota dell'associazione geometri: "Noi parroci della vita tecnica" aspettiamo di conoscere il punto di vista dell'associazione DottEolie".

Abbiamo appreso di un incontro tra il progettista del Megaporto, Ing. Giuseppe Rodriquez , la Lipari Porti e l’Associazione DottEolie che raggruppa tecnici laureati (ingegneri,  architetti, geologi, etc.) per valutare la fattibilità della progettazione relativa al  megaporto che Condotte d’Acqua intende realizzare a Lipari. Purtroppo a noi geometri non è stata data la possibilità di visionare in modo dettagliato il progetto, ma non a caso Alcide De Gasperi soleva definire i geometri “i parroci della vita tecnica” per evidenziare che essi sono i divulgatori della scienza applicata nella pratica professionale. Quindi sicuramente non all’altezza di valutare le scelte progettuali ed architettoniche di una struttura che ha tutti gli attributi per essere definita “intorno ottimale” ad accogliere un polo turistico completo ed essere  destinata a trasformare il turismo dell’isola da balneare in  diportistico  in modo da far decollare tutta l’economia. E poi per entrare nel merito di tali opere necessita un’esperienza nel settore della portualità e della nautica a livello internazionale che nessuno di noi  dispone, e che fortunatamente altri hanno o professano di avere.  Noi geometri, legati ad un’architettura tradizionale che nel suo modo di aggregarsi favorisce il dialogo spontaneo con gli elementi salienti dei luoghi per creare il necessario spaesamento, non possiamo certamente confrontarci con tanta selettività. Il rispetto dell’ambiente e dell’originalità locale non produce lavoro e guadagni. Siamo certi che il confronto e la concertazione tra professionisti che parlano lo stesso linguaggio porterà ad una diversa valutazione dell’opera e produrrà forme interessanti di collaborazioni tra i convenuti. Aspettiamo con ansia di conoscere il punto di vista dell’Associazione DottEolie dopo la visione completa del progetto
Associazione Geometri Eoliani

L'MPA messinese si ribella alle vecchie alleanze. E a Lombardo

Lo spunto della riunione dell'Ufficio politico dell'Mpa «è stato offerto dall'estromissione degli assessori Daniela Bruno e Duca». Comincia così il documento firmato dal Movimento per l'Autonomia, al termine del confronto interno presieduto dal commissario Carmelo Lo Monte. Dopo il plauso espresso nei confronti dei due ex assessori della giunta provinciale, per la dedizione e per i risultati raggiunti in questi anni di azione amministrativa, si entra nel merito delle questioni politiche, «nella consapevolezza che s'impone una riflessione che deve essere tanto più onesta quanto la situazione di crisi del nostro territorio è reale e preoccupante». L'analisi dell'Ufficio politico «ha evidenziato che il partito a Messina, ancora una volta, paga direttamente gli scontri a livello regionale tra aree politiche che, nel distinguere i propri percorsi, hanno conservato il timone del governo dei rispettivi livelli alle periferie tutto il peso dell'assenza della politica».
Ed è questo dei punti più significativi della riflessione politica sul piano locale, perché sotto accusa non c'è solo il Pdl ma anche chi a Palermo, pur sbandierando i principi autonomisti, sta mortificando le autonomie dei singoli territori. «Se rispetto alle prepotenze politiche subite dall'Mpa messinese dalla coalizione va espresso un energico e motivato dissenso, lo stesso va manifestato anche rispetto al partito che nelle sue articolazioni regionali si è caratterizzato con il silenzio assoluto nei confronti del territorio», è vero e proprio affondo nei confronti di Raffaele Lombardo. Anche se poi nel documento si precisa che «l'Ufficio politico Mpa di Messina non mette in discussione la forte azione di rinnovamento del governo Lombardo che, tuttavia, va distinta dalla gestione del partito stesso. In particolare le recenti indicazioni di una riorganizzazione del Movimento, che tenesse conto delle capacità politiche offerte dalle varie realtà provinciali, aveva lasciato sperare in una definitiva radicalizzazione di un'idea autonomista rimasta a tutt'oggi movimentista. L'Mpa di Messina rivendica quindi le proprie prerogative e stigmatizza la "compressione" (ormai diventata insostenibile) della propria classe dirigente che potrebbe esprimere azioni politiche utili al rilancio del territorio e che invece troppo spesso soccombe al teatrino delle spartizioni e delle lottizzazioni sull'altare delle alleanze e dei conflitti territoriali. Oggi – è un altro passaggio chiave – la dignità della politica impone che anche a Messina, come a Roma e a Palermo, Fli, Api, Udc e Mpa lavorino in sintonia. Tutto ciò alla luce delle più recenti e passate rinunce che il Movimento di Messina ha dovuto accettare, dalla candidatura di Lo Monte alla Provincia a quella di D'Amore al Comune, a vantaggio di personaggi rispetto ai quali sin da allora l'Mpa aveva espresso profonde perplessità».

domenica 16 gennaio 2011

Megaporto: una proposta alternativa (di Marco Saltalamacchia)

Ho seguito con grande interesse il dibattito che si è scatenato negli ultimi mesi sulla “grande opera” del cosiddetto “megaporto” di Lipari.
Come sempre, quando si tratta di grandi opere (si pensi al ponte sullo stretto) è sempre grande la tentazione di assumere posizioni  “massimaliste” e talvolta anche partigiane. Per questo motivo ho molto esitato ad intervenire sull’argomento, perché avverto nella qualità della discussione qualche volta la perdita di “senso di realtà” e l’assunzione di posizioni dialettiche solo di parte (e poco importa quale). Vorrei qui tentare un contributo di razionalità e forse un poco velleitariamente a ricondurre la discussione nell’ambito della concretezza. In fondo, qualcuno ha detto che la politica deve essere “l’arte del possibile”.
 Partiamo da una  prima domanda. Serve a Lipari un grande porto? La risposta è senza dubbio si. Un’isola, meglio, un sistema di isole la cui economia è oramai esclusivamente basata sul turismo deve  dotarsi delle infrastrutture necessarie a garantirne lo sviluppo.
 Quindi la  buona notizia è che  esiste un investitore (Condotte) che si dichiara disponibile ad effettuare l’investimento per la realizzazione dello stesso.
 A questo punto la domanda successiva da porsi è come (ed anche dove) andrebbe realizzato questo grande porto?
Il progetto che è stato presentato al pubblico presenta diversi lati di dubbia efficacia che sono stati sottolineati da molti ed hanno trovato una qualche “sponda” anche nella Regione Siciliana.
Provo a sintetizzarli :
  1. Sotto il profilo dell’impatto ambientale, la eccessiva cementificazione dello “skyline” di Lipari con la inevitabile deturpazione della rocca del Castello e di Marina Corta. 
  2. Sotto il profilo funzionale, lo sviluppo dell’area portuale di Marina Corta, in una zona che manca completamente delle infrastrutture viarie e degli spazi a terra per servizi dedicati  finirebbe solamente per aumentare solo la congestione in un area che è già naturalmente “compressa”. 
  3. Sotto il profilo tecnico/economico: la situazione dei fondali di Marina Lunga si presenta parecchio complessa, con delle scarpate sottomarine che superato l’attuale braccio di Pignataro discendono per diverse centinaia di metri, il che imporrebbe l’adozione di costose banchine galleggianti (stile Montecarlo)  ancorate attraverso delle catenarie al fondale. 
  4. Come dimostrato dall’esperienza dei vari porti turistici esistenti nel mondo, il ritorno sull’investimento non è, contrariamente a quanto potrebbe credersi, legato alla attività portuale “strictu sensu” ma ai servizi a terra (rimessaggi, carenaggi, tecnici, commerciali) ed alla possibilità di un moderato sviluppo immobiliare legato alla realizzazione delle marine. Si veda per esempio la recente realizzazione della Marina di Varazze da parte del gruppo Azimut-Benetti (http://www.marinadivarazze.it) o le altre recenti realizzazioni di altri porti (http://www.assonat.com/page/porti.php?pagina=porti ).Anche l’area di Marina Lunga, benché manchi del completamento del recupero magari con una passeggiata a mare ed una pista ciclabile che metta al sicuro i diportisti che volessero raggiungere il centro , non appare così idonea ad un espansione complessiva.Naturalmente ai punti precedenti, verrebbe voglia di aggiungere che se non si è riusciti a garantire il buon fine di una semplice opera di protezione marina ad Acquacalda, come una scogliera semiaffiorante di 300 metri, nonostante la presenza di finanziamenti consistenti, è legittimo porsi la domanda sulle capacità di questa Amministrazione di gestire un’opera dalla dimensioni ben più significative.
    A questo punto avrei voglia di “scompigliare” la discussione con un diverso contributo.
    Recentemente abbiamo appreso del concluso processo di concordato preventivo relativo a  Pumex (ed Italpomice) con addirittura la definizione del prezzo di cessione degli ex-impianti e la volontà espressa dall’Amministrazione di conversione della destinazione urbanistica dell’area di Porticello da industriale a turistica.
    Come è noto a tutti, e soprattutto a chi come me rifugiava la barca nottetempo a Porticello quando il Maestrale o il Grecale ci obbligavano notti insonni ad Acquacalda, i fondali sono particolarmente bassi e l’area si presenta ben protetta (da cui il suo nome sicuramente evocativo…). Oltre a ciò, esiste già una discreta viabilità che potrebbe essere solo potenziata. 
    Si potrebbe consentire una concessione di una moderata urbanizzazione finalizzata al recupero della  parte della cava più bassa  in cambio di oneri di urbanizzazione da tradursi in infrastrutture di pubblico utilizzo (sportive, congressuali,…)  e certamente non mancherebbero i volumi da recuperare.
    Si decongestionerebbe il centro di Lipari dal traffico commerciale e si recupererebbe un’area diversamente destinata a divenire una realtà abbandonata, pericolosa e che senza una valorizzazione economica, difficilmente troverebbe le risorse per essere riqualificata.
    Che ne pensate?
    Un caro saluto da Milano. 
    Marco Saltalamacchia.

Tirrenia/Siremar. Caronia: "Governo ascolti le ragioni dei lavoratori"

Il Governo ha il dovere di ascoltare le ragioni dei lavoratori della Tirrenia: a chiederlo è il segretario generale della UilTrasporti, Giuseppe Caronia, il quale ricorda che "il 24 gennaio firmeremo al ministero del Lavoro il verbale di accordo che permetterà l'utilizzo della cassa integrazione salariale straordinaria". Tutto cio, aggiunge il sindacalista, "é strettamente subordinato alle assicurazioni del commissario straordinario di

Tirrenia e Siremar, Giancarlo D'Andrea, circa l'assenza di esuberi strutturali dei dipendenti oggi in forza nelle due aziende ai quali verrebbe comunque garantita, a conclusione del processo di privatizzazione in atto, la continuità occupazionale. Ovviamente - conclude Caronia - mi auguro che gli impegni del commissario vengano onorati, come noi onoreremo i nostri e si traducano in fatti concreti, ma desideriamo precisare che nel caso in cui per una qualsiasi ragione dovesse invece presentarsi anche un solo esubero strutturale nei piani industriali dei soggetti che dovessero aggiudicarsi le due distinte gare, non potrà essere trattato con la cigs ma il Governo dovrà mettere in campo gli stessi ammortizzatori sociali utilizzati in analoghe situazioni. La ragionevolezza e il senso di responsabilità che sino a oggi hanno prevalso in questa bistrattata categoria non vengano da nessuno interpretate come segno di debolezza o di rassegnazione. Di fronte alla disperazione e alla perdita di ogni possibilità di poter sopravvivere le reazioni dei lavoratori non potranno che essere esasperate".

Calcio. La Ludica porta a casa un punto

Pari per zero a zero oggi pomeriggio per la Ludica Lipari impegnata sul campo neutro contro il Riviera di Messina.
Per la formazione liparese è il secondo pari consecutivo che, seppure lievemente, serve a muovere la classifica.
Ricordiamo che la Ludica giocava in campo neutro per la squalifica del rettangolo di gioco del Monteleone.

Appena insediato, il nuovo Consiglio Nazionale dei geologi d’Italia organizza il Forum sulle Ntc ’08 le nuove norme tecniche sulle costruzioni

I geologi d’Italia saranno a Firenze venerdì 21 gennaio p.v. per dibattere il delicato tema delle nuove norme tecniche sulle costruzioni alla presenza del capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli. Nuove costruzioni e terremoti, saranno i temi trainanti del II forum che i geologi dello stivale si apprestano a trattare a partire dalle 9:30 presso il Convitto della Calza. “Questo forum –ci spiega Gian Vito Graziano, neopresidente del Consiglio nazionale dei geologi italiani-, nasce dopo un anno di lavoro che ha visto impegnata una commissione interregionale degli Ordini regionali dei geologi della nazione, alla stesura di un documento unitario costituente le linee guida per le nuove norme tecniche sulle costruzioni (Decreto ministeriale 14 gennaio 2008, ndr) destinate a fornire un orientamento ai professionisti geologi nel recepimento, soprattutto concettuale, della nuova normativa”. Il forum ha come obiettivo, tra gli altri, quello di avviare una fase di confronto multidisciplinare con le altre categorie tecniche su tali tematiche, anche a scala locale, affinché le linee guida possano essere applicate, in forma condivisa, con gli stessi soggetti preposti alla validazione degli elaborati progettuali come il Genio civile, e gli enti quali la Provincia e la Regione in tutta Italia. Il documento unitario che sarà presentato esprime, inoltre, uno strumento utile per elevare la professionalità della categoria dei geologi, in tema di prevenzione dal rischio sismico. Un appuntamento importante e prestigioso dunque quello del prossimo 21 gennaio a Firenze per il neoconsiglio nazionale dei geologi che, con la vice presidenza di Vittorio D’Oriano, presidente uscente dell’Ordine dei geologi della Toscana, Pierfederico De Pari, segretario, e Giovanni Calcagnì, tesoriere, ex presidenti, rispettivamente, degli Ordini dei geologi di Molise e Puglia, si prepara ad affrontare un quinquennio dagli obiettivi ambiziosi.

Questi i nomi degli altri consiglieri del Consiglio nazionale: Paride Antolini (Emilia Romagna), Giuliano Antonielli (ex Presidente della Liguria), Domenico Calcaterra (Campania), Paolo Cappadona (ex Presidente della Calabria), Corrado Cencetti (Umbria), Eugenio Di Loreto (ex Presidente del Lazio), Piero Farabollini (Marche), Giuseppina Nocera (Campania), Michele Orifici (Sicilia), Sandro Rota (ex Presidente Friuli Venezia Giulia) e Giorgio Di Bartolomeo (Abruzzo).