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martedì 15 marzo 2011

Portualità e intervento dell'on. Picciolo. Saverio Merlino scrive al segretario regionale del PD,Lupo

Caro Segretario,
il 26 settembre 2010, col solo intento di esprimere il forte disappunto per la dichiarazione del Presidente Lombardo sul via libera al progetto  della società Condotte Acque spa di Roma che prevede la realizzazione di un mega porto a Lipari,  ti comunicavo di autosospendermi dal Partito Democratico  sino a quando non era chiara la posizione, su tale questione,  da parte del Segretario Regionale e dei nostri rappresentanti in seno al Governo Regionale Siciliano”.
Affermavo, per l’ennesima volta, che nessuno è contrario alla realizzazione del porto di Lipari, anzi…..
Ritengo, come tanti, e ne siamo convinti, che il porto che intende realizzare Condotte Acque non è funzionale e utile alla nostra comunità liparese.
Non solo perché non tutela i valori storico-estetico-ambientali di quest’isola patrimonio dell’Umanità, ma non può mai diventare una risorsa economica di tutti gli operatori commerciali eoliani ma solo una risorsa economica in mano di pochi.
Prontamente, il 28 settembre u.s. sono arrivate le dichiarazioni pubbliche degli On.li  Francantonio Genovese, Franco Rinaldi, Filippo Panarello  e del Segretario Provinciale di Messina Francesco Gallo, sulla  netta  posizione contraria alla realizzazione del Mega porto di Lipari così come presentato da Condotte acque.
Il 7 ottobre 2010 arriva anche la tua auspicata dichiarazione con la quale: “a nome del Partito Democratico siciliano,  condividevi le preoccupazioni degli abitanti di Lipari, sostenute dal PD isolano, sul progetto del megaporto che dovrebbe essere realizzato dalla società Condotte d’acque per un importo di circa 130 milioni di euro chiedendo, fra l’altro, al Presidente Lombardo di esprimere una posizione chiara sulla vicenda, fermo restando, comunque,  la contrarietà del Partito Democratico su quel tipo di struttura da realizzare  in un sito che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità”.
Il mese scorso l’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente ha bocciato il progetto  ed  ha avviato  il procedimento di revoca del parere già espresso su quello di massima.
Ritenevamo che, dopo tutto ciò, la nostra posizione sulla questione Porto di Lipari  fosse abbastanza chiara ed evidente.
Invece……ieri leggo sulla Gazzetta del Sud l’articolo (che qui di seguito ti trascrivo) che riporta le dichiarazioni  acute(sic!), documentate e  costruttive (per il nostro Partito in modo particolare) rilasciate sulla questione  dall’On. Giuseppe Picciolo.
Settembre  (Gazzetta del sud) Il progetto di rifunzionalizzazione del porto di Lipari si trascina ormai da un paio di anni a conferma di quella sorta di "arte del non fare" che pervade la Regione, impegnata a frenare piuttosto che incentivare l'intrapresa imprenditoriale. Così, mentre il presidente della Regione e i singoli assessori si producono in appelli alle aziende sane perchè vengano in Sicilia a investire; e si creano campagne di comunicazione con questo fine; mentre dal mondo del lavoro si moltiplicano le invocazioni di occasioni occupazionali, ecco che puntualmente scatta il freno a mano della dirigenza Non è l'unico caso. Confindustria ha avuto modo di denunciare tante altre situazioni, qualcuna addirittura conclusasi con azione di risarcimento a danno della Regione. Nel caso di Lipari, intanto, di sicuro c'è che sono a imminente rischio di fuga ben 130 milioni di euro destinati da privati alla realizzazione del porticciolo. Un'opera indispensabile che ingloberebbe i lavori di risistemazione del porto oggi in condizione di degrado e per i quali si sollecitano interventi urgenti. Che difficilmente arriveranno, visto che la Regione batte a cassa e sarà sempre più arduo provvedere persino all'emergenza.  L'iter progettuale di Lipari ha consumato quasi tutti i passaggi burocratici ma non si è ancora pervenuti a quell'accordo di programma o conferenza di servizi che peraltro costituisce solo l'inizio; il primo passo concreto per procedere oltre e pervenire a una progettazione definitiva. Tutto sembra paralizzato nelle nebbie della burocrazia che non dice né sì né no. Rinvia tutto all'infinito mentre per un privato è impossibile tenere immobilizzati a lungo ben 130 milioni.
Adesso, allarmato dalle notizie sull'imminente disimpegno da parte della Società Condotte d'Acqua, il deputato regionale on. Giuseppe Picciolo insorge perché non si sciupi anche questa opportunità per l'arcipelago.
«Siamo alle solite, in Sicilia è vigente la regola del non fare per non sbagliare. Si sono fati ripetuti incontri; se ci sono parti del progetto da integrare, modificare o rinviare, ciò può avvenire in sede di conferenza dei servizi, dove si potrebbe pure rinviare la parte contestata riferita al porto commerciale senza sacrificare la rifunzionalizzazione e la riqualificazione degli approdi dedicati alla nautica da diporto». Conclude, dunque, il parlamentare: «Mi adopererò nei prossimi giorni per sensibilizzare le componenti pubbliche di competenza (Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti e Assessorato al Territorio e Ambiente) affinché si riattivi subito un percorso virtuoso di dialogo con la "Lipari Porto Spa" (società pubblica-privata che dovrebbe realizzare l'opera) per addivenire a un accordo che soddisfi le esigenze dei cittadini e consenta di realizzare a Lipari un' opera indispensabile per il rilancio dell'isola nel circuito turistico nazionale ed internazionale. E' impensabile, infatti, che nel 2011 le "sette perle del mediterraneo" possano essere tagliate fuori, in assenza di collegamenti aerei ad oggi non previsti, anche dell'unica forma di turismo possibile: la nautica da diporto».
Ritengo che benissimo ha fatto il Segretario del PD di Lipari Giuseppe Cincotta a  dichiarare che se l’On. Picciolo non chiarisce che si tratta di una  posizione personale e non del Partito Democratico, non avremmo problema alcuno a dimetterci ed a restituire le tessere.

Sono certo che, come al solito,  le tue determinazioni e la tua risposta in merito non si faranno attendere a lungo.
Ho ricevuto oggi l’invito per l’Assemblea Regionale del Partito Democratico che si terrà il prossimo 3 Aprile a Palermo.
Ci sarò  e spero, in quell’occasione, di incontrare l’On. Picciolo,  che sicuramente poco conosce la realtà di Lipari e delle Eolie, con il quale, con simpatia, intendo dialogare anche dei  5 mila anni di storia di Lipari (non tutta..ovviamente),  delle sue bellezze naturali e ambientali, della sua economia, tradizione e cultura, del perché siamo Patrimonio dell’Umanità e perché ci vogliamo restare a qualsiasi costo.
Con stima.
Saverio Merlino
Componente Esecutivo Regionale Associazione Siciliana “360”
                                                             Associazione politica del Partito Democratico

Di tutto un po

"Buon Compleanno Italia" - Gli alunni della classe III A della Scuola Secondaria “Galileo Galilei” di CANNETO, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, organizzano Mercoledì 16 Marzo 2011 alle ore 10:30 presso la Sala Parrocchiale, l‘incontro “Buon Compleanno Italia”.
Interverranno il giornalista Antonio Brundu, lo scrittore Italo Toni e l’avvocato Claudio Mandarano.
Siete tutti invitati a partecipare.

lunedì 14 marzo 2011

Vacanze in sinergia tra Taormina ed Eolie. Incontro tra sindaci e presidenti degli albergatori

Si punta all’ideazione e promozione di “pacchetti vacanze” in sinergia. I due poli turisti per eccellenza della Sicilia, Taormina e le Isole Eolie, hanno deciso di adottare, infatti, una strategia turistica comune allo scopo di tentare di contrastare la concorrenza internazionale. Per questo motivo nel pomeriggio, si è svolto a Palazzo dei Giurati un incontro tra il sindaco di Taormina, Mauro Passalacqua e quello di Lipari, Mariano Bruno. All’iniziativa hanno preso parte il presidente di “Federalberghi Isole Eolie”, Christian del Bono ed il presidente degli albergatori taorminesi, Italo Mennella. “Bisogna abbandonare i provincialismi – ha affermato Bruno – ma attuare sinergie turistiche che siano appetibili per gli operatori. Sono vincenti le strategie che tendono ad unire gli sforzi”. “Sono d’accordo – ha affermato dal canto suo Passalacqua – su un’intesa tra due poli che da soli rappresentano la maggior parte dell’offerta turistica siciliana. Taormina dispone di quasi 7mila posti letto. Il comprensorio taorminese, inoltre, nel suo complesso ne può proporre circa 30mila. A questi si possono aggiungere i quasi 7mila delle Eolie. Un’intesa può rappresentare un incentivo in più per l’industria turistica siciliana”. Si parla della realizzazione, in accordo con gli albergatori, di un pacchetto vacanze da almeno sette giorni e della possibilità di collegamenti diretti via mare. Il tentativo è quello di offrire al mercato internazionale una formula di soggiorno che comprenda: mare, storia, civiltà e scienza dei vulcani. Un connubio questo inteso a suscitare interesse agli operatori del settore e da promuove in maniera congiunta. La volontà è, dunque, quella di avviare una serie di incontri operativi per poi arrivare alla definizione di un pacchetto reale che sia disponibile sul mercato

Siremar. Lo Schiavo incontrerà domani Lombardo

A seguito delle sconcertanti notizie apprese, circa la problematica Siremar, il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, nella sua nuova veste di Coordinatore Regionale ANCIM (Associazione Nazionale Isole Minori), ha chiesto e ottenuto dal Presidente della Regione Siciliana, On. Raffaele Lombardo, un incontro urgente con tutti gli otto sindaci delle isole minori siciliane per discutere sul futuro della Società Siremar. L' incontro si terrà a Palermo domani, 15 marzo, alle ore 14.00 a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza Regionale.

Edda Ciano e il comunista. L'hanno vista in sei milioni e mezzo. Per le Eolie notevole ritorno d'immagine


preziosirocca1.jpgLa fiction "Edda Ciano e il comunista", girata in larga parte alle Eolie e andata in onda ieri sera, è riuscita a "catturare" 6 milioni e mezzo di telespettatori circa. Esattamente gli spettatori sono stati 6 milioni 423 mila, con un 24,74 per cento di share.
La fiction su Rai uno si è aggiudicata la palma di programma più visto della giornata.
Per le Eolie sicuramente un notevole ritorno di immagine

Per dirla alla Cetto La Qualunque: “Picciolo fatti i c…. toi” (di Piero Roux)


Che un eoliano,  residente all’estero o abitante in una delle piccole borgate dell’isola, si possa svegliare la mattina e pensare al futuro delle Eolie è cosa strana ( non lo fanno neanche i nostri amministratori che sono pagati per questo) ma  diciamo possa essere possibile. Sospetto invece che  lo faccia  un deputato del Governo Regionale che Le Eolie le conosce forse per qualche trascorso turistico o perché qualcuno gliele ha raccontate.
E’ vero che noi eoliani,siamo diventati sospettosi e diffidenti verso coloro che vogliono fare il bene della comunità eoliana proponendo - sempre -la realizzazione di interventi faraonici e mai dimensionati al territorio ma,  che l’On Picciolo ( il quale penso sconosca oltre che il territorio, anche il progetto di massima ed il disastro ambientale che la realizzazione di tale opera comporterebbe) si esprime a favore della realizzazione del Megaporto spacciandola per  "un'occasione da non perdere" e dichiararsi disponibile ad adoperarsi per “sensibilizzare le componenti pubbliche di competenza (Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti e Assessorato al Territorio e Ambiente) affinché si riattivi subito un percorso virtuoso di dialogo con la "Lipari Porto Spa".
Mi sento di chiedere all’On. Picciolo: ….ma, alla Signoria Sua, chi ha chiesto niente? Oppure, se Le hanno chiesto qualcosa, ci dica almeno che non è stata la direzione della Lipari Porto SpA o qualche amministratore compiacente.
 L'assessorato del territorio e ambiente ha bocciato il progetto del megaporto ed  ha avviato  il procedimento di revoca del parere già espresso sul progetto di massima per l'area portuale che va da Marina Corta a Pignataro, poiché "in assenza di accordo di programma, strumento non derogabile, non sussistono i presupposti per assumere l'intervento nel suo complesso e quindi anche limitatamente alla parte che si riferisce a opere di portualità turistica".
Inoltre sembra proprio che, l’On Picciolo, non sia allineato alle decisioni espresse dal Partito Democratico sulla questione Megaporto, come se la mano destra non sapesse cosa fa la mano sinistra. Ricordiamo quanto si legge in una nota del  7 ottobre 2010 firmata Giuseppe Lupo Segretario regionale del PD: “Il Partito democratico siciliano condivide le preoccupazioni degli abitanti di Lipari, sostenute dal Pd isolano, sul progetto del megaporto che dovrebbe essere realizzato dalla società ‘Condotte d’acque’….”  E prosegue :” è lecito chiedersi, come denuncia il Partito democratico dell’isola, quale reale impatto positivo possa avere sulla popolazione un’opera destinata a funzionare a pieno regime solo nel periodo estivo e a danno dell’economia locale”.
Sarebbe utile che qualcuno consigliasse all’On Picciolo di occuparsi del fatti….del suo paese natale (Messina)  che , tra l’altro rappresenta  la maggior parte dei suoi elettori e tralasci di occuparsi dei fatti degli …. Eoliani che  hanno ben chiare quali sono le proprie esigenze e le priorità annesse.
Piero Roux

Cincotta (PD): "Noi contrari al megaporto di Lipari".

Oggetto: Comunicato stampa dichiarazione On. Picciolo.
Ho avuto modo di apprendere dalla stampa la posizione assunta dall’On. Picciolo in merito alla questione “Mega Porto”.
La locale sezione del Partito Democratico, senza alcuna esitazione, ancora una volta, manifesta la propria contrarietà alla realizzazione del progetto del “Mega Porto”.
Teniamo a ribadire che siamo favorevoli ai porti ma con un progetto diverso, che tenga conto delle reali caratteristiche del territorio e della realtà economica delle nostre isole.
Sarà, pertanto, mia premura adoperarmi per contattare l’On. Picciolo personalmente e gli organismi regionali e nazionali del partito per manifestare tutto il disappunto.
Naturalmente, riteniamo l’esternazione dell’On. Picciolo una posizione personale e non del Partito Democratico, poiché altrimenti non avremmo problema alcuno a dimetterci ed a restituire le tessere.
 Lipari, 14.03.2011
Giuseppe Cincotta (segretario PD Lipari)

Gli eroi eoliani del Risorgimento. Ce ne parla il dott. Pino La Greca, storico eoliano

Con l’occasione dei festeggiamenti dei 150 anni della nostra Nazione abbiamo chiesto al Dott. Pino La Greca di tracciarci alcuni dei profili delle personalità eoliane che si distinte in quegli anni.
Accetto di buon grado di parlare di alcuni degli eroi eoliani che hanno partecipato ai moti risorgimento e garibaldini che hanno condotto alla nascita dell’Italia. Andrò in ordine del storia e non d’importanza.
Il primo eoliano da ricordare è Filippo De Pasquale. Spirito profondamente liberale, è stato deputato al primo Parlamento della Sicilia sotto la Presidenza di Ruggero Settimo. Amico di Garibaldi, resse l’amministrazione Mangione e Ficurra a Palermo e susseguentemente quella dei Beni di Casa Reale. Letterato eminente e versato negli studi storici e filosofici, scrisse, tra l’altro, una storia di Lipari andata purtroppo perduta. Fondo una fattoria enologica conseguendo premi ambiti in Italia e all’Estero. È stato sindaco di Lipari per due mandati, il 1° dal 8 novembre 1867 al 3 gennaio 1870 ed il 2° dal 6 febbraio 1876 all’aprile 1882.
Filippo De Pasquale è morto a Lipari, il 4 giugno 1887, alle 23,20 nella propria abitazione. Il consiglio Comunale si riunì in seduta straordinaria il giorno successivo alle 20, L’ordine del giorno: Onoranze funebri al defunto Cav. Ufficiale De Pasquale Filippo. (..) “Il sindaco (Ferdinando Pajno) annunzia al Consiglio che ieri notte alle 11 e 20 cessava di vivere nella sua casa di abitazione il Cav. Ufficiale Sig. Filippo De Pasquale e ne commemora la vita che lo rese benemerito al Paese, sia come cittadino per gli alti uffici sostenuti, sia come Capo più volte di questo Municipio, avendo il Cav. De Pasquale con la sua mente elevata, col suo carattere integro, col suo amore per la terra nativa dedicato l’intera vita a difesa e sostegno degli interessi di questa isola. A nome quindi della Giunta in segno di gratitudine verso l’estinto, di cui il paese ne compiange la perdita, propone che i funerali gli siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento dell’intero Consiglio Comunale e che un mezzo busto in marmo sia collocato nell’aula consiliare.
Il consigliere Picone propone anche che una lapide sia posta in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
Il consiglio associandosi alle nobili parole del Sindaco sulle virtù del compianto Cav. Uff. Sig. Filippo De Pasquale chiede al Sindaco di esternare alla famiglia De Pasquale i sensi di condoglianza a nome del Consiglio per tanta perdita che colpisce l’intero Paese; e delibera ad unanimità di voti che i funerali al Cav. De Pasquale siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento della Civica Rappresentanza; che un mezzo busto in marmo sia posto nell’aula consiliare a perpetuarne la memoria ed una lapide collocarsi in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
Il secondo eoliano da ricordare è Stefano Mollica, figlio di Giovanni, era nato nel 1805. Studiò medicina a Napoli con lusinghieri risultati, di lui possiamo leggere in un certificato rilasciato il 9 gennaio 1827 dai membri della facoltà medico chirurgica di quella Università che “Don Stefano Mollica da più tempo esercita la professione medico chirurgica in questa città con molto zelo e decoro, avendolo conosciuto in diversi consulti seco lui tenuti” dai quali i sopra detti professori avevano potuto rilevare come il Mollica “conoscesse tale scienza con precisione e chiarezza”. Nel 1837 era stato coinvolto in un “affaire” legato alla morte di Giacomo Leopardi. Nel 1846 in seno alla Settima adunanza degli Scienziati Italiani, Stefano brillantemente relazionò sugli esperimenti da lui condotti nella Clinica di Napoli, di anestesia con l'etere. Chiamato come professore aggiunto alla Reale Università di Medicina, con real decreto del 10 maggio 1848 il Mollica fu promosso Ufficiale di II^ classe con onori e grado di 1^ classe del Ministero degli Interni per soprintendere alla parte sanitaria.
Di tendenza liberale e animato da ideologie fortemente democratiche, quando il 29 gennaio del 1848 gli nacque la seconda figlia, le impose i nomi di Aurora Liberata: un presagio augurale per la sognata patria italiana.
Stefano il 15 maggio del 1848, partecipò attivamente ai moti napoletani contro la casa regnante Borbone ed era sulle barricate di via Toledo e, a parere del pubblico Ministero presso la Gran Corte criminale e speciale di Napoli, fu proprio lui, “con la sua intemperanza”, a provocare lo scontro. Stefano colpì a morte il capitano delle guardie svizzere Amedeo de Muralt, sparando su di lui per tre volte. La prima volta lo colpì ad una mano asportandogli tre dita, la seconda ad una scapola ed infine alla fronte. Stefano Mollica, imprigionato subito dopo i fatti (arrestato il 26 maggio 1848), fu processo in ultima istanza nel 1853 e condannato a 25 anni di ferri, con sentenza del 30 luglio 1853. Rinchiuso da prima a Nisida e poi a Montefusco, il 28 maggio del 1855 venne tradotto a Montesarchio, in provincia di Benevento, unitamente a Carlo Poerio, Nicola Nisco, Giuseppe Pica, Sigismondo Castromediano e altri. La feroce repressione seguita al fallito moto del 15 maggio 1848 aveva però non solo levato a sdegno i liberali europei e mosso il Gladstone a definire il governo napoletano la negazione di Dio eletta a sistema di governo ma perfino spinto i governi di Londra e Parigi alla rottura delle relazioni diplomatiche con Napoli, dovuta proprio alle rimostranze – inascoltate – dei rappresentanti dei due governi per la maniera con cui venivano trattati i condannati. Sotto il peso della condanna dell’opinione pubblica europea il governo si vide costretto ad una misura di grazia. Alla fine del 1858, Ferdinando, in occasione del matrimonio di "Franceschiello" con Maria Sofia di Baviera, liberò tutti i condannati per i fatti del 1848-49, e li mandò in esilio perpetuo. Dei novantuno però solo sessantasei detenuti, tra il 15 e il 16 gennaio 1859, salirono a bordo del vapore “Stromboli”. Riuscirono con una serie di stratagemmi a sbarcare in Inghilterra e non negli Stati Uniti. il 27 marzo su una nave messa a disposizione dal governo inglese giunsero a Londra attesi e festeggiati. Nella capitale del Regno Unito, dove furono accolti dal Palmeston, dal Gladstone, da rappresentanti della Camera dei Lords e dei Comuni, dal rappresentante del Piemonte Emanuele D'Azeglio. Da Londra riuscirono a rientrare in Italia, nel Regno del Piemonte e giunsero a Torino il 18 aprile 1859. Il salvacondotto di Stefano fu emesso il 9 aprile 1859, a firma dello stesso D'Azeglio. In Piemonte Stefano si arruolò col grado di tenente e agli ordini di Enrico Cosenz, nel I reggimento del Corpo dei Cacciatori delle Alpi organizzato da Giuseppe Garibaldi.
Nel corso del 1860 Stefano, entrato nei ranghi dell'esercito regolare piemontese, con ardimento si batté nella campagna dell'Italia Centrale meritandosi la medaglia d'argento al valore militare e la croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Dopo l'unificazione rimase in servizio attivo in qualità di colonnello medico in Messina. Dopo il 1872 Stefano rientrò definitivamente a Lipari ed insieme alla figlia Aurora Liberata (sposatasi con un De Pasquale) si stabilirono al n. 15 della strada del Municipio. Il 10 marzo 1881 terminò la sua esistenza terrena. Venne tumulato nel cimitero di Lipari, sulla sua lapide, qualche anno prima, si poteva leggere:
Qui riposa, nella pace di Giusti
Stefano Mollica
morto il 10 marzo 1881 di anni 76
martire della libertà italiana
logorò la sua vita nel carcere e nell'esilio
padre affettuoso amico del povero
meritò la stima di quanti lo conobbero
possa la sua memoria
tornare di esempio ai posteri.
Il terzo eoliano, infine, che merita di essere ricordato per il suo valore è Giovanni Canale, Maggiore d lle Camicie Rosse.
Partecipò attivamente alla Battaglia di Milazzo del 20 luglio1860 presumibilmente con molti giovani eoliani al seguito. Cessata la battaglia, prese possesso dell’Arcipelago con la qualifica di Governatore delle Isole Eolie dal 29 luglio al 2 settembre 1860. Sciolse il Decurionato, e pur tra mille difficoltà, cominciò ad occuparsi dell’organizzazione della nuova gestione municipale, della formazione della Guardia Nazionale e del Corpo delle Guardie Urbane, e del risanamento dell’annona. Predispose le prime elezioni che si tennero ai primi di agosto del 1860. Settantadue gli elettori iscritti nelle liste. La popolazione complessivamente non superava i 20.000 abitanti. Il 2 settembre 1860, ripartì da Lipari per ricongiungersi alle truppe di Garibaldi. Dopo molti anni rientrò a Lipari dove ricoprì più volte la carica di Consigliere comunale.
Vorrei aggiungere un ultimo particolare. Una delibera del consiglio comunale di Lipari ed una manifestazione pubblica nei giorni successivi alla morte dell’eroe Giuseppe Garibaldi per rendere la partecipazione della comunità eoliana ai moti risorgimentali. Il 13 giugno 1882 il consiglio deliberò in ordine alle: “Onoranze alla Memoria dell’Illustre Generale Garibaldi. Ed il successivo 17 si tenne a Lipari un discorso ufficiale in onore dell’eroe dei due Mondi (seguito da una pubblicazione) a cura di Eugenio Dionese, “uno dei Mille” e direttore della Colonia dei confinati coatti di Lipari.

2° Slide fotografico del Carnevale 2011

1° Slide fotografico del Carnevale 2011

Raccogliendo le richieste dei nostri lettori abbiamo raccolto le foto del Carnevale eoliano 2011 e di quelle di Salina in due album fotografici.
Vi proponiamo il primo:

Lo Cascio e l'intervento dell'onorevole Picciolo sulla portualità della Lipari porto

L’onorevole Picciolo sembra non essere nuovo ai problemi delle Eolie. La sua sensibilità verso il territorio del Comune di Lipari si è già manifestata nel 2008, quando in data 19 novembre ha presentato all’ARS un’interrogazione sul “serio problema” della “viabilità stradale interna”
riferito però esclusivamente al tratto in corrispondenza delle cave di Porticello; in tale interrogazione, l’onorevole Picciolo curiosamente si premura di sollecitare interventi di messa in sicurezza delle cave a opera della proprietà delle stesse, non ignorando che queste siano sottoposte a sequestro giudiziario, ma ritenendo tale aspetto un fatto evidentemente marginale. Del resto, ricorda il deputato, “lo stesso proprietario si è detto disponibile a un pronto intervento di messa in sicurezza”. Bisogna prendere atto che l’onorevole Picciolo è persona bene informata sui problemi dell’isola, e anche sulle motivazioni del sequestro giudiziario di cui sopra. Peccato che le soluzioni da egli prospettate, ancora una volta, appaiano stranamente rispondenti alle esigenze di “alcuni” settori, o di “alcuni” soggetti, della nostra comunità. Che sia eccezionalmente dotato di poteri telepatici?
 Cordialmente
 Pietro Lo Cascio,consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà



domenica 13 marzo 2011

Portualità della Lipari porto. Picciolo (PD): "Non si sciupi questa opportunità"

(Gazzetta del sud) Il progetto di rifunzionalizzazione del porto di Lipari si trascina ormai da un paio di anni a conferma di quella sorta di "arte del non fare" che pervade la Regione, impegnata a frenare piuttosto che incentivare l'intrapresa imprenditoriale. Così, mentre il presidente della Regione e i singoli assessori si producono in appelli alle aziende sane perchè vengano in Sicilia a investire; e si creano campagne di comunicazione con questo fine; mentre dal mondo del lavoro si moltiplicano le invocazioni di occasioni occupazionali, ecco che puntualmente scatta il freno a mano della dirigenza.
Non è l'unico caso. Confindustria ha avuto modo di denunciare tante altre situazioni, qualcuna addirittura conclusasi con azione di risarcimento a danno della Regione.
Nel caso di Lipari, intanto, di sicuro c'è che sono a imminente rischio di fuga ben 130 milioni di euro destinati da privati alla realizzazione del porticciolo. Un'opera indispensabile che ingloberebbe i lavori di risistemazione del porto oggi in condizione di degrado e per i quali si sollecitano interventi urgenti. Che difficilmente arriveranno, visto che la Regione batte a cassa e sarà sempre più arduo provvedere persino all'emergenza.
L'iter progettuale di Lipari ha consumato quasi tutti i passaggi burocratici ma non si è ancora pervenuti a quell'accordo di programma o conferenza di servizi che peraltro costituisce solo l'inizio; il primo passo concreto per procedere oltre e pervenire a una progettazione definitiva.
Tutto sembra paralizzato nelle nebbie della burocrazia che non dice né sì né no. Rinvia tutto all'infinito mentre per un privato è impossibile tenere immobilizzati a lungo ben 130 milioni.
Adesso, allarmato dalle notizie sull'imminente disimpegno da parte della Società Condotte d'Acqua, il deputato regionale on. Giuseppe Picciolo insorge perché non si sciupi anche questa opportunità per l'arcipelago.
«Siamo alle solite, in Sicilia è vigente la regola del non fare per non sbagliare. Si sono fati ripetuti incontri; se ci sono parti del progetto da integrare, modificare o rinviare, ciò può avvenire in sede di conferenza dei servizi, dove si potrebbe pure rinviare la parte contestata riferita al porto commerciale senza sacrificare la rifunzionalizzazione e la riqualificazione degli approdi dedicati alla nautica da diporto». Conclude, dunque, il parlamentare: «Mi adopererò nei prossimi giorni per sensibilizzare le componenti pubbliche di competenza (Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti e Assessorato al Territorio e Ambiente) affinché si riattivi subito un percorso virtuoso di dialogo con la "Lipari Porto Spa" (società pubblica-privata che dovrebbe realizzare l'opera) per addivenire a un accordo che soddisfi le esigenze dei cittadini e consenta di realizzare a Lipari un' opera indispensabile per il rilancio dell'isola nel circuito turistico nazionale ed internazionale. E' impensabile, infatti, che nel 2011 le "sette perle del mediterraneo" possano essere tagliate fuori, in assenza di collegamenti aerei ad oggi non previsti, anche dell'unica forma di turismo possibile: la nautica da diporto».

Ludica Lipari. Viaggia l'aliscafo avversari ed arbitro non arrivano. Figli e figliastri?

Non si è disputata a Lipari l’attesa gara tra la Ludica Lipari e il Valle del Mela.   
Ospiti e arbitro, nonostante un collegamento in aliscafo (ore 13 e 15) avrebbe permesso di raggiungere in tempo utile l’isola per disputare la gara, non sono giunti a Lipari.
Ovvio il malcontento considerando che per gli eoliani, pena la perdita della gara, viene considerato mezzo utile anche l’unico in partenza dall’isola sino ad una ora prima dell’incontro (anche con condimeteo avverse) da disputare in trasferta. E spesso è accaduto che, per ottemperare a ciò, gli atleti siano rimasti bloccati a Milazzo la sera della gara. La società eoliana, per questo, presenterà reclamo alla Lega Sicula.

Vulcano. Un arresto per alterazione ed omessa custodia di armi

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI 
Prosegue l’attività di prevenzione e di contrasto dei Carabinieri in relazione alle violazioni inerenti la disciplina delle armi.
In tale contesto, nell’ambito di una specifica campagna di prevenzione mirata appunto a reprimere la particolare tipologia di reato, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno effettuato numerosi controlli e diverse perquisizioni nel territorio di competenza.
Nel corso delle verifiche effettuate, i Carabinieri hanno arrestato, per alterazione ed omessa custodia di armi, un 63enne del luogo, il quale avrebbe alterato nelle dimensioni un fucile cal. 12, regolarmente detenuto.
A finire in manette, LO SCHIAVO Giuseppe, nato a Lipari (ME) cl. 1958, ma residente a Vulcano (ME), operaio.
Nel corso del medesimo controllo, i Carabinieri accertavano altresì che il prevenuto aveva omesso di adottare le opportune cautele nella custodia delle armi in suo possesso.
Al termine delle operazioni di verifica, pertanto, i Carabinieri hanno proceduto, oltre che al sequestro del predetto fucile, anche al sequestro di altri tre fucili cal. 12 e di circa 400 cartucce, tutti regolarmente denunciati all’Autorità di P.S.
Su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, il prevenuto è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Visita il nostro sito all'indirizzo www.ferramentamangano.com

Di tutto un po (in aggiornamento)

In partenza da Milazzo aliscafo Siremar - L' aliscafo Siremar "Antioco", partendo da Milazzo alle 13 e 15, romperà l'isolamento di Vulcano, Lipari e Salina. Potranno fare ritorno a casa un centinaio di eoliani da ieri bloccati nella Città del Capo. Non è dato a sapere, con certezza, se lo stesso mezzo avrà a bordo la squadra del Mela attesa a Lipari per l'incontro con la Ludica
 Eolie. Collegamenti al palo. Ginostra e le isole minori isolate da ieri. Ancora vento sulle Eolie (anche se nelle ultime ore sembra essere sensibilmente diminuita la sua intensità) e mezzi di collegamento fermi nei porti di riferimento. Arcipelago, di conseguenza, isolato. Isolate da ieri sono le isole minori e la frazione di Ginostra. IL VIDEO DEL MARE IN TEMPESTA GIRATO STAMANI A BAGNAMARE:


Unità d'Italia. Manifestazione a Lipari con l'assessore Centorrino- Lunedì alle ore 11,  al Palasport Nicola Biviano di Lipari, si terrà la manifestazione  dagli Istituti Comprensivi (Lipari 1 e Lipari 2) per  celebrare 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Saranno presenti le massime autorità scolastiche regionali (Ass. Regione P.I., Dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Messina).

Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico apre rassegna teatrale dialettale a Milazzo- La Compagnia Teatrale Piccolo Antico avrà l’onore il 20 marzo ore 18 al teatro Trifiletti di Milazzo, di aprire la rassegna teatrale dialettale “Finalmente Teatro”, con “Purtativi u Pigiama” commedia in due atti liberamente tratta da “Pigiama per sei” di Marc Camelotti, per la regia di Tindara Falanga.
 Un evento questo, fortemente voluto dal Comitato Provinciale FITA di Messina in collaborazione con il Comune di Milazzo, la Compagnia Piccolo Borgo Antico e altre sei Compagnie siciliane partecipanti volto a sottolineare l’importanza del nostro idioma.
Certi del fatto che il dialetto non è una lingua di “seri B” ma un pezzo della nostra storia, un patrimonio da tramandare alle generazioni future, un bene culturale e come tale va tutelato.
La Compagnia sarà inoltre presente alla rassegna teatrale che si terrà il 13 marzo ore 18 a Barcellona PG, al teatro dei Salesiani di  Don Bosco, con lo spettacolo teatrale  Dyscolus di Menandro, commedia in due atti, regia Tindara Falanga.

Edda Ciano e il comunista. La fiction in onda stasera su Rai uno, presentata ieri a Roma

Alessandro Preziosi e Stefania Rocca nel film televisivo Edda Ciano e il comunistapreziosirocca.jpgLa nuova fiction Rai sull'amore impossibile tra la figlia di Mussolini e un partigiano comunista è stata presentata ieri pomeriggio a Roma, in un'affollata conferenza stampa che ha visto la presenza, tra gli altri, dei due protagonisti Stefania Rocca e Alessandro Preziosi, oltre che del regista Graziano Diana e del produttore Luca Barbareschi. Presenti anche il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il direttore del Centro Studi Nino Paino e il dottor Edoardo Bongiorno, vero protagonista della "fiction" per tutto il materiale "storico" che ha messo a disposizione.
Stefania Rocca in una scena del film tv Edda Ciano e il comunistaE' stata presentata come una fiction anomala, Edda Ciano e il comunista. Il format è in effetti insolito, visto che si tratta di un unico film televisivo di circa due ore di durata, così come insolita è l'origine letteraria: un romanzo biografico di Marcello Sorgi (ex direttore del TG1 e del quotidiano La Stampa) che narra dell'"impossibile" amore tra Edda Ciano, figlia di Mussolini e tra le figure più rappresentative del fascismo, condannata al confino alla fine della guerra sulla piccola isola di Lipari, e il militante comunista Leonida Bongiorno, partigiano tornato sulla stessa isola, sua terra natale, e accolto come un eroe. Il film, diretto da Graziano Diana e interpretato da Stefania Rocca e Alessandro Preziosi nei due ruoli principali, si avvale di un attenta, minuziosa ricostruzione storico-scenografica per gettare luce su una vicenda poco nota, un amore inconfessabile e disperato, comprensibilmente fonte di imbarazzo per entrambe le parti coinvolte, sul teatro di un Italia appena uscita da un conflitto dilaniante.
Co-prodotto da Rai Fiction e dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, e programmato per domenica 13 marzo su RaiUno, il film è stato presentato in un'affollata conferenza stampa a Roma, alla presenza di Fabrizio Del Noce, responsabile proprio di Rai Fiction, dello stesso Barbareschi, del regista e dei due attori protagonisti, oltre che dell'autore dell'opera letteraria originale.
Il primo a prendere la parola è stato Del Noce: "Sono passati sei anni dalla miniserie in due puntate Edda, che raccontava la parte immediatamente precedente della vita di Edda Ciano. In seguito ci è stata proposta l'idea di trasformare il libro di Marcello Sorgi in una fiction, e quello che ne è venuto fuori è stata una fiction inusuale, in un'unica puntata. E' comunque un'opera molto commovente, che racconta di un'amore che avvicina due persone apparentemente opposte, ma è anche uno spaccato d'epoca che mostra la crudeltà di misure come il confino, specie se applicate a persone che non avevano commesso nessun crimine. La trovo una storia umanamente molto bella, che racconta un momento della storia del nostro paese su cui forse si può iniziare a riflettere". Barbareschi ha confermato: "Ho prodotto il film innanzitutto perché è una storia d'amore, che prescinde dai personaggi: potrebbero esserne protagonisti, che so, la figlia di Kennedy e un rivoluzionario cubano, e funzionerebbe lo stesso. Io all'inizio volevo addirittura portarla in sala, perché credo abbia tutte le caratteristiche per funzionare anche al cinema: ma da noi non c'è ancora l'abitudine a giocare su piattaforme diverse. E' una storia universale, che emoziona: per me tutte le storie devono essere come delle palestre emotive per gli attori. In questo, Sorgi ci ha dato un materiale iniziale che era perfetto, un libro in cui c'era già tutto. Non a caso, abbiamo già opzionato il suo lavoro successivo, intitolato Le donne e il vulcano".
"Io avevo già tentato senza successo di acquistare i diritti del libro", ha rivelato Stefania Rocca. "Non mi è stato possibile perché non avevo nessuna casa di produzione alle spalle. Quando il ruolo, in seguito, mi è stato offerto, sono stata molto contenta; ma quando mi sono davvero avvicinata al personaggio ho iniziato a sentirmi spaventata. E' un personaggio estremamente complesso, forte, passionale ma anche molto fragile. Mi sono documentata tantissimo sulla figura di Edda Ciano, ho cercato tutto ciò che potevo cercare, compresi i filmati d'epoca che mi sono stati in gran parte forniti dalla Rai. Alla fine, però, ho capito che il film era un capitolo a sé, e che dovevo metterci innanzitutto la mia recitazione. Dovevo rappresentare una donna e la sua intimità: una donna che ha avuto il coraggio di ricomporsi, di ricostruire sé stessa".
Anche Alessandro Preziosi ha voluto descrivere il suo personaggio: "Doveva essere per prima cosa un personaggio vivo. Dovevo cercare di capire cosa volesse dire essere un superstite, qualcuno che è sopravvissuto al posto di qualcun altro: è un concetto difficile da capire, per noi che la guerra non l'abbiamo vissuta. In questo, dovevo mostrare la capacità umana di aprirsi all'amore nonostante la sofferenza. Sul film, credo sia importante l'opera di documentazione che svolge: la televisione può avere la funzione di gettare luce su certi periodi storici, nel momento in cui gli altri mezzi di comunicazione non riescono a farlo. Per lo spettatore rimane un mezzo più comodo di altri per svolgere questa funzione: è importante che film come il nostro riescano ad assolverla".
"E' un film che ho cercato accanitamente", ha detto il regista Graziano Diana. "Mi sono subito preziosirocca5.jpginnamorato del libro, e quando ho chiesto i diritti, mi sono reso conto che avevo tanti concorrenti. E' una bellissima storia d'amore, e le storie d'amore sono le storie per immagini per eccellenza: ci danno la possibilità di illuminare un'epoca attraverso un'ottica privilegiata. Qui ci sono due personaggi che sono segretamente legati proprio da ciò che dovrebbe dividerli, cioè dalle loro ferite. Le lettere di Edda Ciano ci parlano di una donna colta, ricca di sentimenti, ma anche fragile, indifesa: i suoi 35 anni non valgono come quelli di Leonida, lui sente di avere una vita davanti, lei al contrario è consapevole di essersi lasciata i suoi anni migliori alle spalle".
"Quando mi sono imbattuto in questa storia, e ho deciso di raccontarla, ho pensato subito che sembrava un film", ha confessato Sorgi. "Ma è stato solo quando ho incontrato Graziano che ho pensato che potesse diventarlo davvero. La seconda persona che mi ha dato questa certezza è stato Luca Barbareschi: mi ha detto semplicemente 'Guarda, è già un film. Consideralo già fatto'. E' stato di parola, e il risultato mi è piaciuto molto: ci ho ritrovato perfettamente il libro, pur coi necessari adattamenti. Credo sia anche una grande storia di erotismo, le lettere tra i due mostrano un grande coinvolgimento passionale. E poi è uno straordinario racconto dell'Italia com'era, e forse può dirci molto anche su com'è oggi". (Movieplayer.it).

L'abbandono di Porto delle Genti ..e non solo (di Piero Roux)

In tutt’altre faccende affaccendata….. l’amministrazione ha perso il controllo delle isole amministrate non accorgendosi dei bisogni ed istanze della gente e permettendo uno scempio continuo e programmato del proprio territorio.
Lunga è la lista delle inadempienze di quella che da anni- tra l’ilarità ed il “pernacchiamento” di molti- continua a definirsi amministrazione comunale eoliana : nessuna misura atta a bloccare il fenomeno di branchi di cani erranti per l’isola; nessun intervento preventivo per impedire le piccole e grandi frane che periodicamente rovinano sulle principali e periferiche arterie viabili; totale assenza di piani particolareggiati per il decoro urbano; colpevole mancata individuazione di aree per la localizzazione delle antenne telefoniche che ha causato il loro moltiplicarsi nel pieno centro storico e ……via discorrendo.
Ma non sono solo questi i problemi: se e quando l’amministrazione si muove, lo fa a tutela di organizzazioni private o parastatali, che niente hanno a che vedere con gli interessi degli eoliani e che- puntualmente- prospettano degli interventi sul territorio deturpanti , sovradimensionati o “puzzolenti “ (leggasi depuratore).
I signori componenti l’amministrazione locale, oltre a non occuparsi di programmazione a breve e lungo termine, non trovano –nemmeno- il tempo di occuparsi della gestione quotidiana: pulizia delle spiagge, diserbamento delle strade, cura del verde pubblico, pianificazione dei periodi di chiusura degli esercizi pubblici ecc.
Riponendo il mio personale “cahier de doléance”, mi preme- in particolare- denunciare lo stato di totale abbandono di Porto delle Genti; ieri spiaggia dei piccoli e giovani liparesi, oggi discarica a cielo aperto.
Nessun amministratore ha -fin’ora -azzardato un progetto di ripascimento di questa spiaggia che è stata e resta nell’incoscio collettivo, la spiaggia dell’approdo della salma del Patrono lasciando alla iniziativa di privati ,la cura ed il mantenimento di quello che resta di una spiaggia ormai sparita.
Ai posteri il giudizio sul bilancio di quanto non fatto e ai presenti , che hanno ancora a cuore queste isole, ilcompito di rimboccarsi le maniche e sostituirsi all’amministrazione ripulendo la spiaggia.

P.S.Utile la visione del video

Piero Roux





Quale futuro per Lipari e le cinque isole minori Intervista di Mario Di Paola al prof. Gangemi sulle previsioni di sviluppo per i prossimi venti anni. Le valutazioni di Bruno

Mario Di Paola (Gazzetta del Sud)
Il Comitato regionale per l'Urbanistica nella seduta del 10 scorso ha approvato il testo definitivo del Piano regolatore di Lipari, dopo il parere favorevole espresso dal Consiglio regionale dell'Urbanistica. Il Prg si estende su Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi (Salina, com'è noto, si articola su tre Comuni autonomi). Il Prg comprende anche il Regolamento edilizio e le Norme tecniche di attuazione. Questi due elaborati rappresentano la parte normativa del Piano con la prescrizione di modalità di realizzazione e di gestione degli interventi previsti. È un fatto di portata storica per Lipari e le consorelle minori se si pensa (come riassunto nella scheda) che l'iter si trascina da un quarto di secolo con l'incarico iniziale ad un gruppo di tecnici qualificati (Fabio Basile, Rosanna Galletti, Giuseppe Gangemi, Giuliano Nicola Leone (capogruppo), Ettore Mocchetti). Tra adeguamenti e incombenze varie si giunge al maggio 2007. Dopo la pubblicazione e il deposito delle osservazioni dei cittadini, cui sono state fornite le adeguate controdeduzioni dai progettisti, tutti gli elaborati del Piano sono stati trasmessi all'assessorato regionale Territorio e Ambiente alla fine dell'anno 2008. Finita la fase comunale si è avviata quella regionale che, con il recente voto del CRU n.303 del 16.02.2011, potrà concludersi in via definitiva nel giro dei prossimi tre mesi con il Decreto che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia. Spetta adesso al Consiglio comunale di Lipari esprimere, su proposta dell'Ufficio Tecnico, eventuali controdeduzioni al voto del CRU entro 30 giorni dalla notifica. Anche stavolta in caso di incompatibilità, potrà essere chiamato il Commissario ad acta.
Ma quali sono in sintesi le linee principali del Prg? Lo abbiamo chiesto al prof. Giuseppe Gangemi, che ha seguito con tenacia la vicenda eoliana e che potrebbe, peraltro, scrivere un libro sulle travagliate storie degli strumenti urbanistici di importanti centri della provincia, come Barcellona dove manca solo la determina di un dirigente comunale per la pubblicazione del Prg.
«Ci siamo mossi – spiega il professionista – su precise direttrici: la gestione del territorio e i diritti del regime dei suoli in atto; uomini, manufatti e prospettive di sviluppo nella costituzione del Parco dei Vulcani; rapporti tra Piano Regolatore e Piano Paesistico: realtà storiche e ambientali; riqualificazione di termalismo, balneazione, cultura e turismo; progetti negoziati e azioni di programmazione concertata presenti e futuri; portualità e infrastrutture per l'accessibilità,insediamenti umani e servizi.
Quali sono i dati essenziali su tutela dell'esistente e incremento edilizio?
«Particolare attenzione è stata riservata ai diversi centri storici (zone A2) delle sei isole e agli antichi insediamenti di interesse ambientale preminente (A3), cui si affiancano un elevato numero (zone A1) di manufatti e complessi sparsi (masserie, casali, case rurali, mulini e manufatti specialistici e/o di carattere etnoantropologici) di particolare valenza e interesse storico-architettonico. È previsto un incremento di popolazione residente di circa 1.000- 1.300 abitanti sino all'anno 2024, su una popolazione di 12.000 abitanti registrata nel 2004. Nelle zone B (edificabili) è previsto un incremento di circa 400 nuovi vani e nelle zone C (espansione) di circa 1.000 nuovi vani, oltre a 2.048 nuovi vani per strutture ricettive alberghiere per complessivi 4.100 nuovi posti letto potenziali. Molto dettagliate sono le distinzioni previste nelle zone agricole (zone E), caratterizzate in modo da garantire il paesaggio agrario tipico eoliano insieme con una sua qualificata utilizzazione e valorizzazione».
Si può dire che il Prg incida anche su problemi infrastrutturali?
«Sì, se si pensa alla strada di circonvallazione di Canneto, alla strada per la via di fuga a Vulcano e il parcheggio all'approdo di Stromboli. Anche le questioni poste dalle nuove norme di programmazione commerciale hanno trovato accoglienza. Problemi di maggior dettaglio potranno essere risolti nelle prossime prescrizioni esecutive che sono costituite dai Piani Urbanistici Esecutivi o Piani Particolareggiati già in corso di redazione».
Per quanto tempo si estendono gli effetti potenziali del nuovo Piano?
«Con il parere favorevole del CRU viene inaugurato uno scenario di azioni di sviluppo per le Eolie, in una prospettiva di programmazione certa dimensionata per i prossimi vent'anni». Sin qui, sotto il profilo tecnico, il prof. Gangemi.
Molto positivo il giudizio politico del sindaco Mariano Bruno reduce da un tour di promozione dell'isola tra Berlino e Roma: dalla Bit alla presentazione della fiction "Edda Mussolini e il comunista", girato interamente a Lipari e che va in onda stasera su Raiuno. Sul Prg, il primo cittadino non nasconde grande soddisfazione. «Mentre mi avvio a conclusione del mio mandato – dice –, ritengo un onore e un merito per la mia Amministrazione portare a compimento una delle pietre miliari per lo sviluppo del territorio di cui si parla da 30 anni. il Prg servirà a dare ordine, a dettare regole condivise che consentano di armonizzare le nostre isole a quell'idea di patrimonio dell'umanità che l'Unesco suggerisce al mondo. Gli eoliani devono sentire l'orgoglio e la responsabilità di questo ruolo, consapevoli di dover proteggere al meglio il territorio per armonizzare sviluppo e difesa delle risorse paesaggistiche».
Quali sono le problematiche aperte per l'arcipelago?
«Collegamenti stabili, portualità moderna e sicura, servizi efficienti sono le tappe di un programma al quale stiamo lavorando da anni con entusiasmo e senso di responsabilità. Lo strumento urbanistico, con le sue preziose indicazioni, è un elemento essenziale di sviluppo organico senza il quale tutto è relativo. Auspico che la sua applicazione, modulata sulle esigenze in divenire delle sei isole avvenga armonicamente, nel rispetto delle risorse ma anche delle attività degli eoliani».
Alcune delle problematiche elencate da Bruno, facevano parte anche del programma di Giacomantonio. Sono i "tempi lunghi" delle questioni liparote. Oggi "questo" Prg viene consegnato alla valutazione delle forze economiche e sociali, nonché politiche, di Lipari. L'auspicio è che si avvii un confronto costruttivo che non venga inquinato dai veleni di una campagna elettorale lunga ancora più di un anno.
Una lunga storia
L'incarico per la redazione del Prg è stato dato nel 1987 ad un gruppo di tecnici qualificati. Ma lo schema di massima è stato approvato solo 10 anni dopo, con la consegna degli studi geologico e agricolo-forestale. Il progetto definitivo del Piano era stato presentato nel marzo del 2004. Per l'incompatibilità dei consiglieri comunali, la Regione ha nominato nel novembre 2005 un Commissario ad acta. Si è dovuto però attendere, con la nuova normativa comunitaria, la redazione di un apposito studio per la valutazione di incidenza ambientale. Pubblicazione, ricorsi, controdeduzione e definitivo invio all'Assessorato nel 2008. Ora la fase finale