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giovedì 21 giugno 2018

Ma l'isola pedonale a Lipari finisce quando smontano i vigili ed inizia il "caos party"?

Il quesito è ironico ma, nello stesso tempo,  d'obbligo, considerando quello che sta accadendo da una trentina di minuti sul C.so Vittorio Emanuele (ma ci dicono accade ogni sera). 
Scooter, furgoncini, ape e anche qualche auto transitano indisturbate tra i tavolini dei bar, posizionati sulla sede stradale, scaricando gas tra chi è in cerca di relax, mettendo in pericolo l'incolumità delle persone e, principalmente, dei bimbi che giocano. 
Nella parte finale del Corso, dove non c'è l'isola pedonale (invocata dagli operatori "Campa cavallo che l'erba cresce?") , è invece in atto la solita gara sul circuito che comprende la Tenente Mariano Amendola. 
In attesa delle telecamere (funzionanti) Viva l'anarchia e l'inciviltà. 

Cimitero di Lipari. Una vergogna senza fine (Parte III°). L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

L'articolo si ingrandisce cliccandoci sopra

E' deceduto Umberto Amato (U Ferraru). Aveva 77 anni

Alla famiglia Amato le sentite condoglianze della famiglia Sarpi

Labrador tratto in salvo dai Vigili del Fuoco

Salvato dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Lipari un labrador nero di circa 40 kg. che in località Bagnamare era scivolato in un dirupo e non riusciva più a risalire.
I pompieri, strisciando attraverso la folta vegetazione e con il precipizio a pochissima distanza, sono riusciti a portare in salvo il cane, restituendolo ai proprietari.
 

CONVENZIONE FRA EOLIE PARKING E SUPERMERCATI D’ANIERI : PRIMA ORA GRATUITA PER I CLIENTI DEL SUPERMERCATO D’ANIERI

Città Metropolitana di Messina: finanziati programmi di manutenzione stradale. Anche a Vulcano

Sono stati autorizzati a favore della Città Metropolitana di Messina i finanziamenti per due programmi di manutenzione della rete viaria di particolare importanza.
Il primo programma è relativo al D.M, n. 49 del 16/0212018 con il quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha autorizzato per l'annualità 2018 l'importo massimo di € 1.875.288,34 , che in base ai progetti predisposti dai tecnici della III Direzione Viabilità ingg. Bonanno, Chiofalo. Lentini e Sciutteri, sotto la direzione del Dott. Roccaforte, è stato assegnato per € 1.265.000,00 alla manutenzione delle parti più degradate della pavimentazione stradale e relativa segnaletica orizzontale lungo la S.P, 43/b "Nuova Panoramica dello Stretto" nel Comune di Messina e per € 235.000,00 per la sostituzione di barriere di sicurezza incidentate e per collocazione di giunti di dilazione nei viadotti, sempre sulla suddetta strada. Il finanziamento consente di affrontare lo stato di degrado in cui versa la Nuova Panoramica dello Stretto, a causa delle modeste risorse di parte corrente disponibili nei bilanci dell'Ente per manutenzione ordinaria, consentirà, quindi, di eliminare gli attuali divieti e le limitazioni al transito veicolare.
Il terzo progetto per un ammontare di € 375.288,34 riguarda i lavori di miglioramento della sicurezza lungo la S.P. n. 15 di Passo Aranciara nei Comuni di Limina e Antillo.
Inoltre, la Direzione Viabilità, in base al D.M. n. 49/2018, predisporrà entro il 31/10/2018 il programma quinquennale 2019-2023 degli interventi di manutenzione della rete stradale, finanziato per con un importo annuo di € 4.688.220,84, che ammonterà nel quinquennio a € 23.441.104,20. Un’opportunità significativa per ripristinare condizioni accettabili di sicurezza stradale lungo la viabilità secondaria, che spesso rappresenta per le comunità delle zone collinari e montane l'unica via di collegamento con la viabilità primaria della fascia costiera e con i servizi presenti nei Comuni costieri.
Il secondo programma, con risorse più contenute, ma sempre importanti, si riferisce alle economie accertate da parte del MIT rispetto ai precedenti finanziamenti accordati dal CIPE ed ammonta ad € 345.979,85 somme destinate per € 100.000,00 al ripristino del piano viabile per il miglioramento della percorribilità di alcuni tratti delle SS.PP. della zona nebroidea e per € 245.979,85 al ripristino di tratti di SS.PP. nella zona tirrenica e nell'isola dì Vulcano.
La Città Metropolitana di Messina, attraverso la Direzione Viabilità, è costantemente impegnata ad attivare le procedure di gara e consegnare i lavori, utilizzando i criteri e le modalità più celeri previste dal vigente Codice dei Contratti (D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.iL), nella consapevolezza che l'assenza di manutenzione ordinaria registrata negli ultimi anni si traduce ormai in una urgenza ad intervenire per garantire condizioni accettabili dì sicurezza lungo le strade provinciali .

Riscossione tributi locali. Una nota di Angelo Sidoti

Come nota di colore sul tema riscossione dei tributi locali vorrei richiamare alcuni atti di governo.
Nel febbraio 2014 in un mio articolo pubblicato sui social richiamavo una delibera di giunta del 28.12.2012 la nr. 111 che riportava come oggetto"approvazione programma operativo finalizzato alla ottimizzazione de servizio di riscossione tributi locali predisposto per l'anno 2013".
Vorrei ricordare che "l'attività di indirizzo politico o di governo è svolta dagli organi costituzionali dello Stato (quindi anche i Comuni) e consiste nella formulazione delle scelte con le quali si individuano i fini che lo stato intende perseguire in un determinato momento storico attraverso l'attività amministrativa".
Quindi una scelta ormai datata ed i cui fini sono rimasti al momento totalmente disattesi. Ma quali i veri motivi? ………
Concludo questo breve commento richiamando l’ultimo paragrafo riportato nel verbale di Giunta del 20.12.2012 dove venivano fissati i livelli di performance e/o qualità del servizio:
“in funzione dei livelli di riscossione calcolati sulla base dei dati dei rendiconti degli anni 2005-2006-2007-2008-2009-2010-2011, si stabilisce che nell’anno 2013 l’ente deve migliorare dell’1% la propria capacità di riscossione rispetto all’anno 2012”.
Spero che questi obiettivi oggi vengano rivisti con cadenza annuale e non dopo quasi dieci anni fissando delle percentuali di miglioramento consone allo stato delle cose (scarso livello di riscossione dei tributi) e magari a due cifre percentuali.

REGIONE: GOVERNO MUSUMECI APPROVA DDL RIFIUTI E PESCA

La giunta regionale, presieduta dal governatore Nello Musumeci, si è riunita ieri sera a Palazzo d’Orleans ed ha approvato due disegni di legge.
Su proposta dell’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, è stata varata la ‘Riforma degli ambiti territoriali ottimali e nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti’. V
ia libera anche al ddl, predisposto dall’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, sulla ‘Pesca mediterranea’. Il contenuto dei due disegni di legge, che adesso verranno inviati all’Assemblea regionale per l’avvio dell’iter di approvazione parlamentare, saranno presentati alla stampa nei prossimi giorni.
L’assessore all’Istruzione e Formazione professionale, Roberto Lagalla, ha illustrato alla giunta anche il testo del ddl relativo alle nuove ‘Disposizioni in materia di diritto allo studio’, che la prossima settimana sarà presentato agli attori del mondo della scuola per poi esser approvato dal governo e inviato al Parlamento.

Oggi a Lipari la "Festa della musica"

Il 21 giugno è la Festa della musica, quest'anno dedicata all'Inno alla gioia. Novemila saranno i musicisti impegnati in 608 città italiane, tra cui Lipari!
Questa festa, che si celebra ogni anno nel giorno del solstizio d'estate, ha avuto origine in Francia nel 1982 ma si è diffusa rapidamente in tutta Europa.
In Italia è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il sostegno della SIAE e dell'AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione Festa della Musica).
Nel sito web www.festadellamusica.beniculturali.it è possibile avere informazioni sui luoghi della festa, gli enti promotori e gli artisti aderenti.
A Lipari quest'anno La festa della musica è organizzata dall'Associazione Culturale I.Dee, con il Patrocinio del Comune di Lipari e la collaborazione dell'Associazione SS. Cosma e Damiano. Due gli incontri in programma davanti alla Chiesetta del Purgatorio a Marina Corta : giovedì 21 giugno ore 20,00 con il gruppo Aristocrasti e venerdì 22 giugno - sempre alle 20,00- con i Malìa Music.
Proposte musicali ispirate al sud del mondo per celebrare la cultura della partecipazione, dell'armonia e dell'integrazione.
Vi aspettiamo numerosi.
Associazione I.Dee Lipari

Cimitero di Lipari. Una vergogna senza fine (Parte II°)

Non molleremo l'argomento sino a quando il cimitero non sarà ripulito e, giornalmente, pubblicheremo, piaccia o non piaccia, foto del vergognoso degrado. 
Nella foto di oggi: Tombe della parte superiore del cimitero di Lipari centro...scomparse... tra la vegetazione.

Nel pomeriggio pubblicheremo anche l'articolo scritto dal nostro direttore oggi sulla Gazzetta del sud.

Intanto dobbiamo registrare un intervento della consigliera Gugliotta che così scrive alla pubblica amministrazione:

La sottoscritta Gugliotta Annarita,
Consigliere del Comune di Lipari,
viste le numerose segnalazioni pervenute tramite giornali online locali da cittadini Eoliani e non solo,
Inoltre richiamato integralmente l'intervento della sottoscritta del 28 maggio c.a. in Consiglio comunale,
con il quale si chiedeva di provvedere alla pulizia del cimitero di Lipari e delle altre Isole Eoliane
e al riguardo erano state fornite rassicurazioni ad oggi del tutto disattese,
con la presente
Si chiede
Di intervenire con la massima urgenza alla pulizia e ai lavori di scerbatura presso il cimitero di Lipari,
Visto lo stato di totale degrado ed abbondando in cui versa, al fine di ridare dignità e decoro al luogo sacro.

Cordialmente
D.ssa Annarita Gugliotta
Consigliere comunale Vento Eoliano

I nostri auguri ai festeggiati di oggi

Buon Compleanno a Luigi e Mario Profilio, Davide Rando, Emilio Subba, Angelo Puglisi, Angela Fonti, Roberto Cacace, Bartolo Natoli, Luigi Rainone, Moira Diana Di Bernardo, Luigina de Losa

Cartoline "maleodoranti" da Ginostra. Anche se come "cartolina" di benvenuto non è proprio il massimo


Scrive l’ex consigliere comunale Gianluca Giuffrè in un post: “Grazie Sindaco per l’opera di accoglienza turistica al porto. Un saluto da Ginostra”. 

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (Speciale) (Riproposizione)

Questo video venne girato a Lipari e doveva essere una sigla di una trasmissione televisiva che poi non venne realizzata. Oltre ad Andy Luotto (che insieme a tutti coloro che progettarono e realizzarono questo video ne detengono i diritti) ci sono diversi personaggi eoliani, alcuni amici che hanno lavorato con me a Teleisole.
Qualcuno dei personaggi ci ha anche lasciati per sempre (ad es. Bartoluzzo, il maestro Nino Sulfaro, il mitico Turi Alivu).
E questo video, recuperato quasi "miracolosamente", vuole essere un omaggio a loro e uno dei nostri "viaggi" nel "Come eravamo"
NB. Il video parte dopo 12 secondi

Progetto Bythos,Comune Lipari ottiene finanziamento di € 2.250.000,00


COMUNICATO
PROGETTO BYTHOS

Il Comune di Lipari, nell’ambito del Progetto Bythos, in qualità di partner insieme all’Università di Palermo (capofila del progetto), all’Università di Malta, al Distretto Pescaturismo e Cultura del Mare, al Ministero per lo Sviluppo Sostenibile, per l’Ambiente e i Cambiamenti Climatici, Dipartimento della Pesca e dell’Acquacoltura di Malta, l’AquaBioTechPMI maltese dell’acquacoltura, ha ottenuto un finanziato di € 2.250.000,00 nell’ambito del programma INTERREG V-A Italia-Malta 2014-2020.
Attraverso la creazione di un laboratorio congiunto nelle due aree di cooperazione, il progetto Bythos mira a sviluppare nuovi prodotti biotecnologici ottenuti da molecole bioattive (incluso il collagene e gli omega 3 e 6) con attività antibatterica, antimicrobica, antitumorale provenienti da scarti di pesce a rifiuti zero.
Il laboratorio Bythos è uno spazio comune istituito in Sicilia e a Malta, dove i ricercatori, gli esperti nel campo delle biotecnologie, le imprese e l'industria incontreranno le imprese locali. Il laboratorio fornirà le tecnologie, gli strumenti e le competenze di esperti, al fine di aumentare gli investimenti in innovazione e ricerca nel campo delle biotecnologie per la salute umana.
Il laboratorio in Italia sarà realizzato nel Comune di Lipari e presso il dipartimento Pesca e Acquacoltura di Malta e comprenderà due spazi: lo spazio biotecnologico per la gestione dei sottoprodotti del pesce prima di essere mandati in laboratorio, lo sviluppo di procedure per il trattamento, l’estrazione delle molecole bioattive (incluso il collagene e gli omega 3 e 6) e la formazione delle imprese in tali procedure. Lo spazio business, per lo sviluppo di business plans e modelling per lo sviluppo commerciale dei prodotti, e il trasferimento di tali business plans agli imprenditori locali, e incontri B2B tra imprenditori, rappresentanti dell’industria farmaceutica/cosmetica e il settore dell’acquacoltura. Ci saranno poi giornate informative, formazione e streaming tra Sicilia e Malta per uno scambio di competenze. 
Gli imprenditori partecipanti al progetto potranno conoscere le procedure biotecnologiche per l’estrazione delle sostanze bioattive – prodotti con un valore aggiunto di altissimo livello – e/o per la produzione di mangimistica a rifiuto zero prodotti dagli scarti di pesce provenienti dall’economia locale.
Il progetto è orientato alla comunicazione e divulgazione dei risultati attraverso rapporti già avviati con produttori attivi nel settore farma-cosmetico per la commercializzazione del collagene e altri prodotti contenenti molecole bioattive e con il settore dell’acquacoltura interessati ai prodotti mangimistici.
Ulteriore obiettivo è la creazione di sinergie e lo scambio di competenze, non soltanto tra le due aree di cooperazione ma anche tra il mondo della ricerca e il mondo dell’imprenditorialità. 

L’Amministrazione Comunale

mercoledì 20 giugno 2018

In vigore gli itinerari - orari estivi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Parte terminale del corso Vittorio Emanuele...un inferno!!!

La parte terminale del Corso Vittorio Emanuele, quello che va dall'incrocio con la Via Amendola e la rotonda ex Esso, escluso dalle limitazioni al traffico che interessano l'importante via del centro di Lipari, è un vero e proprio inferno. Il caos regna sovrano, con le attività commerciali, che pur pagando fior di soldoni per il suolo pubblico, vedono i clienti fuggire via sotto l'incalzare di auto e motocicli che, approfittando della mancata limitazione, continuano a transitare, spesso avanti e indietro, attraverso la via Amendola.
In difficoltà anche i pedoni che si trovano a dover schivare i mezzi in transito e più di una volta si è già rischiato l'incidente. 
L'appello degli addetti ai lavori e di chiudere l'arteria al traffico, con le stesse modalità con cui si opera nella parte superiore del Corso. Iniziativa già attuata negli anni precedenti. 

"Comincia a manifestarsi il Governo del nulla..." Il parere di Luca Chiofalo

(Luca Chiofalo) Dovevano abolire la Fornero al primo consiglio dei ministri, ma...
Dovevano tagliare immediatamente vitalizi e privilegi, ma...
Reddito di cittadinanza e flat tax? Boh, chi vivrà vedrà!
In compenso, abbiamo un ministro dell’interno che, come arma di distrazione di massa, oltre a infierire su migranti disperati e blaterare di schedature etniche (illegali), fa il bullo su twitter rivendicando l’abbattimento di una casa abusiva da parte di un sindaco leghista, scrivendo: “dalle parole ai fatti, prima gli italiani!” Peccato che nella casa in questione vivesse una 70enne malata di cancro, nata a Pisa e con 600 euro di pensione...
Di Maio, l’altro (oscurato) dioscuro, fa invece compassione per l’irrilevanza e l’approssimazione dei suoi primi passi al governo del paese.
Lasciamo stare, poi, Roma, la Raggi, i collaboratori arrestati ed i ministri che li introducevano, tutti caduti dal pero di una presunta (e insipiente) innocenza, come se non vi fosse responsabilità politica per le scelte che si fanno. Siamo davvero, nell’inconsapevolezza diffusa di un paese in crisi di cervello, ad un punto di non ritorno; mentre i tanti Travaglio d’Italia si contorcono in una vergognosa esibizione di doppia morale a difesa dei nuovi (sprovveduti e pericolosi) padroni che si sono dati.
Dovevano salvare (non è chiaro da cosa) il paese: se durano, non resterà niente da salvare.

Sicilia : sequestro di beni a dirigenti ed ex dirigenti regionali

La Guardia di finanza ha eseguito un provvedimento emesso dal gip che dispone il sequestro di 150mila euro nei confronti di Calogero Foti, dirigente della Protezione Civile Regionale, Gianluca Salvatore Galati Casmiro, già dirigente esterno della Regione siciliana e Pietro Lo Monaco, già dirigente di ruolo della Regione, oggi in pensione. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle sotto la direzione della Procura di Palermo hanno consentito di accertare che sette dirigenti (sei di ruolo ed uno esterno) della Regione Siciliana, tutti indagati per peculato, avrebbero percepito direttamente 590mila euro a titolo di compensi per incarichi “aggiuntivi” conferiti dall’amministrazione regionale, in violazione delle disposizioni che stabiliscono il principio dell’onnicomprensività del trattamento retributivo dei dirigenti pubblici.
In particolare, all’epoca dei fatti, gli enti pubblici, le società partecipate ed i privati presso cui i dirigenti regionali svolgevano l’incarico “aggiuntivo” avrebbero dovuto versare il 100% del compenso nelle casse della Regione Siciliana che avrebbe provveduto per i dirigenti in posizione non apicale, a liquidare il 50% al dirigente e a destinare l’altro 50% al trattamento accessorio della dirigenza; per i dirigenti in posizione apicale, a destinare il 100% al trattamento accessorio della dirigenza. 
Il gip di Palermo, ravvisando per alcune delle posizioni contestate il meno grave reato di “peculato mediante profitto dell’errore altrui”, con conseguente prescrizione delle condotte commesse tra il 2009 e il 2011, ha disposto il sequestro di 7.808 euro nei confronti di Calogero Foti, di 12.000 euro nei confronti di Gianluca Salvatore Galati Casmiro, e di 134.142 nei confronti di Pietro Lo Monaco.

"L'EROE DEI MILLE" (Il vero!) (A Francesco e Raniero) di Rocco Como

Riprendiamo e pubblichiamo questa toccante poesia di Rocco Como - 
Il tempo si ferma
davanti a un'estate
d'ombre accaldate
all'or mattutina
nel cuor di Messina
tra nuvole nere
fumo e scintille
agli occhi dei mille
visi di cere
di amici e parenti
inermi impotenti
freddi tremanti
tra fiumi di pianti
scorgerne il piano
e non porger la mano
mentre dal rogo
l'ultimo sfogo
dell'ultimo esame
"resto non esco"
compito infame
ma quello più vero
l'amor di Francesco
cercando Raniero
"insieme usciremo
da tal spedizione
o in due voleremo
per altra missione
in un mondo più bello
mio caro fratello
a raggiunger beati
da veri soldati
il ciel sospirato
a pregar che la nostra
non sia il sol lamento
di un breve tormento
della solita giostra
ma che il fraterno pensiero
come il mio per Raniero
in voi tutti rimanga
risieda e si estenda
ad ogni semplice incontro
e nel cuor vi permanga
a che il tempo riprenda
E IN NOI IL SOLE RISPLENDA!!!"

I nostri auguri ai festeggiati di oggi

 Buon Compleanno a Maurizio Mondello, Daniele Donatini, Simone Belletti, Osman Ruggeri, Donatella Abate, Martina Biviano, Jillali Fanidi, Rosanna Beninati, Mariapia Russo, Cettina Laise, Italo Marino, Bartolomeo Spinella

"In visita al cimitero di Lipari centro mi ritrovai per una selva oscura". L'eterno riposo tra gli arbusti e le erbacce. Una vergogna senza fine (1° parte)

Nessun commento, solo sette foto di un degrado e di un' incuria che sa di umiliazione per chi ci riposa e per la collettività.






Finanziati tirocini per giovani , adulti, disabili/svantaggiati. Come accedervi

Riceviamo da Fabrizio Giuffrè e pubblichiamo
Al fine di ampliare le opportunità d’inserimento lavorativo, la Regione Siciliana ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18/05/2018 l’Avviso 22/2018 con il quale vengono erogati gli incentivi per la realizzazione di tirocini extracurriculari della durata di 6 mesi/12 mesi con una indennità pari a € 500,00 mensili.
La data di avvio dei Tirocini è stimata per la fine di Agosto/Settembre, si mira così a favorire l’occupazione nei mesi in cui l’offerta di lavoro risulta tendenzialmente più bassa.
La misura – a valere sul PO FSE Sicilia 2014-2020 – prevede tre categorie di beneficiari:
A) giovani siciliani tra i 16 e i 35 anni
B) adulti siciliani tra i 36 e i 66 anni
C) disabili tra i 16 e i 66 compiuti ai sensi della l. 68/99 o svantaggiati ai sensi della l.381/91
Possono presentare istanza coloro i quali, rientrando nelle categorie appena elencate, risultano al momento della domanda, disoccupati/inoccupati e con ISEE non superiore a € 30.000,00.
Non potranno svolgere i tirocini coloro i quali:
a) hanno già fruito di tirocini extracurriculari attivati con Garanzia Giovani;
b) risultano iscritti ad albi o ordini professionali e chiedano il tirocinio per il medesimo ordine;
c) i soggetti coinvolti in misure di politiche attive, corsi di formazione, servizio civile, beneficiari di finanziamenti per avvio di imprese,
d) titolari di altre indennità (NASpI, prestazioni pensionistiche, GIGS, etc.)
L’esperienza formativa e professionale si svolgerà presso una delle aziende del territorio che aderiranno all’iniziativa. Il tirocinio avrà una durata di 6 mesi (12 mesi per la categoria “C”) con un impegno non superiore alle 30 ore settimanali.
Gli interessati possono presentare domanda entro il 11/07/2018, esclusivamente attraverso la piattaforma on line tirocini.ciapiweb.org ed allegando:
fotocopia carta d’identità
dichiarazione ISEE 2018 (valida fino al 15/01/2019)
eventuale certificazione disabilità o svantaggio (solo per i soggetti categoria “C”)
Entro 20 giorni dal caricamento della domanda on line, il destinatario della misura dovrà recarsi presso il Centro per l’impiego (ex Ufficio Collocamento), secondo le modalità e le tempistiche riportate nella ricevuta rilasciata dal sistema informatico, per la verifica della completezza e della convalida della domanda.
Per ulteriori informazioni:
cell. 339 – 8654129
fabrizio.giuffre@hotmail.it
Consulente Politiche Attive per il Lavoro
Dott. Fabrizio Giuffrè

REGIONE, MUSUMECI: O LE RIFORME O TUTTI A CASA

«Prendo atto, con assoluta serenità, della volontà espressa oggi dal parlamento siciliano di rinviare in commissione Bilancio il disegno di legge sul collegato alla Finanziaria.
Aspetto fiducioso che il testo torni in Aula per essere serenamente valutato da tutti i gruppi politici, soprattutto negli articoli riguardanti la creazione del Polo per il credito agevolato (fusione Crias-Ircac) e la soppressione dell'Esa, l'ultimo carrozzone della Prima Repubbblica. 

Una cosa è certa: il mio è il governo del cambiamento, per il quale ho chiesto ed ottenuto a novembre il consenso del popolo siciliano. Se sulla strada delle riforme il parlamento dovesse già da ora mettersi di traverso non ci sarebbe più alcuna ragione per restare al mio posto. In questa Regione devastata e saccheggiata dalla più famelica partitocrazia non è più tempo per riproporre metodi antichi.» Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

martedì 19 giugno 2018

Soccorso a turista francese. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Commemorato il 100° dalla morte del sottenente Mariano Amendola, caduto in guerra

Si è da poco conclusa al cimitero di Lipari centro la cerimonia in memoria del sottotenente Mariano Amendola, l'unico eoliano, caduto in guerra, seppellito nei nostri cimiteri. 
In occasione del centesimo anniversario  dalla sua morte avvenuta durante la battaglia del Solstizio (tra il Piave e il Monte Grappa) è stata deposta una corona di fiori. 
La commemorazione è stata curata dal ricercatore di storia eoliana Giuseppe Cirino che ha trovato il pronto supporto del Centro Studi.
Alla commemorazione, scandita dalla preghiera di Don Giuseppe Mirabito e dal silenzio fuori ordinanza, hanno preso parte anche la Polizia Municipale, i Carabinieri e la Guardia Costiera. L'amministrazione comunale era rappresentata dagli assessori Tiziana De Luca e Davide Merenda. 

Come eravamo : Teleisole sul campetto di calcio

Il team di Teleisole che partecipò e vinse un torneo di calcio a 5 organizzato dalla Parrocchia di San Pietro
In basso da sx a dx: Luigi Sabatini, Mario Giuffrè, Salvatore Sarpi, Salvatore Naso
In alto da sx a dx: Cristian Ruggiero, Peppe Lumia, Santi Cataliotti, Lorenzo Scarfò

Mare sicuro 2018 - CP Guardia Costiera di Milazzo


COMUNICATO CP - GUARDIA COSTIERA DI MILAZZO
In data 16 giugno ha avuto inizio l’operazione della Guardia Costiera denominata “MARE SICURO 2018” che, come ogni anno, ha lo scopo di garantire il regolare svolgimento della stagione balneare ed una corretta fruizione delle spiagge e del mare.
L’operazione, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è di primaria importanza viste le intense attività ludiche ed economiche che si svolgono per tutta la stagione estiva presso il litorale e le zone di mare ad esso prospicienti. Pertanto, la Guardia Costiera con propri uomini e mezzi sarà ogni giorno presente lungo le spiagge e in mare, presso gli stabilimenti balneari e nelle strutture dedicate alla nautica da diporto quale punto di riferimento ed a tutela dei cittadini.
La prevenzione e la repressione di eventuali comportamenti contrari alla disciplina di sicurezza della navigazione e della balneazione affinché si possano evitare incidenti e favorire una sicura e libera fruizione dei litorali è sicuramente uno dei compiti, se non il compito istituzionale principale.
Proprio in ottica preventiva, è stata svolta nel corso dell’anno la 5a Campagna ambientale, consistente in un ciclo di conferenze a favore degli istituti di scuola media e superiore. In particolare, l’opera di sensibilizzazione per un utilizzo delle risorse marine eco-sostenibile e sull’educazione al rispetto dell’ambiente ha coinvolto 11 istituti scolastici, per un totale di 38 classi e 744 studenti.
L’operazione, che si svolge sui litorali del Compartimento Marittimo di Milazzo e dell’Arcipelago Eoliano, prevede l’impiego di pattuglie via terra per verifiche alle strutture balneari con particolare riferimento a tutti gli apprestamenti e dotazioni inerenti la sicurezza della balneazione che sono prescritte dalla vigente Ordinanza della Capitaneria di Porto. I mezzi nautici della Guardia Costiera, inoltre, verificheranno il rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza della navigazione del diporto, in particolare al rispetto dei limiti di velocità e delle zone di mare destinate in via esclusiva alla balneazione.
L’operazione “Mare sicuro” prevede missioni svolte utilizzando il metodo del pattugliamento mare – terra, con l’ausilio di tutti i mezzi navali a disposizione e delle autovetture di servizio. La scelta delle aree di pattugliamento è stata preceduta da un’analisi sulle caratteristiche del litorale di competenza e dalla individuazione delle “aree calde” caratterizzate da maggiore presenza di bagnanti e traffico diportistico.
L’operazione mirerà ad assicurare rapidi interventi di soccorso in favore di bagnanti, diportisti e subacquei ed a prevenire e reprimere ogni comportamento potenzialmente pericoloso per le persone per il patrimonio ambientale per l’ecosistema marino e per le risorse ittiche. Si intensificheranno, infatti, durante il periodo estivo anche le attività di tutela dell’ambiente con controlli sistematici lungo tutto il litorale sugli scarichi in mare, e di contrasto alla pesca illegale.

Bollino blu per il diporto:
Anche per quest’anno, visto il successo riscontrato gli anni scorsi, nell’ambito delle misure volte all’incremento del livello di sicurezza della navigazione da diporto, si colloca l’iniziativa “bollino blu” contenuta nella direttiva del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti riguardo allo svolgimento dei controlli sulla nautica da diporto, con riferimento anche alle unità adibite al noleggio.
La direttiva del Sig. Ministro prevede, infatti, che all’atto del primo controllo effettuato in mare o presso i punti d’approdo ad unità da diporto venga redatto e consegnato al diportista un “verbale di operazioni compiute”, e in caso di esito favorevole, venga apposto un bollino blu, ben visibile sullo scafo che consentirà di riconoscere l’imbarcazione come già positivamente verificata.
La disciplina riguarda solo i c.d. controlli di routine riguardanti essenzialmente la verifica delle dotazioni di sicurezza e il possesso della documentazione prevista. L’iniziativa consentirà l’ottimizzazione dell’azione di vigilanza delle forze di polizia, garantendo controlli più mirati, senza inutili duplicazioni e favorendo la navigazione dei diportisti in regola.
Si rammenta, infine, che per la sola segnalazione delle emergenze in mare, sono operativi il numero blu 1530 e il Numero Unico di Emergenza 112, attivo nell’intero arco delle 24 ore, disponibile sia da rete fissa che mobile, al quale sarà possibile inoltrare eventuali richieste di soccorso.

Ex Pumex (senza stipendio) completano bonifica di "Sotto il palo". Adesso urgono manutenzione, controlli e ripristino illuminazione


Gli ex Pumex, ancora senza stipendio, hanno completato la bonifica dell'intera area che da piazza Mazzini porta alla sottostante scogliera (Sotto il palo).
Adesso, speriamo che, oltre ad una "manutenzione" costante del sito (onde evitare si ricrei la boscaglia), si ripristini la pubblica illuminazione (che come è ben evidente dalla foto è stata artatamente "oscurata") e si esercitino maggiori controlli su chi frequenta la zona.
Tanto per fare capire cosa accade in quell'area (ma è solo un parziale) vi proponiamo, in basso, la collezione di bottiglie ritrovate, insieme a tanto altro, dagli ex Pumex.

Il Decreto di Venerabilità di Madre Florenzia Profilio


MESSANENSIS – LIPARENSIS – SANCTAE LUCIAE
Beatificationis et Canonizationis
Servae Dei FLORENTIAE IOANNAE PROFILIO
Fundatricis
Instituti Sororum Franciscalium ab Immaculata Conceptione Liparensium
(1873 – 1956)
Super Virtutibus

«Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini» (Sal 86, 11).

Le parole dell’antico cantore di Israele riecheggiano con singolare evidenza nella vita e nella spiritualità della Serva di Dio Florenzia Giovanna Profilio. La ricerca del “volto” del Signore caratterizzò il suo percorso e si tradusse in una coerente e feconda testimonianza allo Sposo divino.
La Serva di Dio nacque a Pirrera, nell’isola di Lipari (ME), il 30 dicembre 1873. Quarta figlia, fu battezzata con il nome di Giovanna. Crebbe ricevendo in famiglia una solida educazione umana e cristiana e ben presto iniziò a frequentare con gioia ed entusiasmo la parrocchia del suo piccolo villaggio. Percepì i segni della vocazione alla vita consacrata, ma diverse difficoltà le impedirono di realizzare il suo desiderio: l’ostilità da parte della madre, la morte del padre nel 1895, l’emigrazione dei Profilio negli Stati Uniti d’America.
Così la Serva di Dio si stabilì con la famiglia a New York, dove iniziò a lavorare in fabbrica; ma non venne meno il suo percorso spirituale, che anzi lei consolidava frequentando un convento dei Frati Minori Francescani. Nel 1898 ottenne di poter far parte della Congregazione delle Suore Terziarie Francescane di Allegany, nello Stato di New York; l’anno seguente, ricevette l’abito francescano e assunse il nome di Florenzia; il 22 luglio 1900 emise i voti temporanei.
Dopo quattro anni di permanenza a New York, la madre decise di ritornare in Italia, ristabilendosi a Lipari con i figli. Anche Suor Florenzia, convinta dal vescovo di Lipari a formare una nuova comunità religiosa a servizio delle necessità dell’isola, li raggiunse nel 1905.
L’opera ebbe inizio. La nascente comunità si mise al lavoro per sollevare le sorti degli orfani, degli anziani, delle famiglie, che vivevano una vita disagiata per le particolari circostanze del luogo, isolato dal mondo e privo di risorse economiche. Si aprì la prima casa del nuovo Istituto e il vescovo emanò il decreto di approvazione della Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari. Il 2 agosto 1906 la Serva di Dio emise le professione perpetua e venne nominata Fondatrice e prima Superiora Generale del nuovo Istituto. Conserverà tale ufficio fino al giorno della sua morte.
La nuova famiglia religiosa si estese progressivamente in Sicilia, in Italia e all’Estero. Con zelo e dedizione Madre Florenzia indirizzò le Suore in vari campi di assistenza e apostolato: asili, educandati femminili, refezioni scolastiche, orfanotrofi, ospedali, pensionati, assistenza agli anziani e agli invalidi abbandonati, colonie estive, scuole elementari, scuole artigianali con laboratori, istruzione catechistica, cooperazione alle opere parrocchiali. Nel 1953 fu fondata la prima casa in Brasile e poi in Perù.
Era soprattutto il suo esempio a costituire un forte stimolo formativo.
Nella vita della Serva di Dio, infatti, si delinea una limpida traiettoria, che, nonostante difficoltà e ostacoli, costituisce il filo conduttore delle sue convinzioni, dei suoi sentimenti e delle sue scelte: Gesù Cristo è l’unico assoluto, che dà significato e orientamento a tutti i valori.
La sua vocazione maturò in un insieme di prove dolorose, che resero sempre più consapevole e generosa la sua vita interiore e la fecero progredire nella pratica della virtù. Madre Florenzia alimentava la sua spiritualità con la meditazione della Parola di Dio, con la preghiera costante, con un incondizionato amore a Cristo e alla Chiesa. L’Eucaristia e l’imitazione della Beata Vergine erano il centro dei suoi pensieri e delle sue decisioni e la sorgente della sua attività educativa e assistenziale.
Un altro aspetto del suo profilo spirituale fu il costante esercizio della carità. A servizio dei fratelli afflitti da ogni genere di povertà, la Serva di Dio annunciava il vangelo testimoniandolo con la vita e considerava l’amore al prossimo come un prolungamento dell’amore verso Dio. «L’Amore sia il movente di ogni vostra aspirazione e di ogni opera intrapresa, l’Amore che innalzi all’Onnipotente un cantico di gloria, di gratitudine e di riconoscenza…»: queste parole, da lei indirizzate alle consorelle, erano il motore e l’ispirazione della sua attività.
La sua naturale spontaneità si distingueva per una certa energia, a volte anche rigida, non di rado presente negli abitanti di piccole isole; ma la sua tempra forte veniva equilibrata da un senso di prudenza e di mitezza, frutto di un costante impegno interiore, particolarmente evidente nei momenti del dolore e della prova, da lei vissuti come un dono di grazia che la favorivano nella sua comunione con il Crocifisso. Alla scuola della spiritualità francescana, Madre Florenzia pose la sua fondazione sotto l’insegna dell’Immacolata Concezione di Maria, ulteriore segno della filiale devozione mariana che aveva alimentato tutto il suo percorso di vita.
Al termine di una lunga vita, tutta dedicata ad alleviare sofferenze e solitudine e ad istruire generazioni di fanciulli e adolescenti, la Serva di Dio chiuse la sua giornata terrena a Roma il 21 febbraio 1956, circondata da una diffusa fama di santità.
In virtù di questa fama, dal 31 ottobre 1985 al febbraio 1991 presso la Curia ecclesiastica di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela fu celebrato il Processo ordinario, mentre avevano luogo i Processi rogatoriali presso le Curie ecclesiastiche di Acireale e Palermo e presso il Vicariato di Roma: la loro validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione con decreto del 18 novembre 1994. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo, l’11 giugno 2015 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 20 marzo 2018, presieduta da me, Card. Angelo Amato, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.
Fatta dunque dal sottoscritto Cardinale Prefetto un’accurata relazione di tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco, Sua Santità ratificando i Voti espressi dalla Congregazione delle Cause dei Santi ha dichiarato:
Consta delle virtù teologali della Fede, della Speranza e della Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché delle virtù cardinali della Prudenza, della Giustizia, della Fortezza e della Temperanza e delle virtù annesse, in grado eroico, della Serva di Dio Florenzia Giovanna Profilio, Fondatrice dell’Istituto delle Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, nel caso e nell’effetto di cui si tratta.
Il Sommo Pontefice ha poi stabilito che fosse preparato questo Decreto e promulgato negli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.
Dato a Roma il 14 aprile dell’Anno del Signore 2018
Angelo, Cardinale Amato
Prefetto

Messina, in migliaia per l'ultimo saluto ai fratellini deceduti nell'incendio della loro abitazione




Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Francesco e Raniero Messina, 13 e 10 anni, i due fratelli morti 4 giorni fa in un incendio nella loro abitazione.
Le esequie sono celebrate nella cappella della collegio di Sant'Ignazio, dall'arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, e da padre Collura e padre Lorenzo Campagna che aveva battezzato i bambini. Accanto ai genitori i loro parenti e amici, ma anche tanta gente comune, oltre al sindaco Accorinti e a esponenti politici.
Per il gran numero di persone presenti il Comune, su richiesta dei familiari, ha autorizzato l'allestimento di un maxischermo in piazza Duomo. I ragazzi presenti indossavano delle magliette con i soprannomi delle due vittime del rogo, Fifo e Rani, con stampate le parole che dicevano più spesso.
Accanto alle bare delle magliette di calcio delle squadre per le quali tifavano e le loro foto. Sull'altare due grandi cuori. In città negozi e uffici chiusi per lutto cittadino.

Al via da domani gli orari estivi dei collegamenti veloci da e per le Eolie

Le tabelle sono suddivise in corse regionali e ministeriali. N.B. Le tabelle si ingrandiscono cliccandoci sopra


Nel 100° della morte, cerimonia oggi al cimitero di Lipari per il S.T. Mariano Amendola


CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI  
Comunicato Stampa

Questa sera alle ore 18,00, al cimitero di Lipari, verrà deposta una corona di fiori sulla tomba del S.T. Mariano Amendola nel giorno del centesimo anniversario dalla sua morte avvenuta durante la battaglia del Solstizio (tra il Piave e il Monte Grappa).
Dopo una breve preghiera da parte di Don Giuseppe Mirabito verrà intonato il silenzio d’ordinanza.
La commemorazione è stata curata dal ricercatore di storia eoliana Giuseppe Cirino. 
Lipari, 19 giugno 2018

                              Nino Saltalamacchia – Presidente Centro Studi

I nostri auguri ai festeggiati di oggi

Buon Compleanno a Mary Pennisi, Angelo Andrea Cannistrà, Filomena Groppo, Gresy Bonica, Antonio Giovenco

19 giugno 1918 – 19 giugno 2018. Cento anni fa nella "Battaglia del Solstizio" moriva il sottotenente liparese Mariano Amendola (di Peppe Cirino)



Esaurita la spinta iniziale della Battaglia di Caporetto, con la quale l’esercito austro – tedesco, aveva costretto lo schieramento italiano ad una ritirata di quasi 150 km, vanificando l’immane sforzo compiuto dai nostri fanti durante due anni e mezzo di guerra (24 maggio 1915 – 24 ottobre 1917), portando il conflitto all’interno dei confini nazionali, tra la fine di dicembre e l’inizio del 1918, un fronte più corto di 300 km si era stabilizzato lungo la linea difensiva che passava per il Monte Pasubio, l’Altipiano di Asiago, il Brenta ed il  Monte Grappa e da questo, seguiva  la linea del Piave fino al mare passando per il Montello.
Per il comando austro-ungarico dopo le Battaglie d’Arresto, divenne  prioritario il lancio di una nuova offensiva in grande stile che potesse rompere la nuova linea italiana, consentendo all’esercito imperiale di dilagare nella pianura Vicentina e di raggiungere in poco tempo Milano.
Nel Marzo del 1918, fu perciò concepito un piano di attacco diviso in due distinte  operazioni denominate  “Radetzky" e "Albrecht".  Molti storici sono concordi sul fatto che alle due va aggiunta anche l’operazione  “Lawine” (operazione diversiva) che doveva consentire lo sfondamento della linea italiana nei pressi del Passo del Tonale, per dar modo ad un primo contingente di puntare direttamente su Milano.

Ammaestrati dalla dura sconfitta di Caporetto i comandanti italiani questa volta non si fecero cogliere impreparati e nessun dettaglio fu sottovalutato, i numerosi disertori ungheresi fornirono particolari e dettagli dell’operazione d’attacco, consentendo alla nostra intelligence di potere ottimizzare la posizione dei  reparti lungo tutto il fronte difensivo con un adeguato rafforzamento dei capisaldi e con un  costante cambio delle posizioni delle artiglierie.

Nella notte del 13 giugno 1918, il bombardamento sul Tonale, fu puntuale preludio dell’operazione “Lawine” (valanga). I soldati austro-ungarici si lanciarono all’assalto, ignari però che i battaglioni alpini e le divisioni di fanteria nell’area, erano stati rafforzati e muniti di ulteriori mitragliatrici e pezzi di artiglieria. Nella giornata del 14 giugno i Kaiserjäger conquistarono le trincee italiane di prima linea, ma sbaragliati dal violento fuoco dei medi e grossi calibri delle nostre artiglierie e dal feroce contrattacco di alpini e fanti, nella stessa notte furono costretti ad abbandonare le posizioni conquistate costringendo i comandi ad abortire l’operazione Lawine.-

Nella notte tra il 14 ed il 15 giugno 1918, un forte fuoco preparatorio esploso dai 5473 pezzi di artiglieria austriaci, investì le linee italiane sprigionando una immensa cortina di fumo e gas tossici (Durante la Battaglia del Solstizio gli Austriaci spararono 200 000 granate lacrimogene e asfissianti), cercando di creare un effetto sorpresa, come già mesi prima era avvenuto a Caporetto.
Ha così inizio la Battaglia del Piave o Solstizio per gli italiani, chiamata invece dagli imperiali  operazione “Radetzky" e operazione "Albrecht", perché con un attacco lanciato su di un fronte che andava dall’Astico al mare le truppe del generale Conrad da nord e quelle del feldmaresciallo Boroevic da sud avrebbero dovuto ricongiungersi con una manovra a tenaglia, alle spalle dello schieramento difensivo italiano proseguendo poi con un’avanzata attraverso la pianura veneta.
Come detto l’esercito italiano non era per niente impreparato e l’effetto sorpresa sperato dagli austroungarici non ci fu. Tra le fanterie italiane nei giorni che precedettero la battaglia erano state distribuite maschere anti gas  molto efficaci (di produzione britannica), che consentirono  ai soldati di resistere nelle proprie posizioni di prima linea per molto tempo.

Il micidiale controfuoco delle artiglierie italiane seminò il panico nelle linee di attacco degli imperiali infliggendo pesanti perdite. Gli Austroungarici nonostante tutto,  in diversi punti riuscirono a passare alla riva destra del  Piave, costituendo solide  teste di ponte sul Montello a San Donà di Piave a Nervesa e nei pressi delle Grave di Papadopoli, Molino Nuovo, Molino della Sega, Casa Pavan e Casa Martini. Furono giorni di duro combattimento anche corpo a corpo, in cui ogni palmo di terra venne difeso e conteso a prezzo di sangue. Anche sul Grappa alpini e fanti subirono il colpo iniziale dei Kaiserjäger e dovettero concedere al nemico parte della montagna. Gli italiani si aggrapparono ad ogni anfratto e sporgenza per ricacciare in dietro il nemico aiutati dalle batterie di artiglieria della cannoniera Vittorio Emanuele, ovvero una poderosa linea fortificata di pezzi di artiglieria di grosso e medio calibro posti in caverne approntate nei mesi precedenti. Ogni soldato sentì in cuor suo che stava difendendo un pezzo sacro d’Italia.

Nonostante lo svantaggio numerico, gli italiani godevano di una migliore logistica, con le linee di rifornimento ferroviario che giungevano a meno di 10 km dalla prima linea. Le tradotte trasportarono ininterrottamente soldati della classe 1899 (appena diciottenni) per ricostituire con immane sforzo le unità logorate dai combattimenti. Gli austriaci invece attraversano il Piave su ponti di barche ed in molte zone guadando il fiume  sotto il fuoco italiano, con linee di rifornimento molto arretrate rispetto alla zona di scontro.
La fortuna sorrise agli italiani, e la piena del Piave spazzò via molti dei ponti approntati lungo il suo letto, lasciando isolate intere divisioni austriache che non riuscirono così a ricevere più truppe fresche e munizioni.  Nasce in quei giorni di scontro e d’impresa, dalla vena artistica e dall’estro di E.A. Mario (Giovanni Ermete Gaeta) “la Leggenda del Piave”, canto dal quale i ragazzini del 99 trassero forza e sostegno nel tentativo di ricacciare indietro il nemico. Scrivendo un telegramma all’autore, il capo di stato maggiore generale Armando Diaz disse: “ Mario… La sua canzone al fronte ha fatto più di un generale…”
Nelle giornate tra il 19 ed il 21 il contrattacco italiano si fece più feroce e palmo a palmo i fanti riuscirono a guadagnare il terreno perduto ricacciando sulla riva sinistra le divisioni austriache. Uno degli ultimi capisaldi riconquistati dai fanti della Brigata Foggia nella parte bassa del Piave, fu Casa Marini a San Biagio di Callalta, e tra di essi vi era anche il Sottotenente Mariano Amendola (eoliano) che a Casa Martini il 19 giugno perse la vita per una ferita mortale ricevuta al petto  .
Tra la notte del 21 e del 22 giugno l’imperatore Carlo Primo d’Austria, ritenendo che ogni ulteriore sforzo  di sfondamento della linea italiana fosse ormai vano, ordinò al suo stato maggiore la ritirata delle truppe imperiali sulla riva sinistra del Piave e di trincerarsi per resistere.
Dopo la Battaglia del Solstizio, si esaurì ogni tentativo di attacco da parte dell’esercito austroungarico, ed il 24 ottobre (ad un anno esatto da Caporetto), gli italiani lanciarono l’offensiva finale che passò alla storia come la Battaglia di Vittorio Veneto. La sua conclusione il 4 novembre 1918 e l’armistizio di Villa Giusti, segneranno per l’Italia la Vittoria e la fine della guerra.
 LA SCHEDA
Amendola Mariano  di Vincenzo e di Paino Luigina e nato a Lipari il 05 Febbraio 1897 – distretto militare di Messina matricola 125285 serie del ruolo 18
Sottotenente di complemento del 280° Reggimento di Fanteria 6^ Compagnia - 3^ Armata del Piave
Morto il 19 Giugno 1918 a Casa Martini (Piave) per ferite riportate in combattimento all’età di 21 anni
Sepoltura originaria : Cimitero di San Biagio di Callalta  - Attuale sepoltura: traslato nel Cimitero Comunale di Lipari.-

Unità di appartenenza
Brigata Foggia  280 ° / 281°/ 282°  Reggimenti di Fanteria (Milizia Territoriale)
La Brigata Foggia fu costituita il 15 Luglio del 1917  il comando di brigata del 280° dal deposito del 26° reggimento, il 281° dal deposito del 50° reggimento, il 282° dal deposito del 53° reggimento
Anno 1918 – periodo di permanenza in linea

Dal 12 gennaio al 4 maggio :  Val Lagarina  - Settore Brentonico – Settore Castione – Coste di Tierno – q.940 – Martello – Malga Sorgente – q. 382 – Dosso alto  Castione – Castel Brentonino -  M. Giovo – Sottosettore Coste Tierno – S. Cecilia – Sbarramento Talpinia – Castel Tierno – Caposaldo Coste Tierno.

Dal 16 giugno al 21 settembre : BATTAGLIA DEL PIAVE = capisaldi L’ero – S. Biagio – Callalta – Molino Nuovo – C. Martino  - Meolo – C. Pavan – Villanova – Croste – Argine S. Marco .-


Dal riassunto dei Diari di Guerra della Brigata Foggia:
                Nell’anno 1918 dal 12 a 15 gennaio la Foggia sostituisce il 12° reggimento di marcia nella quarta linea di resistenza tra S. Valentino, Postemone, Montagnola. Dal 26 al 30 tutta la brigata si schiera in prima linea rilevando nel settore Brentonico la “Macerata” (Coste di Tierno, Q.382, Malga Sorgente, Sottocastello, Dosso Alto di Castione, Talpina, Monte Giovo).
                Fino ai primi di maggio la Foggia resta a difesa del suddetto settore esplicando, con azione di pattuglie, attiva vigilanza e respingendo frequenti colpi di mano dell’avversario.
                Il 4, ceduta la linea alla Vicenza, si trasferisce in ferrovia nella zona di Custoza (Monte Godi, Guastalla Nova).
In Seguito all’offensiva sul Piave il 16 Giugno la brigata, partendo dalla Stazione di Dosso Buono giunge a Camposanpiero. Di qui il giorno successivo è fatta proseguire su autocarri  fino alla zona di Treviso, Ponte di Piave, ove la 281° viene disposto nella posizione del secondo sistema difensivo (capisaldi Pero, S. Biagio e Callalta) con  incarico di appoggiare le truppe del XI Corpo d’Armata che occupano in corrispondenza le difese antistanti il Piave.
                Il 280° è posto il giorno successivo alle dipendenze della Brigata Pavia nel tratto di fronte compreso tra il passaggio a livello nord – est di S. Biagio, Molino Nuovo, margine nord del caposaldo Casa Martini, ove un forte attacco nemico ha prodotto larghe e pericolose falle, concorreva vigorosamente ai contrattacchi di tutta l’11^ Divisione, riconquistando la linea di Molino Nuovo, gomito del Meolo fino a  sud di Casa Pavan q.11 e catturando numerosi prigionieri.
                Il 20 giugno al 281° viene affidato il compito di eseguire un deciso contrattacco  per rioccupare la così detta linea delle riserve e cioè : Villanova, Casa Nova, Casa Pavan, caposaldo Martini. Essa agisce su due colonne: quella di sinistra, composta dal III Battaglione , deve avanzare con obiettivo Villanova; quella di destra (II battaglione), per il caposaldo di San Biagio, deve puntare su Casa Pavan.
                Sebbene l’azione sia contrastata dal nemico, pur tuttavia la colonna di sinistra raggiunge l’obiettivo occupando la linea Casa Nova, Crosere , Villanova.
Più accanita invece è la resistenza sulla fronte della colonna di destra. Giunta questa tra la Casa Calion e il Fosso a sud di Casa Martini viene arrestata dal violento fuoco di mitragliatrice appostate tra casa Pavan e Fosso Zenzanato.
Ripetuti ed impetuosi tentativi, fatti col concorso anche del I/281°, già in rincalzo  Casa Marinetti, falliscono per la strenua difesa  che l’avversario oppone. Verso sera i reparti, sostenuti dalle nostre artiglierie, riescono a conseguire qualche progresso, ma, contrattaccati da preponderanti forze, dopo aver tenacemente resistito , sono costretti a ripiegare sulla linea Casa Calion, Ferrovia Km. 14, contro la quale s’infrangono i tentativi del nemico che vuole ad ogni costo aprirsi un varco.
Il 21 giugno, il 280° torna alla dipendenza della propria brigata ; il 22, viene estesa la nostra occupazione fino all’argine S. Marco ed il 23, fiaccata la resistenza avversaria, la Foggia schiera le sue truppe sul Piave. Subito provvede al risanamento del campo di battaglia ed al rafforzamento della linea. Esercita attiva vigilanza con frequenti invii di pattuglie  sulla sponda opposta del fiume.
Le perdite della brigata in questa battaglia, sommano a 28 ufficiali e 609 uomini di truppa.

  Perdite del  280° Reggimento nella Battaglia del Solstizio
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
5
7
6
16
139
218

Dallo stato di servizio del sottotenente Mariano Amendola:

-          Soldato di  leva 2^ categoria classe 1899 distretto di Messina quale iscritto nella leva mare 1897 e rivedibile nella classe 1898 e lasciato in congedo illimitato – 30 Agosto 1917;
-          Chiamato alle armi e giunto  - 3 Settembre 1917;
-          Tale nel deposito del 20° Reggimento Fanteria (Brescia)– 4 Settembre 1917;
-          Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra – 4 Settembre 1917;
-          Partito da territorio dichiarato in stato di guerra perché ammesso a frequentare il corso Allievi Ufficiali  - 13 Ottobre 1917;
-          Tale Allievo Aspirante Ufficiale  di Complemento nella Scuola Ufficiali di Caserta  - 15 Ottobre 1917;
-          Aspirante Ufficiale di complemento nel 26° (Bergamo) Reggimento di Fanteria  D.M. – 17 Marzo 1918;
-          Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra  - 4 aprile 1918;
-          Tale nel 280° Reggimento Fanteria  10 Aprile 1918;
-          Tale 3^ categoria distretto di Messina determinazione del consiglio di leva in data  - 31 Maggio 1918;
-          Sottotenente di complemento arma di Fanteria nomina provvisoria  Decreto del Comando Supremo 19 maggio 1918;
-          Confermato nella suddetta nomina  con anzianità 16 Maggio 1918 effettivo per mobilitazione al Deposito Fanteria Piacenza Ovest         D.L – 19 Agosto 1918;
-          Prestato Giuramento di Fedeltà in zona di guerra – 12 Maggio 1918;
-          Morto nel combattimento avvenuto a Casa Martini (Comune di San Biagio di Callalta) come dall’atto di morte iscritto al n°150 del registro degli atti di  morte  del 280° Reggimento di Fanteria – il 19 Giugno 1918.

Dal registro dello stato civile del 280° Reggimento di Fanteria :

Il sottoscritto tenente di amministrazione  Casanova sig. Giovanni incaricato della tenuta dei registri di dello stato civile  presso il  280° Reggimento di Fanteria , dichiara che nel registro degli atti di morte a pag.152 al  n° 150 d’ordine, trovasi scritto quanto segue:
“L’anno millenovecentodiciotto  il giorno diciannove  del mese di  giugno  nella località Casa Martini , Comune di San Biagio di Callata  , alle  ore quattordici e minuti trenta in età di anni ventuno  mancava ai vivi il sottotenente  Amendola sig. Mariano della 6^ Compagnia  del 280° Regg. Fanteria , nativo di Lipari , Provincia di Messina , figlio di Vincenzo e  della fu Paino Luigia , morto in seguito a ferita per fatto di guerra  – sepolto nel cimitero di San Biagio di Callalta , come risulta  dall’attestazione delle persone a piè del presente sottoscritto : aspirante medico Edmondo Chiappini”.

 Con la costruzione dei grandi sacrari, destinati ad ospitare le spoglie dei caduti della Grande Guerra, i piccoli cimiteri periferici e riquadri militari inseriti all’interno di quelli civili, vennero dismessi.
Nel 1924 su richiesta della sig.ra Mariannina Amendola sorella del caduto, i resti del Sottotenente Mariano Amendola furono traslati nel cimitero di Lipari, ove ancora oggi riposano.

ALL’EROICA GIOVINEZZA DEL SOTTOTENENTE
MARIANO AMENDOLA

CADUTO IL 19 GIUGNO 1918 PRESSO SAN BIAGIO DI CALLATA
RELIGIOSAMENTE LA SORELLA MARIANNINA CHE NE VOLLE GLI AVANZI
ELIMINOSI FRA LE RELIQUIE DELLA FAMIGLIA
ALL’OMBRA DEI NATII CIPRESSI

ALLA VOCE DELLA PATRIA CHE LO CHIAMAVA
A PRESTARE IL SUO BRACCIO PER LA SUA DIFESA E
PER LA SUA GLORIA EGLI CON SLANCIO
UBBEDI’ OBBIDI’ E NON DISCUSSE
ECCO IL SOLDATO  HA COMBATTUTO DA PRODE
ED E’ CADUTO NELL’ADEMPIMENTO DI UN SACRO
DOVERE
ECCO L’ERO MORTO COLLA RASSEGNAZIONE SULLE LABBRA
E CON LA PACE NEL CUORE
ECCO IL MARTIRE

                                                  dettò
                                                Colonnello Vigna