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mercoledì 25 luglio 2012

CREDITO D'IMPOSTA: 65 MLN PER ASSUNZIONE LAVORATORI SVANTAGGIATI

Palermo, 25 lug. (SICILIAE) - la notizia secondo cui la "Regione blocca l'assunzione di 5.500 lavoratori" pubblicata oggi da un quotidiano, e' senza fondamento,infatti sara' pubblicato venerdi' prossimo nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana l'avviso pubblico relativo al credito d'imposta, le cui risorse ammontano a 65 milioni di euro, per l'assunzione di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati del cosiddetto "Decreto sviluppo" del POR FSE 2007/2013. Sempre venerdi' alle 12, l'assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Spampinato, ha convocato una conferenza stampa (presso gli uffici dell'assessorato in via Trinacria a Palermo) nel corso della quale dara' dettagli sull'avviso e sull'iter procedurale per i datori di lavoro che possono beneficiare del credito d'imposta.

Porto Salvo 2012 : La processione percorre Marina Lunga prima della S. Messa

Il ritorno a Sotttomonastero del simulacro della Madonna di Porto Salvo

TG PARLAMENTO DEL 25 LUGLIO, EDIZIONE POMERIGGIO

"Io nuoto per Gianca" L'ordinanza del Circomare per una manifestazione che si terrà tra Lipari e Salina

SICILIA:ARMAO,AUTONOMIA DELLA RESPONSABILITA' NON DELLA SPESA

Roma, 25 lug. (SICILIAE) - I saldi finanziari della Regione Siciliana e le novita' emerse dall'incontro di ieri con il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri dell'economia, delle Regioni e della Coesione europea sono state al centro dell'incontro che oggi l'assessore all'Economia Gaetano Armao ha avuto con i giornalisti della stampa estera. All'incontro, moderato dal presidente dell'Associazione della Stampa estera in Italia Tobias Piller,corrispondente del Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha partecipato anche il ragioniere generale della Regione Biagio Bossone che ha illustrato il dettaglio delle cifre presentate alla stampa.

"Non c'e' alcun rischio di default della Sicilia, ne' alcuna ipotesi di commissariamento. Chi ha puntato a far saltare il banco ha solo fatto un buco (questo si reale) nell'acqua". Ha esordito l'assessore Armao.

"Ieri con il Governo nazionale - ha continuato l'assessore - abbiamo consolidato il percorso di cooperazione rafforzata gia' intrapreso da mesi nell'ambito del confronto sull'autonomia finanziaria ed il federalismo fiscale. E proprio il Governo nazionale ha apprezzato positivamente i contenuti dell'emendamento sulla revisione della spesa presentato in sede regionale e che consente significativi risparmi sul costo e la razionalizzazione del personale, la drastica riduzione dei permessi sindacali, il contenimento delle partecipazioni societarie e i decisi tagli sui loro costi gestionali. "

Armao ha illustrato ai corrispondenti della stampa estera lo stato delle finanze della Regione, i numeri del personale, l'ammontare dei tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie dello Stato e le riforme e le iniziative che il governo regionale ha gia' varato per garantire gli equilibri di bilancio ed il contenimento dei costi degli apparati amministrativi siciliani.

"Occorre - ha proseguito l'assessore Armao - puntare decisamente alle riforme perche' solo modernizzando l'amministrazione regionale si possono conseguire gli ineludibili risparmi di spesa connessi al processo di Spending Review. Vogliamo ricostruire un'autonomia della responsabilita' superando quella che per troppo tempo e' stata un'autonomia della spesa. La risposta alle tensioni finanziarie manifestatesi in queste settimane, e determinate da ritardati trasferimenti dello Stato, si trova nel percorso vincolante per Stato e Regione che e' stato convenuto ieri".

I giornalisti presenti hanno, infine, chiesto i motivi per i quali la stampa nazionale, in alcuni casi, abbia presentato una Sicilia addirittura gia' fallita.

"E' chiaro - ha concluso Armao - che sulla vicenda abbiano pesato tentativi speculativi, interessati o approssimativi che fossero, anche da parte di chi dovrebbe conoscere e leggere i dati del bilancio regionale, e che ha preferito lanciare accuse irresponsabili di imminente default, ma che hanno volutamente disinformato e mistificato rispetto alla reale situazione dei conti della Sicilia certificati dalla Corte dei conti, dalle Agenzie di rating e di cui ha piu' volte dato atto il Governo nazionale. E l'illustrazione puntuale fattane oggi alla stampa estera ne e' la dimostrazione concreta."

Sicilia "specchio" dell'Italia (di Luca Chiofalo)

Invio quest'articolo di lucida e amara analisi della nostra terra perchè credo sia notevole. Io condivido appieno le riflessioni espresse e spero che anche i miei conterranei prendano "coscienza"...La Sicilia è lo specchio dell’Italia intera: una politica corrotta e uno Stato che non aiuta i deboli né promuove i talenti, ma favorisce soltanto gli amici dei potenti; una terra di privilegi e monopoli dove sono cresciuti solo debiti e sussidi. Se gli attuali meccanismi di rappresentanza non riescono a dar voce alle generazioni future, c’è da augurarsi che al governo italiano sia tolta la capacità di spesa. Finché gli elettori non prendono coscienza della necessità di avviare il paese sulla strada della concorrenza e della uguaglianza delle opportunità.
di Salvatore Modica* (Lavoce.info) Di numeri, di tabelle, di articoli e di libri non ne possiamo più: la situazione in Sicilia è irritante, odiosa, insopportabile agli occhi di tutte le persone di buon senso. Fra le bombe, le sbarre e tutti questi record di follia che adesso sono finiti anche sul New York Times, la realtà è che la Sicilia è un intollerabile inferno della democrazia. L’italiano guarda alla Sicilia e vede una politica corrotta e uno Stato che non aiuta i deboli né promuove i talenti, ma favorisce soltanto gli amici dei potenti. Vede una terra di assurdi privilegi e monopoli. Si indigna sempre più di fronte a una autonomia che ha prodotto non crescita economica, ma crescita di debito e sussidi. Nei termini della classificazione del libro di Daron Acemoglu e James A. Robinson Why Nations Fail, vede all’opera istituzioni “estrattive” molto più che “inclusive”, e giustamente tutti ci auguriamo oggi che possano essere delegittimate, almeno parzialmente, con la scusa dei conti fuori controllo. Speriamo che sequestrino “il libretto degli assegni” finché gli elettori non sceglieranno un’alternativa responsabile e più inclusiva.
Sicilia specchio dell’Italia. D’altra parte, non possiamo dimenticare che non è certo responsabilità esclusiva dei siciliani se dal dopoguerra l’isola è stata inondata di moneta avvelenata che ne ha precluso lo sviluppo. È proprio il governo centrale che non ha saputo far meglio che regalare rendite improduttive stampando quel debito sovrano che adesso viene al pettine come tutti i nodi. Quindi non possiamo fare a meno di allargare lo sguardo e chiederci: ma il cattivo nordista finlandese che guarda all’Italia, vede qualcosa di molto diverso da quello che da Milano si vede guardando Palermo? Non sono così sicuro di poter rispondere di sì. Tutti i record che la Sicilia ha in Italia, dalla corruzione ai privilegi e monopoli, dall’inaffidabilità all’inconcludenza dei governi, tutte quelle caratteristiche di istituzioni più estrattive che inclusive che si trovano in Sicilia rispetto al resto del paese, purtroppo l’Italia le ha in confronto all’Europa che va avanti e crea sviluppo. Da siciliano penso che a Milano hanno ragione, che c’è purtroppo da sperare che al governo siciliano sequestrino il libretto degli assegni. E da italiano penso che a Helsinki hanno altrettanta ragione, e allo stesso modo spero, a malincuore, che al governo italiano sequestrino il libretto degli assegni finché gli elettori prendano coscienza della necessità di cambiare registro e avviare il paese sulla strada della concorrenza e della uguaglianza delle opportunità.
Per le generazioni future. A questo punto però dobbiamo allargare lo sguardo un’altra volta, e chiederci com’è che il treno ha deragliato – il treno della democrazia, dell’inclusività. Perché in Italia c’è il suffragio universale, c’è la democrazia e la Costituzione. E ciò nonostante abbiamo prodotto una classe politica che gli elettori stessi ormai disprezzano, nella quale nessuno più si riconosce. Siamo purtroppo di fronte a un sorprendente fallimento dei meccanismi di delega che senza discussione identifichiamo normalmente con la demo-crazia, e non possiamo fare a meno di chiederci perché. Ha detto l’altro giorno il presidente del Consiglio: “Il politico pensa alle elezioni, lo statista alle generazioni future”. Molto saggio, ma sta di fatto che i meccanismi di delega che conosciamo selezionano politici, non statisti. Come mai? La mia risposta è molto semplice e naif: col suffragio universale votano tutti i presenti, ma non votano le generazioni future. Quindi le istituzioni che sono inclusive verso i presenti possono diventare estrattive nei confronti dei non-nati – emettendo debito, in barba all’equivalenza ricardiana. Non è un caso che a un certo punto i loro unici rappresentanti, che altro non sono che gli “speculatori” sui mercati, se non gli conviene, non ci stanno più. Per rendere il suffragio veramente universale le regole che governano il debito vanno ripensate, forse partendo dalla distinzione fradebito sulla spesa corrente (da evitare perché è quello che serve i presenti ed è più difficile da recuperare) e debito sugli investimenti (che in ogni caso è da allineare nel tempo al loro valore capitale).
Il debito eccessivo è spesso stato il tallone d’Achille dei governi in carica, democratici e non. Il debito ha fatto cadere Luigi XVI (e venne la rivoluzione francese), e ha fatto cadere la repubblica di Weimar (e arrivò Hitler). Il fallimento sul debito sovrano porta sangue nelle strade e va evitato. Io spero che sequestrino il libretto degli assegni, per un po’.
*Salvatore Modica ha ottenuto un PhD in economics presso l’università di Cambridge, UK. Attualmente è professore di prima fascia di Economia Politica presso l’università di Palermo. I suoi interessi di ricerca vertono su Teoria delle Decisioni, Equilibrio ed efficienza nei mercati finanziari.

Non serve a nulla la raccolta firme per il referendum anticasta

Riceviamo da Paolo Arena e pubblichiamo:
Nonostante la precisazione fatta qualche giorno fa tramite un comunicato dal Movimento 5 Stelle di Lipari, continuo a leggere in giro (tra facebook e news blog) inviti a firmare per il referendum per la riduzione degli stipendi dei parlamentari.
Ho ritenuto quindi opportuno scrivere qualche chiarimento in merito.
Andando subito al sodo: questa raccolta firme è del tutto inutile ai fini della proposizione del referendum.
Questo perché il comitato organizzatore (Unione Popolare, un piccolo partito poco più che virtuale fuoriuscito dall'UDC) ha sbagliato la tempistica per la raccolta firme (se per incompetenza o malafede ancora non è chiaro), rendendo tutta l'operazione un buco nell'acqua.
Infatti, secondo la legge che regola i referendum (legge 25 Maggio 1970, n. 352: www.giurcost.org/fonti/referendum.htm), le firme vanno consegnate a 90 giorni l'inizio della raccolta (art.28), ma la richiesta di referendum non può essere fatta nell'anno [solare] antecedente lo scioglimento delle Camere [ovvero nell'anno solare precedente le elezioni nazionali] (art. 31)
Nello specifico, la raccolta firme in questione è iniziata a fine Aprile e si concluderà a fine Luglio, ma dato che l'anno prossimo si terranno le elezioni, non potrà essere fatta richiesta per il referendum.
Tutto ciò nulla toglie alla bontà dell'idea, ovvero l'intento di ridurre i privilegi dei parlamentari. Personalmente avevo appreso la notizia tempo fa (come molti altri) via email e facebook, e come Sinistra Eoliana stavamo valutando la possibilità di organizzare dei banchetto per la raccolta firme (eventualmente assieme ad altri gruppi che condividessero l'iniziativa), con l'intento di andare incontro a quei cittadini impossibilitati per varie ragioni a raggiungere gli uffici comunali.
Approfondendo la faccenda (e memore di qualche nozione di Diritto Pubblico) mi sono però reso conto dei problemi che affliggono questa raccolta firme, rendendola di fatto inefficace ai fini della proposta di referendum.
Per ulteriori conferme è possibile cercare su google "referendum anti-casta bufala"...se ne leggono delle belle...
Con l'occasione è infine opportuno smentire un altra voce che gira in queste ore.
Qualcuno ha segnalato un link tramite il quale sarebbe possibile firmare via internet per la proposta di referendum: questa informazione è assolutamente infondata.
Una raccolta firme del genere può essere fatta solo tramite fogli cartacei opportunamente vidimati, con un documento di identità dei firmatari ed alla presenza di uno dei soggetti autenticatori previsti dalla legge.
Essendo priva di questi elementi, una raccolta firme via internet rappresenta una semplice petizione, senza alcun valore legale, tantomeno valida per una proposta di referendum.
Spero che queste informazioni possano essere utili...
Paolo Arena Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra- Sinistra Eoliana

NOTA
Unione Popolare, resasi conto del grossolano errore, sarebbe intenzionata a riprendere la raccolta firme a Ottobre, in vista della presentazione della richiesta a Gennaio (prima finestra utile per la richiesta di referendum). Nel caso ciò avvenisse, si tratterebbe di una NUOVA raccolta firme, per la quale quelle fino ad oggi ottenute non saranno valide. Sarebbe quindi necessario ri-firmare.

Foto dalla Festa in onore di Maria SS.MA di Porto Salvo 2012


Spiagge più protette con la campagna "Ma il mare non vale una cicca?"

Torna il 4 e 5 agosto l’iniziativa di Marevivo e JTI per liberare oltre 350 spiagge dai mozziconi. In tutt’Italia mille volontari distribuiranno 100.000 posacenere tascabili. Testimonial d’eccezione l’attore Sebastiano Somma.
Roma, 25 luglio 2012 – Per quanti desiderano quest’estate prendere il sole senza zigzagare tra i mozziconi lasciati sulla spiaggia, torna il posacenere tascabile e riutilizzabile della campagna di Marevivo a salvaguardia degli oltre 8 mila km di costa del nostro Paese.
La quarta edizione dell’iniziativa "Ma il mare non vale una cicca?" – lanciata dall’associazione ambientalista Marevivo in collaborazione con JT International SA (JTI), – sará realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial di quest’anno l’attore di teatro, cinema e televisione
Sebastiano Somma.
Il weekend del 4 e 5 agosto, una squadra di 1.000 volontari, guidati dall’associazione, sará all’opera lungo le coste italiane per distribuire 100.000 posacenere, insieme a un opuscolo sui tempi di degrado in mare di alcuni oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni, tra cui lattine, accendini, bottiglie di vetro e di plastica.
La campagna "Ma il mare non vale una cicca?", – partita nel 2009, negli anni ha visto crescere notevolmente il numero delle spiagge e delle aree marine protette, isole comprese, grazie alla collaborazione attiva dei cittadini. Per la quarta edizione i tratti di mare antistanti aree di particolare pregio come Ponza e Portofino saranno nuovamente coperti grazie alla distribuzione a bordo dei gommoni, fra le novitá, invece, spiccano Bordighera, l’isola di Pianosa, Positano, Scilla e l’isola di Sant’Erasmo a Venezia.
Con questa iniziativa si eviterá che sulla battigia o in acqua finiscano – stimandone circa 6 per ogni posacenere – 600.000 filtri al giorno, pari a 18 km di costa ininterrotta, cioè l’equivalente del tunnel sottomarino piú lungo del mondo che collegherá in futuro Copenaghen alla Germania.
Utilizzare il posacenere portatile per la raccolta di mozziconi mozziconi – che continuano a rappresentare il 40% dei rifiuti nel Mar Mediterraneo – vuol dire contribuire a ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza di cetacei, tartarughe, uccelli marini e pesci che popolano i nostri mari, giá messi in pericolo dalle migliaia di rifiuti di vario genere abbandonati ogni anno. Considerando un consumo medio di 12 sigarette per fumatore, si puó ragionevolmente affermare che quasi otto milioni di cicche sono state risparmiate al mare e alla spiaggia per effetto delle tre precedenti edizioni.
In Italia, con un totale di 10,8 milioni fumatori attivi di nel 2012 (Dati Istituto Superiore di Sanità 2012), un comportamento attento all’ambiente può generare un effetto positivo a catena: se stimiamo che un fumatore medio usi regolarmente il posacenere, riutilizzandolo una volta svuotato, ben 1,2 milioni di sigarette troverebbero posto ogni giorno tra i rifiuti anziché in spiaggia o per le strade delle cittá.
"Non dobbiamo dimenticare che il mare non é solo un luogo dove passare le proprie vacanze, ma un ambiente dove persone e specie marine vivono tutto l’anno. La gestione dei rifiuti viene prima di tutto dalla disponibilitá dei singoli a rispettare l’ambiente che li circonda e questo vale anche per i mozziconi di sigarette che devono essere correttamente smaltiti. Appoggio con piacere la campagna di Marevivo in quanto é una delle iniziative che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare i bagnanti a compiere un piccolo ma significativo gesto", ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
"Ognuno di noi puó fare la differenza. Anche quest’anno la nostra iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ mostra come, attraverso l’impegno di tutti e assumendo comportamenti piú responsabili e rispettosi dell’ambiente, si possa difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste" é il commento di Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo.
"Anche quest’anno siamo al fianco di Marevivo per continuare a offrire un contributo tangibile alla salvaguardia dell’ecosistema marino e delle spiagge italiane, sensibilizzando i fumatori a un comportamento responsabile nei confronti dell’ambiente. JTI in Italia ha distribuito oltre 3 milioni di posacenere portatili in molte localitá turistiche e nelle principali cittá italiane grazie a diverse iniziative, e continueremo a farlo al fine di raggiungere un comportamento da parte dei fumatori orientato alla tutela dell’ambiente che ci circonda", ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JT International Italia.
"Usare questo posacenere è un gesto che fa bene non solo alla spiaggia ma anche a noi stessi, che abbiamo veramente bisogno di compiere pratiche a favore della tutela del mare, patrimonio di tutti – ha spiegato Sebastiano Somma – perció sono molto contento di promuovere questa iniziativa che sensibilizza le persone a non usare la spiaggia come posacenere".
La campagna in sintesi:
353 spiagge coinvolte
4 e 5 agosto date dell’iniziativa
100.000 posacenere tascabili distribuiti
1.000 volontari impegnati nella campagna
1,2 milioni mozziconi al giorno raccolti nei posacenere tascabili

TG PARLAMENTO DEL 25 LUGLIO, EDIZIONE MATTINA

Fiocco celeste a Lipari. E' nato Bartolo Lo Schiavo

Stamattina alle 02.45 è venuto alla luce, con parto naturale, presso l'ospedale di Lipari, il piccolo Bartolo Lo Schiavo.
Il neonato sta benissimo e, seppure arrivato qualche giorno prima del previsto, alla nascita pesava già kg 3, 450.
Tantissimi auguri vanno ai genitori Giuseppe Lo Schiavo e Katia Cavarra, i quali, a loro volta, ringraziano l'equipe dell'unità ospedaliera per la loro pronta e precisa, professionale assistenza.
Al piccolo l'augurio di una vita serena.

Porto Salvo 2012: I rappresentanti del comitato consegnano alle autorità targhe ricorda e una scultura in pietra realizzata dall'artigiano Basile

Accadde lo scorso anno

Vi riproponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno

L’ultima dell’USTICA LINES di Aldo Natoli

Ho appreso che nel porto di Reggio Calabria chi s’imbarca per raggiungere le Eolie può portare un solo bagaglio avente le misure di 60x40x20, per intenderci quelle di un trolley. Per l’eccedenza di misura viene applicata una maggiorazione sul biglietto di 6 euro. Lo stesso importo viene applicato per ogni bagaglio aggiunto. Si tratta quindi di un “balzello” che incide notevolmente sul costo del biglietto di una famiglia. Poiché non mi sembra che tale  disposizione sia inserita nel regolamento contrattuale  riportato nel retro del biglietto, e che venga applicata dalle altre agenzie, ritengo che l’Amministrazione Comunale farebbe bene a vederci chiaro e subito, sia per tutelare i passeggeri, sia per la caduta negativa che l’imposizione ha sul turismo dell’isola

L'assessore Biviano sollecita l'assessore regionale alla Salute a ritirare il ricorso avverso la sentenza del Tar di Palermo


Ill.mo Assessore alla Salute
della Regione Sicilia
Piazza Ottavio Ziino, 24
90145 Palermo

OGGETTO: Richiesta di ritiro ricorso avverso la sentenza del TAR di Palermo 4 aprile 2012, n.721/2012.

Egregio Assessore,
Con il D.A. 2 dicembre 2011, pubblicato nella G.U.R.S. 5 gennaio 2012, n. 1, avente ad oggetto “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita” è stato revocato il Decreto 30 settembre 2011, n. 1868, ed è stata costituita la rete dei punti nascita nella Regione Sicilia.
Dal mese di ottobre 2010 i parti sono stati dimezzati a causa di una inspiegabile e assurda disposizione del Direttore sanitario che limitava i parti ai soli casi urgenti adducendo come motivazione principale la mancanza di personale. Dal mese di settembre 2011, addirittura, non è stato effettuato nessun parto fino al mese di giugno 2012, quando dopo reiterate proteste e diffide del sottoscritto, a seguito della sentenza del TAR che annullava tutti i provvedimenti di soppressione del punto nascita di Lipari, è ripresa l’attività ostetrica con ben 3 parti nel giro di una settimana.
Con sentenza n. 721/2012 il TAR di Palermo, infatti, ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Lipari contro il suddetto e/o altri provvedimenti che hanno soppresso di fatto il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari.
Lo stesso Tribunale ha anche evidenziato, oltre al contrasto con i contenuti del Piano sanitario regionale,  come non sussistano ragioni giustificatrici della soppressione di fatto del punto nascita a Lipari, raccomandando alla stessa A.S.P. di “verificare che la struttura ospedaliera continui, nelle more della definitiva riorganizzazione del sistema nelle isole minori, a garantire all’utenza il servizio pubblico relativo al percorso nascita”.
In esito al giudizio di primo grado e alle polemiche che ne sono seguite, finalmente l’Ospedale di Lipari ha accettato alcuni  parti in elezione. Il 19 giugno 2012, come riferisce con grande enfasi la stampa, dopo dieci mesi di fermo, è avvenuto il primo parto presso l’Ospedale eoliano in tutta sicurezza e tranquillità.
L’isola di Lipari non può che considerarsi territorialmente disagiata e distante dalle strutture di riferimento ostetrico/ginecologiche di livello superiore più vicine.
I cittadini residenti  nell’arcipelago incontrano numerose difficoltà a raggiungere la terraferma in caso di avverse condizioni meteo marine, sia con mezzi navali che aerei, e trattandosi dell’evento parto, ossia del momento nel quale la vita e l’integrità psicofisica della madre e del nascituro sono a maggior rischio, non è accettabile l'ipotesi prevista dal Decreto assessoriale contestato.
Obbligare una donna a programmare il parto lontano dalla propria casa e dai propri affetti significa non soltanto complicare e rendere assai più costoso l’evento parto (per la necessità di trasferirsi, con tutta la famiglia – magari composta anche da altri bambini in tenera età -, approssimandosi la conclusione della gravidanza, presso un centro nascita della terraferma) ma in realtà di far seguire tutto lo sviluppo della gestazione dai medici di quella struttura sanitaria, essendo del tutto logico e terapeuticamente preferibile che al parto assistano i medici che già conoscono le condizioni della madre e l’evoluzione della gravidanza.
Il fine perseguito dal provvedimento in questione, almeno nella parte in cui procede alla chiusura del punto nascita di Lipari, non è certo quello di migliorare il percorso assistenziale della gravidanza e del parto, ma solo di realizzare economie di spesa, violando di fatto non solo i “Livelli Essenziali di Assistenza” (c.d. L.E.A.) ma anche il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della costituzione. Come si può sostenere che ci sia un miglioramento del godimento del diritto alla salute e alla sicurezza nella gravidanza e nel parto semplicemente sopprimendo il punto nascita in un’isola malamente collegata con la terraferma solo a mezzo mezzi navali o elicottero?
La decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa di sospendere l’esecutività della sentenza pronunciata dal TAR di Palermo contro i provvedimenti mediante i quali è stato soppresso il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari, accogliendo l’appello proposto dall’Assessorato alla salute della Regione Sicilia e in attesa della sentenza definitiva di merito prevista per il prossimo 21 Novembre, potrebbe causare danni gravi e irreparabili all’intera comunità eoliana e ai cittadini di Lipari in particolare.
La chiusura del punto nascita di Lipari, infatti, non solo priverebbe le donne residenti a Lipari di vivere l’evento parto in prossimità della propria dimora e dei propri affetti, ma, sul piano dell’immediato diritto alla salute della madre e del nascituro, esporrebbe entrambi al rischio di dover raggiungere il centro nascita più vicino in condizioni che, improvvisamente, potrebbero divenire proibitive per le avverse condizioni meteo marine.
Inoltre, anche in via ordinaria verrebbe previsto un trasferimento comunque disagevole (quando non traumatico) e pericoloso (a mezzo natanti o elicottero) in un momento di estrema delicatezza e pericolo psicofisico, quando sarebbe ben possibile, così com’è stato per almeno un secolo e com’è avvenuto felicemente da ultimo proprio grazie alla sentenza appellata, programmare il parto presso l’Ospedale di Lipari in assoluta sicurezza e serenità.

Alla luce di quanto sopra, Le chiedo
 di ritirare il ricorso in appello notificato dall’Assessorato Regionale alla Salute in persona dell’Ass. p.t. con atto 1 giugno 2012 avverso la sentenza 4 aprile 2012, n.721/2012, pronunciata inter partes dal T.A.R. Sicilia nel ricorso R.G. 372/2012 proposto dal Comune di Lipari avverso il D.A. 2 dicembre 2011, pubblicato nella G.U.R.S. 5 gennaio 2012, n. 1, avente ad oggetto “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita” nella parte in cui non prevede il punto nascita di I livello presso l’Ospedale di Lipari, nonché del provvedimento, del quale non si conosce numero e data, con il quale è stato disattivato il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari, nonché di ogni altro atto presupposto, consequenziale o comunque connesso.
 Mi è gradito porgere i migliori saluti.


                                                                              L’Assessore ai Servizi Socio-Sanitari
                                                                                       Dott. Giacomo Biviano

Porto Salvo 2012. La barca con a bordo la Madonna sottocosta accolta dai fuochi e dal suono delle campane

Giovedi a Marina Corta concerto di Maurizio Sesenna

A Marina Corta patrocinato dal Comune di Lipari in collaborazione con LA TRATTORIA D'ORO, IL BAR  LA PRECCHIA, IL CORAL BEACH  e IL CAFE DU PORT, si terra' Giovedì 26 Luglio 2012 alle ore 21.30, un'esibizione  dell'artista Maurizio Sesenna, interpretando la musica di Domenico  Modugno. Organizzano e curano la scenografia  ANTONIO DE SALVATORE, DANIELE FORTUNA & friends

L'UGL Medici chiede di conoscere la qualità del servizio offerto all’Ospedale di Lipari e se i dirigenti medici di ostetricia e ginecologia sono in grado di affrontare tutte le emergenze improvvise e imprevedibili

Punto nascita Lipari: com’è noto si attende la sentenza del Cga ( il prossimo 21 novembre) dopo la sospensiva sulla sentenza del Tar. In pratica, si continuerà a partorire a Lipari salvo i casi particolari e quindi più complessi. Sulla vicenda è intervenuto il Commissario Provinciale dell’Ugl Medici, Giuseppe Francesco Mobilia. “ Il momento finale dell’espletamento del parto, anche fisiologico, è assolutamente imprevedibile e altamente pericoloso- avverte in una nota inviata al sindaco di Lipari e al Prefetto e qualunque parto, anche fisiologico, e conseguenza di una gravidanza regolare senza alcuna patologia, può andare incontro a un distacco di placenta regolarmente inserita, ad Atonia posto parto fisiologico con necessità di Isterectomia ( asportazione di utero) con grave pericolo, anche di morte per la paziente. Ugl Medici si chiede- ha scritto Mobilia- se al di là dell’attuale legge regionale, al di là della sentenza del Cga, al di là delle ragioni legislative e dei piani sanitari c’è veramente rispetto e attenzione per la vita delle donne dell’arcipelago eoliano. “Pertanto, Ugl Medici – ha continuato il Commissario Provinciale- chiede di conoscere la qualità del servizio offerto all’Ospedale di Lipari e se i dirigenti medici di ostetricia e ginecologia sono in grado di affrontare tutte le emergenze improvvise e imprevedibili che possano verificarsi nell’espletamento del loro ruolo istituzionale. Chiediamo la verifica dei dirigenti ed il loro curriculum”. Ed ancora il commissario Mobilia chiede di sapere se i professionisti che operano a Lipari sono esperti nella Isterectomia post parto o posto taglio cesareo; se sono in grado di eseguire un intervento per gravidanza extra e quanti interventi hanno eseguito per tali patologie prima di lavorare a Lipari. “ Sono in grado-ha infine chiesto Mobilia- di affrontare emergenze operatorie imprevedibili ed improcrastinabili per le quali non è possibile attendere l’arrivo dell’elicottero ? “. Per il commissario provinciale di Ugl Medici gli elicotteri dovrebbero servire al trasporto dei pazienti dalle isole minori a Lipari e non da Lipari a Messina o altrove.

Auguri........

Gli auguri di oggi sono per  Fatima Azaroual
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno