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giovedì 6 ottobre 2022

Le Eolie nelle stampe d'epoca (98° puntata): La grotta d'u' Pizziddu (Stromboli)

Accadde alle Eolie. Sei ottobre 1968: L'on. Nino Gullotti (DC) in visita a Lipari

Da sx Giuseppe Fogliani, l'on. Salvatore D'Alia, FrancescoVitale (sindaco), l'on. Nino Gullotti, Salvatore Saltalamacchia
 

Auguri di...

Buon Compleanno a Christa Schneider, Gabriele Casali, Aurelio Marzo, Silvio Pittari, Luca Merlo, Marco Mirabito, Jessica La Greca, Francesco Squadrito, Virginia La Greca, Santi Villari

E' venuto alla luce Edoardo Bartolo Lauricella Cincotta

E' venuto alla luce all'ospedale di Patti

Edoardo Bartolo Lauricella Cincotta

figlio di Simone e Maria Costanzo

Auguri dalla famiglia Favaloro - Sarpi ai neo genitori, ai nonni, agli zii e ai parenti tutti

Al piccolo l'augurio di ogni bene

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Chiamati alla santità

Accadde il 6 ottobre: Giovanni Paolo II è il primo Pontefice in visita alla Casa bianca (1979); Calcio, al via la serie A a girone unico (1929)

Santo del giorno: San Bruno (Brunone)


S. Brunone nacque da nobile famiglia verso l'anno 1035 nella città di Colonia. Frequentò la scuola presso la chiesa di S. Cuniberto, facendo rapidi progressi nella scienza e nella pietà, tanto che S. Annone, vescovo della città, lo elesse canonico della sua chiesa. 
Terminò poi gli studi a Reims, dove ebbe fama di ottimo poeta, eccellentissimo filosofo e teologo, per cui i suoi contemporanei lo riguardavano come uno dei più illustri allievi della scuola di Reims. Quivi rimase molto tempo come insegnante e dimostrò la sua grande santità e il suo straordinario sapere. Non pochi dei suoi discepoli si resero celebri, fra i quali il Papa Urbano II. 
Verso il 1067 morì l'Arcivescovo di Reims, di cui egli era il più valido sostegno, ma gli successe a furia di subdoli maneggi Manasse I, il quale tenne un governo non buono, tanto che la S. Sede fu costretta a dimetterlo dalla cattedra episcopale. S. Brunone, suo cancelliere, non poteva soffrire gli abusi di cui. era testimonio e fu costretto ad essere uno dei principali accusatori. Il Legato Pontificio che depose Manasse fu così tocco dalla saggezza e virtù di Brunone, che ne fece un bell'elogio in una lettera al Papa, e lo proponeva come il più degno della prelatura. 
Mentre i superiori gli stavano preparando la carica, egli si ritirò in una casa di campagna, ove decise di abbandonare il mondo. Avendo poi comunicati i suoi desideri ad alcuni amici, stabilirono tutti assieme di abbandonare i beni transitori di questa vita e di abbracciare lo stato religioso. Si presentarono pertanto ad Ugo, vescovo di Grenoble, il quale li accolse affettuosamente, e dopo averne elogiato il desiderio, assegnò loro il deserto della Certosa, ove S. Brunone fondò l'ordine dei Certosini.
Passati appena sei anni dacché S. Brunone governava quella comunità, il Pontefice Urbano II, già suo discepolo a Reims, l'obbligava a portarsi a Roma. 
L'umile religioso non era mai stato sottoposto a tanta prova; il dover lasciar la solitudine era per lui il più penoso di tutti i sacrifici. Egli non trovò nella corte di Roma quelle dolcezze che aveva gustato nella solitudine, e di più temeva quelle distrazioni mondane, D'altronde il rapa gli era cosi affezionato che non poteva rimanere senza di lui, e lo incitava al accettare l'Arcivescovado di Reggio Calabria. Finalmente le istanze di Brunone furono così vive che il sommo pontefice gli permise di ritirarsi in un deserto della Calabria, confermando Landuino priore della Certosa. Il Santo, raccolti discepoli italiani, si ritirò in un deserto della diocesi di Squillace, riprendendo gli esercizi della vita solitaria con maggior gioia e fervore. In quella solitudine fu scoperto dal conte Ruggero che lo aiutò a costruire la nuova Certosa. 
S. Brunone ci lasciò, oltre alle lettere, i commenti sopra il Salterio, sopra le Epistole di S. Paolo ed una elegia in 14 versi sul disprezzo del mondo. Nel settembre del 1101 se ne volò al cielo per ricevere la ricompensa delle sue virtù e delle sue fatiche. 

PRATICA. « Provate e vedrete quanto sia dolce servire il Signore con tutto l'affetto dell'anima » (S. Brunone). 

PREGHIERA. O Signore, per intercessione di San Brunone confessore, concedici il perdono dei nostri peccati, e liberaci dai mali presenti e futuri.

mercoledì 5 ottobre 2022

Elezioni a Lipari: Tar rigetta ricorso Orto. Resta aperto il ricorso Di Vincenzo - Pajno solo relativamente alla sezione 2

"Dispositivo di sentenza Tar Catania su ricorso Orto. Per visualizzarlo cliccare sul sottostante link

https://drive.google.com/file/d/1JV_LSiIJZRIFx3nYv3EEbvut_-QO7g_N/view?usp=sharing

Dispositivo di sentenza Tar Catania su ricorso Di Vincenzo - Pajno. Per visualizzarlo cliccare sul sottostante link 

https://drive.google.com/file/d/1DEt0v1j6RXS7EaSEY5qUFnMEr94y18nj/view?usp=sharing

Stromboli ancora "inquieto". Interventi dopo il nubifragio. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 5 ottobre 2022

 

''TENNIS NELLE ISOLE'' SBARCA A LIPARI

 Tennis nelle Isole tappa n.2. Sbarca anche a Lipari, dopo la bellissima tappa di Pantelleria dello scorso settembre, il Progetto “Tennis nelle Isole Minori”, fortemente voluto dal Presidente del Comitato Regionale Siciliano Giorgio Giordano che proprio oggi (4 ottobre) compie gli anni.

Uno staff di maestri dell’Istituto Superiore di Formazione FIT, coordinati dal Tecnico Nazionale Carmelo Arasi, hanno fatto provare la disciplina del tennis per quattro intense giornate a piccoli e grandi presso lo storico Snoopy Club presieduto da Martina Villanti.

Obiettivo principale del Progetto è attivare la Scuola Tennis, formare ed informare gli Istruttori del club sulle nuove metodologie di insegnamento e sui Progetti Federali.

Diversi gli incontri fatti per gettare le basi per questa auspicata ripartenza, grazie agli interventi del Consigliere Regionale Fabio Scionti e del delegato Fit di Messina Roberto Branca.

Sono stati coinvolti, oltre ai dirigenti del Tc Snoopy, il vice sindaco con delega allo sport Saverio Merlino che, ha dato ampia disponibilità dell’amministrazione comunale per l’attuazione dei Progetti Federali, in primis quello scolastico “Racchette in Classe “per coinvolgere e far appassionare gratuitamente tutti i bambini della scuola primaria e secondaria.

Alla fine delle quattro intense giornate di lezioni, grande entusiasmo da parte dei bambini, molti dei quali hanno anche provato a giocare. Soddisfatti anche i dirigenti dello Tennis Club Snoopy per l’opportunità ricevuta dalla Fit Sicilia.

Il settore Promozione e Propaganda del Comitato Regionale FIT continuerà a supportare e sostenere questo progetto.

Queste le considerazioni del maestro Fabio Scionti, consigliere regionale Fit.

“Da Pantelleria a Lipari, il progetto “tennis nelle isole minori” si è dimostrato fondamentale per queste due isole dove abbiamo riscontrato tanta voglia di giocare a tennis – dichiara - far sentire la nostra vicinanza, entusiasmare, consigliare, aggiornare e supportare, questi sono stati i nostri obiettivi in questo progetto che non finisce qui ma che con il presidente Giorgio Giordano e tutto il Consiglio rinforzeremo con altre visite programmate. Anche le Amministrazioni Comunali – conclude Scionti - hanno apprezzato la nostra presenza e si sono dichiarate disponibili ad aiutare 
le società locali”.

Aliscafi, anticipate le corse mattutine. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 5 ottobre 2022

 

Rinnovabili, Regione finanzia 301 Comuni , tra cui quelli eoliani, per la costituzione delle "Comunità energetiche"

Importante passo avanti nella transizione ecologica della Sicilia con l'approvazione, da parte del dipartimento regionale dell'Energia, dell'elenco dei 301 comuni dell'Isola che riceveranno i contributi per la costituzione di "Comunità di energie rinnovabili e solidali" (Cer).

Nel complesso, la Regione finanzierà quasi 4 milioni di euro (3.835.338 euro) per la realizzazione di associazioni composte da cittadini, condomìni, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, piccole e medie imprese, cooperative, che uniranno le forze per dotarsi localmente di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili

«Quella delle comunità energetiche - afferma il presidente Nello Musumeci - è una novità assoluta con un importantissimo contenuto solidale. Seguendo questo percorso, in Sicilia presto potremo produrre e fornire a livello decentralizzato energia pulita. E soprattutto, cosa non meno importante in questa particolare fase storica, a prezzi accessibili. Come promesso, il mio governo sta lavorando fino all'ultimo giorno di legislatura per mantenere gli impegni presi con i siciliani».

«Le amministrazioni pubbliche - aggiunge l'assessore all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri - hanno un ruolo fondamentale nell’attivazione delle Cer, per questo riteniamo importante aiutare i comuni a far partire questi nuovi modelli energetici che devono essere costruiti su misura in base al tipo di territorio, alle esigenze dei cittadini e alle tipologie di fonti di energia alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano energetico che consenta la sostenibilità della comunità».

Le domande di partecipazione sono arrivate da comuni di ogni provincia dell'Isola e, mediamente, riguardano la costituzione di almeno due comunità per territorio. Tra i capoluoghi di provincia, i contributi più alti sono stati assegnati alle città di Palermo (63.398 euro) e di Messina (33.196). A seguire Siracusa (27.804), Ragusa (22.730), Caltanissetta (20.867), Agrigento (20.228) ed Enna (15.017). Il decreto con l'approvazione delle istanze ammissibili e l'elenco dei beneficiari è stato pubblicato sul portale istituzionale della Regione Siciliana.

I comuni ammessi alle agevolazioni potranno ottenere dal dipartimento dell'Energia un'anticipazione pari al 40 per cento del contributo totale e l'Amministrazione regionale accompagnerà gli enti locali nelle diverse fasi del processo fino alla definitiva costituzione delle comunità.

Domani i funerali di Giuseppe Alessi

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
ALFA&OMEGA di Lipari
Ai suoi cari le nostre condoglianze

Stromboli: rientro parametri alla normale attività

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 12:59 (10:59 UTC), il rientro dei parametri alla normale attività.

Le Eolie nelle stampe d'epoca (97° puntata): La montagna di contrada Lazzaro (Ginostra)

Accadde alle Eolie. Ottobre 1957: Arriva la tv

Auguri di...

Buon Compleanno a Marco Giorgianni, Ilaria Biviano, Rosa Favorito, Tindara Vitagliano, Vincenzo Andaloro, Valentina Alessi, Maria Cortese 



Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Ottobre mese di missione

L'undici ottobre interruzione energia elettrica a Serra

Accadde oggi, il 5 ottobre: Lech Walesa viene insignito del Nobel per la pace (1983); Debutta sul grande schermo James Bond, l'agente segreto 007 (1962)

Il Santo del giorno: San Placido Monaco

San Placido




Placido, figlio del nobile patrizio romano Tertullo, venne affidato per essere educato a S. Benedetto fin dall'età di sette anni.

Il fanciullo dimostrò intelligenza aperta e cuore docile agli insegnamenti del maestro. Della sua infanzia si racconta il seguente episodio. Un giorno, dice S. Gregorio, il fanciullo andò al lago per attingere acqua, ma sdrucciolò e cadde dentro.

S. Benedetto che stava nella sua cella, vide per rivelazione l'accaduto. Chiamò Mauro, altro suo discepolo e gli disse: « Corri velocemente, o fratello, perchè Placido è caduto nel lago ». Mauro gli domandò la benedizione e si affrettò ad ubbidirlo. Si portò al lago e senza affondare camminò sull'acqua e così potè riportare sulla riva Placido sano e salvo. S. Benedetto attribuì il miracolo all'ubbidienza del discepolo il quale a sua volta l'attribuiva alla fede ed alla benedizione del santo; ma Placido disse di aver visto lo stesso abate che lo soccorreva e lo copriva con la sua melota (una pelle di pecora che i monaci allora portavano sulle spalle).

Tertullo, venuto a trovare il figlio, fu sommamente commosso della sua virtù, e per mostrare la sua riconoscenza a S. Benedetto, gli donò parte dei beni che possedeva. Questi servirono ad erigere il grande monastero di Montecassino ed alcuni altri romitaggi in Sicilia presso la città di Messina ove Placido a soli ventisei anni fu mandato come abate.

La badia di Messina giunse ben presto a gran fama. Cresceva di giorno in giorno il numero dei postulanti attratti dalla santità di Placido. Quel cenobio divenne focolare di pietà e centro di santità e di bene. Un giorno vennero a visitare il novello monastero due fratelli di Placido: Eutichio e Vittorino con la sorella Flavia. Mentre essi stavano in santi colloqui. avvenne che il pirata Manuca saccheggiasse Messina. Quel barbaro fece pure circondare la badia, sfondò le porte ed intimò a quanti vi si trovavano di rinnegare Gesù Cristo, pena la morte.
— Noi siamo pronti a morire per Gesù Cristo
— rispose Placido.
— Morremo — soggiunsero tutti in coro; e cadendo ginocchioni levarono le mani e gli occhi al cielo invocando il santo nome di Gesù. Mentre Placido li benediceva, i barbari s'avventarono loro addosso e con aste, picche e spade li trucidarono. Tutti vennero fatti degni di ricevere la corona del martirio, e divenire frumento eletto di Cristo.

PRATICA. Il precetto benedettino è: «Ora et labora » cioè: prega e lavora. Aiutiamo quanto possiamo e preghiamo per i Religiosi.

PREGHIERA. O Dio, che per mezzo del martirio hai fatto passare il beato Placido ed i suoi compagni dall'esilio alla gloria eterna, custodiscici per le loro preghiere da tutte le avversità e donaci di poter partecipare alla loro gloriosa compagnia in cielo. 

Oggi è il 5 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

martedì 4 ottobre 2022

Lipari: un'altra giovane vita strappata. Ci lascia Peppe Alessi.


Aveva 39 anni

Stromboli, suggestiva colata lavica. Si lavora per sanare le "ferite" dell'isola. L'articolo del nostro direttore Salvatore sarpi sulla Gazzetta del sud del 4 ottobre 2022

 

Malfa, via a rilevanti novità edilizie. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 4 ottobre 2022

Mobbing a un dipendente, ristoratore delle Eolie condannato

(di Leonardo Orlando - da gazzettadel sud.it)  Un ristoratore delle Eolie, al termine del processo tenutosi con il giudizio abbreviato, è stato è stato riconosciuto colpevole di “mobbing” e per questo condannato ad 8 mesi e 20 giorni di reclusione, per le vessazioni subite da un suo dipendente di Barcellona.

La decisione è stata presa dal presidente del Tribunale Giovanni De Marco che, in funzione di giudice dell'udienza preliminare, ha ritenuto Alessandro Del Bono, 47 anni, colpevole dei reati e, riconosciuta la continuazione ed operata la riduzione per il rito, lo ha condannato, oltre che alla pena, al risarcimento dei danni subiti dalla parte civile da liquidarsi in separata sede, oltre alle spese processuali a favore della persona danneggiata che si è costituita parte civile con l'avvocato Gaetano Pino. 
Lo stesso giudice ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica in ordine alle dichiarazioni rese all’autorità da altri dipendenti del ristoratore che avrebbero fornito false dichiarazioni nella fase delle indagini e copia degli atti alla Guardia di Finanza di Lipari per quanto di competenza. 
All'imputato , che è stato difeso dall'avvocato Alessandro Cavallari del Foro di Bologna erano state contestate reiterate condotte violente e ingiuriose tali da cagionare al dipendente, 47 anni di Barcellona, un perdurante grave stato di ansia e di paura.
 In una specifica occasione – secondo quanto emerso nel corso del procedimento – l'imputato avrebbe colpito con un corpo contundente al capo il suo dipendente cagionandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni. 
Il dipendente che svolgeva le mansioni di cassiere nel periodo estivo, stanco di subire, ha presentato denuncia per mobbing. 
Dalle indagini condotte dai Carabinieri sarebbe emerso che sul posto di lavoro avrebbe regnato un clima di paura che, di conseguenza, avrebbe reso impossibile prestare l'attività lavorativa con la necessaria serenità

Comitato "Amici dell'ospedale" comunica la riaperura da oggi dell'ambulatorio oncologico

Oggetto: Riapertura ambulatorio oncologico 04/10/2022. 

Come anticipato nei mesi scorsi, comunichiamo e confermiamo che in data odierna, l’ambulatorio ha ripreso l’attività di visita ai malati oncologici, servizio interrotto inspiegabilmente da giugno 2022. 

Un oncologo dell’ospedale di Taormina ha visitato i pazienti che si sono presentati a visita. Hanno addirittura contattato i malati che insistono sul territorio per invitarli a visita. 

Abbiamo avuto modo di dialogare con lo stesso medico che però rappresentava una scarsa frequentazione dell’ambulatorio da parte dei circa 70 malati anagrafati presso l’ASP di Lipari. 

Il servizio avrà al momento cadenza mensile e verrà mantenuto se l’ambulatorio sarà frequentato dai pazienti. Chiediamo pertanto di pubblicizzare anche con il passaparola ed i social questo servizio importantissimo, che non dobbiamo perdere e che potrebbe essere implementato, con un po' di buona volontà ed impegno.

Speriamo che chi di competenza, in particolare l’assessore al ramo, possano monitorare che l’ambulatorio rimanga attivo ed impegnarsi affinché si arrivi ad ottenere il trattamento in loco dei pazienti che necessitino d’infusioni chemioterapiche, senza più sottoporsi al supplizio di viaggi fuori dall’arcipelago e costi non sempre sostenibili. Chiediamo inoltre allo stesso assessore che si verifichino e si risolvano i problemi sorti in fase di prenotazione delle visite al numero verde.

Cogliamo l’occasione per ringraziare il Dr. Ferraù Direttore della divisione oncologica medica dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, il Commissario Straordinario dell’ASP Messina Dr. Bernardo Alagna per essersi prontamente attivato e l’Avv. Ferdinando Croce per aver supervisionato la procedura di riattivazione del servizio.

Danilo Conti (Portavoce)

Comitato spontaneo Amici dell’Ospedale

Domani le elezioni di Lipari "approdano" davanti al Tar

Si terrà domani l’udienza nel corso della quale il TAR di Catania  deciderà l’ammissibilità o meno del ricorso presentato, per conto del movimento SiAmo Eolie – Gaetano Orto sindaco, dagli avvocati Stefano Polizzotto e Antonietta Sartorio, per delle anomalie/incongruenze riscontrate nel corso dello scrutinio relativo alla consultazione elettorale dello scorso 12 giugno e che potrebbero, secondo i ricorrenti, avere falsato il risultato della stessa, a conclusione della quale venne eletto sindaco di Lipari, Riccardo Gullo.

Questi, infatti, risultò aver riportato undici voti in più rispetto a Gaetano Orto (2117 contro 2106)  La sua lista (Rinascita eoliana), stante la legge elettorale siciliana, pur avendo riportato un numero di preferenze inferiori a SiAmo Eolie e a Insieme si può – Emanuele Carnevale sindaco, ottenne la maggioranza degli scranni (11) in consiglio comunale. Il resto (5) andarono a SiAmo Eolie

Collegamenti marittimi. Nuova nota di Federalberghi Isole Minori Sicilia. Accordata modifica richiesta dal Comune di Lipari

Federalberghi Isole Minori Sicilia stigmatizza la gestione dei collegamenti marittimi a servizio delle piccole isole siciliane.

I nuovi orari in vigore dal 1° ottobre hanno creato non pochi disagi ai cittadini e al turismo: aliscafi pieni, difficoltà a trovare posto a causa di orari e itinerari talvolta inappropriati, hanno costretto gli operatori turistici a fare i salti mortali e i Comuni a rincorrere decisioni assunte da altri in modo intempestivo e inadeguato, in assenza di consulto con gli Enti locali; basti pensare ai disagi ai quali, da un giorno all’altro, sarebbero andati incontro gli studenti di Panarea e Stromboli, costretti ad arrivare in ritardo a scuola, e gli abitanti di Alicudi e Filicudi, impossibilitati a partire e rientrare in giornata con un adeguato lasso di tempo a loro disposizione. Oppure le partenze che erano state previste da Marettimo e da Favignana per Trapani che avrebbero imposto agli studenti e ai pendolari orari oltre misura penalizzanti. Ancora più grave la situazione per gli anitanti di Linosa privati dell’unico mezzo veloce che li collegava a Lampedusa.

Ma questa è solo la punta dell’iceberg di una gestione regionale che ha visto le pubbliche amministrazioni locali e gli stakeholder tenuti all’oscuro per lungo tempo sulle intenzioni di tagliare e aumentare le tariffe sulle corse essenziali statali e poco ascoltate nelle fasi che hanno preceduto la pubblicazione di bandi per i servizi integrativi quinquennali.

E fino a dicembre oltre al danno, la beffa. Il ritardo nell’assegnazione dei nuovi servizi pone le isole minori in una situazione di doppio svantaggio: da una parte il danno derivante dai tagli di navi e mezzi veloci imposti a valere sulla convezione nazionale, dall’altra - la beffa - il ritardo sull’assegnazione dei nuovi servizi regionali che non consente nemmeno di raggiungere l’obiettivo minimo (fissato dalla Regione) di mitigare parzialmente le penalizzazioni imposte sui mezzi statali.

Federalberghi Isole Minori Sicilia – in ultima istanza, con pec di fine settembre, sottolinea il presidente Christian Del Bono - ha chiesto che i nuovi governi regionale e statale incontrino urgentemente le rappresentanze dei territori interessati (Eolie, Egadi, Ustica e Pelagie), per ripristinare gli assetti statali e migliorare i servizi integrativi regionali così come previsti dai nuovi bandi.
QUESTA LA NOTA DELLA REGIONE IN ACCOGLIENZA AD UNA RICHIESTA DEL SINDACO RICCARDO GULLO


Quattro ottobre 2018: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

Stromboli, nuovo trabocco lavico si sovrappone a quello in raffreddamento

Lo Stromboli continua ad essere irrequieto.

A partire dalle 11:07 è in corso un nuovo trabocco lavico dal cratere Nord che si sovrappone a quello sviluppatosi ieri e in fase di raffreddamento.

Il trabocco provoca il rotolamento di materiale lavico lungo la Sciara del Fuoco, con il fronte della colata, attualmente, confinato nella parte alta della stessa.

Dall'INGV - Osservatorio Etneo evidenziano anche un leggero aumento della frequenza dell'attività esplosiva e di spattering.

Dal punto di vista sismico non si registra alcuna variazione di rilievo dell'ampiezza del tremore vulcanico.

Le Eolie nelle stampe d'epoca (96° puntata): La chiesa di San Pietro (Lipari) in un quadro dell'800

Stromboli, cessato il trabocco lavico

La foto è di "Stromboli stati d'animo"
che ringraziamo
 
E' cessato sullo Stromboli il trabocco lavico, sviluppatosi a partire dalle undici e quindici di ieri. 

La colata, che partendo dalla sommità craterica ha raggiunto, attraversando la Sciara del fuoco, la linea di costa, è in raffreddamento. 

Una minima fuoriuscita di lava si ha in prossimità dell'orlo craterico. 

Rimane vivace l'attività esplosiva, in particolare nell'area craterica nord, la stessa da dove si è sviluppato il flusso lavico. 

Il tutto, comunque, all'interno di quelli che sono i parametri dell'attività stromboliana

Auguri di...

Buon Compleanno a Francesco Megna, Francesco Lo Nardo, Salvo Giannetto, Oscar Caimano, Francesca Marino,  Concetta Cincotta, Angela Tesoriero, Salvatore Cincotta, Vincenzo Mirabito, Roberto Gurgone, Giuseppe Merlino, Giacomo Merlino.

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: L'impossibile è possibile

Accadde oggi, 4 ottobre: Muore frate Francesco D'Assisi (1226); Cinquecentomila persone ai funerali di Giovanni Paolo I

 

Santo del giorno: San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia

San Francesco d'Assisi

S. Francesco nacque ad Assisi l'anno 1182 da Pietro Bernardone e da madonna Pica, ricchi commercianti. La sua nascita fu circondata da avvenimenti misteriosi: un mendicante, presentatosi a madonna Giovanna Pica, pochi giorni prima della nascita di Francesco, le disse: « Fra queste mura spunterà presto un sole... »; il giorno stesso della nascita, essendo la madre oltremodo accasciata per i dolori del parto, un altro pellegrino le disse: « Tutto andrà bene, purchè la madre sia condotta nella stalla », e così avvenne. Un altro giorno fu udito pér le vie di Assisi un romito che gridava: « Pace e bene, pace e bene! » il futuro motto di Francesco. La dolce madonna Pica taceva e pregava, pensando: cosa mai sarà di questo fanciullo così prediletto da Dio?

  Intanto Francesco cresceva vivace, allegro, amante delle spensierate brigate, delle laute cene, dei suoni e dei canti. Siccome gli affari andavano bene, il padre lo avviò alla mercatura. Di ingegno vivace, riusciva a meraviglia; combattè anche contro Perugia e sostenne lunga prigionia.

  La grazia di Dio intanto lavorava. Un giorno gli amici, vedendolo assorto, gli domandarono: « Pensi a prendere moglie? ». « Sì, rispose Francesco, e sposerò la donna più bella e più amabile del mondo ». Si riferiva a « madonna povertà »! Una mattina, è colpito, in una chiesetta di campagna, da un brano del Vangelo, che dice: "Non tenere né oro né argento né altra moneta; non borse, non sacchi, non due vesti, non scarpe, non bastone". Si spogliò di tutto, diede quanto aveva in elemosina, e a suo padre che l'aveva citato davanti al Vescovo, diceva rendendogli anche i vestiti: « Finora ho chiamato Pietro di Bernardone mio padre, d'ora in poi a maggior ragione dirò: Padre mio che sei nei cieli ». Esce all'aperto e, immediatamente. mette in pratica il consiglio evangelico. Si scalza, s'infila una tunica contadinesca, getta la cintura di cuoio e al suo posto s'annoda sui fianchi una corda. (La cintura di cuoio era nel medioevo la parte più importante dell'abito, tanto importante che Dante. quando vorrà lodare la rude semplicità dei vecchi fiorentini, li dirà "cinti di cuoio e d'osso")

  Da quel giorno l'eroismo di Francesco non ebbe più limiti: i poveri, i lebbrosi, gli ammalati di ogni specie furono la sua parte életta. Fu trattato da pazzo, percosso, vilipeso, maledetto, ed egli ricambiava tutto con preghiere, carità, amore. Ai suoi seguaci che volle chiamare « Frati Minori » insegnava il lavoro, l'elemosina, la preghiera e la povertà più assoluta.

  Dove passò portò la benedizione di Dio: la pace fra le fazioni e l'amore fra i nemici: convertì peccatori, salvò miserabili, protesse oppressi.

San Francesco


I tre voti francescani, obbedienza, povertà e castità, non erano pesi che il figlio di Pietro Bernardone prendeva sulle sue grame spalle e che imponeva ai compagni d'avventura. Al contrario, quei voti rendevano lui e i suoi seguaci più presti e leggeri. L'obbedienza scioglieva da ogni dubbio; la povertà liberava da ogni cupidigia; la castità sollevava da ogni impegno carnale. I vizi contrari a quei voti, cioè la superbia, l'avarizia e la lussuria, erano tre mostruose fibbie, che imbrigliavano l'uomo mondano.

  Benedetto dal papa, estese ovunque ed a tutti la sua opera; istituì le Clarisse; fondò e diffuse il Terz'Ordine. Andò fra i Turchi: mandò apostoli dappertutto a portare «pace e bene ». Alla Verna, Dio impresse sul suo servo fedele il segno del suo amore: le sacre stimmate.

  Compose laudi in onore del suo Dio perchè esclamava: « L'amore non è amato, l'amore non è amato! ». Morì, benedicendo i suoi figliuoli e la sua cara città di Assisi, il 4 ottobre 1226.

  Fu chiamato il più santo degli Italiani, e il più Italiano dei santi; assieme a S. Caterina da Siena è il grande protettore della nostra amata patria.

PRATICA. Ad onore di S. Francesco facciamo oggi una mortificazione ed una elemosina.

PREGHIERA. O Dio, che per i meriti di S. Francesco accrescesti la tua Chiesa di una nuova famiglia, concedici di disprezzare a suo esempio le cose terrene, e di poter partecipare alla gioia dei doni celesti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Assisi, in Umbria, il natale di San Francésco, Levita e Confessore. Fondatore di tre Ordini, cioè dei Frati Minori, delle Povere Donne, e dei Fratelli e delle Sorelle della Penitenza. La sua vita, piena di santità e di miracoli, fu scritta da san Bonaventura.

San Francesco e il Natale

  La natura fantastica del "giullare di Dio" e insieme la sua intuizione didattica si manifestarono specialmente nella più poetica rappresentazione ideata in un bosco, cioè nel Presepio di Greccio.

  Per Francesco il Natale era la festa delle feste, appunto perché Dio stesso, con la sua adorabile incarnazione, scendeva in terra, e si faceva fratello degli uomini. Frate, non monaco. L'eterno entrava nel tempo; l'immobile diventava viandante. Dal Natale in poi, tutte le strade sarebbero state come quella d'Emmaus.

  Il santo dell'umiltà si commuoveva all'idea dell'infinita umiliazione di Dio che si fa uomo. Il santo della povertà piangeva al pensiero dell'estrema indigenza di Gesù, nato in una stalla. E finalmente, il santo della perfetta letizia si rallegrava al ricordo dell'Alleluia celeste.

  Il Natale era dunque la festa più francescana dell'anno liturgico. Vi si celebrava l'umiltà, la povertà e l'innocenza. I tre voti francescani brillavano, con meraviglioso fulgore, nel cielo natalizio.

  "Se io potessi parlare all'imperatore," diceva Francesco "vorrei pregarlo di emanare un comando generale, perché tutti coloro che lo possono, spargano per le vie frumento e granaglie nel giorno di Natale, sicché in quel giorno di tanta solennità gli uccelli abbiano cibo in abbondanza". Anche questo sarebbe stato un modo di rendere evidente la gioia natalizia, comunicandola, attraverso il cibo, anche agli abitanti dell'aria.

  Un anno, il Natale cadeva di venerdì e fra' Monco, il cuciniere, fu in dubbio se fare, in quel giorno, di grasso o di magro. "Faresti peccato, o fratello" gli gridò Francesco "chiamando venerdì il giorno in cui è nato Gesù. Vorrei che in un giorno come questo mangiassero carne anche le pareti e, non potendo, ne fossero almeno unte di fuori!"

  Soltanto la fantasia d'un uomo sobrio e continente come lui poteva immaginare qualcosa di simile.

  Nell'inverno del 1223 ebbe finalmente l'idea della prima sacra rappresentazione. Mandò a chiamare il signore di Greccio, Giovanni Velita, e gli disse: "È mio pensiero rievocare al vivo la memoria di quel Bambino celeste che è nato laggiù in Betlem, e suscitare davanti al suo sguardo e al mio cuore gl'incomodi delle sue infantili necessità: vederlo proprio giacere su poca paglia, reclinato in un presepio, riscaldato dal fiato di un bue e di un asinello".

  Così, la notte di Natale del 1223, nel bosco di Greccio, avvenne la prima rappresentazione natalizia inventata da San Francesco: il Presepio.

  Un sacerdote celebrò la Messa di mezzanotte sopra una mangiatoia. San Francesco, non essendo sacerdote, ma soltanto diacono, cantò il Vangelo della Nascita, e lo spiegò al popolo, accorso nel bosco di Greccio con fiaccole accese.

  Chiamava Gesù " il bambino di Betlem ", e nel pronunziare queste parole — narra il suo primo biografo — sembrava una pecora che belasse "talmente la sua bocca era ripiena, non tanto di voce, quanto di dolce affetto". "E nominando il Bambino di Betlem, oppure dicendo Gesù, lambivasi con la lingua le labbra, quasi a gustare e deglutire la dolcezza di quel nome."

San Francesco Presepe


San Francesco e gli animali

San Francesco chiamava gli animali «i nostri fratelli più piccoli». Per loro aveva le attenzioni più delicate. Voleva scrivere a Federico II perché con un editto stabilisse che a Natale le strade fossero cosparse di granaglie e di grano per gli uccelli: anch'essi dovevano gioire per la nascita del Redentore. Perché non fossero calpestati, scansava dai sentieri i vermi. A Sant'Angelo in Pantanelli, presso Orvieto, viene mostrato tuttora uno scoglio sul Tevere, dal quale avrebbe gettato nel fiume dei pesci che gli erano stati regalati.

Un giorno S.Francesco andò alla elemosina assieme a frate Massèo e i due si imbatterono in un uomo che portava al mercato due agnelli da vendere, legati, belanti e penzolanti dalla spalle.

All'udire quei belati, il servo di Dio, vivamente commosso, si accostò, accarezzandoli, come suol fare una madre con i figlioletti che piangono, con tanta compassione e disse al padrone: "Perché tormenti i miei fratelli agnelli, tenendoli così legati e penzolanti?". Rispose: "Li porto al mercato e li vendo: ho bisogno di denaro".

E Francesco: "Che ne avverrà?". E quello: "I compratori li uccideranno e li mangeranno».

Nell'udire questo il santo esclamò: «Non sia mai! Prendi come compenso il mio mantello e dammi gli agnelli». Quell'uomo fu ben felice di un simile baratto, perché il mantello, che Francesco aveva ricevuto a prestito da un uomo proprio quel giorno per ripararsi dal freddo, valeva molto di più delle bestiole.

Infatti ogni creatura dice: Dio mi ha creato per te, o uomo! Noi che siamo vissuti con lui, lo vedevamo rallegrarsi interiormente ed esteriormente di quasi tutte le creature, così che, toccandole o mirandole, il suo spirito sembrava essere in cielo, non in terra. E per le grandi gioie che aveva ricevuto e riceveva dalle creature, egli compose, poco prima della sua morte, alcune Lodi del Signore per le sue creature, per incitare alla lode di Dio i cuori di coloro che le udissero, e così il Signore fosse lodato dagli uomini nelle sue creature»

San Francesco e gli animali


Dai "Fioretti" di San Francesco 
  Come Santo Francesco convertì tre ladroni micidiali, e fecionsi frati; e della nobilissima visione che vide l'uno di loro,il quale fu santissimo frate.

  Santo Francesco andò una volta per lo distretto del Borgo a Santo Sipolcro, e passando per uno castello che si chiama Monte Casale, venne a lui uno giovane nobile e molto dilicato, e dissegli: "Padre, io vorrei molto volentieri essere de' vostri frati". Rispuose Santo Francesco: "Figliuolo, tu se' giovane, dilicato e nobile: forse che tu non potresti sostenere la povertà e l'asprezza nostra". Ed egli: "Padre, non sete voi uomini come io? dunque, come la sostenete voi, così potrò io colla grazia di Cristo". Piacque molto a Santo Francesco quella risposta; di che benedicendolo, immantanente Io ricevette all'ordine e puosegli nome frate Agnolo. E portassi questo giovane sì graziosamente che ivi a poco tempo santo Francesco il fece guardiano nel luogo detto di Monte Casale. continua >>



Cantico delle creature



San Francesco Giotto



Altissimu; onnipotente bon Signore,
  tue so' le laude, la gloria e l'onore et orme benediczione.
  Ad te solo, Altissimo, se confano et nullu omu ène dignu te mentovare.

Laudato si, mi Signore, curo tucte le tue creature,
  spezialmente messor lo frate sole,
  lo quale jorna, et allumini per lui;
  et ellu è bellu e radiante rum grande splendore;
  de te, Altissimo, porta significazione.

Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle;
  in celo l'hai formate clarite et preziose et belle.

Laudato si, mi Signore, per frate vento
  et per aere et nubilo et sereno et orme tempo,
  per le quale a le tue creature dai sustentamento.

Laudato si, mi Signore, per sor'acqua,
  la quale è multo utile, et umele, et preziosa et casta.

Laudato si, mi Signore, per frate focu,
  per lo quale ennallumini la nocte,
  et elio è bellu, et jucundo. et robustoso et forte.

Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre terra,
  la quale ne sustenta e governa,
  e produce diversi fructi, con coloriti fiori et erba.

Laudato si, mi Signore, per quilli che perdonano per lo tuo amore
  e sostengo infirmitate et tribulazione.
  Beati quilli che sosterranno in pace,
  ca de te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si, mi Signore, per sona nostra morte corporale,
  da la quale nullu orno vivente pò scappare.
  Guai a quilli che morrano ne le peccata mortali.
  Beati quilli che se trovarà ne le tue sanctissime voluntati;
  ca la morte secunda no '1 farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore, e rengraziate.
  e serviteli cum grande umilitate.




TESTAMENTO DI SAN FRANCESCO (1226)




Tomba di San Francesco


Il Signore dette a me, frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza cosi: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo. continua >>





Preghiera semplice




San Francesco di Cimabue


Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:

Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen.




Benedizione a Frate Leone




Benedizione a Frate Leone


Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore ti dia la sua grande benedizione.

Benedicat tibi Dominus et custodiat te,
ostendat faciem suam tibi et misereatur
tui convertat vultum suum ad te
et det tibi pacem
Dominus benedicat frater Leo, te
Benedicat, benedicat,
benedicat tibi Dominus
et custodiat te Frater Leo, te



Benedizione di San Francesco



Fratello Sole e Sorella Luna



Dolce è sentire
Come nel mio cuore
Ora umilmente
Sta nascendo amore
Dolce è capire
Che non son più solo
Ma che son parte di una immensa vita
Che generosa
Risplende intorno a me
Dono di Lui
Del Suo immenso amore
Ci ha dato il Cielo
E le chiare Stelle
Fratello Sole
E Sorella Luna
La Madre Terra
Con Frutti, Prati e Fiori
Il Fuoco, il Vento
L'Aria e l'Acqua pura
Fonte di Vita
Per le Sue Creature
Dono di Lui
Del suo immenso amore
Dono di Lui
Del suo immenso amore

lunedì 3 ottobre 2022

Lipari, ancora un incendio. limitati i danni ambientali. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 3 ottobre 2022

Collegamenti con le Eolie, concesse due distinte proroghe. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 3 ottobre 2022

 

Incendio e alluvione, a Stromboli via a lavori di ripristino. L'Ansa del direttore Sarpi

(Ansa) Hanno preso il via oggi a Stromboli i lavori di ripristino delle strutture danneggiate dall'incendio del 25/26 maggio e dall'alluvione del 12 agosto. Sono stati disposti dal Servizio 13 "Servizio per il territorio di Messina" del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e del territorio.

I lavoratori forestali eseguiranno i lavori di ripristino e messa in sicurezza di tutti i sentieri naturalistici danneggiati dagli eventi, il rifacimento delle staccionate con legno di castagno, il ripristino dei muretti a secco crollati, la ricostruzione dei gradini in legno e delle viminate andate distrutte.

Per quanto attiene gli interventi di natura agronomica, in questa prima fase e nelle more che il sindaco Riccardo Gullo, disponga l’ordinanza d’occupazione d’urgenza sui terreni della riserva interessati dall’incendio (ettari 250), si procederà all’eliminazione delle piante totalmente bruciate, alla potatura di quelle che hanno rigettato e alla semina di essenze arboree ed arbustive autoctone della flora mediterranea, in ottemperanza alle indicazioni contenute nelle schede habitat della Rete Natura 2000 per il sito RNO "Isola di Stromboli e Strombolicchio (Ansa)

Isole minori, la Regione aggiudica i lavori nei porti di Panarea, Stromboli e Ginostra


COMUNICATO
Stromboli e Panarea avranno presto scali portuali adeguati, recuperando così funzionalità e decoro. È stata infatti aggiudicata definitivamente la gara indetta dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato alle Infrastrutture. A eseguire i lavori nelle due isole delle Eolie sarà la ditta Chiofalo costruzioni Srl di San Filippo del Mela, che si ha presentato un’offerta con il ribasso del 25,7979 per cento su un importo a base d’asta di 792 mila euro.

Nel progetto, redatto dal servizio Infrastrutture marittime e portuali del dipartimento delle Infrastrutture, è prevista la ripavimentazione del porto di Panarea e degli approdi di Ginostra e Scari a Stromboli, la manutenzione o la sostituzione di attrezzature e opere in ferro esistenti, il risanamento del muraglione nel caso di Stromboli. I lavori, il cui avvio è previsto per il 15 ottobre, dovranno concludersi entro il 4 aprile del prossimo anno.

«Sono interventi - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - che mi ero impegnato a realizzare nel corso di un mio sopralluogo sull’isoletta. Anche questo impegno è stato mantenuto, assieme ai tanti in questi cinque anni, per riqualificare la portualità minore siciliana, dimenticata da decenni».

Dal canto suo l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone aggiunge: «Negli ultimi mesi Stromboli ha vissuto fasi difficili che, ancora una volta, hanno evidenziato quanto sia importante disporre di efficienti infrastrutture portuali nelle isole minori siciliane. Siamo partiti dalla manutenzione ordinaria, purtroppo da anni dimenticata sia a Scari che a Ginostra. Presto partiranno così i lavori che renderanno più funzionali e sicuri i due approdi dell'isola, vitali per il turismo e la vita quotidiana degli isolani e ancor di più in situazioni di emergenza. In questi cinque anni, in tutte le isole minori della nostra regione abbiamo realizzato, o stiamo per avviare, almeno un intervento di risanamento, riqualificazione e manutenzione di ciascun porto, come da tempo non si registrava».