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giovedì 20 febbraio 2020

Carnevale eoliano 2020: Il ricordo di Mimmo e Peppe, il minuto di silenzio e lancio palloncini (video)

Gli articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 20.02.20

Carnevale Eoliano 2020: Le prime 9 foto dei carri allegorici e del gruppo mascherato in attesa di sfilare sul Corso di Lipari










Palazzo dei Leoni: Stamane convegno sulla Cybersecurity nella P.A. e l’apporto dell’Agenzia per l’Italia digitale

Si è svolto stamane a Palazzo dei Leoni il seminario dal titolo “La Cybersecurity nella P.A.: dalla consapevolezza alla gestione del rischio informatico”. L’incontro, organizzato dalla Città Metropolitana di Messina con l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), è stato l’occasione per un confronto a più voci sul tema della sicurezza informatica, dagli aspetti generali alle attività di pianificazione, coordinamento e monitoraggio.
La sicurezza informatica è una priorità per le amministrazioni pubbliche che ben comprendono i rischi legati all’affidabilità dei sistemi e alla tutela delle informazioni. Da queste considerazioni è partito il percorso informativo che ha trattato le problematiche legate alle minacce informatiche.
“Il processo di trasformazione della Pubblica Amministrazione in chiave digitale è stato lungo e complesso; oggi si può affermare che la maggior parte dei dati transitano per via informatica, a questo però si è aggiunto il pericolo che i dati sono a rischio” ha evidenziato il Segretario Generale della Città Metropolitana di Messina, avv. Maria Angela Caponetti, in apertura dei lavori.
La sensibilizzazione alla cultura della sicurezza, l’analisi e la mappatura del rischio, l’attività di collaborazione con l’AgID per veicolare queste tematiche e, attraverso la “Comunità di Pratiche”, l’aiuto ai Comuni del territorio, sono gli sbocchi più importanti indicati dal Segretario Generale.
Il Dirigente dei Servizi informatici, ing. Armando Cappadonia, ha posto l’accento sulla rapidità delle trasformazioni in campo informatico e sulla difficoltà a stare dietro alle implementazioni. Per questo motivo gli incontri formativi sono importanti per l’Ente per la gestione dei dati e per affronta le tematiche relative alla sicurezza.
“Tutte le Amministrazioni hanno l’obbligo di dematerializzare il cartaceo, ma questa trasformazione richiede opportune infrastrutture: la banda larga, un sistema con cloud unico, amministratori di rete, responsabili della gestione dei dati. Nei piccoli comuni però si registrano ritardi e difficoltà nella fase di transizione” ha dichiarato il Responsabile della protezione dati per la Città Metropolitana di Messina, ing. Giuseppe Bono, che ha suggerito comportamenti idonei per evitare il danno informatico ed il ricorso alla formazione e all’informazione come strumenti fondamentali per affrontare tutte le complessità della trasformazione digitale.
I due consulenti dell'Agenzia per l'Italia Digitale, dott.ri Pietro Marchionni e Giuseppe Mancinelli, hanno delineato le linee base per la PA per affrontare il rischio informatico e per difendersi in caso di attacco. A queste indicazioni vanno aggiunti gli altri strumenti che l’Agenzia ha già messo a disposizione, come il “tool risk assessment”, che analizza la vulnerabilità del sistema, calcola la probabilità del rischio ed offre le indicazioni per il trattamento.
Solo per fare un esempio, il CERT-PA, Computer Emergency Response Team Pubblica Amministrazione, che opera all’interno dell’AgID, ha registrato negli ultimi tre anni 9 milioni di attacchi informatici, oltre ottomila al giorno. La Città Metropolitana di Messina sta affrontando con molta attenzione il tema della sicurezza informatica, senza farsi fermare dalle problematiche finanziarie come ha detto il Responsabile per la transizione al digitale della Città Metropolitana di Messina, Dott. Giacomo Lucà, che ha illustrato le procedure messe in atto con l’AiGD per verificare la resilienza del sistema attraverso un check up specifico sui Servizi. “Inoltre per aumentare la sicurezza – ha ricordato il Dott. Lucà - i progetti per i servizi al cittadino sono stati sottoposti, sin dalla fase progettuale – alla valutazione del rischio.
Dopo l’intervento dell’ Account Manager Territoriale AgID, dott.ssa Laura Aglio, sull’azione dell’ AgID nei territori e sulla diffusione del tool di risk assessment, il consulente Marchionni ha risposto alle domande del pubblico che hanno completato l’incontro.

Il Carnevale eoliano 2020 ricorderà Mimmo e Peppe.

Alle 20 di ogni serata di sfilata, il Carnevale eoliano si fermerà per un minuto per ricordare Mimmo Milanese e Peppe Giunta che si sono dedicati, nel tempo, con entusiasmo a questa manifestazione

Intervento di Fonti e Mollica dopo che Subba ha chiesto "Rispetto delle regole per l'assunzione di impegni di spesa".

Ecco cosa ha scritto il dottore Francesco Subba nel documento" Rispetto delle regole per l'assunzione di impegni e l'effettuazione di spese" inviato ai diversi organismi del Comune di Lipari



Judo : Sporting club a Bagheria con Puglisi per il campionato regionale FISDIR

Domenica a Bagheria, al palazzetto dello sport di via Sant’Ignazio di Loyola si svolgerà il campionato regionale FISDIR valido per la qualificazione alla finale nazionale che si svolgerà a Ostia presso il Palafijlkam.
Per lo Sporting club gareggerà nella cat. 90 kg., Salvatore Puglisi.

Buon Compleanno!

Auguri a Maria De Feo, Laura Alessi, Gaetano Ivan Piemonte, Ilaria Raffiti, Domenico Portelli, Gaetano Raffaele, Martina Costanzo, Fatima Taranto, Rachele Sciacchitano, Roberta Rando

Accadde alle Eolie: 20 febbraio 2014


Ricordando... Diego Sidoti.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Aspettando il Carnevale 2020. Carnevale eoliano 2014. Il balletto del carro" Un sogno chiamato Carnevale"

ASP Messina, nominati a tempo indeterminato altri 4 Dirigenti Medici di Radiodiagnostica

(Comunicato) Dopo avere immesso in servizio i primi cinque dirigenti medici di radiodiagnostica vincitori del concorso a tempo indeterminato bandito dall'ASP di Messina, l'Azienda Provinciale scorre la graduatoria e immette in servizio altri quattro dirigenti medici a tempo indeterminato che andranno a coprire i posti rimasti vacanti negli ospedali.
I nuovi medici firmeranno il contratto e prenderanno servizio presso le sedi di lavoro dopo l'accertamento del possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego e dopo la verifica della idoneità fisica per le mansioni della qualifica di appartenenza, come previsto dalle vigenti disposizioni di legge.

Costi dell’insularità, Regione avvia ricerca per calcolarli

La condizione di insularità potrebbe costare alla Sicilia tra i 4 ai 5 miliardi di euro l’anno. E’ la stima presunta di una ricerca valutativa che il governo Musumeci condurrà attraverso il dipartimento della Programmazione e l’assessorato all’Economia. La definizione di insularità comprende il concetto di “discontinuità territoriale” che caratterizza alcune regioni e che determina una specificità di natura economica, trasportistica, ambientale e sociale. Questa condizione rappresenta un oggettivo svantaggio rispetto ai territori continentali che possono godere di una maggiore facilità di collegamento e interscambio. Che l’insularità sia un fattore penalizzante è riconosciuto dalla Commissione Europea che considera le regioni interessate meritevoli di azioni politiche capaci di far superare il gap rispetto alle aree continentali.
«Lo studio che sarà terminato entro il prossimo mese di luglio – commenta l’assessore dell’Economia Gaetano Armao - fornirà al governo regionale il dato puntuale del costo occulto dell'insularità. Costo che si aggiunge alle risorse sottratte alla Sicilia. Dai conti pubblici territoriali, per i siciliani siamo oltre i 10 miliardi di perdita secca».
Si calcola che nell’Unione Europea ci sono 450 isole con 14 milioni di abitanti, e di questi ben oltre 5 milioni, pari al 36 per cento, sono residenti in Sicilia. Lo studio del costo dell’insularità per l’Isola parte dalla valutazione di alcuni parametri come l’accessibilità e i relativi i costi di tempo dovuti al fatto che quasi tutte le isole dipendono dal trasporto pubblico, i conseguenziali costi monetari che derivano dall’assenza di valide alternative di collegamento e trasporto, i costi delle infrastrutture e dei servizi, che devono essere forniti singolarmente a ciascuna isola senza possibilità di realizzazioni sinergiche e i costi che, in conseguenza dei fattori elencati, gravano sugli abitanti isolani.

Santo del giorno: Santi Francesco e Giacinta Marto

Santi Francesco e Giacinta Marto
Veggenti di Fatima
Nella Cova da Iria, tramutata in uno stagno dalla pioggia incessante, s'erano radunate sin dalla sera prima sessantamila persone. Tre pastorelli, Lucia di Gesù di dieci anni, i suoi cuginetti, Francesco e Giacinta Marto, nove e sette anni, avevano annunciato che il 13 ottobre in quel luogo si sarebbe compiuto un grande prodigio. Analfabeti, i tre appartenevano a due modestissime famiglie di Aljustrel, minuscola frazione di Fatima. Il prodigio avrebbe dovuto apporre il sigillo di garanzia e di veridicità alle «visioni» che dicevano di avere il 13 di ogni mese. Appariva loro una giovane e bellissima Signora, vestita di bianco, librata sopra un leccio verdeggiante non più alto di un metro, accompagnata da un invisibile fruscio d'ali. Ed era stata la bianca Signora a promettere: «Il 13 ottobre farò un grande miracolo perché tutti possano credere».

La prima apparizione era avvenuta il 13 maggio nella Cova da Iria. La Signora si era presentata così ai piccoli che la fissavano attoniti: «Vengo dal cielo. Venite qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13. Poi vi dirò chi sono». Era iniziata per Lucia, Francesco e Giacinta l'esaltante, e terribile, avventura che avrebbe segnato la loro giovanissima vita: le consolanti visioni della dolce Signora; i suoi inviti a pregare il rosario e a mortificarsi per i peccatori che offendevano il cuore di Gesù e della Madonna e destinati all'inferno se non si convertivano (era il motivo ricorrente di ogni incontro); le confidenze di inquietanti segreti che preannunciavano cose «terribili»...

Ma non mancarono anche il sospetto e l'ostilità dei miscredenti («Sono piccoli imbroglioni, esaltati», dicevano) e delle autorità civili che mal sopportavano quelle astruse novità, quegli inopportuni assembramenti nel luogo delle presunte apparizioni che turbavano la quiete pubblica. Ci fu anche l'ostilità di qualche burbero prevosto che ritenne di dover andare oltre la tradizionale prudenza della chiesa, che in queste faccende -giustamente - è solita procedere con i piedi di piombo. Gli uni e gli altri non furono teneri con i tre «sospettati», tenuti persino per una notte nella buia e fredda cella di una prigione per convincerli a dire che si erano inventati tutto. A tutto questo si aggiunse la ruvidezza dei genitori che temevano di finire male per tutto il trambusto sorto a causa dei loro figli...

Sessantamila erano dunque quel 13 ottobre nell'acquitrino di Cova da Iria, sotto un cielo plumbeo che rovesciava acqua a torrenti. C'erano credenti e miscredenti, gente venuta dai campi e dalla città, analfabeti e uomini di scienza, liberi pensatori e giornalisti inviati persino da agenzie d'oltreoceano. Tutti a cercare conferma alle proprie opinioni sui fatti che avevano diviso il paese.

La Signora aveva detto a mezzogiorno. E un po' prima dell'ora prevista, accompagnati dalle mamme, arrivarono i tre veggenti. Lucia invitò tutti a chiudere gli ombrelli. E tutti li chiusero benché la pioggia continuasse a scrosciare. La piccola intono il rosario e a mezzogiorno la Signora riapparve. Sarebbe stata l'ultima volta. «Sono la Madonna del rosario - disse ai veggenti -. Voglio che facciate qui una cappella in mio onore».

Nel 1917 l'Europa stava vivendo la tragedia del primo conflitto mondiale e la Madonna assicurò: «La guerra finirà e i so dati torneranno presto alle loro case». A un certo punto Luci con un dito indicò il cielo. Tutti alzarono gli occhi e all'improvviso cessò di piovere e squarciando le fitte nubi, apparve il disc solare simile a una ruota che proiettava in ogni direzione fast di luce d'ogni colore che accendevano le nubi, gli alberi, la terra e si riverberavano sulla folla, abbagliandola. La cosa si ripeté per tre volte. E la gente, attonita, pregava, si batteva il petto chiedendo perdono per i propri peccati.

Mentre il sole danzava, i pastorelli rividero la Madonna tra le nuvole con accanto san Giuseppe e Gesù Bambino benedicente. La «danza del sole» era per la gente, perché vedesse e vedendo credesse e credendo diffondesse tra chi non c'era la notizia del prodigio, ma anche che la. Madonna era venuta davvero a portare agli uomini un messaggio di misericordia e di salvezza. Del fatto insolito si occupò lungamente anche la stampa, non solo locale. Finito lo «spettacolo», i veggenti faticarono a raggiungere la casa: Giacinta piangente fu trasportata in braccio da un conoscente; Lucia, issata sulle spalle di un robusto paesano, fu sottratta a forza alla gente che le strappava brandelli di vestito, tagliava ciocche di capelli per tenerle come reliquie. Solo Francesco riuscì a sgusciare indenne tra la folla.

Tutti li volevano vedere, farsi raccontare che cosa avevano visto, che cosa aveva detto la Madonna, supplicarli di pregare per questo o quell'altro ammalato. Nei giorni seguenti davanti alle loro case la processione dei curiosi e dei devoti era incessante. I tre per un po' stettero al gioco, mostrandosi e raccontando, ma poi, sgomenti per l'ammirazione, le lodi che la gente tributava loro, cominciarono a sparire per tempi sempre più prolungati. Si nascondevano in una grotta fonda e buia, nascosta tra i cespugli per poter continuare a recitare il rosario, a dire le preghiere che un angelo durante le apparizioni aveva loro insegnato, a fare sacrifici per la conversione dei peccatori.

Francesco e Giacinta sono stati proclamati beati il 13 maggio del 2000 da Giovanni Paolo II che con Fatima ha sempre avuto un legame particolare: attribuiva a un miracolo della Madonna l'essere sopravvissuto all'attentato di piazza San Pietro. Lucia è invece sopravvissuta ai due cugini fino al febbraio 2005.

Prima delle apparizioni i tre bambini non avevano nulla di speciale. Erano solo tre bambini, poveri e pastorelli: categoria che la Madonna pare privilegiare quando si tratta di apparire per trasmettere agli uomini qualche importante messaggio. Non erano mai andati a scuola, ma avevano conosciuto assai presto la fatica del lavoro. Però erano buoni: la loro semplicità e una buona educazione religiosa avevano reso in loro un fatto naturale la presenza di Dio, il rivolgersi confidenzialmente a lui nella preghiera, cosa che facevano spesso. Probabilmente come migliaia di altri bambini in Portogallo e altrove. Perché poi siano stati scelti per un'esperienza così intensa e rara, fa parte dei misteriosi disegni che Dio ha per ognuno.

La Madonna non ha fatto che accentuare e arricchire di nuovi contenuti la loro esperienza già impregnata di sacro: aveva detto loro di pregare, e loro ce la misero tutta, con uno slancio che solo i bambini hanno. 11 rosario ogni giorno, più volte al giorno, le visite in chiesa a «Gesù nascosto», i sacrifici e i digiuni per i peccatori diventarono gli appuntamenti più attesi delle loro giornate, espressione di una vita integra, senza sbavature.

Tutto questo, per Francesco e Giacinta durò poco. La bianca Signora aveva fatto loro una promessa: «Verrò presto a prendervi». I piccoli lo sapevano e vivevano nell'attesa. La Signora aveva anche detto che Francesco per essere accolto in paradiso avrebbe dovuto dire molti rosari. E lui obbedì. Ogni volta che poteva si appartava (amava pregare da solo) a far scorrere tra le dita i grani del rosario. Qualche volta alla scuola, che aveva iniziato a frequentare, preferiva la chiesa. «Va' tu a scuola - diceva a Lucia -, passa dopo a prendermi, tanto non mi serve imparare, se fra poco dovrò morire». E si infilava in chiesa a pregare «Gesù nascosto».

La fine venne davvero presto. Pianti i morti della grande guerra, la gente si rimise in lutto per le vittime di una terribile epidemia, la febbre spagnola. Il 23 dicembre 1918 anche Francesco e Giacinta ne furono colpiti. Per Francesco tutto si compì in pochi mesi, il 4 aprile dell'anno seguente, a soli undici anni, andava a rivedere la Madonna.

Più tormentata la fine di Giacinta, un vero calvario, che sopportò con grande forza d'animo, nonostante la paura e le angosce, «per la conversione dei peccatori e per riparare gli oltraggi che si fanno al cuore immacolato di Maria». La pleurite purulenta, conseguenza della febbre spagnola, l'aveva costretta per due mesi all'ospedale. Aveva sofferto molto la lontananza dai genitori, dagli amici. Anzi, la prospettiva di morire da sola in ospedale la terrorizzava. E sarà proprio da un ospedale di Lisbona che Giacinta spiccherà il volo per andare a rivedere per sempre la bianca Signora. Ve l'avevano portata su indicazione di un celebre medico, il dottor Lisboa, che sperava di salvarla con un intervento chirurgico. La partenza era stata uno strazio. La piccola era rimasta a lungo aggrappata al collo di Lucia, che le era sempre stata accanto raccogliendo le confidenze, le paure, gli slanci di generosità della cuginetta, asciugandole le lacrime. L'intervento chirurgico, molto doloroso perché non fu possibile per la sua estrema debolezza farle l'anestesia totale, fu inutile. La sera del 20 febbraio 1920 la Madonna era andata a prendersela. Come aveva promesso. Tra le confidenze di Giacinta a Lucia, ci fu anche questa: «Penso alla guerra che deve venire... Morrà tanta gente e tanta andrà all'inferno. Vi saranno tante case distrutte e tanti sacerdoti morti. Se desistessero dall'offendere il Signore, la guerra non verrebbe». Poi ci sono state la guerra civile in Spagna e la seconda guerra mondiale. Il messaggio di Fatima è chiaro. I guai gli uomini se li procurano da soli. Convertiamoci, mutiamo vita tutti e un nuovo millennio di pace è assicurato.

La cappellina che la Madonna aveva chiesto per sé è diventata uno dei grandi e frequentati santuari mariani. Il prodigio, non del sole che danza, ma di tanti che lì trovano conforto e occasione per ravvedersi e iniziare una vita nuova nel segno dell'amore di Dio, si avvera ogni giorno.

mercoledì 19 febbraio 2020

L'avvocato Erika Pajno ha giurato oggi, formalizzando l'iscrizione all'albo professionale.

In data odierna l'avvocato Erika Pajno ha formalizzato l'iscrizione all'albo professionale presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Barcellona P. G. prestando il giuramento di rito innanzi i componenti dello stesso collegio, presieduto dall'avv. Antonella Fugazzotto.
La cerimonia si è svolta nell'Auditorium dell'ordine forense presso il Tribunale di Barcellona P.G.
All'avvocato Pajno il nostro augurio per un brillante futuro professionale

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 19.02.20



Parco giochi Diana riaprirà tra meno di un mese, dopo effettuazione lavori. E il parco di Zinzolo?

(Comunicato) Come comunicato in più occasioni, anche sui social network, dall’Assessore Tiziana De Luca e dall’Assessore Massimo Taranto, si rende noto che con determina n. 9 del 14 febbraio 2020, immediatamente esecutiva, è stato affidato dagli Uffici alla ditta Castelli di Quattropani l’intervento per il ripristino di una parte di ringhiera in legno posta a delimitazione del parco giochi “Diana”, la cui condizione di pericolosità ha determinato la chiusura al pubblico dello stesso parco nelle ultime settimane per tutelare l’incolumità dei bambini.
Acquisiti i necessari materiali, consoni all’area archeologica che ospita il parco giochi, saranno avviate prontamente le opere di posa della recinzione, necessarie a consentire la messa in sicurezza e la conseguente piena fruibilità del parco giochi da parte delle famiglie e dei più piccoli utenti. Le operazioni dovrebbero concludersi in meno di un mese.


Nota del direttore - Sin qui il comunicato dell'amministrazione. Alla stessa ci rivolgiamo affinchè si intervenga per "disboscare" e aprire il parco giochi a Zinzolo

Incontro sul turismo alla Camera di Commercio a Messina.

Creare una “destinazione Messina” tra esperienza e marketing, unica, creativa e riconoscibile, con un’offerta concreta e ben definita, istituendo una “cabina di regia territoriale” che promuova l’immagine turistica della città dello Stretto. «Un tavolo operativo che intende realizzare un piano strategico condiviso sul turismo - afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina - volto a offrire una Messina che non sia solo città di transito, di arrivi e partenze, ma che, sfruttando i collegamenti, sia in grado di attivare progetti di rigenerazione turistica, con un incremento del senso di reputazione e apprezzamento».
A tal fine, ieri, nella sala Giunta del Palazzo camerale si è svolto un incontro programmatico per individuare strategie comuni di sviluppo per un turismo di qualità. «L’idea è quella di costruire un’offerta turistica integrata in un territorio coeso, pronto a offrire servizi di qualità, in ogni ambito – prosegue Blandina – partendo dal presupposto che non si può prescindere da un’analisi di contesto che tenga presente i cambiamenti registratisi negli ultimi tempi: nuove categorie di viaggiatori che prediligono viaggi brevi e frequenti, optando per il turismo sostenibile, il 94% dei quali prenota on line e il 55% si fida più dei contenuti generati dagli utenti che del marketing».
«Ringrazio i componenti della Giunta della Camera di commercio, i consiglieri camerali, il prof. Filippo Grasso, i funzionari della Città metropolitana e i rappresentanti delle associazioni di categoria – aggiunge il presidente dell’Ente camerale – per i preziosi contributi offerti all’incontro. In particolare, i presidenti di Federalberghi Taormina, Italo Mennella, Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono, e Federalberghi Giardini Naxos, Giovanni Russotti».
Si è discusso di turismo crocieristico, religioso, scolastico, convegnistico. Ma anche di portualità, aeroporto dello Stretto e di piano di marketing turistico. «Ma il primo punto dal quale partire è un’analisi dei dati qualitativi e quantitativi sui flussi turistici – precisa la segretaria generale Paola Sabella – per poi passare a una mappatura delle attività, dei tour operator e delle guide turistiche finalizzata alla creazione di un’offerta di valore che tenga conto di tutti gli elementi distintivi. Altra fase necessaria, è certamente l’ascolto del territorio per costruire un percorso in modo partecipato e, oltre a questi step, occorre, senza dubbio, analizzare la domanda, anche potenziale, di turismo e attuare una storia e un’esperienza attorno all’offerta. E’ essenziale, inoltre, costruire un’analisi swot in modo da mettere in evidenza punti di forza e di debolezza. Solo così si può costruire un brand di destinazione concreto».
«È necessario oggi unire le forze, le competenze e le idee per dare risposte concrete ad un territorio che guarda a questo nuovo corso con grandi aspettative di riscatto e di identità – dichiara l’assessore comunale al Turismo, Vincenzo Caruso - Messina merita di lasciarsi alle spalle l’atteggiamento depresso e di rassegnazione a cui ci siamo lasciati andare, nell’ottica del puro assistenzialismo e in attesa di aiuti provenienti dall’esterno. Occorre oggi fare impresa e andare tutti nella stessa direzione come una grande squadra che vuole vincere, contro ogni pronostico, il campionato. Il Comune di Messina è pronto a costituirsi parte di quella regia, più volte richiesta per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi».
«Messina e la sua provincia hanno tutte le caratteristiche per diventare meta di un turismo di qualità che può contribuire a far crescere l'appeal dei porti dello Stretto ai fini crocieristici – aggiunge il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega - il percorso di condivisione strategica che è stato tracciato fa ben sperare che presto si possa disporre di un progetto unitario di sviluppo turistico che costituisce strumento indispensabile per il rilancio del territorio».

Coscione : "Per successione Merenda si vada oltre i meri e spesso miopi orizzonti politici"

Leggo delle dimissioni, già conosciute, del Dott. Merenda da Assessore ai trasporti, turismo e sport, attività produttive, bilancio e tributi, programmazione, sviluppo economico, e patrimonio del nostro Comune. Naturalmente il toto-nomi è già ufficialmente partito. La delega lasciata vacante dovrebbe mettere reverenziale timore soltanto a leggerne i contenuti. Ritengo che sia indispensabile per la nostra comunità far cadere la scelta su una persona di elevatissima capacità organizzativa e professionale, integrità personale e morale e riconosciute doti manageriali. Chiedo, da cittadino di questo Comune, in un momento delicatissimo come quello che stiamo attraversando, che si riesca a guardare, per una volta, oltre i meri e spesso miopi orizzonti politici che, spesso, non fanno altro che impastare gli ingranaggi della macchina amministrativa comunale. La democrazia chiede che la maggioranza esprima dei nomi ma la saggezza e la lungimiranza gridano alla coscienza di esprimersi secondo esse per amore a questa terra e, ancor di più, a chi vi abita. Voglio fermamente evidenziare che non conosco personalmente nessuno dei "papabili" sui quali, quindi, non mi permetto di esprimere nessun parere. Al futuro Assessore chiedo di sentirsi onorato per questo incarico agendo sempre secondo la propria retta coscienza che, solitamente, è più critica dei cittadini e degli accordi politici.
Buon lavoro.
Francesco Coscione

Santi Trovato è il nuovo Commissario straordinario del Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Messina

Il Presidente della Regione Siciliana, on. Nello Musumeci, nelle more dell’insediamento degli organi e degli enti di area vasta e comunque non oltre il 31 maggio 2020, con decreto n. 511/GAB del 17 febbraio 2020 ha conferito l’incarico di Commissario straordinario del Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Messina all’ing. Santi Trovato, Dirigente tecnico della Regione Siciliana.
L’ing. Santi Trovato, attualmente Dirigente della Regione Siciliana presso il Servizio Centro per l’Impiego di Palermo, nel corso della sua prestigiosa attività professionale, ha ricoperto numerosi incarichi tra i quali quelli di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, Direttore Generale reggente dell’Ente Parco Etna, Coordinatore della Segreteria Tecnica dell’Assessorato alle Infrastrutture, Dirigente della sede di Messina del Servizio dell’Ufficio Speciale Difesa del Suolo e Protezione dell’Ambiente – Dipartimento Foreste della Regione Sicilia, Dirigente Responsabile STO e Dirigente Servizio Pianificazione e Controllo della Segreteria Tecnica Operativa dell’ATO Idrico di Messina.
Il neo Commissario straordinario ing. Santi Trovato subentra al dimissionario dott. Filippo Ribaudo che ha retto il medesimo incarico da marzo 2018 a febbraio 2020.

Scuole del Comune di Lipari chiuse dal 22 al 25 febbraio.

Con Ordinanza Sindacale numero 33/20 è sta disposta la chiusura degli istituti scolastici, siti nell'ambito comunale, dal 22 al 25 febbraio 2020, al fine di consentire ai dirigenti scolastici di avviare le attività di disinfestazione nei relativi plessi. 

Buon Compleanno!

Auguri a Valentina Marino, Melina China, Giuseppe Vattemi, Tobias Scoglio, Maria Bianca,, Andrea Caprara, Filippo Isaija, Giuseppe Farchica, Valentina Martelli, Davide Cafarella, Norma Chiarelli, Alessandro Monteleone, Danilo Conti, Genj Groppo

Ricordando... Giuseppe Sgroi.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Auguri mamma!

Il figlio Roberto augura Buon Compleanno alla mamma Maria Foti che oggi compie 89 anni.
Alla signora anche gli auguri di Eolienews.

Aspettando il Carnevale 2020. Carnevale 2014 a Canneto nelle foto di Marina Centorrino (4 foto)


 Le foto si ingrandiscono ulteriormente cliccandoci sopra

E' ufficiale: Si è dimesso l'assessore Merenda.

Ha rassegnato le dimissioni, per motivi personali, l'assessore Davide Merenda.
Dimissioni che, come abbiamo scritto lo scorso 4 febbraio, erano state "congelate" in attesa del rientro del sindaco Giorgianni dall'Australia.
Con le dimissioni di Merenda la giunta municipale perde una componente preziosa sia in termini di competenza che di impegno. Doti che ha mostrato nella gestione delle deleghe che ha ricoperto a partire dall'aprile del 2018. 
Il sindaco dovrà trovare adesso un sostituto. Si parla con insistenza di Luca Chiofalo, sponsorizzato dal gruppo consiliare Eolie in movimento

martedì 18 febbraio 2020

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 18.02.20

Fonti e Mollica (Moderati per Calderone): "Condizione dell'ente descritta da Subba è terribile. Confermati nostri dubbi e perplessità"

Stato di criticità finanziaria/ squilibrio finanziario del Comune di Lipari 
Con nota Prot. n. 2342 datata 10/02/2020, indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale, all’Organo di Revisione Contabile e alla Corte dei Conti – Sezione di Controllo per la Regione Siciliana - il Responsabile del Settore Finanziario e Ragioniere Generale del Comune di Lipari, dott. Francesco Subba, mette in evidenza le condizioni di criticità finanziaria e di squilibrio finanziario dell’Ente. 
Ieri, nel corso della seduta di consiglio comunale il nostro gruppo “Moderati per Calderone” ha chiesto, ottenendolo, l’inserimento al II° punto dell'ordine del giorno dell’argomento “Trattazione della situazione finanziaria dell' Ente”. 
Nonostante il tema rivestisse una notevole importanza non è stato possibile continuare i lavori per l’assenza in aula dei componenti degli uffici preposti e per l’improvvisa assenza di componenti dell’Amministrazione che avrebbero invece dovuto, date le circostanze, informare il Consiglio Comunale della gravissima situazione finanziaria. E non si comprende il comportamento della Presidenza del Consiglio che pur essendo a conoscenza del documento non ha ritenuto di dover informare il Consiglio. 
E’ oltremodo ingiustificato il percorso intrapreso dall' Amministrazione comunale che non consentendo un chiaro ed approfondito dibattito sull’attuale situazione economico finanziaria nonché il confronto politico su talune scelte, traghettando l’ente verso scenari che potrebbero apparire di dissesto finanziario, ha di fatto esautorato il Consiglio Comunale delle sue funzioni. 
Il Responsabile del Settore Finanziario e Ragioniere Generale comunica che lo squilibrio è determinato da: “mancanza di stanziamenti di entrata/uscita, per le annualità 2020 e successive, connessi al servizio idrico integrato, in virtù degli atti amministrativi e relative convenzioni stipulate nell'anno 2019 e aventi decorrenza 01/01/2020; 
“necessità di appostazione di quota di Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità proporzionata alle entrate da servizio idrico integrato che l’ente, in virtù di quanto previsto dalle norme in vigore , dovrà obbligatoriamente prevedere a fronte delle spese all’uopo “ordinate”. 
Il Responsabile dr. Francesco Subba evidenzia anche “ l’impossibilità di quantificare lo squilibrio considerato”, invitando il Consiglio Comunale a provvedere al riequilibrio entro 30 giorni . 
Più volte, in ultimo nel Dicembre 2019, il capogruppo Fonti chiese che fosse convocato con urgenza un Consiglio Comunale sulla situazione finanziaria dell'Ente, in considerazione anche delle perplessità che si nutrivano in merito a talune scelte dell’Amministrazione incluse le modalità di adesione al servizio idrico integrato. 
Le nostre considerazioni sulla salute finanziaria dell'Ente non sono mai state positive, infatti fu anche nostra la richiesta di costituire una commissione dedicata solo ai debiti fuori bilancio. 
Ed è, altresì, la preoccupazione per i debiti fuori bilancio ad allarmarci e a ritenere urgente una riunione di Consiglio Comunale alla presenza degli uffici preposti e di tutti i componenti dell’Amministrazione. 
La condizione che ci viene descritta dal Ragioniere Capo del Comune di Lipari è terribile e non può essere assolutamente sottovalutata. Dobbiamo prepararci a scenari nuovi, e prima mai immaginati, che avranno di sicuro conseguenze gravose per il paese. 
Lipari, 18/02/2020 
GESUELE FONTI E ELIANA MOLLICA (MODERATI PER CALDERONE)

Lipari: Biviano convoca per il 28 febbraio il consiglio comunale. Ai primi due punti la situazione finanziaria e idrica


E' sbarcato a Lipari "Tra cielo e mare", il carro di Filicudi. Foto e video di Bartolo Giunta


ASP Messina, assunti a tempo indeterminato 24 ausiliari.

(Comunicato) Hanno firmato oggi 18 febbraio il contratto di lavoro, presso la sede della Direzione Generale, e prenderanno servizio il prossimo 20 febbraio 24 ausiliari che saranno immessi in servizio a tempo indeterminato negli ospedali dell'ASP di Messina.
"Sarà così possibile - dice il direttore generale Paolo La Paglia - rafforzare gli organici dei reparti ospedalieri e permettere maggiore presenza e continuità di assistenza nei confronti dei pazienti ospiti dei nostri servizi sanitari."
Nei prossimi giorni a seguito di scorrimento della graduatoria l'ASP di Messina coprirà ulteriori posti vacanti.

Monitoraggio ex discariche in Sicilia, arrivano i primi risultati

Arrivano i primi risultati delle attività di caratterizzazione primaria sulle discariche esauste presenti in tutta la Sicilia. Un’attività propedeutica alla redazione del nuovo Piano delle bonifiche voluto dal governo Musumeci. Grazie alla convenzione stipulata dalla Regione Siciliana con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e con il dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell'Università “La Sapienza” di Roma” è stato possibile infatti, in pochi mesi, avere già un primo screening su 50 delle 511 discariche censite.
L'approccio metodologico utilizzato include metodi innovativi basati sulle osservazioni satellitari. In una prima fase, verranno individuati i siti in base alla loro criticità ed esclusi quelli che, allo stato attuale, non risultano potenzialmente inquinanti. Per quelli rimanenti, si prevede di approfondire l'analisi con rilievi aerei dotati di sensori ad elevata sensibilità, che consentiranno di ottenere informazioni più dettagliate. Per le zone considerate potenzialmente inquinanti sarà, successivamente, predisposto un Piano di indagine sul campo, che consentirà, se necessaria, la bonifica e il recupero ambientale dell'area. A conclusione del progetto, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti disporrà di un sistema informatizzato e aggiornato per la gestione e la valutazione di tutte le discariche esauste presenti sul territorio siciliano.
«Dopo anni di disinteresse e incuria - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - prosegue il lavoro del mio governo per recuperare i troppi ritardi accumulati. Sulle bonifiche, ad esempio, non solo non abbiamo perso tempo, ma abbiamo accelerato. Sono state reperite le risorse finanziarie e avviati gli interventi sulle vecchie discariche. Adesso aspettiamo i risultati finali delle attività di caratterizzazione per passare, dove necessario, alla bonifica definitiva».

Aspettando il Carnevale 2020. Riproposizione foto e filmati di anni precedenti. Carnevale 2013 (8 foto)

Una nuova vita ad Alicudi (Eolie) da https://www.voglioviverecosi.com/ a cura di Enza Petruzziello

«Abbiamo scelto Alicudi, la più impervia delle isole Eolie, per cominciare una nuova vita». Mar Aumente a Aldo di Nora, spagnola lei, vicentino lui, hanno deciso di raccontare la loro storia sperando possa essere un esempio e uno stimolo ad altre persone che vorrebbero cambiare vita, ma non hanno il coraggio.
«Sono arrivata a Palermo per fare un Erasmus nel 1995 e non sono più andata via – racconta Mar. – Ma il vero cambiamento è sopraggiunto quando ho conosciuto il mio compagno, Aldo. Insieme nel 2004 abbiamo realizzato un sogno che dura ancora oggi, perché per fare il grande salto bisogna avere il coraggio di abbandonare le proprie sicurezze e di cominciare una vita nuova».
Da studiosa d’arte a ballerina di flamenco e scrittrice di guide turistiche, Mar cresce in un paese della provincia di Palencia, città della comunità di Castiglia e Leon, distante 300 chilometri da Madrid. Laureata in Storia con specializzazione in Archeologia, arriva a Palermo con l’Erasmus nel 1995/96.Aldo, invece, è la dimostrazione che si può cambiare anche a 50 anni. Imprenditore e uomo d’affari che si è fatto da sé, durante tutta la sua carriera si è impegnato nel lavoro, costruendo un’attività tutta sua attraverso molti sforzi e sacrifici, ottenendo grandi soddisfazioni e una carriera brillante. A un certo punto capisce che questa corsa al successo va fermata per inseguire i suoi sogni. E così incontra Mar.

Oggi sono ideatori di guide turistiche, Mar si occupa della parte scritta delle mappe, mentre Aldo delle foto e della produzione in generale. Insieme dal 2002, galeotto per loro è stato il mare della Sicilia.

VIVERE AD ALICUDI EOLIE
Mar, che cosa ti ha colpito tanto della Sicilia da voler rimanere qui per sempre?

«Dopo l’Erasmus, nel 1997 vinco la borsa “Leonardo da Vinci” che mi permette di realizzare un periodo di tirocinio della durata di un anno nel Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo. Dal 1997 al 2004 lavoro per il museo svolgendo diverse mansioni. Nel 2000, comincio una collaborazione come ballerina di Flamenco nel pub-ristorante di tapas spagnolo “La Cueva”, dove mi occupo anche di diffondere gli usi, i costumi e le tradizioni popolari spagnole. È in questo locale che una sera arriva Aldo alla ricerca di una ballerina e di un chitarrista per fare una festa flamenca a casa sua. Il 10 di agosto del 2002 parto per la piccola Alicudi, ma una grande sciroccata costringe me e il chitarrista a partire da Milazzo anziché da Palermo. Il viaggio si complica sempre di più al punto che perdiamo la coincidenza che da Lipari ci avrebbe portati ad Alicudi ed Aldo è costretto a farci arrivare con un gommone. La traversata diventa un inferno, soprattutto per me che soffro il mare, ma era tanta la paura di cadere in acqua, che sbarcando finalmente sullo scoglio di Alicudi ringraziai tutte le divinità marine per avermi permesso di arrivare sull’isola tutta intera».

Che cosa è successo dopo quella traversata?

«La sera del 10 agosto, come previsto, la musica spagnola riempì il silenzio della notte arcurda e la danza spagnola stregò tutti i presenti avvolgendoli ad ogni nota con i ritmi gitani. La mia partenza era prevista per l’indomani, ma lo scirocco non dava tregua e così fu rimandata di 4 giorni, che furono decisivi. In questi giorni, infatti, visitai ogni angolo dell’isola, innamorandomene. La partenza fu terribile. Il giorno dell’addio fu come uno strappo al cuore e piansi finché non arrivai a Palermo.

L’amicizia però con Aldo era solo cominciata. Ci sentivamo spesso e lui, legato come era ad Alicudi, trovava sempre uno spazio per tornare sull’isola. Durante quell’inverno, anche l’Etna divenne in qualche modo complice della nostra coppia, perché si mise a sputare di brutto, ed ogni qualvolta Aldo prendeva l’aereo per atterrare a Catania, il vulcano lo costringeva a cambiare rotta verso Palermo dandoci modo di conoscerci e innamorarci. La nostra storia riuscì ad andare avanti per due anni. Nel 2004, stanchi di prendere aerei o ritagliarci dei giorni per stare insieme, decidiamo di cambiare vita entrambi e di realizzare insieme il sogno che Aldo aveva nel cassetto».

Aldo, quale era il tuo sogno?

«Nel top del mio successo come imprenditore inizio a riflettere e decido che è arrivato il momento di fermare la mia corsa per realizzare altri sogni che avevo nel cassetto. Ho tre figli, il più piccolo sta per compiere 18 anni e gli altri due lavorano, il che mi dà quella tranquillità di padre che sa di avere dato il meglio alla sua famiglia, anche se sono sempre presente nella loro vita per guidarli e sostenerli. Dopo aver incontrato Mar capisco che è arrivato il momento di vivere una vita più tranquilla in un posto dove i ritmi sono quelli della natura, insomma un paradiso, l’ultimo paradiso: Alicudi».

Alicudi

Ecco, insieme decidete di stabilirvi ad Alicudi. Perché delle sette isole delle Eolie avete scelto proprio questa?

«È stato Aldo il primo ad innamorarsene. Ci arriva l’8 agosto 1976, attirato da un articolo che aveva letto sul settimanale “La domenica del Corriere” scritto da Carlo Mauri, scrittore, alpinista, esploratore, per Aldo un punto di riferimento. La lettura di quell’articolo gli rimase impressa e si innamorò dell’isola prima ancora di arrivare. Desiderava avere una piccola casa in questo posto dove non c’era niente, nemmeno la luce elettrica, ma che lo faceva sentire veramente libero. Ogni anno andava in vacanza trascorrendo dei momenti indimenticabili che tratteneva nel suo cuore aspettando sempre il momento di ritornare. Un bel giorno gli si presentò l’occasione di acquistare una casetta e, anche se in quel momento non aveva la possibilità economica, non si lasciò sfuggire l’opportunità, chiese un mutuo in banca e la comprò. Fu la prima casa della sua vita. A Vicenza era in affitto e tutto il suo stipendio se ne andava nel restauro della sua casa ad Alicudi, ma il suo sogno aveva preso forma: finalmente era proprietario di una casa nella sua isola».

Alicudi è l’isola più occidentale e meno popolata dell’arcipelago delle Eolie. Meta di turisti che amano la pace e la tranquillità. Ma come è vivere tutto l’anno qui?

«Ad Alicudi non ci sono macchine, perché non ci sono strade, e così abbiamo ridimensionato il nostro universo in questo piccolo paradiso dove la natura è la regina assoluta. La nostra casa si affaccia sul mare e dal terrazzo possiamo vedere l’intero arcipelago, tranne l’isola di Panarea che è nascosta da Filicudi. Ogni giorno che passa siamo sempre più certi che questa scelta è stata straordinaria e che non saremmo capaci di tornare alle nostre vecchie vite».

Di che cosa vi occupate ad Alicudi?

«Per vivere bisogna lavorare, non si può alimentare solo lo spirito e così siamo diventati “editori per amore”. Aldo è uno inquieto che non sa stare fermo, ama profondamente la sua isola e l’intero arcipelago. Avvalendosi della sua esperienza nel campo professionale decide di fare diventare realtà un piccolo sogno: creare una casa editrice con sede proprio ad Alicudi. Nasce cosi L’Arbatus Editrice. Abbiamo pubblicato sette guide turistiche, ognuna delle quali è dedicata ad un’isola dell’arcipelago eoliano. Lo scopo è far conoscere, scoprire e amare queste isole in modo che anche le altre persone le possano vedere con i nostri occhi».

Che cosa hanno di diverso le vostre guide turistiche rispetto alle altre?

«Le guide sulle Eolie esistevano già, raggruppate però in un solo volume, senza dare la giusta importanza alle isole più piccole. Per questo motivo abbiamo realizzato una guida per ogni isola, perché ogni isola è un mondo a sé, con le sue peculiarità, e perché ogni isola merita di essere scoperta, conosciuta e amata».

MAPPA ISOLE EOLIE


Nel 2017 avete realizzato le mappe “Metro Trekking”, uno strumento fondamentale per muoversi sulle isole ed esplorarle nei loro angoli più remoti. Parlaci di questo progetto.

«Ogni mappa comprende una serie di itinerari da percorrere a piedi. La loro particolarità? Quella di essere segnalati esattamente come le linee di una metropolitana. Ogni sentiero presenta infatti un colore e un numero, con tanto di svincoli e fermate. Viene indicato il tempo necessario per ogni tragitto, insieme alle difficoltà di percorso e alle coordinate GPS di partenza e arrivo. Sono presenti inoltre brevi descrizioni dei siti di importanza storica e naturalistica. Le mappe, edite in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), offrono a turisti ed escursionisti la possibilità di conoscere meglio le sette isole grazie a percorsi trekking da loro riscoperti, ripercorsi e lavorati mediante una mappatura ad hoc effettuata direttamente sul campo».

Oltre al vostro lavoro di editori e scrittori, avete anche aperto “Casa Ibicus”, un piccolo resort per turisti che affaccia sul bellissimo mare della Sicilia. Come si struttura la casa e che tipo di servizi offrite?

«Casa Ibiscus Resort è una dimora di charme che ospita solo due persone in un ambiente tipicamente eoliano, curato nei minimi particolari per un soggiorno veramente esclusivo. La casa dà ospitalità soltanto a due persone per volta. È una dimora tipicamente eoliana con tutti i comfort di cui una coppia ha bisogno per godersi al massimo la sua vacanza sull’isola».

Come siete riusciti a realizzare tutto questo? Penso sia agli aspetti economici che burocratici?

«Per realizzare il nostro sogno abbiamo dovuto impegnarci moltissimo. Dal punto di vista economico, non abbiamo avuto alcun tipo di aiuto economico né regionale, né tanto meno dalla Comunità europea. Purtroppo la burocrazia non è stata semplice, tanti i paletti con cui ci siamo scontrati, e alla fine abbiamo preferito fare tutto con le nostre gambe senza un aiuto esterno».

Che cosa offre Alicudi ai turisti?

«Grazie alle mappe di trekking si lavora molto bene fuori stagione con quei gruppi che vengono per percorrere i nostri sentieri e conoscere le nostre bellezze. Facciamo molto lavoro di promozione durante l’inverno e risultati si vedono. I gruppi rimango due o tre giorni sull’isola e non fanno solo trekking, tanti vengono anche per praticare yoga e meditazione, danze di gruppo. L’isola è fatta per gente che ama il silenzio e la tranquillità per vivere in armonia con la natura, per trovare se stessi e per godere della gastronomia locale, del mare incontaminato e delle stelle. Noi non abbiamo luce elettrica nelle strade e il cielo di notte è unico.

L’isola è piccola ma la comunità è molto aperta e gentile, tutti sono molto disponibili. Qui si può mangiare nelle case degli isolani, che sono pescatori, si mangia quello che c’è anche in compagnia di persone che non si conoscono, ma alla fine della cena tutti diventano amici».

trasferirsi ad alicudi - isole eolie


A differenza di tanti italiani che guardano sempre più all’estero, voi avete deciso di rimanere qui e di costruirvi una nuova vita su una delle più belle isole del Mediterraneo. Vi siete mai pentiti della scelta?

«Siamo proprio contenti di avere fatto questa scelta. La nostra vita è cambiata notevolmente e siamo veramente felici. Speriamo che il nostro esempio possa incoraggiare altre coppie a inseguire i propri sogni perché dal nostro punto di vista ne vale veramente la pena».

Progetti per il futuro?

«Stiamo valutando la possibilità di organizzare dei tour per accompagnare gruppi o singoli alla scoperta delle bellezze e della natura di queste meravigliose perle del Mediterraneo. Abbiamo provato anche a fare trekking e relax di lusso così i turisti possono godersi al massimo le isole. Spesso chi fa trekking gira tutte le isole in una settimana, camminando sempre di fretta. Crediamo, invece, sia più giusto organizzare la vacanza alternando la camminata con il relax. Le isole offrono tante cose che vale la pena ammirare pian piano. Non si può venire alle Eolie e pretendere di vedere 7 isole in 7 giorni, vogliamo cambiare questo modo di fare turismo, perché è giusto dedicare del tempo alle nostre 7 meraviglie».

I ringraziamenti delle famiglie Venuto e Riganò

I ringraziamenti del sindaco Giorgianni al rientro dall' Australia.


COMUNICATO STAMPA

A conclusione del mio viaggio in Australia non posso esentarmi dal rivolgere un sincero e commosso ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a rendere davvero intense, appassionanti per me e la mia famiglia queste ultime due settimane trascorse a Sidney e Melbourne.
Sono profondamente grato per l’accoglienza calorosa e sentita, l’attenzione costante ricevuta e la cura che traspariva in ogni aspetto di ciascuna occasione vissuta, non come automatismi né formalismi ma segni tangibili di un attaccamento alle medesime radici che profondamente mi hanno inorgoglito di essere parte, prima ancora che rappresentante, della comunità Eoliana.
Un particolare ringraziamento va a chi ha più strettamente collaborato all’organizzazione dei momenti istituzionali del soggiorno, a Giovanni e Flora Finocchiaro ed Eligio e Angela Perna, all’Associazione Isole Eolie di Sydney, al suo presidente Bob Natoli, al Comitato Melbourn e al suo presidente Sam Portelli, ai quali chiedo di voler rimandare questo mio pensiero a tutti i membri di queste due pregevoli realtà.
Un grazie dovuto, ma non meno sentito, con la certezza di una più stretta e proficua collaborazione va a tutti i rappresentanti istituzionali con cui ho avuto modo di confrontarmi e di condividere interessanti momenti: il Sindaco della Città di Canada Bay Angelo Tsirekas e i consiglieri Stefanie Di Pasqua e Micheal Megna, il Ministro John Sidoti rappresentante del Governo Statale NSW, il viceconsole italiano a Sidney Simone Baragagli, il Presidente della Camera John Ajaka, il Premier Gladys Berejiklian e il Ministro della Salute Bradley Ronald Hazzard, l’Onorevole Gaetano Zangari, il Sindaco Di Yarra (Melbourne) Misha Coleman.
Infine, desidero ringraziare personalmente Bernard Mandile, Sam Iacono, Cathy Canestra, Fausto Biviano, Tino Li Donni, Pino Quadara, Vincy Natoli, Frank La Macchia, Frank Colaciccho e, insieme a loro, tutti gli eoliani che vivono in Australia e che, nelle diverse occasioni, formali e informali, ho potuto incontrare, ammirandone l’operosità e l’entusiasmo e che, a loro volta, mi hanno dimostrato grande affetto, lo stesso che portano alla nostra terra e alle proprie origini, il cui così forte legame merita adesso un impegno ancora più diretto e concreto.
                                                                                  Il Sindaco
                                                                             Marco Giorgianni

Comune di Lipari è criticità, squilibrio finanziario. La nota del ragionier generale Subba. Si va verso il dissesto?

Con il documento, che riportiamo in basso, il responsabile del settore finanziario e ragioniere generale del Comune, dottor Francesco Subba, sottolinea lo stato di criticità finanziaria/squilibrio finanziario dell'Ente. 
Questo documento, che non lascia intravedere nulla di buono (tutt'altro), è stato inoltrato al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale, al Segretario generale, ai Revisori dei conti e alla Corte dei Conti.
Proprio ieri nel corso del consiglio comunale i consiglieri Gesuele Fonti ed Eliana Mollica (Moderati per Calderone) avevano chiesto, ottenendola, l'inserimento, al II° punto dell'ordine del giorno, la trattazione della situazione finanziaria dell'Ente. 
Peccato, però, che l'argomento, nonostante l'importanza e la buona volontà dei consiglieri non si è potuto affrontare, sia per la mancanza in aula dei componenti degli uffici preposti ( il ragioniere generale Subba era fuori sede per motivi di salute) e di componenti dell'amministrazione che avrebbero potuto relazionare sul delicatissimo argomento. Era presente il solo assessore De Luca che ricopre, però, altre deleghe.