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giovedì 16 aprile 2020

Il presidente Biviano alla consigliera Lorizio "Ecco perché ho convocato il consiglio nell'aula consiliare"

Egregio Consigliere Comunale Giuseppina Lo Rizio,
In riscontro alla sua nota trasmessa tramite P.E.C. in data odierna, si evidenzia quanto segue:
– la convocazione del Consiglio Comunale è stata preceduta da una riunione dei Capigruppo nella quale si è posta l’esigenza di dover procedere alla convocazione del Consiglio Comunale al fine di provvedere al sorteggio dei membri del Collegio dei Revisori, così come intimato dalla Corte Conti;

– durante la riunione, è stata prospettata dal sottoscritto la possibilità di svolgere il Consiglio in modalità videoconferenza. Possibilità respinta dalla maggioranza dei presenti. Lo stesso Segretario Generale ha mostrato diverse perplessità riguardo alla eventualità di affrontare il suddetto sorteggio in modalità remota, per via della delicatezza delle operazioni di sorteggio. Tali operazioni prevedono infatti che l’estrazione dei nominativi venga svolta dai Consiglieri-scrutatori (nominati dal Presidente) e difficilmente controllabili via internet. Ed ancora, un eventuale votazione potrebbe essere compromessa da problemi tecnici imprevedibili che impedirebbero al Consigliere di esprime il proprio voto o non darebbero la certezza di espressione dello stesso, con il rischio di paralizzare l’intera seduta o di rendere la delibera passibile di ricorso al TAR. Queste sono state le osservazioni del Segretario Generale che il sottoscritto ha ritenuto di tenere in debita considerazione, insieme a quelle della maggior parte dei Capigruppo.

– durante la Conferenza, si era anche proposto di svolgere il Consiglio Comunale al Palazzetto dei Congressi al fine di garantire una maggiore sicurezza, data l’ampiezza degli spazi. Il Segretario Generale ha però sottolineato la necessità di garantire la diretta streaming attraverso canali ufficiali esclusivamente gestiti dagli uffici comunali, nel caso lo stesso venisse svolto a porte chiuse. Interpellati gli uffici, gli stessi hanno escluso tale possibilità in quanto la sede non è attualmente fornita di attrezzature idonee a poter garantire con affidabilità la diretta streaming dal PalaCongressi.

A parere mio e dello stesso Segretario Generale le dimensioni dell’attuale Aula Consiliare consentono di svolgere il Consiglio Comunale,nel rispetto del distanziamento minimo previsto dal DPCM, seppur a porte chiuse.
L’attuale aula consiliare è la stessa che conteneva in passato 30 consiglieri comunali, il sindaco, dodici assessori, 6-7 funzionari pubblici e tutto il pubblico allora particolarmente presente.
I numeri oggi sono più che dimezzati ed escludendo l’eventuale presenza del pubblico, qualora fosse necessario, le distanze minime sarebbero molto più ampie di quelle previste dalle attuali norme anti-contagio.
In altri Comuni, i Consigli vengono convocati con regolarità, di presenza e nel rispetto delle attuali normative, con la presenza o meno del pubblico, a seconda dei casi, e con la consapevolezza che tale organo non può e non deve rimane paralizzato.

Centinaia di persone in questo momento, con le dovute accortezze, pur di garantire dei servizi essenziali prestano di presenza la loro attività lavorativa. Personalmente, non penso che i Consiglieri Comunali debbano esimersi dal farlo, anche se questo comporta la propria presenza fisica nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
Per quel che riguarda la sanificazione dei locali, è stata già effettuata, così come da precedente comunicazione del Sindaco.
In relazione alla dotazione di DPI e dispenser con detergente disinfettante provvederò a girare la sua richiesta agli uffici comunali competenti.
Distinti saluti.
Il Presidente del consiglio comunale                  
Giacomo Biviano

mercoledì 15 aprile 2020

Video del trabocco lavico di oggi sulla Sciara del fuoco a Stromboli. Fonte: LGS - Università degli studi di Firenze

Buon Compleanno!

Auguri a Gaetano Bisazza, Christopher Profilio, Giuseppe Russo, Laura Compagno, Gianluca Fonti, Paco Costanzo, Angelina  Reitano, Federico Banzi

Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 2.081 positivi, 273 guariti e 181 deceduti

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (mercoledì 15 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 39.867 (+1.990 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.535 (+34), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.081 persone (+10), 273 sono guarite (+18) e 181 decedute (+6).
Degli attuali 2.081 positivi, 590 pazienti (-15) sono ricoverati - di cui 49 in terapia intensiva (-4) - mentre 1.491 (+25) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 128 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (17, 11, 10); Catania, 595 (124, 65, 65); Enna, 294 (176, 24, 22); Messina, 366 (132, 46, 37); Palermo, 325 (71, 44, 24); Ragusa, 59 (6, 4, 5); Siracusa, 86 (56, 60, 12); Trapani, 112 (8, 17, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Come eravamo, spulciando nel nostro archivio: Piazza Mazzini a Lipari (Primi anni 60)

Chiunque voglia contribuire a questa rubrica, che da oggi diventa giornaliera, può inviare le foto a ssarpi59.ss@gmail.com o su messenger del nostro direttore, possibilmente specificando cosa è immortalato e a quando risale.

Coronavirus: Regione avvia screening epidemiologico con test sierologici

Uno screening epidemiologico attraverso i test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus. E’ quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un’azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 nell’Isola. L’obiettivo del governo Musumeci è quello di monitorare l’andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie.
«Pur ribadendo l’importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un’azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia».
I test sierologici, ritenuti complementari al tampone, così come indicato dal Comitato tecnico scientifico siciliano, verranno condotti su precise categorie: sul personale sanitario si effettueranno i test sierologici quantitativi, mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le Case di riposo, ad esempio, si procederà con i test sierologici qualitativi cioè con le card.
Nello screening epidemiologico, che la Regione condurrà attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute, sono previsti, infatti, test per le Forze dell’ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria e comunque su una porzione significativa della cittadinanza siciliana.
«L’avvio di operazioni di screening a partire dalle Rsa, dalle Cta, dalle Case di riposo e più in generale dalle comunità che ospitano pazienti fragili - commenta l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone - assieme a un elevato controllo sanitario va allargato anche al personale delle strutture, ma non può limitarsi ad esso. Infatti bisogna puntare anche ad altre categorie».

Centri storici: dalla Regione 75 milioni per la riqualificazione. C'è anche Malfa.

Per settanta piccoli e medi Comuni della Sicilia arrivano dalla Regione Siciliana 75 milioni di euro da spendere nel recupero dei centri storici. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha dato il via libera definitivo alle amministrazioni locali per le gare d’appalto connesse al bando “Centri storici”, messo a punto dal governo Musumeci.
«Gli investimenti sulla riqualificazione del tessuto urbano siciliano - ha commentato il presidente della Regione Nello Musumeci - rappresentano uno dei pilastri del mio programma di governo. Siamo convinti che tutelando il patrimonio storico specie dei piccoli centri creiamo le condizioni per uno slancio alla riscoperta del nostro territorio e occasioni di lavoro e sviluppo».
«Dopo aver elaborato due linee di finanziamento e stilato le graduatorie dei settanta progetti - spiega l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - adesso acceleriamo decisamente sulle procedure. I Comuni possono già compiere le gare d’appalto, nelle more dei singoli decreti. In tal modo - sottolinea Falcone - puntiamo a far partire i primi interventi di questo vasto Piano di risanamento dei centri storici, messa in sicurezza e tutela di ambiente e beni culturali entro l’estate. Lavoriamo così al post-emergenza: gli investimenti infrastrutturali, abbattendo i tempi della burocrazia - conclude Falcone - devono essere la prima leva per risollevare la Sicilia dalla crisi economica scatenata dal coronavirus».

Graduatoria Comuni Linea A.
Aragona, Bivona, Cammarata, Montevago e Santa Elisabetta, nell'Agrigentino.
Mussomeli, Riesi e Sommatino, in provincia di Caltanissetta.
Castel di Judica, Grammichele, Maletto, Milo, Mineo, Pedara, Trecastagni e Vizzini, nel Catanese.
Assoro, Centuripe, Regalbuto e Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna.
Capri Leone, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Ficarra, Francavilla di Sicilia, Frazzanò, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Limina, Malfa, Mazzarrà Sant’Andrea, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Naso, Novara di Sicilia, Patti, Roccafiorita, Roccavaldina, Rodi Milici, Sant’Angelo di Brolo, Santa Lucia del Mela e Taormina, nel Messinese.
Collesano, Giuliana, Marineo, Prizzi e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo.
Vita, nel Trapanese

Graduatoria Comuni Linea B:
Ravanusa e San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento.
Raddusa e Valverde, nel Catanese.
Agira, Aidone e Troina, nell'Ennese.
Alcara Li Fusi, Cesarò, Longi, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Scaletta Zanclea e Sinagra, in provincia di Messina.
Caltavuturo, Castellana Sicula, Geraci Siculo, Lercara Friddi e Vicari, in provincia di Palermo.
Salemi, nel Trapanese.

Federalberghi Isole Minori della Sicilia lancia l’allarme e chiede soluzioni mirate

Federalberghi Isole Minori della Sicilia lancia l’allarme. A forte rischio imprese e occupazione del turismo. Adesso serve un cambio di passo da parte del Governo e della Regione per confezionare soluzioni mirate in previsione di una stagione turistica che assume sempre di più i contorni del disastro annunciato.
Il Cura Italia e il DL Liquidità rappresentano un importante impegno da parte del governo per tentare di porre un argine all’emorragia del nostro sistema produttivo. Attraverso il primo si spostano i tempi dei pagamenti e si attivano gli ammortizzatori sociali. Con il secondo si punta - permangono i dubbi su tempistica e reale possibilità di accedervi da parte di molte aziende – a garantire liquidità alle imprese. Parimenti, la Regione Siciliana, attraverso l’IRFIS e Fondo di garanzia Sicilia contribuisce a favorire l’accesso al credito da parte delle PMI e annuncia misure per incentivare la domanda turistica.
La sensazione che però prevale nella nostra base associativa – dichiara Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia - è che lo Stato stia dando il tempo alle imprese per indebitarsi e contribuire in modo sostanzioso a pagare i costi di questa crisi. Questa soluzione si rivelerà insostenibile per molte aziende del sud, già molto indebitate e alle prese con rateizzazioni e rottamazioni di tasse, tributi e cartelle.
In attesa che si aprano le maglie dell’Europa, ci ritroviamo con la coperta troppo corta del bilancio di uno Stato fortemente indebitato. A maggior ragione, occorrono soluzioni mirate da mettere in campo in tempi brevissimi. Queste non possono non tenere conto di alcuni fattori.
In primis, non tutti i settori economici subiranno lo stesso calo. Mentre la stima di calo per l’intera economia italiana nel 2020 è stimata al 17,8% secondo uno degli scenari del Cerved (marzo 2020), per il settore il calo è stimato al 41,9%, quello per il comparto alberghiero addirittura del 73,3%.
In secondo luogo, il nord, il centro e il sud dell’Italia al momento dello scoppio di questa crisi non si trovavano certo sulla stessa linea di partenza. I dati Svimez ci dicono chiaramente che il Mezzogiorno di Italia deve ancora recuperare i livelli precrisi del 2008 e, come dichiarato a Repubblica anche da Pietro Busetta (Università di Palermo), “considerata la maggiore fragilità delle imprese meridionali, la loro probabilità di uscire dal mercato è di 4 volte superiore rispetto a quelle del Centro-Nord". A questo, occorre sommare il divario infrastrutturale, sociale ed economico ben fotografato da ISTAT e Banca di Italia (2019) in cui quest’ultime saranno, comunque, chiamate ad operare.
L’87% dei flussi turistici in Sicilia si concentra nel periodo che va da aprile a ottobre e circa l’80% degli occupati sono stagionali. Nelle isole minori il dato supera il 90%. Qui le aziende sopportano costi di gestione più elevati e indubbi svantaggi strutturali e di accessibilità. Far saltare la stagione turistica significa stare fermi un giro e non vedere incassi per ben 18 mesi.
Dopo i primi decreti in prevalenza “generalisti”, adesso bisogna procedere con interventi specifici per settori e aree del paese del tutto eterogenee.
Occorre mettere immediatamente in sicurezza i lavoratori stagionali aumentando ad € 800 ed estendendola ai mesi di aprile, maggio e giugno l’indennità € 600 in atto prevista nel Cura Italia per il solo mese di marzo. Bisogna prendere atto che in funzione di un calo (50-73%) e di una minore capacità di spesa (basti solo pensare alla perdita del mercato estero che da solo incide per il 50% delle presenze) della domanda turistica, molte strutture ricettive non saranno nelle condizioni di riaprire e quindi di assumere trasformando in occupati quanti al momento sono assistiti dagli ammortizzatori sociali. Questo trend si protrarrà almeno fino alla prima metà del 2021.
“In assenza di interventi volti a sgravare le imprese del turismo, per almeno il 2020, del carico fiscale (prioritariamente IMU/TASI e TARI), non sarà possibile gettare le basi per una ripresa duratura del settore. Solo investendo a breve-medio termine sulle imprese si potrà garantire una ripresa sostenibile dell’economia e del mercato del lavoro sul medio-lungo periodo.
Infine, conclude Del Bono, una cosa sembra certa, con questo virus per un po di tempo ci dovremo convivere e questo andrà fatto attraverso un piano ben preciso di graduale fuoriuscita dal lockdown che fornisca al più presto indicazioni ben precise. In settori economici come il turismo, che ripartiranno tra gli ultimi nel paese, i rischi, le prescrizioni e i costi potrebbero superare abbondantemente i ricavi di una stagione turistica all’insegna degli impatti negativi da Covid-19.

"In attesa di risposta...". Lettera aperta di Turcarelli al sindaco di Lipari.

EGREGIO Sig. Sindaco,
in attesa dal 02/04/2020, giorno della mia protesta, per sapere quali provvedimenti Voi come amministratori state portando avanti per garantirci la sopravvivenza nell'inverno prossimo,  le segnalo questo articolo da LINKLAV. IT

Da Taormina alle Isole Eolie, lavoratori stagionali ridotti in miseria”
Si fà ancora più disperata la situazione dei lavoratori stagionali dei settori Commercio, Turismo e Servizi che da mesi hanno terminato l’indennità di disoccupazione Naspi e adesso sono senza reddito.
Il Coronavirus difficilmente consentirà nei prossimi mesi, la riapertura delle attività turistica - alberghiera.
Ne fanno le spese sopratutto quei lavoratori cosiddetti stagionali che ogni anno, con la loro professionalità garantivano l'efficienza degli alberghi sopratutto nel periodo di maggiore afflusso tra il mese di marzo/aprile - ottobre/novembre.
La Fisascat Cisl ha contestato più volte ai precedenti governi «l’iniqua riforma scellerata che ha ridotto il periodo e quindi l’indennità penalizzando i lavoratori».
Ma adesso gli stagionali, che erano in attesa di iniziare a lavorare, con le chiusure a causa dell’emergenza Coronavirus, sono rimasti senza contratto.
«Stagionali disoccupati, senza lavoro e senza indennità», è la denuncia del sindacato per un "Decreto Cura Italia" che rappresenta «l'ennesimo schiaffo ai lavoratori del commercio turismo e servizi».
«Inoltre, mentre agli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali è stata riconosciuta un indennità per il mese di marzo pari a 600 euro – spiegano Salvatore D’Agostino e Pancrazio di Leo della Fisascat Cisl Messina - i lavoratori stagionali del commercio non sono stati considerati nel decreto “Cura Italia”».
Drammatica la situazione in provincia di Messina, dove ci sono importanti realtà turistiche come Taormina e le Isole Eolie. «In queste località, a fronte di un periodo medio di lavoro di circa 3 mesi, i lavoratori hanno percepito solo un mese e mezzo di Naspi e gli Stagionali del Turismo Commercio e Servizi sono stati esclusi dagli ammortizzatori-sociali ordinari o in deroga».

Vulcano: Imprenditori settore turistico - ricettivo sollecitano e propongono iniziative per ripartenza.

Riceviamo e pubblichiamo:
Superata, si spera, la fase critica emergenziale legata alla circolazione del Covid-19, si pensa alla fase 2 e alle prospettive di riapertura delle attività imprenditorali.
Tanti già gli occhi rivolti alle Isole Eolie, la cui attività si basa prevalentemente sul turismo stagionale che, a seguito dell'attuazione delle misure di prevenzione del virus, ha subito non solo un ritardo nell’avvio della stagione turistica ma chiaramente anche una drastica riduzione delle presenze e quindi delle prenotazioni presso le strutture ricettive presenti sulle isole anche per i mesi estivi.
Infatti, dopo l'intervento dell'ex sindaco di Lipari Mariano Bruno, del sostegno di Maria Fernanda Gervasi, dell'interpellanza a sostegno delle isole minori da parte del deputato regionale On. Luigi Genovese e delle richieste presentate da Federalberghi Sicilia, anche un gruppo spontaneo di gestori e proprietari di attività ricettive dell'Isola di Vulcano si è unito per far sentire la propria voce in merito.
"Abbiamo inviato questa mattina al Comune di Lipari, alla Regione Sicilia e ai rispettivi assessori competenti al Turismo e al Bilancio una nota affinchè si adottino a sostegno delle strutture ricettive delle Isole Eolie misure economiche straordinarie e ulteriori a quelle previste dal Governo, a nostro avviso insufficienti per la peculiarità del settore di nostra competenza che vive di un’economia stagionale. Ci auguriamo intanto che l’iniziativa dell’assessore al Turismo, Manlio Messina, di finanziare due notti su cinque a chi decide di soggiornare in Sicilia vada a buon fine" - così i proprietari/gestori di 10 strutture ricettive dell'isola di Vulcano, Davide Cotroneo – Hotel Eros; Davide Ferlazzo – Hotel Rojas; Francesco De Pasquale – Vulcano Blu e I Pagghiari; Gilberto Iacono – La Locanda Maria Tindara, Giulio Bruno – Hotel Faraglione; Manfredi De Rossi – Pensione La Giara; Marco Milazzo – Holiday Eolie Village; Pierpaolo Tiretti – Therasia Resort; Rodolfo Lazzaro – Hotel Orsa Maggiore; Umberto Trani – Therasia Resort;Vincenzo Restuccia – Hotel Les Sables Noir.
In particolare, gli stessi hanno richiesto la riduzione e/o contributi per l’acquisto dei biglietti per le Isole Eolie per residenti in Sicilia con contestuale riduzione della tassa di sbarco e l'esenzione per le strutture ricettive regolarmente iscritte alla CCIIAA dal pagamento delle imposte locali (IMU, TARI, TASI) per l'anno 2020.
Considerata infatti la notevole diminuzione dei flussi turistici provenienti sia dal resto dell’Italia ma anche dall’estero, si cercherebbe quanto meno di incentivare il turismo di prossimità da parte di coloro che risiedono nella nostra regione e si agevolerebbe la situazione di queste strutture ricettive che, in questa fase, si trovano già a dovere affrontare le problematiche connesse ad una notevole riduzione del proprio fatturato.

Convocato per il 20 aprile il consiglio comunale di Lipari. Le perplessità della consigliera Lorizio.


La scrivente Consigliere Comunale, 
condividendo l’esigenza d’espletamento dei lavori del Consiglio Comunale, esprime perplessità nello svolgimento dello stesso in modalità: “in presenza”, vista la disponibilità in termini di spazio dei locali abitualmente individuati, vista le misure restrittive del periodo e vista la ormai annoverata possibilità di riunione in streaming, cosa tra l’altro già consolidata da buonissima parte dei Comuni italiani, nonché dalle varie Istituzioni Regionali e Nazionali. 
Ciò si evidenzia in riferimento alle disposizioni del DPCM 11/03/2020 e relative modifiche ed integrazioni dove si chiariscono le misure di sicurezza da adottare per la prevenzione da COVID-19, che prevedono nello specifico: il distanziamento di almeno un metro, l’adozione di DPI idonei e la significazione dei locali. 
A tal fine si CHIEDE, a questa Presidenza: 
1)di individuare un altro locale dove svolgere la seduta di Consiglio Comunale prevista per il 20/04/2020 che permetterebbe il distanziamento sociale suddetto tenuto conto che, i locali della Sala Consiglio, non risponderebbero, se tutti i convenuti saranno presenti, ai nuovi requisiti di sicurezza e prevenzione, 
2) di dotare i consiglieri di DPI idonei e di prevedere il posizionamento di dispenser con detergente disinfettante per le mani, all’entrata dei locali individuati, 
3) di provvedere alla sanificazione preventiva dei locali eventualmente individuati. 
 Cordialità 
 Lipari 15/04/2020 
 Il Consigliere Comunale 
 Giuseppina Lorizio

L’Azienda Ospedaliera Papardo riceve visiere dalla Federazione Cisal-CSA Messina

L’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina ha ricevuto in donazione dalla CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) e dal CSA a cui essa afferisce, le visiere per il personale sanitario.
"la CISAL-CSA ha inteso con questo gesto - ha commentato il Segretario Generale CISAL Messina Santino Paladino - concretizzare la vicinanza e il supporto a tutti i lavoratori che, lontano dai riflettori, sono al fianco dei malati, non solo di COVID, incuranti delle possibili conseguenze per loro e le loro famiglie. Cogliamo l'occasione per sottolineare la meritoria attività di una realtà produttiva locale che sta facendo valere la propria professionalità in campo nazionale: i dispositivi sono infatti prodotti con tecnologia di stampa 3D dalla "LeanProject" di Capo D’Orlando."
“Ringraziamo la Cisal-CSA per questa importante donazione - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - che sostiene i nostri medici e il nostro personale. Una sinergia fatta da lavoratori che aiutano altri lavoratori in un momento di difficoltà che ci sta facendo ritrovare il valore del senso di comunità.”



Stromboli, nuovo trabocco lavico e blocchi incandescenti sulla Sciara.

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 09:46 (07:46 UTC), un trabocco lavico dalla terrazza craterica. a partire dalle 07.23 UTC circa, dalle telecamere di sorveglianza si osserva un trabocco lavico dall'area nord della terrazza craterica dello Stromboli. Dal fronte del trabocco si staccano blocchi incandescenti che rotolano lungo la Sciara del Fuoco.

CP 322 di Circomare Lipari soccorre e porta in salvo tre persone, nel mare in tempesta, al largo di Linosa.

Come ogni giorno, anche oggi i "nostri ragazzi" hanno onorato il nome della Guardia Costiera, di Circomare Lipari e della "GLORIOSA" CP322.
Dopo un impegnativo pattugliamento, iniziato alle 16 di ieri, sono stati dirottati alle 22 circa, a SE di Linosa, per un Medevac su una nave.
Con non poche difficoltà, a causa del mare forte e dei 35 nodi di vento, sono state trasbordate 3 persone: un bambino, il padre e la madre incinta di 6 mesi.
Miglia percorse 136
"Perché è soprattutto nei momenti più difficili che bisogna essere pronti a tendere la mano a chi è in difficoltà. #ANCHEOGGISIDORMEDOMANI ".



Ricordiamo che da fine marzo la CP322 è dislocata a Lampedusa dove resterà per due mesi, impegnata in attività di pattugliamento e controllo dei flussi migratori.

15 aprile. La Santa Messa di Papa Francesco a Santa Marta

Oggi è il 15 Aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

La baia di Sottomonastero a Lipari

martedì 14 aprile 2020

Pescando nel nostro archivio: Il tramonto visto attraverso l'obiettivo di Luciano Vivacqua (3 foto)

Coronavirus: l’aggiornamento del 14 aprile in Sicilia, 2.071 positivi, 255 guariti e 175 deceduti.


Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (martedì 14 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 37.877 (+566 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.501 (+43), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.071 persone (+21), 255 sono guarite (+18) e 175 decedute (+4).
Degli attuali 2.071 positivi, 605 pazienti (0) sono ricoverati - di cui 53 in terapia intensiva (+2) - mentre 1.466 (+21) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 127 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 117 (22, 8, 10); Catania, 593 (128, 59, 63); Enna, 293 (177, 21, 21); Messina, 358 (133, 45, 36); Palermo, 327 (71, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Siracusa, 87 (55, 58, 11); Trapani, 111 (13, 17, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Ripristino della galleria, approvato il progetto. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 14.04.20


Coronavirus: Musumeci al Comitato scientifico, quando e da dove ripartire?

«Quali strategie adottare per il graduale ritorno ad una più normale vita quotidiana». Lo chiede il presidente della Regione Nello Musumeci, in una lettera inviata al Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, sollecitando un parere in ordine agli scenari progressivi di fine lockdown nell'Isola.
Nel documento, il governatore richiama la “Cabina di regia” varata dal governo nazionale di cui lui lo stesso fa parte. Musumeci sottolinea quanto «sia indispensabile accompagnare scelte e proposte con una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico» proprio per avere «una interlocuzione consapevole con lo Stato».

Il presidente della Regione riconosce che la scelta, da dove ripartire e in quali tempi, non è facile, per questo è «necessario, direi forse indispensabile, che essa sia accompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario».

Secondo l'assessore alla Salute Ruggero Razza «è necessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato da evidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metafora automobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. Siamo tutti desiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come e quando, ma soprattutto farci trovare preparati. Tuttavia, oggi più che mai, ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole».

Comando provinciale VV.F di Messina omaggia i sanitari del Papardo. Consegnato crest al direttore generale Mario Paino

ASP Messina, stipulata convenzione con laboratorio privato per l'esame di 300 tamponi Covid-19 al giorno

L'ASP di Messina ha stipulato un apposito contratto con un Laboratorio privato di Viagrande per processare l'analisi dei tamponi rinofaringei prelevati da soggetti a rischio contagio Covid-19.
Il laboratorio privato, preselezionato dall'Assessorato Regionale della Salute tramite il D.A. 280 del 3/4/2020, riuscirà immediatamente ad analizzare circa 300 tamponi giornalieri per cinque giorni la settimana, ed affiancherà il laboratorio di biologia molecolare dell'Ospedale di Barcellona PG.
Sarà cosi possibile aumentare le potenzialità di screening sulla popolazione riducendo i tempi di attesa per i risultati.

In ricordo di Gilberto (di Mimmo Ziino e Antonio Iacullo)

Se ne è andato Gilberto, il nostro amico Gilberto. Un pezzo della nostra gioventù, un pezzo della storia di un luogo, il microcosmo di Marinacorta.
La notizia ci è arrivata quasi all’improvviso. Sapevamo che c’era nell’aria qualcosa che non andava, perché Gilberto, pur mimetizzando alquanto le sue disgrazie, non era pimpante, euforico, con la battuta sempre pronta e pertinente, ma soprattutto si fermava di meno con gli amici al bar, l’università del marciapiede, come l’hanno battezzata alcuni amici “forestieri”. Purtroppo invece le cause dei suoi disturbi avevano radici ben più serie e profonde, tant’è che praticamente in breve tempo è arrivato all’epilogo della sua intraprendente e laboriosa esistenza.
Come spesso accadeva, quando tra un caffè, una granita e una brioche ci disponevamo a cerchio tutti gli amici. Si partiva con l’affrontare e discutere sulle notizie del giorno per continuare spesso nei ricordi del passato, quel passato che costituiva la storia di ognuno di noi e praticamente del luogo nel quale tutto si svolgeva.
Diverse volte a Gilberto è capitato ricordare a tutti noi quando, bambino, i suoi genitori, ‘u zu Anciulinu e ‘a za Razia, avevano aperto la loro attività in un vecchio piccolo magazzino e alla quale hanno dato il nome di “Cafè du port”. Scherzosamente ci spiegava che il nome derivava dal fatto che quel piccolo locale ad angolo aveva due porte e che in dialetto faceva “cafè du’ porti”. Erano gli anni ’50, la piazza era frequentata quasi esclusivamente da abitanti del luogo, quindi pescatori, il turismo era ancora impensabile. Eppure a Marinacorta le attività del genere erano sostanzialmente due che si “contendevano” la clientela composta dalla marineria locale. C’era pure “il Gabbiano” d’u zu Minicu Ziino con la sua numerosa famiglia, dove si poteva già guardare una delle prime televisioni in bianco e nero.
Già allora i locali erano punti di incontro nei quali gli amici si ritrovavano più che altro per il gioco delle carte, ma già si poteva assaggiare qualche granita, qualche bibita, qualche gelato o i “magnuli”. Ogni tanto qualcuno si inventava una novità che potesse rappresentare un’attrattiva. Gilberto, nel frattempo cresciuto, per esempio si invento le granite alle “erbe” o al “sangue” (granite limone con aggiunta di sciroppi alla menta o all’amarena).
La svolta determinante per il nostro amico si è verificata quando, ceduta l’attività del bar, rilevò il vecchio generi alimentari della ”Buttà”, che di fatti era quasi un emporio. Nel tempo ha avuto l’intuizione di trasformarla in una panineria alla quale accedevano molti lavoratori dell’edilizia per la loro colazione, tant’è che uno degli ormai famosi panini di Gilberto è ancora denominato “panino del muratore”.
Man mano che si incrementava la presenza turistica Gilberto adattava la propria attività, cercando di intercettare la richiesta che proveniva sempre più copiosamente dai frequentatori delle isole, mettendo a loro disposizione sapori e produzioni locali che nel tempo si rilevarono vincenti per la sua attività.
Partendo dal malvasia e alcuni altri vini locali, impiantò gradatamente una fornitissima enoteca di vini siciliani e non solo. Associando a questi anche i sapori locali, la sua attività è diventata una tappa d’obbligo e un luogo importante nel quale si svolgevano le degustazioni tanto richieste ed apprezzate dai turisti provenienti da tutto il mondo.
A far crescere l’interesse e la curiosità dei visitatori non era soltanto la bontà dei prodotti, che venivano offerti agli avventori, ma la simpatia attenta, divertente e coinvolgente con la quale Gilberto usava intrattenere i clienti, in effetti Gilberto era divenuto il “personaggio” tra i più conosciuti dell’isola.
Una vita di lavoro dedicata amorosamente ad una attività, che sicuramente rappresenta un patrimonio importante che il nostro amico Gilberto lascia alla famiglia ed alla comunità, e che sicuramente verrà curata e tramandata nel tempo in sua memoria.
Così vogliamo ricordare il nostro amico Gilberto, orgoglioso di ciò che faceva, sempre con il sorriso sulle labbra, ma con determinazione e intensa passione.
Ciao Gilberto, siamo sicuri che insieme a Nicola, Santo ed Attilio, proseguirete i vostri viaggi e le avventure di sempre per le vie dell’universo.
Alla famiglia tutta i sentimenti del più profondo cordoglio.
Mimmo Ziino e Antonio Iacullo

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI DENUNCIA MANCATA PIENA ATTUAZIONE PERCORSO NASCITA

All’Assessore Regionale alla Salute, Al Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica, Assessorato Regionale alla salute, Al Direttore Generale dell’ASP Messina, Al Direttore Sanitario dell’Asp Messina

OGGETTO: Denuncia sulla mancata piena attuazione delle disposizioni del Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute in merito all’avvio del percorso nascita, quale prestazione indifferibile, presso l’Ospedale di Lipari.

Con la presente si intende denunciare la mancata piena attuazione delle disposizioni del Dirigente Generale del Dipartimento Prevenzione Strategica dell’Assessorato Regionale della Salute in merito all’avvio del percorso nascita presso l’ospedale di Lipari, quale prestazione indifferibile, indipendentemente dalla classe di priorità, con sorveglianza sulla madre e sul feto.

Le responsabilità di tali inadempienze sono da ricercare tra coloro che hanno il compito di garantire tutte le prestazioni necessarie ed indifferibili per la piena attuazione del percorso nascita, tra i quali la possibilità di poter effettuare in loco l’esame ecografico morfologico del feto.
Purtroppo, non solo questo non è avvenuto, costringendo le puerpere eoliane a dover sostenere in questo particolare periodo emergenziale e di rischio contagio dei viaggi difficoltosi per recarsi sulla terraferma, ma è addirittura notizia di oggi che una di esse appena arrivata a Milazzo per sostenere l’esame ecografico morfologico del feto è stata rimandata indietro per l’ assenza del medico di turno.

Non potendo, infatti, effettuare il tanto agognato esame ecografico e non essendo stata preventivamente avvertita la stessa è stata costretta ad aspettare nei pressi della stazione marittima di Milazzo dalle 08.30 alle 13.00 prima di poter far ritorno a casa con il primo mezzo marittimo di linea utile.
Tutto questo in barba allo stato psico-fisico e a tutti rischi di contagio che la stessa è stata costretta a sopportare.

Non è tollerabile che per le inadempienze di chi non è riuscito ad attuare pienamente le disposizioni del Dirigente Generale dell’Assessorato alla Salute, le gravide eoliane siano costrette a vivere la propria gravidanza in assoluto disagio, oltre che di rischio per la propria salute e per quella del nascituro. E questo nonostante il percorso nascita sia stato considerato una “prestazione indifferibile”.

Si prenda esempio dall’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, diretta dal Dott. Mario Paino, che nel periodo emergenziale è riuscita a garantire non solo un percorso nascita ad hoc, ma anche che lo stesso evento parto si possa svolgere in totale sicurezza per le donne eventualmente contagiate dal virus covid-19. Un eccellenza assoluta.
Alla luce di quanto sopra, Si chiede agli organi in indirizzo di voler attuare tutte le azioni necessarie ed emanare i provvedimenti di propria competenza, al fine di rendere il percorso nascita nell’Ospedale di Lipari pienamente funzionale in quanto “PRESTAZIONE INDIFFERIBILE”.

Trabocco lavico intracraterico sullo Stromboli.

Alle ore 04:12 UTC (06:12 locali) la rete di monitoraggio geofisico del Laboratorio di Geofisica Sperimentale #LGS del Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze ha registrato una deflazione del suolo al tiltmetro OHO pari a 0.38 microradianti della durata di circa 30 minuti (vedi figura). La deformazione del suolo ha tutte le caratteristiche tipiche dei trabocchi lavici registrati sia in occasione del 31 marzo 2020 che nel corso del 2014.
Le telecamere termiche e visibili non mostrano effusioni associate a tale segnale lungo la Sciara del Fuoco, suggerendo che si sia molto probabilmente trattato di un trabocco intracraterico.
L’ampiezza e la durata del segnale di deformazione indicano che i volumi di magma coinvolti nel possibile trabocco siano piccoli.
Questo segnale non è associato a variazioni significative degli altri parametri monitorati. La profondità della sorgente sismica VLP è compatibile con una colonna magmatica che da settimane è ormai molto superficiale. L’attività esplosiva al cratere di NE, aumentata nell’ultima settimana, rimane su valori MOLTO ALTI.

Giornata di tamponi covid - 19 nelle isole minori. Domani tocca al metodo "drive"

Tre medici (Geraci, Compagno e Russo) da stamane, con il prezioso supporto della motovedetta della Guardia Costiera di Lipari, stanno effettuando tamponi nelle isole di Panarea, Stromboli e Vulcano a cittadini che si trovano in quarantena fiduciaria e ai sanitari di turno nelle guardie mediche. A fine giornata dovrebbero essere una ventina quelli effettuati. 
A coordinare il tutto, in costante contatto con  il sindaco Marco Giorgianni, è il dottor Enzo Geraci, incaricato dalla direzione generale dell'ASP Me di supervisionare il "sistema tamponi" nell'arcipelago.
Domani, invece, lo stesso dottor Geraci, unitamente ad infermieri dell'ospedale, da lui stesso formati, effettuerà tamponi con il cosiddetto metodo "Drive" a cittadini giunti a fine quarantena e che saranno convocati nominalmente. 

Lettere al direttore. Ripristino strada ad Acquacalda, a quando l'inizio lavori?

Gentile direttore,
desidereremmo sapere se è prevista una data per l'inizio dei lavori di ripristino della strada ad Acquacalda. Si può fare portavoce presso chi di competenza? Grazie mille.
Marcella Di Fina

Provenzano : “quarantena momento per fare emergere l’inventiva umana”

Riceviamo dal messinese, Marco Provenzano, dottore di ricerca in Storia del cristianesimo antico presso l’Università di Strasburgo e pubblichiamo :

« Il vero creatore è la necessità, che è la madre della nostra invenzione »

Questa citazione è tratta dalla Repubblica di Platone (II. 369c) ed è la frase che ho inviato via email ai miei studenti universitari di Strasburgo, città in cui vivo e lavoro dal 2013, dopo le disposizioni volute da Macron il 13 di marzo.
L’affermazione di Platone mi è stata molto utile per spiegare loro che il non poter proseguire i corsi normalmente in sede universitaria, non avrebbe tolto nulla al valore del confronto cui eravamo da sempre abituati. Questo grazie soprattutto alla loro indubbia passione verso l’apprendimento ed a un’importante risorsa tecnologica: Google Meet. Un prezioso mélange che avrebbe reso ancora più forte la loro coesione come gruppo consentendo loro di realizzare un’ideale vicinanza fisica.
Davanti a un cambiamento repentino che costringe a rivedere radicalmente abitudini, stili di vita, modi di fare, è necessario usare dunque l’arma più potente di cui l’uomo dispone: l’ingegno, l’arte di arrangiarsi. Vince chi si adatta e chi ribalta in positivo quegli elementi che hanno alla base forti tinte negative.
Certo, non è possibile paragonare alcun contatto reale a qualsivoglia rapporto virtuale. Tuttavia quest’ultimo può e deve rappresentare un assaggio, una buona parvenza di quello che è stato e di quello che sarà certamente tra non molto. Magari con sfumature più interessanti: per dirla alla Lessing (1729 – 1781) «l’attesa del piacere è essa stessa il piacere» (Minna von Barnhelm IV, 6).
Io e i miei studenti, pertanto, grazie al supporto della “buona tecnologia”, abbiamo continuato a svolgere i nostri corsi rinforzando proficui legami d’amicizia.
La quarantena può e deve essere, dunque, un momento in cui fare emergere l’inventiva umana, esprimendo magari i lati più giocosi del nostro carattere: per esempio, con amici e parenti abbiamo festeggiato eventi importanti – ma anche condiviso momenti ordinari – via social utilizzando di quest’ultimi quelle potenzialità divertenti a cui forse saremmo più reticenti in tempi ordinari.
La quarantena può e deve essere un momento di profonda riflessione per valorizzare ogni bene che si pensava ovvio e di cui oggi siamo, per forza di cose, privi. È la valorizzazione del gesto ordinario, che scontato e banale sembra ma non è, che assumerà ben altro sapore quando tutto questo sarà una pagina di storia sfogliata.

Alfa e Omega, comunicazione alla clientela, alla luce delle nuove disposizioni. Nessuna emergenza bombole. L'invito è solo a collaborare nella restituzione del vuoto.