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mercoledì 29 aprile 2020

La Chiesa festeggia oggi Santa Caterina da Siena.

Il Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l'invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.

Nacque Caterina nell'illustre città di Siena, focolaio di grandi santi, nell'anno 1347.

Già a sette anni la santa fanciulla manifestò una pietà non comune e una virtù tale per cui a otto anni fece voto di verginità.

Per mantenersi fedele a questa promessa restò sempre ritirata, parca nel parlare, in continua unione col Divino Sposo mediante l'orazione e particolarmente colla mortificazione del suo corpo che macerò con digiuni e flagelli ed ancor più con la mortificazione interna.

La fanciulla, fatta segno a ingiurie e villanie, rimase ferma tutto soffrendo per Gesù e infine fu vittoriosa. I suoi genitori, scorgendo la mano di Dio che difendeva e guidava la loro figliuola, le lasciarono piena libertà.

D'allora in poi moltiplicò le sue penitenze esterne; quando però il confessore le impose un po' di moderazione, ella sapendo essere maggiore il valore dell'ubbidienza, subito le moderò. Fu ammessa nella Congregazione delle Terziarie Domenicane, ove trovò modo di esercitarsi in tantissime pratiche di mortificazione; tra le altre ammirabile fu il rigoroso silenzio che mantenne per tre anni.

Il Divin Maestro inoltre la rese degna d'imitarlo nella sua passione, facendola oggetto di disprezzo e di accuse anche da parte di chi le doveva riconoscenza e amore.

La Santa, con eroica carità, tutto soffrì e perdonò, ricambiando gl'ingrati con le cure più amorose.

Un cuore apostolico quale quello di Caterina non si limitava alla carità materiale; essa infatti ci lasciò i suoi scritti ascetici e le sue 300 e più lettere, piene di santo ardore, indirizzate a Pontefici, a pfincipi, a popoli in discordia tra di loro.

Ottenne dopo suppliche, preghiere, digiuni e colloqui, che il Papa da Avignone ritornasse a Roma; ottenne la pace tra città nemiche, ottenne frutti consolantissimi in tutta l'Europa.

Zelo e attività ammirabili in una donna! Nella Bolla di canonizzazione si legge: « Nessuno mai trattò con essa senza partirsene migliore di prima ».

Amava di straordinario amore e devozione il Papa, e lo chiamava il « dolce Cristo in terra ».

Il Maestro Divino, dopo averla favorita del dono celeste delle sante stimmate, di rivelazioni e miracoli, le diede quella immarcescibile corona per cui tanto si era affaticata, chiamandola in cielo il 29 aprile dell'anno 1380. Pio XII la proclamò Patrona Principale d'Italia.

PRATICA. « Ogni fedele cristiano è tenuto ad essere fedele e di servire la Chiesa, ciascuno secondo lo stato suo» (S. Caterina). Proponiamo di conoscere più ampiamente la vita e le gesta della Patrona della Patria, di imitarne gli esempi, di invocarla fiduciosamente.

PREGHIERA. Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che mentre festeggiamo la tua beata vergine Caterina, possiamo trarre profitto dalle sue molteplici virtù.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma il natale di santa Caterina da Siéna, Vergine, del Terz'Ordine di san Doménico, illustre per la vita e pei miracoli, la quale dal Papa Pio secondo fu ascritta nel numero delle sante Vergini. La sua festa però si celebra nel giorno seguente.

Oggi è il 29 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

Marina corta (Lipari)

martedì 28 aprile 2020

Coronavirus: Sicilia, così i Dpi e il materiale distribuito dalla Regione

Quasi sei milioni di mascherine distribuite dall'inizio dell'epidemia fino a ieri. E ancora tre milioni di guanti e un milione tra camici, calzari, tute e cuffie. Sono questi alcuni dei dispositivi di protezione individuale distribuiti dalla Regione Siciliana, tramite la Protezione civile, dall'inizio dell'epidemia fino a ieri. A beneficiarne sono state, principalmente: strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, prefetture, Forze dell'Ordine, Esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti. Tra gli altri materiali sono stati consegnati anche 45 mila tra occhiali e visiere, oltre 205mila tampini e kit diagnostici e poco meno di 40 mila apparecchi sanitari. La merce distribuita proviene da acquisti diretti della Regione e dalla Protezione civile nazionale.

Coronavirus: in Sicilia al 28 aprile situazione stabile, meno ricoveri e più guariti. 232 i deceduti.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi, martedì 28 aprile, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 73.008 (+2.358 rispetto a ieri), su 68.729 persone: di queste sono risultate positive 3.120 (+35), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.143 (+20), 745 sono guarite (+14) e 232 decedute (+1).
Degli attuali 2.143 positivi, 462 pazienti (-13) sono ricoverati - di cui 34 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.681 (+33) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Questa la sudivisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 125 (14, 22, 11); Catania, 670 (106, 220, 81); Enna, 295 (122, 81, 28); Messina, 373 (90, 112, 48); Palermo, 352 (69, 90, 28); Ragusa, 54 (6, 29, 6); Siracusa, 111 (49, 86, 24); Trapani, 94 (6, 40, 5).
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.

Lipari, bonifica dei vicoli del centro storico. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 28.04.20


Buon Compleanno!

Auguri a Marilena Cusumano, Paolo Zumbo, Alessia Pace, Rosa Furnari, Emilio Falconieri, Alessia Natoli, Angela Rando, Ilaria Tripi, Gisella Cullotta. 

Un elenco di 60 opere pubbliche per riavviare il Comune di Lipari. Il comunicato dell'assessore Orto e l'elenco


COMUNICATO STAMPA

Pur nel periodo di forte drammaticità che stiamo vivendo, con incertezze e preoccupazioni sulla salute, sul futuro della nostra economia, sulla grande prova con cui ci stiamo misurando come comunità, è desiderio di questa Amministrazione, all’interno di tutto il lavoro istituzionale che stiamo portando avanti con il massimo impegno su tutti i fronti di questa brutta crisi, comunicare un aspetto del nostro operato di questi anni, di cui stiamo raccogliendo i frutti e che ci spinge, proprio nella difficoltà, a continuare a guardare al futuro in modo concreto, a impegnarci con ancora più dedizione e sacrificio per dare opportunità di sviluppo al nostro territorio, a muovere l’economia e il lavoro, a elevare i nostri standard di qualità e migliorare la nostra offerta a partire da ciò che è competenza pubblica; per questo motivo, come si era annunciato già da qualche tempo, rendiamo noto l’elenco di tutte le opere pubbliche che appartengono al nostro programma di intervento per il miglioramento delle strutture e delle infrastrutture comunali.
Data l’emergenza sanitaria in atto, se pur con rammarico, abbiamo ritenuto opportuno e doveroso interrompere le attività di cantiere in corso e quelle in procinto di essere avviate, a salvaguardia e tutela della pubblica incolumità e tuttavia, adesso, date le nuove disposizioni del Governo Nazionale e la situazione epidemiologica della Regione Siciliana e del nostro Comune, sarà possibile finalmente riprendere gli iter, considerato poi che se in alcuni casi si è in attesa della conferma dei relativi finanziamenti, molte di queste opere sono invece già state appaltate o sono, comunque, in fase di conclusione di procedura.
Si tratta di oltre 60 opere pubbliche che riguardano l’intero territorio del Comune di Lipari e, quindi, tutte le sei isole, tra piccoli, medi e grandi interventi ma tutti fondamentali e attesi da tempo dalla nostra comunità, a miglioramento di moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana e delle nostre prospettive di sviluppo economico/turistico e che, nell’immediato, creano economia e producono lavoro, un aspetto di non poco conto in questo particolare momento storico, tra cui si citano la realizzazione delle aree di trasferenza, lo svuotamento e rispristino delle vasche dei torrenti, i lavori di sistemazione e messa in sicurezza delle aree e delle strutture portuali, particolarmente rilevanti, tra le altre, quelle di Lipari Sottomonastero, Vulcano, Stromboli e Ginostra, numerose manutenzioni agli impianti sportivi, agli edifici scolastici, cimiteri, chiese e strade, il ripascimento della spiaggia di Portinente e la relativa messa in sicurezza dell’abitato e ancora la riqualificazione e messa in sicurezza di Acquacalda e Canneto.
Possiamo anticipare, inoltre, che nelle prossime settimane si svolgerà la prima conferenza di servizi per la presentazione del progetto, fortemente voluto dalla Amministrazione Comunale, per la realizzazione di una piscina coperta a Lipari: una progettazione ambiziosa per un’opera di portata storica, un vero e proprio centro polifunzionale, all’avanguardia, per la pratica del nuoto nelle sue varie discipline, ma anche e come ulteriore possibilità di aggregazione sociale giovanile e creazione di nuova opportunità lavorativa.
Si allega l’elenco completo e dettagliato delle opere pubbliche suddiviso per Isola.

L’Assessore ai Lavori Pubblici
Gaetano Orto

Soroptimist dona 250 mascherine ffp2 all'ospedale di Lipari.

Riceviamo e pubblichiamo:
Sono state donate all'ospedale di Lipari 250 mascherine ffp2 dal Soroptimist international d'Italia (sezione di Lipari - Isole Eolie).
A nome della direzione dell'ASP e mio personale ringrazio le socie per il gradito dono e per la vicinanza espressa al presidio ospedaliero in questo momento di particolare difficoltà
Dottor Vincenzo Compagno 

Quattro ausiliari di Lipari prenderanno servizio da domani nel nostro ospedale. Lo comunica l'assessore De Luca

COMUNICATO 
Era circolata la notizia che 4 Ausiliari di Lipari, da poco stabilizzati dall'Asp Messina, avrebbero potuto essere destinati ad altro ospedale. 
Con grande impegno in questi giorni abbiamo dialogato con Assessorato regionale Salute (Avv.Ferdinando Croce), Asp Messina ( D.G. Dott. La Paglia) e Direzione Sanitaria di Lipari ( Dott. Enzo Compagno) , chiedendo con forza che personale residente fosse inviato a Lipari, considerata la carenza d'organico e l'emergenza COVID-19. 
Apprendiamo adesso che gli Enti coinvolti hanno condiviso la nostra istanza, prot.5101 del 6/4/2020, e che domani i nuovi ausiliari prenderanno servizio presso il nostro presidio ospedaliero. 
L'Assessore alla Sanità Tiziana De Luca

E' Rutilio Taranto, l'uomo ritrovato cadavere nel mare di Milazzo.

Si chiamava Rutilio Taranto, aveva 65 anni, originario di Salina ed era un ex marittimo delle compagnie di navigazione che collegano le Eolie,l'uomo ritrovato cadavere stamane nelle acque del porto di Milazzo.
Adesso viveva nella città mamertina e lavorava saltuariamente a bordo di imbarcazioni locali, principalmente adibite alla pesca.
Da quanto trapela a causare l'estremo gesto le difficoltà di natura economica. 
Lo ricordiamo sempre gentile e disponibile.

Lettere al direttore: "Occhio ad eventuali rincari".

Caro direttore,

Volevo tramite lei segnalare alla popolazione di Lipari la mia sensazione.
In momenti così difficili,chiedo ai miei paesani ,un ulteriore sforzo, affinche' non succeda nella fase 2 covid 19 che si verifichi la stessa cosa che è successa quando è entrato l'euro a sostituire la lira.
Nelle spese di tutti i giorni:anomalie, rincari, prezzi che da banco a cassa cambiano notevolmente, mancata emissione di scontrini, frutta e ortaggi di qualità scadente venduta al prezzo di prima scelta ecc ecc.
Quindi:dobbiamo renderci consapevoli che per vivere,noi abbiamo bisogno dei commercianti,onesti e non,delle loro merci,come loro hanno bisogno del nostro denaro. Direi quasi una simbiosi.
Esorto i miei concittadini a usare poche ma basilari regole: Esternate oculatezza,diffidenza,collaborazione,nei confronti dei commercianti. Comprate liberamente se non riscontrate rincari. In caso contrario,se non potete farne a meno,acquistate il necessario in quantita' ridotte.Mi riferisco alle merci deperibili :Carni,pesce,frutta,verdure ecc, ecc.
Esercitiamo quel potere che il grande Toto' chiamava "LIVELLA". Visto che andiamo incontro ad una estate torrida e di scarsi risultati economici.Quindi,cominciamo a tutelare i nostri portafogli e i nostri diritti.
Proiettiamo la visione in un futuro che adesso appare incerto,sopratutto x i giovani che comunque sono collegati a noi adulti,confido che questo potrebbe anche incentivare flussi e presenza turistica.

La ringrazio Direttore Sarpi e FORZA LIPARI
Lettera firmata

I trimestre 2020: il bilancio della nati-mortalità delle imprese messinesi già risente delle restrizioni seguite all’emergenza Covid-19. Blandina: «Un dato destinato a crescere».


I dati relativi al I trimestre 2020 sull’andamento economico provinciale già rilevano gli effetti sulle restrizioni seguite in seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus. Dall’elaborazione dei dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute tra i mesi di gennaio e marzo del 2020, effettuata dall’ufficio Statistica della Camera di commercio, si evince, infatti, che, nel primo trimestre di quest’anno, la consistenza dell’imprenditoria messinese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo negativo di 92 unità.
«Il dato è drammaticamente destinato a crescere – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – perché le misure introdotte per il contenimento degli effetti della crisi sulla nostra economia sono, evidentemente, insufficienti e tardive. Se non verranno introdotte misure immediate ed efficaci, una vera e propria terapia d’urto, il tracollo delle imprese di alcuni settori, primo fra tutti il turismo, trascinerà anche gli altri comparti in una prospettiva di recessione e desertificazione gravissima, con conseguenze pesantissime sui livelli occupazionali e sui consumi e con preoccupanti riflessi sugli indici di povertà e di disagio sociale. Il continuo monitoraggio dei dati verrà da noi condiviso con tutti gli attori istituzionali per gli indispensabili rimedi correttivi sulla finanza regionale e nazionale, a sostegno del nostro tessuto produttivo».
Da gennaio a marzo 2020, a fronte di 741 nuove iscrizioni, sono state denunciate ben 833 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio), che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 62.096, di cui attive 45.845.
«Il numero di iscrizioni nel primo trimestre di quest’anno è pari a 741 – precisa la segretaria generale, Paola Sabella - ed è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi 6 anni. Quanto è stato posto in essere per contenere la diffusione del Coronavirus non potrà che aggravare la già delicata situazione. Pur se gli effetti ancora non emergono pienamente da questa prima fotografia sull’economia messinese, certamente saranno molto più visibili già dal prossimo trimestre. Un’emergenza economica a cui dobbiamo far fronte immediatamente e che dobbiamo assolutamente circoscrivere per evitare il collasso economico della nostra imprenditoria».
Nei giorni scorsi, Unioncamere, in collaborazione con InfoCamere, ha realizzato una piattaforma online per aiutare gli imprenditori a districarsi nella marea di provvedimenti, nazionali e regionali, diretti al contenimento della diffusione del virus, raggiungibile all’indirizzo https://ripartireimpresa.unioncamere.it

Uomo, originario delle Eolie, si toglie la vita gettandosi in mare a Milazzo. Alla base del gesto le difficoltà economiche

fonte: https://www.ildiariometropolitano.it
Un uomo di 65 anni, originario delle Isole Eolie, è stato rinvenuto cadavere nelle prime ore del mattino, all'interno dell'area portuale, annegato nelle acque antistanti gli uffici. 
L'uomo, un eoliano che viveva a Milazzo insieme alla compagna, ha lasciato una lettera nella quale ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a togliersi la vita.
Senza soldi e con la difficoltà di poter chiedere aiuto in un momento come quello che stiamo vivendo, ha deciso di suicidarsi lanciandosi in mare con un peso al corpo.
A recuperare il cadavere sono stati gli uomini della Capitaneria di Porto.
Sul posto il magistrato di turno ha confermato che il decesso è avvenuto per annegato.

NDD - L'uomo, da quanto apprendiamo, contrariamente a quanto si pensava inizialmente, non era un pescatore ma un ex marittimo. 

Oggi è il 28 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

VULCANO

lunedì 27 aprile 2020

I dati del Coronavirus quest'oggi 27 aprile in Sicilia.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (lunedì 27 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 70.650 (+546 rispetto a ieri), su 66.749 persone: di queste sono risultate positive 3.085 (+30), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.123 (+16), 731 sono guarite (+11) e 231 decedute (+3).
Degli attuali 2.123 positivi, 475 pazienti (-3) sono ricoverati - di cui 35 in terapia intensiva (+2) - mentre 1.648 
(+19) sono in isolamento domiciliare. 
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (15, 21, 11); Catania, 663 (108, 218, 80); Enna, 300 (128, 74, 28); Messina, 376 (93, 109, 48); Palermo, 344 (67, 89, 28); Ragusa, 54 (6, 29, 6); Siracusa, 111 (52, 86, 24); Trapani, 92 (6, 40, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Avviso


Accadde alle Eolie: 27 aprile 2014

Buon Compleanno!

Auguri al nostro collaboratore Giuseppe La Cava. Ed ancora a Valentina Aliberti, Immacolata Barbuto, Massimiliano Mazzei, Sara Paratore, Fabio Bonfante

Amministrazione Giorgianni invita cittadini, operatori commerciali ed imprese a visionare il DPCM 26 aprile 2020

L'Amministrazione Comunale di Lipari invita tutti i cittadini, gli operatori commerciali e le imprese alla visione del DPCM 26 aprile 2020, con particolare riferimento ai seguenti allegati:
- Allegato 4 "Misure Igienico Sanitarie"
- Allegato 5 "Misure per gli esercizi commerciali"
- Allegato 7 "Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri"

Il  testo completo del Decreto e tutti i relativi allegati sono sul sito del Governo al seguente link:
http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM_20200426.pdf


Ricordando...Dario Subba.


C.S. Lipari... Una storia a tinte rosso - blu : Una delle belle pagine (Trionfo nel derby d'andata del 1965 sul campo del Milazzo )

Un grazie per le immagini alla signora Melina China, moglie del portierone Nino Maggio

Accadde alle Eolie: 27 Aprile 2012 (Articolo e 8 foto)


La Chiesa festeggia oggi Santa Zita

Nel linguaggio medievale, « zita » equivaleva a quella che, nei dialetti toscani, è ancora detta « cita » o « citta ». Voleva dire cioè « ragazza », e il diminutivo di quel termine esiste ancora nel vocabolario italiano: « zitella », cioè non maritata.

Santa Zita è dunque la santa ragazza, ed è l'unica Santa di questo nome che ancora viene ripetuto in Toscana, e specialmente in Lucchesia. Santa Zita, infatti, è la Santa di Lucca, e già Dante, per indicare i magistrati della città di Lucca, parlava degli « anziani di Santa Zita ».

Zita era nata vicino a Lucca, a Monsagrati, nel 1218, in una famiglia contadina. Non ebbe nessuna particolare istruzione, ma fin da bambina si dette una regola di condotta religiosa chiedendosi semplicemente: « Questo piace al Signore? Questo dispiace a Gesù? ». Con questa linea di condotta crebbe devota e utile, aiutando i genitori a vendere in città i prodotti dei loro campi. A 18 anni entrò a servizio, a Lucca, nella casa dei Fatinelli, anzi nel palazzo di quella famiglia, che era una delle più ricche della città.

Le tentazioni della città avrebbero potuto aver facile presa nell'anima della semplice campagnola, ma la linea di condotta impostasi dalla fanciulla, pur nella sua ingenuità, non consentiva né errori né distrazioni. « Questo piace a Gesù? E questo gli dispiace? ».

E piaceva a Gesù che ogni mattina, con il permesso della padrona, Zita si recasse in chiesa, mentre tutti gli altri ancora dormivano. E poi accudisse puntualmente, prima di tutti e meglio di tutti, alle pesanti incombenze casalinghe, alle quali si dedicavano le donne di quei tempi. Ma fu soprattutto la straordinaria generosità verso i poveri che costituì il più delicato profumo della santità della servetta. Ogni venerdì, ella, la più fidata tra le domestiche, aveva il compito di distribuire le elemosine ai poveri. E trovava sempre il modo di aggiungervi qualcosa di suo, risparmiato sul magro cibo, sullo scarso salario e sul modestissimo vestiario. Presto il padrone sospettò che Zita donasse ai poveri più di quanto egli aveva disposto. Era vero, ma quel di più non apparteneva a lui. Rappresentava il superfluo della sua serva incredibilmente sobria.

Un giorno, incontrando Zita con il grembiule gonfio di alimenti, le chiese severamente che cosa portasse. « Fiori e fronde », rispose la ragazza. Disciolto il grembiule. ne caddero davvero fiori e fronde, miracolosi simboli della carità e della generosità, impersonata da Santa Zita. Sempre più amata, rispettata e venerata, visse nella casa dei Fatinelli fin verso i sessant'anni, considerandosi nient'altro che un'umile, obbediente e devota serva. Soltanto dopo la sua morte i cittadini di Lucca le tributarono onori come a una grande Santa, e gli stessi magistrati della città non disdegnarono di essere indicati come « gli anziani di Santa Zita », senza che facesse velo al loro orgoglio l'umile condizione della Santa servetta, delicato fiore della città gentile.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lucca, santa Zita, vergine, che, di umili natali, fu per dodici anni domestica in casa della famiglia Fatinelli e in questo servizio perseverò con straordinaria pazienza fino alla morte.

Il comitato "l'Ospedale di Lipari non si tocca", dà voce alle mamme eoliane.

(Comunicato) Un grido esasperato, un coro di voci, quello delle mamme eoliane, che chiedono un percorso nascita adeguato e completo (MORFOLOGICA compresa) , chiedono di poter partorire a Lipari. 
Lo fanno oggi, in periodo di emergenza covid - 19, lo fanno raccontando la propria esperienza, fatta di sacrifici, di paure, di viaggi, di spese esorbitanti, di incertezze, di stress psicologici. 
Chiedono di poter essere seguite in maniera SICURA e CONTINUATIVA qui a Lipari. 
Chiedono di poter far nascere il proprio bimbo nella propria isola, accanto ai propri cari, coccolate dai propri affetti, così come sempre dovrebbe essere! 
Ad oggi 27 Aprile, non è ancora possibile effettuare la morfologica qui a Lipari, chiediamo a che punto sia l'iter di invio del macchinario?
 Chiediamo perché alcune mamme devono necessariamente partire anche solo per fare dei tamponi obbligatori durante il loro percorso nascita, chiediamo perché ancora oggi qui da noi diventa complicato fare anche una semplice curva da carico?

Oggi è il 27 aprile. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

Santa Marina Salina

domenica 26 aprile 2020

Coronavirus: boom di guariti e calano ricoveri e contagi. Deceduti in 228. L'aggiornamento in Sicilia al 26 aprile.


Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (domenica 26 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 70.104 (+1.853 rispetto a ieri), su 65.689 persone: di queste sono risultate positive 3.055 (+35), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.107 (-165), 720 sono guarite (+196, di cui 13 ricoverati e 183 in isolamento domiciliare) e 228 decedute (+4).
Degli attuali 2.107 positivi, 478 pazienti (-7) sono ricoverati - di cui 33 in terapia intensiva (0) - mentre 1.629 (-158) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 66 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (15, 21, 11); Catania, 674 (107, 200, 79); Enna, 297 (130, 72, 28); Messina, 403 (95, 83, 47); Palermo, 377 (68, 51, 28); Ragusa, 54 (6, 29, 6); Siracusa, 46 (51, 142, 23); Trapani, 74 (6, 57, 5).
 Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Sgravi alle aziende, fronte diviso. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 26.04.20


Cu è cchiù fissa? Cannalivara o cu ci va' dappriessu ? (di Gianni Iacolino)

Una delle più famose e diffuse fake news della storia d' Occidente fu messa in circolazione nientemeno che dal Papa con l'Atto di Donazione di Costantino col quale si dimostrava come l'imperatore aveva fatto omaggio alla Chiesa del potere temporale. Si attribuiva all'imperatore Costantino la decisione di donare a Papà Silvestro I i domini dell'impero romano di Occidente . Il documento , datato 315 d.c. fu redatto invece trecento anni dopo per affermare una balla utile al Vaticano. Otto secoli dovettero trascorrere ancora, perché il filologo Lorenzo Valla riuscisse a dimostrare la falsità del documento cui tutti avevano creduto o fatto finta di credere. A dimostrazione che le fake news ci sono sempre state anche prima dell'invenzione della stampa , finalizzate alla manipolazione dell'opinione publica. Dopo l'invenzione di Gutenberg , aumentando la quantità di contenuti, è aumentata anche la quantità di quelli falsi. Uno degli esempi più eclatanti è il caso dei Protocolli dei Savi di Sion, falso storico creato più di un secolo fa, in ambienti antisemiti, per far credere che ci fosse un complotto mondiale giudaico per impossessarsi del mondo ( ancora oggi molti lo diffondono in rete ). Nonostante la stampa offra pure la possibilità delle smentite, non sempre si riesce a mettere a tacere le bugie. Spesso la bufala ha prevalso nella credulità dell'opinione pubblica. La colpa è solo della stampa? Direi di no. In parte va ricercata nella forte pressione esercitata da individui , movimenti di complottisti interessati o in buona fede ,ma resi fanatici dal desiderio di dimostrare di essere menti fuori dal coro , senza rendersi conto di essere fuori anche dalla logica. Il problema ,quindi, esiste da sempre. Solo che oggi è amplificato e si alimenta di nuove dinamiche, quelle della rete e dei social che prima non esistevano. Il crescere abnorme dei contenuti ha fatto crescere a dismisura anche le bufale. Oggi l'istantaneità della condivisione annulla la necessità dell'approfondimento. L'istantaneità è nemica dell'approfondimento. La verifica di una notizia che puzza di falso richiede tempo e competenza. Meglio farne a meno, potrebbe pure mettere in discussione il castello di carte che ci stavamo costruendo. Siamo nell'era della democratizzazione della rete, era in cui chiunque può diventare produttore di contenuti. Ed è proprio di questa democratizzazione si preoccupò Umberto Eco:
«Su sette miliardi di abitanti del pianeta c’è una dose inevitabile di imbecilli. Moltissimi di costoro una volta comunicavano le loro farneticazioni agli intimi o agli amici del bar e così le loro opinioni rimanevano limitate a una cerchia ristretta. Ora una consistente quantità di queste persone ha la possibilità di esprimere le proprie opinioni sui social networks. Pertanto queste opinioni raggiungono udienze altissime, e si confondono con tante altre espresse da persone ragionevoli». Anche Stefano Rodotà si interessò al problema . Pensava   che si trattasse di  una battaglia culturale : solo un graduale aumento di riflessione, consapevolezza ed educazione consente un’ecologia della comunicazione in Rete.  A salvarci dalla fake news può essere solo la responsabilità e la consapevolezza di chi oggi produce e condivide contenuti.  Cioè tutti noi.   
La sbornia di onnipotenza, l'uno vale uno, la democratizzazione dei contenuti sono la vera fake news del decennio. Rispetto per le istituzioni, per lo studio, per la professionalità da cui derivano autorevolezza e qualità sono l' unico antidoto alla spazzatura. È proprio questo il bello della rete . Che tu sia Veronesi, Barnard o il garzone del fornaio, sul piano delle conoscenze vali lo stesso. Il web ha creato per il virus della menzogna un humus formidabile. Prevalgono i cretini  o i mascalzoni ? I primi facilmente abboccano e rappresentano la manovalanza, i secondi sono i criminali architetti dei continui procurati allarmi.

Gianni Iacolino

Riflessione. Mariano Bruno: "Dai nostri comportamenti dipende la vita e la salute di altre persone! Occorre una presa di coscienza!".


E’ tempo di guardare avanti…
Tre semplici concetti: il rispetto, la convivenza ,il comportamento.
Una forte aspettativa: decretazioni mirate ed impegni concreti per le isole.
Un dilemma: riaprire, no – riaprire, si
                                                                          
Io penso che…
La mia prima considerazione, frutto di profonda meditazione, e di tempo per meditare ne abbiamo avuto a sufficienza, è che oggi, forse come mai, abbiamo capito che bisogna avere la consapevolezza di essere legati, gli uni agli altri.
Oltre ad essere un concetto religioso, quello appena espresso, ha insito in sè molto di laico, nella realtà dei nostri giorni.                                                                                                                                                             
E’ lecito chiedersi
Se siamo più liberi di disporre del nostro tempo?
Se siamo più padroni della nostra esistenza?
Se, addirittura, dipendiamo gli uni dagli altri?
La prima risposta, di getto, stizzita, è che mal ci adattiamo a limitazioni del nostro tempo, della nostra esistenza e più che mai alla interdipendenza.
A buon ragione, rivendichiamo la nostra capacità di saper essere artefici del nostro destino, ma oggi forse non è più così, bensì:   
Dai nostri comportamenti dipende la vita e la salute di altre persone!
Dal comportamento di altre persone dipende la vita e la nostra salute!
Sino ad oggi le popolazioni eoliane, hanno, in tutte le loro componenti, amministratori, professionisti, lavoratori, siano essi concittadini presenti sulle isole e/o sparsi in Italia e nel mondo, che prestigiose personalità ed  amici dell’arcipelago, fatto sentire la loro voce con contributi notevoli, tra questi Angelo Sidoti, con ammirevole costanza e lungimiranza, lui che lavora stabilmente a Torino e il dr. Pracanica per la piacevolezza del tratto della sua penna pur trattando, talvolta, argomenti spinosi e difficili e tanti altri ancora che non enumero per la dovuta brevità.
Ampiezza del loro pensiero, attaccamento al territorio, appropriati suggerimenti forniti per la ripresa.
Con soddisfazione è fiorito un dibattito fatto di proposte concrete, le Isole Minori, a vari livelli, stanno rivendicando le giuste attenzioni per le Comunità.
Varie associazioni di categorie produttive e trainanti per il territorio si associano e fanno sentire la loro voce, in maniera consapevole e rispondente alle giuste esigenze e richieste degli operatori turistici di ogni ordine e grado e dei lavoratori del settore.
Tutto questo lo abbiamo fatto, bene, ma a bocce ferme.
Un’altra realtà è in movimento e si schiuderà dinnanzi a noi a partire dal quattro maggio e man mano a seguire, nelle altre date che segneranno l’incedere della nostra vita.
Una sola cosa non cambierà, quantomeno per un lungo lasso di tempo.
“Dal nostro e dall’altrui comportamento dipenderà la nostra e la vita degli altri!”
In altri tempi questa affermazione sarebbe apparsa una strategica esagerazione.
Ricordiamoci, riflettendo, che non saremo più soli, che non saremo gli unici abitanti delle isole.
Abbiamo auspicato la riapertura, ognuno si è impegnato come ha potuto e creduto, anche se non sono pochi coloro pronti a rinunciare a tale evento se le risposte non si riveleranno all’altezza delle aspettative
Dal quattro maggio ci aspetta adesso un nuovo impatto: dalla clausura alla convivenza con altri soggetti al di fuori del nostro nucleo familiare, dei nostri concittadini, principalmente, con la clientela turistica, pur esigua che sarà.
Sia gli isolani semplici cittadini od operatori del settore turistico, sia la clientela che raggiungerà le isole, dobbiamo, tutti, concittadini e turisti, essere preparati a questo incontro che ha principalmente alla base il rispetto reciproco.
Oggi si impone una più agile, adeguata e rispondente informazione, utile al territorio, facendo si che “la nuova comunità” sia pienamente consapevole di dover adottare misure e stili di vita diversi e utili alla prevenzione di eventuali contagi.
Aspettiamo fiduciosi i nuovi decreti, non fidandoci delle indiscrezioni che tanta confusione e preoccupazione stanno ingenerando.
 Ai nostri corretti comportamenti, e non potrebbe essere altrimenti, dovranno corrispondere dalle autorità preposte, in ogni settore e ai vari livelli, decretazioni mirate e impegni concreti per le isole.
I cittadini singoli, quelli riuniti in associazioni hanno messo sul tappeto documenti pieni di buon senso, richieste rapportate alla valenza dei nostri territori, guardando anche al futuro ed alle generazioni che verranno.
Agli interventi, eccellenti, che già si sono occupati dell’argomento, sono auspicabili ulteriori contributi anche di sostegno umano e sociale per non far sentire nessuno solo in questa epocale battaglia, il perché?
Perché ci troviamo in quel momento difficile, molto difficile, in cui anche la sicurezza è molto attenta.

“Quando la curva dell’emergenza sanitaria in discesa incrocerà la curva dell’emergenza sociale in salita, a quell’incrocio potrebbe verificarsi la rottura del sistema”

Per evitare questo disastroso impatto, ogni parte politica e sociale dovrà dare il meglio di sé stessa per attutire la drammaticità del momento e ridisegnare il futuro, passando dalle decretazioni d’urgenza ad un’idea di governo di processi di crescita a breve, medio e lungo termine in isole, laboratorio a cielo aperto.
Non avrebbe senso questo mio pensiero se non per evidenziare che in questo momento storico sarebbe avvilente ridurre tutte le voci che si sono levate a semplici rivendicazioni economiche, giuste e legittime, perché sia chiaro che il disagio non è e non sarà solo degli operatori turistici, ma di tutto il paese.
Da soli non ci si salva!
Il problema non è solo economico-finanziario, è culturale, sociale e della futura convivenza.
Con il depauperamento del nostro territorio rischia di morire la nostra storia risalente al IV millennio A.C. insieme a quella cultura che trasuda dalle nostre mura, dai nostri vulcani, patrimonio dell’umanità.
Di grande rilievo sarebbe la voce dell’intellighentia liparese, della chiesa, che sta facendo con alcuni suoi parroci un lavoro silenzioso ed eccezionale, del mondo culturale che alberga attorno a benemeriti centri, di associazioni, di club di servizio e di tanti altri semplici o impegnati cittadini.
E’ necessaria una presa di coscienza generale, dei nostri concittadini onorari, dei nostri amici che occupano posti strategici, dell’impegno di noi tutti perché vengano deliberati interventi a favore del territorio, tenendo conto delle particolarità, delle fragilità del tessuto sociale delle nostre isole in tutte le sue componenti.
L’altra sera assistevo alla trasmissione “Porta a Porta “tra gli ospiti il prof. Crisanti (medico), l’editorialista del Corriere della Sera e Marcello Sorgi. Quando è stato il turno di Marcello Sorgi mi è parso di scorgere nella sua domanda un qualcosa che potesse riguardare il nostro territorio, forse sarà stata solo una mia impressione.
“In sintesi la domanda di Sorgi, rivolta al dott. Crisanti: Quando ritiene potremo ritornare sulle spiagge? Il dottor Crisanti non ha risposto in quanto preceduto da Vespa che con un sorriso rivolgendosi a Sorgi dice: Marcello, ma così hai alzato troppo la palla”
E no caro Vespa, per noi non era troppo alta!
Mariano Bruno

Coronavirus: Musumeci, lavoriamo a un Piano di ricostruzione economica.

«Varare con urgenza un Piano regionale per la ricostruzione economica e sociale dell'Isola e per l'efficientamento burocratico. E' questo l'obiettivo del mio governo per accompagnare la “Fase 2” in Sicilia, a sostegno delle imprese, dei settori produttivi e dei lavoratori, ma anche per accelerare la spesa pubblica destinata agli investimenti e alle infrastrutture. Deve essere un Piano frutto di concertazione, asciutto, essenziale, attuabile in tempi celeri. Per questo, dopo l'approvazione della legge di Stabilità, che contiene provvedimenti emergenziali, in questi giorni in discussione all'Ars, il governo regionale vorrà confrontarsi con le organizzazioni di categoria e sindacali che incontreremo nel pomeriggio di martedì 5 maggio a Palazzo Orleans. La Sicilia produttiva deve ripartire, nel rispetto delle norme di sicurezza, più determinata che mai».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Papa Francesco: Regina Coeli del 26 aprile 2020

#iorestoacasa. Video messaggio di Eolienews

Questo breve video messaggio prodotto da Francesca Falconieri, nostra collaboratrice, per Eolie news, nasce da una mia idea che ho "trasferito", per l'appunto, a Francesca che l'ha concretizzata alla perfezione.
Nel ringraziare Francesca posso tranquillamente affermare che, se io fossi stato in grado di effettuare operazioni di montaggio ecc., l'avrei realizzato proprio cosi.
#noirestiamoacasamalavoriamopervoi"

Buon Compleanno!

Auguri a Piero Roux, Giovanni D'Ambra, Nunzio Musca, Ilaria Caprara, Gaetano Cassara', Giuseppe De Mariano, Diego Greco, Antonello Mondello, Mirko Greco, Franco Pace, Lorenzo Gigante, Giuseppe Lombardo, Vanessa Giardina

Santa Messa della III domenica di Pasqua, concelebrata da Mons. Gaetano Sardella, Don Giuseppe Mirabito e Don Alessandro Lo Nardo, dalla cappella delle Suore Francescane di Lipari

Auguri cucciolo mio, oggi come ieri, così come domani "C'è un cuore che batte nel cuore"

  Non permettere mai a nessuno di fermare il tuo volo!  

La Chiesa festeggia oggi San Cleto Papa

S. Anacleto nacque in Atene dopo la metà del primo secolo, destinato da Dio a reggere sapientemente la Chiesa in tempi perniciosissimi.

Datosi presto agli studi, si distinse tosto fra i coetanei per la perspicacia del suo ingegno, per l'amore alla religione ed alle pratiche devote e per la bontà del suo carattere.

Recatosi a Roma, venne consacrato sacerdote. E fu tanto il progresso che fece nelle vie di Dio, che quando la persecuzione privò la Chiesa del Papa S. Clemente, Anacleto, per unanime consenso del popolo, fu eletto a succedergli sul soglio pontificio.

Era L'anno 103, e la Chiesa gemeva sotto la spada dei persecutori.

Nei pochi anni di pace era prosperata straordinariamente. L'eroismo dei primi martiri era stato oggetto di ammirazione in tutto l'impero romano: una religione che vantava assertori così tenaci da sacrificare la vita, incuranti dei più atroci tormenti, non poteva essere falsa. I pagani lo compresero, e tutti quelli che cercavano la verità, correvano a ricevere il battesimo e ad ingrossare le file dei fedeli. Ma una nuova tempesta si avvicinava minacciosa.

Traiano, rigido conservatore delle tradizioni romane, non potendo soffrire che i templi degli idoli venissero abbandonati, lasciò perseguitare i Cristiani. ma il seme del Vangelo, irrorato dal sangue di tanti martiri, si faceva sempre più rigoglioso. La costante confessione di tanti coraggiosi animava fortemente gli infedeli a convertirsi a Cristo.

Essendo dunque i cristiani minacciati continuamente di morte, Anacleto ordinò che alla fine della Messa tutti i presenti si comunicassero e così, dando Gesù Cristo ai suoi figli, li,muniva di forza straordinaria nel caso che fossero stati presi e condannati.

Fu ancora S. Anacleto che disciplinò la consacrazione dei vescovi ed ordinò che i sacerdoti fossero eletti per comune consenso del popolo, affine di consacrare così al servizio dell'altare solo individui dotti e virtuosi.

Nelle sue poche lettere tratta magistralmente dell'autorità pontificia e delle prerogative dell'apostolo Pietro. Nelle due ordinazioni che fece nel mese di dicembre, consacrò sei vescovi, cinque sacerdoti e tre diaconi.

Nel 112 dopo aver governata la Chiesa per nove anni venne incatenato e, perseverando nella confessione della fede, fu ucciso il 19 luglio. Il suo corpo fu sepolto nel Vaticano.

PRATICA. Soltanto chi confessa Gesù davanti agli uomini sarà ricevuto in cielo.

PREGHIERA. O Signore, che con le solerti cure del tuo beato Pontefice Anacleto hai difeso la Chiesa da terribile persecuzione, concedici benignamente che, invocandolo qual nostro protettore, possiamo essere aiutati dai suoi meriti.

Oggi è il 26 aprile. Buongiorno e buona domenica con questa cartolina dalle Eolie.

FILICUDI

sabato 25 aprile 2020

C.S. Lipari... Una storia a tinte rosso - blu: "Ferro regge...Centorrino illumina...Gravina fulmina"

Centorrino
Gravina e Ferro


Oggi, spulciando nell'archivio, guardando le foto del glorioso CS Lipari, per cercarne, in qualche modo di archiviare pezzi di quella storia a "tinte rosso - blù" mi è ritornato in mente uno "striscione", un inno, che esaltava le doti di tre bandiere rossoblù, esposto al Comunale di Santa Lucia e che, credo, è rimasto nel cuore di coloro che, come me, erano allora ragazzi. Che nostalgia!
"Ferro regge...Centorrino illumina...Gravina fulmina"

E' deceduta la signora Bartola Angela Broccio ved. Mollica.

Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.


Eolienews partecipa al dolore dei suoi cari

Coronavirus: in Sicilia sempre più guariti e calano i ricoveri. 224 i deceduti. La situazione al 25 aprile.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (sabato 25 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 68.251 (+3.086 rispetto a ieri), su 64.892 persone: di queste sono risultate positive 3.020 (+39), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.274 (-46), 524 sono guarite (+81, di cui 24 ricoverati e 57 in isolamento domiciliare) e 224 decedute (+6).
Degli attuali 2.274 positivi, 485 pazienti (-8) sono ricoverati - di cui 33 in terapia intensiva (+1) - mentre 1.787 (-40) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (15, 21, 11); Catania, 670 (107, 195, 78); Enna, 302 (133, 67, 28); Messina, 402 (98, 83, 45); Palermo, 372 (70, 48, 27); Ragusa, 75 (6, 6, 6); Siracusa, 96 (50, 82, 23); Trapani, 110 (6, 20, 5).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

C.S. Lipari... Una storia a tinte rosso - blu: Vecchie glorie, emozioni in campo (17.03.19)due video)

Rivederli in campo, anche se "appesantiti" dal tempo e dagli anni che passano, è stata una forte emozione. Un "tuffo" nel passato quando la bandiera rosso- blù del CS Lipari garriva, prorompente al Vecchio Comunale, al "Monteleone", così come in tutti i campi di Sicilia. E l'emozione, per chi come scrive ha vissuto una buona parte delle pagine del CS Lipari, oggi  è cominciata all'esterno del "Monteleone" dove, come non accadeva ormai da tanti ma tanti anni, vi era una interminabile fila di auto posteggiate. E' vero un grande amore non si scorda mai: è il CS Lipari, di ogni epoca, lo è...a pieno titolo!