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lunedì 25 luglio 2011

Il capo della Protezione civile domani a Vulcano

Il prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione civile, domani sarà nelle Eolie. Il suo arrivo è previsto alle 11,00 a Vulcano. Sarà ricevuto dal sindaco di  Lipari Mariano Bruno, da altri componenti l'amministrazione comunale, oltre che ovviamente dalle Forze dell'ordine.

Canneto: problemi vecchi e nuovi. Lettere al direttore

Gentile direttore,
Vorrei utilizzare alcune righe del suo notiziario per raccontare brevemente una piccola disavventura vissuta oggi da una famiglia di villeggianti miei conoscenti i quali, stamane, sono partiti da Lipari con la propria auto per trascorrere una giornata di mare a Canneto, ma arrivati nella frazione non sono bastati due giri completi di Marina Garibaldi e via C. Battisti per trovare un parcheggio così, dovendo escludere altri lidi per le condizioni meteo  e non volendo rischiare una multa per divieto di sosta, hanno deciso di tornarsene a Lipari dove, dopo un’altra mezz’ora di ricerca, sono riusciti a trovare un parcheggio libero.
E’ normale tutto questo in un paese che si vanta di avere la bandiera blu?
Un’altra piccola osservazione: sempre a Canneto si è installata da qualche giorno una bancarella di dolciumi (di fronte al Miramare) praticamente sulla sede stradale, di una strada a doppio senso di marcia, nonché molto trafficata. Chi ha dato l’autorizzazione ha pensato che un bambino che voglia comprare delle caramelle rischia seriamente la vita?
Un ultimo appunto: sempre a Canneto, nella scalinata che conduce all’ex spiaggia bianca, ormai da anni si registrano continue falle ( spesso di notevole entità) in una tubazione della condotta idrica.
Non si contano più le innumerevoli segnalazioni fatte agli uffici competenti, gli scivoloni (fin’ora senza gravi conseguenze) dei numerosi turisti che percorrono la scalinata e soprattutto le tonnellate di acqua potabile finite inutilmente in mare.
Cordiali saluti
Angelo Natoli

Tirrenia passa a Cin, firmato contratto d'acquisto

Cin acquisisce Tirrenia. E' stato, infatti, firmato il contratto di acquisizione del ramo d'azienda di Tirrenia da parte di Compagnia Italiana di navigazione. I soci di Cin (Marinvest, Grimaldi Group e il gruppo Moby) "hanno deciso di procedere con l'acquisto della compagnia statale salvaguardando per il futuro la continuità territoriale e i livelli occupazionali". Lo rende noto un comunicato.
Il contratto è stato firmato dal commissario straordinario di Tirrenia Giancarlo D'Andrea e dall'amministratore delegato di Cin Ettore Morace presso gli uffici di Legance, i consulenti legali dell'acquirente. In una nota, Tirrenia conferma che il contratto è stato stipulato "nel rispetto delle previsioni procedurali e secondo le previste tempistiche", con Cin "risultata aggiudicataria della procedura di evidenza pubblica a suo tempo conclusa".
Il contratto, si legge nella nota di Cin, "prevede l'acquisto del marchio 'Tirrenia', di 18 navi e delle linee attraverso la convenzione che verrà stipulata con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; sono esclusi dall'acquisizione la Siremar, i fast ferries, le proprietà immobiliari e le opere d'arte".
Il piano industriale di Cin "prevede il mantenimento dell'intero organico, la sostituzione immediata del naviglio obsoleto, il potenziamento della rete commerciale, l'adeguamento degli standard di bordo ai livelli internazionali e il miglioramento immediato dei servizi e delle condizioni di viaggio dei passeggeri". Il passaggio di Tirrenia a Cin - conclude la nota - "rimane ancora condizionato all'ottenimento del via libera antitrust da parte della Commissione Europea e interverrà definitivamente solo in tale data".
'L'acquisizione di Tirrenia da parte di Cin chiude con successo una lunga e complessa procedura di privatizzazione, salvaguardando il futuro industriale dell'azienda e il posto di lavoro di tutti gli oltre 1.000 lavoratori'. Cosi' il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, a proposito della firma del contratto d'acquisto di Tirrenia da parte della Compagnia Italiana di Navigazione .

Strade e ordinanze di chiusura come soluzione ai problemi? Ci scrive Luciano Mollica

Riceviamo e pubblichiamo:
Premesso che il mio intervento riguardo alla strada di via Adua e via Palermo voleva essere una provocazione, so benissimo che si tratta di strade comunali, come si evince dallo stradario Comunale e non dalla mappa catastale. Il problema risale a monte. E qui mi rivolgo al sig. Sindaco del Comune di Lipari. Come dichiarato dalla sig.ra Paola Martello l’ordinanza di chiusura risale al lontano“2002”. All’epoca poteva essere giustificata la chiusura della strada,  dopo circa nove anni il problema doveva essere risolto non emettendo una nuova ordinanza di chiusura ma trovando delle soluzioni alternative. Volevo ancora una volta segnalare la strada di “via Golia”, che per un tratto è a rischio  crollo, tenendo anche conto che frane ed erbacce hanno ristretto la strada. Anche qui per risolvere il problema sarà sicuramente emessa ordinanza di chiusura?
Cordiali saluti
 Luciano Mollica

Avviso. Fermo del dissalatore. Probabili riduzioni nell'erogazione idrica

Si porta a conoscenza la gentile utenza che l’impianto di dissalazione di Canneto sarà interessato da  un fermo impianto a partire dalle ore 12,00 di oggi fino alla tarda serata del 26/07/2011.
A seguito del suddetto fermo potranno verificarsi riduzioni nell’erogazione idrica sull’isola di Lipari, ed, in particolare,  nella frazione di Canneto, pertanto, per eventuali urgenze il personale dell’Idrico sarà a disposizione degli utenti negli orari di ufficio presso i locali di Via Maurolico ed ai seguenti numeri telefonici 090/9887512-516-514-515.
L'Ufficio Idrico  

Unci. Nessun inquinamento ambientale riscontrato dall'ARPA

Nessun inquinamento ambientale nel mare di Unci (Canneto) a seguito dei lavori alla rete di adduzione del dissalatore. La conferma arriva dai tecnici dell'ARPA di Messina che stamani hanno effettuato il previsto sopralluogo nell'area ed effettuati i relativi campionamenti. Come da noi anticipato il "liquido grigiastro", che finiva in mare e che aveva fatto scattare l'allarme e anche una segnalazione-denuncia da parte del Codacons alla Procura della Repubblica e al Circomare, null'altro era che acqua salmastra mista a sabbia.
Dopo questo sopralluogo, effettuato anche alla presenza degli uomini del Circomare Lipari, della ditta esecutrice dei lavori e dell'assessore Corrado Giannò, il cantiere (solo sospeso e non sequestrato) potrebbe riprendere a breve la sua attività (si presume già da domani) per completare nel più breve tempo possibile l'attività che, come è stato ribadito dallo stesso esponente della giunta Bruno, nulla ha a che fare con quello che è il contestato impianto di depurazione di Canneto Dentro. La ditta, infatti, sta procedendo a montare delle valvole di sfiato che consentiranno di eliminare le bolle d'aria che si creano nella condotta, limitando la capacità funzionale.
Per quanto riguarda l'annunciata denuncia per "procurato allarme" sembra che non sarà compiuto alcun passo indietro. Tutto lascia presumere, quindi, che la questione finirà davanti agli organi di giustizia. Dall'altra parte, chi ha sollevato la questione dello scavo e dello sversamento, mette sul piatto "l'infelice tempistica" nell'esecuzione dell'opera, cioè durante la stagione estiva.

Servizi igienici a Marina Corta nei locali della ex biglietteria aliscafi. L'interrogazione-proposta di Lo Cascio

Oggetto: interrogazione su disponibilità servizi igienici pubblici a Marina Corta.
Gentile Signor Sindaco,
a Marina Corta sbarcano i visitatori provenienti da diverse località siciliane e calabre, ai quali si aggiungono i passeggeri delle navi crociera; ogni giorno, si tratta di miglialia di persone, alla cui comprensibile esigenza di accedere a servizi igienici pubblici fanno fronte i locali esercizi commerciali, dove si verificano però inevitabili fenomeni di congestionamento; la percezione generale è che, anche come elementare forma di accoglienza, la disponibilità di servizi igienici autonomi costituirebbe un fatto positivo e apprezzabile. Fino a qualche anno fa, esistevano ed erano utilizzate a tale scopo le toilettes presenti nei locali dell’ex-biglietteria, conferiti – insieme ad altri immobili – come quota del Comune di Lipari nell’ambito della società Lipari Porto. Ad oggi, tale società – della quale l’Ente è socio di minoranza, ma è comunque socio – non ha di fatto avviato alcuna attività; i locali sono stati ristrutturati – e, suppongo, dotati di servizi igienici – ma restano chiusi e improduttivi. La stessa società registra un passivo annuale di circa 140.000 euro, al quale si aggiunge il decreto ingiuntivo avanzato per conto di funzionari comunali pari a circa 500.000 euro, oggetto di un’autoconvocazione consiliare della quale il sottoscritto è primo firmatario, presentata due anni fa ma ancora indiscussa. Ipotizzando un “gettone” di ingresso di 50 centesimi di euro per l’accesso a detti servizi, si potrebbe compensare – almeno parzialmente – il passivo accumulato dalla Lipari Porto e, al contempo, garantire occupazione stagionale a personale qualificato; ma, soprattutto, offrire un servizio la cui assenza non è certamente motivo di vanto per una delle principali località turistiche di un arcipelago riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità”.
Per tale ragione, con la presente interrogazione intendo conoscere:
1) se Lei condivide tale proposta o, nel caso opposto, apprendere i motivi di una Sua eventuale contrarietà;
2) nel caso, invece, che questa sia da Lei condivisa, quali sarebbero i passaggi amministrativi e i relativi tempi per avviare una richiesta in tal senso alla società Lipari Porto, della quale il Comune di Lipari è socio con una quota del 30%.
Permettendomi di sollecitarLe una cortese ma celere risposta, in considerazione del fatto che siamo già in piena stagione turistica, porgo distinti saluti
 Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà

Vico Cairoli. Non solo le transenne...ma anche una buona dose di inciviltà

Non per rigirare il coltello nella piaga ma, dopo questa foto scattata ieri sera, è necessario tornare sull'argomento.
Dopo il posizionamento delle transenne "dissuadenti" (con limitazioni più che evidenti al transito di carrozzelle, disabili ecc..) c'è forse qualcuno che pensa che coloro che risiedono nel vicolo, o chi a vario titolo vi accede, non abbiano nemmeno il diritto di uscire o entrare con una bicicletta, con un passeggino e quasi quasi nemmeno a piedi.
Ieri sera praticamente l'accesso (come da foto) era "out". Limitatissimo lo spazio anche per i pedoni. Superficialità, arroganza o inciviltà?

Un tavolo tecnico per il Parco delle Eolie. La proposta di Sauerborn (Noi consumatori)

Con riferimento alla questione del parco delle Eolie, sul quale più volte siamo intervenuti nell’interesse della comunità eoliana, in ultimo proprio in occasione delle riunioni tenutesi a Palermo a conclusione di una serie di tavoli tecnici svolti presso l’Assessorato al Territorio per la trasmissione di quanto di competenza della Regione Siciliana sentita anche la comunità locale, ci facciamo promotori dell’ampliamento del tavolo tecnico di lavoro, di cui fanno già parte associazioni eoliane e sostenitori della cultura microinsulare, per discutere con le tutte istituzioni preposte al fine di giungere ad un’Idea di Parco veramente sostenibile che veda l’uomo, la presenza antropica non mortificata ma protagonista della tutela e salvaguardia del proprio territorio.
Siamo per un Parco delle Eolie condiviso e per questo SOSTENIBILE la cui definizione nasca dal basso, dalla gente, da chi vive nelle isole minori della Sicilia.
Nei mesi scorsi le polemiche e i conflitti sorti nella popolazione eoliana sul parco e sui possibili “limiti” che questo potrebbe porre sulla possibilità di sviluppo della comunità microinsulare, ha portato agli onori della cronaca quello che è un fatto assodato tra la popolazione delle isole minori e cioè che non può esserci un parco sostenibile senza la condivisione della base locale.
Speriamo che il Ministro Prestigiacomo Vorrà sentire le nostre ragioni e confrontarsi sui temi che stanno a cuore agli eoliani che non sono, è bene ribadirlo, speculatori o distruttori del proprio territorio ma solo gente che vuole innanzitutto CAPIRE il come e il perché delle cose. 
Roberto Sauerborn

Unci e lavori. L'intervento di Roberto Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo 
Ho letto, con interesse, gli interventi in merito ai lavori in corso nella spiaggia di Unci.
Giusto per la cronaca, per chi non avvesse avuto modo di vederlo, invio foto del cartello posizionato
dopo le varie segnalazioni fatte alle Autorità competenti. Cartello che, fra l'altro, dopo qualche giorno è stato rimosso e sostituito con un pannello (visibile ancora oggi) nel quale sono indicati alcuni elementi riferiti alle opere per il dissalatore mentre alcune indicazioni riportate nel cartello prima affisso e dopo rimosso non ci sono più. Poco male.
Ma, considerato che nel cartello, di cui alla foto allegata, viene genericamente indicato un intervento..,
la domanda che, oggi come ieri, alla quale i cittaddini e le associazioni non hanno avuto ancora risposta è:
- che intervento si sta facendo nella spiaggia di Unci a Canneto?
- è stata eliminata una bolla d'aria nelle tubazioni o altro ?
- è stato realizzato un nuovo appresamento o altro ?
per riassumere, in sostanza, in modo concreto e dattagliato, cosa è stato fatto o cosa si deve ancora fare ??
Queste sono le domande alle quali, con chiarezza, nessuno ancora oggi ha dato risposta.
Certo sarebbe stato opportuno informare, preventivamente e/o contestualmente la popolazione, nella massima trasparenza, quanto meno per poter dire " stiamo lavorando per Voi in pieno Luglio, in piena stagione turistica, ma fra i mali dobbiamo scegliere il minore in quanto............"
Al di la dei disagi del caso, mi pare che i cittadini abbiamo anche il pieno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, soprattutto con i tempi che corrono.-
Il buon senso vorrebbe che, invece di ricercare eventuali responsabilità dei cittadini e delle associazioni che hanno sollevato la questione, venisse fornita una corretta informazione delle opere che si vanno a realizzare sempre per il principio che chi paga le opere sono gli stessi cittadini ed un opera, di vitale importanza per il paese, il cui costo complessivo, come si evince dal cartello, ammonta ad euro  14.427.777,87 euro merita tutte le attenzioni del caso, altro che procurato allarme.-
Ritengo che cittadini e le associazioni non sono certo degli irresponsabili che, con le loro segnalazioni,  vogliono arrecare danni all'economia turistica, l'unica che ormai, bene o male, ci fa campare tutti.- 
I cittadini e le associazioni hanno un interesse primario a tutelare il loro territorio ed il turismo, elementi essenziali della nostra economia.
Roberto Piemonte

L’ultima dell’USTICA LINES di Aldo Natoli

Ho appreso che nel porto di Reggio Calabria chi s’imbarca per raggiungere le Eolie può portare un solo bagaglio avente le misure di 60x40x20, per intenderci quelle di un trolley. Per l’eccedenza di misura viene applicata una maggiorazione sul biglietto di 6 euro. Lo stesso importo viene applicato per ogni bagaglio aggiunto. Si tratta quindi di un “balzello” che incide notevolmente sul costo del biglietto di una famiglia. Poiché non mi sembra che tale  disposizione sia inserita nel regolamento contrattuale  riportato nel retro del biglietto, e che venga applicata dalle altre agenzie, ritengo che l’Amministrazione Comunale farebbe bene a vederci chiaro e subito, sia per tutelare i passeggeri, sia per la caduta negativa che l’imposizione ha sul turismo dell’isola

Eolie. Isolate le isole minori.

Un forte vento da nord-ovest sta investendo le Eolie. Con il mare forza 5/6 sono isolate Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi, Filicudi e Alicudi. Out anche i collegamenti con Napoli, Reggio Calabria, Messina e Palermo. Da Milazzo alle 7,50 è partito un mezzo dell'Ustica Lines alla volta di Vulcano-Lipari. Non è detto che possa raggiungere anche Salina. Da e per Milazzo viaggiano anche i traghetti Siremar e Ngi

domenica 24 luglio 2011

POSTE: LAVORATORI STREMATI E SERVIZI A RISCHIO

COMUNICATO STAMPA  della Federazione Lavoratori Poste / Segreteria  Regionale Sicilia
Nel periodo estivo negli uffici postali e nel settore recapito si raggiunge l’apice dello stress tra i lavoratori di Poste e nonostante gli sforzi, la buona volontà e tanta consapevolezza per la crisi economica, che colpisce anche la più grande azienda dei servizi nel paese, non si vede via di uscita se non si affronterà, a brevissimo tempo, una radicale riorganizzazione nei servizi finanziari (ufficio postale) e servizi postali (recapito e logistica).
Abbiamo contribuito al risanamento e all’attivo di bilancio di Poste - afferma il Segretario Regionale CISL SLP Giuseppe Lanzafame - ma non è consentito tentennare, o peggio, non considerare che i servizi, i lavoratori e la clientela, abbiano la necessità di strumenti a supporto per un’accettabile condizione di lavoro e per rendere una qualità del servizio. La mancanza di risorse crea disagio e tanta tensione. I riferimenti aziendali nei territori non sono nelle condizioni di poter decidere nulla e quindi anch’essi in grande difficoltà. Questi ultimi però sono relegati a un compito di pressioni nei confronti dei più esposti, “interfaccia con il cliente”, per raggiungere obiettivi di vendita, praticamente impossibili.  La politica nel settore commerciale andrebbe, a nostro avviso, rivista con una seria formazione del personale, considerando le potenzialità del mercato. Non è tollerabile – sottolinea Lanzafame - che la clientela permanga ore ed ore, dentro uffici angusti, per l’erogazione del servizio. Naturalmente uno dei motivi è la palese carenza di sportellisti.
Stessa condizione nel settore del recapito - aggiunge il Segretario Provinciale CISL SLP Gisella Schillaci - dove i lavoratori non sono nelle condizioni di sostenere la mancata sostituzione del personale in ferie o assente per lunghi periodi, mancanza di strumenti, (motomezzi e automezzi); le ire dei clienti per la mancata consegna della posta ma, soprattutto, non si giustifica tanta improvvisazione nell’azienda. Purtroppo quello che più spaventa è la disaffezione della clientela e la rassegnazione dei lavoratori che ormai sono davvero al limite. Si improvvisano soluzioni tampone anche a volte fuori dalle regole pur di “rimediare” alle carenze e alle emergenze.
“E’ in sostanza impossibile - conclude Gisella Schillaci - consegnare la gran mole di lavoro in arrivo, specie in questo periodo con migliaia di raccomandate al giorno da recapitare, per una disorganizzazione interna e, quindi, un’assoluta inadempienza rispetto agli accordi sottoscritti tra azienda e sindacati. Molti dei diritti sanciti dal contratto sono messi in discussione, dal rispetto dell’orario alle intimidazioni che contribuiscono al nervosismo”.
2Le agognate ferie estive, ad esempio - riprende il Segretario Regionale - sono elargite senza programmazione e solo se tra colleghi si trova un compromesso, si potrà fruire del diritto. In azienda non vi sono visibili parametri per stabilire la quantità del proprio carico di lavoro, quindi, l’azienda in modo discrezionale dichiara, in maniera flessibile, gli organici e la quantità del lavoro. Occorre ridefinire trasparenza ed etica per una sana competizione.  L’inquietudine, la stanchezza, la sfiducia e la mancata programmazione dei servizi, induce molti lavoratori a lasciare il lavoro per la pensione, unica via per uscire dallo stress quotidiano. La CISL è profondamente preoccupata - continua Giuseppe Lanzafame - per lo stato di cose che, senza un convinto progetto, determinerà una prospettiva di fortissima precarietà. Per questo motivo, vigilando e denunciando evidenti storture ci prepariamo, al rientro delle vacanze, ad aprire una vertenza poste in tutto il territorio, allo scopo di rilanciare questa azienda, garantendo occupazione e qualità del servizio”.

Via Conti. Situazione di pericolo. La segnalazione di Sabatini

Signor Sindaco,
allegate alla presente, Le invio due foto dalle quali si può rilevare il pericolo imminente per chi percorre i maciapiedi della via Isa Conti Eller Vainicher. Credo sia il caso di intervenire ugentemente.
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale Nuovo Giorno

"Quando per primo è il comune a violare principi e contenuta". Lettera aperta del geom. Peppe Cirino

Riceviamo dal geometra Peppe Cirino e pubblichiamo:
In questi giorni si parla tanto di divieti, barriere e dissuasori, ai quali aggiungerei l’arredo urbano presente nelle aree pubbliche delle nostre isole. Si parla tanto di regole e rispetto delle stesse, si parla di Piano Paesistico. Ed a tal proposito mi chiedo come si possa pretendere l’applicazione delle norme presenti in detto strumento urbanistico, quando per primo è lo Stato, nella figura dell’Ente Locale (Comune) a violarne i principi e contenuti.
E’ troppo facile dire agli altri fate quello che dico e non fate quello che faccio; è troppo facile vietare ed imporre norme (a volte fin troppo restrittive), che non sortiscono gli effetti sperati.
Non c’è da stupirsi se i cittadini violano le norme e le regole se infondo, l’esempio dato dalle istituzioni è proprio questo. Ed è infatti il cattivo esempio che, sprona ed impone a ONESTI CITTADINI di vivere nell’illegalità e nell’incertezza.
Domando ai miei concittadini, se hanno mai notato quanto brutto ed improprio sia l’arredo urbano del nostro paese, sparso un po’ qua è la con il metodo ad muzzum. Vi domando se avete notato quanto brutti e squallidi siano i dissuasori posizionati per le vie del nostro paese, per non parlare della recente collocazione in prossimità delle biglietterie aliscafi di squallidi paletti di colore bianco e rosso di tipo non AMOVIBILI o dei patetici VASI SU RUOTE, spostati a seconda delle esigenze degli AMICI. E bene a tutti questi elementi si può applicare a mio avviso, il termine che in più articoli del Piano Paesistico viene utilizzato per definire brutture e sfregio del paesaggio e cioè: DETRATTORI…
Ma il Comune di Lipari, non dovrebbe richiedere il preventivo parere della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina, prima di collocare e posizionare elementi di arredo e dissuasori nel proprio territorio, al fine di valutarne l’impatto ambientale? Oppure detti elementi vengono collocati senza nessuna autorizzazione e pianificazione da parte dell’Ente preposto alla tutela dei vincoli?
La collocazione di un così alto numero di strumenti di dissuasione non può non mettere in evidenza quello che è davanti agli occhi di tutti, e cioè un palese fallimento dell’Amministrazione nel ruolo fondamentale di educatore del cittadino al rispetto delle regole. O forse questo clima di anarchia ed inciviltà diffusa torna a vantaggio di qualcuno?
Il dato di fatto e che,i a parlare di legalità e rispetto, si rischia di essere presi per matti, se si è politici si perdono voti , se si invocano i diritti si rischia di essere perseguitati.
Vengono rispettate per le opere pubbliche, le prescrizioni che la Soprintendenza impone ai normali cittadini che, fanno richiesta di Autorizzazione Paesaggistica? Non ho potuto fare a meno di notare per le vie delle nostre isole pavimentazioni in cemento anziché in pietra, pluviali in plastica anziché in rame e cotto ed infissi in alluminio come quelli presenti al palazzo dei congressi di Lipari.
Ritengo quindi che l’esempio, sia una linea guida importante per istruire i cittadini al rispetto della LEGGE. E soprattutto che, le nostre isole meritino una PIANIFICAZIONE, degna di questo nome e portata avanti in sedi opportune degli interventi atti a migliorarne gli aspetti , ambientali, paesaggistici , economici e sociali. Troppo spesso si affida il futuro delle Eolie a Pianificazioni da Bar portate avanti tra un aperitivo ed un grappino .
Geometra Peppe Cirino

Via Palermo. Dalla signora Martello la risposta al quesito del signor Mollica

Gent.mo Direttore,
la presente a risposta del quesito del sig. Mollica.
Sono davvero stupita della non conscenza che le contigue vie Palermo/Adua sono vie urbane comunali della frazione di Canneto.
Per avere la certezza bastava visionare la mappa catastale.
- Il c.d.s. prevede - quando una o piu' vie non hanno i requisiti dell'idoneita' carrabile per motivi di sicurezza, staticita' e vivibilita', il preposto Ufficio deve o può emettere Ordinanza di chiusura delle vie per il transito veicolare o limitarne la circolazione ai soli residenti domiciliati delle vie interessate.
- Con Ordinanza del Dirigente di allora nel 2005 è stata collocata apposita segnaletica di divieto di transito e sosta " eccetto residenti domiciliati" all'inizio della via Palermo mentre all'inizio di via Adua (lato Marina Garibaldi) è stata collocata segnaletica di divieto d'accesso. Entrambi, non conosco la ragione, sono state rimosse il giorno 18/07/2011 per cui, in atto, le vie Palermo/Adua sono esercitate a doppio senso di circolazione da tutte le categorie di veicoli con le giuste lamentele degli abitanti. Ritengo che l'attuale situazione, pericolosa per la sicurezza pubblica ed altro, non sia condivisa da alcuno.
- Per Sua conoscenza aggiungo che gia' nel 2002 altro Dirigente ha emesso Ordinanza di chiusura della via Palermo per i motivi espressi nella medesima Ordinanza.
Cordiali saluti
Paola Martello

Basta un po di pioggia e...la piazza di Canneto va in tilt (video di Carlo Agrip)

Dieci/quindici minuti di pioggia neppure troppo intensa ed ecco come si trasforma la piazza di Canneto (è accaduto stamani). IL VIDEO:

Privatizzazione tirrenia, rischio rottura conCIN

Non si è chiusa la vendita di Tirrenia a Cin e, anzi, l’operazione è ancora una volta a un passo dal fallimento. Ieri era la giornata che doveva sancire il passaggio di proprietà, ma la firma è naufragata di fronte alle richieste della Regione Sardegna. La cordata tra gli armatori Aponte, Grimaldi e Onorato era disposta a cedere una quota di Cin alla Regione che, però, chiede poteri decisionali ben precisi su rotte e tariffe che gli armatori non sono disposti a concedere. Attualmente, quindi, non ci sarebbero le condizioni per firmare anche se il commissario Giancarlo D’Andrea ha provveduto a escutere la fideiussione di 20 milioni di euro a garanzia della conclusione dell’affare. I 20 milioni sono considerati come una sorta d’anticipo qualora l’affare dovesse andare in porto. Lunedì è attesa una nuova riunione.Intanto uno dei tre armatori che compone Cin, Grimaldi Napoli, si è aggiudicato la concessione pluriennale del nuovo terminal di Barcellona “Muelle Costa”, dedicato al trasporto di merci e passeggeri. Al gruppo è stata affidata una concessione per 15 anni, rinnovabile per altri 7 anni e mezzo, di un’area di circa 60.000 metri quadrati, sulla quale saranno costruiti una stazione marittima, infrastrutture, aree di stoccaggio per merci, finger e passerelle per l’accesso dei passeggeri ai traghetti direttamente dal terminal. L’investimento previsto è di circa 20 milioni di euro: «La realizzazione del nuovo terminal a Barcellona dimostra la volontà, da parte del nostro gruppo, di offrire standard di servizi sempre più alti e rispondenti alle esigenze dei nostri clienti» commenta Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del gruppo che annuncia l’intenzione di «espandere la rete delle autostrade del mare nel Mediterraneo occidentale».

Milazzo: Porto nel caos, turisti esasperati. I due terminal ancora chiusi. Mancata sinergia tra Authority e Comune

(Gazzetta del sud) Turisti trattati alla stregua di ospiti indesiderati, disservizi, disorganizzazione, grandi lavori per costruzioni di pontili che cominciano proprio in piena estate, navi di linea per le Eolie che approdano su banchine diverse con gravi disagi, mancanza di adeguati servizi e assenza di pensiline per chi deve sostare in attesa di imbarco o deve raggiungere la stazione ferroviaria. Qesto è il porto di Milazzo, in un fine luglio caratterizzato dal massiccio transito di vacanzieri per le Eolie con strade intasate e minacce di ritrono di nuovi cumuli di immondizia per le strade (vedi servizio a fianco). Le interviste pubblicate ieri sono eloquenti. Nessuno interviene, certamente assente è l'autorità portuale che com'è stato più volte detto in consiglio comunale, vede Milazzo solo in funzione del grosso movimento di navi cisterna da e per la raffineria, movimento che da solo giustifica l'esistenza della stessa Authority. Ma, altrettanto lo è il sindaco di Milazzo, il quale, per dirne una, tollera che i turisti siano trattati alla stregua di abitanti del terzo mondo, mentre ci sono ben due stazioni marittime (via Rizzo e Acqueviole) che restano chiuse. Pino è, a pieno titolo, componente del comitato portuale, ma è soprattutto primo cittadino di un centro che si dice a vocazione turistica e potrebbe utilizzare i poteri di cui dispone per adottare quelle misure straordinarie che in altre stagioni attuò, come quando si paventava il collegamento con Gioia Tauro. A situazioni ecezionali, rimedi straordinari. Il primo cittadino giusto qualche giorno addietro ha partecipato alla riunione del Comitato portuale, nella quale – ci dicono – ha ratificato una serie di concessioni per aree demaniali, e c'è mancato poco che si vedesse passare sotto il naso una concessione per una delle società private che collegano Milazzo alle Eolie per installare dei gazebo. Perché non chiedeva, in deroga e fino all'espletamento delle gare di appalto, che venissero aperte le due stazioni marittime realizzate dall'autorità portuale, almeno per il periodo di emergenza estivo? E, in ogni caso, quando ha intenzione di affrontare il nodo del traffico in quella zona, della sistemazione dell'area portuale e via dicendo?
Conosciamo le giustificazioni dell'Autorità portuale: dice che vorrebbe ma non può. Vorrebbe aprire le due stazioni marittime ma c'è un cavillo burocratico nell'assegnazione degli appalti con richiesta di parere all'Avvocatura dello Stato. Le ditte che hanno presentato offerta sono state la "Fratelli Catalano" di Reggio Calabria e la Comet di Messina. «È chiaro che ormai per quest'estate non sarà possibile aggiudicare la gara» dice un alto dirigente.
Intanto ci si occupa di altro. Dall'ultima riunione si apprende che per lo specchio d'acqua mamertino, sono state fatte numerose ratifiche. Alla ditta Nania Giuseppe (area di 131 mq per il mantenimento di un chiosco bar con area asservita per la posa di sedie e tavoli nel porto), alla ditta Milioti (area di mq. 1137 per mantenere un manufatto per "la lavorazione di frutta ed ortaggi" ad Acqueviole), alla ditta Cutroneo Domenico (subentro di un'area di 4.400 mq per mantenere attività di varo ed alaggio in località Acqueviole), al Cantiere navale Lussino (rinnovo concessione di mq 7000 per mantenere cantiere navale ad Acqueviole), alla Mecomb srl per il rinnovo della disponibilità di un'area di 560 metri allo scopo di mantenere un impianto di distribuzione carburante al molo di sottoflutto nel porto di Milazzo. E le emergenze? Possono attendere.