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mercoledì 6 luglio 2016

Lorena, c’era una terza auto?

Una condotta «scellerata». Una vicenda che denota «nessun rispetto delle regole della strada e della stessa vita umana». Dinamica «agghiacciante». Parole durissime quelle del gip Urbani nell’ordinanza di custodia cautelare che lunedì ha portato in carcere il finanziere Gaetano Forestieri, 32 anni, l’uccisore della 23enne di Capo d’Orlando Lorenza Mangano, travolta dall’Audi TT del militare dopo una folle corsa con un’altra auto, due sabati fa, su via Garibaldi. Parole altrettanto pesanti per il conducente della Fiat 500 Abarth che era in “gara”, il 24enne Giovanni Gugliandolo, anche lui finito in cella. Oggi i due saranno sentiti dal magistrato. Forestieri è accusato di “Omicidio stradale” e “Competizione stradale”, Gugliandolo soltanto del secondo reato. E nell’ordinanza il gip dà conto dei sospetti sulla partecipazione di una terza auto alla folle corsa.
Oggi si terrà a Capo d’Orlando, una fiaccolata per ricordare la splendida ragazza. Il corteo partirà alle 19.30 da piazza Bontempo.

Stromboli , concessioni demaniali: Associazione balneare invita ad evitare generalizzazioni

Riceviamo da Dario Famularo, presidente dell'Associazione Balneare Isole Eolie, e pubblichiamo:

Oggetto : concessioni demaniali
In riferimento alle recenti campagne mediatiche sulla vicenda delle concessioni demaniali a Stromboli, in qualità di Presidente della associazione che riunisce i gestori dei lidi per una corretta informazione mi preme precisare quanto segue .
Mediamente i soggetti concessionari di demanio corrispondono alla Regione Sicilia, a titolo di canone , ingenti importi soprattutto in considerazione che tali somme devono essere suddivise per soli 5 mesi visto che le Concessioni decorrono dal 1 maggio al 30 settembre.
Ciò a fronte anche delle rivalutazioni cui sono sottoposte le tariffe.
Le nostre sono attività stagionali e tutti proprio tutti sanno, tranne chi è in mala fede, che ormai il turismo è concentrato da metà luglio a metà settembre quando va bene e quindi si lavora SOLO 2 MESI. E’ facile rilevare quanto incide una concessione demaniale in termini di canone.
Assicuriamo il primo soccorso disponendo di bagnino, barella e defibrillatore.
Siamo il primo punto di riferimento in caso di onda anomala come concordato con l’Amministrazione Comunale .
Monitoriamo le condizioni del mare e avvisiamo i bagnanti issando la bandiera rossa in caso di condizioni non sicure.
Puliamo le spiagge prima dell’apertura e la curiamo durante i mesi in cui svolgiamo l’attività.
Tutto a nostre spese.
E’ necessario ribadire che il rilascio delle predette e ' preliminarmente subordinato all'espletamento di una serie di adempimenti burocratici che comportano il continuo riferimento a tecnici e professionisti, i quali si confrontano giornalmente con vuoti normativi ed interpretativi.
Ne derivano sia un ferreo controllo a monte, sia una successiva revisione condotta dalle Capitanerie di Porto .
Coloro che attualmente sono titolari di concessione, hanno presentato istanze datate nel tempo, conformi agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale vigente, attenendosi costantemente alle indicazioni fornite dagli Enti preposti.
Qualora vi fossero, come segnalato dai media - gli scriventi non sono in grado di verificare ciò tuttavia - canoni che risultassero inadeguati, andrebbero adottati singoli provvedimenti, evitando generalizzazioni e demonizzazione di una categoria, che produce, pianifica, adempie ai suoi oneri, genera posti di lavoro, pur brancolando spesso nel vuoto normativo .
Infine per quanto attiene all'isola di Stromboli, si segnala che l'ultima concessione cui si fa riferimento, e ' sita nella spiaggia di Scari e non in quella di Ficogrande, come erroneamente riportato da alcune testate giornalistiche .
Agli organi di stampa, compreso La Repubblica, viene richiesta la stessa evidenza data alla precedente distorta notizia.
L’associazione si riserva ogni azione a tutela presso le sedi competenti.
Dario Famularo

Al via la XXXIII edizione dei Pomeriggi culturali del Centro Studi

Parte oggi, alle ore 19,00 al Centro Studi Eoliano di Lipari, la XXXIII edizione dei pomeriggi culturali, con la presentazione del volume: “Filicudi, facts fiction and fantasy” di Gaetano Rando e Diana Santamaria.
Il volume sarà presentato dalla Dott.ssa Sonia D'Ambra.
Nella medesima serata sarà proiettato il film: “Il maggio di Filicudi” di Flavia Grita e Pino La Greca.
Nel corso dei mesi di luglio, agosto e settembre si terranno, in diverse location, 26 appuntamenti con ospiti ed autori molti noti al grande pubblico nazionale, da Marcello Sorgi, Nando Pagnoncelli, Ivo Diamanti e Tobias Piller. autori eoliani come Daniela Giuffrè, Davide Cortese, Adelaide Orlando, Daniela Ianuzzi e Giovanna Providenti. 
Lo storico Giuseppe La Greca presenterà le novità edite dal Centro Studi, i due volumi: "Voci dal Confino. Antifascisti a Lipari 1927 il primo anno"  e "Passolina, uva passa e Malvasia. L'economia vitivinicola delle Eolie".
Nei prossimi giorni il programma sarà illustrato unitamente alla presentazione delle altre iniziative in conferenza stampa.
L'ufficio stampa

Beni demaniali svenduti: quattro arresti e due sospensioni dal servizio

Comunicato Comando Provinciale Carabinieri Messina
I Carabinieri di Messina hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del capoluogo peloritano, nei confronti di 6 soggetti, 4 dei quali (tra cui un architetto del Genio Civile di Messina) sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre i restanti 2 (entrambi funzionari del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana) sono stati sospesi per 6 mesi dall’esercizio dei pubblici uffici.
I sei indagati sono chiamati a rispondere – a vario titolo – di falso ideologico e abuso d’ufficio, in relazione alla vendita, avvenuta nel 2014, di un vasto appezzamento di terreno di proprietà pubblica, situato nel comune di Furnari (ME), venduto dalla Regione per meno di 4.000 euro a fronte di un valore effettivo stimato in circa 350.000 euro.

I PARTICOLARI SARANNO RESI NOTI PIU' TARDI

Cassonetto dei rifiuti dato alle fiamme a Lipari centro


Ritorna l'inqualificabile "moda" di dare alle fiamme i cassonetti dei rifiuti. 
E' accaduto stanotte sulla via Maggiore, alle spalle del Corso Vittorio Emanuele.
Nelle foto la situazione che si è presentata stamani agli operatori ecologici. Non è certo così che si da una  mano d'aiuto a rendere pulito la nostra cittadina.
Inoltre si è corso il serio rischio che le fiamme potessero estendersi alla vicina area di sosta dei mezzi a due ruote.

martedì 5 luglio 2016

E' deceduto Vincenzo Niutta

E' deceduto a Messina , all'età di 93 anni, il dottor Vincenzo Niutta, padre dell’avvocato Giancarlo Niutta, presidente della Lipari Porto Spa e direttore dell’avvocatura Asp 5 di Messina. 
A Giancarlo, alla moglie Cristiana, al piccolo Vincenzo, ad Andrea, Pietro e ai familiari tutti le nostre sentite condoglianze.

Assolto l'ex sindaco Bruno

Assolto al tribunale di Barcellona l'ex sindaco di Lipari Mariano Bruno con la formula "perché il fatto non sussiste". Era accusato di omissione in atti di ufficio.
Gli veniva contestato di non essere, durante il suo mandato, intervenuto per eliminare la situazione di grave degrado e pericolo per la pubblica incolumità derivante dalla precarie condizioni dell'immobile ex Sip.

NEBRODI: OPERAZIONE ANTICRIMINE DEI CARABINIERI: IN MANETTE UN ASSESSORE COMUNALE CHE COLTIVAVA CANAPA INDIANA INSIEME AL FRATELLO

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina

NEBRODI: OPERAZIONE ANTICRIMINE DEI CARABINIERI: IN MANETTE UN ASSESSORE COMUNALE CHE COLTIVAVA CANAPA INDIANA INSIEME AL FRATELLO

I Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno arrestato due giovani incesurati sorpresi ad irrigare le numerose piante di canapa indiana che avevano messo a dimora in un terreno di contrada Scaletta del comune di Cesarò.
Sono finiti in manette Gusmano Filippo, nato a Bronte (CT), 14 maggio 1989 assessore del comune di San Teodoro e Gusmano Salvatore, nato a Bronte (CT), 11 febbraio 1995, allevatore. I due, alla vista dei Carabinieri, hanno cercato di fuggire dalla piantagione che, composta da arbusti dell’altezza di circa 2 metri, era stata realizzata  ridosso di un torrente e mimetizzata nella fitta vegetazione circostante, ma sono stati inseguiti e bloccati dai militari che avevano circondato l’area.
Tratti in arresto, sono stati tradotti alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza come disposto dalla dottoressa Alessia Minicò, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania.
Le piante, dell’altezza di circa 1,5 metri, potate perché crescessero più in larghezza che in altezza, sono state estirpate e inviate al RIS di Messina.

L’operazione costituisce uno dei risultati conseguiti con l’intensificazione dell’attività di controllo del territorio nebroideo, anche di quello più impervio, disposta a seguito dell’agguato perpetrato il 18 maggio 2016 in danno del Presidente del "Parco dei Nebrodi". 
IL VIDEO:

G7 a Taormina: Federalberghi auspica investimenti per tutta la Sicilia

“Per Taormina e la Sicilia in generale è un’ottima notizia. L’auspicio è che gli investimenti che saranno fatti possano migliorare complessivamente l’accoglienza nell’Isola, a partire dal sistema delle infrastrutture”. A dirlo all’AdnKronos è Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia e vice presidente nazionale di Federalberghi, commentando la scelta di Taormina come sede del prossimo G7. La conferma da parte del premier Matteo Renzi è arrivata oggi durante la direzione nazionale del Pd. L’appuntamento nella Perla dello Ionio è per il 26 e il 27 maggio.
“I siciliani sapranno certamente dimostrare ancora una volta la loro grande capacità di accoglienza” aggiunge il numero uno degli albergatori siciliani, consapevole che si tratta di un appuntamento “utile al rilancio non solo di Taormina, ma dell’intero comprensorio” chiamato ad accogliere “una massa enorme di persone, tra staff dei capi di Stato e giornalisti”. Ecco perché per Torrisi gli investimenti in vista del G7 dovranno necessariamente ricadere sull’intera Sicilia.

Frasi

Per dare e ricevere amore devi aprirti, devi aprire le finestre dell'anima e sentire la brezza che ti prende il cuore e ti fa volare oltre la ragione, la realtà.. Dove la mente non solo non arriva ma rifiuta.
L'amore non è un ragionamento né un calcolo, è il sentire dell'anima che abbraccia l'altra.
(Antonio Papi)

Insediata Conferenza Metropolitana di Messina

Ieri, alle ore 11.00, nella Sala Consiliare di Palazzo dei Leoni, su convocazione del sindaco metropolitano, prof. Renato Accorinti, si è tenuta la cerimonia di insediamento della Conferenza Metropolitana, l’assemblea dei Sindaci dei Comuni del territorio provinciale che, oltre al compito di approvare lo Statuto della Città Metropolitana, avrà funzioni consultive e propositive.

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 5 Luglio

Eolienews augura Buon Compleanno Ylenia Pittorino, Cristina Giovenco , Giovanni Gugliotta, Alberto Russo, Heshan Gunathilaka, Melania Perrone

In carcere l'investitore di Lorena Mangano ed un suo collega

E' rinchiuso a Gazzi Gaetano Forestieri,il finanziere trentaduenne accusato di aver provocato la morte di Lorena Mangano, la ventitreenne di Capo d'Orlando vittima dell'incidente stradale avvenuto in pieno centro a Messina, due fine settimana fa. L'uomo è accusato di omicidio stradale. Schiaccianti le perizie tecniche sulla Audi TT grigia che ha impattato violentemente la Panda condotta da Lorena, e la perizia cinematica sul luogo dell'incidente mortale.
Il provvedimento cautelare ha raggiunto anche Giovanni Gugliandolo, collega di Forestieri. C'era lui alla guida della Fiat 500 Abart che, stando alle indagini, quella tragica notte era impegnato in una folle competizione con la Audi, a velocità elevata, nel traffico della movida notturna messinese. E' accusato di competizione non autorizzata, reato che avrebbe contribuito al verificarsi dell'incidente mortale e omissione di soccorso.
A testimoniare il suo coinvolgimento in maniera chiara sono le immagini estrapolate dalle tante video camere presenti lungo la via Garibaldi. L'auto è già stata sequestrata e periziata.
Lorena è stata soccorsa in gravissime condizioni, quella notte. I medici l'hanno posta in coma farmacologico e quattro giorni dopo ne è stata dichiarata la morte e le sono stati impiantanti gli organi per la donazione. A portare ai due arresti di ieri sono state le indagini coordinate della Polizia Municipale e della Questura.
Gli accertamenti e le consulenze tecniche hanno convinto il sostituto procuratore Marco Accolla, titolare del caso, a chiedere ottenere i due provvedimenti cautelari.
Domani sera gli amici e i familiari di Lorena, tutta la comunità orlandina, si sono dati appuntamento a Capo d'Orlando per una fiaccolata in memoria della ragazza.

Morata, che accoglienza a Lipari!

Alvaro Morata, attaccante spagnolo, ex Juve, ha calamitato ieri sera a  Lipari l'attenzione dei tifosi juventini e non solo di questi.
Per l'attaccante, che ha cenato "Al Pirata" di Pierino Salmieri (con lui nella foto) un vero e proprio bagno di folla; con fans in fila per "strappare" una  foto. 
Un rituale al quale Morata si è concesso ben volentieri.  

lunedì 4 luglio 2016

Scossa di terremoto in mare al largo di Stromboli

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stato registrata alle 12,22 ad una profondità di 246 km al largo di Stromboli

Frasi

C'è in essa una vita eterna, un eterno divenire, un moto perenne. è salda. Il suo passo è misurato, rare le eccezioni, invariabili le sue leggi. Ha pensato e non cessa mai di pensare; non come l'uomo tuttavia, ma come Natura. Si è riservata un'intelligenza propria che abbraccia ogni cosa, e di cui nessuno può carpirne il segreto.
(Johann Wolfgang von Goethe)

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 4 Luglio

Eolienews augura  Buon Compleanno a Caterina Nardacci, Saverio Merlino, Tindara Amato, Angie Ziino, Paolo Fornaroli, Anna Orto, Sara Cincotta, Maurizio Cipicchia, Benedetta Cappadona, Francesco Cullotta, Agata Fresta, Matteo Iacolino e Antonella Mandarano

Don Gino Profilio lascia l'attività pastorale a Pirrera



(di Giuseppe Cincotta) Don Gino Profilio lascia alla veneranda età di 90 anni dopo oltre 50 anni di attività pastorale la parrocchia SS. Nome di Maria di Pirrera. 
Già parroco di Lami, fu nel lontano 8 dicembre 1965 che si insediò nella parrocchia di Pirrera. 
Con commozione ha salutato i fedeli della comunità che ha servito per mezzo secolo in una celebrazione molto partecipata, concelebrata col vicario foraneo Don Alessandro Lo Nardo.

Arrestato tunisino che sfigurò connazionale a Lipari nel 2010

Carabinieri travestiti da postini per arrestare un tunisino e per non vanificare mesi di ricerche. E’ accaduto a Santa Croce di Camerina . I carabineri della locale stazione sono riusciti ad acciuffare Zchem Hnaien, 35 anni, che deve scontare il residuo della condanna a tre anni di reclusione per lesioni gravissime. Il tunisino, infatti, il 10 settembre del 2010 aggredì un connazionale a Lipari con una roncola sfigurandolo al volto.
Individuato e arrestato restò in carcere e agli arresti domiciliari per poco più di un anno e mezzo. Tornato in libertà lasciò le Eolie per trasferirsi a Santa Croce di Camerina dove vive una comunità tunisina foltissima.
I carabinieri lo ha scovato nelle campagne del Camarinense. E si sono travestiti da postini per non dare nell’occhio: con la scusa di consegnargli la posta gli hanno invece notificato l’ordine di carcerazione per un altro anno 7 mesi e 4 giorni. E’ stato trasferito al carcere di Ragusa.

Stromboli, la spiaggia gioiello in affitto per 100 euro al mese (da Repubblica.it)

(da Repubblica.it) di Alessandra Ziniti

A Spiaggia lunga, la più esclusiva e lontana delle spiagge di sabbia nera, l' ultimo lembo di terra raggiungibile a piedi prima della sciara dove lava e lapilli scivolano giù lungo il fianco del vulcano più verde d' Europa tuffandosi nel mare blu cobalto, nessuno ha mai portato più d' una stuoia. Neanche i tanti vip che vengono a riposarsi nelle ville più esclusive. Qui, nonostante il nero dell' arenile amplifichi il calore del sole,persino di ombrelloni se ne vedono pochissimi.
Per questo l'anno scorso, quando a sorpresa erano spuntati i primi lettini in affitto con tanto di giochi per bambini, era scattato l' allarme. E per questo, ora che la concessione a privati, e per di più a prezzi stracciati, di pezzi di spiaggia ha il timbro della Regione Sicilia, nell' isola patrimonio dell' Umanità esplode la protesta. Tanto più che qui non si potrebbe mettere su proprio nessun tipo di struttura o di attività, non fosse altro che per motivi di sicurezza visto che, ogni cento metri, a Stromboli si trovano cartelli che indicano le vie di fuga e le piazzole di incontro, tutte naturalmente lontano dalla costa, in caso di tsunami.
Se il maremoto del 2002, quando cedette un costone del cratere sottomarino del vulcano, invece di verificarsi il 30 dicembre fosse stato in piena estate, a Spiagga lunga o a Ficogrande il mare avrebbe portato via centinaia di persone. Anche per questo il piano spiagge redatto nel 2005, ma mai approvato dal Comune di Lipari, di cui Stromboli fa parte, per incompatibilità della maggior parte dei consiglieri (tutti con interessi di varia natura), non prevedeva la realizzazione di alcuna struttura adibita a fini commerciali sugli arenili. E invece, qualche mese fa, la Regione ha accolto due istanze, "regalando" per la prima volta ai privati pezzi di demanio di altissimo pregio.
Per mettere su a Spiaggia lunga un chiosco in legno di tre metri per tre in un' area di complessivi 29 metri quadri, l' imprenditore fiorentino Vanni Tortoli, figlio dell' ex sottosegretario all' Ambiente e fondatore di Forza Italia in Toscana Roberto Tortoli, pagherà 875,08 euro per sei mesi l' anno, dal 1° aprile al 30 ottobre.
Cifra che arriverà a 910,34 euro nel 2020. Un' inezia rispetto ai prevedibili introiti di un chiosco in una spiaggia molto frequentata e anche molto lontana dal paese e da altre attività commerciali. Come un' inezia sono i 2.000 euro che pagherà la società che si è aggiudicata 1500 metri quadri della spiaggia di Ficogrande*, quella dove insistono i pochi alberghi dell' isola e che conta già una piccola porzione destinata a lettini e ombrelloni.
Tutte cifre tarate sulle tariffe minime di una legge regionale del 1989. Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni prova a correre ai ripari invocando motivi di sicurezza: «Ho sempre dato parere negativo a queste concessioni, come si vede dal piano spiagge che abbiamo mandato alla Regione per l' approvazione del conmissario. Ho appena firmato un' ordinanza che vieta, almeno nelle calette dove si accede solo con strade da cui è difficile la fuga, il montaggio di qualsiasi tipo di struttura. Altro non posso fare»


*Nota del direttore di Eolienews. L'articolista cita Ficogrande ma in realtà è Scari.

domenica 3 luglio 2016

Una mostra al chiostro normanno e due libri al Centro studi. Gli eventi si svolgeranno con la collaborazione del Centro Studi e sponsorizzati da Eolnet e da Federalberghi Isole Eolie

Il chiostro normanno

Il chiostro normanno

Comunicato

Due libri e una mostra (assai particolare), presenti i loro Autori, sono i soggetti di un evento che si svolgerà a Lipari (ME) il 15 luglio al Centro Studi Eoliano e poi, fino a domenica 31 luglio, al Chiostro Normanno della Cattedrale di San Bartolomeo, coinvolgendo due studiosi di politica sociale e statistica e un artista.

Ilvo Diamanti, docente a Urbino e a Parigi, direttore scientifico dell’Istituto di ricerche demoscopiche Demos. editorialista de La Repubblica, e Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, collabora con Giovanni Floris al programma Di Martedì, e precedentemente al programma Ballarò, oltre a curare la rubrica settimanale Scenari del Corriere della Sera, presenteranno i loro ultimi libri, rispettivamente: “Password. Renzi, la Juve e altre questioni italiane” (Feltrinelli), e “Dare i numeri. Le percezioni sbagliate sulla realtà sociale” (EDB ). Il terzo protagonista è l’artista sperimentale Pino Guzzonato che realizzerà un intervento site specific nel Chiostro Normanno della cattedrale di Lipari, rilevando con le sue “carte” le forme medievali degli straordinari capitelli, risalenti alla cultura figurativa benedettina cluniacense.

Nando Pagnoncelli
Nando Pagnoncelli
Ilvo Diamanti
Ilvo Diamanti

Per capire perché i tre autori abbiano un luogo e un tempo comune, è necessario minimamente spiegare come Pino Guzzonato, con le sue “impronte” tracci i confini di un territorio comune che rende contigue le idee di “password” e di “percezione”.

Partiamo dalle impronte più ovvie, quelle digitali. Un’impronta digitale è una traccia lasciata dai “dermatoglifi” dell’ultima falange delle dita delle mani. Un “dermatoglifo” è il risultato dell’alternarsi di creste e solchi. Ogni impronta è unica e diversa da individuo a individuo, si forma definitivamente nel feto all’ottavo mese di gravidanza e non cambia per tutta la vita. In caso di lesioni, ricresce con le stesse caratteristiche.

Dunque le impronte sono certamente un dato di riconoscimento, una sorta di “password” che fornisce l’accesso ad un ambito personale, ad una certa area, ad una dimensione dell’essere.

Pino Guzzonato
Pino Guzzonato

Ma l’impronta è anche quella lasciata da un corpo rigido in una superficie morbida: l’impronta labile di un piede sulla sabbia bagnata della battigia o di uno scarpone sulla neve. “Impressione” è un termine polisemico: Nel contesto psicologico “impressione” può significare il momentaneo stato d’animo nei confronti di una situazione, come nel famoso quadro di Monet “Impression, soleil levant”; o, anche “ho l’impressione di essere antipatico”. Oppure, in ambito sociale, quello analizzato da professionisti come Ilvo Diamanti e Nando Pagnoncelli, “impressione” è traducibile in termini di “percezione”.

In arte, e nello specifico nel caso delle performance sperimentali di Pino Guzzonato, “impressione” è un gesto creativo. La polpa di cellulosa bagnata, applicata a superfici che, per loro caratteristiche hanno suscitato l’interesse dell’artista, ne rileva la forma in negativo. Poi, una volta asciutto, il calco viene separato dal corpo che l’ha generato e va a costituire un oggetto a se stante.

L’allestimento della mostra delle imprimiture di Guzzonato, “Password, Numeri, Impressioni”, a cura di Giovanna Grossato avrà luogo nello stesso Chiostro Normanno della Cattedrale di San Bartolomeo in cui sono state realizzate, al “castello” di Lipari, e rimarrà visibile al pubblico, fino a domenica 31 luglio 2016.

dare i  numerilibro diamanti

La mostra verrà illustrata, in concomitanza alla presentazione dei libri “Password” e “Dare i numeri” da parte degli stessi autori, Diamanti e Pagnoncelli, al Centro Studi Eoliano di Lipari, venerdì 15 luglio.

L’evento è stato reso possibile grazie al sostegno e al contributo di Federaberghi Isole Eolie, (www.eoliehotel.com), sempre sensibile allo sviluppo delle attività culturali nelle Isole Eolie, e di Eolnet srl (www.eolnet.it) di Lipari, che dal 2002 si occupa di innovazione tecnologica e di servizi per il turismo nell’arcipelago eoliano.

Un particolare ringraziamento a Mons. Gaetano Sardella che ha reso disponibile alla performance artistica e all’allestimento di Pino Guzzonato il prezioso Chiostro Normanno della Cattedrale di San Bartolomeo.

MareFestival – Premio Troisi: anteprima a Messina con il soprano Chiara Taigi

Chiara TaigiMESSINA – Sarà il soprano di respiro internazionale Chiara Taigi la guest star dell’anteprima di MareFestival – Premio Troisi, quest’anno giunto alla V edizione, che sarà presentata in occasione di un spettacolo, martedì 5 luglio alle ore 21.00, nella Scalinata dell’Atrio di Palazzo Zanca. Cinema, musica e moda gli ingredienti di una serata, promossa in collaborazione con l’assessore alla Cultura del Comune di Messina Daniela Ursino: saranno esposti cinque David di Donatello degli anni ’70 destinati a celebri attori tra cui Al Pacino e Liza Minnelli e mai ritirati, concessi dal commissario straodinario della Città Metropolitana, Filippo Romano.
Una preziosa occasione per annunciare gli ospiti e illustrare il programma di MareFestival, che si svolgerà a Milazzo il 19 luglio e a Salina dal 20 al 24 luglio per un totale di sei giorni di appuntamenti.  
La kermesse, con madrina Maria Grazia Cucinotta, è promossa dall’associazione Prima Sicilia, diretta dal giornalista Massimiliano Cavaleri e patrocinata dai Comuni di Messina, Santa Marina Salina, Malfa e Milazzo, dalla Città Metropolitana di Messina e CRAL Messina.MareFestival – Premio Troisi, quest’anno giunto alla V edizione, che sarà presentata in occasione di un spettacolo, martedì 5 luglio alle ore 21.00, nella Scalinata dell’Atrio di Palazzo Zanca. Cinema, musica e moda gli ingredienti di una serata, promossa in collaborazione con l’assessore alla Cultura del Comune di Messina Daniela Ursino: saranno esposti cinque David di Donatello degli anni ’70destinati a celebri attori tra cui Al Pacino e Liza Minnelli e mai ritirati, concessi dal commissario straodinario della Città Metropolitana, Filippo Romano.

Prenderanno parte alla manifestazione, presentata da Cavaleri e dalla giornalista Marika Micalizzi, il sindaco di Milazzo Giovanni Formica insieme con gli assessori Salvatore Presti e Piera Trimboli; il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo; il presidente del CRAL Messina Gaetano Antonazzo; il presidente dell’associazione di albergatori Isola Verde e Federalberghi Eolie Giovani Giuseppe Siracusano; il direttore vendite di Gicap Spa Giovanni Capone; un rappresentante di Caronte & Tourist.
Sul “palco” della Scalinata, oltre alla Taigi, si esibiranno il chitarrista Gianluca Rando con le cantanti Carla Andaloro e Pamela Catanzaro per un omaggio a Liza Minnelli, arricchito da una coreografia dello Studio Danza di Mariangela Bonanno curata da Alice Rella; il tenore Nero Toscano per un omaggi a Massimo Troisi; a sfilare gli abiti di Vog, le t-shirt gioiello di Tella Tella e le creazioni di Carlotta Vivaldi Couture, occhiali Ottica Mondello, acconciature Compagnia della Bellezza Gentile Group, make up Rimodella; sarà allestita una mostra con i divi della Rassegna dell’Irrera a Mare immortalati da Michelangelo Vizzini; un momento sarà dedicato all’autismo con l’associazione no profit Ali di Cristallo.
MareFestival si svolge in collaborazione con Gicap, Sicily By Car, Trenitalia, Caronte & Tourist, Saccne Rete Ip, Mohd, Armando Arcovito, Damiano Malfi, Rent Car Messina, TarNav, Eolian Shuttle, Ram, Parco Corolla, Gival, Giucla, Di Pane, Donna Più, Elleauto Peugeot, Albertour, A’Biddikkia, Sibeg Coca Cola, Il Ciclope, Bonomo Srl, LesPapagayo, Treemedical, Adige Car Center, Trattoria Cucinotta, Cot; gli albeghi CapoFaro Resort & Malvasia, Ravesi, Signum, Arcangelo, Eolian Milazzo, Hotel Milazzo, Petit, Cassisi; i ristoranti La Baia, Il Gambero, Portobello, Riconco, Cucuncio, Tinkitè, A Lumeredda, Marina del Nettuno.

La “signora dei vulcani” innamorata di Lipari

(da La città di Salerno) 
Nascere. all’ombra del grande Vesuvio, tracciare un percorso di esplosione creativa e approdare lungo l’arco vulcanico eoliano, seguendo, idealmente, la linea magmatica del proprio estro.
Quella di Loredana Salzano è la bella storia rappresentata da “Nostrasignoradeivulcani”, è la storia della creatrice de “L’alice attonita”, di un’artista totale che da Nocera Inferiore si è trasferita a Lipari. Ceramica, pittura, design, poesia. L’immaginazione della Salzano ricopre ogni settore dell’arte. Sin da ragazza, dopo gli studi classici al Vico di Nocera, frequenta le botteghe di importanti artisti campani: Ugo Marano, Wanda Fascina, Pietro Lista, Solimene. 
«Ho fatto molti corsi di ceramica tra Vietri e Salerno – racconta – L’arte, all’inizio, l’ho coltivata in maniera privata. C’è molto della Costiera, molto del salernitano. Un’origine che poi è stata contaminata. Da piccola andavo quasi sempre a Cetara, la Costiera mi ha ispirata. Cetara all’epoca era la più autentica. Mio padre pescava e mi lasciava sulla spiaggia. Ho conosciuto una serie di personaggi e di artisti che lavoravano in Costiera e ho sviluppato un legame molto forte con il mare e la tradizione della ceramica. Invece da casa mia si vedeva il Vesuvio». 
Acqua di mare e fuoco, le due anime di un’artista che ben presto disegna una “via dei vulcani” che la porterà alle Eolie. Una generazione nocerina fortunata, quella di Loredana Salzano, e un liceo classico Vico, vera e propria fucina di talenti. Ma Loredana Salzano decide di lasciare la Campania e si trasferisce in Sicilia. Da lì, inizia il suo nuovo percorso artistico. «Ero di fronte alle Eolie, nel 2002 c’è stata un’esplosione dell’Etna che ha portato una microsabbia su tutto il paese. I balconi erano pieni di questa bellissima sabbia, da lì ho iniziato a fare un primo quadro materico con colori misti. Ho realizzato così “Onda anomala” e poi “Etna notte”. Ho preso ad utilizzare sabbia, cose che trovavo anche a mare, una commistione tra diversi tipi di materiale su tela e tavola: il supporto per me è vario. Deve passare l’impatto emotivo, il messaggio. La tecnica è marginale, fondamentale è l’idea. Al contatto con questa terra molto simile alla mia per certi aspetti, diversa per altri, ho avuto modo di far decantare le cose, farle venire fuori. Nel 2004 mi sono definitivamente trasferita a Lipari. Mi lega a queste terre il forte impatto emotivo che ti dà la natura allo stato brado. Queste isole siciliane ti danno l’idea della natura che domina l’uomo».
La sua prima personale a Stromboli, dal titolo “Nostrasignoradeivulcani”, le fa guadagnare l’omonimo appellativo: questi, gli anni dove i vulcani sono il tema ricorrente. Adesso, Salzano –
che è in mostra dal 25 giugno con due sue opere (Vacuum Lux sine Luce, presentate alla Biennale di Roma) nella collettiva “Il rito della luce” a Castel di Tusa – si sta preparando per la Biennale di Filicudi, la più piccola del mondo che avrà inizio il 17 agosto.

Frasi

Non mi lasciare andar via. Prova a tenermi. Trattienimi anche se sembra che voglia scappare. Voglio restare, davvero, ma ho bisogno di esser presa per mano e di essere aiutata ad amare. Aiutami ad amare, non sono brava con gli abbracci e nemmeno con le parole. Non sono brava con gli appuntamenti e con le promesse e quando provo ad essere dolce mi viene il mal di pancia. Però vorrei tentare, almeno stavolta, per via del tuo modo di guardare ancora attentamente le cose che ti circondano da sempre e per via della tua bella schiena. Non mi lasciare.
(Susanna Casciani)

Ospedali Riuniti. La politica dei due forni brucia Milazzo.

E’ semplicemente vergognoso come si sia voluto mortificare la città di Milazzo ed il comprensorio della Valle del Mela con la prevista ristrutturazione della rete ospedaliera di Milazzo – Barcellona e Lipari. 
Mentre il Sindaco Formica dormiva sonni tranquilli, i suoi alleati in giunta hanno colpito a morte l’Ospedale Fogliani. Ancora riecheggiano le parole del primo cittadino quando in aula rassicurava tutti. “ Le riunioni dell’Asp e la nota diffusa non hanno alcun valore. Non era necessario essere presente alle riunioni con il Sindaco di Barcellona ed il Dottor Sirna, la legge dice ben altro”. Adesso cosa dirà il nostro primo cittadino?. Si candida di diritto a passare alla storia come il Sindaco che è riuscito a cancellare l’Ospedale di Milazzo. Il suo accordo politico con i PDR, in giunta sia a Milazzo e Barcellona, ha un prezzo troppo alto da pagare per la nostra città. Bisogna bloccare immediatamente questa vergognosa ristrutturazione e non possiamo fidarci di chi va a braccetto con il nemico. Le dichiarazioni di oggi dell’On. Picciolo, danno chiaro il senso di come deve andare a finire. In passato i milazzesi sono stati pronti a fare le barricate per impedire simili scempi ed è ora di tornare a fare fronte comune. Abbiamo, insieme ai colleghi dell’opposizione, richiesto una immediata convocazione del Consiglio comunale e ci auguriamo che il Presidente del Consiglio lo convochi nei primi giorni della prossima settimana. Siamo pronti ad occupare l’aula consiliare come presa di posizione forte nei confronti dell’arroganza del Governo regionale e di qualche deputato che con Milazzo non ha nulla a che spartire anche se gestisce con il suo partito settori fondamentali. Pneumologia, Medicina e Psichiatria portati via. Milazzesi sveglia. 
Qui ci portano via anche il diritto a curare la nostra salute.
Milazzo Futura - Citta Attiva

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 3 Luglio

Eolienews augura Buon Compleanno a Graziella Biviano, Armando Esposito, Cesira Emma.

LA PAROLA. Video - Commento al Vangelo di domenica 3 luglio 2016

A cura di monsignor Renato Tomasi, arciprete abate di Santa Maria in Colle, Bassano.

sabato 2 luglio 2016

Portinente nel registro delle eredità immateriali della Sicilia. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

C'è una catanese, manager di Artsana, tra le vittime nell'attentato di Dacca

(da gds.it) C'è anche una siciliana tra le vittime dell'attentato al ristorante di Dacca, in Bangladesh. Si tratta di una donna catanese, residente proprio nella città asiatica, Adele Puglisi, 54 anni, che si trovava nell'"Holey Artisan Bakery" assaltato dai terroristi.
La Farnesina informa che i connazionali deceduti nell'attacco terroristico di questa notte a Dacca sono Nadia Benedetti, imprenditrice tessile, di Viterbo; Cristian Rossi, di 47 anni, manager, di Feletto Umberto (Udine) Marco Tondat, imprenditore tessile, di Cordovado (Pordenone); Adele Puglisi, imprenditrice, della provincia di Catania; Claudia Maria D'Antona, di Torino; Simona Monti, di 33 anni, di Magliano Sabina (Rieti), Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Rivoli e Claudio Cappelli.
I familiari e gli amici non avevano avuto più notizie di Adele da due giorni. A vederla nel locale alcuni superstiti tra cui uno chef italo-argentino, Diego Rossini, secondo il quale la donna doveva ripartire proprio oggi per la Sicilia. Altro testimone a ricordarsi di lei è lo chef Jacopo Bioni. Pare che la donna, manager della sede Artsana di Dacca (la grossa azienda di produzione di articoli sanitari), avesse appuntamento con alcune persone proprio al locale.
Probabilmente la cena a cui ha partecipato era per salutare una sua amica, Nadia Benedetti, anche lei uccisa dai terroristi, prima di partire dal Bangladesh per la Sicilia. Il suo rientro a Catania era previsto tra stasera e domani, e suo fratello e i suoi amici si stavano organizzando per accoglierla.
"La vedevamo 20 giorni l'anno, era sempre in giro per il mondo per il suo lavoro". Così un vicino di casa parla di Adele Puglisi. Non era sposata e non aveva figli. Abitava in un antico palazzo di una stretta via nello storico rione del Fortino a Catania, dove sarebbe dovuta ritornare nei prossimi giorni.
Accanto alla sua c'è la casa di suo fratello, che vive però a Punta Secca, la frazione di Santa Croce di Camerina, nel Ragusano, diventata famosa perché tra le location del 'Commissario Montalbano'. Nel palazzo non c'è un citofono e i cognomi quasi illeggibili sono scritti su una tavoletta di legno."Era una donna riservata e cortese - afferma affacciato da un balcone un dirimpettaio - la conoscevo da anni, ma qui c'era sempre poco: stava alcuni giorni e poi ripartiva, era sempre impegnata all'estero per lavoro".

Festeggiamenti per la Madonna delle Grazie a Vulcano

Rifiuti. Sidoti "dà i numeri"...in attesa del nuovo piano finanziario

Riceviamo e pubblichiamo:
Vorrei ritornare sull’argomento RIFIUTI ma solo per fare chiarezza prima di tutto sui numeri da me pubblicati qualche giorno fa e contenuti nel Piano Economico Finanziario (PEF 2015) redatto dalla SRR e approvato dagli organi dell’Ente:
Riepilogo costi Euro 5.046.507,48 che viene coperto dalle seguenti entrate:
1. Ex Tarsu Euro 2.678.930,60 pari al 53% del costo complessivo
2. Contributo Regione costo trasporto Euro 2.060.000 pari al 41% del costo complessivo
3. Differenza da reperire Euro 307.576,88 pari al 6% del costo complessivo.
La differenza da reperire rappresenta quella parte di costo che deve essere coperto da altre tipologie di entrate: esempio introiti da Consorzi (stimati in PEF 2015 pari ad Euro 151mila) o altra tipologia di ricavo (noleggi? etc).
Se rapportiamo il valore complessivo di questa “diversa entrata” di Euro 307.576,88:
- Al totale del costo del servizio otteniamo il 6%;
- Al totale del costo del servizio – contributo trasporto otteniamo una percentuale del 10%;
Mentre il totale delle entrate da Consorzi stimati da PEF in Euro 151.188 se rapportati:
- Al totale del costo del servizio otteniamo il 3%;
- Al totale del costo del servizio – contributo trasporto otteniamo una percentuale del 5%;
Insomma percentuale dimezzate e veramente poco significative.
Visto che il 2015 è passato si dovrebbero verificare i dati annuale 2016 stimati e quelli del consuntivo del primo semestre.
Ci sono variabili importanti nei costi del servizio: trasferimento in altra discarica oltre che, forse, la diminuzione e/o azzeramento del contributo regionale costo trasporto.
A tal proposito “il Ragioniere Generale del Comune di Lipari, Dott. Francesco Subba, in una Sua nota, sollecitava gli organi politici ad approvare al più presto il nuovo piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti 2016 . Subba, infatti, ricordava che per il 2016 e seguenti il Settore/Servizio doveva operare e proporre al consiglio Comunale entro il 28 febbraio 2016 un nuovo Piano Finanziario che contemplasse costi non superiori a quelli sostenuti nell’anno 2014, ad eccezione di quelli previsti per investimenti, per la distruzione e trasformazione dell’umido in luogo attraverso impianti di biocelle per l’essiccazione”.
Ad oggi non ho riscontrato alcuna risposta in merito a tale richiesta del Dirigente Comunale.
Angelo Sidoti

Sul traghetto tutti giù dal treno. In vigore da ieri il provvedimento di Rfi: durante l’attraversamento dello Stretto le carrozze devono restare vuote

Ennesimo schiaffo alla continuità territoriale. Durante il traghettamento dei treni sullo Stretto di Messina i viaggiatori dovranno obbligatoriamente sostare sul ponte passeggeri della nave e non rimanere, nel ponte binari, a bordo delle carrozze. Se ciò non avverrà, non sarà possibile la partenza della nave traghetto. 
A comunicarlo solo ieri, nello stesso giorno in cui entrano in vigore le nuove disposizioni, l’ufficio stampa di Rfi, richiamando norme internazionali in materia di sicurezza della navigazione. 
Le disposizioni sono state ribadite dalla Capitaneria di Porto di Messina durante l’ultima visita fatta a bordo di una delle unità navali di Rfi. 
«La società ferroviaria – si legge in una nota – ha già attivato un tavolo tecnico presso le sedi competenti. Sono in corso approfondimenti per individuare la migliore soluzione per continuare ad assicurare alle persone a ridotta mobilità e con disabilità il servizio di assistenza, temporaneamente sospeso». Sospese, infatti, tutte le prenotazioni da parte dei disabili

Da una spiaggetta a Pignataro, volontari rimuovono un enorme quantitativo di rifiuti


Davvero incredibile il quantitativo di rifiuti vari che un gruppetto di volontari ha rimosso stamane, in un paio d'ore, dalla spiaggetta di Pignataro, quella sottostante, in linea d'aria, alla rotonda stradale. 
Sotto il sole cocente, con il supporto di un mezzo messo a disposizione dal sindaco Marco Giorgianni e di uno scarrabile, i volontari, ai quali va sucuramente un plauso, hanno rimosso di tutto, oltre ad un "disboscamento" dell'area. Inutile fare un elenco, le foto sono più che eloquenti

Lipari, torna a splendere la Chiesetta del Purgatorio dopo il restauro conservativo degli esterni

Cerimonia ieri sera di inaugurazione e presentazione ai cittadini delle opere di restauro conservativo effettuate nella Chiesetta delle Anime del Purgatorio a Marina Corta.
Un intervento, realizzato grazie all'impegno profuso dall'Associazione 
” SS. Cosma e Damiano”, presieduta da Cosimo Lo Re, da don Giuseppe Mirabito, dall’ing. Emanuele Carnevale e che si è avvalso del contributo degli eoliani (anche di quelli residenti all'estero) e del prezioso aiuto delle ditte Tradimat di Villafranca ed Edilcisa che hanno fornito gratuitamente le materie prime per i lavori.
In futuro si punta a recuperare anche gli interni e i scantinati delle "decime". 

Frasi

Il vero amore vive dentro l'abbraccio di un eterno infinito.
(Angela Randisi)

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 2 Luglio

Eolienews augura Buon Compleanno a Tiziana Subba, Damiano Ziino, Giuseppe Lena, Pino Bertè, Antonino Barca, Orazio Zagami, Alessio Giunta, Noemi Mangano, Giuditta Famularo, Federica De Salvo, Grazia Riganò, Angela Merlino, Giorgia Parisi, Tindara Lo Surdo, Angelo Sorace e Ilenia Natoli

Incredibile a Lipari. Luci spente, elicottero del 118 atterra e riparte al buio. Ma le luci sono perfettamente funzionanti!



E' semplicemente incredibile quanto accaduto la  notte appena trascorsa a  Lipari. L'elicottero del 118, intervenuto per  trasferire in altra struttura una signora che si è rotta  il femore, in seguito ad  una caduta, è atterrato e ripartito con le luci dell'elipista, attigua all'ospedale, spente. La donna è stata imbarcata alla luce delle torce.
Eppure, come appurato nelle  immediatezze dell'evento da un tecnico che è intervenuto, l'impianto (vedi foto) è perfettamente funzionante.
Ed allora, cosa è accaduto? Una unità in servizio al pronto soccorso inviata sull'elipista per accendere le luci (a  che titolo, e con quali rischi?) non è riuscita a farlo.
Ci chiediamo. E' logico che si debba inviare sulla pista(distante un centinaio di metri dal Ps) un componente del team ospedaliero in servizio? E tornando all'accaduto, non la si può certo colpevolizzare. Non crediamo, infatti, rientri nelle sue  mansioni attivare l'impianto luci.
Detto questo, ed evidenziato il "disguido", crediamo occorra trovare una soluzione, anche per evitare rischi ad elicotteristi, paziente e perchè no anche al "delegato" di turno.
Due ci sembrano le soluzioni:
1) Fare in modo che le luci possano essere accese direttamente dal velivolo del 118 che deve atterrare
2) Fare in modo che  le luci possano essere accese direttamente, tramite un pulsante o qualcosa di simile, direttamente dall'interno del pronto soccorso.

venerdì 1 luglio 2016

Lo scooter di Giambò trasformato in "carcassa". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Portinente nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia. Il grazie di Francesco Valastro

Egr. Direttore,
Ho voluto attendere un pò, prima di intervenire, nella speranza di leggere sui vs. giornali la pur minima reazione alla strabiliante notizia dell'iscrizione della spiaggia di Portinenti in uno dei sei libri del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia. 
Penso che tutti i Liparoti dovrebbero ringraziare queste due meravigliose donne che sono riuscite ad  raggiungere questo difficile traguardo, dopo un lungo e periglioso cammino pieno di ostacoli, sapientemente disseminati dalla nota burocrazia. Spero che questo importantissimo riconoscimento sia da sprone per il ripascimento della spiaggia ed eviti che venga perpetrato lo scempio di Acquacalda.
Grazie Professoresse, spero che tutta la comunità vi sia riconoscente.
Francesco Valastro 

Ludica Lipari, il bilancio della stagione e l'occhio al futuro per rilanciare il calcio nell'isola

torneo città di lipari 1

Comunicato Stampa

Sceso il sipario sulla 9^ Edizione del Torneo “Città di Lipari”, evento che anche quest’anno ha visto come principali attori partecipanti i giovani calciatori delle categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti delle società Ludica Lipari, Folgore Milazzo e Pol. Malfa.

torneo città di lipari 2Edizione 2016 associata alla 1^ Edizione del Memorial “Bartolo Merrina”, l’indimenticabile giocatore e Mister del glorioso C.S. Lipari che i dirigenti della Ludica, unitamente ai bimbi alle loro famiglie, all’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco di Lipari Marco Giorgianni ed ai familiari dello stesso Mister Merrina, hanno voluto ricordare.

torneo città di lipari 3Commovente il ricordo e davvero profonde le parole pronunziate dalla moglie Sig.ra Graziella, dalle figlie Alessandra e Anna, e dal genero Bartolo Ziino intervenuti unitamente ai nipoti Francesco e Diana. Parole inoltre di elogio per l’operato dei Mister e Dirigenti della Ludica Lipari cui il Mister Merrina era molto legato, raccomandando persino alla sua famiglia di stare vicino alla società liparese perché riconoscente del progetto educativo e sportivo portato avanti dalla stessa.

Una stagione sportiva di transizione quella vissuta quest’anno, poiché nonostante la solita conferma del lavoro svolto dai tecnici nelle categorie di base, dopo diversi anni non si è riusciti a formare un gruppo per disputare un campionato giovanile ad 11, e quindi alla fine s’è deciso di optare per il calcio a 5 con la categoria Giovanissimi che, al primo anno di campionato, ha subito centrato i play off, perdendo solo in semifinale. Finita la fase invernale continuano per il terzo anno consecutivo anche i corsi estivi di Scuola Calcio presso il campo di Lipari.

torneo città di lipari 4Continua inoltre il dialogo con l’Amministrazione Comunale per portare avanti un serio progetto di sviluppo sportivo in ambito calcistico. Proprio nei giorni scorsi infatti è avvenuto un incontro, promosso dal Vice Sindaco Gaetano Orto, con la Dirigenza della società, il Sindaco Marco Giorgianni ed i responsabili del Milan Camp per il Sud Italia. Sul tavolo l’organizzazione per l’estate 2017 proprio a Lipari di un Milan Camp presso la struttura eoliana. Proposta che è stata accolta positivamente dalla società A.C. Milan e che sicuramente sarà da stimolo ai diversi attori affinché il calcio a Lipari ricominci ad entusiasmare come una volta.

Per quanto riguarda la ristrutturazione del campo “Franchino Monteleone” invece sempre grazie alla volontà del Sindaco Giorgianni e del Vice Sindaco Orto con il supporto dell’Ufficio Tecnico Comunale, visto il D. Legge 185/2015 convertito con la Legge n.9/2016, è stato presentato il progetto esecutivo di riqualificazione della struttura sportiva che prevede l’inerbamento in sintetico nonché l’ammodernamento degli spogliatoi e la messa a norma degli spalti, insomma un importante restyling per la struttura sportiva, perché come diceva lo scrittore Albert Camus “Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio”.

Grande Guerra (1915-18) I caduti eoliani (rubrica a cura di Giuseppe Cirino) : ACQUARO MARINO

CADUTO EOLIANO NELLA GRANDE GUERRA SOLDATO ACQUARO MARINO
29 GIUGNO 1916 – 29 GIUGNO 2016
Acquaro Marino  nato a Lipari (Quattropani) il 16 settembre 1893 – distretto militare di Messina
Soldato del 20° Reggimento di Fanteria
Disperso il 29/06/1916 sul monte San Michele in combattimento all’età di 23 anni.
Sepoltura: Ignota

Unità di appartenenza
Brigata Brescia – 19 ° / 20° Reggimento di Fanteria


La Brigata Brescia era costituita dal 19° e 20° reggimento di Fanteria  aventi sede in tempo di pace a Monteleone Calabro 19° e a Reggio Calabria il 20°
Distretti di reclutamento: Belluno Bologna, Cefalù, Cosenza, Firenze , Parma, Monza, Reggio Calabria, Sacile e Salerno.
Anno 1915
Dal 9 Giugno al 10 Agosto, partecipa alle operazioni Monte Fortin e Monte Cappuccio

Anno 1916
Dal 1° gennaio al 14 è stata impiegata sul Monte San Martino (Cima 4 e Cima 3); dal 30 gennaio al 19 febbraio (Cima 3 e Cima 4); dal 10 marzo al 7 aprile  e dal 28 aprile al 19 maggio sul Monte San Michele; dal 5 al 29 giugno sulla Cima1 e Cima 2 del San Michele; dal 15 al 25 agosto a Pecika – Segeti ; dal 12 settembre al 24 ottobre a Vizinti –Cave Devetaki; dal 24 ottobre al 24 novembre Vizinti –Cave Devetaki q.187; dal 13 al 31 dicembre Castagneviza.

Anno 1917
La permanenza i periodi di permanenza  in zona operazioni di nell’anno  1917 sono stati i seguenti: dal 7 al 21 febbraio Castagneviza; dal 5 al 21 marzo e dall’1 al 25 maggio Pecinka – Fajti;  dal 4 al 7 giugno settore di Flondar; dal 18 luglio al 7 agosto Doblar, Valle Rio e Cigni; dal 20 agosto all’11 settembre Kambresco, Leupa, Okroglo; dal 20 settembre al 30 novembre q.800 Bate/ Bansizza, Nakobil, Plava, Monte Fortin, Farra, Talmassons, S. Vendemmiano e Limena.

Anno 1918
Dal 30 maggio al 15 luglio, la Brescia è stata impiegata sul Fronte Francese (Vanquois e Bois de Courton); dal 16 settembre all’11 novembre Fismes, Paars, Sisonne,  Aouste, Mosa.

Alla fine della Guerra le perdite della Brigata Brescia ammonteranno secondo un calcolo approssimativo dei riassunti del diario di guerra della Brescia a:

19° Reggimento
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
94
166
68/63
1481
7842
3833

20° Reggimento
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
81
166
51/40
1421
6208
3697


Dai riassunti dei diari di guerra della brigata Brescia:

“ Il 29 giugno l’attacco Austriaco contro il  S. Michele, preparato con lancio di gas venefici, coinvolse il 1° battaglione del 19° Reggimento ed il il 2° del 20° che, unitamente 2° battaglione del 48° Reggimento, difendevano le trincee presso la Cima 1 e 2. Benché decimati i battaglioni della Brigata, con furioso ritorno offensivo, ripresero le trincee momentaneamente perdute catturando un centinaio di prigionieri.
Le perdite  sofferte nella giornata dai due battaglioni ammonterano a 1200 uomini,  dei quali 32 ufficiali.
Il magnifico contegno mantenuto dai fanti anche in quell’occasione, è ricordato dalla motivazione  delle medaglia d’argento concessa alla bandiera dei due reggimenti.”

Esaurito lo slancio iniziale della Strafexpedition (Spedizione punitiva) portata avanti dagli austriaci nel settore del Trentino, con la parziale stabilizzazione del fronte i due schieramenti belligeranti cercarono di consolidare le rispettive posizioni. Gli italiani nei primi di giugno del 1916, disimpegnarono una consistente parte delle unità spostate nel Trentino per arginare la rottura del fronte sulle rispettive posizioni iniziali della settore Carsico. Era piena convinzione del Generale Cadorna e del suo stato maggiore che la guerra sarebbe stata vinta proprio sull’Altipiano Di Asiago e nei settori periferici dei Sette Comuni.
Sentendo forte la pressione italiana portata avanti con consistenti azioni dimostrative sulle alture intorno Gorizia per tutta la metà del mese di giugno, iI generale austriaco Boreoviec cercò di rafforzare e consolidare le preziose posizioni attenute sul Monte San Michele e ordino perciò ai suoi reparti di preparare un attacco per il 29 giugno.                               Il numero di unità ed uomini impiegati nell’azione non aveva nulla di eccezionale rispetto alle precedenti battaglie ma la data del 29 giugno 1916 rimarrà tristemente famosa per l’impiego dei gas venefici (cloro e fosgene) utilizzati dagli austriaci per la prima volta sul fronte italiano.
Alle ore 5:15 del mattino furono aperte le più di 6000 bombole contenente la nuvola mortale che in breve tempo calò dalle cime sulle posizioni dei triceramenti italiani.
Fu stimato che in pochi minuti tempo morino circa 2000 soldati italiani. Dopo la battaglia  intere unità vennero ritrovate all’interno delle trincee e nelle loro postazioni  con gli equipaggiamenti ancora addosso quasi come se dormissero. Non avevano avuto neanche il tempo di indossare le inadeguate e poche maschere antigas distribuite dal nostro esercito.
La ferocia austriaca non lasciò scampo ai pochi superstiti rimasti intossicati ed ustionati dai gas , infatti i primi battaglioni Ungheresi penetrati senza alcun problema nei trinceramenti di prima linea, finirono i poveri fanti italiani a colpi di mazza ferrata.
L’iniziale sbandamento e terrore generato nelle retrovie, fu prontamente arginato e grazie ad un potente bombardamento ed all’improvviso cambio del vento  che sposto da massa venefica verso le linee austriache, i fanti italiani con uno slancio di ira riuscirono a riconquistare parte delle posizioni perdute. Per azione dei loro stessi gas gli austriaci persero anche loro molti uomini. La crudeltà con cuoi gli austroungarici avevano finito i superstiti ai gas, suscito nei fanti italiani sconcerto e rabbia, tante che durante le contro offensive porte avanti per recuperare le posizioni, si cercò di non fare prigionieri, passando per le armi chiunque si arrendesse, soltanto i gruppi più consistenti furono risparmiati.

Il corpo del soldato Marino Acquaro originario della frazione di Quattropani, non fu mai ritrovato e dichiarato disperso, probabilmente sepolto come ignoto nel cimitero di Sdraussina.

Anche se la battaglia del San Michele non cambiò sostanzialmente, lo schieramento e l’assetto dei due eserciti, la ferocia dello scontro determino il comando italiano ad un maggiore impegno per la conquista di Gorizia e dei suoi Santi (monti che coronano la città) che culminerà nella 6^ Battaglia dell’Isonzo e nell’ennesimo bagno di sangue.

Soldati italiani vittime dei gas sul Monte San Michele  
(foto fondo Badoglio)


                                                       Maschera antigas italiana   1915/16                                 

                                                                  Mazza ferrata austriaca

Approfondimenti:
Al 19° Reggimento della Brigata Brescia apparteneva il poeta  Giuseppe Ungaretti arruolatosi volontario e salvatosi nella battaglia  del San Michele, poiché inviato per un periodo di riposo a Mariano del Friuli.
“Soldati
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” (Giuseppe Ungaretti)

Tratto dall’Espresso (La Grande Guerra 1915-1918) Racconto del soldato Antonio Santo Quintino Preite

La mattina, all’alba del 29 giugno 1916, l’artiglieria nostra incominciava a bombardare le linee nemiche, e tutto l’11° Corpo d’Armata stava pronto per andare all’assalto dalla parte di Monfalcone.
II 29° Reggimento, il 30°, il 19° ed il 20° Reggimento erano sul Monte Cappuccio, il 9° ed il 10° Reggimento Brigata Regina erano dalla parte di Duino, il 47° ed il 48° erano alla vallata fra il San Michele e il San Martino, e tutti dovevano andare all’assalto; e quattro Reggimenti altri erano di rincalzo a tutto l’11° Corpo d’Armata.
Il cimitero di Monfalcone (Fondo Arturo Busto)
Verso le ore 7.30 del mattino, l’artiglieria nostra bombardava le retrovie allungando sempre il tiro, acciocché i nostri possono avanzare.
Cinque minuti prima di andare all’assalto, gli Austriaci incominciarono a buttare gas asfissiante. L’artiglieria nemica a bombardare le nostre retrovie con granate cariche di gas asfissiante.
Non vedevi altro che una nube che camminava a passo d’uomo, abbassandosi appena due palmi da terra.
Appena questo gas arrivava alle nostre linee, i nostri, respirando di quel gas avvelenato, cadevano a terra morti.
Per cinque chilometri ormai erano quasi tutti morti, senza che nessuno si potè salvare.
La mia Compagnia e quasi tutto il 2° Battaglione non subirono nessuna perdita, causa che eravamo ad un posto avanzato, in contatto con le trincee nemiche, e perciò il gas non penetrò.
Del 48° Reggimento, che si trovava alla nostra destra vicino al Monte San Michele, quasi che restarono tutti i colpiti. Il Colonnello del 48°, che si trovava in un posto avanzato, ed avendo la maschera, si salvò, con qualche centinaia di soldati e graduati. Allora, veduto che il Reggimento era distrutto, di sua spontanea volontà prende una mitragliatrice, la piazza sulla trincea nostra, e incomincia a far fuoco, che gli Austriaci, sicuri che erano tutti morti gli Italiani, avanzavano col fucile. Già di quel punto, gli Austriaci furono costretti a retrocedere ma, una mezz’ora dopo, si vedevano gli Austriaci sul Monte Cappuccio avanzare dove erano i nostri del 29° e del 30° Reggimento che erano perfettamente colpiti di gas, e tutti giacevano a terra morti, e con mazze di ferro gli davano in testa, barbaramente, per farli morire più presto.
Una Compagnia di Austriaci, oltre 300 soldati e ufficiali, era arrivata alla nostra linea di resistenza, e stavano cominciando a rovesciare la linea, cioè a voltare le feritoie in viceversa, e i pezzi di artiglieria e quelli delle bombarde l’avevano rivoltati contro di noi; in quel momento che il nemico stava facendo quell’operazione, incominciarono ad arrivare i primi nostri rincalzi, che circondarono il nemico e, senza nessuna azione di resistenza, i nostri li fecero prigionieri.
In mezzo a quei prigionieri nemici, trovasi un Maggiore che li comandava, ed era leggermente ferito alla testa e al braccio. Fu portato al posto di medicazione nostro, dove fu medicato.
C’era un nostro Capitano che, per mezzo di certi sacchi pieni di aria, faceva respirare parecchi soldati che erano stati colpiti leggermente di gas avvelenato, e così per mezzo di quell’aria se ne salvarono parecchi.
Appena entrato il Maggiore, disse il Capitano medico verso il Maggiore: “Ma siete veramente barbari voi altri Austriaci, avete buttato questi gas per far morire tanti giovani, senza nemmeno che si potevano difendere!”.
Senza perdere un sol momento di tregua, si alza il Maggiore austriaco e dice: “Siete voi altri italiani barbari, perché avete messo fuori combattimento undici Battaglioni dei nostri soldati. La vostra artiglieria ha fatto strage di noi; ogni granata ci colpiva in pieno, che faceva saltare i soldati con le gambe e braccia, e certi squartati, e per questo noi altri Austriaci abbiamo dovuto servircene del gas ”. Sentendo ciò, il nostro ufficiale non parlò più.
Per due giorni e due notti, tutte le automobili, autocarri, carri e carrette, trasportavano dei soldati morti dal gas, che erano diventati neri come il carbon fossile, e li trasportavano al cimitero di Sdraussina, dove centinaia di soldati del Genio avevano aperte delle buche, e là dentro seppellirono tutti i nostri morti.

Immaginate che gran dispiacere sentivamo nell’animo nostro a vedere centinaia e centinaia di nostri fratelli morti, senza poter nemmeno vendicarsi col nemico e senza poter nemmeno scrivere per l’ultima volta ai loro cari.