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domenica 13 settembre 2020

Tour di Falcone alle Eolie "Investimenti sulla portualità". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 13 settembre 2020

                                      

 

Ricordando... Renato Pagliaro.

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

"Flash" temporaleschi ieri sera al largo di Monterosa (foto e video del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero)


 

Cantiere popolare: Ferdinando Talarico coordinatore a Lipari.

Comunicato
‘La democrazia non è una conquista definitiva ma un percorso che va difeso dagli attacchi dei suoi avversari che vogliono toglierle rappresentatività ed efficacia. 
Votare NO al referendum del 20 settembre vuol dire difendere la Costituzione e la democrazia. 
Occorre per questo radicarsi nel territorio e confrontarsi con tutti, spiegando le nostre ragioni. 
A Lipari, la nomina di *Ferdinando Talarico a coordinatore di Cantiere popolare, fatta d’intesa con Roberto Corona, Responsabile Enti Locali, rientra i questo progetto e le qualità politiche e umane di Ferdinando ne sono il presupposto. 
A lui e al suo staff il mio sostegno e il mio augurio di buon lavoro’. 
Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare



*Ferdinando Talarico è nato a Napoli ed è residente a Lipari dal 2000. Dirigente d'Azienda in pensione, vanta una lunga esperienza politico-amministrativa nella Democrazia Cristiana

Lo Cascio : "Risultati CoGePa irrilevanti. Come può proporsi quale alternativa al parco ?"

Riceviamo da Pietro Lo Cascio e pubblichiamo: 
Ho letto con grande interesse la nota del dottore Pino Spinella in merito alla attività e alle competenze del CoGePa Eolie, che sarebbero rilanciate dalla legge regionale n. 9 del 2019 con l’affidamento del Piano di Gestione Locale.
Le iniziative previste da questo importante strumento, infatti, sono certamente motivo di conforto non solo per le categorie professionali direttamente interessate, ma per chiunque abbia a cuore il presente e il futuro del mare e del territorio dell’arcipelago.


Tuttavia, il PGL cui fa riferimento Spinella è quello redatto dall’ISPRA in collaborazione con altri enti scientifici già nel 2011; da allora prevede misure gestionali per il miglioramento delle risorse ittiche come la limitazione delle aree di pesca, limitazioni alla pesca di alcune specie (totano, lampuga, ecc.), il contrasto alla pesca illegale, la diversificazione delle attività attraverso la promozione di pescaturismo, ittiturismo, mercato del pesce, street food ittico, servizi ambientali, ecc., la formazione di guardia-pesca (nel PGL erano previste 15 unità).


Cosa è successo durante gli ultimi nove anni?
Mi risulta che l’unica Relazione annuale del programma di monitoraggio del PGL risalga al 2013, giacché quelle degli anni successivi – nonostante fossero previste – non sono mai state prodotte. La Relazione evidenzia come molte delle misure previste nell’ambito del FEP 2007-2013 siano rimaste
lettera morta: ciò riguarda tanto la formazione professionale, quanto la diversificazione delle attività, ma anche gli investimenti per il miglioramento della qualità di servizi (mercato ittico, celle frigorifere), la sperimentazione su alcuni attrezzi (palangari), il problema della pesca alla lampuga con i “cannizzi”, la valutazione delle interazioni tra pesca e cetacei (che è ben altra cosa dei titoli dei giornali internazionali dedicati alla “guerra” tra pescatori e delfini).


È dunque lodevole annunciare le azioni previste da un Piano di Gestione. Peccato che le stesse avrebbero potuto essere realizzate nell’ultimo decennio (dopo i FEP 2007-2013, infatti, ci sono stati i FEP 2013-2020), portando benefici al settore della pesca che alle Eolie soffre una crisi profonda, principalmente determinata dalla riduzione delle risorse ittiche costiere (conseguenza diretta dell’assenza di aree di ripopolamento) e della concorrenza rappresentata soprattutto dalla pesca illegale.


Invece, in questi anni non si è registrato nulla di rilevante, e non lo dico io, ma lo dicono i fatti e gli esperti indipendenti che hanno redatto la Relazione del programma di monitoraggio.
Se a ciò si aggiunge che il Piano di Gestione è costato circa 120000 euro, e il piano di monitoraggio dello stesso quasi 90000 euro, sorge il sospetto che la struttura del CoGePa e la sua scarsa incisività nella gestione della pesca alle Eolie siano assimilabili all’ennesimo “carrozzone”, tanto evocato e
temuto da chi avversa le politiche di conservazione e di gestione dell’ambiente in Italia.


E qui vengo al punto dolente della nota di Spinella, che – intuisco da quanto scrive – appartiene alla “consistente rappresentanza maggioritaria” avversa al Parco Nazionale terrestre e marino. Se l’alternativa alla gestione del mare decretata con l’istituzione del Parco è quella rappresentata dal
CoGePa, non mi pare che i risultati costituiscano un esempio di cui andare fieri, o da imitare in altre realtà. Naturalmente, se mi sto sbagliando, sarò lieto di apprendere in un’eventuale replica di Spinella quali azioni siano state intraprese negli anni scorsi – magari non ce ne siamo mai accorti – e quali ricadute concrete abbiano prodotto.


Un’ultima, doverosa considerazione. Spinella parla di “consistente rappresentanza maggioritaria” della comunità: 5000 firme contro il Parco sono certamente una cospicua componente, ma non rappresentano la maggioranza degli abitanti dell’arcipelago. Sulla “motivata opposizione”, poi, nutro forti dubbi: forse l’errore iniziale del timido tentativo di concertazione avviato dalla Regione è stato illustrare i vincoli – peraltro in gran parte vigenti – piuttosto che i vantaggi che comporta un Parco Nazionale; probabilmente l’opposizione sarebbe motivata da valutazioni più oggettive e meno umorali, ma questa ovviamente è una mia personale convinzione.


Resta il fatto che le Eolie non sono un’azienda o una ditta commerciale, ma una destinazione turistica oggi poco competitiva in un mercato internazionale dove altre destinazioni di pregio ambientale appaiono sempre più agguerrite, o maggiormente consapevoli della loro identità.
Purtroppo la politica pavida di questo paese e gli agitatori di spettri hanno avuto finora la meglio – in questo concordo con Spinella – privandoci di un riconoscimento e di uno strumento di gestione che per legge esiste dal 2007, l’unico forse in grado di tradurre fiumi di parole vuote in azioni concrete.

COSA AVEVA DETTO SPINELLA:

“Sull’Amp e sul Parco vi è una decisa opposizione da parte di una consistente maggioranza della nostra comunità , non avendo ben chiare le modalità di gestione , ma sulla gestione del mare è bene fare chiarezza perchè, a breve, entreranno in attività i Piani di Gestione Locale , rilanciati dalla legge Regionale n.9 del giugno 2019”. E’ quanto evidenzia in una nota il vicepresidente del Cogepa Eolie, Giuseppe Spinella.

” L’area di competenza del PGL Isole Eolie – spiega- è di 12 miglia da ogni singola isola. Tra gli obiettivi, in primis l’esercizio della pesca professionale con i sistemi tradizionali locali ed un esercizio della pesca nel principio della tutela e delle riproduzione degli stock’s. Al PGL viene affidata : la programmazione degli spazi marittimi , la tutela degli ambienti marino costieri ( Pulizia fondali, raccolta plastica, pulizia spiagge ecc.), la conoscenza , tutela e valorizzazione della biodiversità. Per queste azioni i PGL saranno collaborati da organismi scientifici accreditati presso la Regione Siciliana “.

Ed ancora, ” i PGL svolgeranno la loro attività attraverso una ” Governance” alla quale parteciperanno di diritto i Co.Ge.PA. e le altre forze dell’ordine che vigilano sul mare ed altri rappresentanti dei settori che svolgono la loro attività sul mare. Non potranno prendere parte alla Governance , organismi non comunitari. Quindi, al fine, di evitare sovrapposizioni ed interferenze – ha concluso il rag. Spinella- ogni iniziativa sarà oggetto di valutazione da parte della gestione dei PGL , responsabile della Risorsa Eolie”.

Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 13 settembre 82: La regina di Danimarca a Lipari

Accanto alla Regina, in borghese il compianto maresciallo Giuseppe Gisabella. Alle spalle, un giovane Francesco Villari 

Riunione del comitato #iosonolorenza. Fatto il punto della situazione. Si proporrà all'amministrazione di costituirsi parte civile in un eventuale processo sulla morte di Lorenza.

Comunicato
Si è riunito il comitato  #iosonolorenza per fare il punto della situazione rispetto agli ultimi atti promossi dall’asp 5.
Tra gli interventi di rilievo da sottolineare quello del dott. De Gregorio che ha proposto un ulteriore incontro dopo giorno 17 (scadenza dei bandi) con il DG La Paglia per verificare la reale portata dei bandi e per affrontare ulteriori criticità ancora presenti presso la struttura ospedaliera di Lipari (assistenza ai diabetici ed ai pazienti che chiedono il rispetto dei piani terapeutici).
Sandro Biviano ribadisce la necessità di essere uniti prescindendo da ogni forma di appartenenza ideologica e condivide la proposta di De Gregorio.
Alessandro La Cava,avallando la proposta di De Gregorio,sottolinea che non c’è da abbassare la guardia sia rispetto ai risultati dei bandi emanati che nei confronti del personale sanitario attualmente in servizio che purtroppo negli ultimi anni si è distinto per un approccio quasi negligente ed a tratti impertinente nei confronti di tutti coloro che hanno richiesto assistenza prevalentemente al Pronto Soccorso.
Dopo avere ascoltato molte testimonianze che certificano quanto detto,si è deciso di rinviare l’incontro a sabato prossimo perché è volontà comune di costituirsi e strutturarsi per mantenere viva l’attenzione su un argomento sensibile a tutti.
In ultimo si è lanciata la proposta di chiedere all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile nel processo che dovrà accertare aventuali responsabilità soggettive ed oggettive.

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca - 13/09/1788 Lazzaro Spallanzani

13 settembre 1788 Lazzaro Spallanzani
Il viaggio alle Eolie del naturalista Lazzaro Spallanzani inizio il 24 agosto 1788 prendendo posto su un bastimento marsigliese in partenza da Napoli e diretto a Messina e che al ritorno avrebbe toccato Lipari per effettuarvi un carico di pomice.
Il 12 settembre compì la traversata Messina - Lipari. La sua sosta alle Eolie ebbe la durata complessiva di circa trentacinque giorni a partire dal 13 settembre. Il suo rientro a Messina avvenne non prima del 17 ottobre.
Lazzaro Spallanzani è, in assoluto, il primo scienziato italiano che in lungo e in largo, e con mentalità del tutto moderna, esplorò l'Arcipelago eoliano attenzionando, oltre che i fenomeni e ogni sorta di prodotti vulcanici, pure la realtà socio-economica di ciascuna comunità isolana. Nell'area di San Calogero notevoli sono state le sue osservazioni sulla natura vulcanica dei terreni con comparazioni alle lave dell'Ente, dello Stromboli, del Vesuvio ed ai fenomeni vulcanici di Pozzuoli. Spallanzani va una analitica descrizione delle varie tipologie di roccia vulcanica osservata.
Ci limitiamo a riportare gli aspetti descritti - paesaggistici della sua visita alle "Stufe" ed ai "Bagni" di Lipari.
(…) Ma le tanto rinomate Stufe di Lipari sembrano esser l'oggetto, che più d'ogni altro muova la curiosità del Viaggiatore. Non doveva io adunque ometterne la visita. Sebbene debbo dire che il viaggio per andarvi fu a me di maggiore istruzione, che le stufe medesime. Giacciono all'ouest a quattro miglia dalla Città, poco al di là della vetta d'un Monte, che dopo quello di S. Angelo e della Guardia è dei più alti dell'isola. La strada ch'io presi fu quella che dalla Città mena alle Stufe, ed è l'unica che senza disagi possa condurvi. Ella è considerevolmente lavoro dell'acque piovane, che altamente scavato hanno una immensa mole di tufo. (…).
Comincia a qualche centinajo di passi dalla Città, e senza interruzione arriva fino al di là della sommità del Monte delle Stufe. Cotesto Monte, come il più degli altri, varia negli andamenti, formando ora declivi soavi, ora ripidi e scoscesi, ora piani quasi orizzontali, ora dirupi poco meno verticali. (..).
Giunto poi che siasi al sommo del Monte, si apre all'ouest un'amplia pianura dell'istesso tufo, ma fatto terriccio, dove si semina frumento, e dove sono pochi vigneti. Luccicano su di essa frequenti pezzi di vetro suddiafano nericcio, e dei più belli e più puri che offra Lipari.(…).
Al di là di quella pianura evvi una facile discesa di dugento piedi all'incirca, a capo della quale esiston le Stufe. Quella prevenzion favorevole, che per la loro rinomanza aver potesse il curioso Viaggiatore, la perde ad un tratto all'aspetto delle medesime. Formano un gruppo di quattro, o cinque cave, più simili alle tane degli orsi, che alle abitazioni degli uomini, e nelle quali l'arte infinitesimale è più bambina, che nelle fabbriche dei Castori. Ogni cava per di sotto ha un'apertura, per cui entrano i caldi ed umidi vapori, ed un'altra per dissopra, da cui ne esalano. Entrato in una di esse, poco vi potei dimorare, meno per il calorico, che nel termometro marcava solamente il grado 48 2/3, che per un non so che di soffocante, che aveva l'interno ambiente. Queste Stufe ritengono ora poco più che il nome, essendo pressochè derelitte. Di fatti quando anche conservassero la loro virtù, e fossero vantaggiose contro diversi malori, come usarle, se mancano d'ogni comodità assolutamente necessaria per chi dee valersene?
Quando le visitò il Sig. Dolomieu, tutto il terreno su cui sono poste, era penetrato da cocenti vapori, che sotto forma di un denso fumo uscivano da piccole aperture del diametro d'uno o due pollici. Allorchè io ci andai, le cose di molto erano cangiate, come accader suole né vulcani, dove si manifesta più o meno la presenza del fuoco. Non vi era che un foro d'un pollice circa, da cui a volte a volta esalava una traccia sottile di fumo fetente di odore di solfo; ed allargato avendo io il foro, lo trovai attorniato da scarsa copia di molli sulfuri di ferro, ivi generati dall'unione del ferro, e del solfo. (…).
Il testè nominato francese dopo l'avere descritte le Stufe di Lipari, passa a far parole delle alterazioni cagionate da' vapori acidi sulfurei su le lave di quel luogo, notando che tutte, oltre l'esser diventate tenere, e più leggieri, e l'aver perduti i primitivi colori preso hanno una tinta bianca, frammischiata al giallo, al rosso, al violetto, e all'altre gradazioni, che soglion prodursi dagli ossidi del ferro. Avverte in oltre che le medesime vestite si sono d'una grossa crosta di sulfati di calce, che questi sulfati penetrano anche al di dentro; e che qualche lava è coperta dalla miniera del ferro detta fangosa. Spiega poi molto acconciamente, come mediante la combinazione dell'acido sulfurico con diverse terre, le lave si sieno rese più leggiere, e variamente colorate. (..).
Ove il viaggiatore Naturalista ha superata la sommità del Monte delle Stufe, egli è pervenuto da quella parte ai confini dell'Isola; giacchè al di sotto vede subito il mare, più basso di cui 460 piedi circa a misura d'occhio. Torcendo poscia il cammino al sud trova più sorgenti d'acqua calda, una delle quali forma i Bagni di Lipari antichissimi eglino pure come le Stufe, ma egualmente che loro pressochè abbandonate. E continuando i passi per la medesima direzione, si abbatte di nuovo in una prodigiosa immensità di lave decomposte, somigliantissime a quelle delle stufe, dipinte medesimamente con gli stessi varianti colori, e sparse altresì di croste di sulfato di calce.(…).

Tre volte mi recai alle Stufe. Le due prime mi ritornai alla Città per la stada istessa che preso aveva nell'andarvi, e che è scolpita nel tufo. Ma la terza rivolsi il passo a Campo Bianco, e al Monte della Castagna, e di là mi spinsi all'altissimo Monte S. Angelo. (..) La pendice del Monte delle Stufe, e l'amplia sua pianura sottogiacenti al tufo, formano, come si è osservato, un letto di pomici miste a più vetri, e a più smalti. . Ma ad un quarto di miglio dalle Stufe verso Campo Bianco, perdutosi di vista il tufo, ricompajono a nudo le pomici, che continuano con quelle di detto Campo, e le ho pur trovate nel cammino di là preso al Monte S. Angelo, il qual Monte ne abbonda egli stesso..(…).

LA PAROLA. Commento al vangelo di domenica 13 settembre 2020

La Chiesa festeggia oggi la memoria liturgica


Oggi è il 13 settembre. Buongiorno e buona domenica da Panarea e Stromboli. Auguri di Buon Compleanno a...

Buon Compleanno a Maria Groppo, Melania Imbruglia, Domenico Cipicchia, Mario Biviano, Bartolo Li Donni

Giorgianni ha incontrato i rappresentanti di "Amo Stromboli". Oliva: "Avviato sereno confronto". Lunedì il vulcano riapre sino ai 400 metri.

(Il punto di Rosa Oliva, componente del comitato "Amo Stromboli")
La riunione è stata molto positiva il nostro gruppo ha interloquito con il Sindaco Marco Giorgianni (presente anche la delegata municipale Maria Cusolito) in maniera qualificata per ogni argomento trattatoEgli ha rassegnato le sue difficoltà di carattere normativo che a suo giudizio limitano le sue azioni
Ci metterà a disposizione tutti i pareri che ha acquisito per la regolamentazione. Noi dal conto nostro abbiamo sottolineato che se c'è la volontà di possono anche trovare le soluzioni . Pertanto ci attiveremo per ottenere dei pareri legali.
Ci siamo inoltre intrattenuti sulla questione Rifiuti .Il piano della differenziata , così come avevamo detto ci è stato confermato che è partito il 4 Settembre ed è ancora sulla carta. A questo proposito l'amministrazione si attiverà immediatamente per pretendere il rispetto del capitolato d'appalto.
Ci è stato comunicato che da lunedì verrà emessa un'ordinanza per consentire l'accesso al vulcano sino a 400netri.
Ci siamo lasciati in un clima di fattiva collaborazione , inaugurando, speriamo, un percorso che procederà nel sereno confronto. Da lunedì al lavoro per il proseguo e grazie a tutti.

sabato 12 settembre 2020

VIENI A FARE IL MEDICO SULL'ISOLA! Le Eolie e Pantelleria lanciano la campagna per far arrivare medici nei propri ospedali

Da anni l'efficienza della sanità pubblica nelle zone disagiate è messa a dura prova da continui tagli, privatizzazioni e logiche aziendaliste.
La politica ci dice che siamo troppo pochi per meritare il diritto alla salute e i nostri ospedali sono i primi a soffrirne.
Gli ospedali di Lipari e Pantelleria hanno bisogno di medici.
Subito!
Per questa ragione, dalla collaborazione tra cittadini eoliani e panteschi che si sono mobilitati in difesa e per il potenziamento dei propri ospedali, nasce la campagna "Vieni a a fare il medico sull'isola!" .
Affinché domani non ci possano dire la solita filastrocca "nelle isole non ci vuole venire nessuno", invitiamo anche i medici che non possono o non vogliono partecipare ai bandi (ma che sarebbero felici di venire a lavorare nelle nostre isole, alle giuste condizioni) a lasciarci un feedback nel form che abbiamo predisposto.
Invitiamo tutti a diffondere su ogni canale possibile (whatsapp, facebook, instagram, ariticoli, passaparola...) le immagini ed il link della campagna.
Non rimane molto tempo: i bandi scadono il 17 Settembre!

Lipari, Ambulanza si guasta. Il medico fa l'autostop. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 12 settembre 2020

Ricordando... Emanuele Carnevale.


Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

Piove su Salina e Vulcano e a Quattropani piccola grandinata (foto: Francesca Falconieri)


 

Analisi morfologica a Lipari: ora si può!. L'effettuazione dell'importante esame ora è realtà. La nota del comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"

Riceviamo e pubblichiamo:
Mentre attendiamo vigili e ansiosi i frutti della mobilitazione delle scorse settimane, per la difesa ed il potenziamento dell' Ospedale di Lipari, vogliamo darvi una bella notizia, che ci riempie il cuore di gioia.

Una futura mamma ieri ci ha inviato la foto di un'ecografia morfologica fatta all' Ospedale di Lipari, una delle prime, dopo che da anni presso il nostro nosocomio non ne venivano più effettuate!

Per ragioni di privacy, non metteremo nomi e foto, riteniamo però fondamentale condividere la buona notizia con tutti.
Dopo mesi di pressioni, lettere pubbliche, comunicazioni via pec, raccolta di segnalazioni e testimonianze da parte delle partorienti, finalmente le future mamme non sono più costrette a pendere l'aliscafo o a recarsi presso studi privati per un esame di fatto obbligatorio, per il percorso nascita del proprio bambino.
Oggi le nostre mamme possono prenotare una morfologica presso l'ospedale di Lipari.
Questo risultato, è stato ottenuto grazie ad un continuo dialogo e confronto sia con la comunità Eoliana, che con la direzione dell'ospedale di Lipari, con i medici che prestano servizio presso l'ospedale stesso, con l'Amministrazione e con il Consiglio Comunale.
La battaglia per poter effettuare la Morfologica qui a Lipari è stata la battaglia di tutti, una battaglia condivisa su tutti i fronti. Il plauso va ovviamente anche a tutte le donne e alle loro famiglie, che non si sono arrese ad una situazione di fatto, ma hanno continuato a segnalare e a denunciare la mortificazione dei propri diritti.
Questa esperienza ci ha insegnato che la mobilitazione dei cittadini, e il dialogo serrato con le istituzioni, sono fondamentali per la difesa dei nostri diritti e per l'ottenimento di risultati concreti.
Se non ci viene riconosciuto quello che ci è dovuto, continueremo a pretenderlo: il lavoro del Comitato continua!

Il comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"

MILAZZO, AVVICENDAMENTO AL COMANDO DELLA CAPITANERIA DI PORTO

Si è tenuta, presso Palazzo D’Amico, alla presenza del Direttore Marittimo della Sicilia Orientale Contrammiraglio Giancarlo Russo, la cerimonia del passaggio di consegne del comando della Capitaneria di porto di Milazzo - nel rispetto delle vigenti norme anti contagio - tra il Capitano di Fregata Francesco Terranova ed il parigrado Massimiliano Mezzani.
Durante il proprio discorso di commiato il comandante Terranova ha ringraziato l’Ammiraglio Russo per il diuturno sostegno assicuratogli durante l’intero periodo di comando; tra le attività più salienti, il comandante uscente ha voluto ricordare la cerimonia di consegna della bandiera di combattimento alla nave della Marina Militare “Luigi Rizzo”, la gestione dell’emergenza correlata all’eruzione del vulcano Stromboli, le numerose operazioni di polizia marittima di contrasto all’utilizzo di reti da pesca illegali, le molteplici indagini di polizia giudiziaria a tutela e protezione dell’ambiente marino e del demanio marittimo nonché il contributo della Capitaneria di porto mamertina all’istituzione dell’Area Marina Protetta di “Capo Milazzo”.
"Tutti questi risultati - ha detto il CF Terranova - sono stati possibili grazie all’impegno dell’equipaggio della Capitaneria di Porto di Milazzo, una squadra affiatata e professionale a cui va il mio ringraziamento più grande. Grazie per avermi supportato e seguito in imprese spesso difficili e che hanno richiesto grande abnegazione e spirito di sacrificio”.
Il Comandante Terranova, che lascia Milazzo dopo due anni di comando, verrà destinato a Roma al Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto dove ricoprirà un prestigioso nuovo incarico.
Il Capitano di Fregata Massimiliano Mezzani, proveniente dalla Capitaneria di Porto della Spezia, dove ha ricoperto l’incarico di Capo Servizio Sicurezza della navigazione e difesa portuale, ha esternato l’intendimento di operare nel segno della continuità assicurando la propria disponibilità al servizio dell’utenza.
La cerimonia si è conclusa con l’allocuzione del Direttore Marittimo che, nel salutare il comandante Terranova e porgere un benvenuto al comandante Mezzani, ha evidenziato il ruolo della Direzione Marittima nelle attività di coordinamento ed indirizzo dell’operato della Capitaneria di porto di Milazzo, realtà caratterizzata da un’importante portualità in un contesto ambientale di particolare pregio su tutto il territorio di giurisdizione.


Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 12 settembre 2010: Raoul Bova a Panarea


 

Portualità Eolie, sopralluogo dell'assessore Falcone

Visita istituzionale, ieri, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone alle Isole Eolie. L’esponente del Governo Musumeci ha toccato le isole di Salina, Vulcano e Lipari, accolto dai sindaci Domenico Arabia, Clara Rametta, Marco Giorgianni e dal vicesindaco di Lipari Gaetano Orto. Falcone ha inoltre preso parte alla manifestazione “Green Salina Energy Days” promossa dall’Enea sull'isola pilota Ue per la transizione verso l'energia pulita.

“Siamo tornati alle Eolie - ha dichiarato Falcone - per dare ulteriore prova della vicinanza del Governo Musumeci all’arcipelago e alle esigenze delle sue comunità. Qui abbiamo avviato una strategia milionaria di investimento sulla portualità già pienamente in atto e che cambierà la mobilità delle isole, basata anche sul confronto costante con gli isolani”. L’assessore ha visitato i principali cantieri in atto, le nuove Stazioni marittime di Lipari e Vulcano già installate, e i porti che saranno oggetto di interventi nei prossimi mesi. Preannunciato anche il prolungamento dell'orario estivo dei collegamenti veloci Sicilia-Eolie finanziati dalla Regione. 

"A Santa Marina Salina la messa in sicurezza del porto più importante dell'Isola, opera da oltre un milione. procede spedita e si concluderà entro cinque mesi. Sempre a Salina, il Governo Musumeci ha destinato ben 19 milioni per costruire a Malfa un nuovo porto più efficiente e moderno. A Vulcano - aggiunge Falcone - entro pochi mesi faremo partire i lavori per il pontile aliscafi chiuso da più di quattro anni: la Regione intende dare all'isola un approdo più grande e solido, finalmente all'altezza della porta delle Eolie".

Ultima tappa a Lipari. "Siamo andati in sopralluogo al Porto di Sottomonastero dove una prima parte del risanamento da più di un milione voluto dalla Regione si è conclusa, mentre a giorni chiuderemo la gara per arredi e riqualificazione urbana. Nei prossimi mesi, inoltre, partiranno i lavori da tre milioni e mezzo di euro per il prolungamento del pontile degli aliscafi, uno strategico ammodernamento che Lipari attende da anni per il suo porto, il più importante delle Eolie". 

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca - 12 Settembre 1997: Istituzione Distaccamento volontario permanente dei vigili del Fuoco a Lipari

12 settembre 1997
Istituzione del Distaccamento volontario permanente
dei vigili del Fuoco di Lipari
Il 12 settembre 1997, alla luce della richiesta formulata dell'Amministrazione Comunale di istituire un distaccamento volontario dei vigili del fuoco e ritenuto che l'istituzione di tale distaccamento rispondeva alle esigenze della zona interessata, tenuto conto dello sviluppo socio-economico, della natura dei luoghi, della distanza da altre sedi di servizio antincendio, il Sottosegretario di Stato, Prof. Franco Barberi, firmava il decreto di istituzione del distaccamento volontario dei vigili del fuoco di Lipari, dipendente dal comando provinciale VV.F.F. di Messina.
Con la firma del decreto si rispondeva ad una richiesta decennale da parte della comunità delle isole Eolie, quella di poter contare su di un distaccamento permanente dei VV.F.F. in grado di affrontare tutte le emergenze connesse alla protezione civile nell'arco dell'intero anno e non limitato ai tre mesi estivi.
Si trattava del primo distaccamento volontario permanente insediato nell'Italia Meridionale.
Certamente il percorso non era completo, occorreva dotare i giovani volontari eoliani di mezzi ed attrezzature in grado di prestare soccorso in tutte le situazioni di pericolo e di rischio per la pubblica incolumità. Occorreva migliorare sempre di più i locali concessi in comodato da parte dell'Amministrazione.
Era, comunque, una grande conquista, il primo tassello per pervenire alla istituzione di un distaccamento permanente di effettivi sulla stregua di quello concesso a Lampedusa composto in maniera quasi esclusiva da cittadini residenti.

Oggi è il 12 settembre. Buongiorno da piazza Mazzini a Lipari.



venerdì 11 settembre 2020

Al Conti slitta al 24 settembre l'inizio delle attività didattiche in presenza.




Lipari 11 settembre 2020

Questa la comunicazione inviata al sindaco del Comune Lipari, Rag. M. Giorgianni, al presidente consiglio istituto Sig.ra S. Roussak, ai docenti, agli studenti, ai genitori, al DSGA, al personale ATA




OGGETTO:
Avvio anno scolastico 2020/2021 – Gestione dell’emergenza COVID – 19 – Proroga.

Il Dirigente scolastico, sentita l'Amministrazione comunale, nella persona del sindaco rag. Marco Giorgianni, comunica che la data d’inizio delle attività didattiche in presenza è prorogata al 24 settembre p.v.

Tale disposizione si rende necessaria ai fini della gestione dell’emergenza per il contenimento e la diffusione del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro.

Nel rispetto della delibera del Consiglio d’Istituto (delibera n. 3 del 04 settembre 2020), le attività didattiche saranno svolte in modalità DAD (on – line) per le classi: 2^  - 3^ - 4^ - 5^ dell’Istituto, secondo il calendario delle lezioni già pubblicato nel sito web della scuola (www.isaconti.it).

Le classi 1^ inizieranno le lezioni in presenza a partire dal giorno 24 c.m.

La presente comunicazione sarà tempestivamente pubblicata all’Albo on line dell’Istituto e presso gli Organi di stampa locali.

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Tommasa Basile

Collegamenti veloci Liberty Lines: Orari invernali comprese le corse straordinarie che si effettueranno sino al 4 ottobre


 La tabella s'ingrandisce cliccandoci sopra

Pronto soccorso, arrivano i medici del "Papardo". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 settembre 2020.


 

Ricordando... Elvira e Rinuccia Mirabito.

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori.

Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

Giorgianni live: "10 positivi ma appartenenti a 4 nuclei famigliari. Nessun positivo nei supermercati"

Malfa: La consigliera Fiordalisi, prima eletta, lascia la maggioranza, sbattendo la porta e con pesanti accuse al sindaco Rametta.



                                                        Gentile Sindaco

                                                        Gentile Presidente del Consiglio

                                                         Gentili consiglieri

Nel 2017 quando mi è stato ripetutamente chiesto di far parte di questo gruppo, avevo molte perplessità, dopo molte insistenze da parte vostra, della mia famiglia e in particolar modo di mio figlio Mattia accettai  pensando di potermi rendere utile al mio paese fidandomi della sua parola sindaco che il vento era cambiato. MI SONO SBAGLIATA! 


A marzo del 2018 quando Lei Sig.Re Sindaco ( certamente non cortesemente) ha chiesto le dimissioni dell'assessore Donato Antonino, persona corretta e perbene al di fuori degli schemi politici, ho capito che il mio contributo alla sua elezione a sindaco stava per vacillare. 

Successivamente a maggio del 2018 nominava assessore alla sanità il Sig.re Giuseppe Zampogna senza nemmeno discuterne con tutti noi, ovvero con la Sua maggioranza.

Arriviamo a marzo 2019 quando io convoco una riunione informale nel suo ufficio con tutti i componenti di questa maggioranza, mettevo al corrente Lei e questo consiglio delle irregolarità documentate che si erano verificate nella gestione del Poliambulatori, PRECISO , tutto questo prima che venisse dato in gestione. Il poliambulatorio faccio presente che ancora prima del assessore Zampogna e company era stato da me promosso con altri soggetti e gli stessi siamo stati scavalcati e ignorati. Le ricordo che la salute pubblica è un bene di tutti e per tanto andrebbe sempre discussa con il territorio e i rappresentanti del popolo regolarmente eletti e non in una stanza chiusi in quattro.

Ritornando alla convocazione informale che feci con i consiglieri di maggioranza e con Lei, questa mia presa di posizione ha provocato a me personalmente e a una parte della mia famiglia periodi difficili e dolorosi  dovuti alla vostra complicità del silenzio, dei quali Lei caro sindaco era stata prontamente informata da me personalmente.

Nonostante tutto ha continuato e perseverato ad andare dritta per la sua strada senza tenere conto di quanto riferito dal suo consigliere anziano che anche con i suoi 95 voti ha contribuito alla sua elezione.

 Nel 2020 si dimette l'assessore Zampogna , Lei a febbraio nomina il nuovo assessore alla sanità , il Sig.re Rando Federico. COMPLIMENTI! Come sempre senza nemmeno consultarmi/ ci non tenendo in considerazione ancora una volta la Sua maggioranza.

Passa qualche mese e si dimette anche l'assessore Rando Federico ( motivi personali). 

Siamo a settembre 2020 , Lei mi invia con il vigile Lorenzo Palermo la comunicazione della rinomina del Sig.re Giuseppe Zampogna come assessore alla sanità, ho rifiutato e rimandato indietro la comunicazione ritenendola un insulto alla mia intelligenza e alla mia dignità di donna, perchè politicamente parlando a mio avviso ritengo l'assessore Zampogna persona poco trasparente e non idoneo a ricoprire questa carica.

Per l'ennesima volta non ha tenuto conto se nella Sua maggioranza che le ha permesso di sedere su quella poltrona, ( comoda o scomoda che sia) qualcuno ambisse a questa carica.

Lei CONTINUA a non rendersi conto del grande malcontento che esiste nel nostro comune con tutte le ordinanze che ha emesso , e decisioni non condivise dai suoi concittadini.

Mi auguro dato che io VADO in mezzo alla gente e DIALOGO con loro che non succeda come l'ospedale di Lipari , e uno di questi giorni si ritroverà il comune occupato.

 Scenda una volta per tutte dal suo piedistallo e ascolti la sua gente, non mi venga a dire che la sua porta è sempre aperta ( perchè in questi tre  anni non è mai stato cosi ). 

Lei è persona molto intelligente e una grande imprenditrice e in tal senso io la stimo, però si faccia un grande esame di coscienza e inizi veramente quel vento di cambiamento che era il suo cavallo di battaglia quando tre anni fa si presentò davanti a questa comunità come candidata a sindaco.

Alla luce di tutto questo che è solo una minima parte di cio' che è accaduto in questi tre  anni e che mi ha profondamente deluso e amareggiato (  operato che spesso non ho condiviso ma dove il mio dissenso è rimasto sempre inascoltato) , comunico a Lei e a questo consiglio per rispetto verso me stessa ma soprattutto per le persone che hanno riposto in me la loro fiducia facendomi essere il consigliere di maggioranza piu' votato, che da oggi 11 settembre 2020 io non sento piu' di far  parte di questa maggioranza, ma mi rendo indipendente con l'auspicio che altri consiglieri si aggreghino per creare un gruppo misto e far sì che diventi un gruppo di forte opposizione costruttiva  e di dialogo con i nostri elettori, ai fini di rendere pubbliche le  vostre  iniziative che riguardano i nostri concittadini decise da pochi e fatte sempre a sorpresa senza mai tener conto dei rappresentati regolarmente  eletti da questa comunità.

Malfa li 11/09/2020

                                                           Cordialmente

                                                           Consigliere Vincenza Fiordalisi

Isgrò attraversa a nuoto lo Stretto di Messina: "Basta plastica usa e getta"

"Ben 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare ogni anno, l'80 per cento proviene da quello che gettiamo in fiumi e dai torrenti. A Messina ad esempio vengono scaricate nei grandi quantità di plastica nei torrenti e poi d'inverno con le prime piogge quando si ingrossano la plastica viene riversata in mare e nelle nostre spiagge". Lo dice Carmelo Isgrò, biologo, che ha effettuato stamani la traversata a nuoto ecologica dello Stretto di Messina con tanta plastica usa e getta legata al corpo come metafora del fardello che l'uomo si sta trascinando inquinando i mari.
La traversata ha la finalità di sensibilizzare l'opinione pubblica affinché utilizzi meno plastica usa e getta. Durante la traversata organizzata dall'associazione Baia di Grotte è stato accompagnato dalla Capitaneria di Porto e da una barca con a bordo un esperto conoscitore delle correnti dello Stretto e un medico, oltre ad una qundicina di persone che hanno nuotato con lui.
"Ho effettuato - aggiunge - la traversata in stile libero solo con occhialini e costume. Lo Stretto è famoso per le impetuose correnti che lo caratterizzano e la traversata è stata più difficile per la plastica che mi ha rallentato e appesantito".
"La plastica - prosegue - quando finisce in mare sotto l'azione del sole e degli agenti atmosferici si sbriciola in parti molto piccole e quindi non si biodegrada come avviene ad esempio per un pezzo di legno che viene trasformato da batteri in anidride carbonica, ossigeno e acqua, elementi naturali di base. La plastica invece rimane nell'ambiente, e viene solo ridotta in pezzi più piccoli e dunque non essendoci batteri o funghi che possono digerirla in natura, da 60 anni continua a rimanere nell'ambiente e permane nella catena atrofica quindi viene mangiata dai pesci fino ad arrivare agli uomini. C'è stato uno studio che ha stabilito che ogni settimana noi mangiamo una quantità plastica equivalente ad una carta di credito. Penso sia assolutamente necessario invertire questa tendenza e non utilizzare più la plastica".
Isgrò è noto per aver salvato due capodogli che questa estate si erano impigliati alle Eolie nelle reti delle spadare. Inoltre ha creato il Muma, Museo del Mare di Milazzo, al Castello di Milazzo, che nasce dalla commovente e tragica storia di un capodoglio, ribattezzato Siso, che nell'estate del 2017 ha trovato la morte a largo delle Isole Eolie a causa di una rete da pesca illegale. Lo scheletro del capodoglio è stato poi ricostruito all'interno del museo per sensibilizzare contro l'attività di pesca illegale.

SITUAZIONE CORONAVIRUS, ASSESSORE RAZZA INCONTRA MANAGER: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO, MA PRONTI AD ULTERIORI INTERVENTI

Un vertice presieduto dall'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, con tutti i manager delle aziende del Servizio sanitario siciliano per fare il punto della situazione sull'emergenza Coronavirus nell'Isola e per predisporre ogni misura utile ad affrontare una eventuale crescita del ricorso alla ospedalizzazione. 
È quanto si è tenuto a Palermo nella sede dell'assessorato regionale alla Salute dove, alla luce della crescita dei contagi tra la popolazione, si sono analizzate le fasi dei piani di prevenzione dal virus e di incremento delle terapie intensive (già redatti nelle settimane successive al post lockdown).
In particolare, sulla base del monitoraggio e dello sviluppo dei dati attuali, l'assessore ed i manager hanno valutato la possibilità di attivare tempestivamente l'ulteriore disponibilità di posti letto Covid-19, di personale e mezzi dedicati anche alla luce degli effetti che potrranno produrre l'avvio dell'anno scolastico e la piena ripresa di ogni attività professionale dopo la pausa estiva.
"È stato una sorta di tagliando, uno screening al nostro sistema in base all'attuale andamento epidemiologico. Come è noto, oggi il rapporto tra contagiati asintomatici e pazienti che necessitano di un ricovero ė particolarmente basso e la situazione è sotto controllo, ma non vogliamo e non possiamo lasciare nulla al caso anche perché andiamo incontro ad un periodo dell'anno, l'autunno, che tradizionalmente presenta delle criticità. Stavolta dovremo essere ancora più attenti, visto che in questi mesi abbiamo imparato a conoscere il virus. Mi sento, infine, di rivolgere un appello affinché ciascuno osservi quelle regole, note ormai a tutti, che consentono di contrastare la diffusione di questo nemico invisibile", ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

E' deceduto Bartolo Cacace detto "U Mericanu".


Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari

Alla famiglia le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. 11 Settembre 1930: Violenta eruzione dello Stromboli

Violenta eruzione dello Stromboli
11 settembre 1930

La più violenta manifestazione eruttiva del secolo (ha visto contemporaneamente il verificarsi di valanghe di materiale caldo, tsunami e cadute di bombe vulcaniche).
Alle ore dieci dell'11 settembre 1930 una formidabile esplosione riversò sull'isola dello Stromboli una grande quantità di materiale, causando incendi, danni e numerose vittime.
Alle ore 9 e 25 circa la normale attività dello Stromboli fu interrotta dalla formazione quasi contemporanea di tre pini, che da S. Vincenzo furono visti alzarsi per circa 1500 metri al disopra della Cresta, che nasconde la Fossa Craterica. Molto probabilmente, per effetto di prospettiva, sembrò agli abitanti che i tre pini avessero avuto origine a quote diverse, anche perché il vento li ripiegò verso la Sciara del Fuoco. I tre pini ebbero la durata di dieci minuti circa. Questa prima fase iniziale non fu accompagnata da alcuna detonazione e si ebbe soltanto il lancio di materiale sottile, e difatti arrivò solo della cenere fino all'abitato.
Alle ore 9,52, fu udita una formidabile detonazione, piuttosto prolungata, essendo state due le esplosioni avvenute quasi contemporaneamente con un intervallo di tempo appena apprezzabile. Dapprima fu lanciato il materiale della impalcatura craterica, ed in seguito, in prevalenza, delle scorie pomicee. L'esplosione sconquassò tutti i crateri della Fossa e slabrò una parte dell'orlo prospiciente verso la Sciara del Fuoco. I massi lanciati dall'esplosione caddero sul versante ovest, e sud-ovest del vulcano, colpendo il Semaforo di Labronzo e bombardando l'abitato di Ginostra, ove quasi tutti i tetti delle case furono sfondati e molte piante bruciate. In contrada Terra del Fuoco piombarono diversi massi di qualche tonnellata, sprofondati in gran parte nel terreno sabbioso.
Un altro masso si abbatté a pochi metri dal Semaforo di Labronzo, e provocò, per la scossa, il crollo della parete ovest e di parte del tetto delle due stanzette; anche la pavimentazione fu sconvolta e larghe lesioni si aprirono sui muri, così da rendere pericolante e del tutto inabitabile quell'edificio.
La seconda esplosione quasi concomitante alla prima, diede una fitta pioggia di cenere, lapilli e brandelli di pomice rovente, che si riversò sui versanti Nord-Ovest e Nord-Est causando la morte di sei persone e ferendone 20 nell'abitato di S. Vincenzo e S. Bartolo e due a Ginostra.
I morti furono trovati con forti ustioni, alcuni semicarbonizzati e fra questi una madre con la figlia abbracciati assieme con accanto una capretta del tutto carbonizzata. Nelle campagne si svilupparono incendi che distrussero tutta la vegetazione della parte più elevata del monte.
Parecchi abitanti, dopo l'esplosione, videro sei grandi volute di fumo denso, di colore oscuro, cariche di scorie, lapilli e cenere che si dirigevano, accavallandosi, verso l'abitato.
L'ultima voluta di cenere arrivò in prossimità dell'abitato di Stromboli, lambì le prime case, bruciò i vigneti che si trovavano in prossimità della via Reale, e ciò per effetto della cenere rovente che li ricopriva.
Queste nubi ardenti si posarono soprattutto sulla parte alta dell'isola e precisamente sopra e sotto il Liscione.
Il parossismo cessò alle ore 10 e 22. Lo spostamento dell'aria, causato dalla esplosione, produsse una forte scossa marina, che ebbe inizio alle ore 10,19 e cessò alle ore 10,22.
Il mare si ritirò per circa 100 metri, invadendo poi la spiaggia, per circa 200 metri (località Sopra Lena).
Alcuni istanti dopo la formidabile esplosione, la popolazione si accorse che due torrenti di materiale infuocato scivolavano per i torrenti di S. Bartolo e di Piscità. Il primo si fermò a poche diecine di metri dalla Chiesa di S. Bartolo, mentre il secondo arrivò fino al mare, formando un piccolo promontorio, largo metri 20 e lungo metri 25, a partire dalla linea di spiaggia. In un primo tempo gli abitanti credettero che si avanzasse una colata di lava, ma ben presto si accorsero che trattavasi di una enorme quantità di detriti roventi che il vento riversò a nord-est, verso il Liscione.
Il fronte della valanga di cenere, che si arrestò alle porte della frazione di S. Bartolo, era largo circa metri 6, con una potenza di metri 4.
Le viti e gli ulivi investiti dalla valanga fino a quota 300 circa e la ginestra più in alto, fino alle Chiappe Liscie, furono bruciacchiati e sdradicati, come se fossero stati divelti dalla furia di un torrente impetuoso.
Nell'altro torrente di Piscità, che scende quasi parallelo al primo verso il mare, si notavano gli stessi particolari; però la quantità di materiale scivolato fu maggiore dell'attiguo torrente di S. Bartolo, tanto che nell'ultimo tratto, vicino al mare, seppellì una casetta e due ne abbattè.

Due dolorosi episodi danno un'idea della elevata temperatura della valanga detritica di Piscità, che raggiunse il mare e ne riscaldò l'acqua per un lungo tratto. Una donna che si trovava sopra Labronzo al momento della esplosione, per cercare scampo, tentò di fuggire verso l'abitato, ma arrivata al torrente Piscità e volendolo attraversare, fu investita dalla valanga, e da essa trascinata per un buon tratto. Il cadavere, trovato dopo quattro giorni, era semicarbonizzato specialmente agli arti inferiori, dove l'epidermide dei piedi si era staccata assieme a parecchie unghie. Ugualmente terribile è stata la fine di un marinaio, che per sottrarsi alla pioggia del materiale infuocato, che cadeva sull'abitato, fuggì verso il mare riparandosi in una anfrattuosità del terreno. Ma l'onda del maremoto lo raggiunse producendogli tali scottature, per effetto dell'acqua divenuta bollente al contatto con la valanga di Piscità, che ne provocarono la morte dopo alcune ore. Dopo l'esplosione fu notato, dai marinai che si trovavano al largo, il formarsi di alcuni rigagnoli di lava sulla Sciara del Fuoco, che furono visti rosseggiare fino a tarda ora dalla notte. Due bracci raggiunsero il mare. 
Le cinque vittime furono: Maria Famularo, trentenne, e la figlia Maria, che vennero trovate abbracciate. Giuseppe Tripi, Salvatore Saltalamacchia e Concetta Mirabito.

Maria Cusolito, delegata per Stromboli: "Ingiuste ed inesatte le affermazioni di "Amo Stromboli"

Riceviamo da Maria Cusolito, delegata del sindaco a Stromboli, e pubblichiamo:
Leggo adesso la nota del comitato "Amo Stromboli" , perché ero impegnata in un sopralluogo a scuola.
Mi spiace constatare che i fatti vengano raccontati in maniera inesatta.
Il sindaco ha tentato due volte di indicare una data per un incontro, proprio per manifestare la sua attenzione a queste tematiche.
Avvenimenti di rilievo, sotto gli occhi di tutti,ed imprevisti lo hanno costretto a rimandare , e già è fissato un incontro per sabato, cosa che ho personalmente comunicato ad esponenti del comitato. Quindi l'amministrazione ha palesemente, per mio tramite interloquito con Amo Stromboli, tutto il contrario di ciò che leggo.

Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 11 settembre 2017. Conferita la cittadinanza onoraria di Santa Marina Salina ai reali del Belgio




Le foto sono della nostra collaboratrice Francesca Falconieri

La Chiesa commemora oggi i Santi Proto e Giacinto


Buongiorno, oggi è l'11 settembre. Buongiorno con questa foto di Gabriela Mirenda e auguri di Buon Compleanno a ...


Buon Compleanno a Lorena Coluccio, Bartolo Sarpi, Sabrina Casali  Mimmo Lo Surdo, Carmelo Manzo, Adriana Patierno, Paola Quadara

giovedì 10 settembre 2020

Lipari, l'ambulanza si guasta mentre sta per effettuare un soccorso. Gli operatori si "ingegnano" e si fanno trasportare dai carabinieri. Urge un secondo mezzo.

Una turista tedesca, di 62 anni, colta da  malore, oggi, mentre con il marito effettuava una escursione nella zona di Palmeto  a Lipari, ha richiesto l’intervento dei soccorsi e per effettuarli si sono mobilitati, in prima battuta, gli operatori del 118 e i vigili del fuoco. Ma non è stato un soccorso facile sia per l’impervietà della zona che ha messo a dura prova i pompieri, sia per un guasto occorso all’ambulanza del 118 mentre tentava di raggiungere l’area più accessibile. 
Essendoci un unico mezzo del 118 in servizio a Lipari, in presenza del guasto che impediva di proseguire, gli operatori in servizio hanno dovuto giocoforza “ingegnarsi” e, dopo essersi caricati dell’attrezzatura necessaria, si sono fatti “accompagnare” dai carabinieri nelle immediatezze dell’area impervia dove effettuare il soccorso. 
Contestualmente la centrale operativa si è messa in contatto con l’ospedale per inviare in zona una delle due ambulanze non medicalizzate ed adibite, abitualmente, al trasferimento infermi. 
I due turisti, con l’ausilio dei vigili del fuoco che li hanno recuperati, tra grandi difficoltà, hanno poi raggiunto, dopo oltre tre ore, da quando avevano lanciato la richiesta di soccorso, l’area delle terme di San Calogero, dove hanno ricevuto la prima assistenza, prima di essere trasferiti in ospedale dove non gli è stato riscontrato nulla di grave. 
Un soccorso “thrilling” che riaccende i riflettori sulla necessità che su Lipari debba essere destinata, al più presto, una seconda ambulanza medicalizzata del 118. Richiesta avanzata anche durante la recente visita dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza.

Monitoraggio Covid-19, riunione in Prefettura a Messina. L'assessore Gaetano Orto ha rappresentato il Comune di Lipari

Nominati i tre nuovi Revisori dei conti della Città Metropolitana di Messina

Il Commissario straordinario con i poteri del Consiglio Metropolitano, Ing. Santi Trovato, ha presieduto stamane la seduta pubblica per la nomina dei componenti del Collegio dei Revisori dei conti 2020/2023.
Alla presenza della Segretaria Generale dell’Ente, Avv. Maria Angela Caponetti, si è proceduto all’individuazione dei nominativi, mediante sorteggio, attingendo dall’elenco di 239 candidature ammesse alla selezione; quattro richieste sono state escluse perché arrivate fuori tempo massimo.Rosario Vicari (Modica), Messineo Salvatore (Termini Imerese) e Galati Giuseppe (Bronte) sono i tre professionisti che comporranno il Collegio dei Revisori dei conti della Città Metropolitana di Messina per il triennio 2020/2023.
I tre nuovi componenti, salvo verifiche ed accettazione dell’incarico, sostituiranno per il triennio 2020/2023 i revisori uscenti Luigi Tricoli (Caltanissetta), Vincenzo Catalano (Mussomeli) e Giuseppe Aldo Cinà (Marsala).
Dopo l’estrazione dei tre nuovi revisori, si è proceduto all’estrazione di altri sei nominativi per le sostituzioni in caso di rinuncia. Nell’ordine di sorteggio: Sottosanti Giuseppina (Catania), Russo Alfio (Giarre), Pappalardo Fanino (Castelbuono), Del Popolo Francesco (Messina), Tumminello Antonio (Castelbuono) e Monastero Giulia (Enna).