via N. Sauro s.n.c.
98050 Ginostra (Isole Eolie)
LETTERA APERTA al PRESIENTE DELLA REPUBBLICA
ON. SERGIO MATTARELLA
Onorevole Presidente,
Le scrivo da Ginostra - frazione dell’isola di Stromboli - una piccola comunità posta sulle pendici occidentali dell’omonimo vulcano in costante e imprevedibile attività eruttiva.
A Ginostra, abitata stabilmente da qualche decina di anime, vengono a mancare spesso i servizi essenziali per condurre una vita civile e dignitosa, forte è allora lo sconforto di fronte all’abbandono da parte della politica locale.
Oltre che l’indifferenza, duole il più assordante silenzio di chi ci amministra, rotto, solo talvolta, da comunicati stampa, o post sui social, dai contenuti “fantastici”.
E allora, nella disperazione, in qualità di natio e decano della frazione, voglio rivolgere a Lei, signor Presidente, il mio accorato appello perché voglia far sentire la Sua autorevole voce a sostegno delle nostre legittime istanze.
Lungo sarebbe l’elenco delle problematiche che affliggono la nostra quotidianità, ma alcune in particolare ritengo meritino di essere attenzionate e risolte con interventi mirati e tempestivi.
·PONTILE: l’infrastruttura vitale non solo per i collegamenti da e per la terraferma, ma anche principale “via di fuga”, risulta ormai abbandonata al suo destino: essere distrutta dai marosi!
Oltre che la messa in sicurezza della testata (dove incredibilmente - nonostante i continui finanziamenti della Protezione Civile - non è mai stato collocato, a protezione, un numero adeguato di tetrapodi), non si è provveduto neppure a ricostruire il muraglione sbriciolato dal mare lo scorso mese di dicembre!
Nessuna notizia si ha più neppure di un ulteriore finanziamento per lavori che sarebbero addirittura già stati appaltati da tempo ma mai iniziati!
· Da un anno…, in caso di piogge consistenti, fiumi di fango si riversano dalla montagna in paese, causando dei blackout anche prolungati, (l’ultimo di oltre 15 ORE!!!!): nelle case bisogna tornare all’uso di candele e lampade a gas! Anche la locale guardia medica resta “al buio” con i potenziali rischi che non è certo necessario elencare.
Anche la linea telefonica spesso subisce dei danni: la mia utenza, nonostante i continui - inutili - solleciti alla TIM non funziona da una decina di giorni!!!
Per lo stesso motivo, ormai periodicamente, le stradine vengono invase da terra, pietre, talvolta di grandi dimensioni, fango e detriti: ancora oggi, a distanza di quasi due settimane!!!, alcune stradine comunali sono ancora coperte da un misto di sabbia, pietre e fango che ne pregiudicano la sicura fruibilità.
Tale situazione costituisce certo una situazione di pericolo non solo per chi vuole transitare regolarmente, ma rappresenta un potenziale ostacolo anche nella malaugurata eventualità si presentasse, soprattutto di notte, la necessità di soccorrere un ferito o di “fuggire” e raggiungere il pontile e/o l’elipista, in caso di eruzione del vulcano o di altre calamità naturale.
· UFFICIO POSTALE – non è più garantita neppure l’unica apertura settimanale: da mesi l’ufficio è chiuso! non si possono neppure pagare le bollette o spedire lettere, raccomandate o pacchi; per effettuare tali, o alrte, operazioni, quando e se il mare è “piatto”, bisogna recarsi a Lipari, con un aliscafo che parte alle 07:30 e rientra alle 16:00!! sempre mare permettendo…perché, al minimo soffio di vento, si rischia pure di non potere rientrare!
· CAPRE: da qualche anno, la frazione è stata invasa da un numero imprecisato di capre selvatiche che, soprattutto alla fine del periodo estivo, si riversano in paese, fin dentro le abitazioni! distruggendo i sentieri, devastando le colture tradizionali (in particolare ulivi e capperi), danneggiando pure le tombe del nostro piccolo cimitero, nonché ricoprendo di sterco le strade, ma talvolta anche i tetti attraverso cui raccogliamo l’acqua piovana nelle nostre cisterne.
· RIFIUTI: ormai da anni, i rifiuti vengono raccolti in dei cassonetti posti proprio sull’unica strada di accesso al paese, dando un vergognoso e nauseabondo benvenuto a chi sbarca a Ginostra insieme… alla targa di “patrimonio dell’UNESCO”!
Ancora lunga sarebbe la lista delle doglianze, e non ritengo opportuno tediarLa ulteriormente.
Sono certo, signor Presidente, che questo mio appello non cadrà nel vuoto, e che presto riceveremo un Suo riscontro.
Anzi, Presidente Mattarella, chissà se un giorno, dal cielo… spunterà un elicottero con a bordo Lei, la più alta Carica dello Stato, in visita, altamente simbolica, nella più piccola comunità d’Italia!!!
RingraziandoLa anticipatamente per quanto vorrà fare, colgo l’occasione per formularLe i più cordiali e affettuosi saluti.
Mario Lo Schiavo (ginostrese)
Ginostra, 29/05/2025.
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