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mercoledì 21 dicembre 2016

Slow food e l'orticello degli scolari di Filicudi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi



Docenti divertenti: auguri e travestimenti! (di Gianluca Veneroso)

Siamo soliti, anche per via dei bombardamenti mediatici che subiamo a iosa, associare marachelle e stramberie di ogni sorta ai nostri studenti, spesso in vena di bizzarre sorprese inscenate tra le mura scolastiche.
Questa mattina, contravvenendo alla regola, la parte dei discoli in aria di gag e scherzi la abbiamo "giocata" proprio noi insegnanti della scuola primaria di Canneto! 
Eh già, amici, perché se, come asseriva la Montessori, pilastro indiscusso della didattica, imparare significa fare esperienza diretta, noi educatori non potevamo limitarci a rappresentare l'essenza del Natale coi meri mezzi libreschi. No! Dovevamo proprio metterci la faccia! Trascinare i piccoli in un singolare face-to-face con ciò che l'immaginario evoca. Ci siamo, quindi, inventati "alla buona" una ricostruzione in costume dei protagonisti del Santo Natale, vestendo i variopinti abiti di Befana, Babbo Natale e renne. 
I nostri alunni, ignari della scoppiettante trovata, si sono così ritrovati, durante la consueta adunanza festosa di genitori per lo scambio degli auguri, letteralmente sommersi da questi DOCENTI DIVERTENTI. 
Indescrivibili le espressioni di stupore di fronte all'insolito corteo. A suon di caramelle e omaggi vari, dispensati tramite i tradizionali sacchi, i nostri bimbi hanno vissuto una lieta anteprima di quanto li attende sotto l'albero. 
Attenzione! L'intento non era certo una goffa sponsorizzazione dei simboli materiali delle prossime festività quanto la voglia di regalare (e regalarci) un esilarante momento di brio, vivendo il privilegio dello stare insieme con quel sorriso che solo la meraviglia di un bambino sa e può strapparci. 
Auguri sinceri, da chi INSEGNA anche all'INSEGNA dell'evasione.
Gianluca Veneroso

Non parte la nave da Milazzo. Salta anche collegamento di domattina delle sei e trenta da Lipari

La nave "Isola di Vulcano" non partirà questa sera da Milazzo alle 18 e 30 a causa delle avverse condizioni meteo. Di conseguenza, domattina alle 06 e 30 non ci sarà il collegamento da Lipari per Vulcano - Milazzo. 
La nave "Isola di Stromboli", dopo aver saltato Alicudi e Filicudi, per la forte risacca non è approdata a Santa Marina e Lipari.

Raccolta differenziata. L'assessore Pajno risponde al consigliere Gianluca Giuffrè



ECCO COSA AVEVA SCRITTO GIANLUCA GIUFFRE' NELLA SUA INTERROGAZIONE
Al sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
e.p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale
Adolfo Sabatini
Oggetto: Interrogazione consiliare sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio del Comune di Lipari.
Gentile Sindaco,
La raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro territorio non è decollata e non abbiamo raggiunto la soglia del 65% che ci avrebbe consentito di evitare sanzioni a carico dell’Ente. Il nostro porta a porta prevedeva che ogni inquilino collocasse all’esterno della propria abitazione, nei giorni e negli orari fissati il sacchetto dei rifiuti corrispondente a quello indicato nel programma stabilito. I sacchetti, invece, vengono abbandonati vicino ai contenitori stradali e non davanti l’uscio di casa e quelli riposti correttamente, molto spesso, non rispondono alla tipologia indicata sul calendario di raccolta o sono conferiti in maniera errata. Nelle isole minori dell’arcipelago, poi, il porta a porta non è mai partito veramente. Non voglio parlare di chi dovrebbe effettuare il servizio e di come svolge il lavoro ma penso che la mancanza di una raccolta differenziata fatta bene arreca solo danni alla comunità eoliana. Una differenziata ben organizzata avrebbe consentito al nostro Comune di risparmiare un bel po’ di soldi. Per citare alcune cifre approssimative : Spendiamo oltre 110 Euro per ogni tonnellata di rifiuti trasportati in discarica oltre al costo del mezzo gommato che naturalmente va pagato (parliamo di quasi un milione di Euro all’anno). Poi c’è la nave dedicata che costa altri soldi (milioni?). Con una differenziata come si deve risparmieremmo svariati milioni di euro. Carta , plastica, alluminio e vetro potrebbero viaggiare su normali traghetti di linea mentre l’organico, grazie al compost potrebbe essere trattenuto sulle varie isole diventando una preziosa risorsa. Potremmo così anche noi incentivare chi fa il compostaggio domestico e collettivo con una riduzione della T.A.R.I. che potrebbe arrivare fino al 20% come fanno i nostri colleghi amministratori del Comune di Aci Sant’Antonio . Attraverso il compostaggio si possono ridurre i quantitativi di rifiuti urbani prodotti e si possono ridurre i costi di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti organici. Si potrebbe promuovere la produzione e l’utilizzo diretto da parte dei privati cittadini del compost e si potrebbe supplire alla carenza di piattaforme idonee.
Ne abbiamo parlato tante volte e so che lei è molto sensibile alla tematica della differenziata e che sta cercando di farla decollare.
Con la presente la interrogo per sapere in che modo l’amministrazione intende affrontare la tematica nello specifico e per capire quando potremo partire con una raccolta differenziata a tutto campo?
La interrogo, inoltre, per sapere come intende risolvere il problema dell’organico e se intende promuovere il compostaggio domestico ?
Inoltre chiedo di sapere quali sono i costi effettivi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel territorio del Comune di Lipari e come pensa di ridurre tali costi?
Certo di un suo sollecito riscontro in merito invio:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Consigliere Comunale (Nuovo Giorno)

Lipari, 01/10/2016

Leggero aumento del moto ondoso. Nave salta Alicudi e Filicudi. Il video di Francesca Falconieri da Santa Marina Salina

Un leggero aumento del moto ondoso si sta registrando da qualche ora. Non dovrebbe trattarsi, comunque, di niente di eccezionale.
Comunque, a causa delle avverse condizioni meteo, la nave SNS - Siremar ha saltato gli scali di Alicudi e Filicudi.
Nel video di Francesca Falconieri il mare a Santa Marina Salina

Crocetta ha trasmesso legge di stabilità all'Ars

Il governatore Rosario Crocetta ha trasmesso la legge di stabilità regionale alla presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La legge è composta da 17 articoli: nell’allegato 1 – tabella A e B – i fondi per il finanziamento delle leggi di spesa con un taglio complessivo di 75 milioni di euro e la tabella per le spese correnti degli assessorati.
Nel testo della legge sono comprese le norme per i precari, i Comuni, i consorzi di bonifica, i lavoratori Asu, la liquidazione degli enti, la dismissione degli immobili degli ex consorzi.
Il testo presenta inoltre un articolo specifico attraverso il quale, entro i primi 6 mesi dell’anno venturo, la Regione punta a trasferire in proprietà immobili per un valore di 59 milioni di euro a un fondo immobiliare che sarà completamente acquisito entro il 28 febbraio dal Fondo pensioni dei dipendenti regionali.

Verso il Natale. Nuova rubrica di Eolienews a cura di Padre Antonino Costa. Riflessione del 21 Dicembre

L’attesa si compie nell’accoglienza di un dono: Gesù.
f) Lo attendiamo come Zaccaria, che resta muto dalla sorpresa del compimento.
Zaccaria era un vecchio prete del tempio, apparteneva alla tribù sacerdotale. Nel Vecchio testamento non si diventava preti per vocazione, ma per nascita. In un popolo così religioso come il popolo ebreo occorreva garantirsi un servizio ineccepibile nel tempio. L’uomo aveva nostalgia di Dio, agognava di vederne il volto, sapeva che tutta la vita dipendeva da Lui. Aveva bisogno di mettersi in contatto con Lui: rispetto, propiziazione, ringraziamento, supplica avevano bisogno di uno spazio sacro in cui dirsi, di alcuni intermediari per ridurre la distanza abissale tra il profano dell’uomo e il sacro di Dio: il tempio appunto e i sacerdoti del tempio. Ebbene Zaccaria è di turno al tempio. E’ una vita che svolge questo compito ed è ormai giunto alla vecchiaia; ha sempre rispettato leggi, consuetudini, riti e turni. Non gli mancava certo la regolarità, la disciplina e la serietà, ma aveva un cruccio: gli si era spenta la possibilità ed era morta la speranza di avere un figlio. Tutti i giorni si diceva quell’ormai che negli anziani anticipa la pietra tombale. Vivi ancora, hai una buona pensione, ci facciamo compagnia, siamo ancora autosufficienti, ma siamo soli, lo siamo sempre stati e lo saremo per sempre. Per fortuna che la vita regolare dei turni del tempio gli danno ancora motivo per vivere. Ma ciò non toglie che si senta come di aver toccato il fondo. Crede che nella sua vita ci sia più passato che futuro. “Ecco io sono un albero secco” dice la bibbia. L’insignificanza del futuro lo fa sentire più un sacrista che un pontefice. Che ponti può costruire se la sua vita si spegne senza un appiglio di continuità? Spero che non abbiamo a descrivere così la nostra vita di preti e voi di laici..... Non aspettiamo di avere un figlio, ma attendiamo di far rinascere speranza in tante nostre famiglie, vita in tanti nostri paesi dove il numero dei funerali è sempre dieci volte il numero di battesimi...
Quante nostre vite sono considerate spente o perché siamo vecchi, o perché viviamo di ricordi, o perché ci lasciamo indurire il cuore, o perché ci lasciamo seppellire nel passato o perché non abbiamo più attese!
Ma proprio in questa esperienza di mancanza di prospettive umane, Dio si fa sentire. “Zaccaria, non è vero assolutamente che c’è più passato che futuro. Il futuro non è una quantità di anni, ma una qualità di orizzonti. Il tuo orizzonte ti si apre proprio ora: tua moglie Elisabetta ti darà un figlio!”
Ve lo immaginate questo vecchio prete del tempio, infastidito dalle volute di incenso che sente una voce, una presenza, una notizia, che tra il fumo prende forma di un angelo? La mia vecchiaia mi gioca brutti scherzi! E’ più la forza dell’ormai che del possibile che lo abita. Fa domande, si rimette davanti alla sua esperienza quotidiana di questi lunghi anni. Gli pare irriverente in questo momento dell’offerta dell’incenso essere richiamato a quei gesti, a quei rapporti di amore aridi che sapevano di impurità di cui lavarsi bene prima del servizio al tempio. Il profano stia fuori non contamini il luogo sacro! Grande sarà la rivoluzione che Gesù porterà nel matrimonio che per il battesimo diventerà segno dello stesso amore di Dio, dell’intima unione con Lui, non profanità di cui purificarsi.
Ebbene, dice Zaccaria, non facciamoci tirare in giro da tutti. Ma l’angelo non sparisce con le volute di fumo: gli lascia un segno, gli muoiono le parole in cuore, non arrivano più alla bocca, la lingua è inchiodata tra i denti. Saltano tutti gli orari rituali, la messa, diremmo noi quando ci stiamo con l’orologio in mano, è troppo lunga. Sto prete è fuori di testa, non tiene conto dei bisogni della gente.
E lui esce, muto, ma preso e convinto. Gli è impossibile contenere e chiudere nel suo mondo di vecchio ciò che Dio gli ha fatto e smania di voglia di comunicare, ma non gli esce parola e si mette a fare segni. Ne farà tanti d’ora in poi, da muto dovrà dialogare con Elisabetta. E la sua vita data per finita, cambia. Il vecchio prete Zaccaria viene tirato dentro nel turbine di un mondo nuovo. Un’altra debolezza di cui si serve Dio nei suoi piani. Il rampollo che nascerà, Giovanni, sarà l’ultimo di una vecchia casta sacerdotale e il primo dito puntato verso Gesù. 

Ars: tre i deputati messinesi che dichiarano più 100 mila euro l’anno. Il più "ricco" Enzo Fontana di Agrigento

Tre i messinesi all’Ars che superano il reddito di 100 mila euro l’anno e che spiccano nella “classifica” che si rivela dati dati riportati sul sito della Regione Sicilia.  Il politico dell’Ars con il reddito più alto è Enzo Fontana, deputato agrigentino del Ncd, di professione medico: 161.167 euro lordi. Il più ‘povero’ tra i 90 onorevoli di Palazzo dei Normanni è il collega del Pd, Giuseppe Arancio, anche lui medico, originario di Gela: 62.656 lordi.
Sono quindici i deputati che superano la soglia dei 100 mila euro di reddito, tra cui il presidente della Regione, Rosario Crocetta. E tra questi tre messinesi: il presidente di Sala d’Ercole Giovanni Ardizzone (106 mila euro), Filippo Panarello del Pd (107 mila euro) e Giuseppe Picciolo di Sicilia futura (103 mila euro).
Perde il primato di “più ricco dell’Ars” il messinese Giambattista Coltraro, che dai 350 mila euro passa a 109 mila euro, complice anche la sospensione dall’attività di notaio per una vicenda su terreni intestati a persone che avrebbero fatto delle truffe e minacciato i legittimi proprietari.
Ecco gli altri messinesi: Francesco Rinaldi 96 mila, Bernadette Grasso 94 mila, Giuseppe Laccoto 91 mila, Santi Formica 84 mila, Marcello Greco 84 mila, Nino Germanà 74 mila, Valentina Zafarana 71 mila.
Singolare il caso di Alfio Barbagallo. Approdato all’Ars lo scorso giugno al posto di Gino Ioppolo, che si è dimesso dopo essere stato eletto sindaco a Caltagirone, Barbagallo, che ovviamente non poteva avere alcun introito da parlamentare, ha dichiarato di non aver percepito alcun reddito nel 2015.

Natale 2016 e dintorni : Capanne a Canneto