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martedì 4 giugno 2013

Sigaretta elettronica, deciso lo stop nei luoghi pubblici

Il divieto della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici deciso in Francia diventa realta' anche in Italia. Di questo e di una regolamentazione generale sull'uso delle 'e-cig' ha fatto le regole nel corso di una riunione il Consiglio superiore di Sanita' (Css), dove il tema era in programma gia' prima della stretta del governo francese.
"La notizia che arriva da Parigi serve a rafforzare opinioni gia' consolidate tra gli esperti italiani", ha detto all'AGI il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Neri, che si dice "assolutamente d'accordo" con il divieto firmato dal ministro francese della Sanita', "perche' non ci sono dati controllati con test scientifici adeguati che permettano di stabilire se la sigaretta elettronica sia in grado, in quale misura e per quanto tempo, di disintossicare dall'abuso del tabacco".
Secondo Garattini il modello francese cosi' rigido potrebbe indirizzare gli esperti del Css sulla stessa strada: "Ci vuole una regolamentazione piu' rigida anche in Italia - insiste il professore - perche' non si sa con certezza quanta nicotina viene aspirata con la sigaretta elettronica. E poi ci sono modelli che rilasciano nicotina e altri che impiegano sostanze chimiche che producono la sensazione di aspirare vaniglia, fragola o cioccolata e non ci sono studi che attestino la sicurezza di questi composti, e gli eventuali danni a lungo termine". Non solo. "E' allarmante che molti giovani inizino a fumare proprio con le sigarette elettroniche, come se fosse un accessorio di tendenza, rischiando di diventare dipendenti dal tabacco senza aver di fatto mai fumato una sigaretta 'vera'", ha osservato ancora il farmacologo.

Lipari come Venezia. Il "ponte dei sospiri" e il "ponte dei miasmi/fetori"

Davvero a Lipari cerchiamo di non farci mancare nulla  per "attirare" i turisti. Stamani il gruppo sbarcato dalla nave da crociera ha potuto godere di uno spettacolo incantevole ma anche di un'attrattiva non prevista. Dal ponticello di Marina Corta, affacciandosi sulla via Roma, ha potuto respirare a pieni polmoni "miasmi" e "fetore".
Ad onor del vero...questa volta... la sorpresa.... non l'ha offerta l'amministrazione comunale.
"Fetori" e "miasmi" sono stati offerti anche ai passeggeri in partenza o in arrivo a  Sottomonastero. Senza ponte però

Che c'entra SIM con Ecosviluppo. Sidoti chiede Lumi a Giacomantonio

Caro Michele e portavoce del Sindaco,
in merito ad EcoSviluppo ti chiedo ulteriori chiarimenti che forse tu conoscerai visto che la società è stata costituita il 10/12/1998.
In particolare il ruolo svolto da una Società denominata S.I.M. Srl che ha redatto uno studio di fattibilità per conto della succitata partecipata (classificato peraltro nel bilancio del 2008 nella voce rimanenze?????? per Euro 107.767).
Angelo Sidoti

Panarea. In corso campagna geofisica oceanografica. Impegnata la "Magnaghi"

La Marina Militare, in collaborazione con l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche partecipa alla campagna geofisica ed oceanografica "Panarea-13" in corso fino al 7 giugno. E' impegnata la nave idro-oceanografica "Ammiraglio Magnaghi" che, nell'ambito dell'accordo di collaborazione con il Coordinamento nazionale per la geofisica marina, svolgera' attivita' di ricerca e campionamento nell'arcipelago delle Isole Eolie, con riguardo anche alle fumarole sottomarine di Panarea. Al comando del capitano di Fregata Marco Grassi, l'unita' ha lasciato il porto di Napoli per raggiungere l'area di operazioni a Est dell'Isola di Panarea e svolgervi rilievi volti alla caratterizzazione ambientale dei fondali della zona degli "Scogli" (Lisca Bianca e Lisca Nera, Bottaro, Dattilo e Panarelli) attraverso campionamenti dei parametri chimico-fisici della colonna acquea, l'analisi magnetometrica e batimetrica volta all'individuazione di strutture marine di interesse. Sara' infine effettuato un censimento delle sorgenti di emissione gassose presenti zona (fumarole), ed il campionamento del fondo mare con benne e carote, per analisi microbiologiche, mineralogiche, e la misura di flussi alla interfaccia acqua/sedimento. Il complesso di Panarea e degli isolotti circostanti viene attualmente considerato inattivo, con attivita' fumaroliche presenti sino da epoca storica. Tali fenomeni continuano tuttora, alternando periodi di attivita' piu' o meno intensa. I dati raccolti, che saranno accuratamente confrontati con quelli gia' a disposizione dalle precedenti campagne (nave "Aretusa" 2012), per fornire valutazioni il piu' possibile dettagliate sull'evoluzione dell'attivita' di natura vulcanica nell'area.

Minibasket. Grande successo per il Playday a Lipari. Venerdì appuntamento a Vulcano dove si inaugurerà il nuovo campo di basket

Si è svolta sabato 01 giugno presso il Palasport "N. Biviano" di Lipari il Playday Minibasket 2013, manifestazione organizzata dalla società sportiva ASD Basket Eolie a conclusione dell'anno sportivo 2012/2013. 
Numerosa la partecipazione dei minicestisti di età compresa tra i 4 ed i 12 anni, nonchè dei genitori i quali, con grande allegria, sono anche loro scesi in campo prima insieme ai propri figli, partecipando ai giochi ludico motori proposti, poi dando vita ad un vero e proprio incontro di basket. Soddisfazione tra lo staff della società sportiva, in particolare dell'Istruttore Nazionale Minibasket Annalisa Piazza che, nel salutare e premiare tutti i partecipanti, ha già confermato per settembre 2013 l'inizio del nuovo anno sportivo minibasket. 
La società nel corso della corrente stagione ha inoltre partecipato al Trofeo Minibasket organizzato dalla Delegazione FIP di Messina con le categorie Scoiattoli, Aquilotti ed Esordienti. Positivo inoltre il lavoro svolto nel settore giovanile con i ragazzi della categoria Under 13, i quali si sono confrontati in diverse amichevoli in provincia con società aventi un'importante tradizione cestistica. 
 La società ringrazia i propri tesserati e le loro famiglie per la collaborazione e la fiducia dimostrataci. Venerdì 07 giugno si svolgerà dalle 16.30 la manifestazione di chiusura rivolta agli allievi del gruppo di Vulcano, e con l'occasione verrà inaugurato il nuovo campo da basket sito a Vulcano Porto di fronte la chiesa. Le lezioni riprenderanno per tutti a settembre....Buone vacanze!!!
Info e Foto su: www.basketeolie.it
 Il Presidente
Ivan Ferlazzo

Lipari: Commissione trasporti affronta orari e disservizi

Si è riunita questa mattina al Comune, nel Salone degli incontri, la Commissione trasporti nominata dal Sindaco che ha affrontato i problemi legati ai nostri servizi marittimi a cominciare dalle corse e dagli orari della Ustica Lines, della Compagnia delle isole/Siremar e NGI. Erano presenti oltre al Sindaco Marco Giorgianni, Luciano Siracusa, Nino Di Giovanni, Franco Campisi, Saverio Merlino, Gianluca Giuffrè  di Ginostra ,  Pippo Santamaria e il portavoce Michele Giacomantonio. 
La commissione si è impegnata, nell'arco di una settimana, a rivedere la versione degli orari dei servizi annuali della Compagnia delle isole, a proporre correzioni e adeguamenti e a valutare in relazione ad essi i servizi integrativi della Ustica Lines .  Si è anche parlato dei numerosi disservizi emersi in questi mesi che creano problemi al nostro turismo. Fra i più rilevanti l'utilizzo sulla rotta Napoli - Eolie della M/ve Veronese al posto della M/ve Laurana che tante proteste ha suscitato nei passeggeri ed in particolare fra i turisti, e le improvvise soppressioni di corse non sempre giustificabili con le avverse condizioni meteo marine. Con favore e' stato accolta la dichiarazione del Sindaco che ha chiesto, nell 'ultima riunione all' Assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti che nei prossimi bandi si torni, come accadeva un tempo, a collegare il contributo economico all' effettivo migliatico effettuato dalle compagnie.

Aldo Natoli a Giacomantonio:" Il mercato del pesce è privo di autorizzazione paesaggistica e non può essere costruito"

Gentile Dottore Giacomantonio,
non posso esimermi dal fare delle precisazioni alle Sue affermazioni, ritenendomi in grado, probabilmente con molta presunzione, di leggere e valutare le carte, quanto Lei.
Infatti:
Punto 1) Se Lei legge attentamente l'email che Le ho inviato con il chiarimento del 31 maggio non legge in nessuna parte la parola "bocciato". Legge invece: "Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato  dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato". 

La declaratoria di non luogo a procedere per il progettato mercato del pesce cosa significa se non che l'immobile è stato stralciato dall'Autorizzazione  Paesaggistica resa?  Mi sembra ovvio che in mancanza dell'Autorizzazione
Paesaggistica il progettato fabbricato non può essere realizzato. Quindi quanto riferito dal sottoscritto è corretto mentre non risponde al vero quanto da Lei attribuitomi. Lei mi attribuisce, spero in buona fede, il titolo apparso nell'articolo
pubblicato dai giornali online. Ma come giornalista-pubblicista Lei sa benissimo che i titoli negli articoli vengono assegnati dalla Redazione, e che normalmente nella loro brevità debbono destare suggestione per richiamare l'attenzione dei lettori. 

Spero ricorderà che la scelta di pubblicare la rubrica "il cittadino domanda e l'Amministrazione risponde"  sui giornali online è Sua.  Ma a parte ogni considerazione, o parola fuori posto, il risultato mi sembra scontato: in atto il fabbricato destinato a mercato del pesce è privo di Autorizzazione Paesaggistica e pertanto non può essere costruito.
Il Suo rimprovero mi costringe ad esprimere una considerazione inquietante.
Se l'area in questione ricade in ambito di inedificabilità assoluta (F4)  perchè progettare l'opera? Se per acquisire l'Autorizzazione Paesaggistica è propedeutico disporre di una variante allo strumento urbanistico ed una  successiva deroga da parte della Regione Siciliana perchè non è stata attivata questa procedura? Era necessario aspettare il rimprovero dell'Istituto messinese? Forse gli uffici non conoscono tale procedura?  Sarebbe molto grave! Oppure sono le Amministrazioni, passate e presenti, che  rifuggono dalla "programmazione"?

 Inoltre un fabbricato regolarmente ancorato al suolo con fondazioni può essere definito precario perchè  amovibile (destinato a non perdurare nel tempo)? 
Potrei aggiungere altro ma vorrei evitare ulteriore polemica.
Punto 2) Lei ha scritto che il Comune " ha deciso di dividere l'opera in due lotti: quella riguardante le strutture precarie e quella riguardante le strutture permanenti. Solo la prima è stata sottoposta per il momento all'approvazione della Soprintendenza e del Genio Civile". 

A parte il fatto che la procedura da seguire per l'approvazione di strutture precarie o permanenti è sempre la stessa, alla Soprintendenza è stato presentato per il rilascio dell'autorizzazione di competenza un unico progetto contenente la  struttura precaria (sala d'aspetto) e quella permanente (mercato del pesce)e non due stralci come Lei continua ad affermare. Altrimenti non si  giustificherebbe la "declaratoria". Quindi anche in questo caso quanto evidenziato dal sottoscritto è corretto, mentre non risulta attinente alla realtà dei fatti e della documentazione giacente presso gli Uffici quanto da Lei ribadito.
Condivido le perplessità manifestate dal Geometra Favaloro sulla scelta sbagliata del sito, particolare questo che ho prontamente sollevato quando ho visto effettuare dei rilievi nella zona. La collocazione della struttura progettata in quell'area costituisce un danno al paesaggio ed all'ambiente ed inevitabilmente provocherà degli inconvenienti igienico-sanitari. La zona destinata agli arrivi ed alle partenze di residenti e vacanzieri dovrebbeinvece essere ripulita e tenuta come un salotto. Gli inconvenienti che attualmente esistono, e che Lei ha ben evidenziato, continueranno ad  esistere, ma per eliminarli basterebbero continui controlli ed un'Amministrazione meno tollerante. E se riteniamo che il mercato del pesce possa diventare un richiamo folcloristico perchè non riportarlo nella sua sede storica di Marina Corta dove esiste anche il molo per l'attracco delle barche? 

Il problema di fondo, Egregio Dottore Giacomantonio, è conoscere il ruolo che l'Amministrazione intende dare alle nostre isole.
 Lipari deve tornare ad essere "l'isola dalla bellezza colta", ed allora non abbiamo bisogno di "Piani" vari o di "Schede" dati a riempire a pochi intimi, ma di tutelare e valorizzare il territorio; oppure è destinata a diventare una  delle tante stazioni balneari della Sicilia? Ricordo che la Sua  Amministrazione si è spesa per raggiungere il primo obiettivo, e Le
riconosco il grande lavoro e merito. Ma le domando: ha forse cambiato idea?
Saluti 

Aldo Natoli 

Indovina che fogna "salta" oggi? E' il "fetido" gioco di questi giorni a Lipari. Comune con le "mani legate"

Ci sarebbe da piangere considerando che siamo alle porte della stagione turistica ma, visto che c'è chi continua a rimanere sordo di fronte a quella che potrebbe divenire una vera e propria emergenza sanitaria, preferiamo "dilettarci" in quello che è ormai diventato quasi un gioco "ad indovinare".
Ma indovinare cosa? Ovvio. Quale sarà la prossima  fogna a "saltare" o da quale tombino fuoriusciranno i liquami.
A Canneto, Via Roma, Bagnamare, oggi va ad aggiungersi la "perla" di via Falcone-Borsellino con i liquidi fognari che lentamente scendono verso il porto. Quale migliore biglietto da visita per chi vive di turismo!
Eppure (così rispondiamo a tanti lettori che ci hanno scritto o che ci fermano per strada) non si può fare nulla. Il comune, le ditte che in genere effettuano questi lavori non possono intervenire...hanno le mani(pardon le macchine di espurgo) legate.
Eppure è così: con il sequestro preventivo dell'impianto di pre-trattamento avvenuto il 10 maggio scorso, poichè ritenuto non idoneo ed inquinante, non si può procedere ne alla manutenzione ordinaria ne all'espurgo.   
Non ci resta che sperare che la magistratura, il Prefetto, ai quali il comune si è rivolto, diano il via libera almeno per questo tipo d'intervento.
Altrimenti...prepariamoci..a scommettere..su quale sarà il prossimo tombino ad esplodere

Nuova scossa tellurica nel mare eoliano

Nuova scossa di terremoto in mare al largo delle isole Eolie. Segue di quasi 24 ore quella registrata ieri. La scossa odierna si è verificata alle 7 e 27, con magnitudo 2.1 e a una profondita' di 9,1 chilometri.

Partylandia augura Buon Compleanno ad Alice, Francesco, Manuel e Caterina

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alice, a Francesco che compie 18 anni, a Manuel e Caterina che ne compiono 5

Le Eolie e le date da ricordare (rubrica a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

4 giugno 1887
Filippo De Pasquale

Filippo De Pasquale, avvocato, era nato a Lipari nel 1810. Deputato al Primo Parlamento di Sicilia. Amico di Garibaldi, resse l’amministrazione Mangione e Ficurra a Palermo e susseguentemente quella dei Beni di Casa Reale. Letterato eminente e versato negli studi storici e filosofici, scrisse, tra l’altro, una storia di Lipari andata purtroppo perduta. Fondo una fattoria enologica conseguendo premi ambiti in Italia e all’Estero. Ricopre la carica di Sindaco di Lipari in due mandati, il 1° dal 8 novembre 1867 al 3 gennaio 1870, nel corso del quale ottiene la bicorsa settimanale da e per Messina.
Nel corso del 2° mandato, dal 6 febbraio 1876 all’aprile 1882 si installò il telegrafo con cavo sottomarino. Nel corso del 1879, diede in concessione al Dott. Francesco Genovesi di Messina, per 20 anni, con un canone di Lire 500 all'anno, lo stabilimento termale di San Calogero. La sua amministrazione, nel corso del 1881, adottò dei provvedimenti contro la fillossera.
Filippo De Pasquale muore a Lipari, il 4 giugno 1887, alle 23,20 nella propria abitazione. Il consiglio Comunale si riunì in seduta straordinaria il giorno successivo alle 20, L’ordine del giorno: Onoranze funebri al defunto Cav. Ufficiale De Pasquale Filippo. (..) “Il sindaco (Ferdinando Pajno) annunzia al Consiglio che ieri notte alle 11 e 20 cessava di vivere nella sua casa di abitazione il Cav. Ufficiale Sig. Filippo De Pasquale e ne commemora la vita che lo rese benemerito al Paese, sia come cittadino per gli alti uffici sostenuti, sia come Capo più volte di questo  Municipio, avendo il Cav. De Pasquale con la sua mente elevata, col suo carattere integro, col suo amore per la terra nativa dedicato l’intera vita a difesa e sostegno degli interessi di questa isola. A nome quindi della Giunta in segno di gratitudine verso l’estinto, di cui il paese ne compiange la perdita, propone che i funerali gli siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento dell’intero Consiglio Comunale e che un mezzo busto in marmo sia collocato nell’aula consiliare. Il consigliere Picone propone anche che una lapide sia posta in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
Il consiglio associandosi alle nobili parole del Sindaco sulle virtù del compianto Cav. Uff. Sig. Filippo De Pasquale chiede al Sindaco di esternare alla famiglia De Pasquale i sensi di condoglianza a nome del Consiglio per tanta perdita  che colpisce l’intero Paese; e delibera ad unanimità di voti che i funerali al Cav. De Pasquale siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento della Civica Rappresentanza; che un mezzo busto in marmo sia posto nell’aula consiliare a perpetuarne la memoria ed una lapide collocarsi in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
In ultimo il Presidente comunica al Consiglio due telegrammi di condoglianza, l’uno dell’On.Le Marchese di Sant’Onofrio che delega il Sindaco a rappresentarlo nei funerali del Cav. De Pasquale, e l’altro del Sindaco di Salina che partecipa aver delegato il direttore della Colonia a rappresentare quel Comune.”
Fu detto di lui: “Il più cavaliere dei gentiluomini Liparesi. Enologo distinto, geologo, numismatico e nelle dottrine sociali erudito, nulla tralasciò perché gli interessi del proprio paese fossero sempre garantiti, lottando a viso aperto, contro chiunque avesse tentato di manometterli. (dal Discorso funebre di G. B. Caserta , pronunciato il 7.6.1887).

Nell’epigrafe del monumento a Don Filippo De Pasquale, leggiamo: “Promotore nel 1842 della abolizione delle decime vescovili”.

Auguri da Eolienews ad Alice e Giancarlo

Auguri affettuosi di Buon Compleanno da Eolienews per Alice Profilio e Giancarlo D'Ambra

lunedì 3 giugno 2013

Eventi culturali. Centro Studi in fermento

Comunicato
Fervono a Lipari i preparativi per il calendario degli eventi culturali estivi del Centro Studi Eoliano, giunto quest'anno la 30a edizione dei Pomeriggi Culturali, che si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto, e del Festival del Cinema, che si svolgerà dal 15 al 20 luglio.
Moltissimi i corti giunti per il concorso Eolie in video, continuano ad arrivare proposte anche per i Pomeriggi Culturali che sono al vaglio della direzione artistica.
Tanti gli autori che saranno presentati sia a Lipari che nelle altre isole nell'ambito dei Pomeriggi Culturali Eoliani, fra i quali citiamo Matteo Collura, Melo Freni, Ombretta Ingrascì, Marilena Maffei, Adriana Mangoni, Marcello Sorgi e molti altri.
Anche quest'anno ci sarà una nuova pubblicazione edita dal Centro Studi a cura di Giuseppe La Greca dal titolo "Le Eolie all'ONU", che narra la vicenda del “gemellaggio” con i piccoli Stati insulari avvenuta nel Febbraio 1998. La prefazione del libro è stata curata da Giulio Terzi di Sant'Agata, che presenterà il libro insieme a Francesco Paolo Fulci e Gian Lorenzo Cornado.

Sarà inoltre presentata una nuova collana dedicata ai Personaggi eoliani: il primo quaderno della collana racconterà la storia del Comm. Bartolo Zagami e sarà curato da Silvia Campantico, con foto e rassegna stampa dell'epoca.
Seguiranno maggiori informazioni, cordiali saluti.
Antonino Saltalamacchia
Presidente Centro Studi Eoliano

RIDARE DIGNITA’ ALLE AZIENDE SEQUESTRATE ALLA MAFIA: PRESENTATE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LE OLTRE 100 MILA FIRME DELLA CAMPAGNA “IO RIATTIVO IL LAVORO”

Oggi, lunedì 3 giugno, alla Camera dei Deputati, il comitato promotore della campagna “Io riattivo il lavoro”, ha consegnato le oltre 100 mila firme raccolte a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alle mafie.
La proposta di legge, promossa dalla Cgil e sostenuta da tante associazioni tra cui Avviso Pubblico, vuole in sintesi modificare la normativa per il sequestro, la confisca e il riutilizzo delle aziende mafiose e introdurre misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate.
"Abbiamo presentato e consegnato le oltre 100mila firme raccolte per una legge in dieci articoli per garantire l'operatività delle imprese sequestrate alla mafia”, ha dichiarato Serena Sorrentino, segretaria confederale della Cgil, durante la conferenza stampa. “La presidenza ci ha espresso la vicinanza di Laura Boldrini al tema della legge e si è impegnata a velocizzare l’iter procedurale per le proposte di legge popolari”, ha concluso Serena Sorrentino.
A seguire, Roberto Giovanni Margiotta, lavoratore del Gruppo 6 GDO, gruppo che gestisce più di 40 supermercati Despar sequestati alla mafia,  ha affermato: “Io credo che il sequestro dei beni e l’arresto di alcuni dei loro associati sia soltanto un primo passo del percorso che lo Stato deve fare per sconfiggere le mafie. Lasciare che la maggior parte delle aziende confiscate chiudano, significa un’ulteriore sconfitta dello Stato nei confronti della criminalità”. “Questa proposta è uno strumento chiaro e trasparente di lotta alla mafia che se applicata darebbe di certo un’opportunità in più alle aziende poste sotto sequestro di rimanere in vita”.
 “Se un bene viene confiscato alle mafie lo Stato ha il dovere di farlo fruttare più di quanto faceva la mafia stessa”, ha continuato l’attore Paolo Romano, testimonial della campagna.Questa legge è da fare subito e il mio compito sarà quello di fare da amplificatore affinchè questa proposta vada avanti”.
“Non è più possibile ascoltare la frase: la mafia dà lavoro, l’antimafia no”, ha concluso Franco La Torre, presidente di Flare. “Dobbiamo fare in modo che questo non accada più e rendere le aziende confiscate, che nel 97% dei casi rischiano la chiusura, presidi di legalità democratica ed economica, capaci di garantire lavoro dignitoso e legale”. “Approvare oggi questa proposta di legge, di straordinaria rilevanza, significherebbe festeggiare una seconda Festa della Repubblica”.
“Questa proposta di legge rappresenta uno di quei casi in cui si può dimostrare che la legalità conviene perché incide su due aspetti particolarmente rilevanti: la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie e la possibilità per queste aziende di poter continuare a incrementare lavoro anche dopo la confisca”, ha affermato Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico. “Siamo quindi molto soddisfatti di essere riusciti a raccogliere queste centinaia di migliaia di firme e di aver presentato la proposta al Parlamento, ma la battaglia non sarà vinta finchè la legge non verrà definitivamente approvata”. 

Scossa sismica nel distretto delle Eolie

Alle ore 14:13 una scossa di magnitudo 2.3 è  stata registrata nel distretto sismico delle Isole Eolie. 
Il sisma si è verificato in mare ad una notevole profondità..
 L’ipocentro è stato individuato dall’Ingv alla profondità di 128.1 chilometri. 
L'evento tellurico non è stato avvertito dalla popolazione e non ha causato danni
Presentatore, organizzatore ufficio stampa  mette a disposizione la sua professionalità per qualsiasi evento e/o manifestazione. 
Iscritto all'albo dei Giornalisti di Sicilia, garantisce massima serietà e notevole e dimostrabile esperienza nel settore.
Per contatti 339.57.98.235 

C’È L’OK, NUOVE STRADE: SARÀ UNA SICILIA VELOCISSIMA

Sarà una Sicilia ancora più veloce. Una Sicilia che vola di più, con l’aeroporto di Comiso, ma che si potrà muovere più facilmente anche sull’asfalto. Una vera svolta nelle infrastrutture dell’Isola. Perché negli ultimi giorni le strade regionali incassano tre fondamentali “sì”. C’è l’annuncio: sono salvi i fondi Nord-Sud, la cosiddetta strada ‘dei due mari’, una lingua di asfalto dalla tormentata storia. Così chiamata perché dovrebbe collegare la Sicilia dall’estremo nord di Santo Stefano di Camastra all’estremo sud di Gela. Si tratta di fondi Fas. Crocetta ha dato l’ok al progetto definitivo. La dorsale  dei due mari (Tirreno e Canale di Sicilia ) costituisce un intervento tra i più qualificati e strategici  dell’intero sistema dei trasporti regionali.
L’altra novità è che si è sbloccato anche il progetto riguardante il potenziamento dei collegamenti stradali con l’aeroporto di Comiso tra la statale 115 e la statale 514. La Commissione Lavori Pubblici all’Ars, infatti, ha dato l’ok approvando il progetto per un importo complessivo di 115 milioni di euro. Presto la firma della convenzione e fondi per il collegamento con l’aeroporto. Con i primi 30 milioni di euro dei fondi Pac e con i 16 milioni di euro messi a disposizione come cofinanziamento dalla Provincia regionale si potrà dunque pensare al primo stralcio. Gli altri soldi arriveranno dai fondi comunitari.
Ma la Sicilia sud-orientale incassa un altro “sì”. E’ tutto ok per la Catania-Ragusa. Fugati i dubbi che aleggiavano sul raddoppio della 514. Il raddoppio della strada statale si farà. E’ quanto emerso dall’incontro in prefettura a Ragusa al quale hanno preso parte Mauro Coletta del ministero delle Infrastrutture, il dirigente generale del dipartimento Trasporti della regione Sicilia Vincenzo Falgares e Maurizio Trainiti del Cas. Lo schema di convenzione sarà firmato entro la fine dell’anno, mentre per quanto riguarda la Siracusa-Gela, saranno completati entro il 2015 i lotti 6 e 7 da Rosolini a Modica; il lotto 8, che riguarda due viadotti, sarà completato successivamente, comunque entro i termini contrattuali.

ARS, QUOTA DI GALLEGGIAMENTO: L’AGENDA FANTASMA DEI BISOGNI

C’è un’agenda virtuale dei bisogni che non riesce a diventare agenda politica: l’Assemblea regionale siciliana è in ritardo su questioni di grande rilevanza politica ed istituzionale. Pur essendo il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, animato delle migliori intenzioni, l’attività del Parlamento regionale s’inceppa e misura il suo ritardo con la realtà “esterna” al Palazzo. La sua attività è segnata da un regolamento interno vetusto, antecedente alla riforma costituzionale che ha introdotto l’elezione diretta del presidente della Regione e modificato i criteri di nomina dei membri del governo. L’Assemblea è stata privata di prerogative importanti, come l’elezione del presidente e degli assessori, ed ha perduto l’esclusività della rappresentanza, perché il presidente può chiamare al governo anche coloro che non siedono nei banchi di sala D’Ercole.
Il regolamento è rimasto al palo, e l’Assemblea difende con i denti funzioni minimalistiche, come l’esame dei contributi regionali, rinunciando a funzioni che gli sono proprie, demandate all’esecutivo. Piccolo cabotaggio clientelare piuttosto che un lavoro legislativo di qualità, che concederebbe maggiori dividendi in termini di consenso e buone pratiche. Ma questo non è l’unico, seppur rilevante, ritardo.
Nei giorni scorsi una sentenza del Tar ha condannato al pagamento di diecimila euro l’Assemblea regionale perché non ha deciso in tempi accettabili sulla decadenza di un deputato incompatibile. La Commissione per il regolamento, in linea con una antica tradizione, ha allungato all’infinito i tempi, e il Parlamento è stato punito. Non è certo il costo dell’omissione a creare problemi, c’è tuttavia in questa riluttanza la prova della permanenza di un anacronistico spirito di corpo: il rispetto delle norme viene “sacrificato” alla “casta”, che rimane al di sopra di tutto e tutti. Il danno d’immagine è notevole.
L’agenda istituzionale ha tanti altri “buchi”: la trasparenza, ancora solo formalmente scelta ed accettata;la farraginosità e la modesta qualità delle leggi, sprovviste di lavoro preparatorio, ricerche, studi ed analisi di impatto, i costi elevati della politica.
Quella condotta per la trasparenza è una battaglia subdola ed insidiosa, perché il potere di andare a fondo delle cose è demandato ad una burocrazia che, corpo super-privilegiato, adotta ogni strumento per impedire passi avanti concreti e reali. Basti ricordare l’episodio più eclatante: il presidente dell’Ars ha voluto che le riunioni del Consiglio di presidenza, l’organo che decide su tutto e tutti, fossero raccontati on line ed i verbali finalmente resi pubblici. Ebbene, la “rivoluzione” c’è stata, ma i verbali sono incomprensibili, al pari delle leggi, perché rimandano a provvedimenti, decreti, norme legislative, commi ed altro che rendono oscuro il testo. Basterebbe semplicemente rendere “cliccabili” tutti i “rinvii” agli atti, ottenendo così il testo del provvedimento richiamato, per offrire trasparenza alle decisioni.  Ma nessuno vuole farsi strappare il monopolio delle informazioni, senza il quale il controllo reale delle istituzione da parte dei cittadini (e degli stessi parlamentari sulle scelte che compiono) passerebbe di mano, dalla burocrazia superprivilegiata alla  rappresentanza istituzionale prima ed all’opinione pubblica successivamente.
I sacerdoti  delle regole hanno sempre dettato legge dagli albori dell’umanità. Se gli emolumenti concessi alle figure apicali della burocrazia – non ci riferiamo unicamente all’Assemblea – sono astronomici, è segno che la bilancia continua a pendere dalla stessa parte.
Altri temi in perenne stand by: l’assenteismo di sala D’Ercole e nei lavori delle Commissioni legislative, il recepimento del decreto Monti sui tagli dei costi. Un tema quest’ultimo affrontato da Ardizzone lo stesso giorno in cui è stato eletto. Il Parlamento regionale ha deciso di affidare ad una Commissione l’applicazione della norma, come capita quando non c’è una volontà politica reale di affrontare e risolvere una questione. Il bilancio interno dell’Ars, va ricordato, per la prima volta ha subito una inversione di tendenza dopo anni di chiacchiere, che hanno raggiunto nella legislatura precedente –  presidente Cascio imperante – il culmine a causa di un costante richiamo ai risparmismentito da costi sempre alti e bilanci sempre in rosso. Si è risparmiato l’otto per cento, mentre la Regione ha dovuto tagliare il venti per cento delle risorse.
Assenteismo e costi della politica, trasparenza e regolamento interno vetusto, superprivilegi della burocrazia: quando saranno affrontati, e come? L’attività parlamentare sconta le difficoltà politiche di ogni maggioranza e di ogni opposizione, “liquide” come sempre, ma subisce una tendenza alla conservazione di un Parlamento, la cui lungimiranza è ridotta al lumicino.

Black out a Ginostra di Stromboli: una cittadina tedesca si rivolge alla Merkel

La centralina fotovoltaica di Ginostra nell’isola di Stromboli, nelle Eolie, è vecchia e spesso non funziona. ”Abbiamo richiesto l’aiuto della Regione e del governo nazionale, ma siamo abbandonati al nostro destino. Non ci resta che lanciare un appello ad Angela Merkel”.
Così la cittadina tedesca Karol Hoffman, che insieme a una decina di connazionali da oltre 30 anni vive a Ginostra, piccolo borgo di Stromboli, raggiungibile solamente dal mare. ”Ogni anno – dice la signora Hoffman – i tedeschi che affittano le nostre casette sono circa 200. E’ giusto quindi che la Merkel abbia anche un occhio di riguardo, attraverso l’Ue, per questo lembo di terra che nonostante la sua bellezza e l’unicità, continua a essere dimenticato dal mondo. Colgo anche l’occasione per invitarla a Ginostra: invece della solita Ischia venga qui, le faremo trascorrere una vacanza indimenticabile anche con un tour sull’asinello (e’ l’unico mezzo di trasporto) del mio compagno Ullie Stolgies”.
Nell’elenco degli interventi ci sarebbero anche la sistemazione di alcuni sentieri e il restauro della chiesetta ”che cade a pezzi”, dice Hoffman.

Precisazioni della Dott.ssa Mazziotta sul suo incarico in Ecosviluppo Eolie

Per visualizzare la lettera con le precisazioni della dottoressa Mazziotta cliccate su questo link http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/Mazziotta.pdf

Ancora una risposta del portavoce Giacomantonio a Silvano Saltalamacchia

Per visualizzare il testo e i documenti cliccare su questo link http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/Saltalamacchia%203%20giugno.pdf

Sidoti torna a "solleciare" il portavoce Giacomantonio

Caro Michele e Portavoce del Sindaco
ho visto la tua risposta solo oggi in merito alle ultime mie domande rimaste inevase.
Per quanto attiene Ecosviluppo Eolie ad oggi al Registro delle Imprese risulta che il CDA e' composto da tre membri e tra questi la Dott.ssa Mazziotta.
Ci sono pareri diversi della Cassazione a tal proposito. Dalla mia esperienza gli amministratori restano in carica fino alla nomina dei nuovi componenti in Assemblea ed hanno efficacia dal momento della annotazione di tale adempimento presso il Registro delle Imprese.
Non mi sorprenderei che per la prossima assemblea della EcoSviluppo Eolie gli stessi vengano convocati da parte del Presidente anche in relazione agli adempimenti di legge ancora non sottoposti all'assemblea e per i quali i soci chiederanno lumi.
Per quanto riguarda i curriculum vitae degli assessori non ho ad oggi alcuna traccia. Pensavo che la loro pubblicazione fosse più rapida, tenuto conto che alcuni elementi, svolgendo attività  in ambito pubblico ed internazionale, dovrebbero averlo sempre a portata di mano.
Mi rendo conto che ci sono impegni in questi giorni più importanti e urgenti.. mi riferisco in particolare la questione depuratore sulla quale anche io nei prossimi giorni esporrò il mio pensiero. Forse questo argomento e' stato preso sotto gamba? Sicuramente la questione legata alla amministrazione di Pelaggi influisce negativamente.
Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici. 
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.

Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione.
Dimenticavo il tema trasparenza coinvolge anche chi ricopre incarichi di vertice ovvero i dirigenti.
Ti ricordo che il cittadino mediante l'uso dell'accesso civico può chiedere ed ottenere la pubblicazione dei dati "gratuitamente" e senza indicare "alcuna motivazione".
Angelo Sidoti

Le Eolie e le date da ricordare (rubrica a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

3 Giugno 1719
L’ultimo assedio a Lipari
 Nella parte seconda del volume “Diario di tutto quello successe nell'ultima guerra di Sicilia dal giorno 21 maggio 1719 sino 9 maggio 1720” predisposto da “un curioso e veridico palermitano” viene riportata la battaglia per l'occupazione di Lipari, combattuta nei primi giorni del mese di giugno 1719. L'episodio si inquadra in una delle tante battaglie combattute nel corso della Guerra della Quadruplice alleanza, il conflitto bellico che ha visto il regno di Spagna contro Inghilterra, Francia, Austria ed Olanda, che si erano alleate per il predominio sul mare Mediterraneo. Il conflitto durò dalla fine del 1717 sino all'inizio del 1720. Questa la cronaca dello scontro per l'occupazione di Lipari.
 Mese di giugno (1719)
 Alle prime ore del 1 giugno un corpo di spedizione al comando del Tenente Maresciallo Barone di Sekendorf prende il mare per dirigersi verso Lipari, ma ha causa del vento contrario soltanto verso la serata la flotta, composta da due navi da guerra inglesi e da quattro galere napoletane arriva in vista dell’isola eoliana.
Nella mattinata del 2 giugno le truppe sbarcano sull’isola, l’autore del diario non dice dove,  limitandosi a riferire che hanno “preso posto avantaggioso nell'isola, per poscia facilitare il buon successo dell'impresa”. Lo scopo dell’attacco al Castello e città di Lipari era vitale perché una volta occupata la fortezza “sarebbesi levato questo ostacolo al nostro commercio, e si haverebbe liberamente trasportato dal Regno di Napoli e dalla Calabria i viveri per la sussistenza della nostra armata.
 Il 3 giugno iniziano i bombardamenti che si protraggono sino a primo pomeriggio mentre le truppe assedianti si attendono il successo dell’impresa.
Il 4 giugno, il Maresciallo Sekendorf, comunica al quartier generale che “l'isola di Lipari, dopo la resistenza di due giorni” si era arresa “a discrezione” con l’intera guarnigione spagnola, composta da duecento soldati.
Nel corso degli scontri gli assedianti subiscono la morte di dieci uomini, ottanta feriti, e gli ufficiali, tenente colonnello Valuas Barone de Valus, e il tenente colonnello del reggimento di Lorena signor Roost.
Il bottino di guerra viene quantificato in 22 pezzi d’artiglieria.
 Il 5 giugno parte della flotta rientra a Messina, mentre l’Ammiraglio rimane a Lipari, con due compagnie di granatieri ed una guarnigione  di 300 uomini agli ordini del sergente maggiore Formentini, per ripartire subito dopo con i prigionieri spagnoli.
Il narratore parla anche della popolazione affermando che i Liparoti,sul principio fecero quei naturali qualche resistenza” riuscendo ad impedire, in un primo momento, lo sbarco delle truppe. Proseguirono, dopo lo sbarco, la resistenza, ma progressivamente vengono spinti verso Piazza Mazzini, dove il corpo di spedizione pianta le batterie e qualche “mortaro”.
Il racconto prosegue, affermando che “ dopo uno e l'altro tiro conobbero il proprio svantaggio, ed esposto il segno di pace chiesero a' nostri capitulazione. Varie furono le loro pretese, ma finalmente obbligati dalla forza e risoluto procedere del nostro attacco si resero alla discrezione del vincitore.”.
Gli austriaci, occupata Lipari, definita: piazza ben fortificata, provvista d'ogni cosa necessaria e capace ad una buona difesa, il di cui acquisto assicurò una volta la navigazione e il libero commercio dei due Regni di Napoli e Sicilia – tranquillizzarono la popolazione, alla quale fu “accordata la vita e le sostanze.

 Nel corso dell’anno 1720, sconfitti gli spagnoli dalla Quadruple Alleanza (Francia, Olanda, Inghilterra e Austria), gli Asburgo d’Austria ricevettero la Sicilia dai Savoia in cambio della Sardegna. Ma anche questa dominazione austriaca, come già quella sabauda, durò poco (14 anni).
Da Eolienews auguri a Rosa Mandarano e a Marino Todaro

LA REGIONE A ROMA E BRUXELLES PER TUTELARE LA PESCA IN SICILIA

Il governo regionale in pressing su Roma e Bruxelles per tutelare la pesca in Sicilia. In particolare, l’assessore regionale alle Risorse agricole e alla Pesca, Dario Cartabellotta, sta portando avanti una battaglia in merito all’annosa questione del tonno rosso che sta mettendo in ginocchio il comparto siciliano, già schiacciato da una grave crisi. Armatori e pescatori rischiano di andare sul lastrico. A volte sono vittime di una politica europea che zavorra realtà produttive territoriali e che sembra avvantaggiare potenti gruppi internazionali. Uno scenario che fotografa l’attuale situazione siciliana proprio in merito alla pesca del tonno. Un tempo florida attività non solo sotto l’aspetto economico, ma anche culturale e turistico, grazie alle storiche e famose tonnare e che ponevano l’isola sotto i riflettori anche d’oltralpe.
La flotta siciliana ha perso 86 unità e 1.200 posti di lavoro. La politica europea della pesca adottata negli ultimi anni dall’Ue ha contribuito al ridimensionamento del comparto in Sicilia. Le cifre parlano chiaro: al 31 dicembre 2012 ha contato 2.949 battelli attivi. Nel 2011 erano stati 3.035. Con gli 86 battelli in meno, hanno perso il lavoro 400 pescatori e ancora più pensante è stata la ricaduti sull’indotto, con 800 posti in fumo. Emerge inoltre che nel 2012 la stazza lorda complessiva della flotta peschereccia siciliana si è attestata a 51.708 GT (nel 2011: 55.778). L’età’ media dei motopesca è di 33,3 anni con un ulteriore invecchiamento: dieci anni fa la media era 28 anni. Soltanto 4 battelli da pesca risultano costruiti nel 2012. Numeri che stroncano un’economia di tradizione mediterranea che per millenni, come detto, ha visto nelle tonnare, quali ad esempio Favignana, Porticello, Porto Palo e Santa Flavia, una valida fonte di reddito.
“Si tratta di un mercato del tonno che nel Mediterraneo vale 100 milioni di euro governato da 5 lobby a livello mondiale di cui 3 risiedono nel Principato di Monaco – chiosa Cartabellotta – che ha lavorato con l’Unione Europea affinché il tonno sia dichiarato specie in via d’estinzione quando, facendo un appello del pescato, ci si rende perfettamente conto che il Mediterraneo ne è pieno”. Una protesta politica, quella dell’assessore, in difesa del comparto isolano e che non intende mollare. D’altronde, ogni giorno, la cronaca riporta quintali di tonno sequestrati dagli organi competenti. E tra i motivi, l’avere pescato tonno rosso accidentalmente nel Mediterraneo da piccoli pescatori che, non potendo superare la propria quota pesca per norme europee, ed essendo il tonno specie protetta, pescando oltre i quantitativi previsti, la loro attività diventa illegale. Detta in sintesi: il pesce nel Mediterraneo c’è, ma le lobby confortano il contrario Bruxelles che attraverso norme penalizza l’attività degli operatori del settore, mettendo in ginocchio ancor più il comparto.
“Ancora una volta vengono favorite le lobby a livello mondiale – osserva Cartabellotta – a discapito delle piccole economie marinare, rase al suolo da una politica monopolistica e sostenitrice delle grandi imprese”. Non è soltanto la Sicilia ha mugugnare. Anche Sardegna e Campania, in merito, sono sul piede di guerra. I rispettivi assessori al ramo hanno portato la questione in sede Stato-Regioni. Obiettivo: il tonno rosso del Mediterraneo non deve essere considerato specie in via d’estinzione e le attuali quote relative alle catture accidentali siano mantenute. Un primo scontro tra Cartabellotta e il ministro Mario Catania c’era stato quando lo stesso assessore siciliano aveva contestato il decreto ministeriale con il quale “senza confronto democratico in conferenza Stato-Regioni, alla Sicilia venivano affidate 265 tonnellate contro 1450 del sistema circuizione adottato in Campania”.
Intanto, va da sé che aumenta la sfiducia del consumatore. Altra questione su cui sta lavorando Cartabellotta. E così “come s’è fatto con l’agricoltura, occorre ridare fiducia al consumatore del pesce attraverso la tracciabilità e la filiera corta”. Due strade obbligate per rilanciare, e allo stesso, tempo difendere la pesca siciliana, e per ridare fiducia e sicurezza al consumatore sulla bontà del prodotto. “Abbiamo in cantiere un progetto in merito – conclude Cartabellotta -. E che riteniamo possa ridare linfa a un comparto che rischia di essere distrutto”.

Lipari: Pesca e pescatori abbandonati. Ci scrive Tiziana Basile

A Lipari pur essendo una piccola comunità la crisi si sente parecchio! Di cosa vivono queste isole? Tutti rispondono di turismo...si è vero!!! Ma ci dimentichiamo anche chi in piccola parte non vive di quello? Il PESCATORE è uno dei mestieri praticati più antichi del mondo  e adesso è proprio finito nel dimenticatoio! Mi domano QUALCUNO del comune si è per caso reso conto i pescatori che fine stanno facendo?
Tempo fa erano proprio i pescatori a far girare l'economia del paese con spese,costruzioni di case e acquisti vari....ma adesso non è più possibile! Qualsiasi categoria riceve un aiuto dal comune,dalla provincia e loro perché no??? Innanzitutto non ho mai capito perché tutti hanno uno spazio dove vendere i loro prodotti al pubblico e solo i pescatori no??? Mi domando il comune non può fare niente? Le leggi esistono solo a Lipari...in tutta Italia e in tutto il mondo esiste il mercato del pesce....Solo a qui no! Mah....! 

Poi qualsiasi categoria in crisi è stata aiutata! Perchè non vengono stanziati dei fondi, che non dovrebbero essere erogati e basta..ma dovrebbero essere spesi per questi poveri lavoratori per aiutarli a rinvigorire le attrezzature,le imbarcazioni...creare corsi per imparare e cucire le reti,imparare a  pescare!
Quanti giovani vedono il pesce messo a tavola ma non sanno neanche da dove viene? i pescatori conoscono ogni singolo angolo e sanno pezzi di storia delle nostre terre che potrebbero insegnarli a chiunque. Non so se avete visto da quanto è brutto tempo...quindi immaginate voi in che condizioni sono !Tutti ci lamentiamo ma nessuno ci aiuta!!! 
Il pescato dopo mille tragedie gli è stato permesso di venderlo sottomonastero per un periodo,poi appena si avvicina l'estate questa povera gente viene buttata via,perchè lì devono arrivare i turisti e  quindi il porto(chiamiamolo porto) ha un brutto impatto! 
ahahahha ma quale brutto impatto? Cosa ci sarebbe di più caratteristico? I turisti vogliono questo,vogliono vedere la vita vera di una piccola isola...che dovrebbe essere questo non che facciamo finta che chissà in quale  metropoli viviamo! Poi questa è una scusa vera e propria perchè mica questo mercatino dovrebbe essere per forza al porto? Andrebbe bene in qualsiasi altro posto!!!!Mi permetto di parlare perché sono figlia e moglie di un pescatore e ne SONO FIERA! Aspetterò con ansia se qualcuno del comune o chi per loro mi voglia rispondere e mi voglia dare qualche delucidazione! 
Saluti!
Tiziana Basile

La Chiesa della Madonna delle Grazie e l'appello di Antonio Iacullo

Nella giornata di ieri sono andato a passeggio sul nostro bellissimo "Castello".
Sono riuscito a godere degli splendidi scorci panoramici che da questo magico posto si possono ammirare, ma gli occhi si sono anche posati su particolari che desidero segnalare qui perché possano raggiungere chi ha competenza e responsabilità.
Ero in compagnia di tanti visitatori che, armati di fotocamera, immortalavano insieme a me tali bellezze.
La voce eccitata di una turista italiana, che segnalava al suo compagno un particolare, mi ha fatto notare qualcosa che sta danneggiando, se non lo ha già fatto, la Chiesa della Madonna delle Grazie.
Faccio un appello perché il luogo sia tenuto più ordinato e si faccia un intervento urgente al manufatto che vi mostro.
Grazie per i nostri figli e nipoti.
Antonio Iacullo

domenica 2 giugno 2013

Elenco navi da crociera in arrivo a Lipari a Giugno

Grazie al comandante Andrea Magazzù pubblichiamo l'elenco delle navi da crociera in arrivo a Lipari nel mese di Giugno

Come eravamo

Da sx a dx (in alto): Massimo Di Franco, Nunzio Li Donni, Giancarlo Puleo, Franco Cataliotti, Gianni Mondello
Da sx a dx (accosciati) Santi Cataliotti, Maurizio Corrieri, Peppe Monteleone, Roberto Paino

Corpus Domini 2013 a Lipari. La chiesetta del Pozzo addobbata


Salina: Due tartarughe "Caretta caretta" riprendono il largo

Due tartarughe marine  della specie 'Caretta carettà recuperate l'estate scorsa mentre erano in difficoltà nel mare delle Isole Eolie, sono state liberate in mare nell'Isola di Salina al termine di un periodo di cura trascorso nella stazione zoologica 'Anton Dohrn' di Napoli. Sono state liberate rispettivamente dalla spiaggia di Santa Marina, alle 11, e dal porto di Cala Galera, a Malfa, alle 12.15. Un esemplare, recuperato il 16 giugno dello scorso anno, aveva problemi ad immergersi, l'altro, recuperato il 7 ottobre del 2012, era stato ferito da un amo
 Foto: Domenico Re
COMUNICATO
A QUANTI SONO COLLEGATI AD ANTENNE TV POSTE SULLA CASA DELL’ING. LOPES A PIAZZA MAZZINI DI LIPARI
SI COMUNICA
CHE SARANNO CONSENTITI 15 GIORNI DI PROROGA ,A FAR DATA DAL PRESENTE COMUNICATO, PER TROVARE ALTRE SOLUZIONI PER L’INSTALLAZIONE DELLE RISPETTIVE ANTENNE.
TRASCORSO INFRUTTUOSAMENTE TALE PERIODO SENZA AVER ESERCITATO LA RIMOZIONE , SI PROVVEDERA’ AUTONOMAMENTE SENZA ULTERIORI AVVERTIMENTI.
QUESTA DECISIONE, IMPROCRASTINABILE, SI E’ RESA NECESSARIA PER NON AGGRAVARE I NOTEVOLI DANNI SUBITI DAI SOLAI DI COPERTURA DELLA CASA A SEGUITO DEI LAVORI DI PIAZZA MAZZINI .
AL FINE DI UNA CONCORDATA PRESENZA SUI LUOGHI PER ADEMPIERE ALLO SMONTO DELLE ANTENNE SI COMUNICANO I SEGUENTI NUMERI DI TELEFONO PER UN APPUNTAMENTO :090.9433100 ---339.7813495 –ING. LOPES .
QUALUNQUE PRESENZA SUI SOLAI NON CONCORDATA SARA’ CONSIDERATA UNA VIOLAZIONE DI DOMICILIO E PUNITA A NORMA DI LEGGE.
LIPARI, 02 GIUGNO 2013                                  
FIRMATO
ING. FELICE LOPES

Avevano prenotato e pagato il viaggio in cabina..trovano posto su una scala interna. Peripezie sul mezzo della CdI

  Sabato 1^ giugno sono arrivati a Lipari degli amici milanesi, di età matura, nei primi giorni di maggio, avevano prenotato e pagato il viaggio da Napoli con cabina
  Il giorno precedente la partenza hanno ricevuto una email, dalla compagnia delle isole, che Li informava che, per cambio nave, non era possibile avere ciò che avevano “ PRENOTATO E PAGATO”.
Nonostante la Disponibilità del Comandante della nave, rammaricato per la situazione, per una più comoda sistemazione il viaggio è stato traumatico e disastroso.
Infatti la nave, insufficiente a soddisfare le esigenze dei viaggiatori.
Le poche cabine a disposizione assegnate con un criterio non noto  ad altrettanti pochi fortunati, i divani erano stati occupati dai saccopelisti, e le persone, tra cui i nostri anziani amici hanno trovato comodo conforto sugli scalini di una scala interna, il tutto aggravato dalle pessime condizioni del mare.
Un viaggio terribile su un mezzo inadeguato anche per i profughi, che ha offerto un’indecorosa premessa alla speranza di un gradevole soggiorno nelle nostre isole,
Siffatta politica aziendale vanifica gli sforzi prodotti dagli operatori locali in questi anni e dall’Amministrazione compromettendo l’immagine e l’economia locale con dati oggettivi e senza che in alcun modo possa parlarsi di accanimento strumentale.
Questi presupposti non sono seriamente da porsi a fondamento di una serie, serena e produttiva politica di sviluppo del territorio, ma neppure adeguati a garantire la cosiddetta continuità territoriale che non può e non deve essere rapportata a vent’anni addietro, ma bensì proiettata vent’anni avanti considerato peraltro che i trasporti sono la condizione prioritaria per lo sviluppo turistico ed economico di queste isole.
Se non vengono garantiti tali presupposti è inutile produrre eventi, sforzarsi di sviluppare l’economia locale, fregiarsi del titolo di Patrimonio dell’Umanità, ecc….
UNA…….DUE………CENTO NOTE DI DEMERITO  ALLA COMPAGNIA DELLE ISOLE.
Case Vacanze Claudia

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

2 giugno 1972
La scalata della Canna di Filicudi


Il 2 giugno 1972 una singolare ed unica scalata in cordata viene effettuata da cinque guide alpine di Macugnaga sulla Canna di Filicudi, il grande obelisco naturale di roccia vulcanica, che si erge a poco più d'un miglio dalla costa occidentale dell’isola eoliana. La spedizione era stata battezzata «dai ghiacciai del Rosa all'Isola del Fuoco».
La Canna, alta una novantina di metri, è stata vinta dopo otto ore di fatica, sotto un sole infocato mentre oltre duemila persone assistevano all'impresa degli alpinisti dalle imbarcazioni.
La scalata era cominciata verso le 7,30. Quando i cinque alpinisti hanno raggiunto la vetta, alle 15, dai natanti è partito un interminabile scrosciante applauso. In cima alla Canna i cinque scalatori hanno collocato una Madonnina di bronzo, alta un metro e trenta, opera dello scultore siciliano Coco che lavora a Milano. La statua, in precedenza era stata benedetta dal vescovo di Lipari monsignor Nicolosi.
Gli scalatori erano arrivati alle Eolie alcuni giorni prima, un po’ preoccupati per l'impresa che presentava parecchie difficoltà tecniche: infatti, in più punti, la parete è del quarto e quinto grado superiore.
« E poi — dichiararono i cinque di Macugnaga — di solito siamo abituati a "sentire" sotto di noi, anche da altezze di molto superiori, la neve. Qui, invece, abbiamo dovuto superare l'impasse psicologica di scrutare dall'alto il mare che sarà bellissimo, ma incute sempre un gran rispetto e un pò di paura ». Sulle barche, al termine della scalata, c'è stato un brindisi generale con la Malvasia. Nel pomeriggio, si svolge la cerimonia nel municipio di Lipari, con scambio di doni tra il sindaco Francesco Vitale e quello di Macugnaga Spartaco Montagnani.
La scalata della canna si inseriva nel ciclo delle manifestazioni per celebrare il centenario della scalata della zona orientale del Monte Rosa. L’associazione «Amici di Macugnaga» organizzò una crociera alle Eolie per seguire le fasi della scalata  con più di un centinaio di persone tra villeggianti e residenti.
I cinque scalatori erano: Luciano Bettineschi, Felice Jacchini, capo delle guide di Macugnaga, e suo fratello Carlo Jacchini, Michele Pala e Lino Pironi.

Luciano Bettineschi, una delle più conosciute guide del «Monte Rosa»: dichiarava: «L'impresa è difficilissima ma fattibile. La "Canna" di Filicudi è un'impressionante colonna di durissima pietra vulcanica che ha resistito e resiste ancora agli assalti delle onde marine. E' composta principalmente di basalto, gneis e serpentino. Bisogna avvicinarla con la barca e attaccare subito la roccia, che si erge quasi a picco, interrotta solo da esigue piattaforme. Presenta difficoltà alpinistiche di quinto e sesto grado». 

Tennis: La Rosa e Di Maggio si aggiudicano il torneo di doppio

Intensa due giorni di tennis ai campetti dello Snoopy Club dove si sono disputate le finali del torneo di doppio. Giovedì alle 21 ha avuto luogo la finale per il terzo posto. In campo si sono affrontate le coppie Bellino-Salpietro e Zanca-Mandarano. Una finale giocata punto a punto che ha visto imporsi i primi per 7-5  7-6. In entrambi i set l’inizio è stato favorevole alla coppia Zanca-Mandarano che nel primo set ha anche fallito due set-point ma Bellino e Salpietro sono stati più abili nei momenti topici e decisivi della partita e hanno dominato entrambe le chiusure di set. Migliore in campo Pino Salpietro che ha deliziato il pubblico con colpi di pregevole fattura. Venerdì pomeriggio si è invece disputata la finalissima per il primo posto. A contendersi il successo finale della manifestazione le coppie La Rosa-Di Maggio e Famularo-Lorizio. La formula della finale prevedeva la disputa di un doppio e di due singolari. Il doppio se lo sono aggiudicati La Rosa- Di Maggio con il punteggio di 6-4 6-4. I due tennisti sono stati abili a conquistare il break decisivo sul finire di entrambi i set quando il punteggio era di 4-4. Nel primo singolare si è imposto Di Maggio su Lorizio con il punteggio di 6-1 6-3 e dunque il secondo singolare è stato ininfluente ai fini dell’assegnazione del successo.
Si ringrazia l’erboristeria “Panacea” che ha gentilmente offerto il rinfresco per la premiazione.
Dopo il turno di riposo Domenica prossima tornano in campo entrambe le formazioni eoliane nel campionato di Promozione. Lo Snoopy Club “B” sarà impegnato in casa contro la formazione del T.C. Messina mentre lo Snoopy Club “A” sarà di scena a S.Agata contro la locale formazione tennistica.
Buon tennis a tutti.

Da Partylandia auguri a Matteo, Gabriele, Gioconda, Giulia I., Giulia L.

Lo staff di Partylandia formula i migliori auguri a Matteo Riganò e Gabriele Lauricella per il loro Battesimo e a Giulia Lauricella Cincotta, Giulia Iacono e Gioconda Cincotta nel giorno della loro Prima Comunione
Da Eolienews auguri di Buon Compleanno a Daniela Russo e Laura Favorito

“CUFFARO NON SCREDITÒ FALCONE” E ORA DI PIETRO DOVRÀ RISARCIRLO

L’ex pm di Mani pulite condannato a risarcire un condannato per favoreggiamento aggravato. Questo lo strano intreccio, lo “scherzo” della legge e del destino, che ha come protagonistiAntonio Di Pietro e Totò Cuffaro.
La prima sezione del Tribunale di Palermo ha condannato il primo per diffamazione ai danni del secondo: Di Pietro, infatti, inserì sul proprio sito internet un video presente su Youtube, dal titolo “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone” . Il video aveva già scatenato contro l’allora senatore più di 4600 commenti di anonimi internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte.
Cuffaro, per questa ragione, nel 2009, si era rivolto alla magistratura prima con un esposto contro gli anonimi internauti, e poi con un atto di citazione contro Di Pietro. Il pm aveva promesso tutela legale agli anonimi internauti autori dei commenti e nel corso del giudizio invocò per sè l’immunità parlamentareche gli fu negata. Simbolica la cifra, appena € 6.000, ma che costituisce un importante risarcimento morale per Salvatore Cuffaro.
Come si evince dalla sentenza i video in origine erano tre: Costanzo Show: “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”; “La Mafia è Bianca – Totò Cuffaro contro Falcone da Rockpolitik”’; “Totò Cuffaro contro Giovanni Falcone”, caricati su Youtube da ignoti nel 2007. Quei tre video riproducevano il concitato intervento di un giovanissimo Salvatore Cuffaro nel corso della staffetta televisiva tra il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda del settembre del 1991 condotta da Michele Santoro realizzata dopo la morte di Libero Grassi. Tra i presenti Giovanni Falcone. I video avevano suscitato più di 4600 commenti di anonimi internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte (“Cuffaro deve fare la fine di Falcone”). Cuffaro nel 2009, si rivolse alla magistratura.
L’iniziativa giudiziaria di Cuffaro aveva però suscitato l’immediata reazione di Antonio Di Pietro, il quale, con un articolo pubblicato sul proprio sito internet, oltre a rilanciare l’accusa della inesistente aggressione verbale, aveva anche solidarizzato con gli autori dei commenti, promettendo loro di sostenerne tutte le spese legali.
Ma i titoli dei tre video presenti su Youtube, uno dei quali linkato da Di Pietro sul proprio sito internet, erano falsificazioni e inducevano in errore tutti gli internauti.
Per questa ragione il Tribunale di Palermo, I Sezione Civile, ha condannato, con sentenza n. 1742/2013, l’ex pm di “Mani pulite” a risarcire Salvatore Cuffaro.
“La notizia della sentenza – riferisce l’avvocato Salvatore Ferrara, che ha assistito l’ex presidente della Regione siciliana – è stata appresa con soddisfazione da Salvatore Cuffaro che ha sempre considerato Giovanni Falcone un eroe civile, un martire della giustizia ed un simbolo di fedeltà allo Stato ed alle Istituzioni, nei confronti delle quali lo stesso Cuffaro, anche nel momento della privazione della libertà, nutre profondo rispetto”