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mercoledì 6 agosto 2014

Convocazione assemblea straordinaria alla sezione di Lipari della Lega Navale Italiana

LEGA NAVALE ITALIANA SEZIONE DI LIPARI
Oggetto: assemblea per giorno venerdì 08/08/2014 ore 19.00
Convocazione assemblea straordinaria di tutti i soci per discutere importanti eventi in programmazione.
Si prega di non mancare, è importantissima la presenza di tutti  
La presidenza

Ore 18.11 Nuova "pioggia" di sabbia dallo Stromboli (foto Antonella Caccetta e Claudio Utano). Centro Funzionale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della P.C. conferma "criticità elevata"

E' un pomeriggio di "pioggia di sabbia" dallo Stromboli. Dopo quanto accaduto nel primo pomeriggio (vedi articolo) alle 18 e 11 il vulcano è tornato a "sbottare". La situazione - come apprendiamo dalla Protezione Civile - è sotto controllo
Intanto il Centro Funzionale per il rischio vulcanico ha emesso questo comunicato

Nella giornata di ieri 5 agosto, le reti di monitoraggio hanno registrato un’attività esplosiva molto alta, caratterizzata da frequenti esplosioni ricche in gas/scorie dai crateri di Nord Est e di Sud Ovest, e da degassamento al cratere Centrale. 
Tra le ore 09.13 e 17.23 di ieri, sono stati registrati valori di deformazione alti nell’area del fianco esterno del cratere di Nord Est. Il settore della Sciara del Fuoco , invece, non ha mostrato variazioni di rilievo.
Il Centro Funzionale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile, considerato elevato stato di attività vulcanica dell’ultimo periodo ha confermato la valutazione di criticità elevata per rischio vulcanico, fino a nuova comunicazione.
Il Centro Funzionale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza - l' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l'Università di Firenze - presenti con proprio personale al Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli.
NDD - Ricordiamo che "criticità elevata" è uno dei diversi parametri con i quali viene valutata l'attività vulcanica ma non corrisponde ad uno stato di pericolo.

Ore 15.58: "Pioggia" di sabbia su Stromboli. Ma già da qualche giorno il vulcano è tornato ad essere particolarmente attivo


Alle 15 e 58 di oggi una vera e propria "pioggia di sabbia" si è innalzata dallo Stromboli ed è ricaduta sull'abitato (vedi foto di Antonella Caccetta).

Dopo un breve periodo di pausa il vulcano eoliano, negli ultimi giorni, aveva intensificato la sua attività esplosiva, dando, come si vede nelle foto di Martino Furnari, "spettacolo", specie di notte.
Ieri, in via preventiva, era stata inibita la scalata al di sopra dei 400 metri.

Il tutto, lo scriviamo per non creare inutili allarmismi, è monitorato dalle apparecchiature che controllano ogni "respiro" del vulcano



Marina Lunga e Festa di Porto Salvo ovvero "La Sagra della confusione". La lettera del dottor Giuseppe Subba

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera che il dottor Giuseppe Subba ha inviato a: DIST.MO SIG. SINDACO DEL COMUNE DI  L I P A R I

E, p.c.: REVERENDO PARROCO DELLA CHIESA DI PORTO SALVO, DIST.MO COMANDANTE DELL’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO, DIST.MO COMANDANTE VIGILI URBANI DEL COMUNE DI L I P A R I, DIST.MO COMANDANTE STAZIONE CARABINIERI L I P A R I

Oggetto: festa della Madonna di Porto Salvo. Osservazioni e suggerimenti.
Il 20 luglio scorso si è conclusa la “sagra della confusione” che, da qualche decennio, si svolge a Marina Lunga di Lipari.
Quest’anno la curva dei disagi si è impennata in quanto la “festa” è durata 4 invece di 3 giorni.
L’unico evento apprezzabile ed esaltante coincide con la suggestiva Processione a mare della statua della Madonna.
I 4 giorni di “festa” hanno imposto un grande sacrificio alla collettività, che vive e opera nella Via Francesco Crispi.
Per consentire agli oltre 100 ambulanti di collocare le loro bancarelle (alcune di dimensioni mastodontiche), è stato necessario chiudere al traffico veicolare la Via Francesco Crispi.
Tale situazione crea difficoltà alla circolazione stradale, ai residenti, ai diportisti e, a buona parte, degli operatori economici.
Non capisco chi e con quale criterio ha deciso di assegnare gli spazi, per l’occupazione di suolo pubblico, di fronte ai prospetti dei fabbricati.
Il metodo adottato, come ha avuto modo di constatare personalmente, è stato irrazionale e discriminante in quanto quasi tutti i marciapiedi antistanti le abitazioni sono stati lasciati liberi mentre un’ingombrante fila di bancarelle di vestiario e biancheria è stata posizionata proprio davanti ad un grande fabbricato (di interesse storico) in cui risiedono cinque nuclei familiari e sono ubicate due attività ricettivo – turistiche.
Per l’entrata e l’uscita delle persone, sono stati lasciati degli esigui varchi, in corrispondenza dei cancelli e dei portoni.
Ma in alcuni momenti (e precisamente a notte inoltrata e al mattino presto), questi transiti venivano impediti perché occupati da improvvisati giacigli, su cui riposavano gli ambulanti, o da scatoloni e altro materiale di scarto.
Pongo una legittima domanda: “visto che le bancarelle, di anno in anno aumentano in modo esponenziale, perché non si collocano nel megaparcheggio (dotato di maggiori spazi, servizi igienici ecc), come avviene per la festa di San Bartolomeo?”
Con l’occasione mi permetto di dare dei suggerimenti per il futuro:
1. Limitare la festa a soli 2 giorni, coincidenti con il sabato e la domenica, così i disagi, la confusione e gli inconvenienti igienico – sanitari si dimezzano;
2. Collocare le bancarelle nel megaparcheggio, tranne alcune che pongono in vendita prodotti alimentari e giocattoli;
3. Delegare il Comando Vigili per l’assegnazione del suolo pubblico e non comuni cittadini, privi di competenza e del rispetto dei diritti altrui.
In attesa di conoscere il Suo avviso, ringrazio e porgo distinti saluti. 
Lipari, 06/08/2014.

Dottor Giuseppe Subba

IV APPUNTAMENTO "IL POSTINO E L'ISOLA DI SALINA". Oggi 6 agosto 2014 ore 18,30 e 21, 30 - Comune di Malfa

Nell’ambito del ‘Memorial Troisi’ ideato dal Comune di Malfa (Salina) e dall’Anfe sarà presentato ogi un progetto artistico della Fondazione Salonia per ricordare il celebre attore e la famosa pellicola. Il maestro Dimitri Salonia realizzerà un’installazione artistica nel magico scenario delle Balate di Pollara e il regista Eros Salonia un ‘poema’ visivo (docufilm) sugli ultimi giorni di Troisi a Salina.

Ricordare Massimo Troisi e, allo stesso tempo, attraverso la poesia di un’installazione naturalistica e di un docufilm, ripercorrere la sua storia artistica e la sua vita, evidenziando l’unicità interpretativa che lo ha reso celebre in tutto il mondo. E’ questo l’obiettivo della Fondazione Salonia che, nel ventennale della morte di Troisi e della proiezione del film ‘Il Postino’, presenterà un interessante progetto nell’ambito del ‘Memorial Massimo Troisi’ del Comune di Malfa.
Oggi 6 agosto per il IV appuntamento del festival denominato “Il postino e l’isola di Salina” e organizzato dal Comune di Malfa e dall’Anfe (Associazione nazionale famiglie emigrate), il Maestro Dimitri Salonia, che nella sua carriera di oltre 50 anni ha realizzato mostre in tutto il mondo e vinto numerosi premi internazionali, esporrà alle 18:30 alle Balate di Pollara a Salina una sua installazione artistico naturalistica che sarà donata al comune di Malfa. Per l’opera Salonia ha utilizzato solo materiale come legno, ferro, sassi, piante e una vecchia barca per non incidere sull'equilibrio ambientale del territorio. La vecchia imbarcazione in legno è stata ‘incastonata” nel cancello di entrata di una grotta. All'interno è stato posizionato un registratore collegato ad un impianto stereo che diffonderà al passaggio dei visitatori la voce i suoni e i rumori della natura che Troisi –Ruoppolo o ha registrato nel film “Il postino”. Presenti anche oggetti ed elementi tipici dell'ambiente circostante e che erano inseriti nella celebre pellicola
L’installazione denominata “L’ultimo viaggio in un rifugio ancestrale rubato agli dei“, cercherà di descrivere allo stesso tempo l'anima di Troisi e il suo rapporto con la morte. Lo schianto della barca rappresenta la vita dell'uomo perennemente in balia delle soverchianti forze della natura contro le quali nulla possono razionalità, intelletto e progettazione. La stessa vita di Massimo Troisi, in perenne bilico tra slanci, passioni creatività e destino beffardo sempre in agguato, ne è chiara e paradigmatica rappresentazione. 
Sempre oggi alle 21, 30 nella piazza di Pollara a Malfa sarà proiettato il ‘poema visivo’ di Eros Salonia, regista apprezzato in ambito internazionale, dal titolo “Scusate, avete visto Massimo Troisi ?. Il film che ripercorrerà gli ultimi giorni di Troisi a Salina, fonde lo stile del documentario con la fantasia. Ricorderà difatti, Troisi a Salina attraverso le immagini e le testimonianze dei protagonisti della pellicola e di chi ha lavorato nel film. Oltre dallo scenografo Lorenzo Baraldi la costumista Gianna Gissi, gli attori Mariagrazia Cucinotta e Alfredo Cozzolino e l’aiuto regista Gaia Gorrini, sono state sentite persone dell’isola che hanno conosciuto l’attore, ma anche esperti e docenti di cinematografia. Il ‘poema visivo’ si spingerà poi a immaginare, con un percorso narrativo originale, il ritorno di Troisi a Salina, nelle sembianze di un ragazzo che ammirerà un‘altra volta i colori, i panorami, gli odori e le tradizioni dell’isola e li confronterà con quanto aveva vissuto durante le riprese del film. Questo nuovo modo di raccontare assorbe la sua forza dalle radici della tradizione e la trasforma con punti di vista innovativi che diventino nuova linfa vitale nel linguaggio cinematografico. Si tratta di un nuovo neorealismo dove però i protagonisti, pur facendo parte di un film di fantasia non recitano, ma raccontano se stessi e la loro vita.
Il cortometraggio prodotto da Antonio Barbera sarà esaltato dalla voce di Michele Fruttaldo che è molto simile a quella di Troisi e dalla colonna sonora originale di Michele Amoroso, che ha composto musiche coinvolgenti e struggenti.
Trailer "Scusate, avete visto Massimo Trosi?"

La sedia a rotelle donata dall' Inter Club di Lipari "scomparsa nel nulla". Ci scrive Maurizio Cesario

Gentile direttore, 
chiedo ospitalità tra le pagine del Suo giornale confidando nel senso civico degli eoliani o di chiunque altro nella speranza che qualcuno possa dare una mano. All'inizio del mese di Luglio l'Interclub di Lipari (di certo non nuovo ad iniziative del genere vedi defibrillatore per la C.R.I., sedia a rotelle per l'Ospedale di Lipari, pc per bambini diversamente abili alla scuola elementare, pulizia area archeologica di fronte supermercato) in collaborazione con la farmacia Cincotta, consegna al terminal degli aliscafi una sedia a rotelle, mettendola a completa disposizione di chiunque, ovviamente con problemi motori, volesse utilizzarla nel tragitto che và dal terminal all'imbarco o viceversa. Fin qui tutto bene se non che dopo appena una settimana circa della sedia si perdono le tracce, sparita, dissolta, nessuno a visto, nessuno sa niente, peggio ancora, nonostante la notizia sia apparsa su un giornale on line, a differenza di altre notizie più o meno importanti dove commenti, dibattiti, litigi, scambi di opinione ecc. si susseguono per giorni e giorni nessuno, dico nessuno ha voluto spendere una parola verso ciò che a giudizio nostro (Interclub) voleva rappresentare un gesto civile ovvero, sostituire la vecchia ed ormai logora sedia in dotazione al terminal con una nuova. Detto ciò faccio appello a chiunque sia in grado di dare notizie in merito d'altronde, parliamo del mese di Luglio e del terminal degli aliscafi che in questo periodo è sempre affollato. 
Certo della collaborazione cordialmente saluto.

Maurizio Cesario

Filicudi. Stop all'installazione del pontile galleggiante in pieno Agosto. I ringraziamenti del presidente della locale Circoscrizione

Riceviamo e pubblichiamo:
La sottoscritta, n. q. di Presidente della Circoscrizione di Filicudi ed Alicudi, intende ringraziare pubblicamente quanti ieri sono stati vicini alla popolazione dell'isola ed ai turisti non residenti, dimostrando sensibilità e rispetto per una comunità che  esprime da sette anni in ogni modo lecito e pacato il  proprio dissenso al posizionamento dell'ormai noto  pontile galleggiante nella splendida baia dell'Isola.
Il  primo luogo  il nostro grazie va  al Sig Sindaco di Lipari Rag Marco Giorgianni che con grande senso di responsabilità e comprensione delle legittime preoccupazioni della popolazione, ha emesso l'ordinanza che ha consentito, tra l'altro, che il gesto azzardato ed incomprensibile di ieri pomeriggio della Ditta Concessionaria, non avesse più gravi e irreparabili risvolti ai danni dei bagnanti e delle imbarcazioni presenti nella zona in cui il pontone velocemente e senza alcun preavviso si era spostato  per dare inizio ai lavori di posizionamento del pontile.
Un grazie al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Filicudi, maresciallo C. La Placa, che ha tempestivamente notificato l' ordinanza sindacale a bordo della motonave, riuscendo non solo a bloccare i lavori che nessuno avrebbe mai potuto e dovuto autorizzare in tale periodo ed in tali circostanze, ma riuscendo altresì a non portare a più gravi conseguenze un momento di altissima tensione.
 Il nostro ringraziamento va anche al Dott Pino La Greca di Legambiente di Lipari, vicino da sempre a Filicudi ed ai suoi abitanti.
Infine, un Grazie Specialissimo a tutti i giovani, alle loro mamme, alle loro nonne, ai turisti tutti che da 50 anni frequentano Filicudi e la amano come se fosse la loro terra  ed al Comitato spontaneo con Patrizia Italiano e Paola Ongaro. 
Cordialmente.
Il Presidente di Circoscrizione
Avv Maria Grazia Bonica

A Milazzo c’era l’arsenale della mafia barcellonese

Si continua a scavare. Ma quello che sta emergendo nel sottofondo nascosto di via Isonzo, in contrada Bastione, a Milazzo, in un terreno e in un vecchio casolare nei pressi dell’abitazione dell’appuntato 48enne dei carabinieri Francesco Anania, arrestato e accusato di essere una “talpa istituzionale” di Cosa nostra barcellonese, è un arsenale in piena regola. Ci sono parecchie armi e migliaia di proiettili di ogni genere. Ci sono perfino le macchinette per la fabbricazione di cartucce, e molto materiale come polvere da sparo, ogive, e altro. Tutto perfettamente imballato, per resistere nel tempo. E molto, molto probabilmente, tutto questo arsenale apparteneva al gruppo di fuoco del boss Carmelo D’Amico, capo dell’ala militare della famiglia del Longano. quindi alla mafia barcellonese. Conferme, ovviamente in questi casi, non se ne possono avere, l’intera operazione dei carabinieri del Reparto operativo di Messina, gli uomini del maggiore Ivan Boracchia, è ancora in corso. Ma sarebbe stato proprio D’Amico, dopo il pentimento, in un lungo colloquio di verbalizzazione dei giorni scorsi, ad indicare il nome del carabiniere e il luogo dove trovare tutto, ovvero l’arsenale della mafia custodito da un militare che per anni è stato in servizio al nucleo scorte della Dda di Messina e di recente aveva partecipato alla delicatissima operazione di cattura dei fratelli Calogero e Vincenzino Mignacca, i boss tortorciani arrestati in un casolare nelle campagne di Lentini, nel novembre dello scorso anno. Ma a quanto pare, emergono intanto altri particolari dell’indagine, D’Amico avrebbe fornito una conferma fondamentale per il “doppio-ruolo”di Anania ad alcune recentissime ipotesi investigative che già i carabinieri avevano formulato sul conto del loro collega. In ogni caso questo nuovo filone investigativo ha avuto una clamorosa svolta con il decreto di perquisizione del sostituto della Dda Giuseppe Verzera dopo le dichiarazioni di D’Amico. Un’operazione che ha portato all’alba di lunedì anche all’arresto del figlio e del nipote di Anania, Cristian e Felice, con il primo accusato in prima battuta solo del possesso di circa 200 grammi di cocaina e di circa 300 grammi di marijuana. Cristian è già stato interrogato e scarcerato dal gip di Barcellona Anna Adamo, che ha ritenuto sussistente solo il reato di favoreggiamento reale a carico del giovane, restituendo gli atti alla Procura. Per quel che riguarda il carabiniere e il nipote Felice, accusati al momento della “custodia” dell’arsenale (il militare con l’aggravante di aver favorito la mafia), sono stati sentiti oggi al carcere di Messina-Gazzi in presenza del loro difensore, l’avvocato Pinuccio Calabrò, sempre dal gip Adamo, per l’udienza di convalida dell’arresto. Presenti anche i sostituti procuratori di Barcellona Francesco Massara e Giorgio Nicola. Ma probabilmente una parte di questi atti saranno trasmessi già oggi alla Distrettuale antimafia di Messina, ovvero al sostituto Giuseppe Verzera e ai colleghi Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, i tre magistrati che stanno gestendo il pentimento del boss D’Amico.

Ventisei anni fa la "tragedia" al largo di Punta Castagna. Un aliscafo travolse una imbarcazione. In quattro persero la vita

Nella notte del 6 Agosto di ventisei anni fa, al largo di Punta Castagna a Lipari, si consumò una tragedia. L''aliscafo "Freccia del Mediterraneo" travolse una piccola imbarcazione e, tra coloro che si trovavano a bordo di quest'ultima, persero la vita: Giuseppe Caponnetto, 39 anni, la figlia Stefania di 14, Carlo Zaia di 24, e Luigi Scoglio di 22 anni.
Il corpo di Luigi Scoglio non venne mai più ritrovato.
Al di la di quelle che furono, nel tempo, le determinazioni della magistratura con questo post abbiamo voluto ricordare quell'immane tragedia e coloro che, in modo così violento, persero la vita.

Partylandia augura Buon Compleanno ad Antonio

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Antonio che compie 5 anni

A Lipari lo "Sportello ascolto adolescenti" di Paideia

L’Associazione di Promozione Sociale e di Solidarietà Familiare “Paideia” di Lipari” ha attivato ormai da due anni lo “SPORTELLO DI ASCOLTO ADOLESCENTI” che oggi conta ben 830 iscritti al gruppo FB (http://www.facebook.com/groups/sportelloascoltoadolescenti/), con decine di contatti giornalieri e che nel corso dell’anno sociale 2013/2014, appena prossimo alla conclusione, ha offerto ben 135 consulenze educative gratuite agli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 21 anni. Di tali consulenze, oltre 70 si sono svolte in presenza presso la sede dell’Associazione, a Lipari in Via Garibaldi 146 a cura del Dott. Samuele Amendola – Educatore esperto in problematiche adolescenziali. Lo Sportello Ascolto Adolescenti permette ai ragazzi e ai giovani eoliani e non di poter usufruire di una serie di consulenze gratuite, di uno spazio di ascolto, riflessione e confronto attraverso la relazione accogliente ed empatica con un Educatore: i ragazzi che si trovano ad affrontare una fase critica della loro crescita, possono così riflettere e ripensare alle esperienze e agli incontri che avvengono nelle loro vite, affrontando insieme i dubbi e le difficoltà, e imparando a convivere con le emozioni, spesso inquietanti, che possono nascere. Il contenuto dei colloqui è tutelato dal segreto professionale. I colloqui educativi non sono da confondere con interventi psicoterapeutici.
BREVE RELAZIONE EDUCATIVA
Il servizio di Sportello Ascolto Adolescenti nel corso dell’anno 2013/2014 ha risposto alle esigenze di 95 ragazze e 40 ragazzi. Le problematiche più frequentemente affrontate sono state quelle relative a difficoltà relazionali tra coetanei, ma numerosissime sono state le richieste di aiuto relative a (in ordine di frequenza): difficoltà relazionali con i genitori, problemi di scarsa autostima e/o ricerca di una propria identità personale e sessuale, problematiche familiari, difficoltà di apprendimento, problematiche comportamentali, violenza e maltrattamento. Sono state anche affrontate problematiche relative all’alimentazione, all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso di alcol. Inoltre, sono stati effettuati anche colloqui di orientamento scolastico e/o professionale. 
Si coglie l’occasione per ricordare che durante i mesi estivi lo Sportello Ascolto Adolescenti è attivo, per adolescenti residenti e vacanzieri, su appuntamento: TEL: 3899277893 

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava


Da oggi pomeriggio tempo variabile con tendenza ad aumento della copertura nuvolosa, deboli precipitazioni accompagnate da deboli temporali. Durante la sera- notte i venti si disporranno moderatamente da ponente-maestro

Nella giornata di Giovedi 7 cielo poco nuvoloso nell'arco della giornata , venti moderati di ponente con tendenza ad indebolirsi in serata, mare mosso, tendente a poco mosso in serata.
Per Venerdi 8, dopo le prime nuvolaglie delle prime ore del mattino,il cielo si presenterà sereno, i venti saranno deboli di brezza e il mare quasi calmo o poco mosso.La temperatura massima tenderà ad aumentare nel prossimo week-end

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno ad AnnaMaria Pace, nostra collaboratrice occasionale con i suoi servizi fotografici.
Auguri di Buon Compleanno anche per Francesca Marino, Gianluca Torre, Ivan Castelli, Roberta Maio e Roberto Redditi.
Auguri anche ai lettori che si chiamano Salvatore e festeggiano oggi il loro onomastico

Inaugurata a Malfa la mostra permanente "IL PARCO MUSEO LETTERARIO EOLIANO. Didascalia di un arcipelago culturale"

Sabato 2 agosto è stata inaugurata la mostra permanente "IL PARCO MUSEO LETTERARIO EOLIANO. Didascalia di un arcipelago culturale" presso palazzo Marchetti a Malfa (Isola di Salina).
 La mostra si basa sui contenuti dell'omonimo volume di Vincenzo Cabianca e Adriana Pignatelli Mangoni edito dal Centro Studi Eoliano di Lipari nel 2012.
 "L'opera di pubblicazione e riedizione di opere letterarie relative alle isole Eolie che il Centro Studi sta realizzando da tempo, unitamente a quelle relative al cinema d'autore, produce progressivamente un importante contributo alla costruzione dell'affresco multimediale della cultura eoliana" sostengono Nino Paino e Nino Saltalamacchia del Centro Studi nella prefazione al volume.
 L'Unesco ha sancito il valore mondiale di tutto questo accogliendo le Eolie nel patrimonio dell'umanità: il lavoro di Cabianca e Pignatelli Mangoni confluito nella mostra di Malfa sintetizza questo intreccio di letteratura scientifica e umanistica e lo rende fruibile ai visitatori dell'arcipelago eoliano.
 Vincenzo Cabianca è Professore Emerito di Pianificazione del Territorio all'Università di Palermo ed è autore dei 18 volumi della collana "Poesia della scienza" dedicata alla isole Eolie.
 Adriana Pignatelli Mangoni è un'artista autrice delle 600 gouaches appartenenti alla raccolta "Aria, Acqua, Terra, Fuoco" che ha portato le immagini delle Eolie in tutta Europa.

Incendio a Vallepera di Quattropani. Tempestivo intervento dei vigili del fuooco impedisce gravi consseguenze

Intorno alle 22.30 di ieri si è verificato il primo incendio di sterpaglie di una certa consistenza in località Vallepera a Quattropani.
I vigili del fuoco del locale distaccamento, sotto la direzione del Caposquadra Marcello Villari - Vigili: Natoli, Favaloro, Mirto e Cacciapuoti, prontamente intervenuti hanno lottato circa tre ore contro il fuoco. 
Vista l'asperità dei luoghi hanno dovuto domare l'incendio esclusivamente con l'ausilio dei badili. 
Il tempestivo ed efficace intervento ha evitato conseguenze ben più gravi. 
Infatti, l'incendio si stava allargando velocemente verso Castellaro e Caolino. Sono andati bruciati circa 2000 mq. di terreno incolto e sterpaglie.
Sul posto, per la bonifica, anche la squadra antincendio della Forestale.

martedì 5 agosto 2014

Il "cane Gigi" non è assolutamente abbandonato. Assolutamente non vera una notizia diffusa oggi da alcuni giornali on line


Oggi su www-rainews.it è uscito questo articolo poi ripreso da altri mezzi di informazione.

Il cane Gigi, abbandonato a Lipari, abbaia al mare aspettando il ritorno del padrone 
I bambini in spiaggia lo hanno soprannominato Gigi, un nome facile, che fa simpatia, per un cane che fa soprattutto tenerezza, e fa stringere il cuore ai bagnanti di Lipari. Una leggenda metropolitana (ammesso che l'aggettivo si applichi a un'isoletta vulcanica) lo narra abbandonato, sulla spiaggia di Canneto, da qualcuno che era in barca, che ha attraccato per scaricarlo e che poi se n'è andato. Da allora Gigi passa le sue giornate a guardare l'orizzonte, verso Panarea, e ad abbaiare solo quando intravede piccole barche, come forse era anche la sua. Una scena straziante che si ripete fino al tramonto. E dopo? Dove vanno d'inverno le anatre di Central Park? Dove passa la notte il cane Gigi? 


Ebbene la notizia non corrisponde assolutamente al vero. 
Il cane in questione- come ci informa AnnaLisa Marocchini dell'ENPA di Lipari- non è stato abbandonato. Appartiene a Maurizio Portelli che lo adora. Abbaia soltanto perchè vuole gli vengano lanciate le pietre bagnate dal mare, per poi leccarle. Ed ancora - come evidenzia AnnaLisa - rincorre le barche solo perché il suo padrone ha anche una barca che utilizza per andare a pescare. Insomma è un cane felice, amato e che ama stare in spiaggia

Comitato spontaneo abitanti e turisti Filicudi: "Pontone sgancia uno dei pontili tra bagnanti e imbarcazioni. Sfiorata la tragedia".

Riceviamo e pubblichiamo:
A Filicudi si sfiora la tragedia , un pontile buttato a mare in barba a tutti i divieti tra i bambini e le barche.
Oggi a Filicudi si e' sfiorata la tragedia. La motonave era ferma da giorni al porto di Filicudi con i corpi morti di cemento e il pontile da montare sulla spiaggia nella baia dell'isola, in attesa dei permessi da parte della capitaneria di porto. Pontile osteggiato da tutti gli abitanti e i turisti con firme , ricorsi e petizioni il cui iter burocratico si e' fatto avanti a forza di carte bollate, pontile non voluto da nessuno degli amanti dell'isola, ma da pochi e ben individuabili interessi economici.
L'area di balneazione dove sarebbero dovuti svolgersi i lavori non era stata delimitata, nessun cartello di inizio lavori o divieto di balneazione era stato affisso. Ciò nonostante , davanti ai carabinieri di Filicudi, e a moltissimi abitanti e turisti attoniti , la motonave e' partita per raggiungere la baia antistante la spiaggia tra turisti, abitanti, bambini e barche a mare e incurante di qualsiasi forma di sicurezza e con il disprezzo e l'arroganza che solo gente senza principi può avere.
Per fortuna all'ultimo istante arrivava l'ordinanza di fermare i lavori per il periodo estivo che il Sindaco di Lipari aveva inviato, i carabinieri sono partiti con il gommone per far rispettare l'ordinanza, ma la motonave davanti agli stessi carabinieri, ai bambini e ai turisti attoniti sganciava uno dei pontili a mare rischiando di uccidere qualcuno.
Ci chiediamo come sia possibile che una ditta possa liberamente e senza alcuna misura di sicurezza far stazionare per giorni i propri mezzi pesanti sul molo di Filicudi , invadendone buona parte con camion carichi di blocchi di cemento, senza alcuna reazione da parte delle autorità preposte ai controlli, e perfettamente a conoscenza della cosa per essere state più volte allertate, con l'unica conseguenza (forse) di una lieve sanzione amministrativa.
Ci chiediamo come sia possibile che una motonave possa girare senza controllo in mare in un'area dove i bagnanti, anche bambini, e le barche devono potersi muovere liberamente durante la stagione estiva (siamo in pieno Agosto!) senza che nessuna autorità pur presente intervenga.
In tutta la vicenda un plauso particolare va al sindaco di Lipari, che ha avuto la sensibilità di cogliere i motivi del dissenso isolano ordinando la sospensione temporanea dei lavori.
Comitato spontaneo abitanti e turisti Filicudi 

Ricordiamo che il sindaco di Lipari proprio oggi ha emesso l'ordinanza di sospensione dei lavori. Potete leggere l'articolo che parla dell'ordinanza cliccando su questo link  http://eolienews.blogspot.it/2014/08/filicudi-ordinanza-giorgianni-ferma-i.html

Da Partylandia auguri per Giuseppe Merenda nel giorno del suo compleanno. Auguri anche al neo-arrivato, Diego

Partylandia augura Buon Compleanno a Giuseppe Merenda che compie 3 anni.
Auguri e tanta serenità per il neonato Diego. Felicitazioni ai genitori e ai parenti tutti

La Regione: solo una casa abusiva su 15 viene demolita. Strigliata ai sindaci: abbattete le strutture irregolari

La Regione striglia i Comuni in materia di abusivismo edilizio. Una circolare del dirigente generale del Dipartimento Urbanistica, Maurizio Pirillo, «richiama all’ordine» uffici tecnici e amministrazioni comunali. Non basta dare l’ordine di demolire, i processi vanno portati a termine dice in buona sostanza il dirigente. E di processi amministrativi che si perdono a metà strada ce ne sono tanti, i dati parlano di un solo iter su 15 che arriva in porto.
«La legge - spiega Pirillo - prevede che dopo un’ordinanza di demolizione non rispettata intervenga il Comune che può o demolire a proprie spese, recuperando poi i costi sostenuti, o acquisendo l’immobile al patrimonio indisponibile dell’Ente».

MILAZZO: Carabiniere arrestato, aveva anche armi nascoste

Era un uomo di Cosa Nostra a tutti gli effetti, uno di provata fiducia tanto da custodire per conto della mafia barcellonese armi, munizioni e droga. Il piccolo particolare è che Francesco Anania, 48 anni era un servitore dello Stato, un Carabiniere per alcuni anni in servizio di scorta anche ai magistrati della DDA di Messina. 
Ad inchiodarlo le nuove clamorose rivelazioni del nuovo pentito di mafia il boss di Cosa Nostra BARCELLONESE Carmelo D’Amico che da alcune settimane sta riempiendo pagine e pagine di verbali. 
Il padrino sta consentendo agli inquirenti di far luce su ben 45 omicidi commessi nella zona tirrenica della provincia durante la guerra di mafia degli anni 90. 
Per questo da giorni si scava nei greti dei torrenti Patrì fra Rodì Milici e Terme Vigliatore e Idria a Barcellona alla ricerca dei resti di alcune vittime della lupara bianca. E come credenziale al suo pentimento D’Amico ha raccontato al sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera di quell’uomo in divisa così vicino agli affari della cosca del Longano. D
a ieri le ruspe dei Vigili del Fuoco stanno scavando, su indicazione del boss pentito, in contrada Bastione a Milazzo attorno alla casa di Anania. Ieri sono stati ritrovate tre pistole, un kalashnikov ed un altro fucile. 
Stamattina sono venuti alla luce un altro fucile e moltissime munizioni custodite in alcuni fusti sepolti sotto terra. Ma ieri era stato arrestato anche il figlio del carabiniere, Cristian, 22 anni che cercava di allontanarsi con 200 grammi di cocaina e 300 di marijuana ed il nipote Felice. Il primo è stato subito sentito dal gip di Barcellona Anna Adamo  che ne ha disposto la scarcerazione. Doveva rispondere solo della detenzione di droga mentre il nipote del Militare Felice, è accusato del possesso di  armi e munizioni.
Adesso Francesco Anania è rinchiuso nel carcere di Gazzi  per rispondere della detenzione delle armi e della droga con l’aggravante di aver agevolato la mafia barcellonese. Ma ora gli inquirenti vogliono scoprire se abbia rivestito altri ruoli all’interno dell’associazione e in particolare se abbia passato informazioni riservate a Cosa Nostra approfittando del suo lavoro di Carabiniere in particolare negli anni in cui ha frequentato la DDA di Messina. 

Filicudi. "Ordinanza Giorgianni" ferma i lavori del pontile galleggiante

Come avevamo scritto ieri sera, una via per fermare i lavori del posizionamento delle strutture per il pontile galleggiante di Filicudi poteva essere rappresentata dall'emissione di una ordinanza del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni. E' così è stato.
Il primo cittadino ha prodotto ( ed è in fase di notifica agli interessati) una ordinanza con la si diffida nel procedere nei lavori necessari per il posizionamento del pontile galleggiante. Tra le motivazioni le esigenze di protezione civile,considerato il flusso turistico e balneare che si ha nella zona, l'ordinanza (già emessa) che prevede la sospensione dei lavori edili e/o rumorosi durante il periodo estivo

Riapre l’Antiquarium di Panarea. Soddisfazione da parte della Delegazione Alberghi e Turismo Eolie di Confindustria Messina in prima linea nella promozione turistica dell’isola

Soddisfazione per la riapertura dell’Antiquarium di Panarea e massimo impegno e collaborazione da parte degli Albergatori dell’isola associati sono stati espressi dal Presidente di Confindustria Messina Alfredo Schipani.
La Delegazione Alberghi e Turismo Eolie di Confindustria Messina, e nello specifico gli Albergatori associati di Panarea, considerando il patrimonio storico-archeologico dell’Arcipelago Eoliano un elemento essenziale dell’attrattività del territorio e, quindi, veicolo per lo sviluppo economico e la valorizzazione dell’offerta turistica locale, di concerto con il Direttore del Museo Archeologico Eoliano, la Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni, ha supportato la riapertura dell’Antiquarium di Panarea, provvedendo al riordino delle sale e impegnandosi a sostenerne la manutenzione e la custodia.
“Siamo fermamente convinti che la valorizzazione delle risorse storico-culturali rappresenti un volano positivo per l’economica del territorio” – ha dichiarato Eduardo Omero, Presidente della Delegazione Eolie di Confindustria, impegnato in prima persona nell’operazione.
“Agli Albergatori associati va tutto il nostro apprezzamento - ha affermato il Presidente Schipani, in occasione della riapertura avvenuta lo scorso fine settimana -. La riapertura dell’Antiquarium – ha aggiunto Schipani - mette in luce le importanti opportunità di collaborazione che possono derivare dalle sinergie pubblico-privato”.
L’iniziativa risponde all’ambizione di diversificare l’offerta turistica, esigenza sempre più sentita dagli operatori dell’arcipelago eoliano, che può competere non solo per le bellezze naturali e paesaggistiche ma anche per il suo enorme patrimonio storico-archeologico. A tal proposito, la Delegazione Eolie, guidata dall’avv. Eduardo Omero, si sta attivando, di concerto con le amministrazioni competenti, per la definizione di un itinerario archeologico sull’isola di Panarea, che includa l’Antiquarium, il Villaggio preistorico Milazzese e la Villa Romana a Basiluzzo, rendendo a propria spese di nuovo fruibile il sentiero che porta al sito, ad oggi inaccessibile.

Panarea by night. Che atmosfera: la luce soffusa delle candele e la spazzatura sul porto

L'impianto delle fogne sotto il cratere di Vulcano...sito Patrimonio dell'Umanità (di Giuseppe Muscarà)

Dal SalinaDocFest, il video contest dell'estate 2014: ISOLANI SI, ISOLATI NO! Il primo concorso per giovani filmakers dedicato alle isole minori d'Italia

Dall'isola di Salina (Eolie) parte il lancio del “Malvasia Contest”. E' on line - sul sito del SalinaDocFest (www.salinadocfest.it) - il bando del primo video contest interamente dedicato alle isole minori di tutta Italia: 69 perle naturali incastonate fra acqua e cielo, lungo le coste e i laghi del nostro paese. Luoghi dell'immaginario per eccellenza, che ci parlano di avventura, sogno, mistero e bellezza.
Il concorso è aperto a tutti i giovani nati o residenti delle isole minori italiane, e prevede la realizzazione di un video - durata massima di 3 minuti - capace di sintetizzare in una breve storia il concept “Isolani sì, isolati no!”: un appello per la difesa di un territorio di immenso valore, e per la tutela dei diritti degli uomini e delle donne che lo abitano. Per raccontare al mondo che "essere isola non deve essere una disgrazia ma un privilegio " [Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa]. 
La nuova iniziativa vuole invitare tutti, ma proprio tutti, gli appassionati di cinema delle nostre piccole isole a vivere questa grande avventura mandando un loro contributo in forma di “mini-documentario” entro il 30 agosto.
"Il documentario, soprattutto quello narrativo che racconta storie ed emozioni, può essere un vero e proprio defibrillatore sociale - dichiara Giovanna Taviani, direttrice del SalinaDocFest - E' una scarica elettrica capace di scuotere la realtà e le coscienze. Il nostro festival vuole essere unantenna sempre attiva, e sempre a caccia di segnali. Prima di tutto quelli che ci manda il Mediterraneo, a cui è dedicata la manifestazione sin dalla prima edizione. Gli arcipelaghi del nostro mare costituiscono un patrimonio paesaggistico e culturale infinito. Carico di storia e di storie. Un mondo tutto da raccontare.
 Il "Malvasia Contest" è realizzato con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori (ANCIM), e la collaborazione di Mosaicoon - agenzia specializzata in campagne di comunicazione sul Web, premio nazionale dellinnovazione nel 2013 e migliore start-up italiana nel 2012 - e Tasca d'Almerita. 
 La direzione del festival selezionerà fra i lavori pervenuti una shortlist di 5 corti. Una giuria d'eccezione - composta da Letizia Airos, direttore di I-Italy (New York), Ugo Parodi Giusino, amministratore delegato e socio fondatore di Mosaicoon Spa e Alberto Tasca, membro del consiglio direttivo del SalinaDocFest e amministratore delegato della Conte Tasca d'Almerita Srl - assegnerà il Premio Malvasia al miglior film in concorso, che sarà proiettato durante la cerimonia finale del festival, sabato 27 settembre.
Tutti i dettagli sul sito www.salinadocfest.it

Scadenza del bando 30 agosto 2014

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Mariella  Livoti, Antonino Loprestini, Riccardo Casamento, Anna Mandarano, Emanuela Gallo, Alessandra Profilio e Gianmarco Merlino

Come erano le Eolie e gli eoliani

Chi volesse vedere pubblicate foto del passato in suo possesso può inviarle in formato jpg a ssarpi@libero.it o a s.sarpi@libero.it
Le foto di oggi provengono dalla megamostra di Claudio Merlino tenutasi nel novembre 2011 nel salone parrocchiale di Canneto

lunedì 4 agosto 2014

Filicudi: Residenti e turisti "insorgono" e dicono no al pontile galleggiante

Come da noi anticipato vi è grande fermento a Filicudi per l'installazione di un pontile galleggiante nella zona del porto. Fermento salito alle stelle dopo che nell'isola (come da noi scritto ieri) è arrivato il pontone che dovrà posizionare i cosidetti "corpi morti" (anch'essi arrivati a Filicudi) che ancoreranno al fondo la struttura. Il tutto nel cuore della stagione estiva.
Ieri, a margine della Processione di Santo Stefano, isolani e turisti hanno incontrato il sindaco di Lipari per chiedere un suo intervento in autotutela.
Il movimento di isolani, villeggianti e turisti di Filicudi ha "partorito" quest'oggi questa nota: 

La cecità della Regione Siciliana e della pubblica amministrazione rischia di mettere in pericolo una delle più belle spiaggie delle Eolie e il suo ecosistema.
L'isola di Filicudi è un luogo incontaminato e ricco di risorse naturali e culturali; Il mare con i suggestivi fondali ricoperti da praterie di Posidonia (specie protetta), i percorsi archeologici, gli straordinari aspetti della flora e della fauna rendono tale isola un patrimonio ambientale ancora intatto nel quale si è sviluppato un turismo rispettoso e responsabile, attratto dalla bellezza e dalla tranquillità dei luoghi.
Si tratta di un patrimonio che rischia di disperdersi a causa della prossima realizzazione di un pontile galleggiante con una decina di grandi corpi morti in cemento, per consentire la messa in posa di cinque grandi pontili in legno per circa 50 imbarcazioni nella Baia del Porto di Filicudi.
I pilastri in cemento danneggerebbero i fondali sommersi con la distruzione del poseidoneto con conseguenze incalcolabili, basti pensare che la perdita di un solo metro lineare di prateria può portare alla scomparsa di diversi metri della spiaggia antistante, a causa dei fenomeni erosivi; la regressione delle praterie comporta, inoltre, una perdità di biodiversità e un deterioramento della qualità delle acque.
La presenza del pontile farebbe aumentare il numero e le dimensioni delle barche attraccate, con la conseguenza di alterare irreversibilmente il modello di turismo che sino ad ora ha garantito il mantenimento delle bellezze dell'isola.
Il continuo movimento delle imbarcazioni metterebbe a rischio gli importantissimi reperti archeologici di Capo Graziano (in parte sommersi).
Per la sua ubicazione, il pontile impedirebbe la libera fruizione della spiaggia del Porto, l'unica baia dell'isola agevolmente fruibile per i turisti, le famiglie isolane e i bambini.
Essendo collocato in prossimità dello scalo d'alaggio, il pontile intralcerebbe il varo e l'approdo delle imbarcazioni tradizionali e dei piccoli pescatori. Se poi dovese verificarsi l'esigenza di una evacuazione immediata dell'isola, il pontile costituirebbe un grave ostacolo alle operazioni, con conseguenze facilmente intuibili.
Tutto ciò significherebbe piegare l'ecosistema, la bellezza naturale di un luogo, la sua fruizione da parte del pubblico di bagnanti e lavoratori del mare, la sicurezza stessa dell'isola, a interessi di stampo meramente economico; di un'economia che però tornerebbe a vantaggio non certo della comunità filicudara, ma solo di un ristretto gruppo di persone.
Di fatto questa concessione dovrebbe essere bloccata con una ordinanza eccezionale del Presidente della Regione Siciliana o del Sindaco di Lipari, al fine di tutelarne l'ecosistema ambientale e la spiaggia utilizzata dagli abitanti e dai turisti.
Movimento di isolani, villeggianti e turisti di Filicudi
NDD - A questo punto resta da capire cosa accadrà. Appare difficile che, in questo frangente, il Presidente della Regione decida per l'emissione di una ordinanza che blocchi la concessione. Lo stesso dicasi per il sindaco Giorgianni che, obiettivamente, con un provvedimento del genere potrebbe trovarsi coinvolto in una querelle giudiziaria della quale pensiamo faccia volentieri a meno.
Appare più probabile che il sindaco di Lipari, considerando la stagione turistica avanzata, i problemi, anche dal punto di vista della sicurezza e della protezione civile, opti per l'emissione di una ordinanza che "stoppi" i "lavori in corso" (a nostro avviso fortemente illogici in questo periodo e rischiosi sia per i bagnanti che per le attività che si esplicano in ambito portuale).

(da www.gds.it) Salvata una tartaruga marina nelle acque di Lipari

"Durante un giro in barca a Lipari - racconta Fernando Scalici - abbiamo avvistato e subito comunicato alla Guardia costiera locale, una tartaruga marina caretta caretta ormai senza forze a causa di un amo ingerito. Mi sono tuffato, e recuperato la tartaruga di circa 60 cm e di oltre 30 chili di peso. Tirata in barca l'abbiamo portata a Lipari-Pignataro e consegnata alla Capitaneria di porto, che ha successivamente provveduto ad avvertire il centro zoo-profilattico di Palermo a cui è stata consegnata per le cure. Ad avvistare la tartaruga è stato Umberto Ragaglia"
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MESSINA: D’ALIA, GRAVI DICHIARAZIONI DIRETTORE AZIENDA PAPARDO – PIEMONTE Su destino ospedale intervenga l’assessore regionale Borsellino

“Le dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo - Piemonte di Messina, rese oggi davanti al Consiglio comunale della città, sono gravi e irresponsabili”. Lo afferma il deputato nazionale alla Camera dell'Udc Gianpiero D’Alia.
“Emerge la volontà di chiudere l’ospedale Piemonte – spiega l’ex ministro - senza che si realizzi realmente un polo materno infantile. A tale circostanza si associa la grave dichiarazione sulla pericolosità sociale del presidio ospedaliero in questione, senza che però tutto ciò porti a valide e immediate alternative per la collettività".
“Si tratta, per altro – aggiunge - di dichiarazioni che procurano un forte allarme sociale e che non tengono in alcuna considerazione la discussione pubblica che sulla questione è appena iniziata in consiglio comunale”.
“A questo punto è urgente che intervenga l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, visto che il direttore generale ha preannunciato discutibili interventi già nei prossimi giorni. Non credo tale situazione sia più tollerabile, ne’ possono essere ammesse connivenze più o meno evidenti dell’amministrazione comunale della città”, conclude D’Alia.

Salina: Impedì decollo elicottero turistico. Assolto

COMUNICATO
Si è concluso con l’ assoluzione perché il fatto non costituisce reato, il procedimento penale a carico del Sig. Mirabito Francesco , difeso dall’Avv. Giuseppe Aveni e dall’Avv. Francesco Rizzo, del Foro di Messina. Il predetto, era stata accusato di essere entrato all’interno dell’elisuperficie, piazzola di sosta di Malfa, intrattenendosi nei pressi dell’elicottero che vi sostava, impedendo il decollo dello stesso, costituendo un pericolo per sé e per gli altri.
Il sig. Mirabito, come rilevato dal Dr. Fiocco, da sempre sensibile ai problemi ambientali grazie all’educazione impartitagli dalla madre, famosa ambientalista messinese, più volte aveva trasmesso missive di segnalazioni anche alla Provincia Regionale di Messina, in quanto ente gestore della montagna Fossa delle Felci e dei Porri, per segnalare i “voli illegali” esercitati sull’ isola di Salina.
Altresì negli stessi atti del procedimento si trovano molteplici note ed esposti di associazione ambientaliste inerenti al volo degli elicotteri al fine di salvaguardare le aree protette e ZPS, in quanto diverse sono le nidificazioni ivi esistenti tra cui anche il raro Falco della Regina.
Secondo il Giudice di prime cure , il sig. Mirabito non ha creato alcun pericolo né per se né per gli altri, così come ipotizzato dalla pubblica accusa, ma ha soltanto “manifestato legittimamente il proprio pensiero a salvaguardia della natura e della fauna poste in pericolo dall’uso spregiudicato degli elicotteri, riprendendo la scena dell’atterraggio abusivo e della partenza del mezzo”. Inoltre la Regione Sicilia ha esplicitato che anche per la riserva di Montagna delle Felci e dei Porri di Salina l’attività di sorvolo, quando si configura quale esercizio turistico, va inteso come “ Intervento di disturbo alla fauna”.
La vicenda peraltro è stata particolarmente attenzionata dai mass media e segnatamente dalla trasmissione “ Le iene”.
Per i motivi su esposti il Giudice Dott. Ennio Fiocco ha assolto il Sig. Mirabito Francesco dal reato contestato in quanto il fatto non costituisce reato.
Avv. Francesco Rizzo

Traffico di stupefacenti a Panarea: 1 arresto e una denuncia.


COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Continua la campagna di prevenzione e repressione al traffico e spaccio di droga sulle isole Eolie.
Nella notte del 2 agosto i Carabinieri del Posto fisso di Panarea, agli ordini del Maresciallo Ordinario Marco Colì, a conclusione di una mirata attività di indagine, hanno tratto in arresto Santomauro Onofrio, di Panarea, già noto alle forze dell’ordine, titolare di un noto ristorante dell’isola e hanno denunciato in stato di libertà un cameriere 41 enne di Messina.
Durante il periodo estivo, soprattutto sulla più piccola delle isole, ma anche la più nota per la sua vita notturna, i Carabinieri registrano un aumento del consumo di stupefacenti e di conseguenza un aumento dell’attività illegale di spaccio. Da tempo stavano monitorando l’attività di spaccio delle sostanze stupefacenti sull’Isola di Panarea e già nelle settimane precedenti i Carabinieri avevano sequestrato importanti quantitativi di droga in transito a Vulcano. La massima attenzione era però diretta a Panarea, dove ogni notte migliaia di giovani e giovanissimi riempiono le discoteche e i vari locali notturni.
Nella notte di sabato, proprio in prossimità di un locale notturno i Carabinieri di Panarea controllavano e perquisivano un personaggio già noto per fatti analoghi, che lavorava come cameriere in un rinomato ristorante dell’isola. In una tasca nascondeva un pennarello che, ingegnosamente, all’interno, al posto dell’inchiostro conteneva circa 5 grammi di cocaina pronti alla vendita mentre nell’altra tasca aveva un finto bullone contenente all’interno circa 3 grammi di eroina. 
Alla luce di ciò, i militari decidevano di fare irruzione nel ristorante dove il l’uomo lavorava come cameriere e nelle rispettive pertinenze ed alloggi. Al termine di una approfondita perquisizione, all’interno di un piccolo locale adibito a deposito, ad uso esclusivo del titolare Santomauro Onofrio, in una piccola nicchia ricavata in una parete, venivano rinvenuti due panetti di circa 100 gr ciascuno di hashish. Per Santomauro Onforio scattava quindi l’arresto in flagranza per detenzione di stupefacenti ai fini spaccio, mentre il cameriere veniva deferito in stato di libertà in virtù delle modiche quantità di droga rinvenute in suo possesso.
Lo stupefacente sequestrato sarebbe stato sicuramente spacciato nella settimana di ferragosto e al dettaglio avrebbe potuto fruttare più di diecimila euro.
L’arrestato su disposizione dell’autorità giudiziaria veniva sottoposto agli arresti domiciliari sull’isola

Sciopero delle farmacie rurali nelle isole minori siciliane

Scioperano oggi le farmacie rurali delle isole minori della Sicilia operanti a Marettimo, Linosa, Leni, Canneto di Lipari, Malfa, Pantelleria e Ustica. Lo sciopero è attuato per protestare contro i tagli ai finanziamenti per il settore previsti nella Finanziaria Ter

Uno yacht maestoso nella notte di Quattrocchi (Lipari) foto di Francesco Coscione

Carabinieri. Operazione antidroga a Panarea

Una operazione antidroga dei carabinieri ha interessato sabato notte l'isola di Panarea.
Da quanto apprendiamo (si tratta di indiscrezioni, in attesa di notizie dalle fonti ufficiali) sarebbe stato sequestrato del materiale stupefacente e vi sarebbero dei soggetti, operanti sull'isola, in stato di fermo.

Cimitero di Canneto. Presto tornerà l'acqua

Dovrebbe essere effettuato entro domani l'intervento che consentirà il normale rifornimento idrico nel cimitero di Canneto.
L'assessore Gaetano Orto da  noi contattato ha evidenziato che il problema sarà risolto con la sostituzione di un tratto della  condotta idrica. 
Sempre l'assessore Orto ha evidenziato come, nei giorni scorsi, è stato effettuato un intervento di pulizia straordinaria sulla condotta fognaria che da località Ponte arriva sino a  Marina Corta.

Vulcano – Gioiosa Marea a nuoto in 13 ore

Venticinque chilometri a nuoto. E’ l’impresa che ha affrontato, e vinto, il 34enne di Catania Biagio Scibilia. Il triathleta si è tuffato in acqua dal faro di Località Gelso sull’Isola di Vulcano alle 5,30 di ieri mattina, domenica 3 agosto, per toccare terra quasi tredici ore dopo presso il lido Yachting Club Beach di San Giorgio di Gioiosa Marea, nel golfo di Patti. Ad assisterlo c’era uno staff d’appoggio di 20 persone, tra cui assistenti bagnanti, medico rianimatore, infermiere, fisioterapisti, massaggiatore, mental coach, nutrizionisti, cronometristi ufficiali e staff tecnico a bordo di due gommoni e una pilotina L’atleta indossava solo una muta da nuoto e occhialini.

D'Alia da l'ultimatum a Crocetta

«Il complottismo è una malattia culturale che distorce la percezione della realtà mentre dà l’impressione di poterla finalmente dominare. Ora Crocetta ha due strade: o mi denuncia per attentato alla Costituzione o si mette a lavorare seriamente assieme a noi per la Sicilia. O facciamo questo patto o andiamo subito a votare. Il resto sono chiacchiere inutili».
Il presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia, mette un punto fermo alle polemiche tra il suo partito e il governatore, dopo l’approvazione della Finanziaria-ter che ha certificato la dissoluzione della maggioranza. Una risposta a Crocetta che aveva sostenuto che «se si vuole fare politica dei doppi forni, governare e fare opposizione, si sappia con chiarezza che io lo ritengo un gioco sleale e chi non ci sta prenda le conseguenti decisioni. Ma non si parli di commissariamento perché se ancora si continuerà a farlo, farò un esposto alla Procura della Repubblica per tentativo di attentato alla Costituzione ».

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Manuela Milanese, Marta Di Maggio, Antonella Gullifa, Francesca Marturano, Maria Grazia Fonti, Cettina Cincotta e Bartolo D'Ambra

Riconversione area pomicifera. La Greca (Legambiente) illustra il suo piano di riconversione e la proposta del parco geominerario

Oggetto: Piano di riconversione delle cave di Pomice

Cari amici,
Oggi, alla luce di quanto è accaduto nel nostro arcipelago nell’ultimo decennio, ho rivisto il progetto e ne ho fornito una copia all’Amministrazione Comunale ed alla commissione urbanistica, certo che la discussione dovesse procedere per gradi, visto anche il ruolo strategico che un programma del genere assume, ma nel contempo, ritengo che anche noi dobbiamo iniziare a riflettere e programmare una nostra proposta organica da sottoporre all’amministrazione. Intanto, occorre, evidenziare alcuni fattori che si sono manifestati sul territorio e che sono sintetizzabili in:in questi giorni, dopo alcuni anni, è ripartita la discussione sulla riconversione delle cave di Pomice da programmare attraverso un PUE (Piano urbanistico esecutivo). Negli anni successivi al 2002 e sino al 2008 ho più volte proposta (anche attraverso alcuni convegni), quale segretario politico del PDS/DS il progetto di un “Parco geo-minerario delle pomice di Lipari”; nel corso del 2007 la proposta è stata acquisita e citata in un rapporto di Missione dell’Unesco.
a) La cessazione definitiva, a seguito della scadenza delle concessione minerarie, dell’attività di escavazione delle imprese concessionarie;
b) L’approvazione, da parte della Regione Siciliana, del Piano di Gestione del Sito Unesco (2008) che specificatamente detta norme in merito alla riconversione della cave di pomice (parte V, cap. II – Piano di azione per la ricerca e la valorizzazione sociale, culturale ed economica);
c) Lo sviluppo alberghiero concretizzatosi nell’ultimo decennio nelle frazione di Canneto ed Acquacalda;
d) La crisi economica che ha investito la nostra Nazione nell’ultimo quadriennio con riflessi negativi sulle presenze turistiche all’interno del nostro territorio;
e) La volontà da parte del Parlamento Italiano della istituzione del Parco Nazionale delle Eolie.
I nuovi sviluppi impongono delle scelte prioritarie prima di poter procedere alla elaborazione di una proposta progettuale preliminare per l’area pomicifera.
L’immissione in possesso
A seguito della scadenza delle concessioni minerarie sopra indicate e della successiva cessazione definitiva dell’attività di escavazione sia a Porticello sia ad Acquacalda, ritengo che l’amministrazione debba avviare un’opera di ricognizione dei terreni e degli immobili di proprietà dell’Ente e individuare quelli di proprietà dei privati, procedendo per quelli demaniali alla immissione in possesso. Ho fornito all’Amministrazione l’elenco delle particelle che per brevità non riporto nella presente proposta.
La messa in sicurezza delle cave
Contemporaneamente alla ricognizione dei terreni va previsto un incontro con il Distretto Minerario di Catania per stabilire quali opere, ed a carico di chi, si dovevano porre in essere a seguito della dismissione dell’attività di cava per la messa in sicurezza delle aree di Porticello e Acquacalda. Tale attività è ancor più urgente alla luce delle note vicende legate all’instabilità del versante sottostrada lungo la provinciale Canneto Acquacalda a seguito dell’erosione dovuta al dilavamento delle piogge invernali ed oggetto di un diverso progetto da parte dell’amministrazione per quanto di mia conoscenza.
Soltanto con la messa in sicurezza della cava (a monte della strada provinciale) e della stabilizzazione delle scarpate (a valle della strada provinciale) lungo il versante dall’ex stabilimento La Cava e sino al torrente Porticello, consentirà di poter togliere qualsiasi pericolo e rischio per la pubblica e privata incolumità dei cittadini che transitano lungo tale importante arteria stradale.
A semplice titolo di esempio: se il progetto di messa in sicurezza della strada prevede di modificarne il tracciato, spostandolo verso l’interno rispetto a quello attuale, possiamo progettare opere ed interventi irrealizzabili in aree che saranno destinate ad altri interventi.
La messa in sicurezza delle aree di cava, dovrà curare in particolare:
a) la sistemazione, la conservazione ed il recupero del suolo, con interventi idrogeologici, idraulici, idraulico-forestali, di forestazione e di bonifica, anche attraverso processi di recupero naturalistico, botanico e faunistico;
b) la difesa, la sistemazione e la regolazione dei corsi d’acqua al fine di prevenire il dissesto del territorio, inclusi erosione, la difesa e il consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e delle infrastrutture contro i movimenti franosi, le valanghe ed altri fenomeni di dissesto. Ulteriori interventi, nel complessivo piano di messa in sicurezza delle cave, sono da prevedere per:
La bonifica di Punta Castagna – Un ulteriore obiettivo prioritario, a mio parere, è quello relativo alla bonifica di Punta Castagna ed il recupero ambientale dell’intero promontorio. Con il recupero si eliminerebbero le possibilità di rischio ambientale e nel contempo si favorirebbe la salvaguardia e la fruizione di un patrimonio naturale e storico dell’isola di Lipari. Ulteriori obiettivi sono sintetizzabili in: il risanamento e la tutela della qualità dell’aria nell’area di Porticello – Acquacalda; la salvaguardia, la riqualificazione, il recupero e la fruizione dell’ambiente naturale; un miglioramento della qualità della vita dell’intera comunità; la possibilità infine di meglio qualificare l’afflusso turistico attuale.
Il Recupero dell’insediamento della fossa delle Rocche Rosse – Penso ad un recupero edilizio dei manufatti esistenti all’interno del cratere, con la finalità di testimonianza della cultura contadina in rapporto al vulcano.
Il Parco geo-minerario della Pomice ed il Turismo eco-sostenibile
La causa principale del degrado ambientale delle isole Eolie è in gran parte attribuibile al turismo di massa che, direttamente o indirettamente, ha prodotto sinergie negative. Gli interventi sul turismo, dovrebbero tendere alla destagionalizzazione che, aiutata da un’offerta diversificata e sfruttando i circuiti del turismo termale e culturale, decongestionerebbe i mesi estivi, azioni di marketing che pubblicizzino l’arcipelago ed i suoi investimenti a favore dell’ambiente, in modo da attirare un turismo più rispettoso, progetti per ottenere una maggiore professionalità dell’offerta turistica, e un adeguamento dei servizi in un’ottica di sostenibilità.
Intendo per sviluppo ecosostenibile: “La capacità di assicurare il soddisfacimento dei bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro bisogni”. Che applicato al turismo, che costituisce, ormai da circa 30 anni, la maggior risorsa economica del tessuto economico delle Isole Eolie il concetto di sostenibilità s’identifica in: “turismo che non consuma, ma al contrario riscopre, valorizza e lascia al godimento delle generazioni future tutti quei beni che costituiscono la sua stessa ragione d’essere come fenomeno sociale, culturale ed economico”.
Progettare un ulteriore sviluppo turistico dell’arcipelago non significa tendere ad incrementare all’infinito il numero dei turisti, bensì riqualificare il settore per renderlo compatibile con quell’ambiente che ne è risorsa primaria.
Se fino ad oggi alle Eolie si è stimolato l’entusiasmo della scoperta delle bellezze naturali, del mare e dei paesaggi, unici nella loro selvaggia bellezza, per cui si accettava di sopportare qualsiasi disagio in termini di servizi e ricettività, oggi avanza sempre il rifiuto di ogni forma di degrado, anche grazie ad una più diffusa sensibilità ecologica.
Si parla molto di destagionalizzazione turistica poiché la percentuale di utilizzo della ricettività alberghiera eoliana è molto bassa a causa di un turismo concentrato nei mesi estivi. Se vogliamo aumentare le presenze dei turisti in primavera ed autunno, dobbiamo incentivare le condizioni per avere assenza di sovraffollamento, di inquinamento veicolare ed acustico e di sporcizia, e un rapporto qualità/prezzo nettamente superiore; occorre pertanto incrementare il fenomeno diversificando l’offerta turistica ed estendendo il ventaglio delle fruizioni per i visitatori.
Uno dei canali prontamente percorribili è quello culturale: a Lipari è possibile “leggere” la storia delle civiltà mediterranee e, attraverso il museo archeologico eoliano, ripercorrere le tappe fondamentali dell’umanità in occidente. L’importanza che ricopre il patrimonio culturale eoliano è sottolineato dallo sviluppo di un vero e proprio archeoturismo che, se adeguatamente incentivato, saprà alimentare con nuova linfa l’economia eoliana.
Ma non è solo il mondo storico-letterario a considerare uniche le Eolie, ma anche quello scientifico in quanto esse costituiscono un vero e proprio laboratorio vulcanologico a cielo aperto. Oltre il fascino prepotente che i vulcani ispirano anche ai turisti profani, per diffondere conoscenze corrette su di essi, va avviato e portato a compimento il Progetto di riconversione delle cave di pomice e la realizzazione del Parco Geo-minerario della Pomice.
La proposta
La proposta del Parco Geominerario delle Pomice è subordinata alla compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti, dal Piano di Gestione del Sito Unesco, al Piano Territoriale Paesistico al P.R.G. Il parco deve preservare la memoria storica dell’attività produttiva della pomice per le future generazioni e creare nuova occupazione (recentemente gli ex operai hanno costituito una associazione che va attenzionata).
Il Parco va attivato attraverso interventi volti: alla accettazione ed organizzazione dei visitatori, con la realizzazione di un primo centro di accoglienza all’inizio dell’area pomicifera nell’ultimo stabilimento utilizzato dalla Pumex (ed illustrato nel proseguo) che illustri, attraverso la memoria fotografica l’attività lavorativa della pomice; alla definizione di una sentieristica guidata con specifica segnaletica di direzione, didattica e di sito; alla riproduzione di tutte quelle attrezzature utilizzate nei secoli e per le diverse lavorazioni della pomice.
Il Parco avrà la finalità di divulgare la realtà storico-naturalistica della pomice attraverso visite guidate, seminari didattici e di studio, incontri di studiosi, e contribuire alla definizione di una grande immagine di identità delle isole per lo sviluppo di un turismo di qualità e destagionalizzato.
Realizzazione del Visitor-Center
Nel corso dell’ultimo decennio la lavorazione della pomice si è concentrata nell’impianto più moderno localizzato a Porticello. Nel medesimo complesso erano ancora conservate parti rilevanti dei vecchi impianti, con indiscutibile valore di archeologia industriale.
La mia proposta mira a rendere fruibili al pubblico tali esempi di antica tecnologia tradizionale in condizioni di assoluta sicurezza. Pertanto, una prima idea progettuale è quella di realizzare all’interno dell’impianto esistente e nei fabbricati limitrofi, un visitor-center per raccontare la pomice e la storia della sua lavorazione.
In stretto legame con il museo vulcanologico (dove sarà illustrata la formazione geologica del monte Pelato; le diverse tipologie dei materiali eruttati; la loro datazione; le varie tecnologie per realizzare i prodotti) all’interno del visitor center si ripercorrerà la storia antica del lavoro dell’uomo sulla pomice per la sopravvivenza e lo sviluppo a Lipari; il recupero di strutture tecnologiche anche obsolete, per rendere esemplificativo il visitor-center; strutture di servizio per renderlo funzionale e fruibile, dal ristoro ad altro.
Il predetto Visitor Center dovrà essere progettato in modo che sia possibile ai visitatori rendersi conto dei procedimenti di lavorazione della pomice nel tempo, attraverso percorsi guidati, realizzati sia all’interno dello stabilimento e sia nelle aree esterne oggetto dell’attività di escavazione.
All’interno del Centro si dovranno realizzare alcune ampie sale espositive in cui troveranno collocazione, documenti, disegni e fotografie d’epoca sull’industria della pomice, un museo di archeologia industriale in cui sono presenti i vari tipi di macchinari utilizzati in passato per la lavorazione ed il trattamento della pomice, un’esposizione riguardante i prodotti finiti e la loro utilizzazione; la testimonianza dell’uso civico della pomice per la crescita economica e sociale della comunità eoliana; la conoscenza di tutte le forme d’utilizzazione della pomice.
Una sala espositiva dedicata alla dominante naturale e naturalistica del Pilato e di Rocche Rosse; una sala polifunzionale (conferenze , esposizioni, musealizzazione del luogo nella cinematografia culturale, ecc.); un bookshop; terrazze dove realizzare zone comuni e allestimenti espositivi all’aperto; strutture per servizi ai visitatori (punti bar) la biglietteria.
Il riutilizzo dei fabbricati dismessi
Qualsiasi proposta di destinazione dei fabbricati dismessi è strettamente legata alla identificazione della proprietà dei beni. La proposta preliminare, tuttavia, prende in esame in maniera indistinta i fabbricati nell’auspicio di poter pervenire ad una definizione pacifica delle proprietà con i proprietari privati.
L’area indicata è costituita da una serie di edifici industriali abbandonati, collocati sulla fascia costiera ed utilizzati per la lavorazione della pomice. Si tratta di beni culturali etno-antropologici di archeologia industriale da conservare fisicamente ma suscettibili di riutilizzazione ad uso culturale e/o turistico-sportivo, per la fruizione attrezzata del mare e talasso-terapeutica.
E’ evidente che l’intera operazione edilizia deve realizzarsi con un piano complessivo di recupero e con tipologie fabbricative aderenti alla destinazione degli edifici caratterizzati da elementi di archeologia industriale.
Tutte le iniziative sono da progettare in modo da garantire una riconversione ecosostenibile, avuto riguardo alla valorizzazione, per l’aspetto architettonico, degli edifici paleoindustriali e storico-archeologici. Il tutto nella consapevolezza di realizzare nuovi posti di lavoro ed occupazione qualificata per le giovani generazioni di eoliani.
In questa sede mi limito ad alcuni suggerimenti, ricordando che il Piano di Gestione del Sito Unesco evidenzia alcune associazioni locali che hanno acquisito una notevole esperienza nei rispettivi campi, quali il Centro Studi Eoliano e l’associazione Nesos:
Una delle strutture va destinata a sede universitaria distaccata di geologia e vulcanologia (valorizzando tutte le conoscenze storico-umanistiche e scientifiche sviluppate dall’interesse della singolarità vulcanica) coinvolgendo una o più università.
Un ulteriore edificio va destinato a Museo Vulcanologico delle Isole Eolie spostando l’attuale Museo dall’Acropoli di Lipari ai nuovi ambienti.
Un terzo fabbricato è da destinare alla realizzazione della futura sede del Parco Nazionale delle Isole Eolie. Le previsioni del Piano di Gestione del Sito Unesco su questo argomento sono: 


Nell’ambito del Parco potrà anche essere prevista la creazione di un centro studi internazionale aperto, anche tramite il web, ad esperti e cultori sia delle tematiche geovulcanologiche, sia degli aspetti relativi ad altre branche scientifiche specialistiche (archeologia, conservazione della flora e della fauna, protezione ambientale etc.) inerenti specificatamente al comprensorio eoliano. Lo stesso Centro studi, anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti scientifici attualmente operanti nel complesso insulare, potrà essere utilizzato per lo svolgimento di convegni, conferenze e dibattiti a livello nazionale e internazionale, nonché come sede di particolari attività didattiche (per es. scuole di alta eccellenza).
In uno dei fabbricati è ipotizzabile la collocazione dell’Agenzia di Ricerca prevista dal Piano di Gestione del Sito Unesco. Come prevede il PDG l’agenzia di ricerca si dovrà occupare di: raccogliere, elaborare e diffondere informazioni scientifiche sul patrimonio naturalistico delle Eolie; implementare le attività della propria programmazione nell’ambito del piano d’azione sulla biodiversità;
monitoraggio delle attività in campo ambientale e relativamente allo sviluppo
sostenibile. Tali attività svolte dall’associazione Nesos sono attestate nel Piano di Gestione del Sito Unesco.
Altra struttura prevista dal PDG è il Centro Servizi Natura e sostenibile che si
deve occupare di: Prenotazione visite nelle aree naturali delle isole; Promozione di percorsi di fruizione tematici e politematici; Organizzazione di pacchetti di fruizione turistica per le aree di maggior pregio naturalistico considerandone la relativa fragilità ecologica e la disponibilità di strutture di fruizione (sentieristica, tabellonistica, aree attrezzate); Sensibilizzazione alla sostenibilità; Promozione di attività di tipo educational per scuole e famiglie; Info point multilingua; Facilitazioni e informazioni per noleggi, acquisti e ricettività nelle isole; Vendita di materiale editoriale specializzato nelle tematiche ecologiche e della sostenibilità; Organizzazione di mostre ed eventi; Orientamento e consulenza per le certificazioni ambientali; Distribuzione agli operatori impegnati nelle attività di fruizione delle aree naturali di schede per il monitoraggio dello stato di conservazione. Tali attività svolte dall’associazione Nesos sono attestate nel Piano di Gestione del Sito Unesco..
All’interno dei fabbricati, inoltre, è auspicabile la individuazione e realizzazione di un polo per la formazione per sopperire alla carenza di locali idonei nel centro urbano di Lipari. Il Piano di Gestione del Sito Unesco, infatti, prevede che:
All’interno del sistema delle isole, tenendo conto dei valori degli indici di specializzazione nelle attività connesse al turismo, si intravede la necessità di istituire un sistema di istruzione offrendo contenuti e conoscenze in linea con le aspirazioni di sviluppo e le opportunità di mercato presenti nelle isole
Pertanto è irrinunciabile che si proceda alla creazione di istituti di scuola superiore con indirizzi Turistici e/o Linguistici indispensabili, ormai, a preparare una forza lavoro e imprenditoriale capace di fornire un’accoglienza con caratteristiche relazionali e tenendo conto dei concetti di sostenibilità turistica.
Il PDG proseguente prevedendo la istituzione di corsi di formazione tecnico specialistica sul turismo sostenibile e in particolare: Relazionale; Nautico; Culturale; Ecoturismo, prevedendo due percorsi differenti: a) unità lavorative che operano nel turismo b) unità lavorative che intendono specializzarsi.
La istituzione di una scuola del mare prevedendo dei corsi di ecologia, vela,
ambiente, pesca turismo, fruizione delle riserve.
Alcuni edifici, infine, come già in parte avvenuto, nel caso delle spiagge raggiungibili dalla vicina frazione di Canneto, sono da riqualificare confermando la destinazione a lidi balneari ed utilizzo ludico-sportivo, garantendo servizi qualificati ai turisti che li frequentano.
La realizzazione di un centro di talasso-terapia
È un’ipotesi tracciata dal P.T.P. di notevole interesse sia scientifico, per il tipo di attrezzature e soluzioni per il benessere, sia tecnico – economico e sociale, per la sua ricaduta sull’intero comprensorio delle Eolie. Occorre avviare delle ricerche per verificare attraverso un’indagine la presenza di energia termica latente nel sottosuolo, derivante dalla presenza delle camere magmatiche delle eruzioni geologicamente recenti (VIII sec. D.C.) ed energia termica manifesta ad Acquacalda e Porticello, anche al fine di realizzare acqua di mare disponibile per uso sanitario terapeutico. Annesso a detto fabbricato è prevedibile anche la realizzazione di un locale polifunzionale per attività ludico-ricreativa.
Acquacalda
Realizzazione di un Osservatorio permanente Internazionale dell’Ecologia
Marina, di supporto alla istituenda Area Marina Protetta delle Isole Eolie
attraverso il recupero funzionale ed edilizio dello stabilimento dell’Italpomice.
Manca, a livello internazionale, una struttura permanente identificabile come
Osservatorio Permanente Internazionale dell’Ecologia Marina. La realizzazione di un centro dove poter concentrare tutte le iniziative necessarie, oggi difficilmente attuabili data la mancanza di una efficace azione di coordinamento dei diversi programmi. Un osservatorio internazionale di cui tutti potranno usufruire; scuola, ricerca, industria e le maggiori organizzazioni internazionali (ONU, UNESCO, UNICEF); un Centro in cui si potranno effettuare seminari di studi, progetti di ricerca, informazione e cultura sui complessi problemi dell’ambiente marino e dell’ecologia planetaria. Un simbolo ed un centro che nel pensiero non può che collocarsi e trovare un suo spazio nel cuore del Mediterraneo, in un’isola, in una terra ricca di presenze, per lanciare il suo messaggio chiaro e trasparente, proiettato verso le nuove generazioni, verso il nostro futuro. La unicità del territorio eoliano fanno delle isole Eolie il luogo ideale per contenere un osservatorio che ha come finalità la salvaguardia dell’ambiente marino che però è legata anche alla salvaguardia di tutte le componenti ambientali che sembrano essere tutte riassunte nel territorio eoliano. Attraverso, l’osservatorio l’isola di Lipari, ritornerebbe a svolgere il ruolo di centralità che essa storicamente ha svolto nel Mediterraneo.
Una struttura collaterale è prevista dal PDG del sito Unesco: il Centro di educazione ambientale (C.E.A.) che dovrebbe essere munito di sede propria con la funzione di promuovere e organizzare sul territorio dell’arcipelago eoliano attività di informazione, formazione ed educazione ambientale. Il Centro di educazione ambientale (C.E.A.) potrebbe portare avanti le seguenti attività: 

− Meeting annuale sull’educazione ambientale per promuovere idee, scambiare esperienze e costruire networks con il coinvolgimento, oltre che di educatori, di scienziati, di enti gestori, di amministratori pubblici e di ricercatori; 
−Realizzazione e diffusione di materiale divulgativo plurilingua; 
− Realizzazione di “teacher resources packs”, materiale utile agli insegnanti per promuovere attività pre e post visita alle riserve naturali; 

− Realizzazione di “campi natura” residenziali rivolti alle scuole e a privati.
La realizzazione del Museo della Pomice – è un’opera che da decenni il nostro territorio auspica e per il quale è stato posto sotto tutela un’immobile nella frazione di Acquacalda, limitrofo alla Chiesa di San Gaetano. Il museo, in sinergia con le altre strutture già previste a Porticello, contribuirebbe ad uno degli obiettivi principali di qualunque istituzione museale: il mantenimento della memoria storica di un fenomeno culturale attraverso la conservazione degli oggetti e la ricostruzione dei contesti socio-economici che ne hanno determinato l’uso, creando nuova occupazione qualificata all’interno delle nostre isole e occasioni di sviluppo per l’intera frazione; all’interno di questa struttura si potrebbe realizzare un museo della cinematografia che ha interessato le cave di pomice, dai documentari ai film, e raccogliere, inoltre, le testimonianze video degli ultimi cavatori di pomice ancora in vita nelle nostre isole.
Ipotesi di un’aviopista o aviosuperficie 

– Nel corso della discussione più volte si è accennato alla realizzazione di un’aviopista o di un’aviosuperficie nell’area di Punta Castagna, ma nessun elaborato è stato mostrato ai partecipanti, tanto che non è possibile neanche determinare di quale tipologia di pista per aerei stiamo parlando (è stato prospettato un parallelo con una recente pista in terra battuta realizzata sui Nebrodi, per piccoli aerei da turismo, 2 – 8 posti). 

Per quanto di mia conoscenza un analogo progetto si sta immaginando per l’area di Castellaro- Caolino a Quattropani.
Sia per l’una (Punta Castagna) che per l’altra ipotesi (Castellaro-Caloino),
nessuna ulteriore discussione è possibile in assenza di un qualsiasi progetto
preliminare
Non si comprende, inoltre, come si possa proporre una raccolta di firme su di un progetto che, almeno per quanto di mia conoscenza, non esiste, o addirittura, pensare di preferire una ipotesi (Punta Castagna) all’altra (Castellaro-Caolino) senza alcuna valutazione comparativa tra le due ipotesi, sia da parte del Consiglio Comunale, sia da parte della nostra Comunità.
Posso comunque affermare che si tratta, sia null’una che nell’altra ipotesi, di opere private, limitandosi l’ente pubblico (sia l’Amministrazione, ma ancor più il Consiglio Comunale), se condivide l’idea, a fornire supporto amministrativo, fatti salvi i divieti di sorvolo imposti dalle zone SIC e ZPS.
Attendo Vs. suggerimenti e proposte.
Giuseppe La Greca (Presidente del Circolo eoliano di Legambiente)