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lunedì 18 marzo 2013

GRASSO, NEO PRESIDENTE, RIVELA: “TRATTATIVA LANGUIVA, IO NEL MIRINO DI RIINA”

Il presidente del Senato Piero  Grasso interviene ad un convegno sulla legalita’ a Roma, per un  appuntamento previsto da tempo, e alla platea del teatro Golden  riserva particolari che definisce inediti sulla trattativa  Stato-mafia. Inediti e molto personali visto che, come lo stesso  Grasso sottolinea, “questa e’ una storia che dimostra di come la vita  e’ fatta di coincidenze…”.
Il presidente Grasso ricorda i particolari rivelati da alcuni  collaboratori di giustizia attorno al mancato attentato di Monreale,  nei confronti di un magistrato, che doveva avere luogo dopo che il  superboss Toto’ Riina aveva mostrato insoddisfazione per lo stato  della cosiddetta ‘trattativa Stato-mafia’: Riina ad un certo punto si  lamento’ perche’ “la trattativa languiva e -riferisce Grasso- ci  voleva un altro colpettino… Ero io divenuto oggetto della  trattativa, vittima designata. C’e’ stato, insomma, un momento in cui  sono entrato in questo ‘giochino’. Per fortuna sono qui a  raccontarla…”.
Il retroterra a cui si riferisce Grasso e’ quello  successivo alle stragi di Capaci e di via D’Amelio e ai preparativi  dell’attentato a Monreale dove l’allora giovane magistrato si recava  abitualmente con la moglie a visitare la suocera in precarie  condizioni di salute. Grasso ha raccontato i motivi per cui  l’attentato poi non ebbe luogo, prima a causa di un telecomando non  adatto alla bisogna (nelle vicinanze dell’abitazione c’era una banca  con un sistema di allarme che poteva interferire) e poi l’avvenuta  cattura dello stesso Riina.
La platea del teatro Golden e’ rimasta particolarmente colpita  dal resoconto di come Grasso, nell’ambito delle sue indagini, ebbe un  colloquio con un collaboratore di giustizia, che riferiva della  necessita’ di dar luogo al “colpettino” commissionato da Riina contro  un magistrato di cui pero’ agli altri investigatori non riusciva a  dare il nome. “Quando fui ammesso alla sua presenza -racconta Grasso-  lui si da’ una manata sulla testa e resta come paralizzato riuscendo a dire soltanto ‘e’ lui, e’ lui…’ ed e’ cosi’ che ho scoperto di  essere diventato oggetto della trattativa Stato-mafia”.
L’autonomia e l’indipendenza della  magistratura sono un dettato costituzionale, indicano valori da  difendere da parte di tutti i cittadini. Non sono un privilegio ma  rappresentano, insieme all’informazione, il controllo di legalita’  della societa’”. Ha poi detto il nuovo presidente del Senato, nella sua prima uscita pubblica, per un impegno programmato da tempo, al teatro Golden ad un convegno sull’emergenza sicurezza a Roma organizzato dal centro studi ‘Parlamento della legalita”. Grasso ha  anche aggiunto che “e’ la Costituzione la prima legge contro la  corruzione, la mafia, la collusione e la violenza”.
Intanto arriva il commento del leader del Pd: ‘Ho buttato due ministri”.  Pier Luigi Bersani, risponde sorridendo a ‘Sky Tg24′ sul fatto che con le elezioni di Laura Boldrini, alla presidenza della Camera, e Pietro Grasso, alla presidenza del Senato, il Pd ha perso due eventuali ministri.  ”Le istituzioni ieri hanno preso  una boccata d’aria fresca e oggi c’e’ piu’ amicizia tra le istituzioni e il cittadino”. Ha aggiunto poi Bersani.
E in Sicilia il tweet di Cracolici. “Ero deluso quando Piero Grasso mi disse ‘no’ alla proposta di candidarsi a sindaco di Palermo. Oggi dico che aveva ragione: orgoglioso che sia il ‘mio presidente‘”. E’ il commento – affidato ad un tweet – del deputato regionale in Sicilia del PD, a proposito dell’elezione di Piero Grasso alla presidenza del Senato. E sempre con su twitter, Cracolici ha augurato buon lavoro al nuovo presidente della Camera, Laura Boldrini: “Ascoltare il suo discorso – ha scritto – e’ stato esaltante per chi ama la bella politica e l’Italia pulita”.

Pavone "torna" sull'incontro del Filadelfia

Cari amici eoliani, 
in riferimento ad alcuni commenti, positivi e non, letti nei vari notiziari locali su quanto trattato nell’incontro svoltosi presso l’Hotel Filadelfia, tra l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza eoliana, secondo il mio modesto parere,ritengo che, nel nostro territorio ci sono i presupposti per  attuare una sana politica.
La mia esperienza sindacale, mi permette di affermare quanto segue: “Se un cittadino non riesce a esporre il proprio pensiero,o argomenti importanti in un ambiente specifico, è solo perché:
1. Non ha argomenti preziosi da proporre; 2. Disconosce integralmente le materie oggetto di confronto; 3. E’ molto sensibile e caratterialmente debole; 4. Non è politicamente sereno.
Ma dirò di più! Cari amici, riflettete, attentamente!
• Perché nessuno della maggioranza ha mai speso una parola “positiva” verso l’Amministrazione che rappresenta?
• Perché nessuno ha mai parlato,degli effetti positivi che quest’Amministrazione ha ottenuto in questi nove mesi di gestione?
• Perché nessuno della maggioranza ha difeso apertamente il sindaco Giorgianni,nonostante il suo impegno e il raggiungimento degli obiettivi precedentemente esposti nel suo programma ?
Tutti abbiamo seguito l’iter della campagna elettorale dell’Amministrazione Giorgianni fino alla sua candidatura; tutti abbiamo visto salire sui balconi persone che gridavano ad alta voce: “ Vogliamo un’amministrazione nuova, diversa, coerente, trasparente ecc”.Adesso, dove sono finiti questi illustri personaggi eletti? E’ facile farsi applaudire; è difficile mantenere lo stesso comportamento nei momenti in
cui bisogna avere il coraggio di mettere la propria faccia. 

Cari amici,io sono sempre dell’avviso che, un’amministrazione funziona bene se alla guida ci sono: persone
capaci, competenti, professionali con competenze acquisite.  

Con affetto.
“Ins. Bartolo Pavone “

Sciroccata a Marina Corta (18.03.13) di Giancarlo D'Ambra


La Corrida eoliana ai Tre delfini di Pianoconte. La terza serata (foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè)


 Queste ed altre foto della corrida eoliana ai Tre delfini di Pianoconte gli amici di facebook del nostro direttore potranno visualizzarle cliccando su questo link

L'album è in fase di aggiornamento e, prossimamente, saranno pubblicate, di volta in volta, le foto della serata del 13 marzo

Pallavolo. L'Hotel Cutimare cade a Messina


COMUNICATO:
Trasferta negativa per le ragazze dell'Hotel Cutimare che hanno perso ieri a Messina contro il Pgs Domenico Savio (2° in classifica) per 3 set a 1. 
La partita è iniziata a favore delle ospiti che hanno vinto il primo set dimostrandosi attente nelle fasi di recezione-difesa e attaccando positivamente; inspiegabilmente nel secondo e terzo set le atlete eoliane crollano rinunciando a lottare su ogni pallone e non ascoltando i preziosi appelli di mister Biviano; nel quarto ed ultimo set, sembrava che fosse cambiata musica con le ospiti in vantaggio di circa 5 punti, ma punto su punto le messinesi hanno ripreso terreno mettendo nuovamente in crisi la difesa eoliana.   
Una sconfitta che ha lasciato un amaro in bocca per via della posizione in classifica dove era necessario raccogliere qualche punto; sarà infatti importante il prossimo incontro casalingo contro l'I Pip Volley. 
Appuntamento sempre al Nicola Biviano domenica alle ore 15
Di seguito la classifica aggiornata: 

1Jonio Volley37






2Pgs Domenico Savio Asd35






3Pol.volley Acireale30






4Semper Volley21






5Asd Furci Volley20






6I Pip Volley19






7Cutimare Lipari19






8Asd Sport 118






9S.s. Trinisi16






10Relax Center 8







11Oasi Azzurra Village                    2

CHE COSA SAREBBE ACCADUTO SE GRASSO NON CE L’AVESSE FATTA…

“Se vince Schifani in Sicilia ci fanno un mazzo così…”. L’urlo del senatore grillino è entrato nella storia della XVII legislatura come un disperato tentativo di evitare che ai grillini siciliani fosse attribuita la responsabilità della permanenza di un berlusconiano siciliano al vertice del Senato, seconda carica dello Stato.
La libertà di coscienza, concessa o strappata, ha fatto sì che non accadesse quanto paventato.
Ma se fosse prevalsa la disciplina movimentista e le disposizioni di Beppe Grillo che cosa sarebbe accaduto?
Renato Schifani sarebbe rimasto al suo posto, simbolo di una continuità dell’era berlusconiana. Le conseguenze più importanti, tuttavia, sarebbero state ben altre.
Pierluigi Bersani avrebbe dovuto registrare una sconfitta decisiva della sua linea politica. La sconfitta al Senato avrebbe reso impossibile il conferimento dell’incarico, o il semplice mandato esplorativo, da parte del Capo dello Stato al leader del centrosinistra, che dispone di una maggioranza assoluta di parlamentari alla Camera ma di una maggioranza relativa, e solo tale, al Senato della Repubblica.
Ciò avrebbe comportato la ricerca di una personalità politica, istituzionale o no, cui affidare la formazione del nuovo governo “di scopo”, per transitare il Paese ad un nuovo appuntamento elettorale. A meno che non si sarebbe trovato un escamotage per far sedere attorno al tavolo Pd e Pdl.  Il primo effetto delle larghe intese sarebbe stato la scelta del Capo dello Stato gradito al centrodestra ed al centrosinistra.
Il Partito Democratico avrebbe dovuto rifare le primarie per scegliere un nuovo leader, le chance maggiori li avrebbe avute Matteo Renzi, il leader dei rottamatori.  Alle urne avremmo assistito, assai probabilmente, ad una sfida fra Renzi e Berlusconi (o Angelino Alfano, nel caso in cui i guai giudiziari del Cavaliere non lo permettessero)
Beppe Grillo ed il suo Movimento sarebbero diventati per una parte dell’opinione pubblica, i responsabili del ritorno alle urne ed avrebbero fatto fatica a dimostrare di avere partecipato al governo del Paese, nel ruolo di oppositori.
Il Parlamento più giovane della storia repubblicana – più donne, pochi uscenti, molti sconosciuti – sarebbe tornato a casa dopo pochi mesi. La crisi economica italiana non sarebbe stata “governata”  per altri sei mesi.
Non è affatto scontato che l’elezione dei Presidenti della Camera e del Senato abbia evitato questa road map. Si può solo prendere atto solamente che è stata scongiurata per il momento.

Judo. Torneo a Paola. Il comunicato dello Sporting club judo Lipari


Comunicato
Risultati:
CADETTI: RUSSO FRANCESCA 1
ESORDIENTI B: ZIINO LEONARDO – FUORI PODIO; MERLINO LUCA 3
RAGAZZI: DE SALVO FEDERICA 5; DE SALVO  ANDREA 1; LIVOTI ENYA 5
FANCIULLI: CENITI DANIEL 3; DE SALVO SOPHIA 2; DE MICHELE LUCA  - FUORI PODIO
Siamo rientrato solo stamattina dalla lunga trasferta a Paola: eri sera il nostro gruppo sportivo ( 15 persone )  è rimasto  “ al solito” bloccato a Milazzo perché dopo le 18:30 la domenica, non c’è più modo di rientrare a casa, per mancanza di corse oppure per condizioni mete  incerte con  “ previsto”  brutto tempo!
Comunque i ragazzi sono rientrati tutti soddisfatti per i risultati ottenuti.
Purtroppo Leonardo Ziino  sul tatami non è stato come sempre fortissimo in quanto molto debilitato da un improvviso problema di salute che non gli ha impedito di gareggiare, ma sicuramente non era al meglio della forma fisica.
Daniel Ceniti  alla prima  gara, anche se tesserato da più di un anno, ha conquistato  un meritato terso posto.
Luca De Michele, anche lui alla prima gara, ma tesserato da pochi mesi, si è un po’  emozionato ma il solo fatto di mettersi in gioco in una competizione è già  una vittoria.

Punto nascite a Lipari. L'assessore Biviano scrive al Presidente Crocetta e all'assessore salute e chiede incontro

Al Presidente della Regione
PALERMO
 All’Assessore Regionale alla Sanità
PALERMO
 Al Commissario dell'Asp 5 Messina
Dott. Manlio Magistri
 OGGETTO: Punto nascita Ospedale di Lipari
 Da Giugno 2012, da quando il GCA di Palermo ha concesso la sospensiva sulla sentenza del TAR che cassava la parte del decreto assessoriale che prevedeva la chiusura del punto nascita di Lipari, nel nostro territorio i parti sono stati quasi annullati. In un primo momento, infatti, anche dopo la sentenza del CGA, i parti venivano effettuati solo nel momento in cui la gestante si presentava all’ospedale in stato di avanzato travaglio, ma con il passare del tempo, sembrerebbe per ordini superiori, non è stato effettuato più nessun parto tranne che in rarissime eccezioni, forse una.
Le gestanti, infatti, vengono quasi sempre distolte dal rimanere in loco con la minaccia di un inevitabile trasferimento in elicottero anche in assenza di complicanze. Si ha presente cosa significa per una donna in preda alle doglie essere trasferita in elicottero? A quale stress psicofisico va incontro? Quali traumi conserverà per tutta la vita?
Lo stesso trattamento, invece, non viene riservato alle gestanti che si recano in altre strutture dove anche lì era stata prevista la soppressione del punto nascita. In alcune di queste strutture, infatti, il numero dei parti non solo non è diminuito ma addirittura sembrerebbe aumentato. Le spiegazioni sono allora due. La prima è che le gestanti che si recano in queste strutture hanno caratteristiche fisiche diverse, forse aliene, e pertanto possono attendere tranquillamente nei corridoi anche con una dilatazione superiore ai 6 cm. La seconda, invece, che io non credo ma che è sulla bocca di tutti, è quella di un piano ben preciso per disintegrare non solo il punto nascita di Lipari, ma forse l’intero Ospedale.
Ma la cosa ancora più grave è che sono notevolmente diminuite anche le prestazioni chirurgico – ginecologiche e le poche eseguite sono state eseguite spesso solo alla presenza del dott. Sebastiano Caudullo, Primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Taormina e Responsabile del Dipartimento materno infantile all’ASP di Messina, che si è recato personalmente da Taormina a Lipari, per eseguire degli interventi programmati in pazienti che magari, forse,  aveva già incontrato in altri studi o reparti  della bella Taormina.
A questo punto, però, le domande sorgono spontanee. Ma i ginecologi presenti stabilmente nell’Ospedale di Lipari non sono in grado di effettuare le stesse prestazioni chirurgico- ginecologiche in altri pazienti? Perché prima lo facevano regolarmente? C’è qualcuno che lo impedisce? Non è che per caso sono diventati dei poltroni?
Ritornando a parlare di parti sembrerebbe che il dott. Caudullo sia stato il principale artefice dei numerosi richiami ai ginecologi del servizio di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Lipari per aver subito dopo dopo la sentenza del CGA di Palermo fatto partorire  delle gestanti con dilatazioni, forse, inferiori ai casi cosidetti casi di “urgenza indifferibile”. Sembrerebbe, infatti, che lo stesso tenga a far rispettare alla lettera non solo la sentenza del CGA e quindi l’attuale decreto assessoriale di rimodulazione dei punti nascita ma, forse, anche di più.
Peccato che lo stesso, però, in qualità di Responsabile del Dipartimento materno infantile all’ASP di Messina, non abbia mai fatto osservare alla lettera quanto disposto dal Piano Sanitario Regionale e dall’Atto Aziendale o da quanto previsto dai cosidetti LEA (livelli essenziali di assistenza), specie per quanto riguarda l’assistenza al “parto precipitoso”.
Il termine “parto precipitoso” non può essere riferito solo all’eventuale parto “spontaneo”, che negli ultimi mesi non si è neppure quasi più verificato perché le gravide sono state indotte a trasferirsi sulla terraferma anche nei casi di assoluta normalità, ma anche e soprattutto per tutte le eventuali complicazioni materno - fetali.
Nell’attuale Atto aziendale è prevista una dotazione organica minima indispensabile composta da 6 Ostetrici e 4 ginecologi.
L'organizzazione è costituita da una dotazione di tre soli ostetrici e due ginecologi con incarico a tempo “DETERMINATO”.
 Il servizio  nelle 24 ore è svolto con le seguenti modalità:
-  un ostetrica/o  dalle ore 08.00 alle ore 20.00, da Lunedì a Sabato; dalle ore 20.00 alle 08.00, da Lunedì a Sabato il servizio viene coperto con reperibilità sostitutiva;  Domeniche e  festivi, il servizio ostetrico è coperto con reperibilità sostitutiva h/24: Nella pratica, il parto “precipitoso”, indifferibile e urgente, nelle ore notturne, domeniche  e festivi h/24, deve attendere che in pronto soccorso qualcuno si renda conto della necessità - “prima diagnosi” - e attivi la chiamata in reperibilità dell’ostetrica con tempi d’attesa inimmaginabili;
-  una Ginecologa dalle ore 08.00 alle ore 14.00; una Ginecologa dalle ore 14.00 alle ore 20.00 ; notturni , domenica e festivi il servizio è coperto da reperibilità sostitutiva.
- non esiste la presenza di personale infermieristico.
- il “reparto” dalle ore 20.00 alle ore 8.00, Domeniche e festivi è chiuso.
Se questo è il sistema organizzativo che il Dott. Caudullo ha previsto per affrontare con tempestività il parto precipitoso indifferibile per via naturale e/o operativo, SIGNIFICA CHE LE GRAVIDE CHE ORBITANO ATTORNO  AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI LIPARI E I FIGLI CHE PORTANO IN GREMBO SI TROVANO PROBABILMENTE IN UNA CONDIZIONE DI RISCHIO ASSOLUTO.
                                                                          
Alla luce di quanto esposto e al fine di tutelare il diritto alla salute delle gestanti e di tutta la comunità eoliana chiedo al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore Regionale alla Sanità di organizzare un incontro invitando il Comune di Lipari, l’ASP di Messina e tutti quei soggetti che si ritenga opportuno far partecipare al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini eoliani e per capire quali sono i piani e i programmi dell’attuale Governo Regionale che speriamo si differenzino totalmente dal precedente.
Al Direttore Generale, dott. Manlio Magistri, si chiede di valutare quanto esposto con la presente nota.
 Nel porgere i migliori saluti si rimane in attesa di un gradito riscontro.
 Lipari lì, 18/03/2013
Assessore ai Servizi Socio-Sanitari
   Dott. Giacomo Biviano

Marina Lunga: Prende "corpo" la sciroccata




Dimissioni Comitato festeggianti S. Bartolomeo. I ringraziamenti di Padre Sardella


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IL SICILIANO VITO CRIMI, “EROE” PER CASO, CAMBIA LA STORIA…

Vito Crimi, capogruppo parlamentare al Senato del Movimento 5 Stelle, fino a qualche mese fa era uno sconosciuto professionista palermitano, che faceva con dignità il suo lavoro. Poi ha debuttato in politica, partecipando al debutto della webcrazia con le parlamentarie, guadagnandosi un posto d’onore nella lista per il senato in Sicilia. E siccome il Movimento ha raddoppiato i voti, in quattro mesi, nell’Isola, è stato eletto insieme a un folto gruppetto di senatori siciliani. Infine, una volta a Roma, gli è stata affidata la responsabilità di guidare il gruppo parlamentare di Palazzo Madama, divenendo uno dei protagonisti della giornata più importante della XVII legislatura, l’elezione del Presidente del senato.
Nonostante fosse un neofita, non vanta trascorsi politici nei partiti, altrimenti non si troverebbe nell’esercito grillino, si è trovato a suo agio come se non avesse fatto altro in vita sua; anzi, a giudicare da come è andata, la sua voce s’è sentita di più del suo leader, Beppe Grillo, perché ha regalato alla sua parte politica una buona considerazione, nonostante l’aventinismo.
Quando Pierluigi Bersani ha proposto i suoi “campioni” alla Presidenza della Camera e del Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, si è attribuito per intero il merito della buona scelta. Senza di noi, ha sostanzialmente detto, il Pd sarebbe rimasto nel cerchio magico dell’apparato. E siccome, per qualche verso, è proprio così, le parole di Crimi hanno “bucato” i media. Certo, attribuirsi il merito della designazione e non partecipare alla competizione con il rischio che le facce nuove fossero battute da quelle vecchie, contiene il plauso entro la sufficienza, ma che cosa avrebbe potuto dire di meglio, rebus sic stantibus, per come stavano le cose?
Nel corso della movimentata assemblea dei senatori grillini, che ha preceduto lo scrutinio di ballottaggio,dove si sarebbe decisa la sorte di Piero Grasso (in bilico per via dei pensamenti e ripensamenti montiani), Crimi ha preso atto della volontà di alcuni senatori, siciliani come lui, decisi ad impedire che fosse Renato Schifani, Presidente uscente del senato e berlusconiano di ferro, a spuntarla (“Se eleggono Schifani, quando torniamo in Sicilia ci fanno un mazzo così…”).  Si è così sparsa la voce che fosse stata concessa libertà di coscienza al dissenso.
L’ex Procuratore nazionale antimafia ha ottenuto una manciata di voi in più – dodici o quattordici a quanto pare – provenienti dai “montagnardi”, cioè i “5 Stelle” che hanno trovato posto negli scanni alti di Palazzo Madama.
E’ successa la fine del mondo. Beppe Grillo ha gridato al tradimento, Roberto Formigoni – dall’altra parte la barricata – ha preso atto compiaciuto della debole resistenza antisistema dei grillini, e i media si sono buttati a pesce sulla spaccatura del gruppo e qualcuno ha sospettato una trattativa sottobanco. Pare che per il dispiacere qualche parlamentare grillino si è sciolto in lacrime.
Meno male che Vito Crimi c’era. Ha fatto semplicemente rilevare che quella che si accingevano a compiere i senatori 5 Stelle non era una scelta di niente, perché da una parte c’era Schifani e dall’altra Piero Grasso, agli antipodi, e starsene a guardare sarebbe stato difficile, quindi c’è da capire perché è andata com’è andata. Forse era perfino fisiologico che accadesse. Poi ha aggiunto qualcosa d’importante: “E’ stata una giornata intensa di confronto: trasparente e senza capi”.
Insomma, non ha vinto Grasso, ma la democrazia.  Gli hanno creduto in tanti, anche chi scrive. Crimi ha offerto della sua compagine parlamentare “il volto umano”, quello che serviva, per non dare ragione a chi lo paragona, come Berlusconi, a Scientology per via delle parole d’ordine e i verdetti  del Capo insistenti ed inappellabili.

La Corrida eoliana ai Tre delfini di Pianoconte. La terza serata (foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè)





Auguri a...Giovanni e Denise

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Giovanni Merlino e Denise Montegrosso
N.B. A partire dal 1° di Aprile gli auguri (di qualunque genere) con o senza foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.

Viaggiano solo i traghetti

Mezzi veloci "al palo" anche questa mattina da e per le Eolie. In viaggio solo il traghetto della NGI e alle 8 dovrebbe partire da Milazzo per l'arcipelago il traghetto della Compagnia delle isole. Per il resto tutto fermo..in attesa di miglioramento delle condizioni meteo-marine

Lipari...Marina Corta..in particolare...dal castello

domenica 17 marzo 2013

Calcio a 5 femminile: La capolista passa a Lipari. In terza categoria lo Stromboli supera il Filicudi

Nel campionato di serie D, calcio a cinque femminile, i il Team Scaletta  ha battuto la LudicaLipari per 3 a 2. 
In terza categoria lo Scirocco Stromboli ha vinto per 3 a 1 il derby con il Filicudi. Sconfitta casalinga per il Malfa superato per 3 a 0 dal S. Pietro. Pari per 2 a 2 "stretto" per l'Eoliana che affrontava la capolista Pompei
Le famiglie Viola-Lauria sentitamente ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore.

Sui nove mesi di amministrazione della Giunta Giorgianni la "benedizione" dell'ex sindaco Giacomantonio

Vorrei innanzitutto complimentarmi con il Sindaco e l’Amministrazione comunale per l’iniziativa di ieri mattina al Filadelfia. Spero che sia la prima di una serie di incontri che dovrebbero svolgersi almeno con cadenza semestrale per fare il punto sull’attività e verificare a che punto è il piano di sviluppo e di riqualificazione del nostro territorio e della sua macchina amministrativa.
Ieri, per chi ha seguito attentamente, l’esposizione del Sindaco lungo le due ore di appassionato ed incalzante eloquio, ha potuto rendersi conto che non si trattava solo di un lungo e arido elenco di cose fatte e che si stanno facendo. Fra la manutenzione straordinaria dei muretti, la bitumazione delle strade, il diserbamento, il ripristino dei sentieri ricordate con puntigliosa precisione e forse con un po’ troppo risentita polemica nei confronti dei critici che non mancheranno mai, vi erano anche cose di grande rilievo che delineano un vero progetto di cambiamento e di miglioramento delle nostre isole. Cose a cui forse bisognava dare altro risalto e maggiore attenzione. Non è una critica. E’ un consiglio per fare meglio in futuro.
Ma andiamo a queste cose di grande rilievo che vorrei sottolineare sperando di avere capito bene ( oh l’età, l’età…) e di non aver preso lucciole per lanterna.
La prima cosa, quella che per me è la più importante e vale da sola i nove mesi di lavoro, riguarda la portualità. Ma non tanto la revisione e rimodulazione della Lipari porto spa, che pure è un fatto di rilievo, ma la notizia che è in fase avanzata di elaborazione e realizzazione la ristrutturazione della zona portuale di Sottomonastero con il prolungamento del molo degli aliscafi con i cinque cassoni e la realizzazione di un riparo dallo scirocco per almeno due aliscafi. Si tratterebbe di una diga foranea di 100-120 metri che risolverebbe molti dei nostri problemi di comunicazione marittima ma anche di sicurezza per i pontili di Marina lunga. Era già un progetto che la mia amministrazione aveva messo in  cantiere e poi fu dissennatamente cancellato. Ritorna oggi un po’ ridimensionato (allora si parlava di una diga foranea di 200 metri), ma non importa, con dieci anni di ritardo che sono stati fatti pagare duramente alla nostra comunità. Metto insieme a questa iniziativa - che non esito a definire storica - lo scalo alternativo a Pignataro ed i dragaggi degli attracchi nelle isole.
La seconda cosa che a me sembra vada sottolineata è l’annunzio che è in avanzato stato di elaborazione la creazione della casa dello studente. Non ho capito bene se si tratta di un’opera da realizzare a Milazzo per i nostri studenti che vanno a studiare in questa cittadina (e non sono pochi) o di una struttura da realizzare a Lipari per gli studenti delle nostre isole minori. Nell’un caso o nell’altro si tratta di un’opera di grande importanza di cui si parla da decenni ma che non si è avuto mai la forza o il coraggio di realizzare.
La terza cosa di grande rilievo ed importanza è la messa in sicurezza degli alvei dei torrenti liberandoci dal rischio che si ripetano eventi disastrosi come quello del settembre 2012. Certo è giusto andare orgogliosi per la capacità di intervento e di rimedio messo in opera dall’Amministrazione, ma prevenire è sempre meglio che curare.
La quarta cosa che va entatizzata è la costituzione dell’ufficio piani che si occupi, fra l’altro, della riconversione della zona pomicifera ed applichi il piano di gestione dell’Unesco.  Dalla capacità di sapere realizzare queste strutture dipende il futuro del nostro sviluppo turistico con la possibilità di destagionalizzarlo e di qualificarlo sempre più come turismo culturale e naturalistico. Per cui mi sembra questa l’azione trainante per tutto il comparto del turismo, che si fa bene a ripensare dandogli nuova unità e visibilità (nel palazzo di via Maurolico) e a rilanciarlo con fiere ed eventi. E’ dalla capacità di crescere in questo settore che deriva la promozione nuovo lavoro per i giovani e lavoro qualificato. Quanto si è fatto e si intende fare a sostegno delle imprese potenzia questa prospettiva.
La quinta cosa è la ripresa di una politica del patrimonio che vuol dire creare nuovi centri per la cultura e lo sviluppo. Benissimo il convento dei Cappuccini dove fare l’archivio storico delle isole, benissimo anche l’attenzione sull’ex ospedale in via Vittorio Emanuele che potrebbe diventare il centro culturale per eccellenza: museo del cinema, emeroteca, biblioteca, cineteca, centro per la cultura, ecc. Di grande interesse l’acquisizione del Faro di Gelso (obiettivo che non riuscì alla mia amministrazione) e del Coa di Stromboli. Suggerirei, per quanto riguarda Stromboli, di pensare anche all’acquisizione del Vecchio Mulino per farne un centro culturale e museale attivando i finanziamenti dell’Unesco.
La sesta cosa sono i parchi giochi di Vulcano e Panarea e la zona sportiva Alicudi e Panarea come attenzione alla qualità della vita degli abitanti.
Infine ,ma non meno importante, la videosorveglianza con telecamere a Lipari che sta diventando un vera e propria priorità.
Ecco questi mi sembrano i sette punti che delineano un progetto di sviluppo e di qualificazione per il nostro territorio. Certo non sottovaluto il risanamento economico, la riorganizzazione delle strutture e dei servizi comunali, la riorganizzazione della macrostruttura ma esse sono le premesse per promuovere un progetto di sviluppo. Senza di esse non c’è nemmeno la macchina amministrativa. Esse rappresentano il buon governo che sta alla base della progettualità. E fa piacere sapere  che su questo terreno si sono  conseguiti buoni risultati (come in ordine al risanamento economico) e si sta operando speditamente (come per la riorganizzazione dei servizi e degli uffici).
Rimane un ultimo punto. Che va seguito con attenzione e determinazione: quello dei trasporti marittimi. Ci troviamo in una fase delicata e bisogna garantire che non si facciano passi indietro.Comunque auguri Signor Sindaco e continui con determinazione e trasparenza.
Michele Giacomantonio

"La politica e la scuola di politica". (di Bartolo Pavone)

Carissimo Direttore, 
 in questi giorni la politica locale sta dimostrando con fatti che, in questi nove mesi, ha fatto nel limite del possibile interventi positivi  per migliorare il nostro territorio. Oggi, parlando con un grande politico eoliano, un uomo navigato, un grande conoscitore della politica eoliana, mi sono reso conto che urge l’istituzione nel nostro territorio di un Ente di formazione specifico per chi vuole intraprendere la strada della politica. 
Una volta ottenuto l’Ente, secondo me, il primo corso politico da fare, dovrebbe trattare il seguente tema “ Voti di opinione e come si ottengono !“. 
Nella discussione con questo “ grosso politico” ho potuto rilevare due aspetti fondamentali. 
Caro Direttore, mi consenta di dire: • La nostra politica eoliana ha bisogno di gente nuova; giovani preparati; ricchi d’idee positive e che abbiano il coraggio di dichiarare la verità; responsabili di quello che dicono; di quello che fanno; cosa che, purtroppo, non ho riscontrato parlando con questo “Massiccio Uomo politico”.
Secondo aspetto: definire con la massima urgenza il vero valore di “ Voti di opinione”. Secondo il mio modesto pensiero, da uomo “ non smaliziato politicamente” , molti , probabilmente,non hanno capito il vero valore dei voti di opinione (quelli veri) dati spontaneamente dai cittadini in base all’attendibilità e al lavoro svolto nella propria comunità nell’interesse di tutti i cittadini. Se ho detto una stupidaggine, me ne assumo la responsabilità. Cordialmente. 

Ins. Bartolo Pavone

La Corrida eoliana ai Tre delfini di Pianoconte. La terza serata (foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè)




Queste ed altre foto della corrida eoliana ai Tre delfini di Pianoconte gli amici di facebook del nostro direttore potranno visualizzarle cliccando su questo link

L'album è in fase di aggiornamento e, prossimamente, saranno pubblicate, di volta in volta, le foto della serata del 13 marzo

Auguri a...Antonio M., Antonio R.. e Lorena

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Antonio Mollica, Antonio Russo e Lorena Biviano
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. 
Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it 
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

Il giudice dispone la carcerazione per il giovane che ha incendiato le auto dell'Arma.

Il giudice monocratico di Lipari, Fabio Gugliotta , nell’udienza tenutasi ieri nella sezione dstaccata del tribunale di Milazzo, ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri di Lipari per il danneggiamento delle due auto di servizio dell'Arma. Il giudice- come si legge oggi in un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud e che porta la firma di Leonardo Orlando-  ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 35enne liparese  al quale si contesta , oltre al danneggiamento aggravato, il tentato incendio , la resistenza a pubblico ufficiale e una nuova accusa emersa in’aula cioè il porto illegale di arma in luogo pubblico , così è stata qualificata la sbarra di ferro utilizzata per frantumare i vetri di una delle auto.
Respinta per il momento la richiesta del difensore dell’imputato, avv. Saro Venuto, sulla verifica ,con la nomina di un medico specialista, delle capacità d’intendere e volere del giovane.
Nel processo, fissato per il prossimo 21 marzo a Lipari , come preannunciato dallo stesso avv. Venuto in aula, sarà riproposta la richiesta di sottoporre l’imputato a perizia psichiatrica e ciò sulla base di altre manifestazioni messe in atto in ambito familiare dallo stesso soggetto la cui condizione- a parere del difensore- sarebbe incompatibile con la detenzione carceraria imposta per il momento dal giudice in considerazione della paventata pericolosità sociale dell’individuo.

ARS: PIÙ GRUPPI PARLAMENTARI, MA MENO POLTRONE E BENEFIT

di Salvatore Curreri -
Quando si solleva troppa polvere, si perde di vista il vero obiettivo. Così è accaduto nei commenti a margine della decisione – non unanime – del Consiglio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, di autorizzare la permanenza dei gruppi consiliari di PID – Cantiere Popolare e Grande Sud.
Molti a polemizzare, a gridare allo scandalo della moltiplicazione dei gruppi e all’ennesimo spreco di risorse pubbliche. Pochi che si siano presi la briga di prendersi in mano il regolamento dell’Assemblea, dove è scritto chiaramente che l’Ufficio di Presidenza può autorizzare la costituzione di un gruppo con meno di cinque deputati (il minimo prescritto) se composti da deputati eletti in almeno due circoscrizioni che rappresentino partiti o movimenti organizzati nell’intera Regione (art. 23.2). Da sempre, in presenza di tali requisiti, la Presidenza ha autorizzato tali gruppi.
I due gruppi in questione rispondono pienamente a tali requisiti: il gruppo PID – Cantiere popolare è composto da quattro deputati, eletti in tre circoscrizioni diverse (Palermo, Catania, Agrigento); il gruppo Grande Sud è composto da tre deputati (Grasso, Cimino e Lantieri eletti rispettivamente nei collegi di Messina, Agrigento e Enna). Quindi, piaccia o meno, queste sono le regole, finché non le si cambia vanno rispettate: dura lex, sed lex!
Tra l’altro è bene ricordare che prima della riforma voluta dall’allora Presidente Micciché, creare un nuovo gruppo consiliare era economicamente conveniente. Oggi non è più così perché il contributo è pro capite per ciascun deputato. Quindi i costi maggiori che l’amministrazione dovrà sopportare derivano indirettamente dalle strutture e dagli apparati di servizio che devono essere messi a disposizione dell’attività politica dei gruppi in questione. Si provveda, se si vuole, a ridurre tali costi ma non si neghi il diritto di tali gruppi a rimanere come tali.
E allora dov’è lo scandalo? Come sempre il diavolo si annida nei dettagli, in questo caso nella composizione del Consiglio di Presidenza e nei benefit che spettano a coloro che ne fanno parte.
Riavvolgiamo il nastro ed andiamo alla seduta del 14 dicembre 2012. A quel tempo i due gruppi in questione erano composti entrambi da cinque deputati per cui si erano costituiti di diritto. In quanto tali, essi avevano diritto ad essere rappresentanti nel Consiglio di Presidenza (art. 4.5 reg. Ars) e, poiché ne erano rimasti esclusi, in quella seduta furono eletti in loro rappresentanza altri due segretari (S. Cascio per PID – Cantiere Popolare, Lantieri per Grande Sud), oltreché Lo Giudice per l’ex gruppo Territorio (ora Democratici Riformisti per la Sicilia, esso sì vera pietra dello scandalo perché gruppo senza corrispondente lista elettorale!).
Oggi tali gruppi, come detto, sono rimasti tali ma a diverso titolo: prima costituiti di diritto, ora autorizzati. Cambia qualcosa? Certo. Prima, in quanto costituiti di diritto, essi avevano diritto a rimanere nel Consiglio di Presidenza. Oggi non più perché autorizzati.
Il regolamento mi pare parli chiaro. Solo i gruppi composti da almeno cinque deputati hanno diritto ad essere rappresentati nella Presidenza tramite l’elezione di segretari suppletivi (art. 4.5 reg. Ars). Tali segretari, una volta eletti, non rimangono in carica per sempre ma possono decadere se passano ad altro gruppo consiliare già rappresentato o se il gruppo d’appartenenza al momento dell’elezione viene meno (art. 4.8).
Sottilmente si potrebbe obiettare che i due gruppi in questione non sono “venuti meno” ed anzi, rimangono in vita, perché a ciò autorizzati. Ma è facile replicare (il giurista aggiungerebbe: secondo il combinato disposto dei commi 5° e 8° dell’art. 4 reg. Ars), che tali segretari suppletivi sono eletti solo perché rappresentano gruppi costituiti di diritto per cui decadono non solo quando essi si sciolgono definitivamente ma anche quando non sono più tali, perché autorizzati. Qui sta il problema, insieme ai costi aggiuntivi che l’essere membro del Consiglio di presidenza comporta (indennità di funzione ebenefit vari).
Bene dunque ha fatto il Consiglio di Presidenza ad autorizzare la costituzione di questi due gruppi. Nello stesso tempo però esso avrebbe dovuto considerare decaduti dalla carica di segretario i due rappresentanti del PID e di Grande Sud, perché eletti in rappresentanza di gruppi parlamentari non più costituitisi di diritto ma autorizzati.

Trasporti marittimi. Via libera in commissione all'emendamento del Governo regionale che raddoppia la cifra nel capitolo di bilancio

(ITALPRESS)  Le Isole minori continuano a combattere contro l’emergenza trasporti ma per loro è in arrivo una bella boccata d’ossigeno: la commissione Ambiente dell’Ars ha infatti dato l’ok all’emendamento del Governo regionale per il raddoppio del capitolo del bilancio relativo ai finanziamenti dei trasporti da e per le Isole minori, che passa da quasi 46 milioni di euro a 90.

FIDUCIA NEL FUTURO - Resta adesso da superare lo scoglio dell’Aula, ma Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente, si dice fiducioso. «L'incremento dei finanziamenti - dice - si muove nel solco dei provvedimenti che stiamo studiando per il miglioramento della qualità di vita nelle isole minori, per le quali abbiamo avviato un tavolo tecnico col compito di approntare una legge quadro organica». Trizzino spiega di aver accolto «molto favorevolmente l'emendamento del governo» e adesso «se arriverà il ‘sì’ dell'Aula, per il quale noi ci batteremo, si dovrebbero evitare i problemi che si sono registrati nel recente passato e che hanno rischiato di mandare in tilt trasporti e approvvigionamenti».

I TRASPORTI - Finalmente una buona notizia per le Isole minori, che segue a distanza di poche ore una delibera della Giunta regionale con la quale - preso atto della situazione di emergenza venutasi a determinare a causa del fermo dei collegamenti per il trasporto di merci e carburante, e dei rischi per l’ordine pubblico - il Governo Crocetta demanda alla Protezione civile regionale gli interventi necessari per la ripresa dei collegamenti stessi, almeno fino al mese di maggio. «Speriamo che subito dopo il Governo dia il via ai bandi per l’affidamento del servizio. In alternativa a questa, che riteniamo la soluzione migliore, c’era la possibilità per i sindaci di emettere un’ordinanza con cui chiedere il servizio da pagare, però, con fondi delle casse comunali», dicono l’assessore ai Trasporti e l’assessore alla Protezione civile e alle Frazioni del Comune di Favignana, Vito Campo e Vincenzo Bevilacqua, presenti al tavolo tecnico di Palazzo d’Orleans assieme, tra gli altri, al direttore regionale della Protezione civile, Calogero Foti, l’assessore regionale ai Trasporti, Nino Bartolotta, i rappresentanti delle Prefetture di Palermo e Trapani, il sindaco di Ustica, Aldo Messina, e il deputato regionale Girolamo Fazio, promotore della proposta. “Sono soddisfatto del risultato raggiunto – commenta Fazio - ma ribadisco la necessità di un intervento organico sulle questioni che
riguardano in generale le Isole minori, troppo spesso penalizzate da scelte che non possono che definirsi discutibili».