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venerdì 6 luglio 2012

Megaparcheggio. L'assessore Biviano risponde a China attraverso una nota dal dott. Blasco

A seguito della nota del sig. Giulio China riguardo la struttura del megaparcheggio, indirizzata tra l'altro alla corte de conti, invio una nota del Dirigente del IV settore, dott. Stefano Blasco, riguardo le procedure adottate dall'attuale amministrazione e quelle invece non adottate dalla precedente, di cui lo stesso faceva parte! (dott. Giacomo Biviano)

Sindaci continuano ad occupare commissione ARS

Comunicato

Dopo le battaglie e proteste dei mesi scorsi per il mantenimento in vita dei punti nascita di Lipari e Pantelleria, si riaffaccia con impetuoso vigore, anche se in realtà mai sopito, lo spinoso problema dei trasporti marittimi da e per le isole minori, che vede i Sindaci delle isole di Sicilia combattere su un fronte comune per avere garantito il diritto alla mobilità.
Per l’immediato futuro, infatti, il problema del trasporto dei rifiuti, merci e merci pericolose (tra queste carburanti, gas e farmaci) nelle isole di Ustica, Pantelleria e Favignana, in scadenza il prossimo sette luglio, assume aspetti drammatici, e per questo motivo i Sindaci delle isole minori continuano l’occupazione della III Commissione legislativa ARS.
Dopo la riunione della stessa Commissione tenutasi lo scorso martedì,conclusasi con un nulla di fatto per mancanza delle risorse adeguate ( 20 milioni di euro di cui 7 per collegamenti Ro-Ro) e con conseguente occupazione da parte dei Sindaci della sala,l'incontro in Commissione Bilancio che era previsto per oggi alle 15.00 pertrovare una soluzione concreta e reperire i fondi, è saltato senza alcuna giustificazione.
Al momento i sindaci di Favignana, Lucio Antinoro , di Ustica, Aldo Messina, di Santa Marina Salina e Coordinatore ANCIM, Massimo Lo Schiavo ed il Commissario di Pantelleria, Giuseppe Piazza, rimangono presso la III Commissione alla presenza dell'ufficio di presidenza al completo( l'On Salvino Caputo-Presidente-, l'On Pino Apprendi -Vice presidente- , l'On. Toni Scilla -Segretario-) .
Avendo atteso invano sia l’On Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio ARS, i Primi Cittadini hanno deciso di proseguire ad oltranza l'occupazione della sede della III Commissione e si sa che i cittadini delle loro isole si sono già attivati per intraprendere azioni di lotta e possibili blocchi degli attracchi a sostegno di questa protesta.

“Stiamo vivendo una situazione paradossale” commenta il Coordinatore ANCIM Massimo Lo Schiavo “ e sabato, se non dovesse andare a buon fine l’incontro previsto domani tra le compagnie di navigazione e l’Assessore Regionale ai Trasporti, i vettori privati che effettuano trasporto merci verso Ustica, Egadi e Pantelleria si fermeranno. I contratti di esercizio, infatti, scadono il 7 giugno e la Regione non ha previsto il rinnovo per mancanza di fondi”.
Questo è solo l’ultimo dei numerosi tagli, dopo sanità, giustizia, istruzione previsti da Stato e Regione, che applicati alle Isole Minori diventano problemi insormontabili, legati proprio all’insularità dei territori.
“Fermare l’importante servizio delle navi Ro-Ro” continua il Sindaco Lo Schiavo “significa strangolare le Isole Minori e farle tornare indietro nel tempo a 50 anni fa:senza il carburante non funzionano le centrali elettriche; senza gas non funzionano le cucine; se i rifiuti non possono essere portati via dove devono essere stoccati o smaltiti in loco?e quali risorse? Se le merci non possono giungere sulle Isole come si può sopravvivere? Dall’inizio del mandato di Coordinatore Regionale ANCIM sto battagliando per ottenere dallo Stato e dalla Regione una legislazione speciale per le isole minori che salvaguardi i nostri territori e le popolazioni che vi abitano. Da anni, tutti noi primi cittadini isolani, chiediamo che Stato e Regione prevedano stanziamenti ad hoc per le isole perché è impensabile che nei nostri territori possa essere applicato qualunque taglio tout court come avviene sulla terraferma”.
Il problema dei trasporti marittimi è comune a tutte le Isole di Sicilia, e deve essere ricordato che il settore ha già subito, a stagione già programmata dagli operatori del settore, un taglio di circa il 20% delle risorse ( il c.d. quinto d’obbligo), facendo saltare importanti collegamenti con al terra ferma, come la linea Napoli- Ustica, la Palermo – Eolie e il collegamenti diretti Eolie- Reggio Calabria.
“In che modo,dunque” continua Lo Schiavo “devono essere garantiti i diritti costituzionali di mobilità, istruzione, salute, lavoro se in atto si sta delineando un disegno di contrazione dei nostri diritti?? Nel frattempo noi Sindaci continueremo questa forma di protesta e invito tutti i nostri concittadini a sostenerla”.

Auguri a.....

Gli auguri di oggi sono per Ester Amendola
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
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giovedì 5 luglio 2012

Vulcano: Finisce in mare da un gommone, l'elica gli trancia parte dell'arto inferiore

Grave incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Vulcano nel tratto di mare antistante le spiagge nere. Un giovane turista di Cernusco sul naviglio, S.S. di 27 anni, che si trovava a bordo di un gommone, per cause ancora in fase di accertamento, è finito in mare. Una volta arrivato in acqua il giovane è stato colpito dall’elica del fuoribordo riportando tutta una serie di ferite che vanno dal gluteo al piede della gamba destra. Gli amici, compresi quelli che si trovavano su un secondo gommone, hanno lanciato l’allarme ed e’ stato subito allertato il 118. Il giovane, una volta recuperato a bordo del natante, è stato trasportato a terra, presso il molo di Ponente, dove si trovava l’ambulanza della Croce Rossa e  il sanitario del 118. Trasferito alla guardia medica i sanitari di turno, dopo i primi urgenti interventi, hanno optato per un trasferimento urgente con l’elisoccorso all’ospedale Papardo di Messina. Da quanto trapela l’elica del fuoribordo avrebbe tranciato buona parte del gluteo, della coscia e del polpaccio.

Raffica di terremoti in Sicilia, pareri opposti degli esperti

fonte: Cronaca Regionale di Siciliainformazioni.com

terremoto siciliadi Giulio Giallombardo - Eolie, Etna, Iblei. Sono queste le tre aree in Sicilia dove la terra, di recente, si è mossa un po’ più del solito. Eventi sismici di media e bassa entità non collegati tra di loro, almeno secondo gli esperti, ma che disegnano un ideale arco che attraversa da nord a sud tutta la parte orientale dell’Isola. In tempi non sospetti, terremoti del genere non avrebbero destato alcun interesse, ma da quando un gruppo di studio, con a capo Giuliano Panza dell’Università di Trieste, ha parlato di un possibile terremoto catastrofico che potrebbe verificarsi proprio tra Sicilia e Calabria, ogni segnale che la terra lancia, viene accolto come una minaccia. Almeno da buona parte della gente comune.
 ULTIMI EVENTI – L’ultimo “avvertimento” risale a questa mattina: alle 4,53 la terra ha tremato ancora al largo delle Eolie con un terremoto di magnitudo 2.1. Qualche ora prima, alle 15,27 di ieri, nella stessa zona si è registrata un’altra scossa sensibilmente più forte, di 4.1 Richter, al largo dell’isola di Panarea. Ma l’evento sismico che ha fatto tremare un po’ più forte la terra in fondo al mare è quello registrato, sempre ieri, alle 13,12, in pieno Jonio: una scossa di magnitudo 4.7 a 80 chilometri al largo della Calabria e a circa 150 dalla Sicilia, ma avvertito sensibilmente dalla popolazione.
PARERI DISCORDANTI – Va evidenziato che proprio quest’ultimo terremoto, forte ma per fortuna poco pericoloso perché lontano dalla costa, ha sollevato pareri discordanti tra gli esperti. Alberto Michelini, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha parlato di “fenomeno abbastanza singolare – come si legge sull’edizione online del Giornale di Sicilia – perché quella non è una zona sismica”. Invece il sismologo Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dello stesso istituto, ha dichiarato al sito MeteoWeb: “Non è una scossa che ci sorprende, proprio perché si verifica in una nota zona sismica”. Parere esattamente opposto al precedente.
LA PAROLA ALL’INGV DI CATANIA – Per fare un po’ di chiarezza abbiamo sentito il parere di Raffaele Azzaro, responsabile dell’Unità funzionale di Sismologia dell’Ingv di Catania. “Fenomeno singolare non lo definirei – spiega a SiciliaInformazioni – . Forse così distanti dalla costa della Sicilia non ce ne sono molti, ma definirlo singolare mi sembra un po’ eccessivo. Di certo è un evento sismico un po’ più profondo di quelli che solitamente registriamo in quell’area. Valutazioni di questo tipo si fanno su periodi più lunghi e più rappresentativi”.
OCCHIO AGLI IBLEI – Per quanto si sia trattato di eventi di minore magnitudo, i tecnici dell’Ingv si sono concentrati di più sullo sciame sismico che ha interessato il distretto ibleo dove si è riattivata una faglia già nota agli esperti. L’evento più forte di magnitudo 3.7, registrato il 27 giugno alle 3,14. “Abbiamo implementato il sistema di monitoraggio – spiega ancora Azzaro – installando una rete sismica mobile per seguire il fenomeno, perché l’impatto che potrebbe avere un forte terremoto in una zona urbanizzata è di primo ordine rispetto ad un altro evento sismico che si verifica lontano dalla costa”.
L’OMBRA DEL BIG ONE? – Comunque sia, i terremoti che hanno interessato nelle ultime settimane la Sicilia rientrerebbero nella normale attività tellurica della regione. Nessun big one in arrivo, quindi. Ma una domanda provocatoria è lecito porsela. Se quasi tutta la comunità scientifica, giustamente, ha sempre detto che è impossibile prevedere i terremoti con un buon margine di attendibilità, perché ci viene detto sempre che non c’è nulla di preoccupante e non è il caso di suscitare allarmismi? Come fanno ad essere così sicuri, data l’imprevedibilità di un terremoto, che tutto rientri in una normale attività sismica?

TG PARLAMENTO DEL 5 LUGLIO, EDIZIONE POMERIGGIO/AGENPARL

Da stamani liquami a fiumi a Marina Lunga e......sulla spiaggia si è formato un "bel laghetto".


 E se non bastasse questo...liquami a fiume anche dal depuratore...che arrivano sin sul molo di Sottomonastero. Come benvenuto ai turisti non è male. Sicuramente frutto di un impianto di pre-trattamento non più all'altezza della situazione e di una rete che definire "obsoleta" è un termine "delicato". Urgono rimedi...considerando che siamo solo alle porte della stagione estiva e di turisti non vi è certo il pienone.
Il fiume di liquami -apprendiamo- è stato segnalato dalla pattuglia di vigili urbani in servizio nel pomeriggio e si sta intervenendo


SICILIA: OLTRE UN MILIARDO DI EURO PER SETTORE IDRICO

Palermo, 5 lug. (SICILIAE) - Grazie a un intervento complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro, la Sicilia potra' superare le procedure di infrazione comunitaria in materia di collettamento, depurazione delle acque e bonifica dei siti contaminati. Grazie alla delibera Cipe del 30 aprile, pubblicata in questi giorni, arriva il via libera per 96 interventi per il settore idrico programmati nel territorio della Regione siciliana.
Tali interventi sono tutti finalizzati al superamento delle procedure di infrazione comunitaria (procedura di infrazione 2004/2034, attualmente sottoposta al giudizio della Corte di giustizia dell'Unione europea che contesta il mancato rispetto della direttiva 91/271/Cee con riguardo agli agglomerati con oltre 15.000 abitanti equivalenti che scaricano in aree cosi' dette "normali"; procedura di infrazione 2009/2034che contesta il mancato rispetto della direttiva 91/771/Cee con riguardo agli agglomerati con oltre 10.000 abitanti equivalenti che scaricano in aree cosi' dette "sensibili"), nonche' al miglioramento del servizio idrico. Il costo complessivo degli interventi e' pari a 1.161 milioni di euro. Le risorse disponibili, pari a 65.098.799,53 euro, sono di fonte pubblica e risultano suddivise come segue: 3.369.953,42 euro a carico di amministrazioni comunali; 5.900.000,00 euro a carico del ministero dell'Ambiente; 3.565.827,60 euro a carico del Commissario per l'emergen! za boni fiche; 14.831.528,22 euro a carico del gestore del Servizio idrico integrato (S.I.I.) Ato di Agrigento; 4.642.472,42 euro a carico del gestore del S.I.I. Ato di Siracusa; 5.826.347,87 euro a carico dell'Fsc (Fondo di sviluppo e coesione) 2000/2006; 26.962.670,00 euro a carico di risorse ex Agensud. La restante parte del fabbisogno finanziario e' assicurato da 213 milioni del Fondo di sviluppo e coesione 2000/2006 (quote Par), 532 milioni dell'Fsc 2007/2013 e 350 milioni di risorse liberate. Gli interventi di competenza regionale,finanziati con la delibera Cipe, saranno attuati mediante Accordi di programma quadro (Apq) nell'ambito dei quali saranno, fra l'altro, individuati i soggetti attuatori, gli indicatori di risultato e di realizzazione, i cronoprogrammi di attuazione e appaltabilita', i sistemi di verifica delle condizioni di sostenibilita' finanziaria e gestionale, i meccanismi sanzionatori a carico dei soggetti inadempienti, nonche' appropriati sistemi di gestione e co! ntrollo , anche con riferimento all'ammissibilita' e congruita' delle spese e alla qualita' e completezza delle elaborazioni progettuali, nel rispetto di tutte le norme comunitarie, nazionali e regional

Randagi(?) "all'assalto" in zona Mendolita. La disavventura di Francesco Coscione. Ma si può continuare così

Gentile Direttore,
ho pensato di scriverti dopo un increscioso e, purtroppo, ormai consueto episodio che mi è accaduto.
Ieri sera verso le ore 23 transitavo col mio scooter 50 in via  Mendolita all'altezza del complesso Corallo. Un cane di gossa taglia di colore bianco, insieme ad un altro color marrone, mi ha inseguito e tentato più volte di azzannarmi le caviglie, correva più del mio scooter e mi ha inseguito quasi fino all'altezza  dell' Hotel Tritone. Non so se fosse unrandagio o no, quello che è certo è che non sono riuscito ad allontanarlo in nessun modo.
Già altri cittadinin hanno vissuto la mia stessa triste esperienza e ricordavo le parole di chi diceva che solo la potenza dello scooter gli ha consentito di salvarsi.
Siamo una civiltà dove gli animali hannon innumerevoli diritti, vanno in giro con cappottini e passeggini perchè, a dire di molti, sono meglio degli uomini. Allora gli animali (e i loro padroni) dovrebbero assumersi anche gli oneri oltre che gli onori di questo. Mi direte che gli animali non ragionano,hanno l'istinto, per questo fanno queste cose. Ma sono gli animali che non ragionano? E quali tipi di animali, forse tanti di quelli che stanno in posizione eretta? Nelle gambe delle persone scorrono delle arterie che se recise (anche da un morso) prossono provocare gravi emorragie e, in casi gravi, anche la morte.
Gli animali pensanti, quelli che "dovrebbero" pensare e provvedere lo sanno questo? L'art.52 del codice penale italiano recita così: "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa".
Ciò vuol dire che se un animale, anche un cane, tenta di uccidermi, mordendomi una gamba, con le conseguenze sopra descritte, io posso difendermi. O poi devo subire una condanna perchè forse ho dato un calcio ad un cane che tentava di azzannarmi una gamba? Questa è la società civile in cui viviamo? Questa è la società civile in cui, chiunque sia deputato a farlo, reputa non dico di prendere provvedimenti contro il randagismo ma neanche di rispondere ai cittadini verso i quali si attua ogni notte un tentativo di provocare gravi lesioni o di omicidio?
Tutti quelli che hanno subito un'aggressione da parte di quei branchi di cani che scorrazzano indisturbati per l'isola si facciano sentire, alzino la voce. Spero che nessuno abbia il coraggio di invocare la mancanza di fondi, la vita e la salute dei cittadini viene prima di ogni altra spesa. Chiediamo fondi per sfamare i randagi del bivio di San Calogero: che gli "umani pensanti" domandino agli abitanti di Pianoconte cosa vivono quando si avvicinano per buttare la spazzatura nei cassonetti di quel bivio.
I fondi non devono trovarli i cittadini, abbiamo votato un'amministrazione per amministrarci, difenderci e trovare le soluzioni (accalappiacani, sterilizzazione,ecc.).
Questa società che si vergogna di far vedere ai turisti i "vu' cumprà" che stazionano al porto, non si vergogna di aspettare che una ragazza sia azzannata da una decina di cani e magari uccisa? Vogliamo forse aspettare di diventare un farwest dove la gente provvede da sola a tutto questo?
Un uomo è tale non perchè è perfetto ma perchè si assume le responsabilità del proprio ruolo. Chiedo a chi amministra questo meraviglioso paese: fate qualcosa prima che qualcuno pianga amare lacrime di dolore che si tramuteranno in cieca rabbia.
Francesco Coscione

Uno spettacolo chiamato Eolie. Foto di Nadia Giuffrè


AGRICOLTURA: BANDO DA 3,5 MLN PER CONNESSIONE A BANDA LARGA

L'assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari, attraverso il dipartimento degli Interventi infrastrutturali in agricoltura, ha messo a bando 3 milioni e 500 mila euro di contributi per i "Servizi essenziali e infrastrutture rurali" dell'azione 4 "Punti di accesso info-telematici pubblici" afferente alla sottomisura 321/A del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2007-2013. Potranno beneficiare del sostegno l'assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari, gli enti locali territoriali, in forma singola o associata, gli enti pubblici e i loro consorzi.
L'assessore alle Risorse agricole, Francesco Aiello, ha spiegato che "nelle aree rurali si riscontra una complessiva carenza di servizi per la popolazione e le imprese. L'investimento messo in campo servira' a promuovere iniziative capaci di sviluppare servizi in queste zone. In particolare, saranno sistemati spazi pubblici da destinare a impianti per il collegamento con le reti a banda larga".
Saranno ammessi al finanziamento progetti relativi: a punti di accesso info-telematici pubblici, compresi gli adeguamenti degli impianti alle norme vigenti; all'acquisto e all'installazione delle attrezzature necessarie al funzionamento dei punti di accesso; all'allacciamento e primo contratto di utenza.
La misura comunitaria e' attivata con procedura a "bando aperto" e con il meccanismo "stop and go". Per l'accesso agli aiuti, le domande dovranno essere presentate: per la sottofase 1, dalla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana fino all'1 ottobre 2012; per la sottofase 2, dal 2 gennaio al 28 febbraio 2013; per la sottofase 3, dall'1 luglio 2013 al 30 settembre 2013.
Ulteriori informazioni sono disponibili nei siti web istituzionali: www.psrsicilia.it e www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Assessorato.

SPENDING REVIEW:SICILIA, CONCERTAZIONE O SISTEMA SOCIALE A RISCHIO

Un forte richiamo ad una leale collaborazione istituzionale, per procedere ai tagli previsti dalla cosiddetta spending review, viene dalle regioni riunite oggi a Roma in Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Le regioni a statuto speciale si riuniranno al piu' presto per avviare un percorso comune di trattativa con il governo centrale per stabilire modi e criteri di attuazione del decreto legge sulle autonomie che oggi dovrebbe essere in discussione durante il Consiglio dei Ministri. La preoccupazione dei rappresentanti delle regioni e' che una scure calata dall'alto possa avere effetti troppo pesanti e ingovernabili sul sistema sociale dei territori.
Alla riunione odierna della Conferenza delle Regioni hanno partecipato, per la Sicilia, gli assessori regionali all'Economia, Gaetano Armao, e alla Sanita', Massimo Russo.
"Le regioni a statuto speciale - spiega l'assessore all'Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao - concorrono, e vogliono continuare a farlo, al miglioramento dell'economia del Paese, ma questo va fatto partendo dal punto fermo che e' la Carta costituzionale, cioe' con i corretti percorsi istituzionali. E' un fatto di merito e metodo, Roma non puo' ritenere di risolvere con un colpo di penna antiche pesantezze e storture che invece vanno risolte in modo chirurgico per evitare effetti dirompenti".
E le regioni individuano nella sanita' il comparto piu' delicato per le trattative con lo Stato. "Ulteriori tagli al sistema sanitario - dichiara Massimo Russo, assessore alla Sanita' della Regione Siciliana - rischiano di far saltare il sistema pubblico e solidale che abbiamo conosciuto negli ultimi trent'anni.
Condividiamo la necessita' di riduzione della spesa, tagliando inefficienze e sprechi, ma questo va fatto di concerto con le regioni. Abbiamo chiesto al governo di sospendere il decreto, di cui abbiamo avuto soltanto una bozza, e chiediamo invece un confronto costruttivo. Una norma, cosi' com'e' quella in discussione, che porterebbe gli assessori regionali a consegnare le chiavi degli assessorati perche' altri si occupino del settore piu' delicato della pubblica amministrazione".
 "Comprendo bene la gravissima situazione economico finanziaria del Paese, ma e' impensabile che ulteriori tagli e sacrifici possano essere spalmati su tutte le regioni, nel comparto della sanita', senza tenere conto di cio' che e' successo negli ultimi anni. La nostra spending review l'abbiamo fatta, e con grande successo, adempiendo puntualmente al Piano di rientro, recuperando circa 600 milioni di euro, accorpando dipartimenti e presidi ospedalieri, riducendo di quasi 2.200 unita' il numero dei posti letto per acuti, tagliando di oltre il 30% il numero delle unita' operative semplici e complesse".
Lo ha affermato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, impegnato a Roma nella Conferenza delle Regioni che ha affrontato il tema dei tagli in sanita'.
"Abbiamo gia' affrontato e risolto - ha proseguito Russo - il problema della rifunzionalizzazione dei piccoli ospedali, chiudendone alcuni e dando ai manager delle aziende precise indicazioni per la istituzione, in base ai fabbisogni, di nuovi distretti ospedalieri che riuniscono sotto un'unica direzione l'attivita' di molti ospedali con un basso numero di posti letto, unificandone i relativi servizi e quindi eliminando reparti doppioni e conseguendo risparmi sulla spesa. Ulteriori tagli in questo settore colpirebbero la erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Il nostro sforzo, che ha permesso nel 2011 un sostanziale pareggio di bilancio, ha comportato un costo sociale non indifferente, provocando le proteste di molte comunita' locali legate a particolari interessi campanilistici di chi non ha compreso o non vuole comprendere la gravita' della situazione"
 "La sanita' siciliana - ha aggiunto Russo, che insieme ai colleghi delle altre Regioni ha incontrato oggi il ministro Balduzzi - non solo ha risanato i propri bilanci, ma ha eliminato sprechi e privilegi migliorando la qualita' dell'assistenza. Purtroppo questa realta' e' spesso ignorata da certa stampa, che dimostra insopportabili pregiudizi contro il meridione, che tace sui risultati conseguiti e spesso abusa di luoghi comuni sulla Sicilia e sul Sud, in larga parte superati dai fatti. Perfino ieri sera, nel corso di una trasmissione politica nazionale, c'e' stato un attacco durissimo alla sanita' siciliana, sostenuto da semplici opinioni e non certo da dati concreti". "La realta' - ha concluso Russo - e' che il sistema sanitario siciliano ha intrapreso un cammino virtuoso dal quale non sara' piu' possibile tornare indietro. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta responsabilmente e siamo pronti a ulteriori sforzi per recuperare, nell'interesse generale del Paese, sacche di spesa inefficiente ed eventuali sprechi che colpiremo con durezza