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domenica 5 gennaio 2014

I siti italiani dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità da Nord a Sud

siti italiani dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità sono ad oggi ben 49 e fanno del nostro paese quello con il maggior numero di luoghi inclusi in questa importante e prestigiosa lista: ma cos’è, appunto, il “patrimonio dell’umanità”? Con quest’espressione, nella Convenzione per il Patrimonio Mondiale del 1972 i paesi firmatari intendevano includere in un solo documento la conservazione sia dei beni culturali che delle bellezze naturali, dando ad essi un valore universale e riconoscendo il bisogno di equilibrio tra uomo e natura. Attualmente, nei 160 paesiche hanno aderito alla convenzione sono presenti 981 siti, di cui 759 sono beni culturali, 193 sono beni naturali e 29 sono misti e, come abbiamo visto, molti di essi si trovano sul territorio italiano, estremamente ricco sia dal punto di vista naturalistico che, ovviamente, da quello culturale; nel 1979, il primo sito italiano ad essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO fu la Val Camonica, in Lombardia, grazie alla presenza di straordinarie incisioni rupestri che ne fanno il più grande centro di arte rupestre di tutta l’Europa.
Tra i più importanti e conosciuti luoghi italiani di importanza culturale che fanno parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO troviamo i centri storici di RomaFirenzeSiena e Napoli, la meravigliosa ed unica città di Venezia e tutta la sua laguna, la Piazza del Duomo di Pisa, le città di MantovaFerraraVicenza e Verona, i centri storici delle città minori, ma non per questo meno affascinanti, di UrbinoSan Gimignano e Pienza, i famosi trulli di Alberobello, in provincia di Bari, l’ottimamente conservato villaggio operaio di Crespi d’Adda, in provincia di BergamoGenova con le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei RolliAssisi con la Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, gli spettacolari Sassi di Matera e il suo Parco delle Chiese Rupestri, e ancora la Cattedrale, la Piazza Grande e la Torre Civica di Modena e i monumenti paleocristiani di Ravenna. Ma come sappiamo, in Italia sono presenti anche numerose ville e maestose residenze antiche, e anche tra queste le più importanti fanno parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO: nella lista abbiamo infatti le Ville del Palladio Veneto, la Reggia di Caserta del XVIII secolo con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio, le Residenze Sabaude del Piemonte, laVilla Romana del Casale di Piazza Armerina, la Villa d’Este di Tivoli e le Ville Medicee inToscana.
Oltre all’inestimabile patrimonio regalatoci dall’arte rupestre della Val Camonica, in Italia si trovano anche numerosi altri siti di grande importanza archeologica, e tra essi quelli che fanno parte del Patrimonio dell’UNESCO sono le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, i nove Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, che sono gruppi di cappelle ed altri manufatti architettonici costruiti tra il XVI e il XVII secolo, l’area archeologica di Agrigento con la stupefacenteValle dei Templi, il Villaggio nuragico di Su Nuraxi a Barumini, in Sardegna, che è il più grande villaggio nuragico del mondo, i siti archeologici di Paestum e Velia nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in provincia di Salerno (anch’esso incluso nel Patrimonio UNESCO con la Certosa di Padula), la zona archeologica di Aguilea (e la sua Basilica Patriarcale), le necropoli etruschedi Cerveteri e Tarquinia, i siti palafitticoli preistorici delle Alpi ed infine la necropoli rupestre di Pantalica, in provincia di Siracusa.
Infine, non possono mancare le bellezze naturali e paesaggistiche italiane, che molto spesso si fondono con gli insediamenti urbani che sono stati costruiti in scenari naturali davvero meravigliosi: è il caso della Costiera Amalfitana in Campania, delle Isole Eolie al largo della Sicilia e delle Cinque Terre, che per National Geographic rientrano tra le 99 coste più belle del mondo, con Portovenere e le isole di PalmariaTino e Tinetto, in Liguria; ma tra i siti naturali troviamo ancora il Monte Etna, leDolomiti, la Val d’Orcia e il delta del Po.
Il Movimento Cinque Stelle critica la legge di stabilità siciliana, che ieri a Sala d’Ercole ha compiuto i suoi primi passi, in vista dell’approvazione definitiva, che dovrà arrivare entro metà gennaio. Pena il ricorso all’esercizio provvisorio. Secondo i grillini la manovra, difesa in Aula dallo stesso presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ”rischia di penalizzare ancora le categorie più deboli”.
”Si doveva fare molto di più in sede di conferenza Stato-Regioni – dicono i parlamentari pentastellati – e, invece, per compensare l’enorme taglio di trasferimenti dal governo centrale, si cerca di trasformare i Comuni in voraci succursali di Serit ed Equitalia, che finiranno per rendere ancora più difficile la vita a chi in questo momento è sull’orlo del baratro, schiacciato dalla crisi”. Tocca al grillino Sergio Tancredi fare un esempio. ”Se si pensa – dice – che l’aver innalzato dal 33 al 100 per cento la quota di accertamenti tributari che resta ai Comuni possa compensare i trasferimenti insufficienti dallo Stato, credo di poter affermare, senza ombra di dubbio, che probabilmente vivremo un 2014 di fuoco”. Così per il parlamentare a Cinque Stelle il rischio dietro l’angolo è ”una serie di default a livello di Enti locali”.
Allora per Tancredi occorre smetterla con ”gli accordi segreti nelle stanze romane tra Crocetta e Letta, che hanno portato, ad esempio, alla svendita dell’articolo 38 dello Statuto, decretando la morte dell’autonomia impositiva dell’Isola”. Molto critico il gruppo anche sulla scelta di bocciare il microcredito, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, il cui fondo è stato azzerato. ”Una scelta incomprensibile – afferma Tancredi – sotto il profilo della logica, molto più comprensibile nell’ottica della lotta politica. Ogni milione messo in un fondo di rotazione può mobilitarne almeno 20. Pertanto, se la nostra proposta fosse stata accolta, sommando ai 2 milioni della Regione, il milione che noi abbiamo accantonato, avremmo potuto mobilitare 60 milioni per le piccole imprese, cosa che ci avrebbe consentito di prestare a tassi agevolati 20.000 euro a tremila imprese. E invece – conclude – si preferisce stanziare fondi per imprecisate start up digitali che probabilmente per qualcuno avranno pure un nome ed un cognome ben determinato”.

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Cristina Andaloro, Rossella Basile e Lorenza Famularo

Accade anche questo. L'aliscafo viaggia con riserva per Stromboli. Squadra e arbitro decidono di non partire. La società strombolana non ci sta e si farà sentire

Oggi 5 gennaio era in calendario il recupero della partita del campionato di calcio di terza categoria tra Stromboli e Gualtierese. L'incontro, previsto per le 10 e 30, non si giocherà poichè- come scrive in una nota il presidente Graziano Di Maggio, componente della società strombolana- "squadra ospite e arbitro, ritrovatisi a Milazzo al terminal degli aliscafi, si mettono d'accordo e decidono di non partire in quanto il comandante dell'aliscafo li ha informati che si viaggia con riserva. Nei prossimi giorni- scrive ancora Di Maggio- invieremo una lettera alla federazione di Messina e una alla lega di Palermo per vedere che tipo di provvedimenti prendono. In assenza di provvedimenti si crea un precedente a nostro favore, visto che la maggior parte delle volte si viaggia con riserva".
Poco da aggiungere da parte nostra a quanto evidenziato da Di Maggio se non che lo Stromboli,, in particolare, ma anche altre squadre eoliane pur di non perdere la partita a tavolino affrontano le trasferte con meteo avverse, restando (e capita spesso) bloccati, senza poter tornare a casa anche per giornate intere.

ARS, PORTABORSE ASSUNTI CON CONTRATTI DA COLF

Giacca, cravatta e valigetta porta documenti rigorosamente obbligatori per muoversi in Parlamento anche se formalmente si tratta di colf. E’ l’ultima frontiera dell’Assemblea regionale siciliana, il portaborse inquadrato come colf. Espediente necessario, come riporta il Giornale di Sicilia, dopo la legge che ha ridotto gli stipendi ai deputati e riscritto le regole per i contributi legati a dipendenti e collaboratori.
Regole che hanno costretto i grillini a chiedere una parte dei soldi che fino a ora hanno restituito alle casse pubbliche. La legge che ha tagliato gli stipendi ai deputati da 11.780 euro netti a circa 8.300, spiega il quotidiano, ha anche previsto che dalla prossima legislatura si potra’ spendere solo un budget da 60 mila euro all’anno per i collaboratori amministrativi. Ma una norma transitoria ha salvato fino al 2017 “tutti i contratti in essere alla data di entrata in vigore della legge”, cioe’ al 31 dicembre.
Cosi’ i 3.180 euro che ogni deputato incassava per finanziare la propria segreteria potranno essere utilizzati ora solo per il portaborse ma a patto che risulti contrattualizzato entro fine 2013. Da qui la corsa che vi è stata negli ultimi giorni dell’anno a regolarizzare i contratti. Ma poiche’ il deputato non ha titolo per fare assunzioni, in quanto solo le imprese e gli enti possono assumere, ecco che all’Ars hanno trovato l’espediente del contratto delle colf, l’unico che prevede la tipologia utilizzabile da una persona fisica.

Buongiorno Eolie con questa foto di Luca Saltalamacchia

sabato 4 gennaio 2014

Cinque ristoranti eoliani tra i "Ristoranti d'Italia 2014"(Sicilia) della Guida dell'Espresso

Sono 5 i ristoranti delle Eolie inseriti nella Guida de L'Espresso dei "Ristoranti d'Italia 2014 (Sicilia)".
A Lipari spicca solitario il Ristorante "E' Pulera",  a Salina segnalati il "Signium" e il "Capofaro Malvasia Resort" di Malfa, a Panarea l'Hycesia e a Vulcano "Il Cappero" ristorante del Therasya Resort. 
Il Ristorante "E' Pulera" è l'unico tra i cinque che non è un ristorante connesso ad attività alberghiera

Ars. Bilancio e Finanziaria lavori d’Aula rinviati a martedì 7 gennaio 2014

L’Assemblea regionale siciliana nella seduta di sabato 4 gennaio 2014, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha avviato la discussione generale dei documenti finanziari della Regione con la relazione di maggioranza, svolta dal relatore e presidente della Commissione Bilancio, onorevole Nino Dina, e quella di minoranza, svolta dall’onorevole Marco Falcone. Al dibattito è intervento anche il Presidente della Regione.
Il Presidente Ardizzone, prima di dare la parola ai relatori, ha sottolineato la particolare complessità e delicatezza del lavoro che ci si accinge a svolgere sui disegni di legge di bilancio e finanziaria, una manovra che si svolge entro un contesto finanziario e sociale che sconta difficoltà e tensioni a tutti note e ha comunicato che la Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari è convocata per martedì 7 gennaio 2014, alle ore 12.00.
L’Aula ha osservato in apertura un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex Presidente della Regione Santi Nicita, deputato regionale in più legislature.
L’Aula è stata rinviata a martedì 7 gennaio 2014, alle ore 16.00, con il seguente ordine del giorno:
I) Comunicazioni; II) Discussione dei disegni di legge:
1) “Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016.” (Seguito); 2) “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale.” (Seguito); 3) “Promozione della ricerca scientifica in ambito sanitario”. (Seguito) ; 4) “Disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, recante “Norme per l’apertura di una casa da gioco nei Comuni di Taormina e Palermo”. (Seguito); 5) “Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto, recante “Modifica dell’articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie.”; 6) “Modifiche alla legge regionale 20 aprile 1976, n. 35″.; 7) “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”.; 8)”Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica Amministrazione. Anticipazione finanziaria alla società Riscossione Sicilia”.

Calcio a 5. Serie C2: Continua il "volo" della Ludica Lipari. Pari del Salina

Ancora una affermazione per la Ludica Lipari di calcio a 5 che ha superato al Freeland Club di Bartolo Giunta per 5 a 4 il Real Aci.  
Marcatori: Pellegrino Daniele 2 - Puglisi 2- Lo Schiavo Giuseppe
Il Salina ha pareggiato per 4 a 4 nell'incontro interno con il Viagrande

Il 9 gennaio sciopero del personale della CdI

E' stato programmato per il prossimo 9 gennaio lo sciopero di 24 ore del personale della Compagnia delle isole-Ex Siremar. La protesta è stata indetta da Federmar-Cisal. Saranno garantite le corse essenziali.

BERLUSCONI NOMINA 7 COORDINATORI LA SICILIA RESTA FUORI

La Sicilia è stata lasciata fuori dalla prima tornata di nomine. Dopo avere ascoltato i collaboratori più stretti ed avere dato uno sguardo al lavoro fatto da Marcello Dell’Utri e gli altri talent scout, Silvio Berlusconi ha nominato sette nuovi coordinatori regionali. Gli altri incarichi nazionali e regionali verranno definiti entro breve.
L’isola, dunque, è stata rimandata alla prossima tornata, segno che il presidente di Forza Italia non ha ancora le idee chiare sul da farsi. Dovrebbe essere il senatore Vincenzo Gibino il coordinatore regionale in Sicilia.
Il parlamentare, del resto, è già entrato nella “parte”, intervenendo nel dibattito politico. “A Roma come a Palermo”, ha dichiarato nella sua più recente nota diffusa dalla agenzie di stampa, “il fallimento dei governi di sinistra è sotto gli occhi di tutti, tante promesse non mantenute e tanto caos. Enrico Letta e Rosario Crocetta, continua Gibino, “hanno in comune l’incapacità di fare sintesi politica, di accogliere le buone idee e le giuste soluzioni soprattutto quando provenienti dall’opposizione, e di condurle a realizzazione”.
Il senatore rivolge infine un appello a favore delle fasce più deboli uscendo dall’immobilismo. L’ingresso di chi entra in un luogo che non ha abitato. Il comunicato non dà alcuna indicazione del ruolo attribuito in Sicilia a Gibino.
E’ probabile che Berlusconi prima di procedere alla nomina voglia ascoltare “da vicino” tutte le componenti del partito, a cominciare dai palermitani, e cioè Gianfranco Miccichè, e dalla siracusana Stefania Prestigiacomo.
Ecco i sette coordinatori nominati da Berlusconi. Lombardia: Mariastella Gelmini; Liguria: Sandro Biasotti; Toscana: Massimo Parisi; Valle d’Aosta: Massimo Lattanzi; Friuli Venezia Giulia: Sandra Savino; Lazio: Claudio Fazzone; Veneto: Marco Marin.
E’ prevista la costituzione di un Comitato di presidenza regionale con tre componenti che affiancheranno i coordinatori nello svolgimento delle loro funzioni.

Partylandia augura Buon Compleanno a Stella Ziino

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Stella Ziino

Dietro front. Musei e siti archeologici siciliani aperti domenica e lunedì prossimi

Domenica e lunedì prossimi musei e siti archeologici in Sicilia saranno regolarmente aperti. Ne da’ notizia il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo l’incontro di ieri pomeriggio, con l’assessore ai Beni culturali Mariarita Sgarlata e il dirigente del dipartimento Sergio Gelardi. Il dipartimento ha già predisposto la revoca del provvedimento con il quale si informava della chiusura domenicale dei siti e che aveva suscitato la netta opposizione del governatore.

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Gianluca Zanca, Rosy Bertè, Emilio La Rosa e Stella Ziino

venerdì 3 gennaio 2014

Musei siciliani chiusi la domenica. Il presidente Crocetta non ci sta

Musei siciliani chiusi la domenica. Anzi no. E’ polemica tra il governatore Crocetta e l’assessore regionale ai Beni culturali Mariarita Sgarlata insieme al dirigente del dipartimento Sergio Gelardi dopo la diffusione della nota che prevede le porte chiuse all’arte durante i giorni festivi. “La domenica musei e siti archeologici devono assolutamente rimanere aperti”, replica il presidente della Regione all’Ansa, bocciando così senza riserve il piano assessoriale finalizzato a contenere i costi a fronte dei miseri incassi dei siti artistici e archeologici dell’Isola.
Crocetta ha convocato per questo pomeriggio una riunione con l’assessore e il direttore per trovare una soluzione che consenta le riaperture domenicali, aprendo alla possibilità di utilizzare razionalmente il personale interno e i migliaia di precari.
“Trovo assurdo che in una Regione dove esiste un precariato diffuso si arrivi a varare un piano che penalizza fortemente lo sviluppo turistico, producendo un grave danno per la Sicilia”, ha affermato Crocetta.

Ramona Parisse dedica la canzone Memory di Barbra Streisand alla nonna Provvidenza

RSU. ORDINANZA SINDACALE PROROGA SERVIZI SINO AL 30 Aprile

Una ordinanza del sindaco Marco Giorgianni proroga, fino al prossimo 30 aprile, la continuazione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani nel territorio del comune di Lipari. . Questo in attesa che entri nella piena funzionalità la SRR ” Messina-Isole Eolie s.c.r.l. 
In conseguenza di ciò la Eco S.E.I.B. di Giarratana continuerà a svolgere il servizio di igiene ambientale e di gestione della differenziata. La Eolie Multiservizi il trasporto dei gommati interisole e a terraferma. L’Ato Me 5 "Eolie per l'ambiente" società in in liquidazione continuerà a controllare il servizio.

Mancano i fondi. Musei e siti archeologici chiusi la domenica in Sicilia

Mancano i fondi e musei e siti archeologici in Sicilia saranno chiusi la domenica. Così, ad esempio, il Satiro di Mazara del Vallo e la Venere di Aidone non potranno essere ammirati nei festivi fino a giugno. I beni culturali siciliani da tempo sono nella bufera soprattutto dopo che la regione si è accorta che gli incassi per le entrate sono una miseria rispetto alle uscite dei costi per pagare i custodi, gli straordinari e le indennità per i festivi. Un esempio fra tutti: nel 2012 il museo di Centuripe ha incassato 1360 euro e i custodi in servizio sono venti. L'ultima novità svela una nota del dirigente generale dell'assessorato ai beni culturali, Sergio Gelardi, inviata il 27 dicembre scorso, ai responsabili di musei, gallerie e parchi archeologici in cui prescrive la chiusura nei giorni «rossì del calendario, epifania esclusa, per il primo trimestre del'anno. Il calendario prevede, per ora, la chiusura durante 27 festivi dei parchi archeologici di Selinunte e Segesta, di 13 della Valle dei Templi, di 34 del museo archeologico Salinas, di 30 di palazzo Abatellis, di 34 del museo di arte moderna di Palermo, di 13 della Villa romana del Casale. La regione ha annunciato da tempo un piano di razionalizzazione del lavoro dei dipendenti dei musei e dei siti di beni culturali ma la prima mossa fatta è quella delle chiusure nei festivi. Gelardi dice di aver chiesto ai responsabili dei vari siti un piano per la turnazione dei dipendenti e non avendo ricevuto risposta ha stilato le turnazioni che prevedono la chiusura la domenica: «Non avevo altra scelta per garantire l'apertura nel periodo estivo».

"Gesto ignobile e perseguibile per legge ai danni della colonia felina allocata nel giardino del Centro Studi". La lettera della dottoressa Gulotta

Egr. Direttore,
scrivo per manifestare il mio sdegno e l'incredulità per quanto accaduto nel giardino del Centro Studi dove, risaputamente, vive una colonia felina curata amorevolmente da Norma e Lucia, volontarie dell'associazione Eolo a 4 zampe.
Ieri, come tutti i giorni, recandosi sul posto, per dar da mangiare e dar cura ai gatti, Norma e Lucia si sono ritrovate una scena alquanto inquietante: il tetto di una cuccia ed un trasportino presi di mira da qualche "ragazzino di buona famiglia"!
Scrivo ragazzino poichè l'incoscienza di un'età immatura può indurre a tanto per non pensare ad un gesto adulto!
Scrivo di "buona famiglia" poichè ironicamente non posso e non voglio pensare che ancora oggi in una famiglia ci possano essere sentimenti di crudeltà verso gli animali! Vorrei poter sperare ad un evento unico che mai potrà ripetersi e non lascio la speranza di immaginare un paese civile nel quale il rispetto per gli animali non sia solo di pochi cittadini!
I botti di capodanno, che personalmente non condivido, lanciati con l'intento di far male e spaventare, di certo dalla mano che li ha lanciati rappresentano un gesto di ignobile e perseguibile dalla legge (legge 189 del 2004 art. 544 ter).
Questo è l'inizio di un nuovo anno e... dei buoni propositi!
Laura Gulotta

Chiusura Ospedale di Lipari. Il Ministero della Salute risponde alla nota di Biviano (PD) : "Al momento non è stata assunta alcuna decisione"

Egregio Dottore, con riferimento alla Sua nota del 16/12/2013, su indicazione del Direttore Generale, Dott. Francesco Bevere, si trasmette, per opportuna conoscenza e per ogni utile valutazione, il comunicato stampa allegato.
"Ci troviamo ancora una volta costretti a smentire numerosi organi d'informazione che da giorni divulgano notizie destituite di ogni fondamento in merito al taglio di ospedali sul territorio nazionale. La materia è attualmente al vaglio della conferenza Stato-Regioni, farà parte del Patto della Salute, nessuna delle proposte in discussione contiene i dati pubblicati in questi giorni e al momento non è stata assunta alcuna decisione dal Ministero".

Concorso internazionale Vincenzo Bellini per cantanti lirici. Terzo posto per il baritono liparese Giovanni Tiralongo

Si è conclusa, con il “Concerto dei vincitori” al Teatro Politema di Palermo, la 44^ edizione del “Concorso internazionale Vincenzo Bellini per cantanti lirici”, manifestazione organizzata dall’associazione Amici della musica di Caltanissetta, che ha portato in Sicilia ben 52 cantanti provenienti da Danimarca, Cina, Corea del Sud, Giappone, Russia, Polonia, Romania, Uzbekistan, Australia e Canada.
Assegnati, al termine della finale di giovedì al teatro Margherita di Caltanissetta, sei secondi posti e sette terzi posti “ex aequo”. La giuria, presieduta quest’anno dal tenore Pietro Ballo, ha assegnato i secondi posti al tenore Kim Dong Niuk  (Corea del Sud), al baritono Lim Bong Suk (Corea del Sud), al tenore Maria Francesca Mazzara (Italia), al tenore Francesco Paolo Vultaggio (Italia), al basso Zhang Maolin (Cina) e al tenore Zhang Yu Fang (Cina), mentre i terzi premi sono andati al soprano Cristina Grigoras (Romania), al soprano Kim Eun Hee (Cina), al tenore Kim Han Mo (Corea del Sud), al soprano Noemi Muschetti (Italia), al soprano Angelica Mecu Salomon (Romania), al baritono Giovanni Tiralongo (Italia) (nella foto) e al soprno Xu Han (Cina). Non ancora assegnati i primi premi nonché i premi ” Maria Callas” e “Giuseppe Verdi”.  Ad accompagnare i cantanti nelle due serate finali è stata l’Orchestra sinfonica siciliana diretta da Gaetano Colajanni.
E’ stata una bella edizione – ha commentato il patron della manifestazione, il tenore Giuseppe Pastorello – con tanti cantanti dotati, che hanno reso la vita difficile alla giuria. Le serate finali sono il coronamento di un lavoro lungo e faticoso, che ha avuto come prologo le preselezioni da me effettuate in Cina, Corea del Sud, Giappone e Russia, Paesi dove il concorso gode di grande fama. Ringrazio quanti, come il Comune di Caltanissetta, non hanno fatto mancare il proprio appoggio alla manifestazione, ma devo pure sottolineare come, dopo 44 anni, per la prima volta, sia venuto a mancare il sostegno economico della Regione Siciliana; comprendo – ha concluso Pastorello – le ragioni dettate della crisi, ma non è ammissibile che non si dia sostegno alla cultura, che deve essere considerata invece come uno dei motori della nostra economia”.

M5S VELENO PER CROCETTA “PROVINCE? ORA TUTTI A CASA”

“Crocetta si tiene le province e perde la maggioranza. Ora tutti a casa”. Non usa mezze parole, attraverso il blog di Beppe Grillo,  Giancarlo Cancelleri, coordinatore del M5S all’Assemblea regionale siciliana, torna sul “flop” subito dal governatore siciliano sabato scorso, in occasione della bocciatura della proroga dei commissariamenti delle Province.
“Si è consumato l’inciucio alla siciliana – scrive Cancelleri – fra la finta opposizione e la fintissima maggioranza”.
“Pdl e Pd con le loro allegre damigelle nuziali (Udc Lista Musumeci, Articolo 4 e Democratici riformisti)  hanno consumato lo sposalizio celebrato da un eccellente funzionario, il presidente dell’Assemblea, che non ha tenuto conto di ben 6 deputati che denunciavano di non aver potuto votare per malfunzionamento del tesserino e chiedevano di rivotare. Hanno fatto bocciare la norma di riforma delle ex province, facendo rivivere di fatto lo spettro delle elezioni provinciali. Esulteranno tutti i trombati della politica”.

Auguri da Partylandia ad Alessia Giardina, Giulia Lauricella Cincotta, Sara Geraci e Gennaro Famularo

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia Giardina che compie 8 anni, a Gennaro Famularo che ne compie 5, a Giulia Lauricella Cincotta e Sara Geraci che ne compiono 10

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Giuseppe Saporita, Rosa Virgona, Lica Tibuleac, Francesco Cannistraci, Salvatore Paino, Bartolo Basile, Ersilia Cocco, Tindara Paino e Caterina Persiani


Silvia, Christian e Salvatore Sarpi augurano ancora Buon Compleanno a Sara Geraci e a Giulia Lauricella Cincotta

giovedì 2 gennaio 2014

È MORTO PUCCIO CORONA. ERA NATO A CATANIA. CON "LINEA BLU" AVEVA "SOLCATO" DIVERSE VOLTE IL MARE EOLIANO

È morto martedì pomeriggio, a Roma, lo storico giornalista della Rai Puccio Corona. Lo rende noto solo oggi-rispettando la volontà dei familiari- il collega e amico di sempre Paolo Di Giannantonio
Puccio Corona, che ad aprile aveva compiuto 71 anni, nel corso della sua lunga carriera in Rai è stato tra l’altro conduttore di Lineablu e Uno Mattina oltre che storico inviato di Tutto il calcio minuto per minuto e poi di Speciale Tg1.
Con Linea Blu "solcò" diverse volte il mare eoliano. L'ultima volta che lo incontrammo fu nel 1995 (allora questo direttore era un redattore dell'emittente Teleisole) quando sbarcò a Lipari in occasione del Constitutum dell'Abate Ambrogio. In quell'occasione, tra l'altro, intervistò l'allora sindaco di Lipari, Michele Giacomantonio

Pagamento della maggiorazione TARSU nel comune di Lipari. Si paga senza mora sino al 24 gennaio

A tanti abitanti del comune di Lipari è stata recapitato questo avviso di pagamento.
Esso indica come data ultima di pagamento il 16 dicembre (pena sanzioni) ma- come ci è stato evidenziato da diversi lettori- l'avviso è stato recapitato in data successiva alla scadenza.
Per capirne di più abbiamo contattato l'ufficio tributi del comune di Lipari. Qui abbiamo appreso, e lo comunichiamo ai lettori, che con la Finanziaria è stato previsto quale termine ultimo per il pagamento(senza mora/sanzione) il 24 Gennaio.
Gli avvisi riportano la data del 16 dicembre in quanto stampati prima

Scossa di magnitudo 3 nel distretto sismico Golfi di Patti e Milazzo

(Adnkronos) – Una scossa di magnitudo 3 e’ stata registrata alle 7,13 di oggi sulle coste nordorientali della Sicilia, in provincia di Messina. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete sismica nazionale dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) nel distretto sismico Golfi di Patti e di Milazzo. Il sisma ha avuto ipocentro a 10,6 km di profondita’ 
Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.

Guardia Costiera – Operazione “Clear Label”.

La Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo, nell’ambito di una operazione complessa di polizia marittima disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto denominata “Clear Label”, ha effettuato una intensa attività di vigilanza e controllo in materia di pesca marittima dal 2 al 31 dicembre 2013. I militari della Capitaneria di porto di Milazzo e dei dipendenti Uffici di Lipari e Sant’Agata di Militello, hanno espletato i controlli in materia di pesca marittima e lungo la filiera commerciale del prodotto ittico, effettuando controlli quotidiani con verifiche, a mare attraverso l’impiego dei dipendenti mezzi navali ed a terra con controlli ed ispezioni presso i punti di sbarco, ovvero negli esercizi commerciali al dettaglio, presso le rivendite all’ingrosso di prodotto ittico, ai mezzi di trasporto, ai ristoranti etc..
Durante l’attività sono stati effettuati controlli incrociati, finalizzati ad accertare gli adempimenti previsti in materia di rintracciabilità da parte degli operatori del settore ittico. Detta attività ha portato all’accertamento di numerosi illeciti amministrativi relativi in particolare alla mancata registrazione sull’apposito portale del Ministero, da parte degli operatori del settore responsabili della prima immissione sul mercato dei prodotti della pesca, ovvero della mancata emissione dei documenti previsti per la rintracciabilità.
Durante l’operazione in parola è stata, inoltre, intensificata l’attività di contrasto al fenomeno dell’ambulantato, concretizzatasi nell’accertamento di numerose violazioni alle vigenti normative in materia di tracciabilità del prodotto ittico e di corretta prassi igienico sanitaria, quest’ultima attraverso il coinvolgimento del servizio veterinario della competente ASP, ha portato al sequestro di circa 130 Kg. di prodotto ittico.
Nell’operazione di che trattasi si è, inoltre, effettuata una attività di contrasto alla pesca ricreativa esercitata in maniera illegale, sanzionando la detenzione e l’utilizzo di attrezzi da pesca non consentiti (n.1 palangaro, e circa 2.500 mt. di reti da posta fissa e reti a circuizione).
In merito alle barche che esercitano la pesca professionale è stato espletato un mirato controllo agli strumenti da pesca utilizzati, alla composizione degli equipaggi, alla regolare tenuta dei documenti di bordo, ed al rispetto dei divieti vigenti in materia di pesca marittima. Sono state, altresì, effettuate ispezioni ai principali stabilimenti CE che operano nell’ambito della giurisdizione, espletando in tale contesto anche gli accertamenti e verifiche in materia di rispetto delle misure minime degli esemplari commercializzati. Nell’ambito dell’operazione sono stati effettuati complessivamente n. 257 controlli a seguito dei quali sono stati accertati n. 50 illeciti amministrativi e n. 2 illeciti penali, sono stati effettuati, inoltre, n. 15 sequestri amministrativi e n. 2 penali. Si evidenzia, infine, che l’importo complessivo delle sanzioni amministrative irrogate ammonta ad Euro 68.649

Da Partylandia auguri ad Alessandra Merlo

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessandra Merlo che oggi compie 18 anni

Auguri a...Barbara Barbuto

Il direttore di Eolienews augura Buon Compleanno alla nipote Barbara

Come eravamo. Portieri del glorioso CS Lipari: Nicola Puleo e Bartolino Famularo

La foto è scattata al vecchio comunale di Santa Lucia prima di Lipari-Rosolini del 1967. Puleo era il titolare, Famularo il n°12

RESIDUI ATTIVI, 15 MILIARDI ENTRATE BALLERINE SOTTO ESAME

Alla fine la finanziaria è stata varata. E’ una nave che esce dal bacino di carenaggio senza la bottiglia di spumante, lanciando schizzi di acqua fredda in faccia a coloro che l’hanno messa sul “binario”. E c’è chi vorrebbe fermarla prima che tocchi la superficie del mare e galleggi, tormentato dal sospetto che faccia acqua e il carico della sentina sia eccessivo. Solo un attimo, prevale l’euforia: finalmente, bene o male, è fatta.
La finanziaria della Regione siciliana è tradizionalmente un parto complicato. Le doglie durano settimane e alla fine ci vuole il cesareo, non è mai un concepimento naturale. E quest’anno non fa eccezione.
Messa in mare la nave, però, non può ancora navigare. Deve attraversare il collo di bottiglia, rappresentato dal controllo del commissario dello Stato, è ancorata al “patto di stabilità”, una specie di cintura di castità, e riceve perciò una vigilanza stretta.
Il guardiano della nave, in Sicilia, è appunto il Commissario dello Stato. Che non è Caron dimonio con gli occhi di bragia, ma un coscienzioso funzionario prefettizio che è stato demandato il compito di correggere i compiti dei deputati regionali, piaccia o non piaccia. In più, questa volta, c’è un convitato di pietra, la Corte dei Conti, che ha avviato una indagine sui residui attivi del bilancio della Regione siciliana. Sono ben quindici miliardi di euro che danzano, anno dopo anno, sotto gli occhi dei vigilantes, e non si capisce dove andranno a parare.
Le entrate sono La spada di Damocle, dunque. Quelle vere e le altre, meno vere: paletti di sostegno ad una impalcatura che sta in piedi per virtù dello Spirito Santo. La tentazione di sganciare i paletti e lasciare che il Palazzo resti in piedi con il suo cemento armato arrugginito o finto, c’è ed è grande, ma una volta presa la decisione, che succederebbe? Il crollo, i detriti che tracimano, la polvere che soffocherebbe tutto e tutti.
I parametri sono perciò quelli dell’emergenza, della cautela, delle procedure di raffreddamento, del cammino di Santiago di Compostela: saggezza, fede e buone pratiche. Bacchettate alle furbizie, una mano alla buona volontà.
Il collo è stretto, come s’è sopra segnalato, ma bisogna entrarci, attraversarlo e uscirne. Non c’è niente da fare. La nave va e il triangolo delle Bermude resta all’orizzonte.

Buon Anno 2014 da Ramona Parisse che interpreta Nobody's Perfect

mercoledì 1 gennaio 2014

Auguri Don Gennaro. Mons. Divola ha festeggiato oggi il suo 84° compleanno


Don Gennaro Divola ha spento oggi l'ottantaquattresima candelina di una vita trascorsa in larghissima parte al servizio della Chiesa e della comunità di Canneto in particolare (dove è arrivato il 24.1.59).
Attorno a lui si è stretta l'intera comunità parrocchiale grata per tutto ciò che, nel tempo, Don Gennaro ha fatto e continua a fare per la Chiesa di Canneto sia dal punto di vista strutturale (come dimenticare l'impegno profuso per "trasformare" la chiesa di San Cristoforo e il suo impegno affinchè questa venisse elevata a Basilica minore) che da quello pastorale e spirituale.
A Don Gennaro, che nelle foto vediamo in occasione della celebrazione del suo 60° di sacerdozio e in una foto di gruppo dove è presente anche Don Lillo (che da qualche mese lo affianca), vanno gli auguri più sentiti e affettuosi da parte del direttore di Eolienews e di tutti i collaboratori


Personaggi che non ci sono più: Turi Alivu

IL GOVERNO ARRANCA, MA CROCETTA HA LA SUA “ARMA LETALE”

La battaglia non è alle spalle, anzi. L’aveva infilata in finanziaria, la riforma delle partecipate, ma ha dovuto ritirarla, dovrà riproporla a parte, mentre in commissione Bilancio cade il taglio del salario del 10 per cento di tutti i dirigenti della sanità pubblica e l’articolo che prevedeva un costo ridimensionato per la vendita degli alloggi popolari. L’Ars insomma, corregge, lima, rinnega, in qualche caso, restaura. Manipola e ridimensiona l’idea del governo. In parte era messo in conto, in parte no.
Ma riportiamo indietro il film. “Con il voto di oggi è finita la maggioranza che ha eletto Crocetta e il governatore ne prenda atto. La maggioranza oggi si è liquefatta nel segreto dell’urna”. Il commento di Giuseppe Castiglione alla vicenda d’aula che ha portato alla bocciatura della proroga dei commissari delle Province è compiaciuto quanto basta. Non va oltre, non attacca. È composto. Rileva. Constata. Non affonda. In passato lo scambio “istituzionale” di cortesie, è stato non frequente, ma puntuale. Ncd, la forza che sta alla finestra a Roma ed a Palermo.
Se ci sarà un “tutti dentro”, l’arma segreta del governatore finalizzata anche a contenere un eccesso di velleità del suo partito, il Pd, Castiglione “si sacrificherà”. Crocetta, il governatore che, secondo alcuni, cavalcherà nei prossimi mesi la logica del “tanto peggio tanto meglio”, l’uomo che sfugge ad ogni maggioranza organica, l’uomo che non la vuole. Troppi vincoli, troppi accordi, poco spazio per l’agire ”rivoluzionario”.
Entrando in sala stampa un deputato di FI, mascherando un sorriso contenuto dopo il voto del ko su proroga dei commissario delle Province, si lasciava scappare: ”Questa legge sarà il punto di non ritorno o passa o sarà lo stesso Crocetta a chiedere di fare un governo con chi ci sta”.
Lui, Crocetta l’indomito sfibrato, ha utilizzato l’energia nervosa rapidamente. Sprofondato nella sedia, dopo il voto contrario di sabato, ha subìto il conteggio dopo essere andato al tappeto, mentre i suoi occhi rapidissimi fiutavano al volo l’opportunità dell’ennesima denuncia-attacco al sistema di ieri che non muore oggi, la sua formidabile tecnica di difesa. Continuerà a farlo anche in queste ore, ma sarà dura.
Il voto che entro 45 giorni dovrà dire se sulle Province ha ragione Crocetta o Musumeci, viene caricato di un significato che va oltre le cose. Cade, con eccesso di casualità, nello stesso periodo del rimpasto tanto annunciato quanto rinviato. I rapporti di Crocetta con D’Alia sono al minimo storico.
La finanziaria smantellata, è un altro sintomo. L’occasione persa, come la definisce il presidente, riferendosi ai grillini, di governare insieme, non è un’idea riproponibile. Insomma è il momento, per tutti, di transitare dalle parole ai fatti. O di tacere tutti insieme. Nell’imbarazzo generale di una caduta che non risparmierebbe nessuno.
E qui arriva “l’arma letale”, neanche tanto segreta, che Crocetta ha riposto con cura il giorno in cui è stato eletto. Le dimissioni. Da sbandierare, da agitare, da rimuovere e poi, ancora da riprendere. Fare un passo concreto, dallo “spauracchio” all’ipotesi. Bluffare in attesa che qualcuno venga a vedere le sue carte, puntando ad improbabili rilanci. Ogni bluff però, ha le sue probabilità di rischio. Ecco che le parole di Castiglione suonano più chiare, meno sibilline. Accordo istituzionale di lungo periodo o aut aut?
La fotografia di un tiepido sabato di dicembre all’Ars, è quella di una classe politica siciliana intorpidita tra “cortigiani e maddalene pentite”, nelle parole di Musumeci, alle prese con un governatore che ha da perdere, forse meno di tutti gli altri. Ad uno, singolarmente, e complessivamente. Chissà se domani i cortigiani aumenteranno ancora.

Etna ed altri vulcani. Il controllo dell'attività anche attraverso i dati satellitari

Utilizzare i dati dei satelliti per la rilevare possibili risalite di magma che “annunciano” l’attività eruttiva all’Etna. Questo lo studio pubblicato su Scientific Reports di Nature e realizzato congiuntamente dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e l’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Lo studio della struttura interna di un vulcano e del suo funzionamento sono alla base dei tradizionali studi vulcanologici. I dati analizzati sono quelli raccolti sulla superficie del vulcano, sulla lava, sui gas e sulle ceneri. Il nuovo studio del Cnr, Ingv e Asi si concentra invece, da un lato sulle misure della deformazione del suolo, calcolate utilizzando dati di radar satellitari come Ers/Envisat e Cosmo-SkyMed, e dall’altro sulle informazioni sulle piccole variazioni del campo gravitazionale misurate in prossimità della superficie del vulcano.
“Uno degli strumenti più importanti per la comprensione dei fenomeni che avvengono in profondità è lo studio delle deformazioni della superficie terrestre – spiega Eugenio Sansosti del Cnr -. Deformazioni del suolo anche molto piccole, fino ad un centimetro, possono essere misurate dallo spazio utilizzando sensori radar ad apertura sintetica, chiamati Sar, montati a bordo di satelliti”.
È per questo che l’Etna è costantemente monitorato dai satelliti della costellazione dell’Asi Cosmo-SkyMed che dal 2009 acquisiscono con estrema regolarità, sul vulcano italiano. Piccole variazioni della superficie terrestre sono l’effetto misurabile di vari processi geofisici, spesso complessi e sovrapposti. Tuttavia, nonostante l’estrema precisione delle tecniche Sar satellitari, non sempre fenomeni importanti, quali la risalita di magma in un vulcano, danno luogo a deformazioni del suolo significative.
“È proprio in questi casi che l’integrazione con altri dati fornisce i risultati più interessanti – prosegue Sansosti -. Nel nostro lavoro, in aggiunta ai dati Sar, abbiamo utilizzato dati gravimetrici raccolti dall’Ingv. Con tali dati, che misurano le variazioni del campo gravitazionale, è possibile avere una stima delle masse magmatiche presenti sotto la superficie del vulcano. Questo permette di individuare fenomeni di risalita del magma anche se non causano deformazioni del suolo misurabili”.
Un lavoro che apre nuove prospettive per la comprensione del funzionamento dei vulcani. La risalita di magma, tuttavia, non è l’unico fenomeno che causa variazioni della superficie terrestre e del campo gravitazionale. “In un sistema vulcanico così complesso come l’Etna, molti sono i fattori che influenzano questi parametri – spiega Gilda Currenti dell’Ingv -. La capacità di creare nuovi modelli numerici che permettano, mediante simulazioni al computer, di separare i diversi fenomeni che avvengono contemporaneamente, permetterà di capire con maggiore precisione quando il vulcano inizierà una nuova fase eruttiva”. Ed è questa la sfida per il futuro.
Questo studio è stato co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana tramite il progetto Sar4Volcanoes che ha anche messo a disposizione i dati Sar acquisiti dai satelliti Cosmo-SkyMed. Per favorire la conoscenza dei fenomeni vulcanici, l’Asi aderisce all’iniziativa internazionale Supersites, mettendo a disposizione della comunità scientifica internazionale i dati della missione Cosmo-Skymed su alcuni vulcani nel mondo come Hawaii e Islanda.

da Siciliainformazioni IL VIA LIBERA AI FONDI PER LA CULTURA ECCO I FINANZIAMENTI: SCHEDA

La delibera della Giunta Regionale n. 394 del 9/12/2103 e successive modifiche e integrazioni (disponibile integralmente nel sito web dell’Ufficio delle Segreteria di Giunta) ha destinato all’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana risorse per complessivi € 1.616.323,00, da ripartire tra i  richiedenti contributi ai sensi dell’avviso di cui al decreto del 28 agosto 2013 del Segretario Generale (GURS del 6 settembre 2013, parte prima, n. 41).
Le richieste pervenute sommavano importi stimati ammissibili per oltre 4 milioni di  euro, relative a 63 soggetti valutati come finanziabili. I soggetti richiedenti e relativi programmi di attività sono stati preliminarmente valutati da una commissione nominata dall’Assessore, secondo la previsione del citato decreto. La commissione, al termine dei lavori, ha elaborato due elenchi di soggetti ammissibili a contributo: a) un primo elenco riguardante i soggetti aventi priorità in quanto destinatari di precedenti espresse norme regionali di riconoscimento di specifici contributi; b) un secondo elenco riguardante altri soggetti istanti. Entrambi gli elenchi hanno compreso soggetti qualificati al minimo con punti 70 di valutazione, ovvero il punteggio minimo per accedere al contributo. Per quanto attiene la quantificazione del contributo si è proceduto in aderenza a quanto previsto dal citato decreto, in misura proporzionale alle risorse assegnate ed al punteggio ottenuto, modulando l’entità del finanziamento secondo i seguenti criteri:
- il 60% per punteggi tra 100 e 95; il 50% per punteggi di 90; il 30% per punteggi tra 85 e 75; il 28% per punteggi di 70, rispetto all’importo massimo
- un tetto massimo € 200.000 per soggetto richiedente;
- una premialità del 10% a soggetti titolari di museo fruibile.
L’adozione di tale modalità di modulazione del contributo ha consentito:
• di evitare l’individuazione di poche o pochissime istituzioni beneficiarie, a fronte dell’oggettiva limitatezza del fondo finanziario, con la conseguenza di scongiurare la fine di molte attività culturali, nonché l’aggravamento di meccanismi di crisi i cui sviluppi avrebbero potuto incidere negativamente sia sulla consistenza qualitativa e quantitativa dell’offerta culturale in Sicilia sia sulla stessa esposizione della Regione;
• di interpretare con incisività la ratio dell’avviso, ampliando i beneficiari, fino a 48 (40 già destinatari di precedenti espresse norme regionali di riconoscimento di specifici contributi, quindi con priorità, più 8 non rientranti tra questi ultimi, senza priorità, cui è stato assegnato un contributo al 22% circa) in assoluta aderenza con quanto previsto nell’avviso stesso sia per quanto attiene a tutti i soggetti valutati prioritariamente, sia ad altri soggetti che non hanno una legge regionale di riferimento ma hanno ottenuto punteggi di tutto rilievo;
• di sostenere, con la premialità del 10%, in modo più consistente i soggetti che possiedono spazi espositivi aperti al pubblico con conseguente riconoscimento di parte delle spese connesse di gestione
“Ho sempre pensato – commenta l’assessore Mariarita Sgarlata – che la tabella H sia un non sense che ha creato una casta di fondazioni, enti e associazioni che hanno goduto, spesso immeritatamente, di fondi regionali mentre sono rimaste fuori attività di nuova formazione che avrebbero meritato una diversa considerazione. L’esito del lavoro della commissione mi consente di correggere il mio punto di vista dato che le valutazioni sono andate nella direzione meritocratica che avevo auspicato. L’esiguità del fondo assegnato alle attività culturali (solo €. 1.616.323,00) ha suggerito di applicare interventi correttivi che, nella distribuzione dei contributi, evitassero di concentrare le risorse su pochi, garantendo comunque un sostegno che, pur non rispondente alle aspettative dei richiedenti, di fatto non penalizza nessuno di quelli che hanno ottenuto punteggi alti. Al tempo stesso, mi è sembrato opportunonon limitare il contributo solo ai soggetti richiedenti aventi priorità, come le scarse risorse avrebbero consigliato, ma estenderle ai primi otto della graduatoria dei soggetti non protetti da una legge regionale e comunque promotori di attività culturali di altissimo livello”. Per visualizzare la TABELLA H cliccare su questo link
http://www.siciliainformazioni.com/wp-content/uploads/2013/12/TABELLA-H.pdf

Rai: Silvana Polizzi capo Tgr Sicilia

Silvana Polizzi sarà il nuovo capo redattore della Tgr Sicilia. La sua nomina è stata proposta dal direttore della Tgr, Vincenzo Morgante. Silvana Polizzi, messinese, 59 anni, laureata in Scienze Politiche, è componente della redazione siciliana della Rai dal 1988 dove ha svolto vari ruoli. Per alcuni anni è stata prima corrispondente da Messina e quindi redattrice del giornale L'Ora.

PROVINCE, SE SALTA LA RIFORMA TUTTI A CASA. E L’ARS PERDE LA FACCIA

L’Assemblea regionale siciliana ed il governo della Regione hanno l’opportunità di perdere la faccia, definitivamente, entro un breve lasso di tempo. Ce la faranno a coglierla? Un’occasione irripetibile gli viene offerta dal disegno di legge sull’abolizione delle Province e la nascita dei liberi consorzi di Comuni. La Sicilia, infatti, è antesignana, nell’era repubblicana, di un lucido disegno riformatore degli ambiti territoriali. I padri costituenti dell’autonomia, con grande lungimiranza, vollero che nello Statuto speciale fossero abolite prefetture e amministrazioni provinciali e le questure dipendessero dal presidente della Regione, Capo della polizia.
La permanenza delle province nell’unica Regione che non le prevede nel suo statuto speciale meriterebbe alcune righe nei libri di storia, l’ultimo capitolo di un percorso a ritroso cominciato mezzo secolo fa.
Le Province hanno subito un maquillage dopo 40 anni e sono rimaste quelle disegnate da Benito Mussolini, i presidenti della Regione non sono mai stati capi della polizia, ma sono finiti in galera o si sono trovati sulla soglia delle carceri per loro meriti personali; i prefetti ci sono ancora e contano più di prima. Anzi, ad onor del vero la Sicilia ne ha uno in più rispetto alle nove Province, il decimo è commissario dello Stato e conta di più del parlamento regionale, dato che gli fa le bucce seduta dopo seduta, a buon ragione qualche volta.
Ma tutto questo è niente rispetto a ciò che l’Assemblea è sul punto di scodellare nei prossimi mesi. Dopo avere gridato ai quattro venti che in Sicilia, prima che altrove, la Sicilia avrebbe abolito le Province rispettando finalmente la sua carta costitutiva, e avere fatto una legge all’uopo, qualche giorno fa con uno scarto di un voto, ha bocciato la proroga dei nove commissari che amministrano in gestione straordinaria le amministrazioni provinciali per traghettare l’Isola verso la riforma. Il tritolo dopo avere scavato le fondamenta del palazzo.
La proroga non boccia la legge che abolisce le province, ma crea le condizioni perché ciò avvenga. Se entro i prossimi mesi, infatti, l’Assemblea non dovesse approvare il nuovo assetto territoriale, si tornerà a votare per i consiglieri provinciali ed il presidente della Provincia. E la Regione siciliana rimarrebbe l’unica, in Italia, a mantenere le province (che però, qui si chiamano regionali, e quindi è come se fossero un’altra cosa).
La Sicilia, in caso di bocciatura della legge che abolisce le province, non perderebbe tuttavia solo la faccia – non sarebbe un trauma – ma andrebbe a nuove elezioni, essendo difficile sopravvivere ad una puttanata di tale portata storica, visto che nell’Isola, non altrove, sono nati i liberi consorzi di comuni. La marcia del gambero è consentita ovunque, ma non nell’Isola, costituendo un’abiura, clamorosa, dello Statuto e dell’autonomia speciale.
È vero che la Regione siciliana si è giocata gran parte della credibilità per il modo ignobile con il quale ha usato le competenze speciali, usando lo Stato per ottenere privilegi di casta, ma questo non giustifica affatto che la china debba essere percorsa fino in fondo e trascinare la storia dell’Isola verso la pagina peggiore, il non-ritorno.
C’è chi nega che si tratti la bocciatura della proroga sia da annoverare come una questione politica, la fisiologica conseguenza di uno scontro fra fazioni interne ai partiti, o fra maggioranza ed opposizione, o governo e parlamento. Si tratterebbe di una trasversale resistenza al cambiamento, vecchia storia, che trova epigoni in tutti gli schieramenti politici. Una asserzione che lascia le cose come stanno e non fa capire niente.
C’è chi, invece, gettando il cuore contro l’ostacolo, si schiera a favore del vecchio assetto provinciale senza sentirsi né un traditore né un troglodita, addirittura reputando di dare il meglio di sé.Nello Musumeci, antagonista di Crocetta nelle ultime regionali, e leader solitario dell’opposizione di centrodestra, seguace di Storace, ha detto chiaro e tondo che “l’abolizione delle province all’Ars non la vuole nessuno, ed è bene che questa verità venga fuori”. E per spazzare via i dubbi che attanagliano coloro che guardano ai costi della politica, propone che gli eletti – direttamente dal popolo, come prima – svolgano la loro attività a titolo gratuito. E alle famiglie degli eletti chi le campa? Qualcuno ha chiesto, inascoltato.
Le balle, colossali, si sprecano. E le furbizie, naturalmente. Musumeci va capito – le Province sono un segno inequivocabile del Ventennio – ma gli altri? L’abolizione delle Province è diventato il momento topico per la resa dei conti. Rosario Crocetta, esasperato, denuncia: “C’è chi gioca sporco, vogliono mantenere i privilegi”.
Ce l’hanno in tanti con lui e con tutto ciò che fa, ma lui una mano, ai suoi detrattori in servizio permanente, la concede con generosità. Come la storia della quarta area metropolitana, che non sta né in cielo né in terra. Il governatore ci mette buona volontà nell’offrire pretesti e alibi, sicché tutto finisce dentro una cortina fumogena, nella quale non è facile distinguere favorevoli, contrari e dubbiosi, a causa delle polemiche, botta e risposta, agguati, proclami e controproclami. Roba da Cottolengo, che viene la voglia di prendere il primo aereo e trasferirsi in Guinea-Bissau, dove si combatte ma almeno si capisce come stanno le cose, dove sono i nemici e dove gli amici.
Anche le suorine di Maria Addolorata, in convento giorno e notte, si sono persuase che questa storia delle Province ormai va portata a conclusione con un poco di buonsenso, perché tornare indietro o imbrogliare le carte diverrebbe un caso nazionale, e farebbe tale di quel danno, che i figli ed i figli dei figli di coloro che combinano la frittata dovrebbero cambiare le generalità per sopravvivere alla gogna mediatica, prevedibilmente così intensa e feroce.

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Massimo Ristuccia, Katiuscia Cavallo, Giampiero Di Marco e Katia Cortese