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giovedì 12 marzo 2020


Erosione costiera senza freni. Crolli e paura a Ginostra. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud

Liquami a fiumi sino al mare ed acqua a perdere. In due foto la situazione oggi a Lipari centro.


Emergenza Coronavirus. Oggi 12 marzo, questa la situazione in Sicilia. Casi in aumento e 2 decessi.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 12 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 1.477 tamponi, di cui 1.223 negativi e 139 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 115 campioni (32 più di ieri).
Risultano ricoverati 33 pazienti (nove a Palermo, tredici a Catania, quattro a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, uno a Enna e due a Trapani) di cui cinque in terapia intensiva, mentre 78 sono in isolamento domiciliare, due sono guariti e due deceduti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

Coronavirus: Musumeci, ventimila rientri serve una linea più ferma

«La Sicilia sostiene le misure varate dal governo centrale e si unisce alla richiesta di consentire a ogni Regione, in un quadro di condivisione con le istituzioni nazionali, di adottare iniziative ulteriori, purchè non in contrasto. E' il giusto compromesso per venire incontro a richieste legittime, come quelle della Lombardia, che nel sentimento di coesione nazionale non possono essere lasciate inascoltate. Per noi si tratta, ove condiviso, dell'opportunità di adottare una linea ancora più ferma, resa indispensabile dal numero enorme di cittadini (oltre ventimila) che hanno lasciato proprio le regioni del Nord. Nessuno vuole fare una corsa al primo della classe, ma tutti abbiamo il diritto e il dovere di proteggere le nostre popolazioni e dare il giusto tempo al sistema sanitario per prepararsi a una eventuale gestione emergenziale».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Emergenza Coronavirus l'A.S.P. di Messina adotta lo "smart working", i dipendenti potranno lavorare da casa

(Comunicato) Preso atto delle normative vigenti, la Direttiva n. 1/2020 avente ad oggetto: “Prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 del D.L. n. 6/2020” che invita i datori di lavoro a potenziare il ricorso al lavoro agile, il DPCM 1 Marzo 2020 contenente disposizioni urgenti finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che prevede la possibilità di attuare forme di lavoro agile per la durata dello stato di emergenza, il D.L. n. 9/2020 avente ad oggetto “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, la Circolare n. 1/2020 del Dipartimento della Funzione pubblica – Presidenza del Consiglio dei Ministri recante “Misure incentivanti per il ricorso e modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”, la Direzione Generale dell'A.S.P. di Messina considerata la gravissima situazione di emergenza nazionale determinata dalla diffusione del COVID-19 e considerata la necessità di decongestionare gli uffici, laddove possibile, nel rispetto delle vigenti normative ha autorizzato il lavoro da casa (smart working), affidando a ciascun Direttore di Dipartimento e a ciascun Dirigente Responsabile il previsto controllo sulle prestazioni da eseguire.
Il personale dipendente autorizzato allo svolgimento di smart working dovrà impegnarsi ad attenersi alle disposizioni impartite dall’ASP di Messina e dovrà svolgere il lavoro assegnatogli nel rispetto dei criteri di idoneità, sicurezza e riservatezza, garantendo la costante reperibilità telefonica negli orari di servizio.
Per esigenze aziendali sopravvenute e su richiesta dell’amministrazione il personale già autorizzato allo smart working dovrà garantire comunque la propria presenza nella sede di lavoro.

12 MARZO: PAPA FRANCESCO, MESSA A SANTA MARTA.

Sospeso a tempo indeterminato il collegamento Milazzo - Eolie - Napoli e viceversa.

Sospeso, da oggi e sino a data da destinarsi, il collegamento in nave da Milazzo - Eolie - Napoli e viceversa. 
Lo ha disposto  Caronte e Tourist Isole minori. 
La decisione rientra nel contesto delle misure di contenimento del Coronavirus.

La video comunicazione di oggi 12 marzo del sindaco Marco Giorgianni ai cittadini del Comune di Lipari

Buon Compleanno!

Auguri a  Marinella Barretta, Laura Zaia, Mariella Profilio, Daniele Di Losa, Gaia Zaia, Agostino Giorgianni, Richard Faranda, Domenico Rizzo, Vittoria Greco, Alessandro Faralla, Tatiana Foti.

Il modulo, predisposto dal Ministero degli Interni, per l'autocertificazione


Rispondendo alle vostre richieste pubblichiamo l'elenco di cosa resta aperto dopo l'ultimo decreto Conte

I documenti pubblicati sono estratti dal decreto firmato ieri sera dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Le attività non citate nel decreto resteranno, ovviamente, chiuse.



mercoledì 11 marzo 2020

Coronavirus, Conte: chiusura di tutti i negozi "In Italia aperti solo servizi pubblici essenziali". Il video dell'intervento del premier

"Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità e delle farmacie. Chiudiamo i negozi". Lo ha annunciato in diretta tv il premier Giuseppe Conte.
Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio.

Coronavirus: Musumeci convoca vertice con enti locali

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha convocato per domani (giovedì 12 marzo) un vertice sull'emergenza Coronavirus nell'Isola. Alla riunione, che si terrà in videoconferenza a partire dalle ore 10, oltre al governatore saranno presenti l'assessore alla Salute Ruggero Razza, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, l'Anci Sicilia, i sindaci delle tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e i commissari dei sei Liberi consorzi dei Comuni.

Poste: Aperto solo l'ufficio di Lipari centro.

Da domani sarà aperto solo l'ufficio postale di Lipari centro, resteranno, invece, chiusi gli altri uffici postali dell'isola.
L'orario di apertura sarà dalle 8 e 20 alle 13 e 35. 
Sabato: 8 e 20 - 12 e 35

Deputato Calderone dona stipendio per acquisto caschi respiratori per l'ospedale di Barcellona.

(Comunicato) A seguito della mobilitazione pubblica avviata per supportare le Aziende Sanitarie della provincia a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, oggi anche l’A.S.P. di Messina ha ricevuto la prima donazione; il deputato regionale Tommaso Calderone ha voluto donare l’intero stipendio di parlamentare relativo al mese di marzo 2020, per l’acquisto dei nuovi caschi respiratori, da destinare all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Le apparecchiature saranno utilizzate per ventilare i pazienti meno gravi, evitando così di occupare posti letto di terapia intensiva.
Per quanti, privati e Associazioni di Comuni, hanno già fatto pervenire richiesta di conoscere le modalità di donazione l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, che ringrazia per il nobile gesto, comunica che si può contribuire utilizzando il conto corrente bancario IBAN IT12W0100516500000000218700 intestato A.S.P. Messina; il bonifico dovrà contenere la seguente causale: Donazione Emergenza Coronavirus.

Coronavirus, l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara la pandemia. Cosa succede adesso.

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato il Coronavirus pandemia globale. Dopo aver provocato oltre quasi 120mila contagi in più di 90 paesi in tutto il mondo, gli esperti corrono ai ripari per evitare che il virus dilaghi ulteriormente, richiedendo una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra.

La decisione era nell'aria da qualche giorno ed ora è arrivata la conferma: l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato "pandemia" l'emergenza Coronavirus, spiegando che nelle ultime due settimane i casi fuori dalla Cina sono aumentati di 13 volte. L'infezione, scoppiata in Cina, precisamente nella città di Wuhan, alla fine dello scorso mese di dicembre, si è diffusa in oltre novanta paesi, per un bilancio totale, aggiornato ad oggi – 11 marzo – di 119.711 contagiati e 4.350 morti, di cui oltre 600 anche in Italia. Ciò significa che da questo momento in poi i singoli stati devono fare un passo indietro ed eseguire i piani dell’Oms per impedire che il nuovo virus dilaghi ulteriormente. Gli esperti potranno richiedere una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra. Provvedimenti che potrebbero essere applicati in primis proprio nel nostro Paese, il terzo per numero di contagi dopo la Cina e la Corea del Sud.

Cosa comporta la dichiarazione di pandemia da parte dell'Oms

La dichiarazione di pandemia, che si differenzia dalla semplice epidemia, si è resa necessaria per impedire ulteriori casi di infezioni. D'altronde, da giorni c'erano almeno due criteri per tale definizione per l'infezione da Covid-19: si diffonde tra le persone e può essere mortale. La sua caratteristica globale è stata infine confermata dai dati certi sui primi focolai africani e sudamericani. Walter Ricciardi dell'Oms, consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali del ministro della Salute italiano Roberto Speranza, aveva dichiarato: "Con la dichiarazione dello stato pandemico l’Oms può mandare i suoi operatori in loco, come fanno i caschi blu dell’Onu e chiedere ai singoli Paesi di adottare misure di mitigamento, come il fermo di alcune attività o dei trasporti anche via terra". Tuttavia, ha sottolineato l'esperto, non c’è obbligo, "ma il non rispetto delle disposizioni equivarrebbe alla mancata applicazione di norme internazionali, che implica l’applicazione di sanzioni". A lui aveva fatto eco il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Ci sono paesi però che hanno mostrato che questo virus può essere contenuto, quindi non dobbiamo arrenderci e adottare un approccio globale". Sulla base di ciò che è stato fatto in Cina, dunque, per gli esperti c'è la speranza di controllare il virus, ma la preoccupazione è soprattutto per i paesi in cui il sistema sanitario non è così sviluppato da poter arginare il dilagare dei contagi.

Le pandemie della storia

Quella dell'infezione da Covid-19 non è la prima pandemia che il mondo si trova ad affrontare. Una delle prime di cui si ha traccia è quella di febbre tifoide durante la guerra del Peloponneso, nel V secolo avanti Cristo. Il focolaio della cosiddetta “peste di Atene” colpì gran parte del Mediterraneo orientale. Ma la madre di tutte le pandemie, arrivando al ventesimo secolo, è di certo l’influenza Spagnola, chiamata così perché le prime notizie su di essa furono riportate dai giornali della Spagna che, non essendo coinvolta nella Prima Guerra Mondiale, non era soggetta alla censura di guerra. Il virus contagiò mezzo miliardo di persone uccidendone almeno 25 milioni, anche se alcune stime parlano di 50-100 milioni di morti. Sono state dichiarate pandemiche anche l'influenza asiatica nel 1957, l'influenza di Hong Kong nel 1968 e l'HIV.

Verso la festività di San Giuseppe. Video del 2° giorno del novenario a cura di Don Giuseppe Mirabito. Riprese a cura di Bartolo Giunta.

Coronavirus, dal farmaco della speranza utilizzato al Pascale di Napoli: "Ottimi risultati in 24 ore"

Dall’ospedale Pascale di Napoli giunge la conferma di una buona notizia: il farmaco anti-artrite utilizzato come rimedio per la polmonite da coronavirus ha dato risultati positivi. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’oncologo Paolo Ascierto ha affermato: “Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19″.
Coronavirus, grazie al farmaco anti-artrite migliorano due pazienti
Ascierto ha precisato che a Napoli “sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei 2 pazienti perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri abbiamo iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due”.
Il medico ha quindi richiesto che il trattamento a base di tocilizumab fosse esteso in tutta Italia per curare i malati in condizioni più critiche.
Ascierto ha aggiunto che altri malati “hanno già ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. Ma è molto importante che il suo utilizzo venga esteso quanto prima, così potremo salvare più vite. La nostra struttura insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con coronavirus”.
Coronavirus, miglioramenti in 24-48 ore
Sempre Ascierto ha sottolineato che i ricercatori cinesi “hanno confermato l’efficacia” del farmaco anti-artrite tocilizumab “con un miglioramento delle condizioni di 20 pazienti con coronavirus su 21 trattati in circa 24-48 ore“.
“In particolare – ha affermato Ascierto – conosciamo molto bene il meccanismo d’azione di tocilizumab, che rappresenta il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule CAR-T in alcuni tipi di tumori. E dopo il confronto con i ricercatori cinesi, è stata costituita una vera e propria task force a Napoli”.
Gerardo Botti, direttore scientifico del Pascale, ha dichiarato: “Abbiamo stabilito un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi che avevano già osservato un miglioramento nei malati trattati in questo modo“.
“Solo la collaborazione internazionale – ha poi aggiunto Botti – consentirà di mettere a punto armi efficaci contro il Covid-19 e il Pascale da sempre si distingue per la capacità di siglare collaborazioni a livello globale. I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico nazionale”.

Coronavirus. Ginostra chiede maggiori controlli

(ANSA) - GINOSTRA (MESSINA) - La paura del coronavirus comincia a serpeggiare anche in un luogo "isolato" per definizione. A Ginostra, la frazione di Stromboli raggiungibile solo via mare, una quarantina di residenti in tutto nel periodo invernale, gli abitanti del piccolo borgo abbarbicato alle pendici del vulcano non nascondono la loro preoccupazione.
Questa mattina hanno visto sbarcare dal traghetto nove persone, che hanno deciso di raggiungere l'isola, dove alcuni possiedono una casa estiva, proprio in considerazione del rischio coronavirus. Ma per la prima volta l'accoglienza è stata piuttosto gelida. Anche perché in caso di contagio la gestione dell'emergenza sarebbe assai complicata. "Seppure isolati su uno scoglio in mezzo al mare temiamo anche noi per le nostre vite e chiediamo maggiori controlli. Il rischio per noi viene da chi sbarca, anche perché siamo del tutto impreparati a gestire un'eventuale emergenza sanitaria" sottolinea Mario Lo Schiavo, 75 anni, storico portavoce dei residenti di Ginostra. Gli fa eco un altro anziano del posto, Pasquale Giuffré, 70 anni, pensionato: "Abbiamo un piccolo presidio di guardia medica, con un solo medico, peraltro non adeguatamente attrezzato. In caso di contagio non sappiamo come comportarci, non conosciamo neanche quale sia il protocollo".
Anche a Ginostra, tuttavia, gli abitanti stanno rispettando rigorosamente le indicazioni previste dal decreto del governo. "Da oggi riceverò i clienti due per volta facendoli stare ad una distanza di un metro" assicura Gianluca Giuffrè, 41 anni, titolare di un mini market e giornalista pubblicista, che ha affisso un cartello con l'ordinanza della Protezione Civile all'ingresso del negozio. Giuffrè, padre di due gemelli di quasi tre anni, non esclude la chiusura del suo esercizio commerciale per precauzione già a partire dalle prossime ore. "Abbiamo avuto centinaia di disdette da parte dei turisti - spiega - e l'intera economia delle Eolie si basa sul turismo". Per gli abitanti del piccolo borgo, che pure sono abituati a convivere con le avversità della natura e con un vulcano in perenne attività che anche in questi giorni non rinuncia a dare spettacolo, questa ennesima emergenza rischia di dare una mazzata definitiva alla fragile economia dell'isola. "Tra la catastrofica eruzione della scorsa estate (che ha causato anche un morto ndr) e adesso lo spettro del coronavirus - osserva Giuffrè - siamo in ginocchio. Servono misure adeguate e una legge speciale per le isole. Ancora oggi siamo senza un approdo sicuro e con un costone roccioso che minaccia il nostro villaggio". Non a caso proprio questa mattina Legambiente ha inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, chiedendo "un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell'Unesco, che rischia di sgretolarsi lentamente nell'indifferenza generale".
Ma in questo momento la paura più grande per il minuscolo borgo delle Eolie sembra provenire dal mare più che dalla montagna e ha un nome che anche gli abitanti di Ginostra hanno imparato a conoscere dalla televisione: Covid 19.(ANSA).

Emergenza Coronavirus. Oggi 11 marzo, questa la situazione in Sicilia.

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 14 di oggi (mercoledì 11 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
In totale sono 83 i pazienti, di cui 24 ricoverati (uno in terapia intensiva), 57 in isolamento domiciliare e due guariti: Agrigento, 12; Catania, 41; Enna, 1; Messina, 8; Palermo, 15; Ragusa, 1; Siracusa, 3; Trapani, 2.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

Facciamo nostro e auspichiamo facciate vostro questo appello, per il quale ringraziamo il dottor Geraci


E' arrivato il giorno della meritata pensione per l'ostetrico Domenico Gotta.

Da oggi il caro Domenico (Mimmo) Gotta è meritatamente in pensione.
Nel momento in cui lascia, nel porgere un saluto agli eoliani, sottolinea che "è stato un piacere ed un onore aver svolto 13 anni della mia professione di Ostetrico al P. O. di Lipari. In quel periodo facevamo 230 parti l'anno".
A Mimmo, nel porgere le nostre felicitazioni, vogliamo far giungere sentimenti di stima ed affetto, facendoci sicuramente portavoce di tante famiglie eoliane che, nei tredici anni che egli ha trascorso a Lipari, nei hanno apprezzato la professionalità e, cosa non da poco, il suo calore umano.

Doti che lo hanno accompagnato anche nelle altre strutture sanitarie dove ha prestato la sua preziosa opera.

Buon Compleanno!

Auguri a Antonio Quadara, Giacomo Favaloro, Bartolina Pellegrino, Francesco Paino, Peppe Grosso, Bartolina Gugliotta, Nunzia Trovato, Filippo Greco

Emergenza Coronavirus, ulteriori provvedimenti dell'A.S.P. di Messina e richiesta urgente alla Regione dei D.P.I.

(Comunicato) L'A.S.P. di Messina ai fini di fronteggiare l'emergenza Coronavirus ha emanato ulteriori provvedimenti quali la sospensione delle ferie a tutto il personale medico, sanitario e tecnico in forza all'azienda sino al 3 aprile p.v. o comunque fino a cessata emergenza; ciò ai fini della necessaria presenza in servizio mirata a garantire la massima assistenza sanitaria a tutti i cittadini.
Inoltre con nota inviata al Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica e al Dirigente Generale del Dipartimento Epidemiologico dell'Assessorato per la Salute della Regione Siciliana, e per conoscenza a S.E. il Prefetto di Messina, è stata rappresentata la grave carenza di dispositivi individuali di protezione (DPI).
"Ho ritenuto fare presente - dice il direttore generale Paolo La Paglia - che nonostante siamo riusciti ad approvvigionarci di cinquemila mascherine chirurgiche, già distribuite a Ospedali e servizi territoriali, le residue scorte interne dei DPI sono in esaurimento, ciò determina l'impossibilità di fornire tutto il personale sanitario esposto; pertanto ho chiesto con immediatezza la fornitura di mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, dispositivi per protezione oculare, tute di protezione e calzari sovrascarpe."

Piazza Cairoli a Messina ai tempi del Coronavirus (foto in tempo reale)

Aiutiamo ed aiutiamoci (di Francesco Coscione)

Molte attività commerciali e artigiane delle Eolie stanno fermandosi con una presa di coscienza ammirevole ed encomiabile. Le farmacie e i supermercati stanno attuando tutte le misure necessarie. Le Amministrazioni comunali delle isole stanno mettendo in atto tutte le loro capacità e risorse. Il Governo centrale e regionale la stessa cosa. Il personale sanitario, con sacrifici evidenti, sta sacrificando, oltre ogni immaginazione, la propria vita per salvarne anche una sola. Purtroppo si aggirano ancora individui ai quali tutto questo non fa effetto, non suscita un minimo di orgoglio di appartenenza e nei quali impera il "me ne frego". A loro si aggiungono gli armati di smartphone che spuntano in dirette improvvise su tutto ciò che non funziona, che postano allarmi catastrofici su un turista che si aggira come untore per le vie cittadine da cacciare ed emarginare. Le segnalazioni vanno fatte alle autorità competenti, non sui social alimentando un panico già difficile da controllare. In questo momento le istituzioni vanno aiutate e sostenute, non utilizzate per dimostrare quanto siamo bravi a coglierle in fallo. Aiutiamo questa Italia, anzi questo mondo, facendo fino in fondo la nostra parte. La fine del' epidemia adesso non dipende dai governi ma da noi! Facciamolo per rispetto delle persone fragili (nelle isole purtroppo ci sono molti pazienti oncologici e immunodepressi), dei pazienti che lottano per vivere nelle rianimazioni, di chi sta otto ore al giorno dentro una tuta che ti disidrata, con la paura di infettarti. Di chi ha dovuto chiudere l'attività e non sa se ce la farà a riaprire. Delle amministrazioni e dei governi che stanno affrontando una calamità mai vista prima.
Un consiglio: emarginiamo chi ci deride perchè abbiamo una retta coscienza e rispettiamo le leggi, chi si crede furbo e i prepotenti,diciamoglielo in faccia, prima o poi lo capiranno...forse. Aiutiamo gli incoscienti a comprendere che siamo in guerra.
Francesco Coscione #iorestoacasa

Coronavirus: Musumeci rinvia a giugno le elezioni comunali in Sicilia

Le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali in Sicilia, programmate per il 24 maggio, sono rinviate al 14 giugno, con eventuale ballottaggio il 28 giugno, a causa di doverose misure di protezione della salute pubblica.
Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso. La decisione sarà formalizzata nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista in settimana, alla quale dovrebbe partecipare lo stesso governatore, da quattro giorni in autoisolamento, in attesa dell’esito del secondo tampone fissato per oggi.

Servizi del distretto: Modalità


Oggi è l'11 Marzo. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

FILICUDI E LA CANNA

martedì 10 marzo 2020

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 10.03.20

Video - messaggio dell'Arcivescovo ai fedeli dell'Arcidiocesi

Invito a comportarsi da cittadini responsabili (di Gianni Iacolino)

"Mica me lo devi dire tu" è la stizzita risposta ricevuta da un nostro concittadino che aveva invitato un conoscente , rientrato da zona rossa, a mettersi in quarantena. 
Non c'è limite all'individualismo sfrenato ed idiota di tanta gente. Si tratta di una categoria di persone sempre pronta a trovare nemici da aggredire per nascondere i propri limiti e la incapacità a sentirsi parte di una comunità. 
Le norme da rispettare in questo periodo sono chiare e facili da mettere in atto, a condizione che si abbia a cuore il bene comune, cosa che gli egoisti non sanno cosa significhi. 
Senza evocare la caccia alle streghe, qui si tratta di cose concrete, di persone che mettono a repentaglio la salute di tutti, soprattutto dei già debilitati, pur di non fare il periodo previsto di quarantena. 
Quindi un invito a tutti costoro a comportarsi da cittadini responsabili ed a tutti noi di ridurre al massimo gli spostamenti. 
Chi è a conoscenza di simili comportamenti scorretti ha il dovere di invitare al rispetto delle norme ed , in caso di menefreghismo, a segnalare tali situazioni di rischio.

Coronavirus: La conferenza del sindaco Marco Giorgianni a cura del collega Peppe Paino.

PER VISUALIZZARE LA CONFERENZA STAMPA CLICCARE SU QUESTO LINK https://www.facebook.com/100008181241489/videos/2589395134676503/UzpfSTEyODM0NjAzNzA6Vks6MTAxNTc4ODYxMTExMzEyNzg/

Emergenza Coronavirus. Oggi 10 marzo, questa la situazione in Sicilia.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (martedì 10 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).
Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

Verso la festività di San Giuseppe. Video del 1° giorno del novenario a cura di Don Giuseppe Mirabito. Riprese a cura di Bartolo Giunta.

A Panarea nasce la Pro Loco. Presidente Maria Pia Cappelli

Ufficializzata la costituzione della Pro Loco di Panarea. Da Palermo è stato notificato il decreto che istituisce l’importante associazione che viene riconosciuta dalla Regione e consentirà alla splendida isola eoliana di poter fruire di un ulteriore supporto. Prima presidente della Pro Loco Panarea è stata eletta Maria Pia Cappelli, titolare di un noto albergop dell’isola, mentre lo staff comprende diversi residenti e frequentatori come Francesco Sesso ( ricercatore e fotografo subacqueo) che è stato nominato vicepresidente.
«L’obiettivo è crescere ancora – afferma la stessa Cappelli – e contiamo di coinvolgere altri componenti provenienti dal mondo del turismo, imprenditoria e ambiente . La nostra strategia è quella di mettere in rete Regione, Comune e isola di Panarea per incrementare servizi, informazioni e proposte che siano finalizzate ad accrescere l’appeal di questo territorio e al tempo stesso incrementare l’offerta promozionale”.

Il Novenario di San Giuseppe ogni giorno, alle 18, a partire da stasera su Eolienews. L'annuncio di Don Giuseppe

In un momento così difficile per l'Italia, e quindi anche per la nostra piccola comunità eoliana, con le chiese che non possono ospitare i fedeli per le funzioni religiose, in accordo con Don Giuseppe Mirabito e con la collaborazione di Bartolo Giunta, abbiamo deciso di non far mancare ai fedeli un importante appuntamento come il Novenario che ci avvicina alla festività di San Giuseppe. Ogni giorno, effettueremo una registrazione che sarà proposta sul sito di Eolienews così come sul gruppo fb di Eolienews (ed altri gruppi eoliani) a partire dalle 18. Il primo appuntamento stasera

Parco Archeologico delle Eolie chiuso sino al 3 aprile. La comunicazione del direttore Vilardo.

COMUNICAZIONE


Legambiente :urge tutelare Ginostra dal dissesto idrogeologico.

Nota di Legambiente , Legambiente Sicilia e Legambiente del Tirreno indirizzata  al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Dott. Sergio Costa; Al Commissario di Governo Contro il Dissesto Idrogeologico della Regione Siciliana On. Nello Musumeci ; Al Prefetto di Messina Dott.ssa Maria Carmela Librizzi e Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni.

Oggetto: tutela e salvaguardia di Ginostra, isola di Stromboli, dal rischio idrogeologico.

A seguito dei recenti sopralluoghi effettuati a Ginostra, nell’isola di Stromboli, in cui è stata accertata una progressiva e repentina azione di dissesto idrogeologico, dovuta all’erosione costiera e alle mareggiate che mettono a rischio di frane e crolli il costone su cui poggia il centro del villaggio, la zona portuale e la via San Vincenzo, principale via di fuga della frazione e in seguito all’ultima nota inviata dal Capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, alla Regione Siciliana e al Comune di Lipari in cui si chiedono interventi strutturali urgenti di mitigazione del rischio e azioni volte alla tutela della pubblica e privata incolumità;
considerato che sulla scorta delle richieste del responsabile della Protezione Civile nazionale, il Demanio Marittimo di Messina ha già emesso un’ordinanza, con decorrenza immediata, di interdizione delle aree demaniali circostanti il pontile di Ginostra a tutela della pubblica e privata incolumità;
sottolineato che da anni gli abitanti della piccola frazione di Stromboli e Legambiente segnalano i rischi e le continue azioni franose dovute all’erosione della costa, ma che fino ad oggi non è stato posto in essere nessun intervento concreto; considerato che appare paradossale e inaccettabile che fino ad oggi non sia stato posto in essere nessun intervento concreto;
Legambiente chiede un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell’Unesco e facente parte della Riserva Naturale Orientata ‘Isola di Stromboli’, che rischia di sgretolarsi lentamente nell’indifferenza generale.
Stefano Ciafani presidente di Legambiente
Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia
Pippo Ruggeri presidente del circolo Legambiente del Tirreno

Ricordando... Giovannino Spanò.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.