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martedì 5 agosto 2014

Da Partylandia auguri per Giuseppe Merenda nel giorno del suo compleanno. Auguri anche al neo-arrivato, Diego

Partylandia augura Buon Compleanno a Giuseppe Merenda che compie 3 anni.
Auguri e tanta serenità per il neonato Diego. Felicitazioni ai genitori e ai parenti tutti

La Regione: solo una casa abusiva su 15 viene demolita. Strigliata ai sindaci: abbattete le strutture irregolari

La Regione striglia i Comuni in materia di abusivismo edilizio. Una circolare del dirigente generale del Dipartimento Urbanistica, Maurizio Pirillo, «richiama all’ordine» uffici tecnici e amministrazioni comunali. Non basta dare l’ordine di demolire, i processi vanno portati a termine dice in buona sostanza il dirigente. E di processi amministrativi che si perdono a metà strada ce ne sono tanti, i dati parlano di un solo iter su 15 che arriva in porto.
«La legge - spiega Pirillo - prevede che dopo un’ordinanza di demolizione non rispettata intervenga il Comune che può o demolire a proprie spese, recuperando poi i costi sostenuti, o acquisendo l’immobile al patrimonio indisponibile dell’Ente».

MILAZZO: Carabiniere arrestato, aveva anche armi nascoste

Era un uomo di Cosa Nostra a tutti gli effetti, uno di provata fiducia tanto da custodire per conto della mafia barcellonese armi, munizioni e droga. Il piccolo particolare è che Francesco Anania, 48 anni era un servitore dello Stato, un Carabiniere per alcuni anni in servizio di scorta anche ai magistrati della DDA di Messina. 
Ad inchiodarlo le nuove clamorose rivelazioni del nuovo pentito di mafia il boss di Cosa Nostra BARCELLONESE Carmelo D’Amico che da alcune settimane sta riempiendo pagine e pagine di verbali. 
Il padrino sta consentendo agli inquirenti di far luce su ben 45 omicidi commessi nella zona tirrenica della provincia durante la guerra di mafia degli anni 90. 
Per questo da giorni si scava nei greti dei torrenti Patrì fra Rodì Milici e Terme Vigliatore e Idria a Barcellona alla ricerca dei resti di alcune vittime della lupara bianca. E come credenziale al suo pentimento D’Amico ha raccontato al sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera di quell’uomo in divisa così vicino agli affari della cosca del Longano. D
a ieri le ruspe dei Vigili del Fuoco stanno scavando, su indicazione del boss pentito, in contrada Bastione a Milazzo attorno alla casa di Anania. Ieri sono stati ritrovate tre pistole, un kalashnikov ed un altro fucile. 
Stamattina sono venuti alla luce un altro fucile e moltissime munizioni custodite in alcuni fusti sepolti sotto terra. Ma ieri era stato arrestato anche il figlio del carabiniere, Cristian, 22 anni che cercava di allontanarsi con 200 grammi di cocaina e 300 di marijuana ed il nipote Felice. Il primo è stato subito sentito dal gip di Barcellona Anna Adamo  che ne ha disposto la scarcerazione. Doveva rispondere solo della detenzione di droga mentre il nipote del Militare Felice, è accusato del possesso di  armi e munizioni.
Adesso Francesco Anania è rinchiuso nel carcere di Gazzi  per rispondere della detenzione delle armi e della droga con l’aggravante di aver agevolato la mafia barcellonese. Ma ora gli inquirenti vogliono scoprire se abbia rivestito altri ruoli all’interno dell’associazione e in particolare se abbia passato informazioni riservate a Cosa Nostra approfittando del suo lavoro di Carabiniere in particolare negli anni in cui ha frequentato la DDA di Messina. 

Filicudi. "Ordinanza Giorgianni" ferma i lavori del pontile galleggiante

Come avevamo scritto ieri sera, una via per fermare i lavori del posizionamento delle strutture per il pontile galleggiante di Filicudi poteva essere rappresentata dall'emissione di una ordinanza del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni. E' così è stato.
Il primo cittadino ha prodotto ( ed è in fase di notifica agli interessati) una ordinanza con la si diffida nel procedere nei lavori necessari per il posizionamento del pontile galleggiante. Tra le motivazioni le esigenze di protezione civile,considerato il flusso turistico e balneare che si ha nella zona, l'ordinanza (già emessa) che prevede la sospensione dei lavori edili e/o rumorosi durante il periodo estivo

Riapre l’Antiquarium di Panarea. Soddisfazione da parte della Delegazione Alberghi e Turismo Eolie di Confindustria Messina in prima linea nella promozione turistica dell’isola

Soddisfazione per la riapertura dell’Antiquarium di Panarea e massimo impegno e collaborazione da parte degli Albergatori dell’isola associati sono stati espressi dal Presidente di Confindustria Messina Alfredo Schipani.
La Delegazione Alberghi e Turismo Eolie di Confindustria Messina, e nello specifico gli Albergatori associati di Panarea, considerando il patrimonio storico-archeologico dell’Arcipelago Eoliano un elemento essenziale dell’attrattività del territorio e, quindi, veicolo per lo sviluppo economico e la valorizzazione dell’offerta turistica locale, di concerto con il Direttore del Museo Archeologico Eoliano, la Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni, ha supportato la riapertura dell’Antiquarium di Panarea, provvedendo al riordino delle sale e impegnandosi a sostenerne la manutenzione e la custodia.
“Siamo fermamente convinti che la valorizzazione delle risorse storico-culturali rappresenti un volano positivo per l’economica del territorio” – ha dichiarato Eduardo Omero, Presidente della Delegazione Eolie di Confindustria, impegnato in prima persona nell’operazione.
“Agli Albergatori associati va tutto il nostro apprezzamento - ha affermato il Presidente Schipani, in occasione della riapertura avvenuta lo scorso fine settimana -. La riapertura dell’Antiquarium – ha aggiunto Schipani - mette in luce le importanti opportunità di collaborazione che possono derivare dalle sinergie pubblico-privato”.
L’iniziativa risponde all’ambizione di diversificare l’offerta turistica, esigenza sempre più sentita dagli operatori dell’arcipelago eoliano, che può competere non solo per le bellezze naturali e paesaggistiche ma anche per il suo enorme patrimonio storico-archeologico. A tal proposito, la Delegazione Eolie, guidata dall’avv. Eduardo Omero, si sta attivando, di concerto con le amministrazioni competenti, per la definizione di un itinerario archeologico sull’isola di Panarea, che includa l’Antiquarium, il Villaggio preistorico Milazzese e la Villa Romana a Basiluzzo, rendendo a propria spese di nuovo fruibile il sentiero che porta al sito, ad oggi inaccessibile.

Panarea by night. Che atmosfera: la luce soffusa delle candele e la spazzatura sul porto

L'impianto delle fogne sotto il cratere di Vulcano...sito Patrimonio dell'Umanità (di Giuseppe Muscarà)

Dal SalinaDocFest, il video contest dell'estate 2014: ISOLANI SI, ISOLATI NO! Il primo concorso per giovani filmakers dedicato alle isole minori d'Italia

Dall'isola di Salina (Eolie) parte il lancio del “Malvasia Contest”. E' on line - sul sito del SalinaDocFest (www.salinadocfest.it) - il bando del primo video contest interamente dedicato alle isole minori di tutta Italia: 69 perle naturali incastonate fra acqua e cielo, lungo le coste e i laghi del nostro paese. Luoghi dell'immaginario per eccellenza, che ci parlano di avventura, sogno, mistero e bellezza.
Il concorso è aperto a tutti i giovani nati o residenti delle isole minori italiane, e prevede la realizzazione di un video - durata massima di 3 minuti - capace di sintetizzare in una breve storia il concept “Isolani sì, isolati no!”: un appello per la difesa di un territorio di immenso valore, e per la tutela dei diritti degli uomini e delle donne che lo abitano. Per raccontare al mondo che "essere isola non deve essere una disgrazia ma un privilegio " [Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa]. 
La nuova iniziativa vuole invitare tutti, ma proprio tutti, gli appassionati di cinema delle nostre piccole isole a vivere questa grande avventura mandando un loro contributo in forma di “mini-documentario” entro il 30 agosto.
"Il documentario, soprattutto quello narrativo che racconta storie ed emozioni, può essere un vero e proprio defibrillatore sociale - dichiara Giovanna Taviani, direttrice del SalinaDocFest - E' una scarica elettrica capace di scuotere la realtà e le coscienze. Il nostro festival vuole essere unantenna sempre attiva, e sempre a caccia di segnali. Prima di tutto quelli che ci manda il Mediterraneo, a cui è dedicata la manifestazione sin dalla prima edizione. Gli arcipelaghi del nostro mare costituiscono un patrimonio paesaggistico e culturale infinito. Carico di storia e di storie. Un mondo tutto da raccontare.
 Il "Malvasia Contest" è realizzato con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori (ANCIM), e la collaborazione di Mosaicoon - agenzia specializzata in campagne di comunicazione sul Web, premio nazionale dellinnovazione nel 2013 e migliore start-up italiana nel 2012 - e Tasca d'Almerita. 
 La direzione del festival selezionerà fra i lavori pervenuti una shortlist di 5 corti. Una giuria d'eccezione - composta da Letizia Airos, direttore di I-Italy (New York), Ugo Parodi Giusino, amministratore delegato e socio fondatore di Mosaicoon Spa e Alberto Tasca, membro del consiglio direttivo del SalinaDocFest e amministratore delegato della Conte Tasca d'Almerita Srl - assegnerà il Premio Malvasia al miglior film in concorso, che sarà proiettato durante la cerimonia finale del festival, sabato 27 settembre.
Tutti i dettagli sul sito www.salinadocfest.it

Scadenza del bando 30 agosto 2014

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Mariella  Livoti, Antonino Loprestini, Riccardo Casamento, Anna Mandarano, Emanuela Gallo, Alessandra Profilio e Gianmarco Merlino

Come erano le Eolie e gli eoliani

Chi volesse vedere pubblicate foto del passato in suo possesso può inviarle in formato jpg a ssarpi@libero.it o a s.sarpi@libero.it
Le foto di oggi provengono dalla megamostra di Claudio Merlino tenutasi nel novembre 2011 nel salone parrocchiale di Canneto

lunedì 4 agosto 2014

Filicudi: Residenti e turisti "insorgono" e dicono no al pontile galleggiante

Come da noi anticipato vi è grande fermento a Filicudi per l'installazione di un pontile galleggiante nella zona del porto. Fermento salito alle stelle dopo che nell'isola (come da noi scritto ieri) è arrivato il pontone che dovrà posizionare i cosidetti "corpi morti" (anch'essi arrivati a Filicudi) che ancoreranno al fondo la struttura. Il tutto nel cuore della stagione estiva.
Ieri, a margine della Processione di Santo Stefano, isolani e turisti hanno incontrato il sindaco di Lipari per chiedere un suo intervento in autotutela.
Il movimento di isolani, villeggianti e turisti di Filicudi ha "partorito" quest'oggi questa nota: 

La cecità della Regione Siciliana e della pubblica amministrazione rischia di mettere in pericolo una delle più belle spiaggie delle Eolie e il suo ecosistema.
L'isola di Filicudi è un luogo incontaminato e ricco di risorse naturali e culturali; Il mare con i suggestivi fondali ricoperti da praterie di Posidonia (specie protetta), i percorsi archeologici, gli straordinari aspetti della flora e della fauna rendono tale isola un patrimonio ambientale ancora intatto nel quale si è sviluppato un turismo rispettoso e responsabile, attratto dalla bellezza e dalla tranquillità dei luoghi.
Si tratta di un patrimonio che rischia di disperdersi a causa della prossima realizzazione di un pontile galleggiante con una decina di grandi corpi morti in cemento, per consentire la messa in posa di cinque grandi pontili in legno per circa 50 imbarcazioni nella Baia del Porto di Filicudi.
I pilastri in cemento danneggerebbero i fondali sommersi con la distruzione del poseidoneto con conseguenze incalcolabili, basti pensare che la perdita di un solo metro lineare di prateria può portare alla scomparsa di diversi metri della spiaggia antistante, a causa dei fenomeni erosivi; la regressione delle praterie comporta, inoltre, una perdità di biodiversità e un deterioramento della qualità delle acque.
La presenza del pontile farebbe aumentare il numero e le dimensioni delle barche attraccate, con la conseguenza di alterare irreversibilmente il modello di turismo che sino ad ora ha garantito il mantenimento delle bellezze dell'isola.
Il continuo movimento delle imbarcazioni metterebbe a rischio gli importantissimi reperti archeologici di Capo Graziano (in parte sommersi).
Per la sua ubicazione, il pontile impedirebbe la libera fruizione della spiaggia del Porto, l'unica baia dell'isola agevolmente fruibile per i turisti, le famiglie isolane e i bambini.
Essendo collocato in prossimità dello scalo d'alaggio, il pontile intralcerebbe il varo e l'approdo delle imbarcazioni tradizionali e dei piccoli pescatori. Se poi dovese verificarsi l'esigenza di una evacuazione immediata dell'isola, il pontile costituirebbe un grave ostacolo alle operazioni, con conseguenze facilmente intuibili.
Tutto ciò significherebbe piegare l'ecosistema, la bellezza naturale di un luogo, la sua fruizione da parte del pubblico di bagnanti e lavoratori del mare, la sicurezza stessa dell'isola, a interessi di stampo meramente economico; di un'economia che però tornerebbe a vantaggio non certo della comunità filicudara, ma solo di un ristretto gruppo di persone.
Di fatto questa concessione dovrebbe essere bloccata con una ordinanza eccezionale del Presidente della Regione Siciliana o del Sindaco di Lipari, al fine di tutelarne l'ecosistema ambientale e la spiaggia utilizzata dagli abitanti e dai turisti.
Movimento di isolani, villeggianti e turisti di Filicudi
NDD - A questo punto resta da capire cosa accadrà. Appare difficile che, in questo frangente, il Presidente della Regione decida per l'emissione di una ordinanza che blocchi la concessione. Lo stesso dicasi per il sindaco Giorgianni che, obiettivamente, con un provvedimento del genere potrebbe trovarsi coinvolto in una querelle giudiziaria della quale pensiamo faccia volentieri a meno.
Appare più probabile che il sindaco di Lipari, considerando la stagione turistica avanzata, i problemi, anche dal punto di vista della sicurezza e della protezione civile, opti per l'emissione di una ordinanza che "stoppi" i "lavori in corso" (a nostro avviso fortemente illogici in questo periodo e rischiosi sia per i bagnanti che per le attività che si esplicano in ambito portuale).

(da www.gds.it) Salvata una tartaruga marina nelle acque di Lipari

"Durante un giro in barca a Lipari - racconta Fernando Scalici - abbiamo avvistato e subito comunicato alla Guardia costiera locale, una tartaruga marina caretta caretta ormai senza forze a causa di un amo ingerito. Mi sono tuffato, e recuperato la tartaruga di circa 60 cm e di oltre 30 chili di peso. Tirata in barca l'abbiamo portata a Lipari-Pignataro e consegnata alla Capitaneria di porto, che ha successivamente provveduto ad avvertire il centro zoo-profilattico di Palermo a cui è stata consegnata per le cure. Ad avvistare la tartaruga è stato Umberto Ragaglia"
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MESSINA: D’ALIA, GRAVI DICHIARAZIONI DIRETTORE AZIENDA PAPARDO – PIEMONTE Su destino ospedale intervenga l’assessore regionale Borsellino

“Le dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo - Piemonte di Messina, rese oggi davanti al Consiglio comunale della città, sono gravi e irresponsabili”. Lo afferma il deputato nazionale alla Camera dell'Udc Gianpiero D’Alia.
“Emerge la volontà di chiudere l’ospedale Piemonte – spiega l’ex ministro - senza che si realizzi realmente un polo materno infantile. A tale circostanza si associa la grave dichiarazione sulla pericolosità sociale del presidio ospedaliero in questione, senza che però tutto ciò porti a valide e immediate alternative per la collettività".
“Si tratta, per altro – aggiunge - di dichiarazioni che procurano un forte allarme sociale e che non tengono in alcuna considerazione la discussione pubblica che sulla questione è appena iniziata in consiglio comunale”.
“A questo punto è urgente che intervenga l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, visto che il direttore generale ha preannunciato discutibili interventi già nei prossimi giorni. Non credo tale situazione sia più tollerabile, ne’ possono essere ammesse connivenze più o meno evidenti dell’amministrazione comunale della città”, conclude D’Alia.

Salina: Impedì decollo elicottero turistico. Assolto

COMUNICATO
Si è concluso con l’ assoluzione perché il fatto non costituisce reato, il procedimento penale a carico del Sig. Mirabito Francesco , difeso dall’Avv. Giuseppe Aveni e dall’Avv. Francesco Rizzo, del Foro di Messina. Il predetto, era stata accusato di essere entrato all’interno dell’elisuperficie, piazzola di sosta di Malfa, intrattenendosi nei pressi dell’elicottero che vi sostava, impedendo il decollo dello stesso, costituendo un pericolo per sé e per gli altri.
Il sig. Mirabito, come rilevato dal Dr. Fiocco, da sempre sensibile ai problemi ambientali grazie all’educazione impartitagli dalla madre, famosa ambientalista messinese, più volte aveva trasmesso missive di segnalazioni anche alla Provincia Regionale di Messina, in quanto ente gestore della montagna Fossa delle Felci e dei Porri, per segnalare i “voli illegali” esercitati sull’ isola di Salina.
Altresì negli stessi atti del procedimento si trovano molteplici note ed esposti di associazione ambientaliste inerenti al volo degli elicotteri al fine di salvaguardare le aree protette e ZPS, in quanto diverse sono le nidificazioni ivi esistenti tra cui anche il raro Falco della Regina.
Secondo il Giudice di prime cure , il sig. Mirabito non ha creato alcun pericolo né per se né per gli altri, così come ipotizzato dalla pubblica accusa, ma ha soltanto “manifestato legittimamente il proprio pensiero a salvaguardia della natura e della fauna poste in pericolo dall’uso spregiudicato degli elicotteri, riprendendo la scena dell’atterraggio abusivo e della partenza del mezzo”. Inoltre la Regione Sicilia ha esplicitato che anche per la riserva di Montagna delle Felci e dei Porri di Salina l’attività di sorvolo, quando si configura quale esercizio turistico, va inteso come “ Intervento di disturbo alla fauna”.
La vicenda peraltro è stata particolarmente attenzionata dai mass media e segnatamente dalla trasmissione “ Le iene”.
Per i motivi su esposti il Giudice Dott. Ennio Fiocco ha assolto il Sig. Mirabito Francesco dal reato contestato in quanto il fatto non costituisce reato.
Avv. Francesco Rizzo

Traffico di stupefacenti a Panarea: 1 arresto e una denuncia.


COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Continua la campagna di prevenzione e repressione al traffico e spaccio di droga sulle isole Eolie.
Nella notte del 2 agosto i Carabinieri del Posto fisso di Panarea, agli ordini del Maresciallo Ordinario Marco Colì, a conclusione di una mirata attività di indagine, hanno tratto in arresto Santomauro Onofrio, di Panarea, già noto alle forze dell’ordine, titolare di un noto ristorante dell’isola e hanno denunciato in stato di libertà un cameriere 41 enne di Messina.
Durante il periodo estivo, soprattutto sulla più piccola delle isole, ma anche la più nota per la sua vita notturna, i Carabinieri registrano un aumento del consumo di stupefacenti e di conseguenza un aumento dell’attività illegale di spaccio. Da tempo stavano monitorando l’attività di spaccio delle sostanze stupefacenti sull’Isola di Panarea e già nelle settimane precedenti i Carabinieri avevano sequestrato importanti quantitativi di droga in transito a Vulcano. La massima attenzione era però diretta a Panarea, dove ogni notte migliaia di giovani e giovanissimi riempiono le discoteche e i vari locali notturni.
Nella notte di sabato, proprio in prossimità di un locale notturno i Carabinieri di Panarea controllavano e perquisivano un personaggio già noto per fatti analoghi, che lavorava come cameriere in un rinomato ristorante dell’isola. In una tasca nascondeva un pennarello che, ingegnosamente, all’interno, al posto dell’inchiostro conteneva circa 5 grammi di cocaina pronti alla vendita mentre nell’altra tasca aveva un finto bullone contenente all’interno circa 3 grammi di eroina. 
Alla luce di ciò, i militari decidevano di fare irruzione nel ristorante dove il l’uomo lavorava come cameriere e nelle rispettive pertinenze ed alloggi. Al termine di una approfondita perquisizione, all’interno di un piccolo locale adibito a deposito, ad uso esclusivo del titolare Santomauro Onofrio, in una piccola nicchia ricavata in una parete, venivano rinvenuti due panetti di circa 100 gr ciascuno di hashish. Per Santomauro Onforio scattava quindi l’arresto in flagranza per detenzione di stupefacenti ai fini spaccio, mentre il cameriere veniva deferito in stato di libertà in virtù delle modiche quantità di droga rinvenute in suo possesso.
Lo stupefacente sequestrato sarebbe stato sicuramente spacciato nella settimana di ferragosto e al dettaglio avrebbe potuto fruttare più di diecimila euro.
L’arrestato su disposizione dell’autorità giudiziaria veniva sottoposto agli arresti domiciliari sull’isola

Sciopero delle farmacie rurali nelle isole minori siciliane

Scioperano oggi le farmacie rurali delle isole minori della Sicilia operanti a Marettimo, Linosa, Leni, Canneto di Lipari, Malfa, Pantelleria e Ustica. Lo sciopero è attuato per protestare contro i tagli ai finanziamenti per il settore previsti nella Finanziaria Ter

Uno yacht maestoso nella notte di Quattrocchi (Lipari) foto di Francesco Coscione

Carabinieri. Operazione antidroga a Panarea

Una operazione antidroga dei carabinieri ha interessato sabato notte l'isola di Panarea.
Da quanto apprendiamo (si tratta di indiscrezioni, in attesa di notizie dalle fonti ufficiali) sarebbe stato sequestrato del materiale stupefacente e vi sarebbero dei soggetti, operanti sull'isola, in stato di fermo.

Cimitero di Canneto. Presto tornerà l'acqua

Dovrebbe essere effettuato entro domani l'intervento che consentirà il normale rifornimento idrico nel cimitero di Canneto.
L'assessore Gaetano Orto da  noi contattato ha evidenziato che il problema sarà risolto con la sostituzione di un tratto della  condotta idrica. 
Sempre l'assessore Orto ha evidenziato come, nei giorni scorsi, è stato effettuato un intervento di pulizia straordinaria sulla condotta fognaria che da località Ponte arriva sino a  Marina Corta.

Vulcano – Gioiosa Marea a nuoto in 13 ore

Venticinque chilometri a nuoto. E’ l’impresa che ha affrontato, e vinto, il 34enne di Catania Biagio Scibilia. Il triathleta si è tuffato in acqua dal faro di Località Gelso sull’Isola di Vulcano alle 5,30 di ieri mattina, domenica 3 agosto, per toccare terra quasi tredici ore dopo presso il lido Yachting Club Beach di San Giorgio di Gioiosa Marea, nel golfo di Patti. Ad assisterlo c’era uno staff d’appoggio di 20 persone, tra cui assistenti bagnanti, medico rianimatore, infermiere, fisioterapisti, massaggiatore, mental coach, nutrizionisti, cronometristi ufficiali e staff tecnico a bordo di due gommoni e una pilotina L’atleta indossava solo una muta da nuoto e occhialini.

D'Alia da l'ultimatum a Crocetta

«Il complottismo è una malattia culturale che distorce la percezione della realtà mentre dà l’impressione di poterla finalmente dominare. Ora Crocetta ha due strade: o mi denuncia per attentato alla Costituzione o si mette a lavorare seriamente assieme a noi per la Sicilia. O facciamo questo patto o andiamo subito a votare. Il resto sono chiacchiere inutili».
Il presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia, mette un punto fermo alle polemiche tra il suo partito e il governatore, dopo l’approvazione della Finanziaria-ter che ha certificato la dissoluzione della maggioranza. Una risposta a Crocetta che aveva sostenuto che «se si vuole fare politica dei doppi forni, governare e fare opposizione, si sappia con chiarezza che io lo ritengo un gioco sleale e chi non ci sta prenda le conseguenti decisioni. Ma non si parli di commissariamento perché se ancora si continuerà a farlo, farò un esposto alla Procura della Repubblica per tentativo di attentato alla Costituzione ».

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Manuela Milanese, Marta Di Maggio, Antonella Gullifa, Francesca Marturano, Maria Grazia Fonti, Cettina Cincotta e Bartolo D'Ambra

Riconversione area pomicifera. La Greca (Legambiente) illustra il suo piano di riconversione e la proposta del parco geominerario

Oggetto: Piano di riconversione delle cave di Pomice

Cari amici,
Oggi, alla luce di quanto è accaduto nel nostro arcipelago nell’ultimo decennio, ho rivisto il progetto e ne ho fornito una copia all’Amministrazione Comunale ed alla commissione urbanistica, certo che la discussione dovesse procedere per gradi, visto anche il ruolo strategico che un programma del genere assume, ma nel contempo, ritengo che anche noi dobbiamo iniziare a riflettere e programmare una nostra proposta organica da sottoporre all’amministrazione. Intanto, occorre, evidenziare alcuni fattori che si sono manifestati sul territorio e che sono sintetizzabili in:in questi giorni, dopo alcuni anni, è ripartita la discussione sulla riconversione delle cave di Pomice da programmare attraverso un PUE (Piano urbanistico esecutivo). Negli anni successivi al 2002 e sino al 2008 ho più volte proposta (anche attraverso alcuni convegni), quale segretario politico del PDS/DS il progetto di un “Parco geo-minerario delle pomice di Lipari”; nel corso del 2007 la proposta è stata acquisita e citata in un rapporto di Missione dell’Unesco.
a) La cessazione definitiva, a seguito della scadenza delle concessione minerarie, dell’attività di escavazione delle imprese concessionarie;
b) L’approvazione, da parte della Regione Siciliana, del Piano di Gestione del Sito Unesco (2008) che specificatamente detta norme in merito alla riconversione della cave di pomice (parte V, cap. II – Piano di azione per la ricerca e la valorizzazione sociale, culturale ed economica);
c) Lo sviluppo alberghiero concretizzatosi nell’ultimo decennio nelle frazione di Canneto ed Acquacalda;
d) La crisi economica che ha investito la nostra Nazione nell’ultimo quadriennio con riflessi negativi sulle presenze turistiche all’interno del nostro territorio;
e) La volontà da parte del Parlamento Italiano della istituzione del Parco Nazionale delle Eolie.
I nuovi sviluppi impongono delle scelte prioritarie prima di poter procedere alla elaborazione di una proposta progettuale preliminare per l’area pomicifera.
L’immissione in possesso
A seguito della scadenza delle concessioni minerarie sopra indicate e della successiva cessazione definitiva dell’attività di escavazione sia a Porticello sia ad Acquacalda, ritengo che l’amministrazione debba avviare un’opera di ricognizione dei terreni e degli immobili di proprietà dell’Ente e individuare quelli di proprietà dei privati, procedendo per quelli demaniali alla immissione in possesso. Ho fornito all’Amministrazione l’elenco delle particelle che per brevità non riporto nella presente proposta.
La messa in sicurezza delle cave
Contemporaneamente alla ricognizione dei terreni va previsto un incontro con il Distretto Minerario di Catania per stabilire quali opere, ed a carico di chi, si dovevano porre in essere a seguito della dismissione dell’attività di cava per la messa in sicurezza delle aree di Porticello e Acquacalda. Tale attività è ancor più urgente alla luce delle note vicende legate all’instabilità del versante sottostrada lungo la provinciale Canneto Acquacalda a seguito dell’erosione dovuta al dilavamento delle piogge invernali ed oggetto di un diverso progetto da parte dell’amministrazione per quanto di mia conoscenza.
Soltanto con la messa in sicurezza della cava (a monte della strada provinciale) e della stabilizzazione delle scarpate (a valle della strada provinciale) lungo il versante dall’ex stabilimento La Cava e sino al torrente Porticello, consentirà di poter togliere qualsiasi pericolo e rischio per la pubblica e privata incolumità dei cittadini che transitano lungo tale importante arteria stradale.
A semplice titolo di esempio: se il progetto di messa in sicurezza della strada prevede di modificarne il tracciato, spostandolo verso l’interno rispetto a quello attuale, possiamo progettare opere ed interventi irrealizzabili in aree che saranno destinate ad altri interventi.
La messa in sicurezza delle aree di cava, dovrà curare in particolare:
a) la sistemazione, la conservazione ed il recupero del suolo, con interventi idrogeologici, idraulici, idraulico-forestali, di forestazione e di bonifica, anche attraverso processi di recupero naturalistico, botanico e faunistico;
b) la difesa, la sistemazione e la regolazione dei corsi d’acqua al fine di prevenire il dissesto del territorio, inclusi erosione, la difesa e il consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e delle infrastrutture contro i movimenti franosi, le valanghe ed altri fenomeni di dissesto. Ulteriori interventi, nel complessivo piano di messa in sicurezza delle cave, sono da prevedere per:
La bonifica di Punta Castagna – Un ulteriore obiettivo prioritario, a mio parere, è quello relativo alla bonifica di Punta Castagna ed il recupero ambientale dell’intero promontorio. Con il recupero si eliminerebbero le possibilità di rischio ambientale e nel contempo si favorirebbe la salvaguardia e la fruizione di un patrimonio naturale e storico dell’isola di Lipari. Ulteriori obiettivi sono sintetizzabili in: il risanamento e la tutela della qualità dell’aria nell’area di Porticello – Acquacalda; la salvaguardia, la riqualificazione, il recupero e la fruizione dell’ambiente naturale; un miglioramento della qualità della vita dell’intera comunità; la possibilità infine di meglio qualificare l’afflusso turistico attuale.
Il Recupero dell’insediamento della fossa delle Rocche Rosse – Penso ad un recupero edilizio dei manufatti esistenti all’interno del cratere, con la finalità di testimonianza della cultura contadina in rapporto al vulcano.
Il Parco geo-minerario della Pomice ed il Turismo eco-sostenibile
La causa principale del degrado ambientale delle isole Eolie è in gran parte attribuibile al turismo di massa che, direttamente o indirettamente, ha prodotto sinergie negative. Gli interventi sul turismo, dovrebbero tendere alla destagionalizzazione che, aiutata da un’offerta diversificata e sfruttando i circuiti del turismo termale e culturale, decongestionerebbe i mesi estivi, azioni di marketing che pubblicizzino l’arcipelago ed i suoi investimenti a favore dell’ambiente, in modo da attirare un turismo più rispettoso, progetti per ottenere una maggiore professionalità dell’offerta turistica, e un adeguamento dei servizi in un’ottica di sostenibilità.
Intendo per sviluppo ecosostenibile: “La capacità di assicurare il soddisfacimento dei bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro bisogni”. Che applicato al turismo, che costituisce, ormai da circa 30 anni, la maggior risorsa economica del tessuto economico delle Isole Eolie il concetto di sostenibilità s’identifica in: “turismo che non consuma, ma al contrario riscopre, valorizza e lascia al godimento delle generazioni future tutti quei beni che costituiscono la sua stessa ragione d’essere come fenomeno sociale, culturale ed economico”.
Progettare un ulteriore sviluppo turistico dell’arcipelago non significa tendere ad incrementare all’infinito il numero dei turisti, bensì riqualificare il settore per renderlo compatibile con quell’ambiente che ne è risorsa primaria.
Se fino ad oggi alle Eolie si è stimolato l’entusiasmo della scoperta delle bellezze naturali, del mare e dei paesaggi, unici nella loro selvaggia bellezza, per cui si accettava di sopportare qualsiasi disagio in termini di servizi e ricettività, oggi avanza sempre il rifiuto di ogni forma di degrado, anche grazie ad una più diffusa sensibilità ecologica.
Si parla molto di destagionalizzazione turistica poiché la percentuale di utilizzo della ricettività alberghiera eoliana è molto bassa a causa di un turismo concentrato nei mesi estivi. Se vogliamo aumentare le presenze dei turisti in primavera ed autunno, dobbiamo incentivare le condizioni per avere assenza di sovraffollamento, di inquinamento veicolare ed acustico e di sporcizia, e un rapporto qualità/prezzo nettamente superiore; occorre pertanto incrementare il fenomeno diversificando l’offerta turistica ed estendendo il ventaglio delle fruizioni per i visitatori.
Uno dei canali prontamente percorribili è quello culturale: a Lipari è possibile “leggere” la storia delle civiltà mediterranee e, attraverso il museo archeologico eoliano, ripercorrere le tappe fondamentali dell’umanità in occidente. L’importanza che ricopre il patrimonio culturale eoliano è sottolineato dallo sviluppo di un vero e proprio archeoturismo che, se adeguatamente incentivato, saprà alimentare con nuova linfa l’economia eoliana.
Ma non è solo il mondo storico-letterario a considerare uniche le Eolie, ma anche quello scientifico in quanto esse costituiscono un vero e proprio laboratorio vulcanologico a cielo aperto. Oltre il fascino prepotente che i vulcani ispirano anche ai turisti profani, per diffondere conoscenze corrette su di essi, va avviato e portato a compimento il Progetto di riconversione delle cave di pomice e la realizzazione del Parco Geo-minerario della Pomice.
La proposta
La proposta del Parco Geominerario delle Pomice è subordinata alla compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti, dal Piano di Gestione del Sito Unesco, al Piano Territoriale Paesistico al P.R.G. Il parco deve preservare la memoria storica dell’attività produttiva della pomice per le future generazioni e creare nuova occupazione (recentemente gli ex operai hanno costituito una associazione che va attenzionata).
Il Parco va attivato attraverso interventi volti: alla accettazione ed organizzazione dei visitatori, con la realizzazione di un primo centro di accoglienza all’inizio dell’area pomicifera nell’ultimo stabilimento utilizzato dalla Pumex (ed illustrato nel proseguo) che illustri, attraverso la memoria fotografica l’attività lavorativa della pomice; alla definizione di una sentieristica guidata con specifica segnaletica di direzione, didattica e di sito; alla riproduzione di tutte quelle attrezzature utilizzate nei secoli e per le diverse lavorazioni della pomice.
Il Parco avrà la finalità di divulgare la realtà storico-naturalistica della pomice attraverso visite guidate, seminari didattici e di studio, incontri di studiosi, e contribuire alla definizione di una grande immagine di identità delle isole per lo sviluppo di un turismo di qualità e destagionalizzato.
Realizzazione del Visitor-Center
Nel corso dell’ultimo decennio la lavorazione della pomice si è concentrata nell’impianto più moderno localizzato a Porticello. Nel medesimo complesso erano ancora conservate parti rilevanti dei vecchi impianti, con indiscutibile valore di archeologia industriale.
La mia proposta mira a rendere fruibili al pubblico tali esempi di antica tecnologia tradizionale in condizioni di assoluta sicurezza. Pertanto, una prima idea progettuale è quella di realizzare all’interno dell’impianto esistente e nei fabbricati limitrofi, un visitor-center per raccontare la pomice e la storia della sua lavorazione.
In stretto legame con il museo vulcanologico (dove sarà illustrata la formazione geologica del monte Pelato; le diverse tipologie dei materiali eruttati; la loro datazione; le varie tecnologie per realizzare i prodotti) all’interno del visitor center si ripercorrerà la storia antica del lavoro dell’uomo sulla pomice per la sopravvivenza e lo sviluppo a Lipari; il recupero di strutture tecnologiche anche obsolete, per rendere esemplificativo il visitor-center; strutture di servizio per renderlo funzionale e fruibile, dal ristoro ad altro.
Il predetto Visitor Center dovrà essere progettato in modo che sia possibile ai visitatori rendersi conto dei procedimenti di lavorazione della pomice nel tempo, attraverso percorsi guidati, realizzati sia all’interno dello stabilimento e sia nelle aree esterne oggetto dell’attività di escavazione.
All’interno del Centro si dovranno realizzare alcune ampie sale espositive in cui troveranno collocazione, documenti, disegni e fotografie d’epoca sull’industria della pomice, un museo di archeologia industriale in cui sono presenti i vari tipi di macchinari utilizzati in passato per la lavorazione ed il trattamento della pomice, un’esposizione riguardante i prodotti finiti e la loro utilizzazione; la testimonianza dell’uso civico della pomice per la crescita economica e sociale della comunità eoliana; la conoscenza di tutte le forme d’utilizzazione della pomice.
Una sala espositiva dedicata alla dominante naturale e naturalistica del Pilato e di Rocche Rosse; una sala polifunzionale (conferenze , esposizioni, musealizzazione del luogo nella cinematografia culturale, ecc.); un bookshop; terrazze dove realizzare zone comuni e allestimenti espositivi all’aperto; strutture per servizi ai visitatori (punti bar) la biglietteria.
Il riutilizzo dei fabbricati dismessi
Qualsiasi proposta di destinazione dei fabbricati dismessi è strettamente legata alla identificazione della proprietà dei beni. La proposta preliminare, tuttavia, prende in esame in maniera indistinta i fabbricati nell’auspicio di poter pervenire ad una definizione pacifica delle proprietà con i proprietari privati.
L’area indicata è costituita da una serie di edifici industriali abbandonati, collocati sulla fascia costiera ed utilizzati per la lavorazione della pomice. Si tratta di beni culturali etno-antropologici di archeologia industriale da conservare fisicamente ma suscettibili di riutilizzazione ad uso culturale e/o turistico-sportivo, per la fruizione attrezzata del mare e talasso-terapeutica.
E’ evidente che l’intera operazione edilizia deve realizzarsi con un piano complessivo di recupero e con tipologie fabbricative aderenti alla destinazione degli edifici caratterizzati da elementi di archeologia industriale.
Tutte le iniziative sono da progettare in modo da garantire una riconversione ecosostenibile, avuto riguardo alla valorizzazione, per l’aspetto architettonico, degli edifici paleoindustriali e storico-archeologici. Il tutto nella consapevolezza di realizzare nuovi posti di lavoro ed occupazione qualificata per le giovani generazioni di eoliani.
In questa sede mi limito ad alcuni suggerimenti, ricordando che il Piano di Gestione del Sito Unesco evidenzia alcune associazioni locali che hanno acquisito una notevole esperienza nei rispettivi campi, quali il Centro Studi Eoliano e l’associazione Nesos:
Una delle strutture va destinata a sede universitaria distaccata di geologia e vulcanologia (valorizzando tutte le conoscenze storico-umanistiche e scientifiche sviluppate dall’interesse della singolarità vulcanica) coinvolgendo una o più università.
Un ulteriore edificio va destinato a Museo Vulcanologico delle Isole Eolie spostando l’attuale Museo dall’Acropoli di Lipari ai nuovi ambienti.
Un terzo fabbricato è da destinare alla realizzazione della futura sede del Parco Nazionale delle Isole Eolie. Le previsioni del Piano di Gestione del Sito Unesco su questo argomento sono: 


Nell’ambito del Parco potrà anche essere prevista la creazione di un centro studi internazionale aperto, anche tramite il web, ad esperti e cultori sia delle tematiche geovulcanologiche, sia degli aspetti relativi ad altre branche scientifiche specialistiche (archeologia, conservazione della flora e della fauna, protezione ambientale etc.) inerenti specificatamente al comprensorio eoliano. Lo stesso Centro studi, anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti scientifici attualmente operanti nel complesso insulare, potrà essere utilizzato per lo svolgimento di convegni, conferenze e dibattiti a livello nazionale e internazionale, nonché come sede di particolari attività didattiche (per es. scuole di alta eccellenza).
In uno dei fabbricati è ipotizzabile la collocazione dell’Agenzia di Ricerca prevista dal Piano di Gestione del Sito Unesco. Come prevede il PDG l’agenzia di ricerca si dovrà occupare di: raccogliere, elaborare e diffondere informazioni scientifiche sul patrimonio naturalistico delle Eolie; implementare le attività della propria programmazione nell’ambito del piano d’azione sulla biodiversità;
monitoraggio delle attività in campo ambientale e relativamente allo sviluppo
sostenibile. Tali attività svolte dall’associazione Nesos sono attestate nel Piano di Gestione del Sito Unesco.
Altra struttura prevista dal PDG è il Centro Servizi Natura e sostenibile che si
deve occupare di: Prenotazione visite nelle aree naturali delle isole; Promozione di percorsi di fruizione tematici e politematici; Organizzazione di pacchetti di fruizione turistica per le aree di maggior pregio naturalistico considerandone la relativa fragilità ecologica e la disponibilità di strutture di fruizione (sentieristica, tabellonistica, aree attrezzate); Sensibilizzazione alla sostenibilità; Promozione di attività di tipo educational per scuole e famiglie; Info point multilingua; Facilitazioni e informazioni per noleggi, acquisti e ricettività nelle isole; Vendita di materiale editoriale specializzato nelle tematiche ecologiche e della sostenibilità; Organizzazione di mostre ed eventi; Orientamento e consulenza per le certificazioni ambientali; Distribuzione agli operatori impegnati nelle attività di fruizione delle aree naturali di schede per il monitoraggio dello stato di conservazione. Tali attività svolte dall’associazione Nesos sono attestate nel Piano di Gestione del Sito Unesco..
All’interno dei fabbricati, inoltre, è auspicabile la individuazione e realizzazione di un polo per la formazione per sopperire alla carenza di locali idonei nel centro urbano di Lipari. Il Piano di Gestione del Sito Unesco, infatti, prevede che:
All’interno del sistema delle isole, tenendo conto dei valori degli indici di specializzazione nelle attività connesse al turismo, si intravede la necessità di istituire un sistema di istruzione offrendo contenuti e conoscenze in linea con le aspirazioni di sviluppo e le opportunità di mercato presenti nelle isole
Pertanto è irrinunciabile che si proceda alla creazione di istituti di scuola superiore con indirizzi Turistici e/o Linguistici indispensabili, ormai, a preparare una forza lavoro e imprenditoriale capace di fornire un’accoglienza con caratteristiche relazionali e tenendo conto dei concetti di sostenibilità turistica.
Il PDG proseguente prevedendo la istituzione di corsi di formazione tecnico specialistica sul turismo sostenibile e in particolare: Relazionale; Nautico; Culturale; Ecoturismo, prevedendo due percorsi differenti: a) unità lavorative che operano nel turismo b) unità lavorative che intendono specializzarsi.
La istituzione di una scuola del mare prevedendo dei corsi di ecologia, vela,
ambiente, pesca turismo, fruizione delle riserve.
Alcuni edifici, infine, come già in parte avvenuto, nel caso delle spiagge raggiungibili dalla vicina frazione di Canneto, sono da riqualificare confermando la destinazione a lidi balneari ed utilizzo ludico-sportivo, garantendo servizi qualificati ai turisti che li frequentano.
La realizzazione di un centro di talasso-terapia
È un’ipotesi tracciata dal P.T.P. di notevole interesse sia scientifico, per il tipo di attrezzature e soluzioni per il benessere, sia tecnico – economico e sociale, per la sua ricaduta sull’intero comprensorio delle Eolie. Occorre avviare delle ricerche per verificare attraverso un’indagine la presenza di energia termica latente nel sottosuolo, derivante dalla presenza delle camere magmatiche delle eruzioni geologicamente recenti (VIII sec. D.C.) ed energia termica manifesta ad Acquacalda e Porticello, anche al fine di realizzare acqua di mare disponibile per uso sanitario terapeutico. Annesso a detto fabbricato è prevedibile anche la realizzazione di un locale polifunzionale per attività ludico-ricreativa.
Acquacalda
Realizzazione di un Osservatorio permanente Internazionale dell’Ecologia
Marina, di supporto alla istituenda Area Marina Protetta delle Isole Eolie
attraverso il recupero funzionale ed edilizio dello stabilimento dell’Italpomice.
Manca, a livello internazionale, una struttura permanente identificabile come
Osservatorio Permanente Internazionale dell’Ecologia Marina. La realizzazione di un centro dove poter concentrare tutte le iniziative necessarie, oggi difficilmente attuabili data la mancanza di una efficace azione di coordinamento dei diversi programmi. Un osservatorio internazionale di cui tutti potranno usufruire; scuola, ricerca, industria e le maggiori organizzazioni internazionali (ONU, UNESCO, UNICEF); un Centro in cui si potranno effettuare seminari di studi, progetti di ricerca, informazione e cultura sui complessi problemi dell’ambiente marino e dell’ecologia planetaria. Un simbolo ed un centro che nel pensiero non può che collocarsi e trovare un suo spazio nel cuore del Mediterraneo, in un’isola, in una terra ricca di presenze, per lanciare il suo messaggio chiaro e trasparente, proiettato verso le nuove generazioni, verso il nostro futuro. La unicità del territorio eoliano fanno delle isole Eolie il luogo ideale per contenere un osservatorio che ha come finalità la salvaguardia dell’ambiente marino che però è legata anche alla salvaguardia di tutte le componenti ambientali che sembrano essere tutte riassunte nel territorio eoliano. Attraverso, l’osservatorio l’isola di Lipari, ritornerebbe a svolgere il ruolo di centralità che essa storicamente ha svolto nel Mediterraneo.
Una struttura collaterale è prevista dal PDG del sito Unesco: il Centro di educazione ambientale (C.E.A.) che dovrebbe essere munito di sede propria con la funzione di promuovere e organizzare sul territorio dell’arcipelago eoliano attività di informazione, formazione ed educazione ambientale. Il Centro di educazione ambientale (C.E.A.) potrebbe portare avanti le seguenti attività: 

− Meeting annuale sull’educazione ambientale per promuovere idee, scambiare esperienze e costruire networks con il coinvolgimento, oltre che di educatori, di scienziati, di enti gestori, di amministratori pubblici e di ricercatori; 
−Realizzazione e diffusione di materiale divulgativo plurilingua; 
− Realizzazione di “teacher resources packs”, materiale utile agli insegnanti per promuovere attività pre e post visita alle riserve naturali; 

− Realizzazione di “campi natura” residenziali rivolti alle scuole e a privati.
La realizzazione del Museo della Pomice – è un’opera che da decenni il nostro territorio auspica e per il quale è stato posto sotto tutela un’immobile nella frazione di Acquacalda, limitrofo alla Chiesa di San Gaetano. Il museo, in sinergia con le altre strutture già previste a Porticello, contribuirebbe ad uno degli obiettivi principali di qualunque istituzione museale: il mantenimento della memoria storica di un fenomeno culturale attraverso la conservazione degli oggetti e la ricostruzione dei contesti socio-economici che ne hanno determinato l’uso, creando nuova occupazione qualificata all’interno delle nostre isole e occasioni di sviluppo per l’intera frazione; all’interno di questa struttura si potrebbe realizzare un museo della cinematografia che ha interessato le cave di pomice, dai documentari ai film, e raccogliere, inoltre, le testimonianze video degli ultimi cavatori di pomice ancora in vita nelle nostre isole.
Ipotesi di un’aviopista o aviosuperficie 

– Nel corso della discussione più volte si è accennato alla realizzazione di un’aviopista o di un’aviosuperficie nell’area di Punta Castagna, ma nessun elaborato è stato mostrato ai partecipanti, tanto che non è possibile neanche determinare di quale tipologia di pista per aerei stiamo parlando (è stato prospettato un parallelo con una recente pista in terra battuta realizzata sui Nebrodi, per piccoli aerei da turismo, 2 – 8 posti). 

Per quanto di mia conoscenza un analogo progetto si sta immaginando per l’area di Castellaro- Caolino a Quattropani.
Sia per l’una (Punta Castagna) che per l’altra ipotesi (Castellaro-Caloino),
nessuna ulteriore discussione è possibile in assenza di un qualsiasi progetto
preliminare
Non si comprende, inoltre, come si possa proporre una raccolta di firme su di un progetto che, almeno per quanto di mia conoscenza, non esiste, o addirittura, pensare di preferire una ipotesi (Punta Castagna) all’altra (Castellaro-Caolino) senza alcuna valutazione comparativa tra le due ipotesi, sia da parte del Consiglio Comunale, sia da parte della nostra Comunità.
Posso comunque affermare che si tratta, sia null’una che nell’altra ipotesi, di opere private, limitandosi l’ente pubblico (sia l’Amministrazione, ma ancor più il Consiglio Comunale), se condivide l’idea, a fornire supporto amministrativo, fatti salvi i divieti di sorvolo imposti dalle zone SIC e ZPS.
Attendo Vs. suggerimenti e proposte.
Giuseppe La Greca (Presidente del Circolo eoliano di Legambiente)

domenica 3 agosto 2014

Tagliola a Santa Margherita ferisce un cane. Poteva accadere anche ad un umano

Una tagliola (nelle foto di Rosaria Corda), posizionata in contrada Santa Margherita, si presume per la cattura dei conigli, ha ferito un cane.
Al di la del fatto che questi "oggetti" sono fuorilegge resta il fatto che a farne le spese è stata una povera bestiola ma poteva andarci di mezzo anche un essere umano.

E' nato Carmelo Cataliotti


E' venuto alla luce stamani Carmelo Cataliotti, figlio di Franco e Mariana Tibuleac.
A Franco e Mariana, ai nonni, agli zii e ai parenti tutti, vanno le nostre felicitazioni.
Al neo-arrivato l'augurio di una vita serena e ricca di ogni bene

Compagnia delle isole. La corsa speciale per Stromboli è "speciale" anche per la tariffa applicata ai residenti

La Compagnia delle isole (ex Siremar) riesce sempre a fare parlare di sè e, purtroppo, dimostra, ancora una volta, di essere poco incline verso la collettività isolana che, certamente, quando si muove, specie da e per le isole minori, non la fa per piacere.
La premessa è d'obbligo considerando quanto è accaduto a due residenti che oggi dovevano raggiungere Stromboli da Milazzo.
Come annunciato dalla società, anche con mail inviate a soggetti presenti nella mailing list e come riportato anche dal nostro giornale, quest'oggi erano previste due corse speciali in aliscafo. Una delle quali alle 14 e 20 in partenza da Milazzo e che aveva come prima tappa Stromboli.
Ebbene a due residenti  che dovevano raggiungere l'isola non è stato concesso di poter usufruire della "tariffa residenti". In biglietteria gli è stato comunicato che, su quel mezzo, se  volevano viaggiare, dovevano pagare la tariffa ordinaria.
Al di là del fatto che, se questa era l'intenzione della società, bisognava essere più chiari nelle comunicazioni, ci chiediamo è questo il servizio che si rende alla  gente eoliana?
L'emissione di un paio di passaggi "residenti" avrebbe  cambiato il bilancio societario? Non crediamo.
Per la cronaca  i due residenti hanno optato per il collegamento successivo effettuato dall'Ustica Lines

Ex Pumex disponibili gratuitamente per l'apertura dei musei di Panarea e Filicudi nei giorni di sabato e domenica

RASSEGNA "EOLIE,DONNE E CULTURA. Stasera il Premio "Caterina Conti 2014" sarà assegnato alla memoria di Madre Floriana Giuffrè

Ieri 2 agosto grande successo per la serata dedicata all"Amore, delusione e rinascita su note antiche" con il gruppo musicale delle MALMARITATE, della Narciso Records di Carmen Consoli.
E' stato un trionfo di energia, ritmo incalzante con musiche della tradizione popolare siciliana e campana, grazie alle magnifiche e bravissime musiciste delle "Malmariate", Valentina Ferraiuolo con la sua voce e le sue percussioni, Gabriella Grasso con voce e chitarra, Emilia Belfiore con il suo melodico violino, Concetta Sapienza con il profondo clarinetto ed Elena Guerriero, manager del gruppo.
Il pubblico è rimasto impressionato dalla vitalità di queste donne che con parole e strumenti hanno portato sul palco un messaggio di riscatto per quelle donne, le malmariate del medioevo, che con poesia e canto trasformavano in positivo le loro delusioni per un matrimonio infelice o per amori non corrisposti, e quali oggi, Ambasciatrici di telefono rosa, portavoci di messaggi contro il femminicidio e l'abuso contro le donne.
Si conclude stasera la Rassegna dedicata alle donne, organizzata dal Comune di Lipari, con la presentazione del libro di Francesca Barra, nota giornalista, "Tutta la vita in un giorno" sulla condizione delle clochard donne, cui seguirà la consegna del Premio Caterina Conti 2014 e l'intervento di Michele Giacomantonio su Madre Floriana Giuffrè cui il Comune di Lipari, insieme alla Prof.ssa Caterina Conti ha voluto dedicare il premio simbolico alla cara Madre defunta che è stata icona delle Suore dell'Immacolata Concezione di Lipari e simbolo di donna impegnata a sostenere la comunità eoliana qui e all'esterno.
Vi aspettiamo..
DOMENICA 3 AGOSTO - ORE 21,30
CASTELLO DI LIPARI - Piazzale CHIESA ADDOLORATA E CHIESA IMMACOLATA
PREMIO CATERINA CONTI 2014
L'Assessore
Tiziana De Luca

"Un vulcano in vacanza". Su "Chi" un ampio servizio, con le foto di Gaetano Di Giovanni, sulla vacanza di Marchisio alle Eolie

Ancora un "centro" per il nostro collaboratore e fotografo professionista Gaetano Di Giovanni (co-titolare di Art and photo di Lipari). Le sue foto scattate al centrocampista della Juve, Claudio Marchisio, durante la sua vacanza alle Eolie, sono state pubblicate sul numero di "Chi" da oggi in edicola.
Fanno parte dell'articolo dedicato alle vacanze del calciatore dal titolo "Un vulcano in vacanza".
Per le Eolie un più che ottimo ritorno d'immagine




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Filicudi. Operazione "pontili galleggianti" E' arrivato il pontone

Non tira certo una bella aria a Filicudi dopo che, nel mare dell'isola, è giunto il pontone con i cosiddetti "corpi morti" che dovranno ancorare i 4 pontili galleggianti fortemente contestati da buona parte della popolazione per la loro "infelice" ubicazione. 
Disappunto reso ancora più vivo dal fatto che si sta procedendo all'installazione proprio nel cuore della stagione estiva, creando inevitabili disagi.
Il disappunto, unitamente all'ennesima richiesta di sospendere in autotutela questo posizionamento, sarà, da quanto apprendiamo, portato oggi a conoscenza del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, del quale è annunciata la presenza sull'isola per la Processione di Santo Stefano.
Servirà?

"Ma il mare non vale una cicca?" . La campagna di Marevivo ha toccato anche Ginostra

COMUNICATO STAMPA
Stop ai mozziconi abbandonati sulle spiagge italiane
grazie a “Ma il mare non vale una cicca?
Il 2 e 3 agosto anche a Ginostra  - isola di Stromboli – si è svolta  la campagna promossa da Marevivo per proteggere il mare dall’abbandono dei mozziconi con la distribuzione di 120.000 posacenere su oltre 400 spiagge italiane, comprese 22 Aree Marine Protette.

Ginostra, 03 agosto 2014 – Torna sulle laviche scogliere delle secche di “Lazzaro” e nell’ambito portuale dello scalo “Pertuso”, nella più piccola frazione delle isole Eolie la campagna “MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?”.
Nel weekend del 2 e 3 agosto i volontari della locale sezione hanno distribuito
alcune centinaia di posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili.
La campagna è stata promossa dall’associazione Marevivo con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto. Testimonial dell’edizione 2014 Massimiliano "Max" Giusti, attore, comico, conduttore televisivo, doppiatore e imitatore.
L’iniziativa è stata poi estesa anche sulla costa saracena, sulla spiaggia di Tonnarella, coinvolgendo un nutrito gruppo di giovanissimi.
Un mozzicone di sigaretta, impiega da 1 a 5 anni prima della completa degradazione” ha evidenziato la dott.ssa Francesca La Macchia, Dirigente Amministrativo dell’Istituto Comprensivo di Lipari e consigliere della sezione Marevivo di Ginostra-Stromboli, “solo attraverso l’impegno di tutti e assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ecosistema marino, si possono difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste”.
La campagna di Marevivo, che ogni anno avvicina e informa migliaia di bagnanti, ha inteso promuovere un gesto semplice, da cui dipende però l’integrità delle nostre spiagge e dei nostri mari: riporre il mozzicone di sigaretta nell’apposito posacenere anziché abbandonarlo sulla spiaggia; sono oltre 16 milioni le cicche risparmiate al mare e alla spiaggia per effetto delle sei edizioni, per un totale di oltre mezzo milione di posacenere distribuiti.   
Prof. Riccardo Lo Schiavo (delegato Generale MAREVIVO Ginostra-Stromboli)   

Per un turismo frutto di dibattito, riqualificazione e programmazione (di Saverio Merlino)

Riceviamo e pubblichiamo:
Nel contesto territoriale politico-amministrativo in cui sono cresciuto e dove ho maturato una mia sensibilità ambientale, sociale ed economica, ho cercato di dare il mio contributo, consapevole che questo territorio può crescere solo se si lavora insieme, valorizzando le peculiarità, superando i campanilismi e le mediocrità personali, dando il giusto valore alle risorse ambientali, monumentali, storico-culturali e a quelle umane. 
Di antidoti, di bacchette magiche non ce ne sono: oggi c’é bisogno di molta buona volontà, di ideali, obiettivi definiti, idee reali e principalmente di unione “superpartes” e di tanto tanto lavoro. 
Io credo nell'intesa di tutti e nel confronto tra tutti, specie se basati sulla sana ed essenziale saggezza di riconoscere le opportunità, le buone idee antiche e quelle attuali, ricordandoci anche degli errori fatti per tentare di non commetterli nuovamente. 
Infatti, solo se tutti saremo capaci di sederci seriamente e programmare un reale progetto di sviluppo per queste isole riusciremo a invertire l’attuale tendenza negativa che si manifesta in campo economico, o l’essenzialità culturale e intellettuale che sembra prevalere a volte anche nel nostro contesto. 
Bisogna comprendere che i progetti di sviluppo, quelli fattibili, non s’improvvisano e per essere tali non devono appartenere a una parte degli attori in campo ma a tutta la compagnia. 
Va aperto un costruttivo dibattito con tutti i soggetti istituzionali e sociali presenti sul nostro territorio e ognuno deve esprimere idee che - lette come riflessioni propositive - possano servire per contribuire a dare grandi opportunità al nostro arcipelago. 
La fase politica e sociale è talmente delicata che non possiamo permetterci di affidare deleghe in bianco a nessuno. Nemmeno può passare come lecito quello che, per caso, ieri ho letto su una “mattonella” di ceramica, in bella vista in un noto negozio della via Garibaldi, che riproduceva il centro abitato di Lipari con riportato il motto “’cca cu si svigghia prima ‘a matina cumanna”. 
Pensiamo a un progetto di sviluppo che non sia riservato esclusivamente all’offerta turistica stagionale, ma sia di crescita anche per i residenti perché anch’essi hanno necessità di qualità ed efficienza, che deve essere offerta tutti i giorni. Quindi ciò “costringerebbe” la pubblica amministrazione a una gestione costante dei servizi e del territorio, sempre pronti da offrirli anche agli ospiti in ogni periodo dell’anno. 
Pensiamo, per esempio, a riqualificare realmente il nostro centro urbano; non bruciamo territorio; creiamo occupazione; facciamo vivere i colori, i sapori e la storia di un popolo che della cordialità e dell’accoglienza ha fatto sempre un punto di forza. 
Le nostre Eolie possono vivere di turismo sano solo riuscendo a dare i giusti servizi, nei trasporti, nella sanità, nella gestione dei rifiuti, nel servizio idrico, negli impianti sportivi, nell’offerta culturale e formativa, nell’ordine pubblico, nella ritrovata tranquillità, riqualificando il territorio sul piano ambientale, urbanistico ed energetico e pensando seriamente al ripascimento delle nostre spiagge bianche che da sole, in una stagione, potrebbero attrarre più dei turisti trasportati con cento voli aerei. 
Un’altra tipologia d’intervento utile su Lipari è quella di creare le condizioni per rendere vivibile e confortevole il nostro centro storico offrendo anche delle opportunità urbanistiche che possono meglio renderlo fruibile e tutelarlo maggiormente.Una generazione, anche politica, si distingue se riesce a lasciare segni tangibili, non solo blandi segnali del suo passaggio e della sua attività. Se riesce ad incidere, a prendere decisioni coraggiose: a governare, non galleggiare.
Le Eolie bisogna amarle, senza soffocarle e oggi, se si va avanti così, noi invece le stiamo soffocando.
A giorni partirà quel turismo che bene non fa a queste isole. Un turismo non programmato, non voluto ma frutto dell’andazzo generale, dell’omologazione che rende tutto uguale, tutto banale: Lipari come Ischia, come Santorini, come Maiorca…però senza i punti di forza di queste località. Un turismo mordi e fuggi, più che pianificato con buon senso e lungimiranza…
Per certi aspetti, è ormai simbolo di una nuova generazione la movida notturna che per tutto il mese di agosto imperverserà per le strade di Lipari: eppure non ritengo sia la scelta corretta e non certamente per una questione generazionale (amo anch’io il divertimento).
Purtroppo, però, quello che si va a creare con la movida si scontra terribilmente con un altro tipo di turismo, più rispettoso ed economicamente fruttuoso. E questa scelta, a mio avviso, unita alla crisi economica generalizzata, ha portato e sta portando sempre più il nostro territorio all’abbandono… con la conseguente invasione di “altro”.
Ai cittadini del “centro storico di Lipari” (che io preferirei definire invece un confuso centro commerciale) non si può dire, per esempio, che devono “sopportare” perché qualcuno ha investito soldi.
Questi portatori di notti insonni e senza riposo, spesso inascoltati, giustamente non possono credere che questo sia il turismo appropriato alle nostre isole ma credono invece che a Lipari sia possibile un altro tipo di turismo più qualificato, così come lo è stato per tanti anni.
Possiamo rassegnarci ad affermare che il tipo di turismo attratto dalla straordinaria bellezza di queste isole, uniche da un punto di vista ambientale e paesaggistico, così ricche di mare, sole, storia e cultura, sia vanificato?
Dobbiamo rinunciare a riportare a Lipari e in tutte le Eolie un turismo di qualità, che sia fonte di benessere per gli ospiti e per gli isolani che vivono di questa voce economica?
Lipari, 3 Agosto 2014.
Saverio Merlino

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Marco Giardina, Gaetano Palino, Marinella Natoli, Laura Calenda e Nancy Mandile.

Turismo. Oggi due corse straordinarie in aliscafo

CdI, ex Siremar, effettuerà oggi  due corse straordinarie con l'aliscafo Eschilo. 
Prima corsa: 
MILAZZO part.14.20 
STROMBOLI arr.15.30/part.15.40 
PANAREA arr.16.10/part.16.15 
S.M.SALINA arr..16.40/part.16.45
 MILAZZO arr. 17.45 
Seconda corsa 
MILAZZO part.18.00 
LIPARI arr.18.55/part. 19.05 
VULCANO arr.19.15/part.19.20 
MILAZZO arr.20.10