Il Consiglio comunale di Lipari ha approvato stamani un ordine del giorno contro la soppressione della sezione distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona. Nel documento viene sottolineato come gli eoliani non accettino un ulteriore "sopruso" e che si è disposti a mettere in atto ogni tipo di protesta vibrata ma civile.
In apertura il presidente Sabatini ha annunciato che sul mantenimento della sezione distaccata del tribunale si e' espresso a favore anche il civico consesso di Leni.
Il sindaco Giorgianni ha dichiarato che la sua giunta fara' quanto possibile per contrastare il provvedimento di soppressione. L' assessore Biviano ha fatto rilevare che, oltre alla "via politica" esiste anche quella giudiziaria . "Possiamo rivolgerci- ha detto- solo al Presidente Napolitano affinche' non promulghi il decreto perche' viziato da profili di incostituzionalita'.
Su segnalazione degli ex lavoratori la Guardia costiera ha quindi effettuato un sopralluogo nell'area e documentato la presenza dell'aliscafo per la stesura di un rapporto. Ma i manifestanti non si sono accontentati e hanno occupato lo spazio davanti ai cancelli per impedire l'uscita dei sei dipendenti di Cnt. Questa azione ha portato all'intervento congiunto di otto pattuglie, tra Digos e Squadra Volante, sollecitato dal direttore del cantiere navale, Vincenzo Sorge, arrivato nel frattempo sul posto. L'iniziativa di protesta è stata infine spostata per consentire l'uscita del personale, ma i manifestanti intendono approfondire l'episodio dell'aliscafo.
«Andremo in Procura per un'ulteriore denuncia (dopo gli esposti presentati nel corso della vertenza nei confronti del Gruppo Satin-Ctn, ndr) con foto e filmati che dimostrano l'attività avviata in cantiere - anticipa il Collettivo - anche perché, per alzare l'aliscafo, è stato rimesso in funzione il travel lift, con il ripristino di otto copertoni che hanno un costo di almeno diecimila euro ciascuno, mentre noi e gli altri colleghi licenziati aspettiamo ancora il trattamento di fine rapporto e il pagamento di altre spettanze arretrate».
«Andremo in Procura per un'ulteriore denuncia (dopo gli esposti presentati nel corso della vertenza nei confronti del Gruppo Satin-Ctn, ndr) con foto e filmati che dimostrano l'attività avviata in cantiere - anticipa il Collettivo - anche perché, per alzare l'aliscafo, è stato rimesso in funzione il travel lift, con il ripristino di otto copertoni che hanno un costo di almeno diecimila euro ciascuno, mentre noi e gli altri colleghi licenziati aspettiamo ancora il trattamento di fine rapporto e il pagamento di altre spettanze arretrate».