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mercoledì 30 novembre 2016

Lipari a lutto per tre giorni. La Determina e il messaggio di cordoglio del sindaco Giorgianni


COMUNICATO STAMPA MESSAGGIO DI CORDOGLIO
 Il Sindaco, Marco Giorgianni, a nome personale, della Civica Amministrazione e della comunità liparese, esprime sentimenti di profondo cordoglio e commozione a fronte del triste evento occorso nella giornata di ieri a Messina sulla nave “Sansovino”, che ha scosso ed affranto i cuori e le menti per avere, tragicamente, spezzato la vita del nostro giovanissimo e carissimo concittadino D’Ambra Gaetano, unitamente a quella dei colleghi Micalizzi Christian e Parisi Santo, mentre, insieme, erano dediti a prestare servizio sul luogo di lavoro, associandosi alla immensa sofferenza delle rispettive famiglie. 
Con propria determina n.82 del 30/11/2016 è stato proclamato il “Lutto Cittadino” della Città di Lipari, nei giorni 30/11, 01 e 02/12/2016, in segno di rispetto e sentita partecipazione al dolore delle famiglie colpite dal drammatico evento e nel ricordo delle vittime che, in vita, hanno saputo elargire operoso servizio, concorrendo, con senso del dovere, grande dedizione e spirito di abnegazione, ad offrire un prezioso contributo allo sviluppo del territorio delle Eolie, nell’espletamento della loro meritevole professione. 
 Dalla Residenza Municipale, 30 novembre 2016 
 IL SINDACO (Marco Giorgianni)

Messina, parla Nino Lombardo il marittimo liparese sopravvissuto alla strage della Sansovino (da Repubblica.it): Così ne ho salvati due"

di Manuela Modica e Giorgio Ruta - Repubblica.it) 
Parla l'eroe della Sansovino. Il nostromo liparese Nino Lombardo racconta i drammatici momenti all'interno della nave dove sono morti tre marittimi: "Sono riuscito a tirarne fuori due, per gli altri era troppo tardi". E' sceso nella cassa stagna dove i colleghi erano intossicati, "ho messo la maschera, ma poi l'ossigeno è terminato e sono caduto. Da quel momento non ricordo più niente". 
Per visualizzare il video con l'intervista a Nino Lombardo cliccare sul sottostante link
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/messina-parla-il-marittimo-sopravvissuto-alla-strage-cosi-ne-ho-salvati-due/261037/261362

Lutto cittadino a Lipari: annullato incontro di Canneto ” Un Sì per l’Italia”

Comunicato
Si comunica alla cittadinanza che l’incontro previsto nella frazione di Canneto per il 01.12.2016, denominato ” Un Sì per l’Italia” è stato annullato.
La decisione a seguito della proclamazione del lutto cittadino, indetto per tre giorni, per le tragiche vicende di Messina, che hanno visto coinvolto un nostro concittadino, oltre ai suoi colleghi che operavano al servizio degli eoliani.
Il Sindaco
Marco Giorgianni

Carabinieri non abbandoneranno Panarea. Vi sarà una costante presenza

Dopo l'appello lanciato, anche attraverso l'Ansa, dall'operatrice turistica Pina Mandarano al Presidente della Repubblica, per garantire la presenza dell'Arma sull'isola, apprendiamo che "i carabinieri non abbandoneranno Panarea ed ogni allarmismo che giunge dall'isola è ingiustificato". 
E' chiaro il luogotenente Francesco Villari, comandante della stazione dell'Arma a Lipari.
"Giornalmente - ci ha dichiarato - una motovedetta raggiungerà Panarea e contestualmente un militare provvederà ad aprire l'ufficio per raccogliere eventuali denunce e/o segnalazioni. Inoltre, in ore diverse (anche notturne), nelle varie giornate, nostri uomini saranno presenti sull'isola. 

Sansovino posta sotto sequestro dall'Autorità Giudiziaria. Ma cosa è accaduto a bordo? Proviamo a spiegarlo

L'ingresso ai "locali sentina"
 Tutti si chiedono e ci chiedono come può essersi verificato il tragico evento sulla nave Sansovino.
Proviamo a ricostruire il tutto prendendo spunto dall'articolo che il collega Riccardo D'Andrea scrive sulla Gazzetta del sud di oggi
Come è risaputo il terribile incidente si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 15, al Molo Norimberga, dove la nave passeggeri di proprietà della Caronte&Tourist era attraccata. Una squadra di marittimi era impegnata in lavori di manutenzione. I componenti si sono recati nei "locali sentina", la parte situata più in basso nello scafo dell’imbarcazione. Hanno iniziato ad effettuare delle operazioni di pulizia di una cisterna. Ben presto, però, l’aria dei locali è divenuta irrespirabile, complici i gas nocivi che si sprigionavano in quel punto.
In base ad una prima ricostruzione, uno dei marittimi avrebbe accusato un malore e sarebbe caduto all’interno della vasca, stordito. La stessa cosa sarebbe capitata a un secondo lavoratore.
I colleghi, allarmati, hanno immediatamente cercato di soccorrerli, ma uno dopo l’altro le loro condizioni di salute hanno avuto un rapido peggioramento, sempre a causa delle sostanze tossiche inalate. È scattato quindi l’allarme, con richiesta d’intervento prima alla Guardia costiera e poi ai vigili del fuoco del Comando provinciale. Sul posto sono intervenute tre squadre del “115”.
Grazie all’utilizzo di autorespiratori, i soccorritori sono entrati nello stretto passaggio di imbocco della sentina, hanno estratto e consegnato al personale medico la squadra di operai che si trovava all’interno. Poco dopo, ha ispezionato i locali una squadra del Nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) per accertare il tipo di sostanza che ha provocato l’irreparabile. Nel frattempo, gli intossicati sono stati trasportati in elisoccorso nei vari ospedali cittadini, al Papardo, al Policlinico e al Piemonte.
Le condizioni di D'Ambra, Micalizzi e Parisi sono, purtroppo, rapidamente peggiorate, fino al decesso.

L’inchiesta
La magistratura ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. Titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci e il sostituto Federica Rende, che si avvalgono delle attività investigative di un pool formato dal Nucleo Nbcr e dai carabinieri del Ris, coordinati dalla Capitaneria di porto. 
Importanti i riscontri sul campo raccolti dal personale operante (ieri hanno operato fino a tarda notte), oltre alle testimonianze rese, in particolare, da chi si occupa della sicurezza della nave, posta sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria. Al momento, non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati e le ipotesi di reato sono omicidio colposo e lesioni.

Lipari: Tre giorni di lutto cittadino per i luttuosi fatti della Sansovino. Il cordoglio di Mattarella e Renzi

Tre giorni di lutto cittadino nel Comune di Lipari li ha indetti il sindaco Marco Giorgianni (a breve firmerà la determina) per i luttuosi fatti della nave Sansovino.
Un lutto cittadino che - come ci aveva già anticipato ieri sera da Palermo il sindaco - è per il liparese Gaetano D'Ambra ma anche per il marittimo Christian Micalizzi e l'operaio motorista Santo Parisi, anche questi deceduti ieri.
Si è voluto estendere il lutto anche ai due non eoliani in quanto impegnati sui mezzi che collegano le Eolie alla terraferma.
E’ ancora in condizioni gravissime Ferdinando Puccio, il marinaio di Palermo in fin di vita che ieri si trovava sulla nave ‘Sansovino’ al porto di Messina su cui sono morti tre operai, uccisi dalle esalazioni di gas all’interno della nave. Puccio è ricoverato nell’ospedale Piemonte di Messina, tenuto sotto ventilazione dai medici
IL CORDOGLIO:
Il presidente Mattarella: "Ogni morte sul lavoro è inaccettabile" "Prendo parte con commozione al dolore delle famiglie dei tre lavoratori di Messina e del marmista morto a Carrara. Ribadisco con forza l'esortazione a fare di tutto perché non si ripetano queste gravissime tragedie. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile in un paese come il nostro". È il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Renzi: "Ferita a Italia che lavora" Un dolore insopportabile, una ferita nel cuore dell'Italia che lavora". Lo afferma il premier Matteo Renzi esprimendo il cordoglio personale e del Governo alle famiglie delle vittime dell'incidente a Messina.

Dissesto in vico Venezia a Stromboli. Giuffrè inoltra segnalazione al sindaco

Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni.

Oggetto: Segnalazione dissesto della strada denominata Vico (Via) Venezia – Isola di Stromboli .
Gentile sig. Sindaco,
Con la presente nota intendo segnalarle le lamentele che mi giungono dagli abitanti di Vico Venezia, nell’isola di Stromboli, per il mancato ripristino della strada in oggetto. Lamentele e segnalazioni che sono state già rappresentate al nostro comune dagli stessi abitanti di detta via con tre distinte note a partire dal 2013, fino all’ultima del 05/09/2016.
Dissesto e mancata manutenzione che nella parte mediana della strada, verso il mare, risulta essere più accentuato. Per un tratto di almeno 30 metri lineari, il vico è totalmente dissestato e ricoperto di materiali vari che rendono difficoltoso e pericoloso il passaggio ed il transito dei pedoni.
Trattandosi anche di ‘ Via di Fuga’ in caso di eventuali onde anomale, il ripristino di una viabilità piena e corretta risulta essere indispensabile ed improcrastinabile.
Le chiedo, signor sindaco, di inviare sul posto dei tecnici per valutare la reale entità degli interventi da effettuare e conseguentemente predisporre quanto necessario per dare concrete risposte ai nostri cittadini.
Certo di un suo sollecito intervento in merito ed in attesa di suo gentile riscontro invio:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Consigliere Comunale di Lipari

Accadde oggi...alle Eolie

30/11/2011
Furto con scasso al Conti di Lipari. Asportati quattro computer. Allagato il piano superiore (foto e video)
http://eolienews.blogspot.it/2011/11/furto-con-scasso-al-conti-di-lipari.html

INCIDENTE MORTALE SULLA SANSOVINO. TONINO GENOVESE (CISL) E NINO ALIBRANDI (FIM CISL): «PENSIAMO ALLE FAMIGLIE E AL VALORE DEL LAVORO IN QUESTO TERRITORIO»

Siamo costernati e molto arrabbiati – hanno detto, a caldo, il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese e il segretario provinciale del Fim Cisl, Nino Alibrandi - Pensiamo alle famiglie, al valore del lavoro in questo territorio, a quanto non si debba mai abbassare la guardia. La sicurezza è il dovere del giorno prima non il rammarico per ciò che si doveva e poteva fare. Non bastano le leggi se non vengono applicate, non basta nessuna giustificazione e non esiste mai nessun motivo valido per non tutelare la salute dei lavoratori. Non esiste nessuna giustificazione economica né organizzativa».
Tonino Genovese e Nino Alibrandi si rivolgono anche alla Prefetto Ferrandino. «Convochi presso i suoi uffici il tavolo del lavoro già costituito, anche sulle tutele della sicurezza nel lavoro, presso l’ispettorato per dare concretezza agli atti conseguenti. Giusto e doveroso ricercare le responsabilità, ma quei lavoratori strappati ai loro affetti non torneranno a casa».

Oggi è Mercoledì 30 Novembre.


Alba dietro lo Strombolicchio (Stromboli)
Abitualmente in questo spazio auguriamo il buongiorno ai lettori. Ma oggi, ci vorrete scusare, ci limiteremo solo alla foto. Per noi, per gli eoliani, per la famiglia di Gaetano, sopratutto, non lo è di certo

martedì 29 novembre 2016

Sansovino: I nomi dei tre deceduti. Un altro è gravissimo. Aperte due inchieste

Il deceduto a bordo della Sansovino, gli altri due in ospedale
Tre morti, uno gravissimo (qualche ora fa era stato dato per deceduto) e due persone intossicate è il drammatico bilancio di un incidente a bordo del traghetto Siremar, Sansovino.
Hanno perso la vita Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina ; Gaetano D’Ambra, 27 anni, secondo ufficiale di coperta, di Lipari, Santo Parisi di Terrasini.
Ferdinando Puccio di Palermo è gravissimo, in ventilazione nell'ospedale Piemonte, come spiegano i medici del nosocomio

Su quanto accaduto due indagini: della Procura della Repubblica di Messina e della Capitaneria di porto. In più quella interna della società armatrice.

Terremoto, rientrati 9 vigili del fuoco. Tra questi Pannuccio e Cataliotti

Famiglia smentisce morte altro liparese su Sansovino. Nino Lombardo è soltanto ricoverato in osservazione

Su alcuni giornali on line anche nazionali è apparsa la notizia che tra i deceduti nella tragedia di Messina vi sarebbe anche il nostromo liparese, Nino Lombardo.
La famiglia smentisce categoricamente la notizia. 
"Si trova in osservazione e lo abbiamo sentito poco fa" - ci ha dichiarato il cognato Stefano Bertè.

Tragedia sulla Sansovino. Marittimi incastrati nel locale sentina. Il comunicato dei vigili del fuoco

N.B. Vigili del fuoco scrivono operai, in realtà un operaio e gli altri marittimi

Sarebbero quattro i morti sulla Sansovino. C'è anche il liparese Gaetano D'Ambra

Sarebbero saliti a quattro i deceduti della nave Sansovino. Una quarta persona, infatti, non sarebbe riuscito ad uscire dal grave stato in cui si trovava nel momento in cui è stato soccorso.
Purtroppo è stata confermata la tragica notizia del decesso del liparese Gaetano D'Ambra, 27 anni.
Una notizia resa adesso ufficiale anche attraverso le agenzie ma che circolava già qualche ora dopo l'incidente

Nativo di Lipari. Gaetano, diplomatosi all’Istituto Nautico “Caio Duilio”, da qualche anno era imbarcato sui mezzi della ex flotta Siremar (prima con Compagnia delle Isole ora con Società di Navigazione Siciliana). 
Da sempre innamorato del mare, passione trasmessagli dal padre Giovanni, ormeggiatore nei porti eoliani, era il primogenito di tre figli. 
Il 28 Giugno del 2014 si era unito in matrimonio con Emanuela Natoli nella chiesa di Quattropani.  
Due giorni fa era a Lipari per prendere parte ai festeggiamenti per il 32esimo compleanno di un amico. 
Sconvolto dalla notizia e vicino al dolore della famiglia il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che abbiamo raggiunto telefonicamente a Palermo. 
A Lipari - in occasione dei funerali del giovane – sè probabile che sia proclamato il lutto cittadino

Morti sulla Sansovino. Il cordoglio di SNS, del ministro Poletti e del sindaco Giorgianni

"E' con grande dolore che apprendiamo la notizia della morte di tre operai e del ferimento di un altro marittimo a bordo della nave "Sansovino" della Caronte & Tourist Isole Minori", scrive in una nota il gruppo Caronte&Tourist, la compagnia proprietaria della nave Sansovino. "Intendiamo esprimere vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte nell'incidente e presteremo la massima collaborazione affinché si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti - dicono - Nel frattempo abbiamo attivato una commissione interna d'inchiesta in modo da fare luce sull'accaduto nel più breve tempo possibile".
"Esprimo il mio cordoglio sincero e la mia vicinanza - dice il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - alle famiglie dei lavoratori vittime del gravissimo incidente che si e' verificato oggi sul traghetto Sansovino. Sono profondamente rattristato per questa tragedia che rappresenta un monito, per tutti, sulla necessita' di intensificare ancora di piu' l'impegno per la prevenzione degli infortuni e i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attivita' piu' rischiose. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".
Sconvolto dalla notizia e vicino al dolore delle famiglie il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che abbiamo raggiunto a Palermo.

A Lipari - in occasione dei funerali del giovane - sarà proclamato il lutto cittadino

Ci sarebbe un liparese tra i deceduti sulla Sansovino

Tre marinai morti e un altro rimasto gravemente intossicato. E’ il tragico bilancio del terribile incidente avvenuto oggi,sulla nave Sansovino della Siremar nel porto di Messina. Il dramma si è consumato durante i lavori di manutenzione di una cisterna
Uno dei marinai è deceduto sulla banchina, gli altri due poco dopo il trasporto agli ospedali Papardo e Policlinico. Uno di questi - secondo quanto riportato dalle agenzie - sarebbe originario di Lipari

Salgono a tre i morti dell'incidente sulla Sansovino

Sono saliti a tre i morti a seguito dell'incidente verificatosi sulla Sansovino della Siremar ferma in porto a Messina.
I tre sarebbero marittimi.
Uno degli operai è morto durante il trasporto al Policlinico, gli altri 2 sono deceduti poco dopo il ricovero (rispettivamente al Pappando e al Policlinico).

Assume le fattezze della tragedia l'incidente a bordo della Sansovino. Ci sarebbero due morti

Foto di Blogsicilia
Sarebbero due le vittime dell'incidente sul lavoro verificatosi oggi pomeriggio a bordo della nave passeggeri Sansovino della Siremar, che si trovava ormeggiata al molo Norimberga del porto di Messina.
Sono sei in totale gli operai/marinai rimasti coinvolti: stavano effettuando dei lavori di pulizia in una cisterna contenente gas. Sarebbero rimasti intossicati da esalazioni, fuoriusciti dalla cisterna. 

Rispetto a quanto trapelato in un primo momento non è ancora chiaro se sono anche precipitati all'interno. Due di loro non ce l'hanno fatta, gli altri quattro sono stati trasportati negli ospedali cittadini - tre al Policlinico e uno al Piemonte - e sarebbero gravemente feriti.
IN AGGIORNAMENTO

Grave incidente a bordo della nave Sansovino ferma nel porto a Messina. Cinque operai finiscono dentro cisterna. Uno è gravissimo

Sono stati tutti recuperati e trasportati nei vari Pronto Soccorso degli ospedali di Messina i cinque operai caduti all’interno di una cisterna mentre lavoravano sulla nave Sansovino della Siremar, attraccata al Molo Norimberga.
Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto sono stati allertati poco dopo le 15,30. 

Ai soccorsi hanno preso parte diverse squadre di Vigili del Fuoco e personale del 118. 
Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di Porto.
Sembra che uno degli operai, al momento, stia lottando tra la vita e la morte.

IN AGGIORNAMENTO

Confermata condanna per uno dei tre violentatori a Saponara di una bimba di 11 anni. L'uomo, che si è trasferito a Filicudi, dovrà scontare in carcere 4 anni.

Risale al 2005 la vicenda che ha visto tristemente protagonista una ragazzina di 11 anni. La bimba fu stuprata da tre giovanissimi, comunque maggiorenni. In primo grado il branco era stato condannato. Ora anche la Corte d'Appello di Messina si è occupato della vicenda ed ha emesso la sentenza per uno di loro, un trentunenne originario di un centro tirrenico del messinese, che nel frattempo si è trasferito a Filicudi.
L'uomo dovrà ora scontare 4 anni di carcere. 

In primo grado la condanna era stata ancora più severa: 7 anni di reclusione.
A far emergere la verità su quella tragedia erano stati i carabinieri della stazione di Saponara.
A loro si erano rivolti i genitori della vittima la quale, dopo aver vinto paura, ritrosia e vergogna, ha raccontato la violenza subita dal "branco".
I militari hanno accertato che il racconto della undicenne era fondato.

Carabinieri lasciano Panarea. Operatrice turistica si appella al Capo dello Stato

Chiude a Panarea, nelle Eolie, la stazione dei carabinieri e nell’isola c’è chi lancia un appello al capo dello Stato Sergio Mattarella. «Da buon siciliano – dice l’operatrice turistica Pina Cincotta – l’ultima speranza è lei, Presidente. Qui non ci sono finanzieri, vigili urbani, marinai; adesso sono andati via anche i due unici carabinieri. Il Comune di Lipari è rappresentato solo da un esponente della circoscrizione perchè tutti gli altri sono dimissionari e per un certificato bisogna andare nell’isola più grande, perchè qui in sede, non viene rilasciato. Cosi’ ci tratta lo Stato! Siamo buoni solo per pagare le tasse. Presidente siamo nelle sue mani”.
I Carabinieri tornare nel periodo pasquale, ma Pina Cincotta, in prima linea nella protesta, sottolinea le difficoltà a cui andranno incontro gli abitanti e gli operatori dell’isola, dopo questo provvedimento: ” Non saremo piu’ tranquilli – dice – è possibile che in un’isola capitale del turismo internazionale, debba rimanere senza forze dell’ordine per almeno 6 mesi? Saremo nelle mani di nessuno ed ognuno potrà fare quello che vuole… Che senso ha pagare le tasse se lo Stato non ci garantisce piu’ i servizi primari?”.

Il referendum del 4 dicembre, ovvero qualche considerazione sulla Renziforma. I motivi per votare NO al Referendum (di Pietro Lo Cascio)

Il referendum del 4 dicembre, ovvero qualche considerazione sulla Renziforma.
Qualche anno fa circolava la notizia di un documento redatto dagli analisti di JP Morgan, che avevano individuato nelle costituzioni nate dalla liberazione dal fascismo uno dei problemi di governance dei paesi dell’Europa mediterranea.
È assolutamente comprensibile che una Costituzione come la nostra venga percepita come un problema da uno dei colossi della finanza globale, per il quale risulterebbe senz’altro più agevole gestire i propri affari in un sistema meno imprevedibile e sottoposto a un più rigido controllo verticistico, spazzando via concetti come la pluralità del pensiero; insomma, un sistema più “aziendale”.
Diviene molto meno comprensibile, invece, quando questa esigenza è propinata da un governo al Paese come “indispensabile” trasformazione di un sistema giudicato vecchio e farraginoso, per introdurre nuove regole che – certamente – meno farraginose non sono: basti pensare al complesso meccanismo di nomina per la nuova camera delle “autonomie” che dovrebbe soppiantare il Senato, e al fatto che – una volta privata di molte delle attuali competenze – la stessa diventerebbe una sorta di “parcheggio” per notabili (possibilmente designati tra gli amici).
Ma questa riforma è davvero “indispensabile”? E per chi?
Molti sostenitori del SI, anche tra gli interventi che ho letto sui giornali locali, invocano la stabilità. La stabilità dovrebbe essere frutto della capacità di raccogliere consensi su proposte politiche credibili, non di riforme concepite per addomesticare una delle due camere, o di leggi-truffa con premi di maggioranza che consegnano per cinque anni il Paese a minoranze. Chi sostiene il contrario, evidentemente, ignora il fatto che solo il 3% delle leggi passa dopo estenuanti balletti tra Camera e Senato, mentre la maggior parte viene approvata dopo una singola lettura alla Camera e una al Senato. Perché mai, dunque, questa riforma dovrebbe velocizzare l’approvazione delle leggi?
Si parla allora di risparmio per le casse dello Stato. Al di là delle cifre irrealistiche sulla sua entità – 490 milioni secondo il ministro Boschi, in risposta a interrogazione parlamentare, giugno 2016 – questo risparmio viene stimato in circa 60 milioni di euro all’anno (fonte: documento della Ragioneria di Stato del 2014). Ma un Paese che spende quotidianamente più di 60 milioni in armamenti davvero pensa di risparmiare eliminando una delle due camere previste dalla Costituzione? Se davvero è così importante ridurre le spese non sarebbe stato più facile, per esempio, cominciare dalle esorbitanti somme destinate alla difesa? Non si poteva ridurre d’autorità l’appannaggio mensile di deputati e senatori, come il governo ha fatto con le pensioni, o con i tagli al sociale e all’ambiente?
Di certo, questa riforma finirà per ledere la partecipazione dei cittadini: le proposte di legge di iniziativa popolare si potranno presentare soltanto con 150.000 firme, tre volte più del numero attualmente richiesto. È questo il concetto di democrazia che ha ispirato la riforma proposta dal governo Renzi? O vi si coglie qualche sconfortante eco delle opinioni degli analisti della JP Morgan?
Ed è questo il punto. Il confronto tra SI e NO è un confronto tra idee diverse di democrazia. A mio avviso, un Paese realmente democratico dovrebbe avere un governo che governa e un parlamento che si occupa, eventualmente, di riforme. In Italia, invece, il governo mette in atto tutti i meccanismi possibili – dalle comparsate del premier a braccetto dei sindaci con promesse di lauti finanziamenti per blandire quegli enti locali che lo stesso governo fino a ieri ha impoverito, al terrorismo mediatico all’insegna del “dopo di me il diluvio” – per raccogliere consenso. Un’esigenza che sembra andare oltre i contorni della riforma, tanto che quest’ultima si potrebbe definire una “Renziforma”, per come – sulla scorta di improvvide dichiarazioni del premier e di altri esponenti di spicco del governo – è stata personalizzata fin dall’inizio. Peccato.
Va ancora sottolineato come questo governo si sia già distinto per somministrare al Paese “indispensabili” riforme vincolate all’eliminazione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori: ricordiamoci quando l’articolo 18 era diventato il punto cruciale della riforma del lavoro, l’ultimo ostacolo alla soluzione dei problemi della disoccupazione e del rilancio delle imprese italiane nel mercato. Una volta rimosso, di quanti punti percentuali si è ridotta la disoccupazione? Di quanto si è ridotta la media delle aziende che annualmente chiudono i battenti?
I sociologi chiamano questo fenomeno “distrazione di massa”: enfatizzo false questioni e ti distolgo dai problemi reali. Personalmente, non ci sto. Rispetto chi sostiene le ragioni del SI – ci sono anche degli aspetti che trovo apprezzabili, per esempio la riduzione delle competenze attribuite alle regioni – ma non intendo rinunciare alla sovranità popolare e ai miei diritti di cittadino e di elettore per fare finta di essere “moderno” ed “efficiente”. Soprattutto, credo che le priorità del Paese siano ben altre e – come troppo spesso accade – vengano sacrificate in nome di altre priorità, di natura più inconfessabile che indispensabile.
Dunque, voterò NO a questa riforma che non mi convince affatto.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)

"Fuga" di Comuni, il Gal Tirreno-Eolie appeso a un filo. Continuità territoriale “saltata” e fondi a rischio

(gazzetta del sud) Entro la fine di questa settimana si conoscerà la sorte del Gal (Gruppo azione locale) Tirreno-Eolie. Nei giorni scorsi a Palermo il presidente Marco Giorgianni (sindaco di Lipari) assieme ai sindaci di Villafranca, Valdina, Venetico e Torregrotta ha incontrato l’assessore regionale Antonello Cracolici e i tecnici dell’assessorato all’Agricoltura per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa. Cracolici ha ribadito la sua volontà di mantenere all’interno di questa opportunità tutti i territori e spera dunque in una concertazione con tutti gli attori impegnati in questa misura per poter evitare di dover assumere provvedimenti che potranno essere anche penalizzanti.
Impegno pertanto a 360 gradi per tentare di salvare il Gal (Gruppo azione locale) nonostante le difficoltà che hanno portato all’uscita di Monforte e ad una serie di situazioni ancora non chiarite riguardanti Villafranca anche per un problema di contiguità territoriale che interessa gli altri centri rappresentati dai sindaci che sono stati a Palermo.
Del resto la questione è delicata: in ballo ci sono finanziamenti importanti finalizzati allo sviluppo del turismo, agricoltura e artigianato ed è ovvio che intercettare i finanziamenti Psr 2014-2020 e Por 2014-2020 rappresenta una necessità non solo per gli enti pubblici ma anche per i privati. Anche perché le risorse sono consistenti: 180 milioni di euro.
Prima di questa “querelle” il Gal, denominato “Tirreno-Eolie” era composto da 16 comuni (Lipari capofila), 15 centri di ricerca universitaria, 70 associazioni culturali, ambientali e di categoria e più di 200 operatori economici privati. Passando ora da 16 a 11 comuni, il rischio di trovarsi esclusi anche da questi finanziamenti è reale. Non solo i rappresentanti del Consorzio (amministratori locali e imprenditori privati) stanno cercando di evitare che alla fine salti tutto. «Per l’hinterland milazzese e le Eolie – ha detto l’esperto Piero David – ci sono le basi per un grande progetto di riqualificazione e sviluppo di una vasta area del Tirreno orientale, nella quale le Eolie, con le loro bellezze, coi vulcani, con la loro storia e le loro tradizioni, potranno giocare un ruolo importante nel favorire un salto di qualità dell’intero comparto territoriale. Ritengo che con una buona volontà si possa ottenere l’auspicato via libera.

Storico La Greca avvia prestigiosa collaborazione con rivista "L'EternoUlisse"

Prestigiosa collaborazione per lo studioso eoliano Giuseppe (Pino) La Greca con la rivista trimestrale "l'EternoUlisse" che si occupa di Storia, Mito, Simbolismo, Metafisica, Cultura e Scienza
Il rapporto di collaborazione ha preso il via con un saggio sull'Odissea.

Al dottor La Greca le congratulazioni  di Eolienews

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Carnevale 2013 - I 4 carri e gli ultimi ritocchi

Ottantatreesima puntata. Oggi: Carnevale 2013 - I 4 carri e gli ultimi ritocchi

Precisazione su Partecipate e costituzione al fondo vincolato (di Angelo Sidoti)

Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
Ricordate alcuni giorni fa avevo pubblicato alcune riflessioni sul tema delle società partecipate del Comune di Lipari, soffermandomi in particolare sulla obbligatorietà di costituzione di un fondo vincolato (richiamato sia dalla relazione sugli equilibri finanziari del Ragioniere Generale come anche dal Revisore Unico).
Ho effettuato una piccola ricerca e dalla deliberazione della Corte dei Conti Sezione delle Autonomie del settembre 2016 riscontro il riferimento normativo.
Il presupposto per la costituzione di un fondo vincolato in caso di perdite reiterate nelle società partecipate è la presenza, nell’ultimo bilancio disponibile, di un risultato di esercizio o un saldo finanziario negativo, non immediatamente ripianato dall’ente partecipante (art. 1, co. 551, l. n. 147/2013) (vedi nota 1)
A regime, l’importo accantonato nel bilancio di previsione sarà equivalente al risultato negativo non immediatamente ripianato, in proporzione alla quota di partecipazione.
In sede di prima applicazione, il legislatore ha previsto un accantonamento crescente per gli anni 2015, 2016 e 2017, distinguendo tra organismi che, nel riportare una perdita nell’ultimo bilancio disponibile, hanno peggiorato i conti e quelli che li hanno migliorati rispetto alla media del triennio precedente (art. 1, co. 552, l. n. 147/2013)28 (vedi nota 2).
Per dirlo in parole brevi: Nel 2018, sulla base delle risultanze ad oggi disponibili relative ai bilanci del 2014, il Comune di Lipari dovrebbe accantonare nel proprio bilancio circa 760 mila Euro al fondo vincolato pari alle perdite maturate di propria pertinenza ed escluso quelle della Società Lipari Porto Spa, in considerazione dell’impegno assunto da Condotte (ripiano delle perdite fino ad Euro 1.000.000).
Ma l’impegno dell’Ente potrebbe essere sicuramente maggiore visto che negli anni 2015-2018 alcune partecipate registreranno ulteriori perdite e Condotte non dovrà più provvedere a ripianare i risultati negativi nella Lipari Porto Spa per conto del Comune, avendo completato l’intero finanziamento di Euro 1.000.000.
Intanto nel prossimo bilancio di previsione del 2016 troveremo la quota di accontamento del 50% al fondo vincolato.!!!
Nota 1)
Con riferimento alla generalità degli organismi, per perdita di esercizio si intende il risultato netto di esercizio di cui all’art. 2425 c.c. (voce 23); valore che prende in considerazione sia la gestione caratteristica sia quella non caratteristica, che comprende le poste finanziarie (interessi, perdite su cambi, svalutazioni di partecipazioni, etc.) e quelle straordinarie (plusvalenze, minusvalenze, etc.), oltre alle imposte. Un diverso criterio è previsto per le società che svolgono servizi pubblici a rete di rilevanza economica, ivi compresa la gestione dei rifiuti. Qui per risultato di esercizio si intende il risultato operativo lordo (MOL), dato dalla differenza tra il valore e il costo della produzione. Si prende, pertanto, in considerazione un risultato parziale della complessa attività societaria, ossia la sola gestione “caratteristica”.  Per le società holding e per quelle operative che detengono partecipazioni in altre società, redigendo il bilancio consolidato, è precisato che il risultato di esercizio da prendere in considerazione è quello relativo al bilancio consolidato stesso.
Nota 2)
La prima situazione comprende le ipotesi degli OO.PP. che hanno fatto registrare una perdita dopo precedenti bilanci in utile oppure che hanno riportato un risultato negativo superiore alla media del triennio precedente. In questi casi, la quota da accantonare nel bilancio di previsione 2015 dell’Ente partecipante è pari al 25% del risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente dall’organismo. A scorrimento, le quote di accantonamento saranno pari al 50% per il 2016, e al 75% per il 2017, sempre con riferimento alle perdite riportate dall’organismo partecipato nell’esercizio precedente

Oggi è Martedì 29 Novembre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Vulcano: Particolare del "sentiero"  che porta alla sommità craterica (Foto Francesca Falconieri)

lunedì 28 novembre 2016

Abbandona materiali ingombranti alle spalle dell'ufficio postale di Lipari. Individuato e multato

Si prosegue nell'abbandono, in ogni parte dell'isola, di ingombranti, di rifiuti speciali e di qualsiasi altra tipologia di materiale. In alcuni casi, e non sono pochi, anche in pieno centro storico. 
Ma all'ultimo cittadino, non rispettoso delle regole sullo smaltimento non è certo andata bene, tutt'altro.
Infatti a costui, che aveva abbandonato in pieno centro a Lipari, nottetempo, alle spalle dell'ufficio postale, un materasso, una rete ed uno stendino (nella foto) si è risalito attraverso una rapida indagine nei luoghi espletata dall'agente di polizia municipale Simona Grella che ha anche provveduto a verbalizzarlo e a multarlo. 
Sono in corso, invece, le indagini per risalire a coloro che hanno abbandonato, qualche giorno prima, nello stesso posto, un armadio a più ante, debitamente smontato. Di questo armadio, tra l'altro, si vedono nella foto alcune parti.
Ricordiamo che - già nei giorni scorsi - sono state effettuate altre operazioni del genere, non solo da parte della polizia municipale, con contestuale elevazione di multe a carico dei trasgressori (privati cittadini e commercianti).
Una "battaglia di civiltà" che  non si preannuncia facile vista l'inciviltà dilagante e alla quale, comunque, l'assessore Ersilia Pajno, dopo aver provato inutilmente con il dialogo, non intende rinunciare 

I festeggiamenti per l'Immacolata Concezione nella Parrocchia liparese di San Giuseppe

Su "Industria Vicentina" spazio alla rete Mirabilia, grazie ad Eolnet

Leggi l'articolo pubblicato su "Industria vicentina" cliccando sul link 
http://www.industriavicentina.it/idv.nsf/codici/5596

Da domani in arrivo il grecale ed un calo delle temperature. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Da domani, Martedi 29 Novembre, si prevedono tese correnti di grecale con moto ondoso in aumento fino a molto mosso, con tendenza dalla sera ad intensificazione dei fenomeni.
Nella mattinata di Mercoledi 30 il grecale spirerà con intensità di burrasca, ma durante il pomeriggio tenderà a ruotare a tramontana e ad attenuarsi.
Si prevede una progressiva dimuzione del moto ondoso fino a mosso a partire dal pomeriggio di Mercoledi.
Per quanto concerne la colonnina di mercurio si avrà un sensibile calo termico, specie nella mattinata di Mercoledi quando all'alba il termometro potrà registrare 8 C e la massima potrebbe non superare i 12 C .
Al mattino di giorno 30 , a causa dei freddi venti settentrionali, la temperatura percepita potrà risultare piu' bassa rispetto a quella registrata dai termometri.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA LA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie

"Manovrina" all'ARS. Lavori rinviati ad oggi pomeriggio

Ancora un piccolo passo falso per l’assestamento di bilancio, che urge approvare in primis per trasferire i fondi ai Comuni che si trovano in gravi difficoltà finanziarie. Nella seduta di questa mattina, presieduta dal vicepresidente vicario Antonio Venturino, ancora una volta la quasi totalità della maggioranza era assente, come già accaduto venerdì.
L’opposizione ha chiesto in apertura di seduta di non incardinare il testo, soprattutto alla luce delle dichiarazioni apparse sulla stampa ieri (domenica) del Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il quale ha preannunciato che occorre dare priorità ai Comuni, alle ex Province e al relativo personale precario, stralciando invece le altre norme che saranno dichiarate inammissibili. Gli stralci tuttavia non sono stati ancora operati dalla Presidenza. Allora, nella minoranza qualcuno ha chiesto di votare la pregiudiziale, altri il rinvio in commissione. La maggioranza ha contestato entrambe le proposte ma si è trovata d’accordo col rinvio al pomeriggio per dare la possibilità alla Presidenza di operare gli stralci.
Così Venturino ha rinviato i lavori alle 18 per dare il tempo di effettuare gli stralci e tornare in aula nel pomeriggio con un quadro chiaro delle norme sopravvissute.
Per l’opposizione, durante la seduta, sono intervenuti Giuseppe Milazzo, Vincenzo Figuccia e Franco Rinaldi (Fi), Giovanni Greco (Pds Mpa), Toto Cordaro e Bernardette Grasso (Gs Pid), Giancarlo Cancelleri (M5S). Hanno preso la parola per la maggioranza Michele Cimino (Pdr Sicilia Futura) e Giovanni Panepinto.

Cancelleri (M5s) annuncia battaglia per il "Punto nascita" di Lipari

(ANSA) ''La mancia non risolve il problema. Loro si vogliono lavare la coscienza. Il M5s si farà sentire all'Ars e nel parlamento nazionale. Il diritto alla salute vale per tutti. Presenteremo un atto parlamentare sulla vicenda''. Lo ha detto Giancarlo Cancelleri, presidente del gruppo M5s all'Ars, commentando il bonus di tremila euro per le donne eoliane costrette a partorire fuori dalle Lipari.

Club Forza Silvio di Lipari: Le ragioni del No al Referendum

LE RAGIONI DEL  NO  AL REFERENDUM
Il club Forza Silvio di Lipari  al Referendum del prossimo 4 Dicembre 2016, in opposizione alle riforme trabocchetto  che sarebbero un disastro sociale e politico per il nostro paese Italia.
Contribuisce a diffondere le ragioni pere dire NO !!
Questo Governo con in testa il Sig. Renzi, vuole anche con questo Referendum per affermare la sua leadership a tutti i costi,è intenzionato a  far si che per attivare un prestito, anche se vi saranno delle garanzie, le banche potranno richiedere un mutuo o peggio una fidejussione. Un disastro per famiglie ed imprenditori. 
Noi siamo per il NO sulla scheda,  dalla gente che perderebbe di fatto ogni potere di controllo sul proprio denaro e quindi indipendenza, passando da una Repubblica democratica ad una Repubblica dittatoriale. 
Un NO  deciso per affermare  una maggiore incisività degli strumenti di democrazia partecipata e di controllo da parte dei cittadini. 
Forza Italia ( Club Forza Silvio)

Fabbisogno del personale. Anche i contrattisti difendono operato del sindaco Giorgianni

Riceviamo dai  contrattisti del Comune di Lipari e pubblichiamo:
In merito alla missiva a firma del Dott. F. Fucile e della Dott.ssa C. Crocè, pubblicata sui blog locali, concernente la redazione del fabbisogno triennale del personale, i contrattisti del Comune di Lipari, appartenenti al bacino del precariato comunale, esprimono quanto segue:
il percorso degli scriventi ebbe già inizio quando l’attuale Sindaco Giorgianni era Assessore, per cui lo stesso seguì il passaggio da A.S.U. a Contrattisti, dimostrando interesse e senso di responsabilità verso l’annosa vicenda;
inoltre, avendo, gli scriventi contrattisti, preso parte ad una riunione tenutasi con lo stesso, nella quale Egli illustrava gli intendimenti dell’Amministrazione circa la stabilizzazione di tutto il personale precario (A.S.U. e Contrattisti) nell’anno 2017, gli scriventi sono convinti che sia innegabile l’azione politica-amministrativa, portata avanti dallo stesso in prima persona, al fine di soddisfare le aspettative del personale in questione.