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martedì 17 gennaio 2023

Navi ed aliscafi (76° puntata- 3 foto: Adriana M. ed Eraclide; Adriana M.; Aironejet)

Nelle foto di oggi: 1) Adriana M. ed Eraclide ai Cantieri Rodriquez; 2) Adriana M.; 3) Aironejet

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Sant'Antonio l'eremita

Auguri di...

Buon Compleanno a Paola Ziino, Gesuele Fonti, Jessi Scaldati, Yuossef Karoui, Giovanna Famularo, Salvatore Coppolina, Rosaria Profilio, Giovanni Mandanici


Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (19° puntata): Processione Madonna di Porto Salvo 2012 (filmato 2° parte)

Dopo campo invernale a Tuscania, gli Scout delle Eolie preparano esperienza più importante, l’Eurocamp in Germania, ad Agosto

 

Dopo tre anni di esperienza e pratica, e dopo un bellissimo campo invernale nella magica Tuscania, in piena Etruria, i ragazzi del gruppo Scout Eolie 1°, con i loro fratelli dell’Albalonga 1° sono ormai pronti alla grande avventura, il Jamboree, il raduno mondiale degli Scout della WFIS che si terrà quest’anno Bexbach, in Germania, dal 29 Luglio al 5 Agosto.

“- Noi da Lipari e Salina partiremo almeno 2 giorni prima, ci riuniremo al contingente Italiano, di almeno 300 ragazzi, per allestire il Campo Base da cui poi fare tutte le esperienze del Campo, siamo prontissimi e carichi, il campo invernale è stato molto stimolante, l’Italia è veramente un paese meraviglioso, solo la caccia la tesoro nella parte medievale di Tuscania valeva tutte le ore di viaggio che ci dobbiamo sobbarcare ogni volta che partiamo da qui, ma ormai siamo allenati, e i nostri genitori molto più tranquilli delle prime volte: è la prima volta che il gruppo delle Eolie incontra il mondo, e inviteremo nelle nostre Isole, per i prossimi campi, chiunque voglia fare esperienze di servizio qui da noi, sia per raccogliere plastica dalle acque o dalle spiagge, sia per la salvaguardia delle tartarughe e delfini, come abbiamo fatto la scorsa estate”-

“_Portare nelle Isole un turismo sostenibile e Green è la nostra sfida”- confermano Isabella e Roberto di Lipari con Valeria di Salina, anche loro di ritorno dal Lazio- “_faremo delle locandine delle Eolie che distribuiremo al campo internazionale, selezionando i gruppi scout migliori al mondo, e questo dovrebbe riempire, di qualità, i nostri campi estivi, che abbiamo stabilito ormai nei periodi di fine agosto - primi di settembre di ogni anno, il momento migliore per visitare le Isole senza il turismo di massa.

“-Rimane il grosso problema delle sedi, dove far incontrare i ragazzi per la pratica e preparazione delle attività, ma sembra che da Salina ci sia qualche segnale in merito, e anche da Lipari, con la nuova giunta, le riunioni on line stanno portando frutto”- ci fa notare Luisa, madre di due fratelli, tutti e due Scout delle Eolie.

“-In tutta Italia gli Scout, soprattutto quelli laici, come i ragazzi delle Eolie, vengono supportati dalle amministrazioni, vista l’alta qualità di volontariato ambientale e sociale che svolgono nel loro territorio”- ci spiega Riccardo, capogruppo, “- spero che quest’anno, il terzo di attività, e quello più impegnativo, con il campo internazionale, veda finalmente le istituzioni aiutare i propri ragazzi nel percorso intrapreso, sarà cura della nostra Comunità Capi formalizzare alcune richieste agli assessorati di competenza, per permettere veramente a tutti quelli che lo vogliono, indipendentemente dalle condizioni economiche o sociale, di iniziare e continuare quel cammino Scout presente in Sicilia da 113 anni e da cui le sette Isole più belle d’Italia erano finora state escluse”-

Per info – Giosuè (Salina) 327.8730371 – Roberto (Lipari) 338.1670421  

Oggi interruzione energia elettrica a Canneto

 

Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Lipari: Il Turmalin e il Monterosa
Foto: Francesca Falconieri

SANTO DEL GIORNO : Sant'Antonio Abate
Antonio nacque presso Eraclea (Egitto Superiore) nel 251 da nobili genitori, ricchi e timorati di Dio, i quali si presero grande cura di educarlo cristianamente. A soli diciotto anni li perdette, rimanendo egli custode di una piccola sorella e possessore di considerevoli ricchezze.

Ma la voce di Dio non tardò a farglisi sentire: era orfano da appena sei mesi, quando in chiesa sentì leggere le parole di Gesù al giovane ricco: « Se vuoi essere perfetto, vendi quanto hai, e dallo ai poveri, così avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi ». 

Antonio le prese come dette a se medesimo: andò a casa, distribuì le sue sostanze ai poveri, riservandosene solamente una piccola porzione pel mantenimento suo e della sorella. Poco dopo avendo udito le altre parole di Gesù: « Non vi prendete fastidio del domani », diede ai poveri anche il rimanente, pose la sorella in un monastero di vergini, e lui stesso si ritirò a fare vita penitente nel deserto. 

Quivi si sforzava di praticare le virtù che vedeva praticate da altri santi penitenti, nelle cui cellette spesso si recava per imparare da essi la via della perfezione. Lavorava inoltre per procacciarsi il cibo, e tutto ciò che guadagnava in più lo donava ai poveri. Ma il demonio non poteva sopportare in un tal giovane tanto ardore di perfezione, e cercò tutte le maniere possibili per distoglierlo dal suo intento; ma Antonio si raccomandava caldamente notte e giorno a Gesù, e accompagnava le preghiere con rigorosissime penitenze. Mangiava pochissimo e poverissimamente una volta sola al giorno, dormiva sulla nuda terra, e macerava in ogni modo il suo corpo: ottenne così completa vittoria sul demonio. Dopo un po' di tempo, pregato un amico che ogni settimana gli portasse qualcosa per cibarsi, si volle appartare maggiormente; si inoltrò nel deserto, si pose in una grotta. Quivi il demonio ricominciò a tendergli le sue insidie, ed una volta venne e lo percosse tanto, che egli fu vicino a morirne; ma benché giacesse per terra sfinito, continuò a pregare e a cantare il versetto del salmo: « Ancorchè eserciti interi siano schierati contro di me, il mio cuore non temerà ». Al demonio poi ripeteva le parole di S. Paolo: « Nulla mai potrà separarmi dalla carità di Cristo ». 

Volle poi egli segregarsi ancor più dagli uomini, e si inoltrò nel deserto giungendo ad una grande grotta; ma furono tante le istanze che alcuni gli fecero per essere suoi discepoli, che egli li accettò, ed essi incominciarono ad abitare vicino a lui. 

Ai suoi discepoli il Santo raccomandava continuamente la perseveranza, la custodia del cuore, l'esortazione vicendevole, la pratica delle virtù, e il ricordo quotidiano dei Novissimi. Morì esortando i suoi monaci l'anno 356 al 17 gennaio, in età di 105 anni. 

Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant'Antonio, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori. È invocato contro la peste, lo scorbuto, i morbi contagiosi e appunto l'herpes zoster detto anche "fuoco di Sant'Antonio". 
Sant'Antonio Abate


I colpiti da questa affezione si recavano in pellegrinaggio presso Arles, dove stavano le reliquie del santo. Fu necessario costruire per loro un ospedale, il quale fu retto da religiosi che avevano come insegna la tradizionale gruccia a forma di "T", attributo del santo. Costoro, per mantenersi, allevavano maiali che vagavano per le strade nutriti dalla carità pubblica, il grasso di questi maialini, infatti, veniva usato per curare l’ergotismo, chiamato il "fuoco di Sant'Antonio" e il meno invasivo herpes zoster. Quando le ordinanze ecologiche vietarono la libera circolazione delle bestie, fu fatta un'eccezione per questi suini purché distinguibili da una campanella. Per questo il santo è raffigurato con un maialino; da qui la sua protezione su tutti gli animali domestici. 

È invocato anche per le attività agricole (pare che negli ultimi anni tenesse un orticello; i diavoli, in forma di fiere, glielo devastavano, ma lui li cacciava in nome di Dio) e per quelle di allevamento. Guantai, tessitori, tosatori, macellai, salumieri, confettieri e archibugieri lo tengono come protettore. Anche i panierai, perché il santo, per combattere l'ozio, intrecciava canestri. E i becchini, per la parte da lui avuta nella pietosa sepoltura dell'eremita Paolo. Per certi detti popolari, chi è colpito da sciagura improvvisa "deve aver rubato il porco di sant'Antonio"; gli intriganti e gli scrocconi vanno "di porta in porta come il porco di sant'Antonio". 

lunedì 16 gennaio 2023

"Pescando" nel nostro archivio. Anni 80: Una formazione del Vulcano

da sx in basso: Bartolo Muscarà, Francesco Trapani, Antonio Scoglio, Livio Cortese, Angelo Ferlazzo – da sx in alto – Peppe Lo Presti (Ciavola), Domenico Marocchini, Giuseppe Muscarà, Sebastiano Saglimbeni, Felice Luca, Massimo D’Auria

Assessore Roccella e avvocata Longo illustrano agli studenti del Conti i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (di Christian Lampo)

COMUNICATO

La mattina dell'Istituto d' Istruzione Superiore "Isa Conti Eller Vainicher" la cui classe docente, nelle persone del "Dirigente scolastico Tommasa Basile" della "Coordinatrice Prof.ssa Masaria Lazzarini" sempre attenti e sensibili, alle tematiche legate al mondo giovanile, è stata caratterizzata da una serie di incontri, (moderati da Christian Lampo) con gli studenti di tutte le classi, dei vari indirizzi scolastici, per parlare del tema, sempre attuale dei diritti dell'infanzia.
L'Assessore alle politiche sociali, sanitarie ed educative, del Comune di Lipari, Dott.ssa Cristina Roccella, ha presentato alle ragazze e ai ragazzi la "Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza", sottolineandone il valore come documento fondante di tutte le iniziative volte a promuovere i diritti dei minori in tutto il mondo, e i princìpi su cui si fondano - non discriminazione, superiore interesse dei minori, diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo, e diritto ad essere ascoltati. 
Sulla necessità di ascoltare e prendere in considerazione le segnalazioni e i suggerimenti di ragazze e ragazzi per il miglioramento della qualità della loro vita all'interno della comunità, si è incentrato il dialogo con Antonella Longo, recentemente nominata "Garante dei diritti dell'infanzia e adolescenza" dall' Amministrazione Comunale di Lipari. 
Gli incontri hanno rappresentato il punto di partenza per l'approfondimento di temi legati alla Convenzione, sulla base degli specifici interessi che gli studenti indicheranno nel corso di futuri confronti.

Allerta meteo


Isole minori: Per i pendolari tariffe come i residenti. Le interviste con Schifani: «Vittoria del buon senso» e Aricò: «Grazie alla Regione aumentano le corse, ma non le tariffe»

Comunicato

Da oggi, i pendolari che si recano per lavoro nelle isole minori beneficeranno di uno sconto sul costo dei biglietti degli aliscafi uguale a quello dei residenti. L'annuncio è stato dato stamattina a Palazzo d'Orleans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e dall'assessore alle infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, nel corso della presentazione della nuova rete integrata dei servizi di trasporto marittimo con le isole minori, che comprende quelli in convenzione statale e quelli assegnati con i recenti bandi di gara dalla Regione Siciliana. Presenti anche l’amministratore delegato di Liberty lines, Carlo Cottella, la compagnia che si è aggiudicata i sette lotti del bando e che per i prossimi cinque anni garantirà il servizio di collegamento con le isole minori attraverso aliscafi; il dirigente generale del dipartimento regionale delle Infrastrutture e dei trasporti, Fulvio Bellomo; i sindaci di Lampedusa, Filippo Mannino, e di Favignana, Francesco Forgione, e il primo cittadino di Pantelleria, Vincenzo Campo, collegato da remoto.
Liberty lines, su richiesta del governo regionale, ha anticipato la misura prevista nella legge regionale di stabilità 2023/25 che stanzia 500 mila euro per abbattere il costo del biglietto agli appartenenti a forze dell’ordine, forze armate, corpi dello Stato e pubbliche amministrazioni che per lavoro si spostano da e verso le isole minori.


«Oggi vinciamo tutti e vince il buon senso - ha detto il presidente Schifani -. Avevamo lanciato, un mese fa, dopo un incontro coi sindaci delle isole minori, la proposta di trovare una soluzione per adeguare il costo del biglietto dei lavoratori a quello dei residenti. Adesso quella idea è diventata realtà. Non era concepibile che chi va a lavorare per esercitare una pubblica funzione fosse ancora sottoposto a un così gravoso sacrificio economico. Ringrazio la Liberty lines per la sensibilità sociale dimostrata. Si consolida così un rapporto, anche sotto il profilo delle intese di carattere etico, che devono camminare al fianco dell’interesse economico, perché si vive pure di valori e di rispetto della persona. Confermiamo la nostra attenzione costante nei confronti delle isole minori e dei siciliani che ci vivono e ci lavorano».


Con la nuova rete integrata dei servizi di trasporto pubblico, la Regione Siciliana si fa carico, quindi, non soltanto di coprire la quota di riduzione dei servizi statali, ma anche di incrementare le miglia annue verso gli arcipelaghi siciliani di oltre il 10 per cento: si passa infatti da 1.373.582 a 1.496.410 miglia. Il nuovo bando, inoltre, introduce la “media stagione”, precedentemente non prevista, tra il primo aprile e il 31 maggio e tra il primo e il 31 ottobre. e vengono ampliati i servizi durante l’alta stagione, prolungandone la durata dal primo giugno al 30 settembre, così come richiesto dalle comunità locali. Dai sindaci delle isole minori è arrivato l'apprezzamento per l’attenzione dimostrata dal governo regionale verso le istanze di residenti e operatori economici.

«Avremo più corse – ha aggiunto l’assessore Aricò – quasi il 10% in più rispetto al passato, ma le tariffe non aumenteranno. Nonostante il caro gasolio e il caro materie prime, siamo riusciti a calmierare i prezzi dei biglietti. Era uno dei primi impegni assunti dal presidente Schifani e da questo governo e dopo appena due mesi dal suo insediamento siamo riusciti a portarlo a termine. Quanto agli orari, siamo disposti a ascoltare le realtà locali per arrivare ai necessari aggiustamenti. Attraverso questa fase di sperimentazione della misura capiremo, poi, se sarà necessario implementare lo stanziamento economico, nella norma della legge».
LE INTERVISTE:

Basket Eolie: Settore giovanile femminile in crescita. Nel weekend in campo nell'U13 Jr.NBA Championship


Continua la crescita del Settore Giovanile Femminile della Basket Eolie con la nascita di un nuovo gruppo di atlete che quest’anno partecipa al campionato Under 13 Femminile.

Il Roster è formato da ben 20 ragazze nate nel 2010-2011.
Nel week-end appena trascorso abbiamo partecipato con entusiasmo alla manifestazione di apertura e al Draft del campionato denominato quest’anno U13 Jr.NBA Championship organizzato dalla Fip Sicilia è che si è svolto al PalaCus di Catania.


Le nostre 12 atlete, associate durante il Draft alla franchigia Phoenix Suns, indossando le maglie proprio della squadra americana, hanno Disputato la prima partita contro l’Alma Patti .
Nonostante il risultato finale ha visto prevalere le avversarie, le nostre ragazze sono uscite dal campo comunque sorridenti e contente di aver vissuto e iniziato questa nuova esperienza sportiva che le farà crescere ogni giorno di più.

Annalisa Piazza
Responsabile Tecnico
ASD Basket Eolie

Le Eolie nelle stampe d'epoca (182° puntata): L'eruzione dello Stromboli del 30 agosto 1842, quadro del pittore Jean-Charles-Joseph Rémond


 

Ricordando... Vincenzo Tesoriero


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Navi ed aliscafi (75°puntata - 3 foto: Eolo, Atanis in navigazione; Antonello da Messina)

Nelle foto di oggi: 1) L'Eolo; 2) Atanis in navigazione; 3) Antonello da Messina

Auguri di...

Buon Compleanno a Don Gino Profilio che oggi compie 97 anni. Buon Compleanno anche a Concetta Favorito, Anna Cincotta, Maria Lauricella, Angelo Groppo, Dario Guarnuto, Maurizio Di Pietro, Generosa Cafarella, Tatiana Pisagatti



Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Ogni età ha il suo fascino

C'è un nuovo strumento nel "laboratorio Panarea". L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud

Il casotto solitario (di Pietro Lo Cascio)

 

Spesso le pagine dei giornali locali ospitano immagini di luoghi della nostra isola imbruttiti dalla presenza di rifiuti ordinari e straordinari; che siano sacchi di spazzatura, lavatrici ormai esauste, auto dimenticate o parsimoniosamente sottratte alla rottamazione, li troviamo nei più disparati angoli del centro urbano, a margine delle strade carrozzabili, insomma, costantemente sotto i nostri occhi. Il loro fugace momento di celebrazione mediatica vorrebbe scuotere quel senso civico che – da un po’ di tempo – sembra esserci sfuggito, ma paradossalmente stimola il senso di assuefazione e il vizio della rassegnazione. Il giorno in cui non ci sarà più, di quel vecchio televisore piazzato nel marciapiede sotto casa potremmo addirittura avvertire la mancanza, come se fosse diventato un amico che incrociamo abitualmente mentre andiamo a fare due passi.

Quando il degrado colpisce invece luoghi discreti e nascosti, possibilmente dotati di intrinseca bellezza, siamo ancora in grado di percepire un intimo senso di disagio, di chiederci perché mai qualcuno abbia deciso di imbruttirli e a chi possa giovare tutto ciò.

È questa la domanda che mi rivolgo quando passo dal sentiero delle cave di caolino e guardo la centralina di monitoraggio che l’INGV ha collocato qualche decennio addietro nei pressi delle fumarole sotto Timpone Pataso.

È ovvio che un tempo debba essere stata indispensabile per raccogliere dati sullo stato del vulcano di Lipari – ancora attivo, nonostante le apparenze – e che dunque sia stata preziosa per valutarne il rischio e scongiurare eventuali, nefaste conseguenze sulla nostra vita. Ma oggi, e ormai da molti anni, non monitora più nulla. I cavi che la circondano sono quasi tutti divelti, i tubi corrugati spaccati, i fili di rame corrosi dall’acido solfidrico che si sprigiona dalle fumarole. Il casotto si erge come un inutile orpello, e una mano pietosa ha piazzato una pietra sul tetto di plastica per evitare che decolli quando soffia il maestrale. 

Attorno c’è un paesaggio ancestrale, selvaggio, le rupi dei timponi, il giallo acceso dell’area fumarolica, il blu cangiante del mare.

Da lì passano ogni anno migliaia di escursionisti, soprattutto stranieri. Di certo lo noteranno, perché oggettivamente è brutto. Ma non tutti conoscono cosa si cela dietro l’acronimo INGV, e magari qualcuno lo scambierà per un gabinetto chimico. “Però, questi italiani sono davvero strani”, penseranno, dopo avere cercato senza successo un wc pubblico nei pressi del porto e trovandone finalmente uno nel mezzo del nulla.

Pietro Lo Cascio

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (18° puntata): Processione Madonna di Porto Salvo 2012 (filmato 1° parte)

Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Foto Gianfranco Guarino

IL SANTO DEL GIORNO: San Marcello I°



Nei primi tre secoli del Cristianesimo, non tutte le persecuzioni furono uguali. Da Nerone a Diocleziano, fu un alto e basso, un incrudelire e un blandire. Qualche Imperatore, come Decio, mirò più a fare apostati, cioè rinnegati, che Martiri, cioè « testimoni ». 
L'ultima persecuzione, prima che Costantino accogliesse come insegna la Croce, fu quella del vecchio Diocleziano, e fu la più lunga e cruda. Ebbe inizio nel 303. Distrutte le chiese, bruciati i libri sacri, i Cristiani che si rifiutavano di sacrificare agli dèi erano considerati peggio di schiavi, I nobili, se cristiani, perdevano i loro titoli; gli ufficiali, i loro gradi; i funzionari, i loro uffici; i mercanti, i loro averi. 
Ma a queste persecuzioni morali si aggiunsero presto anche quelle materiali. Accusati d'aver bruciato il Palazzo imperiale i Cristiani vennero arsi, affogati, decapitati, crocifissi, sbranati. Città intere restarono spopolate; l'esercito decimato. 
Dinanzi a questo vero e proprio « terrore », molti Cristiani cedettero: abiurarono e apostatarono. Non tutti furono capaci di reggere, specialmente alla persecuzione civile, e per conservare, non tanto la loro vita, quanto la loro dignità, i loro gradi, i loro uffici, i loro averi, caddero nell'apostasia. 
Vennero chiamati lapsi, cioè caduti; e relapsi quando erano ricaduti più di una volta nell'apostasia. 
Per questi suoi figli infelici, la Chiesa devastata, smembrata, prese il lutto, e alla morte del Papa Marcellino si ebbe un lungo periodo di vacanza della sede apostolica. 
In questo momento difficilissimo, anzi, addirittura tragico, s'alzò la figura di San Marcello, presbiterocapo della Chiesa Romana. Nei calendari e negli elenchi dei Pontefici, gli viene dato il titolo di Papa, trentunesimo della serie Apostolica. Ma forse egli non fu Papa, ma soltanto « Presbiterocapo », cioè primo tra i sacerdoti romani. 
In ogni modo, il suo pontificato ebbe inizio quattr'anni dopo la morte del suo predecessore, e fu di breve durata. La Chiesa, dopo la persecuzione e l'assenza di un capo, mostrava le piaghe dell'infedeltà e le cicatrici del tradimento. San Marcello fu severo coi lapsi, ai quali impose gravi penitenze; severissimo coi relapsi. Duro con coloro i quali, addirittura, avevano formato una specie di partito « lassista », che tentava di giustificare, se non addirittura difendere, l'operato dei cristiani rinnegati. 
E la durezza di San Marcello era santa e salutare, perché se i deboli possono destare pietà, i traditori compiaciuti e i protervi non possono suscitare che la riprovazione e la condanna. 
Con la morte di Diocleziano e la successione di Massenzio, che doveva essere poi l'avversario sconfitto da Costantino, la persecuzione parve placarsi. La Chiesa romana si riorganizzò sotto la guida inflessibile di San Marcello, finché anche l'Imperatore Massenzio, insospettitosi, mandò in esilio il Pontefice, o « Presbiterocapo », della Chiesa Romana. 
E in esilio morì, nel 309, per quanto le leggende, e anche il Martirologio accennino ad una fine diversa e più colorita. 
Narrano infatti come Marcello celebrasse nella casa che una ricca matrona, Novella, aveva lasciato alla Chiesa, convertendosi al Cristianesimo, e che si trovava sulla via Lata. L'Imperatore, avrebbe fatto trasformare quella casachiesa in una stalla per i cavalli dei corrieri imperiali; e San Marcello, dopo essere stato battuto con le verghe, fu condannato a servire come stalliere. 
Nel qual servizio — conclude la Leggenda — dopo molti anni di fatiche e di strapazzi, si riposò in pace », cioè morì. Ecco perché San Marcello, presbitero-capo e Papa, viene venerato come Patrono degli stallieri e protettore delle scuderie, men duro forse verso le bestie che con i relapsi compiaciuti e protervi!

domenica 15 gennaio 2023

Lipari, il suolo e la sicurezza: vertici tra imprese e Comune. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 15 gennaio 2023

Messina ricorda i marinai del "Segesta Jet": anche il liparese Palmiro Lauro perse la vita in quell'incidente di 16 anni fa

La sera del 15 gennaio 2007 l'aliscafo "Segesta jet" delle Ferrovie dello Stato viene speronato da una nave. Muoiono i quattro membri dell'equipaggio, tra i quali il liparese Palmiro Lauro, saranno ricordati domani

 

Lipari, spazio riservato ai diversamente abili non rispettato... anche da "istituzioni" (2 foto)

Riceviamo e pubblichiamo:


Accadde alle Eolie, gennaio 1957

Calcio, Prima categoria: Il Lipari sgambetta la capolista. Bella vittoria casalinga per i rossoblù

Prestigiosa ed importante vittoria per il Lipari che, oggi pomeriggio, al Monteleone, ha superato per uno a zero la capolista Aquila Bafia che, prima dell'incontro odierno, aveva perso solo un'altra gara.
A siglare la rete della vittoria, davanti ad un pubblico numeroso, appassionato ed entusiasta ( e per questo ringraziato dal presidente Tesoriero), è stato capitan Giuseppe Tripi al 33° del primo tempo.
La squadra di Tesoriero - Riganò sale a quota 25 in classifica, mantenendo il quinto posto (valido per l'accesso ai playoff) ed immutate le distanze dal Sinagra, la più diretta inseguitrice.

Nasce Radio Malfa. L'iniziativa è dello Yacht club Malfa

(di Michele Merenda) Una grossa novità per tutti gli abitanti dell’arcipelago eoliano. Lo Yacht Club Malfa dell’isola di Salina, praticamente all’indomani della sua prima riunione, comunica ufficialmente che dal primo di febbraio 2023 andrà in onda Radio Malfa, radio online con sede nel Comune omonimo dell’isola più verde delle Eolie. Il club crea questa radio per dar vita a delle collaborazioni esterne attive con gli abitanti di tutte e sette le “sorelle”. Chi volesse dare il suo contributo fornendo idee o – meglio ancora – impiegando al meglio il proprio talento, potrà mettersi in contatto con l’addetto stampa Michele Merenda.

Ci sono davvero grandi aspettative e molta fiducia, guardando verso una prospettiva che faccia crescere il progetto, crei le basi di uno sviluppo ulteriore della radio stessa e che soprattutto dia il giusto risalto mediatico a chi fattivamente partecipi all’iniziativa. Con questo passo, lo Yacht Club Malfa mette in pratica, fin dall’immediato, la volontà di creare progetti che si dimostrino concreti e realmente utili per la collettività.

Troverete la radio all’indirizzo Malfa.fm oppure sul link che verrà indicato nel gruppo Facebook “Salina and Eolie news”. Attenzione, si parte subito con una grande promozione: tutti i commercianti che metteranno questa radio nel proprio esercizio commerciale, riceveranno gratuitamente due passaggi pubblicitari al giorno della propria attività.

Siete dunque esperti dei mass-media, aspiranti speaker o dei creativi capaci di sfornare idee che possano essere utili? È arrivato il momento di perdere qualsiasi timidezza e farsi avanti. Mai, come adesso, si tratta di far sentire… la propria voce!

Riaperta dopo 23 giorni la galleria Telegrafo sulla A20

Dopo 23 giorni di chiusura, a seguito dell'incendio di un tir e dei conseguenti lavori di ripristino, da mezzanotte è stata riaperta la galleria Telegrafo: percorribile solo sulla corsia di sorpasso, in modo da consentire la prosecuzione dei lavori di implementazione delle dotazioni impiantistiche, con un limite di velocità massima di 60 km/h e rispettando un distanziamento minimo di 100 metri.  
Dunque torna, nuovamente percorribile, nella sua interezza la A20 con direzione Messina-Palermo, con l’avvertenza che, oggi e domani,  rimarrà ancora non utilizzabile lo svincolo in uscita di Villafranca Tirrena per dare corso al riassetto della originaria segnaletica. 
Rimane aperto anche lo svincolo di Giostra, ora attivo in entrambi i sensi di marcia

Calcio: Al Monteleone oggi di scena la capolista

Le Eolie nelle stampe d'epoca (181° puntata): La fossa del cratere di Vulcano prima dell'ultima eruzione

Navi ed aliscafi (74° puntata - 3 foto: Panarea; La Valletta; Tris di navi a Lipari)

Nelle foto di oggi: 1) Il Panarea; 2) La Valletta; 3) Navi a Lipari. 
Per le foto 1 e 2 grazie a Claudio Merlino

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Non fa niente

Auguri di...

Buon Compleanno a Francesco Trio, Carla Veneziano, Anna Favaloro, Rosalba Marchetta, Antonio De Gregorio, Felice De Gregorio, Giovanni Cannistrà, Francesco Cannistrà, Ilenia Scolaro, Maria Catena Cannistrà, Vanessa Manìaci, Carmelo Cianciano, Manila Sabatini, Patrizia Tinarelli, Pippo Cafarella, Jani Gayan, Milena Mollica, Lucia Cannistrà, Robert Paino

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (17° puntata - 3 foto - Chiese: di San Vincenzo a Stromboli; dell'immacolata a Lipari; del pozzo a Lipari)

Nelle foto: 1) Chiesa di San Vincenzo a Stromboli; 2) Chiesa dell'Immacolata al Castello di Lipari; 3) Chiesa del pozzo.

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 15 gennaio 2023

Oggi è Domenica 15 Gennaio. Buongiorno e buona domenica con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno


SANTO DEL GIORNO : SAN MAURO
La splendida figura di San Benedetto forma, nella storia del monachesimo occidentale, una specie di mistico sistema planetario, di cui il Patriarca è il sole; sua sorella Scolastica è la luna, e le prime due stelle sono San Mauro e San Placido. 


La leggenda ci presenta i due primi discepoli di San Benedetto, giovanissimi, nel momento in cui sono condotti al Patriarca dai loro stessi genitori. 


Mauro apparteneva ad una famiglia senatoriale romana. Il nome del padre, Equizio, e quello della madre, Giulia, dicono chiaramente la loro nobiltà. A soli dodici anni, Mauro, nato a Roma nel 512, fu presentato a San Benedetto. Si legge infatti nei Dialoghi di San Gregorio Magno: 


« Perseverando lo santissimo Benedetto nella solitudine e crescendo in fama e in virtù... cominciarono eziandio li nobili e onesti uomini di Roma a venire a lui e offrirgli li propri figlioli, acciò che li nutricasse nel servigio di Dio... Et allora, fra gli altri, gli furono offerti due giovani di buon aspetto », cioè Mauro e Placido. 


San Benedetto accolse con gioia tanto Mauro quanto Placido, che furono, come si suol dire, le pupille dei suoi occhi. Docile come cera vergine, austero già nella sua fanciullezza e praticante la più assoluta astinenza, Mauro fu presto portato da San Benedetto come esempio agli altri monaci più indocili e anche ribelli al morso del grande riformatore. Specialmente la perfetta obbedienza era di consolazione al Patriarca e doveva essere d'esempio agli altri religiosi. 


Per questo, nei Dialoghi, San Gregorio narra un episodio, del quale sono protagonisti proprio i due allievi prediletti di San Benedetto. 


Un giorno, infatti, Placido, che era andato ad attinger acqua, cadde in un lago. San Benedetto chiamò San Mauro e gli disse di correre al salvamento del confratello, che l'onda allontanava dalla riva. San Mauro corse fino alla riva, e oltre ancora, sull'acqua. Raggiunse il compagno e lo trasse di pericolo. Solo quando furono a terra, « voltandosi a drieto — dice San Gregorio — conobbe che era andato sopra l'acqua ». 

San Mauro

Lo qual miracolo, — conclude San Gregorio = Santo Benedetto imputò non ai suoi meriti, ma all'ubbidienza di Mauro; e d'altra parte Mauro dicea che per solo comandamento e merito di Santo Benedetto era fatto, e non per suo ». 


Soltanto una volta il giovane Mauro diede un dispiacere al suo maestro. San Benedetto era perseguitato da un pessimo prete di nome Fiorenzo, che lo vessava in mille maniere. L'indegno ministro di Dio morì, e Mauro, non sapendo fingere, corse a darne notizia a San Benedetto, con evidente sollievo e soddisfazione. Il Santo Io rimproverò di quella notizia con un'aspra penitenza, che Mauro accettò, riconoscendo d'aver peccato.


Mauro seguì San Benedetto a Montecassino, dove divenne priore e amministratore del monastero che doveva avere una storia tanto gloriosa. Egli veniva ormai considerato il successore di San Benedetto. In assenza del Patriarca, tutti si rivolgevano a lui, anche per ottenere guarigioni.


Un giorno venne condotto a Montecassino un bambino muto. Si voleva che lo benedicesse San Benedetto, ma l'Abate non c'era. Ed ecco Mauro che, per quanto Priore, torna dal lavoro dei campi, con la zappa sulle spalle. Presentano a lui il mutolino. Egli da prima si schermisce. Poi, cedendo alle preghiere, lo benedice e lo guarisce. 


Tutti pensavano ch'egli avrebbe preso il posto di San Benedetto, a Montecassino quando dalla Francia fu richiesta una fondazione benedettina. San Benedetto affidò a Mauro quel delicato e impegnativo incarico. Lo munì della Regola, e lo inviò, con la sua benedizione, nel lontano paese. 


E il suo prediletto fondò il primo monastero benedettino in terra francese, sulla riva della Loira, a Glanfeuil. Verso i 70 anni, rinunziò al pastorale d'Abate per prepararsi santamente alla morte, che lo colse improvvisa, ma non di sorpresa, il 15 gennaio del 584.